Risoluzione del Parlamento europeo del 20 gennaio 2011 su una strategia dell'Unione europea per il Mar Nero (2010/2087(INI))
Il Parlamento europeo,
– vista la comunicazione della Commissione dal titolo «Sinergia del Mar Nero – Una nuova iniziativa di cooperazione regionale» (COM(2007)0160),
– viste le conclusioni del Consiglio sull'iniziativa della sinergia del Mar Nero del 14 maggio 2007,
– vista la sua risoluzione del 17 gennaio 2008 sull'approccio in materia di politica regionale per il Mar Nero(1),
– vista la dichiarazione congiunta dei ministri degli esteri dei paesi dell'Unione europea e della grande regione del Mar Nero, adottata a Kiev il 14 febbraio 2008,
– vista la relazione della Commissione sul primo anno di attuazione della strategia del Mar Nero adottata il 19 giugno 2008 (COM(2008)0391),
– vista la dichiarazione congiunta all'avvio del partenariato ambientale per la sinergia del Mar Nero (Bruxelles, 16 marzo 2010),
– viste la comunicazione della Commissione sullo sviluppo della politica europea di vicinato (COM(2006)0726) e la sua intenzione di presentare il riesame della politica europea di vicinato (PEV) nel 2011,
– visto il partenariato per l'adesione con la Turchia,
– visti gli accordi di partenariato e cooperazione conclusi con l'Armenia, l'Azerbaigian, la Georgia, la Repubblica moldova e l'Ucraina, i negoziati in corso sui nuovi accordi di associazione nonché i rispettivi piani di azione della PEV,
– viste le relazioni sui progressi compiuti nell'ambito della politica europea di vicinato da Armenia, Azerbaigian, Repubblica moldova, Georgia, approvate dalla Commissione il 12 maggio 2010,
– visto l'accordo di partenariato e cooperazione concluso con la Federazione russa e i negoziati in corso sul nuovo accordo UE-Russia,
– vista la comunicazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio, del 3 dicembre 2008, intitolata «Partenariato orientale» (COM(2008)0823),
– vista la dichiarazione comune del vertice sul partenariato orientale, svoltosi a Praga il 7 maggio 2009,
– visti i recenti progressi nell'ambito del dialogo inteso ad agevolare il rilascio di visti con i Paesi della regione,
– vista la sua risoluzione del 15 novembre 2007 sullo sviluppo della politica europea di vicinato(2),
– viste le sue precedenti risoluzioni sulla Repubblica moldova, la Federazione russa, la Turchia, l'Ucraina e i paesi del Caucaso meridionale nonché sulla politica marittima integrata,
– visto l'articolo 48 del suo regolamento,
– visti la relazione della commissione per gli affari esteri e i pareri della commissione per il commercio internazionale, della commissione per l'industria, la ricerca e l'energia e della commissione per lo sviluppo regionale (A7–0378/2010),
A. considerando che la regione del Mar Nero è un ponte strategico che collega l'Europa alla regione del Mar Caspio, all'Asia centrale e al Medio Oriente, nonché alla regione del Sudest asiatico e alla Cina e che essa è caratterizzata da stretti legami e da grandi potenzialità, ma anche da divergenze e rivalità; considerando che la regione comprende Bulgaria, Grecia e Romania, che sono Stati membri dell'Unione europea, la Turchia, paese candidato all'adesione, e i partner PEV ossia Armenia, Azerbaigian, Georgia, Repubblica moldova e Ucraina, nonché la Federazione russa, come partner strategico,
B. considerando che la regione del Mar Nero è di importanza strategica per l'UE e che il Mar Nero è in parte interno all'UE e, sotto il profilo geografico, si tratta fondamentalmente di un mare europeo, il che comporta sfide e opportunità comuni per l'UE e i paesi della regione, così come una comune esigenza per garantire una zona di pace, democrazia, sicurezza, stabilità, cooperazione regionale e prosperità sostenibile attorno al Mar Nero; considerando la necessità di un approccio più coerente, sostenibile e strategico nella regione del Mar Nero,
C. considerando che la regione del Mar Nero è un ambiente caratterizzato una da ricchezza sociale, culturale e religiosa, in cui il dialogo interculturale e interreligioso dovrebbe svolgere un ruolo centrale,
D. considerando che la sinergia del Mar Nero (BSS) ha avuto il merito di riconoscere la regione del Mar Nero come strategica per l'UE assieme alla necessità di un coinvolgimento rafforzato dell'Unione europea nella regione; considerando che i risultati della BSS finora sono stati piuttosto limitati e senza un quadro chiaro e concreto sui risultati dell'attuale applicazione del BSS, esponendo l'UE alle critiche per mancanza di visione strategia per la regione e per l'applicazione di un'impostazione frammentata nella realizzazione della strategia,
