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Procedura : 2007/2288(INI)
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A6-0393/2008

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PV 18/11/2008 - 7.12
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Martedì 18 novembre 2008 - Strasburgo
Miglioramento dell'educazione e della sensibilizzazione dei consumatori in materia finanziaria e creditizia
P6_TA(2008)0539A6-0393/2008

Risoluzione del Parlamento europeo del 18 novembre 2008 sulla protezione del consumatore: migliorare l'educazione e la sensibilizzazione del consumatore in materia di credito e finanza (2007/2288(INI))

Il Parlamento europeo,

–   vista la comunicazione della Commissione del 18 dicembre 2007 sull'educazione finanziaria (COM(2007)0808),

–   visto il Libro verde della Commissione sui servizi finanziari al dettaglio nel mercato unico (COM(2007)0226),

–   vista la sua posizione in seconda lettura del 16 gennaio 2008 in vista dell'adozione di una direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio relativa ai contratti di credito ai consumatori e che abroga la direttiva 87/102/CEE(1),

–   vista la sua risoluzione dell"11 luglio 2007 sulla politica dei servizi finanziari per il periodo 2005-2010 – Libro bianco(2),

–   visto l'articolo 45 del suo regolamento,

–   visti la relazione della commissione per il mercato interno e la protezione dei consumatori e il parere della commissione per i problemi economici e monetari (A6-0393/2008),

A.   considerando che, da un lato, i mercati finanziari sono in rapida evoluzione e sono diventati estremamente dinamici e sempre più complessi e, dall'altro, l'evoluzione della società e i cambiamenti degli stili di vita generano la necessità di una sana gestione delle finanze private e la necessità di un loro periodico aggiustamento per adattarle a nuove circostanze lavorative e familiari,

B.   considerando che il miglioramento del livello di alfabetizzazione finanziaria dei consumatori dovrebbe essere una priorità dei responsabili politici sia a livello di Stati membri che a livello europeo, non solo in vista dei benefici per i singoli ma anche dei benefici per la società e l'economia, quali la riduzione del livello dei debiti problematici, l'aumento del risparmio, l'aumento della concorrenza, la capacità di utilizzare correttamente i prodotti assicurativi e di predisporre misure adeguate per la pensione,

C.   considerando che taluni studi rivelano che i consumatori tendono a sovrastimare la propria conoscenza dei servizi finanziari e che è necessario renderli consapevoli del fatto che la loro alfabetizzazione finanziaria non è buona quanto credono e delle conseguenze di tale fatto,

D.   considerando che programmi di educazione finanziaria di elevata qualità, mirati e, ove opportuno, il più possibile personalizzati possono contribuire a migliorare l'alfabetizzazione finanziaria, permettendo ai consumatori di effettuare scelte con cognizione di causa, e contribuire quindi all'efficace funzionamento dei mercati finanziari,

E.   considerando che l'importanza dei servizi finanziari transfrontalieri è in costante aumento e che la Commissione dovrebbe assumere iniziative a livello di Unione europea per la promozione di informazioni transfrontaliere, se necessario comparabili, in materia di educazione finanziaria,

F.   considerando che occorre riservare particolare attenzione alle esigenze educative dei consumatori vulnerabili ed anche a quelle dei giovani consumatori, che devono prendere decisioni che influenzeranno le prospettive economiche di tutta la loro vita,

G.   considerando che alcune ricerche hanno dimostrato che coloro che hanno appreso gli elementi basilari di finanza personale in giovanissima età hanno una maggiore alfabetizzazione finanziaria; considerando che l'educazione finanziaria è strettamente collegata all'insegnamento delle competenze di base (matematica e lettura),

1.   accoglie con favore le iniziative della Commissione nel campo dell'educazione finanziaria dei consumatori, in particolare la recente istituzione del Gruppo di esperti in materia di educazione finanziaria, e la sua intenzione di pubblicare una base dati on-line dei programmi e delle ricerche sull'educazione finanziaria realizzati nell'Unione europea; è del parere che questo Gruppo di esperti dovrebbe avere responsabilità e poteri chiaramente definiti; suggerisce che tale gruppo di esperti sia incaricato in particolare di esaminare il valore aggiunto dell'educazione finanziaria e dei servizi finanziari transfrontalieri nell'Unione europea e le prassi migliori in materia;

