Risoluzione del Parlamento europeo del 20 gennaio 2011 sulla relazione sulla politica di concorrenza 2009 (2010/2137(INI))
Il Parlamento europeo,
– visti la relazione della Commissione sulla politica di concorrenza 2009 (COM(2010)0282) e il documento di lavoro dei servizi della Commissione che l'accompagna (SEC(2010)0666),
– visto il regolamento (CE) n. 1/2003 del Consiglio, del 16 dicembre 2002, concernente l'applicazione delle regole di concorrenza di cui agli articoli 81 e 82 del trattato(1),
– visto il regolamento (CE) n. 139/2004 del Consiglio, del 20 gennaio 2004, relativo al controllo delle concentrazioni tra imprese (regolamento comunitario sulle concentrazioni)(2),
– vista la comunicazione della Commissione del 13 ottobre 2008 sull'applicazione delle regole in materia di aiuti di Stato alle misure adottate per le istituzioni finanziarie nel contesto dell'attuale crisi finanziaria mondiale(3) (comunicazione sul settore bancario),
– vista la comunicazione della Commissione del 5 dicembre 2008 sulla ricapitalizzazione delle istituzioni finanziarie nel contesto dell'attuale crisi finanziaria: limitazione degli aiuti al minimo necessario e misure di salvaguardia contro indebite distorsioni della concorrenza(4) (comunicazione sulla ricapitalizzazione),
– vista la comunicazione della Commissione del 25 febbraio 2009 sul trattamento delle attività che hanno subito una riduzione di valore nel settore bancario comunitario(5) (comunicazione sulle attività deteriorate),
– vista la comunicazione della Commissione del 23 luglio 2009 sul ripristino della redditività e la valutazione delle misure di ristrutturazione del settore finanziario nel contesto dell'attuale crisi in conformità alle norme sugli aiuti di Stato(6) (comunicazione sulla ristrutturazione), la quale di seguito sarà citata insieme alle tre precedenti con l'espressione collettiva «le quattro comunicazioni concernenti il settore finanziario»,
– vista la comunicazione della Commissione del 17 dicembre 2008 su un quadro di riferimento temporaneo comunitario per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell'accesso al finanziamento nell'attuale situazione di crisi finanziaria ed economica(7) (quadro di riferimento temporaneo),
– vista la comunicazione della Commissione del 9 febbraio 2009 intitolata «Orientamenti sulle priorità della Commissione nell'applicazione dell'articolo 82 del trattato CE al comportamento abusivo delle imprese dominanti volto all'esclusione dei concorrenti»(8),
– viste la comunicazione della Commissione su un codice delle migliori pratiche applicabili nei procedimenti di controllo degli aiuti di Stato(9), la comunicazione della Commissione relativa a una procedura di esame semplificata per determinati tipi di aiuti di Stato(10) e la comunicazione della Commissione relativa all'applicazione della normativa in materia di aiuti di Stato da parte dei giudici nazionali(11) (pacchetto di semplificazione),
– vista la disciplina comunitaria sugli aiuti di Stato per la tutela ambientale(12),
– visti i quadri di valutazione degli aiuti di Stato per la primavera 2009 (COM(2009)0164), per l'autunno 2009 (COM(2009)0661) e per la primavera 2010 (COM(2010)0255),
– viste le sue risoluzioni del 10 marzo 2009 sulla relazione sulla politica di concorrenza 2006 e 2007(13) e del 9 marzo 2010 concernente la relazione sulla politica di concorrenza 2008(14),
– vista la sua risoluzione del 26 marzo 2009 sui prezzi dei prodotti alimentari in Europa(15),
– vista la sua dichiarazione del 19 febbraio 2008 su uno studio e soluzioni all'abuso di potere dei grandi supermercati operanti nell'Unione europea(16),
– visto l'articolo 48 del suo regolamento,
– visti la relazione della commissione per i problemi economici e monetari e i pareri della commissione per l'industria, la ricerca e l'energia, della commissione per il mercato interno e la protezione dei consumatori e della commissione per i trasporti e il turismo (A7-0374/2010),
A. considerando che le circostanze eccezionali della crisi finanziaria ed economica degli ultimi due anni hanno richiesto interventi altrettanto eccezionali; che gli sforzi della Commissione hanno contribuito a stabilizzare i mercati finanziari, salvaguardando nel contempo l'integrità del mercato unico,
B. considerando che in tempi di crisi, per un buon funzionamento dei mercati, è essenziale assicurare la stabilità finanziaria, ripristinare i flussi di credito e riformare il sistema finanziario e che pertanto le regole di concorrenza vanno applicate in modo flessibile ma rigoroso,
C. considerando che il protezionismo e la mancata applicazione delle regole di concorrenza non farebbero che approfondire e prolungare la crisi,
D. considerando che la politica di concorrenza costituisce uno strumento essenziale per dotare l'Unione europea di un mercato interno dinamico, efficiente e innovativo e renderla competitiva su scala mondiale, nonché per superare la crisi finanziaria,
E. considerando che i crescenti deficit di bilancio e l'aumento dei livelli di debito pubblico in molti Stati membri rischiano di rallentare la ripresa economica e la crescita economica per gli anni a venire,
F. considerando che i governi degli Stati membri, in risposta alla crisi finanziaria, hanno concesso aiuti di Stato per un importo considerevole sotto forma, ad esempio, di regimi di garanzia, regimi di ricapitalizzazione e forme complementari di sostegno alla liquidità per i crediti bancari; che queste misure hanno fornito alle banche una fonte importante di finanziamenti assicurando protezione contro i rischi che solitamente minacciano il settore finanziario,
G. considerando che da analisi empiriche emerge che questi aiuti di Stato hanno prodotto una serie di effetti e di distorsioni, come la riduzione dello spread dei titoli privati, dei quali si dovrà tenere conto al momento di decidere se prorogare gli aiuti o le norme eccezionali attualmente in vigore,
