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Procedura : 2010/2746(RSP)
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Ciclo del documento : B7-0407/2010

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B7-0407/2010

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PV 07/07/2010 - 7
CRE 07/07/2010 - 7

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PV 07/07/2010 - 8.14
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Mercoledì 7 luglio 2010 - Strasburgo
Domanda di adesione dell'Islanda all'Unione europea
P7_TA(2010)0278B7-0407/2010

Risoluzione del Parlamento europeo del 7 luglio 2010 sulla domanda di adesione dell'Islanda all'Unione europea

Il Parlamento europeo,

–  visto il regolamento (UE) n. 540/2010 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 giugno 2010, che aggiunge l'Islanda alla lista dei paesi ammessi all'assistenza di preadesione dell'Unione europea, destinata ad aiutare i paesi candidati ad allinearsi al diritto europeo,

–  visto il parere della Commissione sulla domanda di adesione dell'Islanda all'Unione europea (SEC(2010)0153),

–  vista la decisione di avviare i negoziati di adesione con l'Islanda, adottata dal Consiglio europeo il 17 giugno 2010,

–  vista la sua risoluzione del 26 novembre 2009 sul documento 2009 di strategia per l'allargamento presentato dalla Commissione concernente i paesi dei Balcani occidentali, l'Islanda e la Turchia(1),

–  vista la sua risoluzione dell'11 febbraio 2010 sulla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio recante modifica del regolamento (CE) n. 1085/2006 del Consiglio, del 17 luglio 2006, che istituisce uno strumento di assistenza preadesione (IPA) (COM(2009)0588 – C7-0279/2009 – 2009/0163(COD))(2),

–  viste le dichiarazioni del Consiglio e della Commissione sulla domanda di adesione dell'Islanda all'Unione europea,

–  visto l'articolo 110, paragrafo 2, del suo regolamento,

A.  considerando che, in conformità dell'articolo 49 del trattato sull'Unione europea, «ogni Stato europeo [...] può domandare di diventare membro dell'Unione»,

B.  considerando che i progressi di ciascun paese verso l'adesione all'Unione europea sono basati sul merito e dipendono dagli sforzi compiuti per soddisfare i criteri di adesione, fermo restando che occorre rispettare anche la capacità di integrazione dell'Unione,

C.  considerando che il 17 luglio 2009 l'Islanda ha presentato domanda di adesione all'Unione europea,

D.  considerando che il 24 febbraio 2010 la Commissione ha presentato il suo parere in cui raccomanda l'avvio dei negoziati di adesione con l'Islanda,

E.  considerando che, poiché i precedenti allargamenti sono stati un indubbio successo per l'UE e per gli Stati membri che vi hanno aderito, contribuendo alla stabilità, allo sviluppo e alla prosperità dell'Europa nel suo insieme, è essenziale creare le condizioni necessarie per completare il processo di adesione con l'Islanda e garantire che anche la sua adesione sia un successo, in linea con i criteri di Copenaghen,

F.  considerando che le relazioni tra l'Islanda e l'UE risalgono al 1973, quando fu firmato un accordo bilaterale di libero scambio,

G.  considerando che l'Islanda già coopera strettamente con l'Unione europea, in quanto membro dello Spazio economico europeo (SEE) e firmataria degli accordi di Schengen e del regolamento di Dublino, e quindi ha già adottato una parte significativa dell'acquis comunitario,

H.  considerando che l'Islanda ha una salda tradizione democratica e un elevato livello di recepimento dell'acquis,

I.  considerando che dal 1994 l'Islanda contribuisce in modo significativo alla coesione e alla solidarietà europea tramite il meccanismo finanziario previsto nell'ambito del SEE,

J.  considerando che l'Islanda, in quanto paese di tradizione non militare, contribuisce alle missioni UE di mantenimento della pace con forze civili e si allinea regolarmente alle posizioni dell'UE in materia di politica estera e di sicurezza comune,

K.  considerando che l'Islanda e la sua popolazione sono state duramente colpite dalla crisi finanziaria ed economica mondiale, che ha portato nel 2008 al crollo del sistema bancario islandese,

