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Procedura : 2011/2668(RSP)
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RC-B7-0297/2011

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PV 12/05/2011 - 12.5

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P7_TA(2011)0234

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Giovedì 12 maggio 2011 - Strasburgo
Crisi nel settore della pesca europeo dovuta all'aumento del prezzo del petrolio
P7_TA(2011)0234RC-B7-0297/2011

Risoluzione del Parlamento europeo del 12 maggio 2011 sulla crisi del settore europeo della pesca dovuta all'aumento del prezzo del petrolio

Il Parlamento europeo,

–  visto l'articolo 115, paragrafo 5, del suo regolamento,

A.  considerando che l'energia rappresenta un fattore significativo dei costi operativi nel settore della pesca e che il costo delle attività di pesca dipende in larga misura dal prezzo del petrolio,

B.  considerando che il recente aumento del prezzo del petrolio ha inciso sull'autosufficienza economica del settore della pesca e ha creato preoccupazioni tra i pescatori che si domandano come compensare questi costi aggiuntivi; che l'aumento del prezzo del petrolio incide direttamente sui redditi dei pescatori,

C.  considerando che i redditi e i salari dei lavoratori impiegati nell'industria della pesca sono insicuri a causa di vari fattori, quali la natura irregolare della pesca, le modalità di commercializzazione adottate nonché quelle di formazione dei prezzi di prima vendita, il che implica la necessità di mantenere determinati aiuti pubblici a livello nazionale e di UE,

D.  considerando che la crisi economica e finanziaria si ripercuote sui settori industriali e, in particolare, sulle piccole e medie imprese (PMI) e mette a rischio le attività e i posti di lavoro nel settore primario e secondario,

E.  considerando che la Commissione ha già adottato in passato misure temporanee di emergenza per superare le difficoltà incontrate dal settore della pesca in un contesto caratterizzato dall'aumento dei prezzi del carburante,

F.  considerando che il prezzo dei prodotti della pesca e dell'acquacoltura è determinato dall'equilibrio tra domanda e offerta e che, a causa dell'elevato grado di dipendenza dell'Unione europea dalle importazioni provenienti da paesi terzi (60%) per garantire l'approvvigionamento del mercato interno, i produttori hanno un'influenza molto ridotta, se non nulla, sul livello dei prezzi dei prodotti della pesca,

G.  considerando che la Commissione autorizza gli Stati membri a concedere alle imprese di pesca aiuti de minimis, fino ad un massimale di 30 000 EUR per beneficiario su un periodo di tre anni,

1.  esprime preoccupazione per la difficile situazione economica che molti pescatori europei devono fronteggiare, la quale si è ulteriormente aggravata a causa dell'aumento dei prezzi del carburante; esprime il suo sostegno ai pescatori dell'UE ed esorta la Commissione e il Consiglio ad avviare le misure opportune per facilitare le loro attività di pesca;

2.  invita la Commissione ad adottare misure di emergenza per alleviare la difficile situazione economica in cui versano i pescatori europei, tenendo conto anche delle difficoltà finanziarie che diversi paesi stanno attualmente affrontando;

3.  invita la Commissione ad incrementare da 30 000 EUR a 60 000 EUR il massimale degli aiuti de minimis per impresa di pesca su un periodo di tre anni, garantendo nel contempo che non sia pregiudicata la sostenibilità ambientale e sociale e che non si producano distorsioni della concorrenza tra Stati membri;

4.  sottolinea la necessità di utilizzare a pieno tutte le possibilità e i margini finanziari disponibili nell'ambito del bilancio UE per la pesca ai fini del finanziamento di misure di emergenza di sostegno all'industria, consentendo in tal modo a quest'ultima di superare le difficoltà provocate dall'aumento del prezzo del carburante fino a quando non saranno attuate misure di altro tipo;

5.  chiede che siano introdotti meccanismi volti a migliorare il prezzo di prima vendita e a promuovere una distribuzione equa ed adeguata del valore aggiunto in tutta la filiera di valore del settore della pesca, incrementando i prezzi pagati nella fase di produzione e mantenendo i prezzi per i consumatori finali il più bassi possibile;

6.  ribadisce che il Fondo europeo per la pesca (FEP) dovrebbe continuare a concedere aiuti per migliorare la selettività degli attrezzi da pesca e sostituire i motori in base alla sicurezza, alla protezione ambientale e/o ai risparmi di carburante, in particolare per le imprese di pesca costiere e tradizionali di piccole dimensioni; invita la Commissione a redigere un piano a medio e lungo termine inteso a migliorare l'efficienza del consumo di carburante nel settore della pesca e dell'acquacoltura; invita inoltre la Commissione a includere, nelle sue prossime proposte per la riforma della politica comune della pesca (PCP) e, in particolare, nella proposta di regolamento per la riforma del FEP, misure adeguate per migliorare l'efficienza del consumo di carburante nel settore della pesca e dell'acquacoltura;

7.  invita la Commissione a presentare un piano d'azione per le regioni costiere e le isole con un settore della pesca attivo;

8.  invita la Commissione a proporre senza indugio investimenti, sia a livello europeo che nazionale, nelle nuove tecnologie per aumentare l'efficienza energetica dei pescherecci e ridurre in tal modo la dipendenza dei pescatori dai combustibili fossili;

9.  incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio e alla Commissione nonché ai governi e ai parlamenti degli Stati membri.

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