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Procedura : 2009/2677(RSP)
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RC-B7-0060/2009

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PV 17/09/2009 - 9.1
CRE 17/09/2009 - 9.1

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PV 17/09/2009 - 10.1
CRE 17/09/2009 - 10.1

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P7_TA(2009)0022

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Giovedì 17 settembre 2009 - Strasburgo
Uccisioni di difensori dei diritti umani in Russia
P7_TA(2009)0022RC-B7-0060/2009

Risoluzione del Parlamento europeo del 17 settembre 2009 sull'uccisione di attivisti per i diritti umani in Russia

Il Parlamento europeo,

–   viste le sue precedenti risoluzioni sulla Russia, in particolare quelle del 25 ottobre 2006 sull'assassinio della giornalista russa Anna Politkovskaya(1)e del 18 dicembre 2008 concernente gli attacchi a difensori dei diritti umani in Russia e il processo per l'assassinio di Anna Politkovskaya(2),

–   vista la dichiarazione della Presidenza del Consiglio del 12 agosto 2009, a nome dell'Unione europea, sull'assassinio dell'attivista cecena per i diritti umani di Zarema Sadulayeva e di suo marito Alik Dzhabrailov,

–   visto l'accordo di partenariato e di cooperazione tra l'Unione europea e la Federazione russa, entrato in vigore nel 1997 e prorogato in attesa che venga sostituito da un nuovo accordo,

–   visti i negoziati in corso per un nuovo accordo che fornisca un nuovo quadro completo per le relazioni tra l'Unione europea e la Russia,

–   viste la Convenzione per la protezione dei diritti umani e delle libertà fondamentali, la dichiarazione dell'ONU sui difensori dei diritti umani e la dichiarazione dell'ONU sul diritto e la responsabilità degli individui, dei gruppi e degli organi della società di promuovere e proteggere le libertà fondamentali e i diritti umani universalmente riconosciuti,

–   visto l'articolo 122, paragrafo 5, del suo regolamento,

A.   considerando che la Russia, in quanto paese membro del Consiglio d'Europa e dell'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE), si è impegnata a promuovere e a rispettare pienamente i diritti umani, le libertà fondamentali e lo Stato di diritto,

B.   considerando che una profonda cooperazione e buone relazioni di vicinato tra l'UE e la Russia sono di importanza determinante per la stabilità, la sicurezza e la prosperità dell'intera Europa,

C.   considerando che l'UE sta puntando a un partenariato strategico con la Russia basato sui valori della democrazia, del rispetto dei diritti umani e dello Stato di diritto,

D.   considerando che si sta assistendo a un deterioramento allarmante della situazione dei difensori dei diritti umani, in particolare nel Caucaso settentrionale,

E.   considerando che l'operato delle organizzazioni per i diritti umani quali Memorial e Demos è essenziale per la creazione di una società stabile e libera; considerando che il governo russo dovrebbe pertanto essere orgoglioso dell'importante ruolo svolto da tali istituzioni,

F.   considerando che l'avvocato per i diritti umani Stanislav Markelov, che aveva rappresentato anche la giornalista uccisa Anna Politkovskaya, è stato assassinato il 20 gennaio 2009 insieme alla giornalista Anastasia Barburova, morta nel tentativo di proteggerlo,

G.   considerando che il 10 luglio 2009 è stato ritrovato il corpo dell'attivista per i diritti umani Andrei Kulagin in una cava a Petrozavodsk, due mesi dopo la sua sparizione,

H.   considerando che Natalia Estemirova, direttrice di Memorial in Cecenia, è stata rapita il 15 luglio 2009 a Grozny e trovata morta nella vicina Inguscezia; considerando che il Parlamento ha osservato un minuto di silenzio in memoria di Natalia Estemirova durante la sua seduta del 16 luglio 2009; considerando che in seguito a questo assassinio le attività di Memorial in Cecenia sono state sospese,

I.   considerando che nel settembre 2009 a Mosca è previsto l'avvio di un processo per diffamazione, in seguito alla denuncia sporta dal Presidente ceceno Ramzan Kadyrov nei confronti di Oleg Orlov, capo del centro per la difesa dei diritti umani "Memorial", accusato di calunnia per avere pubblicato nel sito web di Memorial il 15 luglio 2009 una dichiarazione in cui accusava il Presidente Kadyrov di essere implicato nell'assassinio di Natalia Estemirova,

J.   considerando che il 10 agosto 2009 gli attivisti della società civile cecena Zarema Sadulayeva e il marito Alik Dzhabrailov, operatori dell'organizzazione umanitaria "Save the generation", sono stati rapiti dal loro ufficio a Grozny e ritrovati assassinati il giorno successivo,