E. considerando che non vi è stata l'elaborazione di un piano di azione che preveda concreti obiettivi e criteri di riferimento, meccanismi di rendiconto, monitoraggio, valutazione e seguito, come chiesto nella prima risoluzione del Parlamento sulla regione del Mar Nero,
F. considerando che nel 2008 è stata redatta solo una relazione sull'andamento dei lavori cui non è seguito nessun meccanismo di relazioni periodiche; considerando che non molti progetti sono stati realizzati e fino ad oggi solo un partenariato in materia di ambiente è stato avviato,
G. considerando che dal 2008 non si è svolta nessuna conferenza ministeriale e che ciò ha messo in rilievo la mancanza di visibilità e di una visione strategica e di orientamenti politici per la BSS,
H. considerando che i pur lodevoli sforzi finora fatti sono stati gravemente ostacolati dalla scarsa organizzazione amministrativa, dalla mancanza di impegni istituzionali e politici e dalla mancanza di risorse umane e di apposite risorse finanziarie,
I. considerando che dal 2008 molti fatti sono avvenuti nella regione e che mentre la cooperazione regionale sembra avanzare in alcuni settori tecnici come l'ambiente, l'istruzione, la ricerca e la tecnologia, così come nel ravvicinamento normativo, numerosi problemi come conflitti cronici nel Caucaso e in Transnistria, la sicurezza marittima e le operazioni di ricerca e soccorso, la militarizzazione, le popolazioni sfollate, e il deterioramento della democrazia persistono e sono addirittura esacerbati,
J. considerando che l'Unione europea, grazie alla missione della Presidenza francese e all'intervento degli Stati membri, ha dimostrato il proprio impegno a circoscrivere e risolvere il conflitto in Georgia;
K. considerando che la regione del Mar Nero riveste un'importanza geostrategica per la sicurezza energetica dell'Unione europea, soprattutto in relazione alla diversificazione dell'approvvigionamento energetico,
L. considerando che altre iniziative dell'Unione europea che coinvolgono i paesi della regione del Mar Nero non vanno considerate in concorrenza con la BSS, ma piuttosto complementari ad essa,
M. considerando che la Commissione è stata invitata a sviluppare una strategia dell'UE per la regione del Danubio, che dovrebbe tener conto della sua stretta interrelazione con la regione del Mar Nero,
1. ritiene che, visti l'importanza strategica della regione del Mar Nero per l'UE e i risultati alquanto limitati della BSS, debba esser avviata una strategia per rafforzare la coerenza e la visibilità dell'azione dell'UE nella regione e che la strategia per il Mar Nero debba rientrare pienamente in una più ampia visione di politica estera e di sicurezza dell'Unione europea;
2. invita la Commissione e il Servizio europeo di azione esterna (SEAE) ad elaborare una strategia per la regione del Mar Nero, in concomitanza con il riesame della politica europea di vicinato, in modo da definire un approccio integrato ed esaustivo dell'UE al fine di affrontare le sfide e cogliere le opportunità nella regione, con un dettagliato piano d'azione, obiettivi chiari, iniziative d'eccellenza e parametri di riferimento; ritiene che la strategia dovrà garantire in maniera efficace il coordinamento delle attività e la suddivisione dei compiti;
3. ribadisce il suo invito alla Commissione e al SEAE ad effettuare valutazioni periodiche dell'attuazione della strategia attraverso la creazione di autentici meccanismi di monitoraggio, valutazione, seguito e di rendiconto; chiede con sollecitudine che siano consultate le commissioni competenti del Parlamento europeo nei momenti chiave di tale processo;
4. raccomanda di garantire la coerenza tra la politica a livello di Unione e le strategie nazionali degli Stati membri dell'UE nella regione del Mar Nero;
5. sottolinea che gli Stati membri dell'Unione europea devono stabilire priorità chiare, sulla cui base poter elaborare successivamente un piano d'azione realistico e finanziariamente valido, unitamente a un meccanismo per valutarne l'efficacia;
6. sottolinea che risorse umane adeguate devono essere destinate al raggiungimento degli obiettivi della nuova strategia, tenendo concretamente conto della strategia nella struttura organizzativa e nella dotazione di personale del SEAE;
7. accoglie con favore l'avvio del programma operativo comune di cooperazione transfrontaliera nel bacino del Mar Nero nel quadro dell'ENPI e ritiene che l'elevato numero di richieste pervenute rispecchi il profondo interesse per i progetti comuni di cooperazione nella regione del Mar Nero; si compiace che la commissione mista di controllo abbia approvato 16 nuovi progetti nel novembre 2010; ritiene tuttavia che la lentezza del funzionamento del programma rifletta le carenze dei vigenti meccanismi di finanziamento; rileva, in particolare, le difficoltà giuridiche legate alla necessità di finanziare i partecipanti a titolo di diversi strumenti finanziari e invita la Commissione ad individuare soluzioni per superare tali ostacoli; è del parere che possano rientrare nel programma anche i progetti di investimento;