H. considerando che la governance fiscale è un fattore importante per mantenere condizioni favorevoli alla concorrenza e per migliorare il funzionamento del mercato interno,
I. considerando che la concorrenza nel settore energetico, nella produzione agricola e in altri settori è ancora imperfetta,
J. considerando che l'adeguato sviluppo delle PMI in condizioni di libera concorrenza è una delle condizioni preliminari assolutamente essenziali per superare efficacemente la crisi finanziaria,
Osservazioni generali
1. valuta positivamente la relazione sulla politica di concorrenza 2009;
2. nota con soddisfazione che la Commissione ha reagito rapidamente alla crisi; si felicita con la Commissione per l'efficace ricorso a misure in materia di politica di concorrenza in circostanze eccezionali;
3. continua a sostenere un ruolo più attivo per il Parlamento nella definizione della politica di concorrenza mediante l'introduzione di un ruolo colegislativo; chiede che il Parlamento sia regolarmente informato su qualsiasi iniziativa in tale ambito;
4. invita ancora una volta la Commissione, in quanto unica autorità competente in materia di concorrenza a livello di Unione europea, a rendere conto annualmente e in maniera dettagliata al Parlamento sul seguito dato alle raccomandazioni da esso formulate e a spiegare ogni divergenza rispetto a queste ultime; osserva che la risposta della Commissione alla relazione sulla politica di concorrenza 2008 del Parlamento è una mera sintesi delle azioni intraprese e non fornisce alcuna informazione circa l'efficacia delle misure;
5. sottolinea che una politica di concorrenza dell'UE basata sui principi dei mercati aperti e della parità di condizioni in tutti i settori è un elemento fondamentale per il buon funzionamento del mercato interno e un presupposto essenziale per la creazione di posti di lavoro sostenibili e basati sulla conoscenza;
6. ribadisce i propri inviti alla coerenza fra tutte le politiche dell'UE e le priorità enunciate nella strategia UE 2020 per la crescita e l'occupazione; sottolinea che ciò ha particolare importanza riguardo alla politica di concorrenza;
7. sottolinea l'importanza dei servizi d'interesse generale onde soddisfare le necessità fondamentali dei cittadini; chiede alla Commissione di prendere in considerazione il quadro definito dal trattato di Lisbona al momento di concludere i suoi lavori sull'applicazione delle norme di concorrenza dell'Unione europea sui servizi di interesse economico generale e chiede di essere strettamente associato nel seguito dato dalla Commissione europea alla consultazione aperta sulle norme relative agli aiuti di Stato per i servizi di interesse economico generale;
8. sottolinea la necessità di elaborare regole di concorrenza chiare, favorevoli e utili alle PMI;
9. ricorda la particolare importanza che rivestono le PMI per l'intera economia europea; sottolinea inoltre il grande potenziale d'innovazione delle PMI e rinnova la sua precedente richiesta alla Commissione di inserire un capitolo specifico incentrato sulle condizioni di concorrenza eque e non discriminatorie per le PMI;
10. invita la Commissione a ricorrere a esperti indipendenti e affidabili per le valutazioni e gli studi necessari allo sviluppo della politica di concorrenza e la invita a renderne pubblici i risultati;
11. chiede alla Commissione di garantire che, ai sensi della futura legislazione sul mercato interno, sia applicato l'articolo 12 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, il quale stabilisce che «nella definizione e nell'attuazione di altre politiche o attività dell'Unione sono prese in considerazione le esigenze inerenti alla protezione dei consumatori»;
12. invita la Commissione a porre maggiormente l'accento, nella sua relazione annuale sulla politica di concorrenza, sui vantaggi della concorrenza per i consumatori;
13. accoglie con favore la relazione sul funzionamento del regolamento (CE) n. 1/2003 del Consiglio presentata dalla Commissione a cinque anni dalla sua entrata in vigore e, pur concorde nel considerarlo una pietra angolare del processo di modernizzazione delle regole di concorrenza dell'Unione e del coordinamento dell'azione delle autorità nazionali e dell'Unione, ravvisa la necessità di superare le divergenze di opinione riguardanti la definizione delle priorità, aspetti importanti per lo sviluppo della politica di concorrenza e il funzionamento dei meccanismi di collaborazione onde assicurare un'applicazione più efficace;
14. sottolinea la necessità di sviluppare sinergie tra le politiche di concorrenza e di tutela del consumatore, compresa la creazione di un sistema europeo di ricorso collettivo per le vittime di violazioni delle norme sulla concorrenza, basato sul principio dell'approvazione preventiva (opt-in) e tenendo conto dei criteri fissati nella risoluzione del Parlamento del 26 marzo 2009, in base ai quali il risarcimento esclusivo del danno realmente subito va corrisposto al gruppo di persone individuato o a persone da queste designate; invita la Commissione ad esaminare le modalità in cui tale meccanismo potrebbe essere inserito nel vigente ordinamento giuridico nazionale;
15. fa riferimento alla risoluzione del 25 aprile 2007 sul Libro verde «Azioni di risarcimento del danno per violazione delle norme antitrust comunitarie»(17) e sottolinea che nella proposta legislativa pendente ad essa collegata è necessario inserire il contenuto della risoluzione del Parlamento del 26 marzo 2009 sul Libro bianco in materia di azioni di risarcimento del danno per violazione delle norme antitrust comunitarie(18); ribadisce la necessità che la Commissione presenti, senza inutili ritardi, un'iniziativa legislativa per agevolare la realizzazione di azioni individuali e collettive onde ottenere un effettivo indennizzo per danni legati alla violazione del diritto della concorrenza dell'Unione e garantisca che tale iniziativa seguirà un approccio orizzontale, eviterà gli eccessi del sistema nordamericano e sarà adottata mediante la procedura legislativa ordinaria di codecisione;