2.   sottolinea che l'obiettivo dell'educazione e della sensibilizzazione dei consumatori in materia di finanza e credito è quello di migliorare la loro consapevolezza delle realtà economiche e finanziarie, in modo che comprendano gli impegni economici ed evitino rischi inutili, indebitamenti eccessivi e l'esclusione finanziaria; ritiene che le azioni di formazione e d'informazione debbano consentire ai consumatori di avere un approccio indipendente, basato sul proprio giudizio, ai prodotti finanziari loro offerti o cui intendono ricorrere;

3.   constata che la crisi dei mutui "subprime" illustra non soltanto i pericoli di un'informazione inadeguata dei mutuatari ma anche il fatto che la mancata comprensione e conoscenza di tali informazioni fa sì che i consumatori non siano sufficientemente preoccupati dei rischi d'insolvenza e indebitamento eccessivo;

4.   sottolinea che consumatori dotati dei necessari strumenti e informati contribuiscono a incentivare la concorrenza, la qualità e l'innovazione nei settori dei servizi bancari e finanziari, e ricorda che investitori informati e fiduciosi possono incrementare la liquidità dei mercati dei capitali per gli investimenti e la crescita;

5.   sottolinea l'importanza di consolidare il livello di alfabetizzazione finanziaria negli Stati membri e di far comprendere il valore aggiunto che può fornire l'Unione europea, nonché di definire le esigenze educative di specifiche categorie sociali di destinatari sulla base di un insieme di criteri quali età, reddito e livello d'istruzione;

6.   riconosce il ruolo delle iniziative private, dell'industria dei servizi finanziari e delle organizzazioni dei consumatori, a livello comunitario e nazionale, nel definire le specifiche esigenze delle diverse categorie di destinatari in fatto di educazione finanziaria, nell'individuare le debolezze e le carenze dei programmi d'istruzione esistenti e nel fornire ai consumatori informazioni finanziarie utili per la pianificazione finanziaria, anche tramite strumenti basati su Internet, attraverso i media e mediante campagne educative ecc.;

7.   è del parere che i programmi di educazione finanziaria abbiano la massima efficacia se sono fatti su misura per le esigenze di categorie specifiche di destinatari e, ove opportuno, personalizzati; ritiene inoltre che tutti i programmi di educazione finanziaria dovrebbero contribuire al miglioramento di una gestione consapevole e realistica delle possibilità finanziarie di ciascun individuo; si dovrebbe considerare l'opportunità di sviluppare programmi che migliorino le competenze finanziarie degli adulti;

8.   invita la Commissione a sviluppare a livello di Unione europea, in cooperazione con gli Stati membri, programmi educativi nel campo delle finanze personali, sulla base di norme e principi comuni che possano essere adattati alle necessità di tutti gli Stati membri e in tutti essere applicati, fissando parametri di riferimento e promuovendo lo scambio delle prassi migliori;

9.   sottolinea che l'educazione finanziaria può integrare ma non può sostituire norme coerenti per la protezione dei consumatori nell'ambito delle legislazione sui servizi finanziari, né può sostituire la regolamentazione e la stretta vigilanza sulle istituzioni finanziarie;

10.   riconosce l'importante ruolo del settore privato, e soprattutto delle istituzioni finanziarie, nel fornire ai consumatori informazioni sui servizi finanziari; sottolinea tuttavia che l'educazione finanziaria dev'essere offerta in modo equo, imparziale e trasparente, al fine di servire gli interessi dei consumatori, e deve distinguersi chiaramente dalla consulenza commerciale o dalla pubblicità; per ottenere questo obiettivo, incoraggia le istituzioni finanziarie ad elaborare codici di condotta per il proprio personale;

11.   riconosce la difficoltà di trovare il giusto punto di equilibrio tra il fornire ai consumatori le conoscenze necessarie per prendere decisioni finanziarie con cognizione di causa e il sovraccaricarli di informazioni; predilige la qualità rispetto alla quantità, ad esempio informazioni di elevata qualità, accessibili, concrete e di facile comprensione miranti a migliorare la capacità del consumatore di effettuare scelte informate e responsabili;

