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Procedura : 2008/2070(INI)
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Ciclo del documento : A6-0302/2008

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A6-0302/2008

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PV 22/09/2008 - 27
CRE 22/09/2008 - 27

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PV 23/09/2008 - 5.10
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P6_TA(2008)0423

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Martedì 23 settembre 2008 - Bruxelles
Processo di Bologna e mobilità degli studenti
P6_TA(2008)0423A6-0302/2008

Risoluzione del Parlamento europeo del 23 settembre 2008 sul processo di Bologna e la mobilità degli studenti (2008/2070(INI))

Il Parlamento europeo,

–   visti gli articoli 149 e 150 del trattato CE,

–   vista la comunicazione della Commissione intitolata "Portare avanti l'agenda di modernizzazione delle università - Istruzione, ricerca e innovazione", (COM(2006)0208),

–   vista la comunicazione della Commissione intitolata "Mobilitare gli intelletti europei: creare le condizioni affinché le università contribuiscano pienamente alla strategia di Lisbona", (COM(2005)0152),

–   vista la relazione sull'organizzazione dei sistemi di istruzione superiore in Europa 2006/07 e le tendenze nazionali sul processo di Bologna (Eurydice, Commissione europea, 2007),

–   visto il sondaggio dell'Eurobarometro del marzo 2007 sulla percezione delle riforme dell'istruzione superiore ("Perceptions of Higher Education Reforms"),

–   vista la sua posizione definita in prima lettura il 25 settembre 2007 sulla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo alla produzione e allo sviluppo di statistiche sull'istruzione e sull'apprendimento permanente(1),

–   vista la risoluzione del Consiglio, del 23 novembre 2007, sulla modernizzazione delle università per la competitività dell'Europa in un'economia globale della conoscenza,

–   viste le conclusioni della Presidenza del Consiglio europeo del 13 e 14 marzo 2008,

–   visto l'articolo 45 del regolamento,

–   visti la relazione della commissione per la cultura e l'istruzione e il parere della commissione per i bilanci (A6-0302/2008),

A.   considerando che gli obiettivi del processo di Bologna mirano a creare uno Spazio europeo dell'istruzione superiore entro il 2010 riformando l'istruzione superiore, eliminando gli ostacoli alla mobilità di studenti e insegnanti e migliorando la qualità, l'attrattiva e la competitività dell'istruzione superiore in Europa,

B.   considerando che la mobilità degli studenti e la qualità dell'istruzione devono rimanere fra gli elementi fondamentali del processo di Bologna,

C.   considerando che la mobilità degli studenti genera nuove esperienze e nuovi valori culturali, sociali e accademici e rappresenta un'opportunità di crescita personale e di accrescimento delle norme accademiche e dell'occupabilità a livello nazionale e internazionale,

D.   considerando che la mobilità degli studenti permane ancora fuori dalla portata di molti studenti, ricercatori e altri operatori, in special modo negli Stati membri di recente adesione, principalmente a causa di contributi finanziari inadeguati, sebbene gli ostacoli siano ben conosciuti e siano stati indicati a più riprese da molti soggetti interessati coinvolti nella discussione,

E.   considerando che sarebbe necessario prestare particolare attenzione a un adeguato finanziamento dell'apprendimento, delle spese di sostentamento e della mobilità degli studenti,

F.   considerando che il Parlamento ha sempre considerato la mobilità degli studenti una sua priorità di bilancio e si è adoperato per garantire un adeguato livello di finanziamento ai programmi comunitari nel settore dell'istruzione; che la sua ferma posizione su tale questione ha portato, nonostante i tagli apportati dal Consiglio alla proposta della Commissione, ad un aumento degli stanziamenti per i programmi "Apprendimento permanente" e "Erasmus Mundus" negoziati nell'ambito del Quadro finanziario pluriennale 2007-2013 e delle recenti procedure di bilancio,

G.   considerando che al fine di osservare, operare raffronti e valutazioni nonché sviluppare politiche e misure adeguate sono necessari dati statistici affidabili,

H.   considerando che il riconoscimento dell'apprendimento informale e non formale rappresenta la pietra angolare di una strategia di apprendimento permanente e che deve essere riconosciuta anche l'importanza dell'apprendimento in età adulta in tale processo,

I.   considerando che alla scelta di recarsi all'estero non dovrebbero frapporsi ostacoli amministrativi, finanziari o linguistici,

J.   considerando che la mobilità incoraggia l'apprendimento delle lingue straniere e il miglioramento delle competenze di comunicazione globali,

K.   considerando l'urgente necessità di riformare e modernizzare le università in termini di qualità, struttura dei percorsi accademici, innovazione e flessibilità,

L.   considerando che la qualità dell'insegnamento è importante al pari della qualità della ricerca e deve essere oggetto di una riforma e una modernizzazione in tutta l'Unione europea e che entrambe le dimensioni sono strettamente connesse,