16. sottolinea che ha appoggiato la richiesta della Commissione di assegnare, nel bilancio 2011, maggiori risorse al personale di quest'ultima impiegato nel settore della concorrenza; chiede di essere informato su come sono state utilizzate le risorse supplementari; ricorda la sua richiesta di ridistribuzione del personale attualmente in forza presso la Commissione verso le principali aree di competenza di quest'ultima;
17. sottolinea che l'attuazione di una politica di concorrenza efficace e il funzionamento senza restrizioni del mercato interno costituiscono condizioni preliminari essenziali per la crescita economica sostenibile nell'Unione europea;
18. sottolinea che l'attuale spinta al consolidamento fiscale e alla ripresa sostenibile andrebbe utilizzata dagli Stati membri per compiere passi in avanti verso condizioni fiscali più paritarie;
19. ritiene che la politica di concorrenza debba contribuire alla promozione e all'applicazione di standard aperti e interoperabilità, al fine di prevenire l'agganciamento tecnologico di consumatori e clienti da parte di una minoranza di soggetti che operano sul mercato;
Capitolo di approfondimento: la politica di concorrenza e la crisi economica e finanziaria
20. si compiace delle norme temporanee sugli aiuti di Stato istituite in risposta alla crisi economica e finanziaria, in particolare le quattro comunicazioni concernenti il settore finanziario e il quadro temporaneo destinato agli altri settori; rileva che l'applicazione delle misure temporanee in materia di aiuti di Stato è stata prorogata di un anno;
21. esprime preoccupazione per il fatto che queste misure, che sono di natura temporanea, alla fine non si rivelino propriamente tali; sottolinea la necessità di porre fine quanto prima possibile a misure ed esenzioni temporanee, particolarmente nel settore automobilistico; esorta la Commissione a fare chiarezza sui criteri di eliminazione graduale che saranno utilizzati per decidere una loro possibile proroga;
22. chiede alla Commissione di riesaminare se il vigente quadro temporaneo stia effettivamente contribuendo ad assicurare condizioni paritarie di concorrenza in tutta l'Unione e se l'applicazione discrezionale del piano consenta di ottenere risultati ottimali a tal riguardo;
23. sollecita la Commissione a elaborare una valutazione dettagliata delle decisioni adottate nel quadro dell'applicazione delle misure in materia di aiuti di Stato temporanei in risposta alla crisi economica e finanziaria, tenendo conto della portata, del livello di trasparenza e della coerenza delle diverse misure che hanno per base tale quadro, e di allegare tale valutazione alla sua prossima relazione annuale in materia di concorrenza;
24. chiede nuovamente alla Commissione di pubblicare nel corso del 2010 una relazione completa sull'efficacia degli aiuti di Stato concessi per la «ripresa verde» e per la protezione ambientale;
25. sottolinea la necessità di ripristinare la posizione competitiva degli istituti finanziari che non si sono avvalsi delle norme temporanee sugli aiuti di Stato;
26. invita la Commissione a garantire che le banche rimborsino gli aiuti di Stato subito dopo la ripresa del settore finanziario, assicurando una concorrenza equa nell'ambito del mercato interno e pari condizioni di uscita;
27. sollecita la Commissione a precisare i provvedimenti di ristrutturazione obbligatori in relazione ai potenziali effetti distorsivi in termini di differenti condizioni di rimborso tra i vari Stati membri;
28. sottolinea, tuttavia, che il consolidamento in atto nel settore bancario ha di fatto incrementato la quota di mercato di alcuni importanti istituti finanziari e sollecita quindi la Commissione a vigilare sul settore, al fine di rafforzare la concorrenza nei mercati bancari europei, anche con piani di ristrutturazione che prevedano la separazione delle attività bancarie nel caso in cui i depositi al dettaglio siano stati utilizzati per sovvenzioni incrociate ad attività bancarie di investimento maggiormente rischiose;
Riesame delle norme temporanee sugli aiuti di Stato approvate in risposta alla crisi
29. sollecita la Commissione a realizzare uno studio che illustri l'impatto delle misure in materia di aiuti di Stato sull'economia;
30. sollecita la Commissione a fornire al Parlamento un'analisi approfondita degli effetti degli aiuti di Stato sulla concorrenza durante la crisi;
31. sollecita la Commissione, dopo tale valutazione d'impatto completa, ad attuare misure correttive, laddove necessarie a garantire parità di condizioni all'interno del mercato interno;
32. invita la Commissione a eseguire un'analisi approfondita delle conseguenze dei meccanismi rivisti di aiuti di Stato adottati in risposta crisi per quanto riguarda la concorrenza e il mantenimento della parità di condizioni nell'UE, la riforma finanziaria e la creazione di posti di lavoro;
33. invita gli Stati membri a cooperare attivamente con la Commissione nell'elaborazione e nella valutazione delle norme temporanee in risposta alla crisi finanziaria ed economica, presentando relazioni puntuali e dettagliate sulla loro attuazione ed efficacia; esorta la Commissione a valutare il loro funzionamento e a redigere uno studio sull'impatto nell'Unione europea delle misure adottate dai paesi terzi;
34. invita la Commissione a garantire la massima trasparenza e ad aderire rigorosamente al principio di non discriminazione nell'approvazione degli aiuti di Stato e nella prescrizione di misure in materia di dismissioni;
35. chiede alla Commissione di condurre uno studio sul possibile impatto del sostegno della BCE alla liquidità in termini di distorsione della concorrenza;