L.  considerando che i governi del Regno Unito e dei Paesi Bassi hanno firmato due accordi con il governo islandese, nel giugno e nell'ottobre 2009, sulle modalità di restituzione di un prestito di 1,3 miliardi di euro ai Paesi Bassi e di un prestito di 2,4 miliardi di sterline al Regno Unito; che, a seguito del referendum del 6 marzo 2010, l'accordo di ottobre è stato respinto e che si prevede che le parti interessate raggiungeranno un nuovo accordo relativo ai rimborsi da effettuare in base al sistema islandese di garanzia dei depositi,

M.  considerando che, nella lettera di costituzione in mora del 26 maggio 2010, l'autorità di vigilanza dell'EFTA ha affermato che l'Islanda è obbligata a garantire il pagamento dell'indennizzo minimo ai depositanti della banca Icesave nel Regno Unito e nei Paesi Bassi,

N.  considerando che in Islanda l'opinione pubblica e i partiti politici sono divisi sul tema dell'adesione all'UE; che dall'estate 2009, alla luce della crisi politica ed economica, si è prodotto un chiaro spostamento dell'opinione pubblica in senso negativo circa l'adesione all'UE,

Criteri politici

1.  plaude alla decisione adottata dal Consiglio europeo di avviare i negoziati di adesione con l'Islanda;

2.  valuta positivamente la prospettiva di un nuovo Stato membro dell'UE caratterizzato da una profonda cultura democratica; sottolinea in tale contesto che l'adesione dell'Islanda può essere vantaggiosa sia per il paese sia per l'UE e rafforzerà ulteriormente il ruolo dell'Unione quale promotore e difensore a livello mondiale dei diritti umani e delle libertà fondamentali;

3.  sottolinea l'eccellente cooperazione tra i deputati del Parlamento europeo e i deputati dell'Althing nel quadro della commissione parlamentare mista del SEE e si attende una collaborazione altrettanto fruttuosa in seno alla nuova commissione parlamentare mista PE-Islanda;

4.  si compiace particolarmente dell'iniziativa islandese per i media moderni, che permette sia all'Islanda sia all'Unione europea di posizionarsi solidamente per quanto riguarda la tutela giuridica delle libertà d'espressione e d'informazione;

5.  invita le autorità islandesi a prendere in esame l'attuale distinzione operata fra cittadini dell'UE per quanto concerne il diritto di voto attivo e passivo alle elezioni locali in Islanda;

6.  sottolinea che, nel quadro della nuova strategia di allargamento dell'Unione europea, il sistema giudiziario del paese candidato è uno degli ambiti a cui l'Unione presta particolare attenzione, anche in fase iniziale di preadesione; ritiene che il governo islandese debba adottare i provvedimenti necessari a garantire l'indipendenza della magistratura, in linea con le raccomandazioni della commissione di Venezia, affrontando in maniera adeguata la questione del ruolo predominante attribuito al ministro della Giustizia e dei diritti umani nella nomina dei giudici, dei procuratori e delle massime cariche giudiziarie; confida che le autorità islandesi adotteranno le necessarie riforme;

7.  incoraggia l'Islanda a ratificare la convenzione dell'ONU contro la corruzione e la convenzione civile sulla corruzione del Consiglio d'Europa;

8.  elogia l'Islanda per i buoni risultati nell'ambito dei diritti umani; invita tuttavia le autorità islandesi a ratificare la convenzione quadro del Consiglio d'Europa per la protezione delle minoranze nazionali, come pure la convenzione dell'ONU sui diritti delle persone disabili;

9.  incoraggia l'Islanda a seguire le raccomandazioni 2008 dell'OSCE-ODIHR sui reati dettati dall'odio;