K.   considerando che il 4 dicembre 2008 gli uffici di San Pietroburgo del Centro di ricerca e informazione Memorial sono stati oggetto di un'incursione da parte di uomini mascherati provenienti dall'ufficio del pubblico ministero russo, durante la quale sono stati asportati dischi fissi e CD contenenti l'intera banca dati relativa a migliaia di vittime della repressione stalinista; considerando che la banca dati è stata restituita a Memorial in seguito a un'ingiunzione del tribunale,

L.   considerando che il 3 settembre 2009 i condomini dove risiedono Oleg Orlov, presidente del centro per la difesa dei diritti umani "Memorial", e il suo collaboratore Alexander Tcherkassov sono stati perquisiti da investigatori governativi spacciatisi per funzionari delle autorità fiscali,

M.   considerando che il 3 settembre 2009 la Corte suprema russa, due mesi dopo aver ordinato un nuovo processo a carico dei tre indagati prosciolti nel febbraio di quest'anno, ha ordinato una nuova indagine sull'assassinio di Anna Politkovskaya nel 2006,

N.   considerando che la Corte europea dei diritti umani a Strasburgo ha ricevuto numerose denunce presentate da cittadini russi,

1.   condanna senza riserve e deplora fortemente le vessazioni e gli attentati alla vita di cui sono vittime difensori dei diritti umani, avvocati e giornalisti in Russia;

2.   sollecita le autorità russe a fare tutto quanto in loro potere per garantire la protezione dei difensori dei diritti umani, come affermato nella Dichiarazione ONU sul diritto e la responsabilità degli individui, dei gruppi e degli organi della società di promuovere e proteggere le libertà fondamentali e i diritti umani universalmente riconosciuti; invita in particolare le autorità competenti a porre in essere circostanze che consentano a Memorial e ad altre organizzazioni per i diritti umani di riprendere le loro attività in Cecenia in un ambiente sicuro; si compiace della restituzione dell'archivio di Memorial di San Pietroburgo, confiscato durante l'incursione del 4 dicembre 2008;

3.   chiede alle autorità federali russe di condurre celermente, accuratamente ed efficientemente le indagini sugli omicidi succitati e di condurre dinanzi alla giustizia sia i responsabili di questi atti brutali che quanti vi sono implicati;

4.   sottolinea che l'impunità in Cecenia conduce alla destabilizzazione dell'intera regione del Caucaso settentrionale;

5.   prende atto del telegramma inviato in luglio dal presidente russo Dmitry Medvedev all'organizzazione per i diritti umani Memorial, in cui afferma il proprio impegno a investigare appieno sull'uccisione di Natalia Estemirova;

6.   accoglie con favore l'iniziativa assunta dal presidente Medvedev, intesa a modificare la legge sulle ONG al fine di allentare talune restrizioni e difficoltà di registrazione cui sono sottoposte le ONG russe, e attende miglioramenti sostanziali;

7.   plaude alla decisione della Corte suprema russa del 3 settembre 2009 di avviare una nuova indagine sull'omicidio di Anna Politkovskaya e di trattare le indagini contro le tre persone prosciolte nel primo processo in una causa unica insieme a quella relativa al presunto assassino Rustam Makhmudov e ai suoi mandanti; chiede che il processo abbia inizio quanto prima possibile, che sia condotto mediante una procedura che preveda una giuria e che sia aperto a tutti i giornalisti e alla stampa;

8.   chiede l'intensificazione del dialogo tra l'Unione europea e la Russia sui diritti umani e sollecita l'apertura di questo processo di consultazione ad un effettivo contributo del Parlamento europeo, della Duma di Stato, delle autorità giudiziarie russe, della società civile e delle organizzazioni impegnate a favore dei diritti umani; invita la Russia a rispettare pienamente i suoi obblighi in quanto membro dell'OSCE e del Consiglio d'Europa, compreso il rispetto per il diritto di associazione e il diritto a manifestare pacificamente; ribadisce che all'ordine del giorno del prossimo vertice UE-Russia la protezione dei diritti umani dovrebbe figurare quale punto privilegiato e divenire parte integrante del nuovo accordo UE-Russia;

9.   invita le autorità russe a rispettare tutte le sentenze della Corte europea dei diritti dell'uomo e a ratificare senza indugio il Protocollo aggiuntivo n. 14 alla Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali sulla riforma del sistema di controllo;

10.   incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, ai governi e ai parlamenti degli Stati membri, al governo e al parlamento della Federazione russa, all'OSCE e al Consiglio d'Europa.

(1) GU C 313 E del 20.12.2006, pag. 271.
(2) GU C 58 E del 12.3.2009, pag. 180.

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