8. chiede l'elaborazione di un programma operativo comune per il bacino del Mar Nero per il prossimo periodo di programmazione, al fine di affrontare in maniera approfondita e proseguire gli sforzi volti a raggiungere tutti gli obiettivi previsti nel documento di strategia per la cooperazione transfrontaliera dell'ENPI 2007-2013; sottolinea la necessità di stabilire l'uniformità delle condizioni che disciplinano le candidature, consentendo a qualsiasi entità giuridica, in qualsiasi paese partecipante al programma, di presentare la propria candidatura in qualità di partecipante principale; ritiene che tutti i paesi interessati dal programma operativo comune per il bacino del Mar Nero debbano essere coinvolti e incoraggiati a partecipare attivamente al prossimo periodo di programmazione;
9. è persuaso quindi che il successo della strategia dipenda dalla disponibilità di adeguati e precisi finanziamenti; chiede la creazione di una linea di bilancio specifica per la strategia del Mar Nero nonché per l'elaborazione di efficienti metodi di erogazione adeguati alle peculiarità della regione e rigorosi controlli sull'impiego dei finanziamenti; raccomanda di privilegiare il finanziamento di progetti di sviluppo su piccola scala; invita la Commissione e le regioni a promuovere i progetti «people to people» nel quadro della cooperazione transfrontaliera e ad alimentare e potenziare lo strumento finanziario del Fondo per piccoli progetti;
10. rileva la necessità di un approccio basato sui progetti in vista di coinvolgere autorità locali, comunità imprenditoriali, ONG o altre organizzazioni della società civile (OSC) nella progettazione, gestione comune e attuazione delle attività nell'ambito della strategia per il Mar Nero; sottolinea l'importanza di monitorare le attività relative alla strategia per il Mar Nero mediante la definizione di parametri di riferimento o di altri indicatori appropriati;
11. incoraggia lo sviluppo di sinergie tra le varie politiche dell'Unione che entrano in gioco nella strategia, in particolare i Fondi strutturali, il programma quadro di ricerca e sviluppo e le reti di trasporto transeuropee, così da assicurare la sostenibilità delle azioni finanziate; in tal modo le opportunità create da un'iniziativa di sviluppo economico potranno essere colte da un'altra iniziativa complementare;
12. considera la piena inclusione e l'appartenenza regionale importanti principi per l'impostazione dell'Unione europea verso la regione e considera la Turchia e la Russia partner che dovrebbero essere adeguatamente coinvolti nella cooperazione regionale del Mar Nero; ritiene che il doppio ruolo di Bulgaria, Romania e Grecia, al contempo Stati rivieraschi e Stati membri dell'UE, sia essenziale per il successo della politica dell'UE nella regione del Mar Nero;
13. ritiene che, per dare visibilità, guida strategica e coordinamento ad alto livello, debbano essere organizzate periodiche riunioni ministeriali tra l'Unione europea e i paesi della grande regione del Mar Nero comprendendo tutti i protagonisti e i paesi della regione, compresa l'Organizzazione per la cooperazione economica del Mar Nero (BSEC), la Commissione per la protezione del Mar Nero contro l'inquinamento, la BERS e la BEI; ritiene che un dialogo istituzionale che unisca l'Unione europea e la BSEC potrebbe costituire un progresso verso la creazione di un partenariato a tutti gli effetti nella regione; osserva tuttavia che la BSEC sembra attualmente affrontare alcune difficoltà strutturali e necessita di un ringiovanimento e di una riforma per diventare un partner regionale efficace;
14. deplora il fatto che il forum del Mar Nero per il dialogo e il partenariato sia stato negativamente influenzato da tensioni regionali e che quindi non sia stato ancora istituito finora; ritiene che tale forum potrebbe avere un ruolo nell'elaborare nuove idee e promuovere il dialogo fra i protagonisti regionali;
15. ritiene che la strategia per il Mar Nero debba essere sviluppata a tutti i livelli della cooperazione regionale; si compiace della cooperazione parlamentare instaurata fra l'UE e i paesi del Mar Nero;
16. riconosce l'importanza delle autorità e delle parti interessate a livello regionale e locale per la programmazione e l'attuazione della strategia, considerando i loro stretti legami con il territorio e con la popolazione locale; chiede pertanto che siano individuate le loro esigenze e che esse siano pienamente coinvolte nella strategia;