36. invita la Commissione a monitorare da vicino la massa monetaria M3 con riferimento agli aiuti di Stato che sono stati approvati, per prevenire un'involontaria sovracapitalizzazione delle imprese, che di conseguenza provocherebbe una distorsione della concorrenza;
Controllo degli aiuti di Stato
37. osserva che la politica degli aiuti di Stato è parte integrante della politica di concorrenza e che il controllo degli aiuti di Stato riflette la necessità di mantenere condizioni concorrenziali omogenee per tutte le imprese che operano nel mercato unico;
38. sottolinea che è importante che la Commissione sorvegli attentamente l'utilizzo degli aiuti di Stato per assicurare che tali misure di sostegno non siano impiegate per proteggere le industrie nazionali a detrimento del mercato interno e dei consumatori europei;
39. ritiene essenziale, in sede di valutazione della compatibilità degli aiuti di Stato con il trattato, trovare il giusto equilibrio tra gli effetti negativi di tali aiuti sulla concorrenza e sulle finanze pubbliche e i loro effetti positivi in termini di interessi comuni;
40. chiede che siano istituiti criteri chiari in materia di dismissioni, tenendo conto dell'impatto che esse hanno a medio termine sulle imprese interessate, in particolare sulla crescita, l'innovazione e l'occupazione nonché in termini di riduzione del ruolo di tali imprese sul mercato mondiale;
41. esorta la Commissione a esaminare con attenzione i regimi fiscali degli aiuti di Stato vigenti in alcuni Stati membri, al fine di verificarne la natura non discriminatoria e trasparente;
42. invita la Commissione a ricostituire e rafforzare la sua unità specializzata negli aiuti di Stato fiscali;
43. ritiene che per consentire alla Commissione di identificare meglio regimi di concorrenza fiscale pregiudizievoli, sia essenziale che la decisione relativa alla notifica automatica delle decisioni fiscali presa dal gruppo di lavoro per il codice di condotta dell'UE in materia di tassazione delle imprese nel 2002 (documento del Consiglio 11077/02) sia interamente attuata dagli Stati membri;
44. osserva con preoccupazione che il recupero degli aiuti di Stato illegali è un processo lungo e gravoso; incoraggia la Commissione a rafforzare ulteriormente le procedure e a mantenere la pressione sugli Stati membri, in particolare su quelli recidivi;
45. esorta la Commissione a valutare in quale misura la concessione eccessivamente generosa di certificati di emissione EUA (European Union Allowance) gratuiti in alcuni settori possa indurre distorsioni della concorrenza, considerato che tali certificati, la cui efficacia è diminuita con il rallentamento dell'attività economica, hanno generato profitti inattesi per alcune società, le quali nel contempo sono state meno stimolate a svolgere il loro ruolo nella transizione verso un'economia ecoefficiente;
46. sottolinea che gli aiuti di Stato andrebbero indirizzati innanzitutto alla promozione di progetti di interesse comune all'interno dell'Unione, tra cui la realizzazione della banda larga e delle infrastrutture energetiche;
47. plaude all'adozione degli orientamenti sulle reti a banda larga relativi agli aiuti di Stato alle reti di base a banda larga (servizi a banda larga ADSL, via cavo, mobili, wireless o satellitari) e apprezza il sostegno alle reti di prossima generazione (NGA) ad altissima velocità (nella fase attuale, reti a fibre ottiche o via cavo avanzate), e chiede alla Commissione e agli Stati membri di diffondere e promuovere le migliori pratiche e di aumentare la concorrenza;
48. invita la Commissione, tenendo presente che è necessario il completamento del mercato interno per tutti i modi di trasporto, a pubblicare una relazione che riporti una panoramica di tutti gli aiuti di Stato concessi complessivamente al settore del trasporto pubblico;
49. rinnova il sostegno alle linee guida della Commissione sugli aiuti di Stato per la protezione dell'ambiente nel settore dei trasporti, in vista del rafforzamento della sostenibilità nel settore europeo dei trasporti; esorta la Commissione a rafforzare il carattere di incentivo degli aiuti di Stato autorizzati in questo settore;
Antitrust
50. plaude alla salda posizione adottata negli ultimi anni dalla Commissione riguardo al comportamento anticoncorrenziale;
51. accoglie con favore la proroga del regolamento di esenzione verticale per categoria, poiché garantisce un equilibrio tra produttori e distributori; rileva, tuttavia, che la Commissione non ha tenuto in debita considerazione le caratteristiche specifiche del commercio elettronico, in particolare rispetto all'agenda digitale e alla luce degli sforzi attualmente profusi al fine di completare il mercato interno per il commercio elettronico;
52. rileva in particolare che, alla luce delle misure di sorveglianza del mercato da parte della Commissione, i gruppi di acquisto costituiti dalle grandi catene attive a livello internazionale sollevano dei dubbi sotto il profilo del diritto della concorrenza;
53. ricorda nondimeno che nella prassi non è affatto inusuale l'inosservanza del vincolo temporale delle clausole sulla concorrenza e invita la Commissione a prestare particolare attenzione a tali prassi inammissibili;
54. invita la Commissione a prendere in considerazione, nell'ambito del quadro normativo integrato sulla tutela dei diritti di proprietà intellettuale, l'opportunità di usare la legislazione sulla concorrenza come strumento per impedire abusi di tali diritti;
55. esorta la Commissione, nell'interesse del buon funzionamento del mercato interno e al fine di garantire l'applicazione omogenea delle regole di concorrenza all'interno dell'UE, a monitorare le decisioni delle corti nazionali in applicazione del diritto della concorrenza e ad adottare le misure necessarie a raggiungere tale obiettivo.