M.   considerando che le differenze fra i sistemi di riconoscimento nazionali ostacolano in misura significativa la parità di trattamento fra gli studenti e i progressi sia nell'ambito dello Spazio europeo dell'istruzione superiore che del mercato del lavoro europeo,

N.   considerando che la mobilità può essere ostacolata sia dall'assenza di un pieno e adeguato riconoscimento dei corsi frequentati che dalla non equipollenza dei titoli di studio conseguiti,

O.   considerando l'urgenza di attuare, coordinare e promuovere un'impostazione coerente fra tutti i paesi firmatari del processo di Bologna,

P.   considerando che il processo di Bologna deve creare un nuovo modello progressivo di istruzione, che garantisca a tutti l'accesso alla formazione e il cui principale obiettivo sia di trasmettere conoscenze e valori, creando per il futuro una società sostenibile, cosciente e priva di squilibri sociali,

1.   ritiene che dovrebbe essere data priorità all'aumento della mobilità degli studenti e alla qualità dei diversi sistemi d'istruzione nell'ambito della ridefinizione dei principali obiettivi del processo di Bologna per il periodo successivo al 2010;

2.   sottolinea che, al fine di garantire la mobilità degli studenti, occorre intraprendere azioni in vari settori politici; rileva che vari aspetti della mobilità esulano dal contesto dell'istruzione superiore e si inscrivono nell'ambito degli affari sociali, della finanza e delle politiche relative all'immigrazione e ai visti;

3.   accoglie con favore gli sforzi intrapresi dagli Stati membri nell'ambito della cooperazione intergovernativa per migliorare la qualità e la competitività dell'istruzione nell'Unione europea, in particolare promuovendo la mobilità e assicurando il riconoscimento delle qualifiche e della qualità, soprattutto considerato lo scarso spazio di manovra risultante dagli stretti margini disponibili nella Rubrica 1a del quadro finanziario;

4.   ritiene che il metodo della consultazione attuato dai soggetti interessati partecipanti al processo debba continuare: le istituzioni e i rappresentanti degli studenti devono cooperare strettamente per affrontare i restanti ostacoli alla mobilità e i problemi legati alla qualità e all''attuazione del processo di Bologna;

5.   osserva che nell'attuazione del processo di Bologna occorrerà prestare una particolare attenzione a una stretta e intensa cooperazione e coordinamento con lo Spazio europeo della ricerca;

Mobilità degli studenti: qualità ed efficacia

6.   insiste sulla pressante necessità di disporre di dati statistici comparabili e affidabili sulla mobilità e sul profilo socio-economico degli studenti, quali indicatori comuni, criteri e parametri di riferimento, al fine di superare l'attuale carenza di dati e promuovere lo scambio di buone prassi;

7.   invita le università a migliorare e a semplificare le informazioni fornite online o su supporti tradizionali agli studenti in entrata e in uscita; invita le università e le agenzie nazionali Erasmus a collaborare con le organizzazioni studentesche al fine di rendere disponibili in modo tempestivo tutte le informazioni necessarie; chiede alle università di sostenere i diritti degli studenti, conformemente agli impegni assunti aderendo alla Carta universitaria Erasmus;

8.   sottolinea che per consentire al processo di Bologna di raggiungere i propri obiettivi occorre reciprocità in termini di flussi di studenti e accademici; pone l'accento sulle disparità delle attuali tendenze e, in particolare, sulla scarsa mobilità verso gli Stati membri entrati a far parte dell'Unione europea nel 2004 e nel 2007;

9.   segnala l'importanza del tutorato per l'integrazione sociale, culturale e linguistica degli studenti in entrata;

10.   sottolinea che una migliore padronanza delle lingue è un valore fondamentale e una delle ragioni della mobilità studentesca e sottolinea l'importanza dell'organizzazione di corsi intensivi di lingue rivolti agli studenti in entrata, prima e/o durante il periodo di studio Erasmus;

Riforma dell'istruzione superiore e modernizzazione delle università: qualità, innovazione e flessibilità

11.   invita le università dell'Unione a intraprendere un'ampia, innovativa e sistematica riforma curriculare, dal momento che contenuti ambiziosi e una ristrutturazione organizzativa sono fondamentali per la mobilità degli studenti e per una maggiore flessibilità; invita a introdurre un "periodo di mobilità di studio" in tutti i programmi di studio per consentire agli studenti di recarsi all'estero;

12.   chiede che si ponga l'accento sulla necessità di programmi di dottorato congiunti a livello europeo, che favoriscano la mobilità degli studenti di dottorato e la creazione di un quadro per il dottorato europeo;