17. plaude alla creazione del forum della società civile del Mar Nero e incoraggia il rafforzamento della cooperazione tra enti locali, società civile e imprese; invita la Commissione a rafforzare il sostegno alla società civile, incluso il sostegno alle reti delle organizzazioni della società civile; sottolinea il ruolo del settore non governativo per assicurare sia l'efficace attuazione delle attività della strategia per il Mar Nero, sia il successo delle misure volte all'instaurazione della fiducia;
18. sottolinea la natura complementare della BSS e del partenariato orientale e invita la Commissione a fare un uso positivo dei diversi approcci delle due iniziative e a chiarire, a tutti i livelli, come utilizzare sostanzialmente tale grado di complementarietà; invita il Vicepresidente della Commissione e Alto Rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza (VP/AR) a garantire che il SEAE coordini efficacemente le diverse iniziative e gli strumenti utilizzati dall'UE nella grande regione del Mar Nero;
19. plaude agli sviluppi della strategia dell'Unione europea per la regione del Danubio, che deve essere completata entro la fine dell'anno, e invita ad approvarla e ad avviarne l'attuazione nella prima parte del 2011; evidenzia la necessità di estendere la strategia dell'UE per la regione del Danubio verso la regione del Mar Nero; rileva che lo sviluppo sostenibile della regione del Danubio rafforzerà ulteriormente l'importanza geostrategica della regione del Mar Nero; ritiene di conseguenza che, pur riconoscendo la diversità delle regioni e l'interesse geografico distinto delle due strategie, queste ultime dovrebbero essere complementari e rafforzarsi a vicenda;
20. sottolinea che nella strategia dell'UE per la regione del Mar Nero devono essere perseguiti due obiettivi principali da parte dell'Unione europea e degli Stati membri: garantire uno spazio di pace, democrazia, stabilità e prosperità, fondato sul rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali, e fornire all'UE la sicurezza energetica; ritiene che buon governo, Stato di diritto, promozione del rispetto dei diritti umani, gestione delle migrazioni, energia, trasporti, ambiente, sviluppo economico e sociale dovrebbero costituire le azioni prioritarie;
Sicurezza e buon governo
21. ricorda che la regione del Mar Nero necessita di politiche attive e soluzioni durature per affrontare le notevoli sfide regionali e transnazionali, come i conflitti cronici, le popolazioni sfollate, le controversie bilaterali, la chiusura dei confini e le rivalità strategiche che portano alla militarizzazione e alla proliferazione di armi, deboli istituzioni e governi e il deterioramento dello stato di diritto, criminalità transfrontaliera e contrabbando, la gestione delle frontiere e della circolazione delle persone e uno scarso livello della sicurezza e della sicurezza marittima;
22. sottolinea che è estremamente importante instaurare, favorire e sviluppare relazioni di buon vicinato tra i paesi del Mar Nero, come condizione necessaria per una buona cooperazione e ritiene inaccettabile che la regione si trovi ancora ad affrontare il problema della chiusura dei confini tra paesi vicini;
23. ritiene che l'UE possa e debba svolgere un ruolo maggiore nella configurazione della sicurezza ambientale nella regione del Mar Nero; chiede un maggiore coinvolgimento dell'Unione nel dialogo strategico regionale e nella cooperazione con i suoi partner strategici in materia di sicurezza e di prevenzione e risoluzione di conflitti irrisolti, conformemente al diritto internazionale; sottolinea che il pieno sviluppo della strategia per il Mar Nero è direttamente collegato anche alla realizzazione di progressi concreti nella composizione pacifica dei conflitti irrisolti; sollecita pertanto l'UE ad assumere un impegno più diretto e un ruolo di guida nei negoziati e nei processi di pace, a potenziare le misure atte a creare un clima di fiducia e i programmi di assistenza, al fine di porre le basi per soluzioni globali e durature, e ad attenuare le conseguenze dei conflitti per la popolazione locale; plaude ai lavori di EUBAM e EUMM;
24. invita la Vicepresidente/Alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza a intensificare gli sforzi volti a incoraggiare la Russia a rispettare i sei punti del piano Sarkozy, al fine di stabilizzare e risolvere il conflitto in Georgia;