Criteri economici

10.  rileva che l'Islanda ha raggiunto livelli generalmente soddisfacenti quanto all'attuazione degli obblighi risultanti dall'adesione al SEE e alla capacità di sostenere le pressioni e le forze di mercato competitive all'interno dell'UE; rileva tuttavia la necessità di ulteriori sforzi da parte del paese per allinearsi con i principi generali e garantire il pieno recepimento dell'acquis per quanto concerne la valutazione della conformità, l'accreditamento e la vigilanza del mercato; prende atto della lettera di costituzione in mora nei confronti del governo islandese in data 26 maggio 2010 – prima fase di una procedura di infrazione per inadempimento degli obblighi che incombono allo Stato in virtù dell'accordo SEE, con riferimento all'attuazione della direttiva 94/19/CE relativa ai sistemi di garanzia dei depositi – e si compiace della reazione del governo islandese, che si è mostrato pronto a concludere al più presto i negoziati relativi a Icesave;

11.  valuta positivamente le politiche volte a diversificare ulteriormente l'economia islandese, quale passo necessario verso un benessere economico a lungo termine del paese;

12.  rileva che l'ambiente costituisce una priorità per l'Unione europea e si compiace del notevole impegno dell'Islanda in materia di politica ambientale;

13.  rileva che, mentre il consolidamento fiscale resta una sfida chiave, l'Islanda mostra segni incoraggianti di stabilizzazione economica; considera i provvedimenti sinora adottati in ambito monetario quali passi nella giusta direzione per un miglioramento della stabilità finanziaria ed economica;

14.  valuta positivamente la relazione della commissione speciale d'indagine, che può contribuire alla ricostruzione della fiducia nazionale; incoraggia misure che diano seguito all'attività di tale commissione al fine di affrontare i pressanti problemi politici, economici e istituzionali descritti nella relazione;

15.  si compiace del fatto che l'associazione islandese dei fondi pensionistici (IPFA) abbia deciso di organizzare un'indagine indipendente sui metodi di lavoro e le politiche di investimento dei regimi pensionistici nel periodo precedente il crollo economico;

16.  chiede la conclusione di un accordo bilaterale circa le modalità di rimborso dei prestiti per un totale di 3,9 miliardi di euro ai governi del Regno Unito e dei Paesi Bassi; sottolinea che il raggiungimento di un accordo accettabile per tutte le parti interessate ristabilirà la fiducia nella capacità dell'Islanda di onorare i propri impegni, compresi tutti gli obblighi derivanti dall'adesione al SEE, e rafforzerà il sostegno dell'opinione pubblica al processo di adesione dell'Islanda, sia all'interno del paese che nell'Unione europea;

17.  prende atto del desiderio dell'Islanda di entrare nella zona euro, ambizione che potrà realizzarsi dopo l'adesione all'UE e una volta soddisfatte tutte le condizioni necessarie;

18.  plaude all'approvazione della seconda revisione dell'accordo stand-by con l'FMI, volto a stabilizzare la valuta, ristrutturare il sistema bancario e consolidare il settore fiscale;

19.  nutre preoccupazione per gli alti livelli di disoccupazione e inflazione nel paese, pur prendendo atto dei recenti segni di miglioramento;

20.  elogia l'Islanda per l'elevato tasso di investimenti nel campo dell'istruzione, della ricerca e dello sviluppo;

Capacità di assumersi gli obblighi che comporta l'adesione

21.  rileva che, come membro del SEE, l'Islanda ha raggiunto uno stadio avanzato per quanto riguarda il rispetto dei requisiti previsti da 10 capitoli del negoziato e rispetta in parte i requisiti di 11 capitoli, per cui restano da negoziare integralmente soltanto 12 capitoli non rientranti nel SEE; sottolinea che la Commissione ha evidenziato la necessità che l'Islanda compia seri sforzi per allineare la sua legislazione all'acquis in una serie di ambiti e che attui e faccia rispettare efficacemente l'acquis nel medio termine, al fine di soddisfare i criteri di adesione; sottolinea che il rispetto degli obblighi incombenti all'Islanda in virtù del SEE e dell'accordo che associa il paese all'attuazione, all'applicazione e allo sviluppo dell'acquis di Schengen costituiscono requisiti importanti nei negoziati di adesione;