56. ricorda che i cartelli rappresentano una delle più gravi violazioni del diritto della concorrenza; ritiene che tali infrazioni del diritto della concorrenza siano contrarie agli interessi dei cittadini dell'Unione europea, dal momento che non consentono ai consumatori di beneficiare di prezzi più bassi;
57. ribadisce il suo invito alla Commissione a migliorare, nel quadro delle sue iniziative, il coordinamento tra l'approccio basato sul diritto della concorrenza e l'approccio basato sul diritto dei consumatori;
58. invita la Commissione a valutare gli effetti sulla concorrenza delle misure orientate al comportamento e le conseguenze di tali misure per i clienti e i consumatori;
59. esorta la Commissione a esaminare più accuratamente l'economia del trickle-down (effetto a cascata) nel momento in cui analizza i possibili abusi di posizioni dominanti e scopre che la posizione dominante non è stata utilizzata in modo abusivo;
60. ritiene che il ricorso ad ammende sempre più elevate quale unico strumento antitrust possa essere troppo poco mirato, in particolare considerando le perdite di posti di lavoro che possono risultare dall'incapacità di effettuare pagamenti, e chiede lo sviluppo di un'ampia gamma di strumenti più sofisticati, che affrontino questioni quali la responsabilità individuale, la trasparenza e la responsabilità delle imprese, procedure più brevi, il diritto alla difesa e a un giusto processo, meccanismi per garantire una gestione efficace delle richieste di trattamento favorevole (in particolare per superare l'interferenza causata dai processi di scoperta negli Stati Uniti), programmi di conformità delle imprese e lo sviluppo di norme europee; è favorevole a un approccio «bastone-carota» con sanzioni che fungano da vero deterrente, in particolare per i recidivi, incoraggiando al contempo il rispetto delle regole;
61. chiede nuovamente alla Commissione di incorporare, se del caso, la base di calcolo delle ammende e i nuovi principi in materia di ammende nel regolamento (CE) n. 1/2003;
62. invita la Commissione ad avviare un'indagine generale sul prezzo del minerale di ferro;
Controllo delle concentrazioni
63. richiama l'attenzione, a più di cinque anni dall'entrata in vigore del regolamento (CE) n. 139/2004 relativo al controllo delle concentrazioni tra imprese, sull'importanza di identificare i settori che necessitano di miglioramenti per ottenere una maggiore semplificazione amministrativa e una maggiore convergenza delle norme nazionali applicabili in relazione a quelle dell'Unione;
64. sottolinea che l'attuale crisi economica non giustifica un rilassamento delle politiche UE di controllo delle concentrazioni;
65. sottolinea che l'applicazione delle regole di concorrenza alle concentrazioni deve essere valutata dal punto di vista dell'intero mercato interno;
Sviluppi nei vari settori
66. invita la Commissione a monitorare gli sviluppi nei mercati legati alle materie prime in seguito alle conclusioni del Consiglio europeo del giugno 2008 (paragrafo 40) e, se del caso, a contrastare la speculazione;
67. riconosce che una forte concentrazione di mercato e una mancanza di trasparenza nei mercati delle materie prime possono ostacolare in maniera significativa la concorrenza e avere conseguenze negative per l'industria europea; invita pertanto la Commissione a svolgere un'analisi dei mercati delle materie prime, ad esempio quelli del minerale di ferro e in particolare delle 14 materie prime critiche individuate dalla Commissione, allo scopo di stabilire in che misura tali mercati richiedano più trasparenza e più concorrenza, dato che alcune di queste materie prime rivestono un'importanza fondamentale per lo sviluppo di tecnologie ecoefficienti (quali pannelli fotovoltaici e batterie agli ioni di litio);
68. afferma che la trasparenza è un presupposto essenziale per l'adeguato funzionamento dei mercati finanziari; chiede alla Commissione di adoperarsi con il massimo impegno affinché nella diffusione dei dati sui mercati finanziari vengano scrupolosamente rispettate le esigenze derivanti dalla legislazione dell'Unione in materia di concorrenza e, in tal senso, valuta positivamente le iniziative volte a prevenire gli abusi in relazione all'utilizzo dei codici ISIN e RIC per l'identificazione dei titoli;
69. insiste affinché la Commissione vigili sul funzionamento della SEPA (area unica dei pagamenti in euro) onde rendere il sistema dei pagamenti accessibile, non discriminatorio, trasparente, efficiente e privo di altri ostacoli alla concorrenza; chiede di realizzare un attento controllo degli aspetti del suo funzionamento rilevanti ai fini della politica di concorrenza dell'Unione;
70. chiede alla Commissione di proseguire negli sforzi affinché la concorrenza tra i mercati delle carte di pagamento sia efficace e in linea con i principi della SEPA onde facilitare i pagamenti transfrontalieri e sfruttare tutte le potenzialità del mercato interno; chiede di realizzare un controllo sistematico dell'evoluzione di tali mercati e di aggiungere i relativi indicatori di progresso nelle prossime relazioni annuali sulla concorrenza;
71. ritiene che le violazioni del diritto della concorrenza sul mercato delle carte di pagamento si ripercuotano negativamente sui consumatori; appoggia la Commissione nei suoi sforzi intesi a procedere contro le commissioni di cambio multilaterali transfrontaliere eccezionalmente elevate, che si traducono in un aumento dei prezzi dei prodotti per i consumatori;