25. sottolinea la necessità di rafforzare i sistemi di controllo e invita l'Unione europea a elaborare un sistema di allerta rapida come strumento utile a prevenire i conflitti e a instaurare la fiducia nella regione del Mar Nero; raccomanda di concentrare l'attenzione su casi concreti anziché sulla generale espressione di preoccupazioni; chiede che siano prese in considerazione misure volte all'instaurazione della fiducia, ad esempio la divulgazione pubblica della vendita di armi e delle attività militari navali; manifesta una preoccupazione particolare dinanzi alla proroga dell'accordo portuale per la flotta navale russa del Mar Nero, in Crimea, e al suo impatto sulla stabilità della regione;
26. invita l'UE a intraprendere iniziative concrete per istituire un quadro giuridico regionale e meccanismi per far fronte alla proliferazione di armi nella regione del Mar Nero;
27. chiede che la criminalità transfrontaliera e il contrabbando, in particolare il contrabbando di droghe e di esseri umani, nonché la migrazione illegale siano affrontati nella strategia del Mar Nero, così come un ulteriore rafforzamento della cooperazione in materia di gestione di frontiere e di circolazione delle persone;
28. sottolinea la necessità di una migliore gestione dei flussi migratori da e verso la regione del Mar Nero attraverso il potenziamento dell'integrazione politica, economica e sociale dei migranti, sulla base dei principi dell'approccio globale dell'UE in materia di migrazione;
29. osserva l'aumento, negli ultimi anni, di incidenti in mare che hanno provocato perdite umane e danni ambientali, e l'incapacità degli Stati rivieraschi di effettuare operazioni di salvataggio coordinate ed efficaci; a tale riguardo invita l'Unione europea a utilizzare la politica marittima integrata per coordinare le attività di ricerca, salvataggio e prevenzione degli incidenti nel Mar Nero e chiede di elaborare una strategia di vigilanza di tale mare;
30. ritiene che una strategia di sicurezza per la regione del Mar Nero debba anche includere gli obiettivi del miglioramento della governance, della democrazia, del rispetto dei diritti umani e delle capacità dello Stato; invita a Commissione e il SEAE a promuovere iniziative generali sul rafforzamento delle istituzioni e della governance democratica, che sono indispensabili per qualsiasi paese che punti a uno sviluppo coronato da successo; sottolinea che l'obiettivo di migliorare la governance, il principio di legalità e le strutture dello stato negli Stati ex sovietici delle regione rappresenta di per sé una strategia di sicurezza, dal momento che il fallimento totale o parziale dello stato e la stagnazione politica creano le condizioni per ingerenze esterne e minacce transnazionali;
31. sottolinea che la strategia dell'UE per la regione del Mar Nero deve attribuire un'enfasi maggiore alla difesa dei diritti umani e al rafforzamento della democrazia nell'intera regione, e che ciò deve comprendere la promozione di una cooperazione vantaggiosa tra le organizzazioni non governative e i difensori dei diritti umani;
32. osserva che la promozione del rispetto dei diritti umani e della democrazia nel mondo è una delle priorità dell'UE; rileva che ogni giorno si registrano violazioni dei diritti umani nelle zone occupate dell'Ossezia meridionale e dell'Abkhazia; invita dunque l'Unione, e in particolare il SEAE, a reagire attivamente a ogni sorta di violazioni dei diritti umani nella regione del Mar Nero;
33. sottolinea l'importanza del ruolo svolto dall'OSCE nella regione e ritiene essenziale che l'Unione europea cooperi con esso nei settori dello sviluppo istituzionale, dello Stato di diritto, dell'osservazione elettorale, della libertà dei media, come pure della democrazia e dei diritti umani;
Energia, trasporto e ambiente
34. ritiene, da un lato, che la regione del Mar Nero sia un'area di rilevanza strategica per la sicurezza energetica dell'UE e la diversificazione dell'approvvigionamento energetico dell'Unione, e a tale proposito ribadisce l'urgenza e l'importanza di una strategia coerente per la regione del Mar Nero; reputa, dall'altro, che la cooperazione in materia di energia, trasporti e ambiente sia essenziale per uno sviluppo armonioso e sostenibile della regione; accoglie con favore l'avvio del partenariato per l'ambiente, mentre attende con impazienza l'avvio delle altre due partnership in materia di trasporti e di energia; chiede che la loro attuazione sia rapida ed efficiente; ritiene che lo sviluppo di un quadro giuridico comune a livello regionale sarebbe di grande utilità in termini di cooperazione più efficace e di sinergie su questi argomenti; ritiene che la creazione di reti professionali e istituzionali dotate di adeguato sostegno, potrebbe migliorare la capacità di cooperazione e l'efficienza del processo decisionale;
