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Procedura : 2010/2206(INI)
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Ciclo del documento : A7-0265/2011

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A7-0265/2011

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PV 26/09/2011 - 19
CRE 26/09/2011 - 19

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Martedì 27 settembre 2011 - Strasburgo
Turismo in Europa
P7_TA(2011)0407A7-0265/2011

Risoluzione del Parlamento europeo del 27 settembre 2011 sull'Europa, prima destinazione turistica mondiale – un nuovo quadro politico per il turismo europeo (2010/2206(INI))

Il Parlamento europeo,

–  vista la comunicazione della Commissione intitolata «Orientamenti di base per la sostenibilità del turismo europeo» (COM(2003)0716),

–  vista la comunicazione della Commissione intitolata «Rinnovare la politica comunitaria per il turismo: una partnership più forte per il turismo europeo» (COM(2006)0134),

–  vista la comunicazione della Commissione intitolata «Agenda per un turismo europeo sostenibile e competitivo» («Agenda 21») (COM(2007)0621),

–  vista la comunicazione della Commissione intitolata «L'Europa, prima destinazione turistica mondiale – un nuovo quadro politico per il turismo europeo» (COM(2010)0352),

–  vista la comunicazione della Commissione intitolata «Europa 2020: una strategia per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva» (COM(2010)2020),

–  vista la proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo alle statistiche europee sul turismo (COM(2010)0117),

–  vista la dichiarazione di Madrid «Verso un modello di turismo socialmente responsabile», approvata nel corso di un incontro informale dei ministri tenutosi il 15 aprile 2010,

–  viste le conclusioni del Consiglio del 12 ottobre 2010 su «L'Europa, prima destinazione turistica mondiale – un nuovo quadro politico per il turismo europeo» (14944/10),

–  visto il parere del Comitato delle regioni, dal titolo «L'Europa, prima destinazione turistica mondiale: un nuovo quadro politico per il turismo europeo» (CoR 342/2010),

–  vista la raccomandazione del Consiglio del 22 dicembre 1986(1) per la protezione antincendio degli alberghi già esistenti (86/666/CEE),

–  vista la direttiva 90/314/CEE del Consiglio, del 13 giugno 1990(2), concernente i viaggi, le vacanze ed i circuiti «tutto compreso»,

–  vista la direttiva 2006/123/CE(3) del Parlamento europeo e del Consiglio, del 12 dicembre 2006, relativa ai servizi nel mercato interno,

–  vista la direttiva 2009/47/CE(4) del Consiglio, del 5 maggio 2009, recante modifica della direttiva 2006/112/CE per quanto riguarda le aliquote ridotte dell'imposta sul valore aggiunto,

–  vista la decisione della Commissione del 9 luglio 2009(5) che stabilisce i criteri ecologici per l'assegnazione del marchio comunitario di qualità ecologica al servizio di ricettività turistica (2009/578/EC),

  visto il regolamento (CE) n. 66/2010(6) del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 novembre 2009, relativo al marchio di qualità ecologica dell'Unione europea (Ecolabel UE),

–  vista la sua risoluzione dell'8 settembre 2005(7) sulle nuove prospettive e le nuove sfide per un turismo europeo sostenibile,

–  vista la sua risoluzione del 29 novembre 2007(8) su una nuova politica comunitaria per il turismo: una partnership più forte per il turismo europeo,

–  vista la sua risoluzione del 16 dicembre 2008(9) sugli aspetti di sviluppo regionale dell'impatto del turismo sulle regioni costiere,

–  vista la sua risoluzione del 16 febbraio 2011(10) sugli aspetti pratici della revisione degli strumenti dell'UE per il sostegno al finanziamento delle PMI nel prossimo periodo di programmazione,

–  visto l'articolo 48 del suo regolamento,

–  visti la relazione della commissione per i trasporti e il turismo e i pareri della commissione per il mercato interno e la protezione dei consumatori, della commissione per l'industria, la ricerca e l'energia, della commissione per lo sviluppo regionale, della commissione per l'agricoltura e lo sviluppo rurale e della commissione per la cultura e l'istruzione (A7-0265/2011),

A.  considerando che il settore del turismo rappresenta il 10% del PIL e il 12% dell'occupazione totale, essendo la terza maggiore attività socioeconomica dell'UE; considerando che il settore è costituito in gran parte da micro, piccole e medie imprese, è la principale risorsa per alcune regioni dell'UE, come le isole, e riveste un ruolo chiave per lo sviluppo economico e la coesione economica, sociale e regionale dell'UE, nonché per il raggiungimento degli obiettivi della strategia UE 2020,