12.   ritiene che sia necessaria un'informazione effettiva, chiara e comprensibile, in particolare nella pubblicità dei prodotti finanziari, e che le istituzioni finanziarie debbano dare informazioni sufficienti prima della conclusione dei contratti e, in particolare, procedere a una rigorosa applicazione delle norme previste dalla direttiva 2004/39/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 aprile 2004, relativa ai mercati degli strumenti finanziari(3) e della direttiva 2008/48/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 aprile 2008, relativa ai contratti di credito ai consumatori(4); invita la Commissione a presentare in modo coerente proposte legislative specifiche relative a un sistema armonizzato di informazione e protezione dei consumatori, in particolare nell'ambito del credito ipotecario (ad esempio prospetti informativi standardizzati europei che siano armonizzati, semplici e raffrontabili e contengano indicazioni comuni sul tasso annuo addebitato, ecc.);

13.   raccomanda che i programmi di educazione finanziaria si concentrino su aspetti importanti nella pianificazione personale quali il risparmio di base, i debiti, le assicurazioni e le pensioni;

14.   chiede alla Commissione di proseguire gli sforzi tesi alla promozione del dialogo tra le parti interessate;

15.   propone di rafforzare la linea di bilancio 17 02 02 per finanziare le attività che mirano a migliorare l'educazione e l'alfabetizzazione finanziaria dei consumatoria livello di Unione europea; chiede alla Commissione di contribuire alla sensibilizzazione a livello comunitario tramite il sostegno all'organizzazione di conferenze, seminari e campagne mediatiche e di sensibilizzazione nazionali e locali, nonché di programmi educativi a partecipazione transfrontaliera, in particolare nel campo dei servizi finanziari al dettaglio e della gestione del credito/debito familiare;

16.   invita la Commissione a sviluppare ulteriormente e migliorare lo strumento on-line Dolceta e a fornire questo servizio in tutte le lingue ufficiali; suggerisce che la Commissione includa nel sito web di Dolceta un link alla banca dati on-line che intende creare per i programmi di educazione finanziaria esistenti a livello regionale e nazionale; suggerisce che nel sito web di Dolceta vengano inseriti, secondo una suddivisione nazionale, i link ai siti web dei soggetti pubblici e privati attivi in tema di educazione finanziaria;

17.   chiede alla Commissione di includere indicatori della disponibilità e della qualità dell'educazione finanziaria nella Pagella dei mercati dei beni al consumo;

18.   invita la Commissione a realizzare campagne informative per sensibilizzare i consumatori sui diritti che la legislazione dell'Unione europea attribuisce loro nell'ambito della prestazione dei servizi finanziari;

19.   sottolinea la necessità che gli Stati membri, con il sostegno della Commissione, svolgano periodici sondaggi concernenti l'attuale livello di alfabetizzazione finanziaria dei cittadini, con la partecipazione delle varie categorie sociali e di popolazione degli Stati membri, al fine di individuare ambiti d'azione prioritari e quindi di garantire l'attuazione appropriata, tempestiva ed efficace dei programmi di alfabetizzazione a sostegno dei cittadini;

20.   esorta gli Stati membri ad includere l'educazione finanziaria nei programmi scolastici del ciclo primario e secondario definiti dalle istituzioni competenti, allo scopo di sviluppare le abilità necessarie per la vita di tutti i giorni e di organizzare la formazione sistematica degli insegnanti in questa materia;

21.   sottolinea la necessità di un processo formativo continuo e a doppio senso per entrambe le parti, ossia i consulenti finanziari e i consumatori, al fine di garantire la fornitura di informazioni di qualità al passo con gli sviluppi più recenti nel settore dei servizi finanziari;

22.   è del parere che gli effetti sinergici tra le diverse organizzazioni educative non vengano sfruttati sufficientemente; chiede quindi agli Stati membri di predisporre una rete per l'educazione finanziaria a cui prendano parte sia il settore pubblico che quello privato e di incoraggiare la cooperazione e il dialogo tra tutti gli attori;

23.   esorta gli Stati membri a prestare particolare attenzione alle necessità educative dei pensionati e delle persone che sono alla fine della loro carriera professionale, che possono correre il rischio dell'esclusione finanziaria, nonché a quelle dei giovani a inizio carriera che devono compiere difficili scelte sull'utilizzo più opportuno del loro nuovo reddito;

24.   invita gli Stati membri a istituire programmi di formazione sull'economia e i servizi finanziari per gli assistenti sociali, i quali sono in contatto con persone a rischio di povertà o d'indebitamento eccessivo;

25.   incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione e ai governi degli Stati membri.

(1) Testi approvati, P6_TA(2008)0011.
(2) GU C 175 E del 10.7.2008, pag. 392.
(3) GU L 145 del 30.4.2004, pag. 1.
(4) GU L 133 del 22.5.2008, pag. 66.

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