35. rileva la necessità di rafforzare la cooperazione multilaterale in materia di energia nella regione del Mar Nero, per la quale l'Organizzazione internazionale del commercio e il Trattato sulla Carta dell'energia forniscono i principi fondamentali; sostiene la piena integrazione normativa e commerciale sulla base della legislazione dell'UE in materia di energia e ambiente, e incoraggia l'adesione dei paesi della regione allargata del Mar Nero al trattato che istituisce la Comunità dell'energia nonché l'assistenza da parte dell'UE, della BEI e della BERS ai fini della modernizzazione delle infrastrutture energetiche in tale regione;
36. sottolinea l'importanza del fatto che gli Stati membri adottino un approccio comune nei confronti della regione del Mar Nero, onde assicurare gli interessi a lungo termine dell'Unione in materia di sicurezza dell'approvvigionamento energetico e della stabilità del suo vicinato;
37. ricorda la necessità di un'azione più energica della Commissione a sostegno di misure per diversificare le forniture di gas e di un quadro normativo comune per promuovere un sistema di mercato del gas trasparente, competitivo e basato su regole; invita nel contempo l'Unione europea a sviluppare attivamente la cooperazione con i paesi della regione del Mar Nero e a offrir loro maggiori possibilità di promuovere progetti energetici che rispondano agli interessi dell'UE; accoglie favorevolmente, in tale contesto, l'adesione della Repubblica moldova e dell'Ucraina alla comunità dell'energia;
38. rileva l'urgenza di creare l'Assemblea parlamentare Euronest, che contribuirà al raggiungimento degli obiettivi del partenariato orientale e avrà un impatto positivo sulle questioni relative alla sicurezza energetica;
39. ricorda l'obiettivo dell'UE di diversificare le fonti e le rotte di approvvigionamento e di definire una politica energetica comune dell'Unione; ribadisce l'importanza dei progetti del corridoio meridionale, in particolare l'importanza fondamentale per la sicurezza energetica dell'Europa del progetto prioritario UE Nabucco e della sua rapida realizzazione; prende atto del progetto South Stream; sottolinea inoltre la rilevanza del trasporto verso l'Europa di gas naturale liquefatto (GNL), attraverso il progetto AGRI e la costruzione di terminali GNL nei porti del Mar Nero, e dell'oleodotto paneuropeo Costanța-Trieste;
40. esorta la Commissione a concludere entro il 2011 accordi con i potenziali paesi fornitori per il gasdotto Nabucco;
41. ritiene che il pacchetto di infrastrutture energetiche di prossima presentazione da parte della Commissione debba porre grande enfasi sui progetti energetici proposti nella regione del Mar Nero; richiama l'attenzione sul fatto che le vie di transito attraverso gli Stati della regione possono migliorare sensibilmente la sicurezza dell'approvvigionamento dell'Unione europea;
42. sottolinea il potenziale delle fonti energetiche rinnovabili nella regione del Mar Nero, che potrebbero dare un contributo sostanziale ai fini di un futuro di energia sicura a livello globale e di una crescita economica sostenibile, e invita la Commissione e i paesi rivieraschi del Mar Nero a sbloccare questo potenziale;
43. chiede che il partenariato tra l'UE e la regione del Mar Nero includa il trasferimento di conoscenze e tecnologia nel settore delle energie rinnovabili, dell'efficienza energetica e del supporto tecnico per la progettazione di reti, e rileva che il risparmio energetico è la chiave per aumentare la sicurezza dell'approvvigionamento; sostiene la ricerca sulle fonti energetiche alternative, in particolare l'energia rinnovabile, l'efficienza energetica e il risparmio energetico, che sono requisiti essenziali per affrontare le sfide del cambiamento climatico e contribuire all'impegno globale per ridurre le emissioni di gas a effetto serra;
44. sostiene il costante sviluppo di iniziative nell'ambito dei programmi TRACECA e INOGATE; invita l'UE a rafforzare ulteriormente il suo sostegno ai progetti infrastrutturali della regione, direttamente e attraverso il coordinamento di altri collaboratori e investitori;
45. ritiene che, ai fini del commercio internazionale e del trasporto di idrocarburi nella regione, sia essenziale sviluppare le infrastrutture portuali dell'Unione europea situate sulle rive del Mar Nero e nel delta del Danubio, compresi terminali di oleodotti e gasdotti e infrastrutture per il trasporto intermodale, nonché modernizzare le infrastrutture intermodali di trasporto nella regione del Mar Nero e garantire i collegamenti con i corridoi di trasporto europei; invita la Commissione e gli Stati membri ad accelerare il completamento dei progetti prioritari di trasporto transeuropeo lungo gli assi 7, 18, 21 e 22 di cui all'allegato II della decisione n. 884/2004/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 29 aprile 2004, che modifica la decisione n. 1692/96/CE sugli orientamenti comunitari per lo sviluppo della rete transeuropea dei trasporti, nonché la loro progressiva assimilazione con il corridoio TRACECA, l'asse centrale, l'asse sudorientale e le vie di trasporto marittimo internazionale, come definito nella comunicazione della Commissione al Consiglio e al Parlamento europeo intitolata «Estensione dei principali assi di trasporto transeuropei ai paesi confinanti – Orientamenti per i trasporti in Europa e nelle regioni confinanti» (COM(2007)0032), e dei corridoi di trasporto paneuropei 8 e 9;