B.  considerando che il turismo contribuisce anche all'arricchimento umano, agli scambi, al benessere, alla salute, alla cultura e alla coesione sociale e che, pertanto, occorre privilegiare un approccio qualitativo,

C.  considerando che l'Unione europea è la prima destinazione turistica mondiale per arrivi internazionali e che è necessario rafforzare questo primato affrontando le sfide derivanti, da un lato, da una maggiore competizione globale e da un mercato della domanda in costante variazione e, dall'altro, dalla necessità di garantire una maggiore e più duratura sostenibilità,

D.  considerando che il turismo in Europa affronta molte sfide: la crisi economica mondiale, la competitività di altre destinazioni al di fuori dell'UE e la varietà di attrazioni turistiche offerte, gli effetti del cambiamento climatico e le fluttuazioni stagionali dell'attività turistica, gli sviluppi demografici in Europa, il crescente impatto delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione e i numerosi eventi imprevisti che occasionalmente si ripercuotono sul settore,

E.  considerando che il turismo contribuisce a promuovere l'Europa e il suo patrimonio culturale e linguistico, nel rispetto delle differenze, ad affermarne i valori comuni e a rafforzare il sentimento di identità, appartenenza e cittadinanza europea; che lo sviluppo del turismo svolge un ruolo importante nel rafforzamento della dimensione regionale all'interno dell'Unione europea,

F.  considerando che l'eterogeneità, la multisfaccettatura e il multiculturalismo dell'Europa offrono il massimo in termini di crescita di qualsiasi forma di turismo tematico e che lo sviluppo e la promozione di forme di turismo diversificato possono rappresentare l'unica risposta efficace alle distorsioni, ai problemi e al deterioramento a cui sta portando il modello del turismo di massa non regolamentato e indifferenziato,

G.  considerando che, con il trattato di Lisbona (articolo 195), il turismo diviene una specifica competenza dell'UE, la quale può sostenere e completare le azioni degli Stati membri, incoraggiando la creazione di un ambiente propizio allo sviluppo delle imprese del settore e alla promozione della cooperazione tra gli Stati membri, escludendo l'armonizzazione delle disposizioni legislative e regolamentari degli Stati membri,

H.  considerando che, sulla base di questa nuova competenza e nel pieno rispetto del principio di sussidiarietà, è necessario elaborare una strategia europea con obiettivi chiari e ambiziosi,

I.  considerando che affinché le nuove competenze e la futura politica del turismo dell'UE abbiano l'efficacia e la visibilità richieste dai cittadini europei e dai nostri visitatori, non solo sono necessari una strategia e un piano d'azione, ma devono altresì essere disposte risorse sufficienti nell'ambito della programmazione finanziaria dell'UE per il periodo 2014-2020,

J.  considerando che le economie delle regioni ultraperiferiche e di alcune zone insulari dell'UE dipendono quasi esclusivamente dal trasporto aereo viste la loro lontananza e insularità, è necessario adottare misure adeguate alla loro dipendenza da tale modo di trasporto,

1.  si compiace della strategia politica presentata dalla Commissione, che definisce 21 azioni specifiche per il rilancio del settore; ritiene che questo documento, con il relativo piano di attuazione, rappresenti una concreta base di partenza per sviluppare una politica europea per un turismo competitivo, moderno, di elevata qualità, sostenibile e accessibile a tutti; esorta la Commissione, nel contesto del piano di attuazione, a definire quanto prima calendari specifici per realizzare le azioni e conseguire gli obiettivi; chiede agli Stati membri di cooperare attraverso la presentazione di programmi per ciascuna azione, in accordo con le autorità nazionali, regionali o locali competenti; invita la Commissione a concentrarsi sulle azioni prioritarie che sono innovative e offrono un valore aggiunto europeo;

2.  considera necessaria una strategia europea per il turismo fondata, da un lato, su un pacchetto di misure specifiche destinate esclusivamente al comparto turistico e, dall'altro, data la natura trasversale del turismo, su un coordinamento con gli altri settori strategici correlati così da giungere all'attuazione di un sistema che favorisca effettivamente il turismo; ritiene inoltre necessaria una valutazione precisa dell'impatto delle misure adottate in altri settori sul turismo e chiede un approccio integrato allo scopo di creare al contempo sinergie fra le diverse politiche settoriali e fra i vari strumenti finanziari;

3.  deplora che la politica condotta dalla Commissione europea in materia di turismo manchi di coerenza; ritiene essenziale che la Commissione garantisca un approccio coordinato e integrato tra le diverse direzioni generali interessate;