72. si rammarica che i consumatori di energia nell'Unione europea subiscano ancora le conseguenze negative di un mercato dell'energia distorto; sottolinea che un'effettiva concorrenza nei mercati dell'energia conduce a una maggiore innovazione, a un approvvigionamento energetico più sicuro e più conveniente e a un minore impatto ambientale; rileva che nel settore dell'energia continuano a persistere ostacoli quali interconnessioni insufficienti, mancanza di trasparenza nei sistemi di trasmissione mediante i quali gli operatori assegnano capacità ai produttori e discrepanza tra gli Stati membri per quanto riguarda le definizioni delle categorie di destinatari dei servizi;
73. invita la Commissione a monitorare attentamente l'attuazione da parte degli Stati membri del terzo pacchetto di liberalizzazione del settore dell'energia e a valutarne l'efficacia nella creazione di un mercato interno funzionante; incoraggia la Commissione, qualora la conclusione della valutazione fosse negativa, ad avviare una nuova indagine nel settore dell'energia;
74. sottolinea la particolare importanza delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione nell'ambito dell'innovazione, dello sfruttamento del potenziale dell'economia digitale e dello sviluppo della società della conoscenza; ritiene estremamente importante garantire l'interoperabilità, agevolare lo sviluppo delle reti e mantenere i mercati aperti affinché gli operatori economici possano concorrere sulla base dei meriti dei loro prodotti;
75. ricorda che la convergenza digitale e la crescente importanza dell'interoperabilità e delle norme sono questioni fondamentali per le TIC nell'ambiente globale sempre più interconnesso; sottolinea inoltre quanto sia importante assicurare costantemente la libera concorrenza nel campo delle TIC a mano a mano che compaiono sul mercato nuovi prodotti e servizi digitali; invita pertanto la Commissione ad affrontare tali questioni nelle imminenti linee direttrici sugli accordi di cooperazione orizzontale;
76. appoggia gli incentivi della Commissione a favore di misure di aiuto finalizzate alla realizzazione di una copertura adeguata della banda larga a tariffe accessibili per tutti i cittadini europei ed esorta la Commissione a raddoppiare gli sforzi per tenere sotto controllo l'evoluzione delle tariffe di roaming nelle comunicazioni elettroniche transfrontaliere nonché a renderne noti i progressi nelle prossime relazioni annuali sulla concorrenza;
77. sottolinea il ruolo nuovo e importante della politica di concorrenza nell'economia digitale; chiede alla Commissione di seguire da vicino gli sviluppi tecnologici nel mercato digitale e di reagire rapidamente, quando necessario, al fine di mantenere le piattaforme digitali il più aperte possibile grazie alla rigorosa applicazione delle regole di concorrenza;
78. sottolinea l'importanza di promuovere un mercato interno digitale; pone l'accento, a tale riguardo, sull'importanza di promuovere la fiducia dei consumatori nei servizi online e l'accesso a tali servizi, in particolare migliorando i diritti dei consumatori e la tutela delle informazioni private ed eliminando eventuali ostacoli residui alle transazioni e agli scambi transfrontalieri online;
79. invita la Commissione a garantire che nel settore delle telecomunicazioni le autorità nazionali di regolamentazione seguano le sue raccomandazioni sulle tariffe di fine chiamata per eliminare le distorsioni alla concorrenza; incita la Commissione a prendere in esame ulteriori misure qualora i risultati attesi, ossia prezzi inferiori per il consumatore, non dovessero realizzarsi;
80. prende atto del regolamento (CE) n. 544/2009 sulle tariffe di roaming intracomunitarie, entrato in vigore il 1° luglio 2010, che apporta benefici ai consumatori grazie a riduzioni dei prezzi per i servizi di roaming vocale e SMS; rileva tuttavia che la concorrenza sui mercati del roaming non si è ancora sviluppata a sufficienza e che persistono problemi strutturali; chiede alla Commissione di prevedere, nel suo riesame del 2011, l'opzione di abolire totalmente le tariffe di roaming all'interno dell'UE;
81. si rammarica dei casi di scarsa trasparenza nelle aste delle nuove frequenze mobili di quarta generazione in alcuni Stati membri; esorta la Commissione a continuare ad esercitare uno stretto controllo delle attività degli Stati membri a questo riguardo, nonché ad obbligare gli Stati membri a condurre un'analisi approfondita dell'impatto delle decisioni in materia di spettro sulla concorrenza e a prendere misure appropriate per impedire esiti anticoncorrenziali, in linea con la direttiva GSM modificata, garantendo così condizioni di parità agli operatori del mercato e ai nuovi concorrenti;
82. prende atto della comunicazione modificata sull'emittenza radiotelevisiva, del luglio 2009, che riafferma la competenza degli Stati membri a definire la missione, il finanziamento e l'organizzazione del servizio pubblico di emittenza radiotelevisiva, pur riconoscendo il compito della Commissione di controllare gli errori manifesti, e invita gli Stati membri a mantenere un equilibrio tra i servizi di media digitali offerti e garantire una concorrenza equa e in tal modo preservare un panorama mediatico dinamico nel contesto online;