46. invita gli Stati rivieraschi del Mar Nero a stipulare un protocollo d'intesa sullo sviluppo di corridoi marittimi del Mar Nero e chiede alla Commissione di aprire una linea di bilancio TEN-T per il finanziamento di corridoi marittimi del Mar Nero analoghi a quelli già esistenti per il Mar Baltico, il Mare del Nord e il Mediterraneo;
47. accoglie con favore l'azione intrapresa per estendere lo spazio aereo comune dell'Unione europea ai paesi del Mar Nero; invita la Commissione a proseguire il dialogo con la Repubblica moldova in materia di liberalizzazione del settore del trasporto aereo e ad avviare rapidamente i negoziati di adesione della Repubblica moldova allo spazio aereo comune dell'Unione europea;
48. sottolinea l'importanza del Mar Nero in quanto risorsa naturale ed esprime viva preoccupazione per la situazione ambientale nella regione; pone l'accento sulla necessità di trovare un equilibrio tra sviluppo economico e protezione ambientale, così come sulla necessità di una strategia comune per affrontare questa sfida, e sottolinea dunque che occorre dare piena attuazione alla Convenzione sulla protezione del Mar Nero dall'inquinamento;
49. invita la Commissione ad attribuire importanza prioritaria alle esigenze dell'efficienza energetica e della protezione dell'ambiente e della lotta contro il cambiamento climatico nel finanziare progetti di infrastrutture, che dovrebbero essere basati su una valutazione ambientale positiva; rammenta le sfide dovute alle ripercussioni del cambiamento climatico per la regione del Mar Nero ed esorta pertanto a promuovere ulteriormente una cooperazione rafforzata tra i paesi bagnati dal Mar Nero, soprattutto per prevenire le emergenze;
50. invita l'UE a includere la regione del Mar Nero nella politica marittima integrata, e in particolare nella politica comune della pesca (PCP), su un piede di parità con gli altri bacini europei; osserva che l'UE dovrebbe esplicare tutti gli sforzi diplomatici necessari per convincere gli Stati della regione del Mar Nero che non appartengono all'Unione a favorire il massimo ravvicinamento possibile ai principi della PCP; evidenzia che è importante creare un organismo ad hoc per il Mar Nero per la gestione comune degli stock nonché applicare il meccanismo dei piani di gestione pluriennali;
Economia, sviluppo sociale e umano
51. ritiene che si debba promuovere lo sviluppo economico, sociale ed umano della regione; annette particolare importanza al rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali nella regione; rileva che la regione dispone di straordinarie risorse naturali che possono favorire una rapida crescita economica; sottolinea che la corretta gestione di tali risorse è essenziale per agevolare tale sviluppo;
52. sottolinea che l'ulteriore liberalizzazione degli scambi e l'intensificazione del commercio intraregionale sono essenziali per lo sviluppo economico della regione; evidenzia l'importanza, per la popolazione locale e per i partner commerciali della regione, di creare un'area di opportunità e prosperità economiche nella regione del Mar Nero; evidenzia la necessità di lottare contro la frode e la corruzione, onde rendere l'area più attraente per gli investitori; sottolinea l'importanza di cooperare nel campo dello sviluppo del turismo, dei porti e delle aree costiere; sostiene la politica marittima integrata dell'UE che ha come obiettivo lo sviluppo socioeconomico delle regioni marittime, deplora tuttavia il fatto che la sua dimensione del Mar Nero sia poco sviluppata; si compiace dei risultati raggiunti nel settore della cooperazione in materia di istruzione, ricerca e tecnologia; sostiene ancora una volta l'obiettivo di promuovere lo sviluppo sociale e una forte società civile; evidenzia che l'UE dovrebbe portare avanti il dialogo con i paesi della regione in materia di agevolazione dei visti;
53. esprime la convinzione che l'Unione europea dovrebbe svolgere un maggiore ruolo nella regione del Mar Nero, offrendo ai paesi della regione maggiori prospettive di una più stretta integrazione con le politiche dell'Unione; sottolinea la necessità di considerare attentamente, esaminare approfonditamente e promuovere la possibilità di liberalizzare gli scambi commerciali e creare una zona di libero scambio conformemente ai principi dell'OMC;