4.  sottolinea la necessità di una stretta cooperazione, da un lato, tra le autorità europee, internazionali, nazionali, regionali e locali e, dall'altro, tra le istituzioni nel loro complesso e gli attori del settore, per far fronte alle sfide trasversali del turismo, rispettando nel contempo il principio di sussidiarietà; rammenta la competenza diretta in materia di turismo di molte regioni e comuni europei e quindi la loro centralità nell'attuazione di progetti e azioni concrete; auspica, anche nel quadro della strategia Europa 2020, una cooperazione più stretta tra le regioni e i comuni e una loro partecipazione sostenibile, diretta ed efficace alla definizione della nuova politica del turismo; ritiene che, per lo stesso periodo, strumenti di programmazione specifici, quali strategie per le macroregioni, potrebbero rafforzare il turismo intra- e interregionale e promuovere la capacità di attrazione e la visibilità delle regioni e dei comuni europei;

5.  invita la Commissione a valutare l'introduzione di due nuovi principi per il turismo: «l'interregionalità» e «la complementarità», al fine di promuovere la pianificazione congiunta e la cooperazione fra i servizi turistici nell'ambito di una singola area geografica, vale a dire fra regioni limitrofe appartenenti a Stati membri diversi o, a un livello tematico specifico, fra regioni unite da elementi comuni;

Turismo competitivo, moderno e di qualità

6.  ritiene che il turismo debba essere considerato come parte integrante della politica industriale europea e della politica di innovazione e ribadisce che il rilancio del turismo rappresenta un obiettivo strategico ed essenziale per l'occupazione nei diversi Stati membri; sottolinea, a tal proposito, l'importanza delle microimprese e delle piccole e medie imprese (PMI), che non solo garantiscono un'innovazione che parte dal basso e la stabilità del settore, ma assicurano anche la qualità, la varietà e l'autenticità delle regioni in cui hanno sede; esorta dunque la Commissione a promuovere maggiormente un tale approccio nell'offerta turistica europea;

7.  invita la Commissione europea a procedere alla raccolta e alla pubblicazione annuale di buone pratiche in materia di turismo;

8.  condivide la proposta della Commissione di sviluppare con gli Stati membri, le autorità locali e regionali e le agenzie nazionali del turismo un marchio «Europa» con l'obiettivo di promuovere l'Europa nel mondo come destinazione turistica unitaria; invita a tal fine la Commissione a lanciare campagne pubblicitarie in cooperazione con gli Stati membri e le agenzie del turismo competenti; sottolinea che le iniziative europee di promozione devono rispettare ed evidenziare la diversità territoriale dell'Europa, evitando di favorire determinate destinazioni europee rispetto ad altre, e ritiene che il marchio «Europa» non dovrebbe impedire alle diverse regioni, città ed entità locali di promuovere liberamente la propria immagine;

9.  accoglie con favore l'iniziativa relativa al «marchio del patrimonio europeo» come strumento per valorizzare alcuni siti che rappresentano la storia dell'integrazione europea; insiste sulla necessità di coordinare questa iniziativa con i siti riconosciuti dall'UNESCO e con altri itinerari storici; ritiene inoltre necessario il coordinamento con altre iniziative simili, quale il premio Europa Nostra, al fine di non creare una sovrapposizione; invita la Commissione a segnalare agli Stati membri che i siti che ricevono il «marchio del patrimonio europeo» devono sempre restare aperti e accessibili, anche prevedendo un organico ridotto;

10.  invita la Commissione a sostenere l'inserimento, nella lista del patrimonio mondiale, delle tradizioni popolari degli Stati membri, comprese le tradizioni culinarie, al fine di preservarle per le future generazioni, e a definire una strategia europea per la promozione delle tradizioni popolari a livello europeo e internazionale;

11.  invita la Commissione a verificare l'impatto sul turismo del programma dell'Unione relativo alle capitali europee della cultura, nonché a riferire al Parlamento europeo le eventuali esigenze di revisione dei modelli di governance, delle modalità di finanziamento e delle procedure di partecipazione delle istituzioni e delle associazioni culturali, al fine di investire in processi e partenariati duraturi e sostenibili;

12.  sottolinea l'importanza di collaborare, ad esempio attraverso partenariati o la conclusione di accordi internazionali in materia di trasporto aereo, con i paesi extra-europei, in particolare i paesi limitrofi e i paesi BRIC, che rappresentano un mercato di diversi milioni di nuovi potenziali turisti; insiste a tale riguardo sull'importanza di proseguire gli sforzi in termini di visibilità, qualità, competitività e diversificazione del turismo in Europa e chiede lo sviluppo di attività europee di commercializzazione comuni e di prodotti turistici combinati al fine di attrarre visitatori da questi nuovi mercati;