83. invita la Commissione a rendere conto dell'applicazione delle norme sugli aiuti di Stato al settore postale e ad accelerare i progressi delle sue indagini in merito;
84. sottolinea la necessità di una cooperazione rafforzata tra la Commissione e le autorità nazionali garanti della concorrenza al fine di mettere a punto una strategia comune per la concorrenza sul mercato dei prodotti alimentari basata sullo scambio continuo di informazioni, sulla tempestiva identificazione di settori problematici e sull'efficiente ripartizione dei compiti tra i membri della rete europea di autorità garanti della concorrenza, dato che i mercati dei prodotti alimentari tendono ad avere una dimensione più nazionale e operano in condizioni diverse dal punto di vista giuridico, economico e culturale;
85. sottolinea che questa cooperazione rafforzata deve mirare alla messa a punto di un approccio coerente per quanto riguarda la tutela, la sorveglianza e l'applicazione delle regole di concorrenza onde garantire condizioni paritarie di concorrenza sui mercati dei prodotti alimentari e un funzionamento ottimale della catena di approvvigionamento alimentare a favore dei consumatori;
86. ritiene che, in occasione dell'attuale verifica del mercato, la Commissione dovrebbe sottoporre ad attento esame le attività dei raggruppamenti internazionali degli acquisti, i quali evidentemente non trasferiscono ai consumatori, sotto forma di riduzione dei prezzi al dettaglio, gli sconti sui prezzi conseguiti grazie alla loro capacità d'acquisto;
87. ricorda che il gruppo ad alto livello, istituito nell'ottobre 2009 dopo la crisi del settore lattiero-caseario che ha gravemente danneggiato i produttori, ha presentato le sue raccomandazioni che, tra l'altro, menzionano le relazioni contrattuali e il potere di negoziazione dei produttori; esorta la Commissione a favorirne lo sviluppo immediato secondo modalità conformi alle norme del diritto dell'Unione in materia di concorrenza;
88. esorta la Commissione, in cooperazione con le autorità nazionali di concorrenza, a esaminare più in dettaglio la concorrenza nel settore agroindustriale in termini di trasparenza ed evoluzione dei prezzi al consumo; chiede alla Commissione di elaborare uno studio riguardante in particolare gli effetti del potere di mercato detenuto dai principali fornitori alimentari e distributori all'ingrosso che permette loro di influenzare il funzionamento del mercato alimentare;
89. ribadisce in tale contesto le sue precedenti richieste riguardo a indagini settoriali sulla pubblicità online, sui motori di ricerca e sulle industrie alimentari; chiede un'indagine sulle concentrazioni nei mezzi di informazione, compresi tutti i canali per la distribuzione di contenuti quali la stampa, la televisione, la radio e Internet; chiede che la Commissione presenti un'analisi della concorrenza nei settori delle telecomunicazioni e automobilistico;
90. ritiene che la concorrenza nella produzione agricola sia una condizione preliminare per ridurre i prezzi al consumo nei paesi europei ed esorta la Commissione a esaminare più in dettaglio la concorrenza nel settore agroindustriale in termini di sostegno, trasparenza ed evoluzione dei prezzi al consumo;
91. esprime rammarico per l'assenza di passi avanti nel miglioramento della concorrenza nel settore farmaceutico e invita la Commissione ad accelerare il completamento del mercato interno dei medicinali, attribuendo ad esempio un ruolo più importante all'Agenzia europea per i medicinali (EMEA) in ordine ai medicinali autorizzati attraverso procedure centralizzate; chiede alla Commissione di battersi contro eventuali abusi derivanti dalla prassi sistematica della presentazione di numerose richieste di brevetto per lo stesso farmaco, che ritarda l'immissione sul mercato di medicinali generici e limita per i pazienti l'accesso a medicinali a buon mercato; sollecita la Commissione ad adottare misure punitive in risposta a campagne di disinformazione contro i medicinali generici;
92. ritiene che la concorrenza nel settore sanitario possa migliorare la qualità dei servizi sanitari a beneficio dei pazienti nell'UE; invita la Commissione a sorvegliare il settore sanitario e in particolare la concorrenza tra ospedali pubblici e privati; invita la Commissione a esaminare più da vicino i casi in cui gli ospedali privati nei paesi che hanno liberalizzato il sistema sanitario lamentano sovvenzioni interne incrociate per ospedali pubblici;
93. sottolinea la necessità di creare e monitorare una concorrenza leale all'interno e tra i modi di trasporto al fine di pervenire a strutture di definizione dei prezzi e politiche dei prezzi semplici e trasparenti;
94. invita la Commissione ad analizzare le conseguenze sulla concorrenza tra i diversi modi di trasporto della sostanziale assistenza fornita in anni recenti, tra gli altri settori, all'industria automobilistica;
95. invita la Commissione ad assicurare trasparenza nell'attribuzione e nell'utilizzo efficace degli slot, al fine di garantire la reale concorrenza nel settore aereo;
96. invita la Commissione a fornire una descrizione dei casi in cui vettori aerei a basso costo hanno beneficiato di assistenza statale rispetto ad altri vettori, grazie a condizioni speciali garantite loro durante l'utilizzo di determinati aeroporti, oltre il periodo di tre anni prescritto per gli aiuti all'avviamento concessi alle compagnie aeree;