13.   sottolinea il ruolo essenziale della qualità e dell'eccellenza dell'insegnamento, considerato che l'evoluzione e la formazione continua di insegnanti qualificati in tutti i settori di studio, sono essenziali per accrescerne l'attrattiva e l'efficacia e per raggiungere gli obiettivi del processo di Bologna;

14.   ribadisce la necessità di intensificare il dialogo transnazionale e lo scambio di informazioni ed esperienze onde agevolare la convergenza sulla formazione dei docenti, compresa la formazione degli insegnanti di scuola primaria, e l'efficacia di uno sviluppo professionale continuo;

Finanziamento e investimento nella mobilità degli studenti e dimensione sociale

15.   ritiene che un'assistenza particolare dovrebbe essere garantita a tutti gli studenti che provengono da gruppi più svantaggiati della società, ad esempio concedendo loro alloggi economici e decorosi, considerato che dopo l'arrivo si rende spesso necessario un ulteriore sostegno;

16.   propone di introdurre una tessera di riconoscimento europea armonizzata per gli studenti, onde agevolare la mobilità e consentire agli studenti di ottenere sconti sulle spese di vitto e alloggio;

17.   invita gli Stati membri e le autorità competenti a garantire un accesso equo e universale alla mobilità attraverso procedure semplici, flessibili e trasparenti per l'assegnazione delle borse, prevedendo un sostegno finanziario aggiuntivo nel caso di destinazioni particolarmente onerose e di studenti bisognosi; giudica indispensabile che gli studenti ricevano tale sostegno prima della partenza, onde evitare di imporre loro un onere finanziario eccessivo;

18.   si compiace del fatto che, nel contesto della revisione intermedia del quadro finanziario pluriennale, prevista nella dichiarazione allegata all'Accordo interistituzionale del 17 maggio 2006 sulla disciplina di bilancio e la sana gestione finanziaria, sia stato possibile esaminare il potenziamento della dotazione finanziaria prevista per i programmi nel settore dell'istruzione, con particolare riferimento alle borse di studio Erasmus, tenuto conto dei risultati ottenuti in fase di monitoraggio e valutazione dei programmi;

19.   sottolinea la necessità di introdurre e promuovere nuovi mezzi di finanziamento della mobilità degli studenti quali prestiti a interessi zero e/o trasferibili;

20.   invita le università europee a cooperare con il settore privato (ad esempio organizzazioni economiche o imprenditoriali quali le camere di commercio) al fine di individuare nuovi, efficaci meccanismi di cofinanziamento della mobilità degli studenti per ogni ciclo (laurea, laurea specialistica o magistrale, dottorato di ricerca), migliorando in tal modo la qualità dei sistemi d'istruzione;

21.   suggerisce l'instaurazione di un dialogo proficuo e di uno scambio reciproco fra aziende e università al fine di sviluppare nuovi partenariati e analizzare nuove possibilità di cooperazione;

Qualità e pieno riconoscimento dei titoli di studio

22.   invita la Commissione e gli Stati membri a procedere all'attuazione dei quadri di riferimento europei (quadro delle qualifiche di Bologna, quadro europeo delle qualifiche per l'apprendimento permanente, norme e orientamenti europei sulla garanzia della qualità e convenzione di Lisbona sul riconoscimento), al fine di instaurare lo Spazio europeo dell'istruzione superiore;

23.   sottolinea pertanto l'impellenza di attuare l'ECTS, sistema di trasferimento dei crediti completo, unificato ed efficace, in modo che le qualifiche degli studenti e degli accademici possano essere facilmente trasferibili in tutta Europa grazie a un unico quadro comune;

24.   sottolinea che il sistema basato sui tre cicli di insegnamento (laurea, laurea specialistica e dottorato) potrebbe diventare più flessibile, in special modo ricorrendo al sistema "4+1" anziché al "3+2"per il primo e il secondo ciclo; ritiene che per alcuni corsi di laurea tale ipotesi potrebbe rivelarsi più adatta onde consentire una maggiore mobilità e occupabilità dei laureati;

25.   chiede che ai tirocini e alle altre esperienze di mobilità informali e non formali approvate dalle università siano attribuiti crediti secondo il Sistema europeo di trasferimento dei crediti e considerati parte integrante del piano di studi;

Attuazione del processo di Bologna in tutti i paesi interessati

26.   invita le autorità competenti degli Stati membri e le università europee a incoraggiare e promuovere lo scambio di migliori prassi e le iniziative di sensibilizzazione;

27.   esorta vivamente gli Stati membri a facilitare le procedure di rilascio dei visti e a ridurne i costi per gli studenti in mobilità, in particolare per quelli degli Stati membri più orientali e dei paesi candidati, in conformità delle direttive comunitarie sui visti;

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28.   incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio e alla Commissione nonché ai governi e ai parlamenti degli Stati membri.

(1) GU C 219 E del 20.8.2008, pag. 68.

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