22.  invita le autorità islandesi ad affrontare le fondamentali debolezze istituzionali dell'economia del paese, segnatamente l'organizzazione e il funzionamento del sistema di supervisione finanziaria e il sistema di garanzia dei depositi;

23.  incoraggia l'Islanda ad adottare una politica agricola e di sviluppo rurale in linea con le politiche dell'UE, nonché ad approntare le strutture amministrative necessarie per l'attuazione di tali politiche; sottolinea, a tale proposito, che le politiche UE devono tener conto della natura specifica dell'ambiente, della flora e della fauna islandesi, come pure della distanza geografica del paese dal territorio continentale europeo;

24.  invita la Commissione a coinvolgere le autorità islandesi nei dibattiti in corso sulla riforma della politica agricola comune;

25.  riconosce che l'Islanda ha gestito le sue risorse marine in modo responsabile e sostenibile e si attende un atteggiamento costruttivo, da parte sia dell'UE sia delle autorità islandesi, nei negoziati relativi al requisito per l'Islanda di adottare la politica comune della pesca, in modo da ottenere una soluzione reciprocamente soddisfacente che sia basata sulle migliori pratiche e che tuteli gli interessi di pescatori e consumatori dell'Unione europea, oltre che d'Islanda;

26.  incoraggia l'Islanda a introdurre, in materia di pesca, misure che le consentano di compiere la transizione verso l'adozione della politica comune della pesca;

27.  insiste sulla necessità che l'Islanda ponga termine a tutte le attività di caccia alla balena e abbandoni ogni riserva formulata nei confronti della Commissione baleniera internazionale;

28.  rileva che l'Islanda può dare un prezioso contributo alle politiche dell'UE in materia di ambiente ed energia, grazie alla sua esperienza nel settore delle energie rinnovabili, in particolare quella geotermica, della protezione dell'ambiente e della lotta contro il cambiamento climatico;

Cooperazione regionale

29.  ritiene che l'adesione dell'Islanda all'UE – elemento destinato a rafforzare ulteriormente la presenza europea in seno al Consiglio artico – rappresenti per l'UE un'opportunità strategica per svolgere un ruolo più attivo e costruttivo come anche per contribuire alla governance multilaterale nella regione artica; sottolinea che ciò aiuterà ad affrontare questioni ambientali comuni e potrebbe accentuare l'interesse dell'UE nei confronti dell'Artico e della sua protezione a livello regionale e internazionale;

30.  esprime apprezzamento per il fatto che l'adesione dell'Islanda all'UE rafforzerebbe la dimensione nordatlantica delle politiche esterne dell'Unione;

Opinione pubblica e sostegno all'allargamento

31.  incoraggia le autorità islandesi ad avviare un ampio dibattito pubblico sull'adesione all'Unione europea, coinvolgendo la società civile nel processo sin dall'inizio, fornendo risposte alle preoccupazioni dei cittadini in merito all'adesione all'UE e tenendo in considerazione la necessità di un saldo impegno per il successo dei negoziati; invita la Commissione a fornire sostegno materiale e tecnico alle autorità islandesi qualora queste ultime lo richiedano, in modo da aiutarle ad accrescere la trasparenza e la responsabilità relativamente al processo di adesione, e ad organizzare una vasta e approfondita campagna di informazione in tutto il paese sulle implicazioni dell'adesione all'UE, consentendo così ai cittadini islandesi di compiere una scelta informata nel futuro referendum sull'adesione;

32.  considera essenziale fornire ai cittadini dell'UE informazioni chiare e complete sulle implicazioni dell'adesione dell'Islanda; invita la Commissione e gli Stati membri ad adoperarsi a tal fine e ritiene parimenti importante ascoltare e affrontare le preoccupazioni e le domande dei cittadini, dando risposta alle opinioni e agli interessi che essi esprimono;

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33.  incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, al Vicepresidente della Commissione /Alto rappresentante dell'Unione europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza, ai governi e ai parlamenti degli Stati membri, al Presidente dell'Althing e al governo dell'Islanda.

(1) Testi approvati, P7_TA(2009)0097.
(2) Testi approvati, P7_TA(2010)0026.

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