54. richiama l'attenzione sullo storico partenariato strategico tra l'UE e la Russia e sull'interesse comune dei due paesi a rafforzare gli scambi e gli investimenti bilaterali, semplificare e liberalizzare le relazioni commerciali nel contesto economico mondiale nonché rafforzare e sviluppare la concorrenza, anche nella regione del Mar Nero;
55. riconosce che la crisi finanziaria globale ha colpito duramente la regione del Mar Nero, interrompendo brutalmente un periodo di crescita media del 6% su base annua e l'afflusso di capitale estero necessario per l'ulteriore sviluppo economico degli Stati rivieraschi del Mar Nero, e ha messo il sistema finanziario della regione in condizioni di estrema difficoltà; sottolinea che questa situazione dovrebbe essere affrontata con il rafforzamento della normativa finanziaria e bancaria, il potenziamento della credibilità e della trasparenza fiscali, la lotta alla frode, all'evasione fiscale e alla corruzione, l'intensificazione della cooperazione regionale e il miglioramento del coordinamento tra organizzazioni regionali come l'Organizzazione per la cooperazione economica del Mar Nero (BSEC);
56. incoraggia, nel contesto della strategia, lo sviluppo di un approccio integrato e l'applicazione dei principi consolidati della politica di coesione e della politica di vicinato dell'UE, che possono contribuire a dare risultati efficaci agevolando al tempo stesso il processo di sviluppo delle capacità delle regioni in ritardo; in particolare, ritiene che vada potenziata la cooperazione transfrontaliera tra regioni, al fine di affrontare problemi comuni attraverso un'azione coordinata; sottolinea che il gruppo europeo di cooperazione territoriale (GECT) offre un quadro di cooperazione appropriato per una governance strutturata a più livelli; invita la Commissione a studiare le modalità per coordinare meglio i vari strumenti europei relativi alla cooperazione transfrontaliera alle frontiere esterne dell'Unione;
57. ricorda che lo scambio delle migliori prassi fra regioni è d'importanza fondamentale per tutti i settori di cooperazione, in quanto le regioni con una lunga esperienza in fatto di sviluppo e attuazione di progetti potrebbero aiutare le altre a migliorare la loro performance;
58. ritiene che migliorare la capacità amministrativa di tutti i soggetti interessati a livello locale e regionale nella regione del Mar Nero sia d'importanza fondamentale per garantire l'attuazione efficiente e la sana gestione finanziaria dei progetti dell'UE, una maggiore trasparenza e responsabilità e uno sviluppo territoriale equilibrato in tutta la regione;
59. evidenzia l'importanza di un regime di agevolazione dei visti e della mobilità delle persone nella regione e sollecita la Commissione a prendere in considerazione la messa a punto di regimi di visto preferenziali per gli imprenditori, gli esponenti del mondo accademico, i giovani, i funzionari locali e altre categorie di persone, per accrescere i contatti nell'intera regione, in particolare per creare fiducia; incoraggia l'elaborazione di progetti comuni, patrocinati dall'UE, connessi alla promozione del patrimonio culturale e del turismo nella regione;
60. ritiene inoltre che occorra incoraggiare i programmi volti a promuovere il dialogo interculturale e interconfessionale al fine di promuovere la cooperazione nella regione; che sono estremamente necessarie iniziative comuni nel campo dell'istruzione e dei mezzi di comunicazione per instaurare e consolidare contatti significativi tra gli opinion former nella regione e che iniziative come quella della rete di università del Mar Nero costituiscono validi esempi di come le interconnessioni a livello accademico possano dar vita a sinergie positive nella regione; accoglie con favore l'iniziativa di istituire e sostenere un Collegio del Mar Nero per favorire l'emergere di una elite regionale che veda nella cooperazione un metodo naturale per affrontare problemi comuni;
61. riconosce i risultati del progetto BSI (Interconnessione del Mar Nero) per la creazione di una rete regionale di ricerca e formazione nella regione del Mar Nero e il suo collegamento a GEANT, e invita la Commissione a proseguire il finanziamento di progetti di ricerca nella regione del Mar Nero, quali HP-SEE, SEE-GRID, SCENE, CAREN e BSRN;
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62. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio e alla Commissione, alla Vicepresidente della Commissione/Alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza nonché ai governi e ai parlamenti degli Stati membri e a tutti i paesi della regione del Mar Nero.