Approccio del Parlamento europeo all'attuazione degli articoli 9 e 10 del protocollo 1 al trattato di Lisbona per quanto riguarda la cooperazione parlamentare nel settore della PESC/PSDC
Risoluzione del Parlamento europeo del 7 luglio 2011 sull'approccio del Parlamento europeo all'attuazione degli articoli 9 e 10 del protocollo 1 al trattato di Lisbona per quanto riguarda la cooperazione parlamentare nel settore della PESC/PSDC
Il Parlamento europeo,
– visti il trattato sull'Unione europea e il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, e in particolare gli articoli 9 e 10 del protocollo 1 sul ruolo dei parlamenti nazionali nell'Unione europea,
– viste la sua posizione dell'8 luglio 2010 sulla proposta di decisione del Consiglio che fissa l'organizzazione e il funzionamento del servizio europeo per l'azione esterna(1) e la dichiarazione del Vicepresidente della Commissione/Alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza sulla responsabilità politica(2), ad essa allegata,
– visti la sua risoluzione dell'11 maggio 2011 sulla relazione annuale 2009 del Consiglio al Parlamento europeo sugli aspetti principali e le scelte di base della politica estera e di sicurezza comune (PESC), presentata al Parlamento europeo in applicazione della parte II, sezione G, punto 43, dell'accordo interistituzionale del 17 maggio 2006(3), e in particolare l'articolo 18 di detta risoluzione,
– visti la sua risoluzione dell'11 maggio 2011 sullo sviluppo della politica di sicurezza e difesa comune (PSDC) a seguito dell'entrata in vigore del trattato di Lisbona(4), e in particolare i suoi articoli 12, 13 e 14,
– vista la Conferenza dei presidenti dei parlamenti dell'Unione europea tenutasi a Bruxelles il 4 e 5 aprile 2011,
– visti il contributo e le conclusioni della XLV riunione della COSAC tenutasi a Budapest dal 29 al 31 maggio 2011,
– visto l'articolo 110, paragrafo 2, del suo regolamento,
A. considerando che l'articolo 9 del protocollo 1 sancisce che l'organizzazione e la promozione di qualsiasi forma di cooperazione interparlamentare efficace e regolare deve essere definita insieme dal Parlamento europeo e dai parlamenti nazionali,
B. considerando che il vicepresidente della Commissione/alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, in qualità di membro del Collegio dei commissari, è soggetto a un voto di approvazione del Parlamento europeo,
C. considerando che il Parlamento europeo stabilisce in codecisione con il Consiglio il bilancio dell'UE per l'azione esterna, compresi il bilancio per le missioni civili della PESC/PSDC e i costi amministrativi derivanti dal coordinamento militare dell'UE,
D. considerando che, in conformità del trattato, il Parlamento europeo è periodicamente consultato sugli aspetti principali e le scelte di base della PESC e che la sua approvazione è indispensabile per tradurre le strategie dell'UE in norme legislative e per concludere gli accordi internazionali, inclusi gli accordi che riguardano prevalentemente la PESC, con l'unica eccezione di quelli che la riguardano esclusivamente,
1. ribadisce che il Parlamento europeo costituisce una fonte di legittimità democratica per la PESC/PSDC, sulla quale esercita un controllo politico;
2. è contemporaneamente convinto che una cooperazione interparlamentare più forte nel settore della PESC/PSDC potenzierebbe l'influenza parlamentare sulle scelte politiche effettuate dall'UE e dai suoi Stati membri, grazie alle responsabilità del Parlamento europeo per le politiche comuni dell'Unione, tra cui la PESC/PSDC, e alle prerogative riconosciute a ciascun parlamento nazionale nelle decisioni relative alla politica nazionale di sicurezza e difesa;
3. deplora che in occasione della Conferenza dei presidenti dei parlamenti dell'UE del 4 e 5 aprile 2011 non sia stato conseguito un accordo e si dichiara pronto a sostenere gli sforzi della Presidenza polacca volti a raggiungere un accordo tra il Parlamento europeo e i parlamenti nazionali su nuove forme di cooperazione interparlamentare nel settore in parola;
4. ribadisce la sua posizione indicata nelle pertinenti relazioni, e in particolare:
–
che, in conformità dell'articolo 9 del protocollo 1 al trattato di Lisbona, «Il Parlamento europeo e i parlamenti nazionali definiscono insieme l'organizzazione e la promozione di una cooperazione interparlamentare efficace e regolare in seno all'Unione», per promuovere la cotitolarità nell'organizzazione e nell'esercizio di una cooperazione interparlamentare efficace e regolare;
–
che la sua rappresentanza in ogni nuova forma di cooperazione interparlamentare dovrebbe essere di dimensioni tali da rispecchiare la portata e l'importanza del suo ruolo di controllo della PESC/PSDC, riconoscere la natura europea comune di dette politiche e rispettare il pluralismo politico e geografico del Parlamento;
–
che, con il duplice obiettivo di ottenere un valore aggiunto e di contenere i costi, il Segretariato e le sedi del Parlamento europeo sono, in linea di principio, messi a disposizione per sostenere l'organizzazione di riunioni interparlamentari e per ospitarle;
–
che le conclusioni delle riunioni interparlamentari non sono vincolanti per le parti che vi hanno partecipato;
5. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione alla Presidenza polacca della Conferenza dei presidenti dei parlamenti dell'UE, ai presidenti dei parlamenti dell'UE e al vicepresidente della Commissione/alto rappresentante dell'Unione per la politica estera e di sicurezza.