97. evidenzia la necessità di limitare in modo adeguato la quota di mercato dei consorzi marittimi per il trasporto mediante container e di condividere i vantaggi operativi – sia nei servizi marittimi sia in quelli interni – in conformità alle norme generali dell'UE in materia di concorrenza leale e alle condizioni stabilite nel regolamento (CE) n. 906/2009, relativo all'applicazione dell'articolo 101, paragrafo 3, del trattato sul funzionamento dell'Unione europea; sottolinea inoltre la necessità di garantire la cooperazione operativa ai fini della fornitura congiunta di servizi di trasporto marittimo di linea da parte delle compagnie marittime nell'intento di salvaguardare l'efficienza e la qualità dei servizi marittimi;
98. invita la Commissione e gli Stati membri a garantire il completamento del mercato interno per i trasporti e un'equa concorrenza nel settore dei trasporti, tenendo in debito conto gli altri obiettivi della politica dell'Unione europea, quali l'adeguato funzionamento dei servizi di trasporto e di mobilità, gli obiettivi della politica in materia di servizi pubblici, sicurezza e salvaguardia dell'ambiente e gli obiettivi della strategia UE 2020 in materia di riduzione delle emissioni di CO2 e dipendenza dal petrolio;
99. invita la Commissione e gli Stati membri a garantire una parità di condizioni sia per i vari modi di trasporto sia per le imprese pubbliche e private che operano in un determinato modo di trasporto;
100. invita la Commissione a garantire maggiore trasparenza nelle relazioni tra lo Stato e le imprese ferroviarie pubbliche, incluse le loro consociate per il trasporto su strada, nonché nel trasferimento di fondi;
101. invita la Commissione a fornire una panoramica della tassazione, dei prelievi fiscali, del finanziamento e della tariffazione dell'infrastruttura e dei regimi IVA per i diversi modi di trasporto e per ogni singolo Stato membro nonché degli effetti sulla concorrenza all'interno e tra i diversi modi di trasporto, e a indicare in tale panoramica le conseguenze delle tasse obbligatorie e non soggette a massimali per l'utilizzo dell'infrastruttura ferroviaria rispetto alle tasse non obbligatorie e soggette a massimali per l'utilizzo dell'infrastruttura stradale;
102. invita la Commissione, in sede di revisione della legislazione sui diritti dei passeggeri e sui rimborsi in seguito a ritardi, a garantire schemi di risarcimento equi e paritari per i ritardi di tutti i modi di trasporto e a costituire organismi di arbitrato indipendenti per dirimere le controversie tra operatori e clienti;
103. sottolinea la necessità di evitare la concorrenza sleale nel settore liberalizzato del trasporto su strada, garantendo la corretta applicazione delle norme sociali, ambientali e di sicurezza e prestando particolare attenzione all'apertura di questo mercato al cabotaggio e alle pratiche di dumping;
104. chiede alla Commissione europea di perseguire il completamento del mercato unico ferroviario attraverso l'apertura dei mercati nazionali del trasporto passeggeri; invita altresì gli Stati membri e la Commissione, nel periodo di transizione, a proporre clausole di reciprocità per gli Stati membri che decidono di aprire i propri mercati in anticipo;
105. richiama l'attenzione della Commissione sugli ostacoli indiretti alla concorrenza derivanti dalle disparità, nel settore dei trasporti, delle norme in materia di sicurezza, di interoperabilità e di omologazione;
106. invita la Commissione e gli Stati membri a provvedere affinché, attraverso le decisioni adottate sia a livello dell'UE che a livello nazionale, sia garantita un'attuazione coerente e armonizzata delle norme del diritto della concorrenza nel settore ferroviario; sottolinea, in particolare, la necessità di coesione tra le autorità ferroviarie di controllo (regolatori) e le autorità nazionali ed europee della concorrenza;
107. sostiene energicamente l'istituzione di un brevetto UE e di un meccanismo di composizione delle controversie connesse con i brevetti a livello UE per affrontare le distorsioni provocate dalle attuali norme sui brevetti;
108. sottolinea che l'innovazione scientifica e tecnica, i brevetti e le industrie culturali contribuiscono immensamente alla competitività dell'economia europea; sollecita pertanto gli Stati membri a trovare rapidamente una soluzione alle questioni ancora in sospeso riguardanti il sistema di brevetto unico dell'UE; si compiace per tale ragione dell'obiettivo, enunciato nell'iniziativa faro di Europa 2020 «L'Unione dell'innovazione», di rilasciare nel 2014 i primi brevetti UE;
109. ribadisce che la competitività dell'UE dipende in grandissima misura dalla capacità di innovazione, dalle risorse nel campo della ricerca e dello sviluppo e dal collegamento tra innovazione e processo produttivo;
110. mette in risalto il ruolo chiave svolto dalla ricerca nel miglioramento della competitività europea; invita pertanto la Commissione e gli Stati membri a garantire il raggiungimento dell'obiettivo del 3% a favore degli investimenti in ricerca e sviluppo;
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111. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio e alla Commissione.