13.  ritiene opportuno, nel rispetto del diritto-dovere dell'UE di controllare l'accesso all'interno dei propri confini, che le istituzioni europee e gli Stati membri sviluppino, nel quadro della politica comune in materia di visti, una strategia a lungo termine per un maggiore coordinamento e la semplificazione delle procedure di rilascio dei visti, valutando la possibilità di costituire a livello UE sezioni/centri consolari comuni che garantiscano la puntuale applicazione delle suddette procedure e la riduzione dei costi burocratici; a tale riguardo, facendo seguito alla creazione del Servizio europeo per l'azione esterna (SEAE), invita la Commissione a valutare la possibilità di ricorrere agli uffici delle delegazioni UE nel mondo per il rilascio di visti turistici, in collaborazione con le ambasciate nazionali degli Stati membri, e a esaminare altre soluzioni per la semplificazione del rilascio dei visti turistici, ad esempio «visti turistici di gruppo» per gruppi organizzati e un accesso facilitato per le persone che viaggiano per affari;

14.  chiede agli Stati membri, a fronte di varie situazioni di emergenza che comportano un rischio per il turista all'estero, di valutare, in stretta cooperazione con il Servizio europeo per l'azione esterna (SEAE), l'opportunità di codificare una procedura uniforme per emanare comunicati di «sconsiglio» al viaggio, creando un codice unico europeo di gravità dello «sconsiglio», riconoscendo nelle ipotesi più gravi il diritto degli operatori di accedere alla procedura di aiuto dell'UE, nei limiti dei fondi disponibili;

15.  invita la Commissione a trarre conclusioni dalle ultime emergenze, quale la recente eruzione vulcanica, e a elaborare scenari specifici per la gestione delle crisi a livello di UE, cosicché, di norma, gli Stati membri si coordinino e intervengano in modo uniforme per quanto riguarda le informazioni e le misure da adottare;

16.  sottolinea la necessità di favorire l'innovazione e lo sviluppo tecnologico delle microimprese e delle PMI per rendere più efficaci la commercializzazione dei prodotti e la promozione delle destinazioni; esorta la Commissione a creare una piattaforma «ICT e turismo», avviando un progetto pilota specifico entro la fine del 2011, per incentivare la partecipazione delle microimprese e delle PMI al «Digital Supply Chain», sull'esempio delle esperienze in altri settori, quali il tessile, i trasporti e la logistica e l'industria automobilistica; invita a proporre iniziative volte a promuovere il commercio elettronico nel settore e a eliminare le barriere ancora esistenti nel mercato interno che ne ostacolano lo sviluppo; invita inoltre gli Stati membri a sviluppare l'accesso veloce a Internet su tutto il territorio al fine di consentire lo sviluppo di servizi avanzati e l'interoperabilità tra gli operatori;

17.  chiede che venga promosso e sostenuto lo spirito imprenditoriale nel settore, con particolare attenzione alle donne e ai giovani, e che venga facilitato l'accesso al finanziamento, in particolare al microcredito, per le PMI e i lavoratori autonomi;

18.  invita la Commissione a promuovere un incubatore dell'innovazione specifico per le imprese del settore turistico;

19.  è del parere che la sostenibilità del settore del turismo trarrà enormi vantaggi da un approccio più coordinato in materia di ricerca e sviluppo e dalla promozione di prodotti e servizi innovativi; sottolinea che lo sviluppo dell'industria del turismo è direttamente connesso alla promozione dell'efficienza energetica e delle tecnologie rinnovabili;

20.  chiede alla Commissione di creare un osservatorio virtuale del turismo che sarebbe in relazione non solo con gli istituti di ricerca, ma anche con le imprese e le autorità pubbliche allo scopo di promuovere gli studi di mercato applicando sistemi di intelligenza concorrenziale, fornire alle imprese e alle amministrazioni pubbliche informazioni prospettiche sull'evoluzione dell'offerta e della domanda e favorire un migliore posizionamento strategico delle imprese e del settore pubblico;

21.  invita la Commissione a studiare, in stretta collaborazione con gli Stati membri e gli attori nazionali del settore, azioni innovative intese a promuovere pacchetti vacanze europei ad hoc in occasione di grandi eventi storici, culturali e sportivi che determinati Stati membri ospiteranno nei prossimi anni (quali, ad esempio, i Giochi Olimpici, l'Esposizione universale e altri), al fine di promuovere la «destinazione Europa» nella sua molteplice ricchezza; ritiene che gli eventi di portata europea e internazionale di vario genere debbano essere posti in relazione con l'offerta turistica locale esistente;

