Risoluzione del Parlamento europeo del 12 marzo 2009 sul deterioramento della situazione umanitaria in Sri Lanka
Il Parlamento europeo,
– visti gli articoli 91 e 90, paragrafo 4, del suo regolamento,
A. considerando che un numero stimato di 170 000 civili si trova in una situazione di emergenza, intrappolato in una zona di combattimento tra l'esercito cingalese e le Tigri per la liberazione del Tamil Eelam (LTTE), senza accesso agli aiuti più basilari,
B. considerando che dalla fine di gennaio 2009 le agenzie ONU hanno documentato più di 2 300 decessi di civili e almeno 6 500 ferimenti,
1. chiede un cessate il fuoco immediato da parte dell'esercito cingalese e del LTTE, onde consentire alla popolazione civile di abbandonare le zone di combattimento; condanna tutti gli atti di violenza e di intimidazione, che stanno impedendo ai civili di lasciare l'area di conflitto;
2. condanna gli attacchi contro i civili quali documentati dal Gruppo di crisi internazionali (International Crisis Group);
3. invita entrambe le parti a rispettare il diritto umanitario internazionale e a proteggere e assistere la popolazione civile nella zona di combattimento e nella zona sicura;
4. esprime preoccupazione circa le informazioni riportate relativamente al grave sovraffollamento e alle difficili condizioni nei campi profughi istituiti dal governo dello Sri Lanka;
5. chiede che alle organizzazioni umanitarie internazionali e nazionali e ai giornalisti sia garantito l'accesso pieno e senza restrizioni alla zona di combattimento e ai campi profughi;
6. chiede al governo dello Sri Lanka di cooperare con i paesi e le organizzazioni d'assistenza che hanno la volontà e la capacità di evacuare i civili;
7. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio e al governo dello Sri Lanka, al Segretario generale delle Nazioni Unite e, per conoscenza, alla Commissione.