22.  ritiene necessario sviluppare le potenzialità del portale www.visiteurope.com, promosso dalla ETC (European Travel Commission), al fine di massimizzarne la fruibilità e la piena accessibilità (informazioni in tutte le lingue ufficiali dell'UE e nelle principali lingue extra-UE, con particolare riferimento ai paesi BRIC, utilizzo di formati accessibili per i non vedenti e contenenti informazioni nella lingua dei segni per i non udenti e utilizzo di tutte le applicazioni tecnologiche) e di renderlo una vera e propria piattaforma europea del turismo, con facile accesso ai portali turistici nazionali, regionali e locali dei singoli Stati membri; ritiene inoltre che il portale debba offrire maggiore visibilità al sistema del marchio europeo di qualità, alle migliori pratiche e a iniziative come Calypso, NECSTouR ed EDEN, e che dovrebbe informare i turisti in merito ai loro diritti in diverse circostanze;

23.  invita la Commissione a valutare con gli Stati membri l'opportunità di creare una «Carta europea del turista», con l'obiettivo di incoraggiare i turisti provenienti da uno Stato membro o da paesi terzi e che viaggiano in Europa a farlo regolarmente, attraverso l'offerta di informazioni, incluso l'elenco dei diritti, delle agevolazioni e dei servizi dedicati;

24.  ritiene che l'Unione europea sia fondata sulla diversità culturale e linguistica e che pertanto sia importante favorire l'accesso ai siti turistici fornendo ai visitatori strumenti atti ad agevolare la loro visita e facilitare la loro comprensione, come le audioguide o gli opuscoli descrittivi che offrono spiegazioni in almeno due lingue ufficiali dell'Unione europea, in particolare quando i siti visitati sono finanziati tramite i fondi strutturali;

25.  invita la Commissione, in cooperazione con gli attori del settore, a valutare la fattibilità di un «marchio europeo del turismo di qualità», individuando criteri comuni di qualità; ritiene che ciò debba avvenire coordinando le migliori esperienze già maturate dai diversi Stati membri e dalle associazioni di categoria, al fine di creare un marchio ombrello complementare ai marchi nazionali e riconosciuto sulla base di un accreditamento volontario («opt-in»);

26.  ritiene che occorra impedire la proliferazione dei marchi e ridurne il numero al fine di evitare rischi di confusione da parte dei consumatori ed eccessivi oneri per le imprese e di rendere i marchi più facilmente riconoscibili; invita la Commissione a valutare i marchi esistenti in termini di affidabilità, trasparenza e controllo della conformità; invita inoltre la Commissione, gli Stati membri e i soggetti interessati a promuovere gli strumenti esistenti e le migliori pratiche e a valutare nel lungo termine la possibilità di una graduale integrazione in un unico marchio del «marchio europeo di qualità» e dell'«Ecolabel – marchio di qualità ecologica per i servizi di ricettività turistica», tenendo conto della sostenibilità come criterio essenziale di qualità;

27.  chiede alla Commissione di farsi promotrice di un'iniziativa concreta volta alla progressiva armonizzazione dei sistemi di classificazione alberghiera (hotel, pensioni, stanze in affitto, ecc.), attraverso l'individuazione di criteri minimi comuni, a cominciare dalle esperienze positive delle associazioni di categoria (ad esempio, l'Hotelstars Union) e dei rappresentanti del settore; ritiene che tale graduale armonizzazione potrebbe rafforzare, al contempo, la visibilità dell'Europa come destinazione turistica e l'informazione offerta ai turisti; invita l'industria ricettiva europea a:

   proseguire gli sforzi in direzione di una graduale armonizzazione della classificazione alberghiera, tenendo conto dei criteri di accessibilità;
   cooperare con le istituzioni e informarle regolarmente dei progressi conseguiti;

28.  sottolinea l'importanza di prestare la dovuta attenzione al tema della sicurezza in vari tipi di alloggi, con particolare riferimento alle norme antincendio e alle misure di protezione dal monossido di carbonio; ritiene pertanto che vada incentivata l'adesione al metodo MBS (Management, Building and System), ferme restando le normative nazionali vigenti in linea con le raccomandazioni del Consiglio del 1986, o che vadano adottate misure di regolamentazione alternative in caso di fallimento dell'autoregolamentazione; pone altresì l'accento sull'importante ruolo della formazione del personale alberghiero in materia di piani d'emergenza e gestione dei rischi d'incendio e sottolinea la necessità di una raccolta sistematica dei dati sulla sicurezza alberghiera; sottolinea l'importanza di tenere sempre conto delle necessità dei disabili e delle persone con mobilità ridotta, anche in termini di formazione sulla sensibilizzazione verso le disabilità nella prevenzione degli incendi e nell'ambito della sicurezza alberghiera;

29.  ritiene opportuno che la Commissione, in collaborazione con l'industria del settore e le parti sociali, prepari una mappatura delle competenze professionali esistenti (Tourism Skill Competence Framework), onde disporre di una base di partenza sulla quale agire concretamente per fare incontrare domanda e offerta del settore turistico europeo;

30.  invita la Commissione, in collaborazione con gli Stati membri, a incoraggiare la mobilità e a valorizzare e promuovere l'apprendimento permanente, le esperienze di formazione professionale e universitaria e gli apprendistati nel settore del turismo, a mantenere uno stretto contatto con il mondo della ricerca e dell'impresa e ad attribuire maggiore rilievo all'innovazione nel settore turistico nell'Ottavo programma quadro di ricerca e sviluppo; ritiene che programmi dell'UE quali «Erasmus per i giovani imprenditori» e «Leonardo da Vinci» rappresentino opportunità uniche per l'acquisizione di competenze professionali e formative, nonché per aumentare le possibilità di carriera, e debbano quindi essere sviluppati e promossi ulteriormente, tenendo anche conto della possibilità di rivederli in modo tale che informino sulle migliori pratiche concernenti, fra l'altro, l'assistenza alla clientela, l'accessibilità e la sostenibilità;

31.  esorta la Commissione a seguire più da vicino l'attuazione, negli Stati membri, della direttiva relativa ai servizi per quanto riguarda il turismo;

32.  chiede che sia migliorato il riconoscimento reciproco da parte degli Stati membri delle qualifiche professionali nell'industria turistica, in modo da consentire sia a chi già lavora nel settore sia a chi intende iniziare a farlo di trovare migliori sbocchi professionali e incoraggiare la loro mobilità nel settore; ritiene che ciò potrebbe contribuire a fronteggiare i problemi connessi alla stagionalità delle attività lavorative di tale settore, da un lato, e al lavoro sommerso, dall'altro;

33.  evidenzia lo stretto legame tra turismo e trasporti e chiede alla Commissione e agli Stati membri di fare ogni sforzo per modernizzare le infrastrutture nazionali, regionali e transfrontaliere per i diversi modi di trasporto, con particolare attenzione alla progressiva e tempestiva attuazione dei progetti delle reti transeuropee dei trasporti e al completamento del Cielo unico europeo con l'obiettivo di rendere più efficiente la gestione del traffico aereo; ritiene importante incentivare la co-modalità e adottare misure adeguate nella gestione dei flussi turistici, in particolar modo durante i picchi stagionali e le emergenze di varia natura;

34.  esorta la Commissione a incentivare l'utilizzo di mezzi di trasporto più sostenibili, ad esempio attraverso la combinazione di trasporti con mezzi pubblici, treni, spostamenti in bicicletta e a piedi; invita la Commissione, tra l'altro, a favorire e sostenere, anche nel quadro delle reti trans europee dei trasporti, lo sviluppo di collegamenti con le isole, le aree rurali e montane, le regioni ultraperiferiche e, più in generale, le destinazioni meno accessibili;

35.  sottolinea la necessità di promuovere sistemi di vendita elettronica integrata dei biglietti per i diversi mezzi di trasporto, il che permetterebbe di incentivare l'intermodalità del sistema, agevolare i viaggi internazionali tra gli Stati membri, garantire la libera circolazione ed eliminare gli ostacoli alla realizzazione del mercato unico; ritiene che nel corso del processo di sviluppo debba essere attribuita particolare importanza alle specifiche esigenze di accesso delle persone disabili;

36.  accoglie con favore la legislazione dell'UE relativa ai diritti dei passeggeri, in particolare di quelli con mobilità ridotta, e chiede alla Commissione di presentare, a breve termine, un quadro legislativo ambizioso e coerente con norme comuni applicabili a tutti i modi di trasporto, completato da norme specifiche che tengano conto delle particolarità di ognuno di essi;

37.  invita la Commissione a valutare la fattibilità di una Carta dei diritti e delle responsabilità del turista che riconosca i principi di accessibilità, informazione, definizione trasparente dei prezzi, risarcimento, ecc.; invita gli Stati membri a istituire un sistema di arbitrato indipendente che permetta ai consumatori di far valere realmente tali diritti;

Turismo sostenibile e diversificato

38.  sottolinea che la politica del turismo deve tener conto in modo coerente dello sviluppo sostenibile, dunque soddisfare le esigenze delle generazioni attuali a livello sociale, economico e ambientale senza perdere di vista gli interessi delle generazioni future;

39.  accoglie con favore la volontà della Commissione di diversificare l'offerta turistica, il che contribuirebbe a compensare gli effetti della stagionalità; sottolinea, in particolare, l'importanza della collaborazione già avviata con il Consiglio d'Europa per la promozione del turismo culturale, storico, religioso, ambientale e paesaggistico attraverso percorsi/itinerari tematici che non solo valorizzano le radici storiche e culturali del nostro continente, ma contribuiscono anche allo sviluppo di un turismo alternativo, sostenibile e accessibile a tutti; ritiene che l'utilizzo di mezzi di trasporto sostenibili, tra i quali la bicicletta e la vela, debba essere incentivato in relazione a diversi itinerari;

40.  ritiene che al fine di differenziare l'offerta turistica europea da quella di altri paesi o continenti, risulta cruciale collegare il tradizionale settore del turismo con l'offerta del territorio in termini di prodotti e servizi e di beni materiali e immateriali;

41.  ritiene che la Commissione e il Consiglio d'Europa, in stretta cooperazione con gli Stati membri e le autorità regionali e locali, dovrebbero continuare a sostenere, anche attraverso mezzi finanziari, la creazione di nuovi «itinerari europei» e il mantenimento di quelli esistenti, anche sulle isole e nelle regioni costiere, montane e ultraperiferiche; ritiene che questi circuiti debbano valorizzare l'identità europea attraverso la promozione e il collegamento di luoghi simbolo, quali le cattedrali, i castelli, le università, i siti archeologici e gli insediamenti industriali, come pure personaggi simbolo e promotori dell'Europa; esorta la Commissione europea e gli Stati membri ad adottare tutte le misure opportune per salvaguardare il patrimonio e i beni europei per le future generazioni;

42.  incoraggia la Commissione ad agevolare la messa in rete e la cooperazione fra le regioni dell'UE al fine di collegare gli attuali percorsi ciclabili regionali, nazionali ed europei e potenziare nell'UE un turismo ciclabile sostenibile, efficiente sotto il profilo energetico e rispettoso dell'ambiente;

43.  sottolinea l'importanza di reti quali NECSTouR e EDEN per lo scambio di buone pratiche tra regioni europee e la promozione di destinazioni sostenibili; insiste inoltre sulla necessità di creare un sistema di indicatori comuni per la gestione sostenibile delle destinazioni turistiche, in stretta collaborazione con il «Tourism Sustainability Group» (TSG) e le autorità locali e regionali;

44.  è del parere che, data la storia del continente europeo, la Commissione debba promuovere con più vigore il patrimonio industriale europeo, il cui potenziale non è stato adeguatamente riconosciuto; sottolinea che la promozione del patrimonio industriale europeo, una delle principali aree di interesse culturale, potrebbe anche favorire le destinazioni secondarie e contribuire a realizzare un settore turistico europeo più sostenibile, diversificato e più uniformemente distribuito attraverso la conservazione, la trasformazione e il risanamento dei siti industriali;

45.  ritiene che il turismo rurale e l'agriturismo debbano essere sostenuti adeguatamente, in quanto settori che migliorano la qualità di vita, diversificano l'economia e le fonti di reddito delle zone rurali, creano posti di lavoro in tali regioni, mantengono la popolazione sul territorio evitandone lo spopolamento e stabiliscono un collegamento diretto con la promozione di prodotti alimentari tradizionali, ecologici e naturali; osserva che a tal fine è importante garantire la piena accessibilità della rete dei trasporti nonché di Internet e dell'infrastruttura informatica in queste zone; ritiene che ciò contribuisca all'obiettivo di promuovere nuove forme di turismo, prolungare le stagioni turistiche e riequilibrare le attività del settore fra le zone ad alta concentrazione turistica e le zone a elevato potenziale turistico non ancora adeguatamente sfruttate;

46.  ritiene necessario rafforzare la capacità di commercializzazione degli agricoltori e migliorarne l'accesso ai mercati locali, permettendo così alle aziende del settore della ristorazione di acquistare più agevolmente i prodotti locali di cui hanno bisogno;

47.  evidenzia come il turismo della natura contribuisca a uno sviluppo sostenibile del settore; ritiene sia importante concentrarsi sulle riserve naturali e le aree protette, onde renderli più accessibili al turista, anche attraverso lo sviluppo di percorsi transnazionali, nel rispetto del patrimonio ambientale e della biodiversità locale;

48.  evidenzia che la creazione di nuovi percorsi di navigazione interna può contribuire allo sviluppo sostenibile del turismo culturale, del turismo della natura e del turismo da diporto;

49.  ricorda che i viaggi connessi alla cultura, all'istruzione nonché alle attività giovanili e sportive sono sempre più diffusi e invita quindi gli Stati membri e le autorità locali e regionali a sostenere tali forme di turismo diventando più flessibili e adeguandosi alle nuove tipologie di consumatori derivanti dai mutamenti demografici, per tenere conto delle nuove forme di turismo orientate alle aspettative dei consumatori; sottolinea l'importanza del ruolo dello sport nella promozione del turismo, sia a livello di spettacolo che di partecipazione attiva allo sport, e sollecita la messa a punto di specifiche politiche di promozione e sostegno alle attività di turismo sportivo;

50.  invita la Commissione a promuovere un'iniziativa orizzontale dell'UE riguardante l'impatto ambientale del turismo, con particolare riferimento alla biodiversità europea, al ciclo dei rifiuti, al risparmio energetico e idrico, alla sana alimentazione e all'utilizzo dei terreni e delle risorse naturali, al fine di diffondere informazioni e materiali utili, sensibilizzare l'opinione pubblica e attenuare l'impatto del turismo sull'ambiente;

51.  si compiace degli sforzi messi in atto volontariamente dal settore per comprendere e ridurre l'impatto del turismo sull'ambiente e sulle destinazioni, come ad esempio il sistema di sostenibilità Travelife, un sistema innovativo, in parte finanziato dall'UE, che aiuta i consumatori a compiere scelte sostenibili e il settore a comprendere e gestire il suo impatto sulla catena dell'offerta;

52.  esorta la Commissione a sostenere le iniziative innovative delle PMI attive nel settore del turismo e a conservare e migliorare la ricchezza della biodiversità sostenendo l'ecoturismo;

53.  invita la Commissione a prendere in esame la possibilità di proclamare una giornata europea del turismo responsabile e sostenibile, organizzando in tutti gli Stati membri incontri informativi per promuovere forme di turismo sostenibile e comportamenti responsabili da parte dei turisti;

54.  sottolinea le notevoli ripercussioni del cambiamento climatico sulle zone turistiche europee, specialmente le più vulnerabili, in particolare le regioni costiere, le isole e le regioni montane; ritiene che sia necessario elaborare strategie per prevenire tali ripercussioni e contrastarle, incoraggiando tra l'altro l'innovazione e la diversificazione dei servizi turistici, intensificando la prevenzione dei rischi naturali e le politiche di mitigazione, adeguando le infrastrutture, anticipando l'incidenza della rarefazione delle risorse idriche e salvaguardando la sostenibilità della fauna, della flora e dei paesaggi delle zone interessate;

55.  osserva che le zone costiere costituiscono la principale meta turistica in Europa e che, di conseguenza, occorre prestare particolare attenzione ai metodi di pianificazione territoriale applicati alle coste, ai rischi di urbanizzazione intensiva, all'esigenza di preservare la qualità e la sostenibilità delle zone costiere, del loro patrimonio nonché delle infrastrutture dei servizi turistici; sottolinea la necessità, nell'ambito di una strategia del turismo costiero, insulare e marino, di investire adeguate risorse al fine di preservare le coste europee dal fenomeno dell'erosione, di tutelarne il patrimonio ambientale e faunistico e di migliorare la qualità delle acque, con l'obiettivo di sviluppare un turismo balneare e subacqueo sostenibile e di qualità; accoglie con favore, a tale riguardo, l'iniziativa della Commissione volta a elaborare una strategia per un turismo costiero e marino sostenibile e chiede lo sviluppo di strategie specifiche simili per le isole, le regioni montane e altre zone vulnerabili;

56.  ribadisce l'importanza del turismo balneare come peculiarità di alcune regioni costiere europee; invita la Commissione a valutare se la direttiva 2006/123/CE abbia ripercussioni negative sulle PMI di questo settore e, se lo ritiene necessario, a proporre misure per attenuare tali ripercussioni e garantire che le caratteristiche specifiche di questa categoria professionale siano prese in considerazione nell'applicazione della direttiva; invita inoltre gli Stati membri a valutare, in cooperazione con le autorità competenti, l'introduzione di misure compensative per attenuare i danni causati agli operatori turistici dall'introduzione di una nuova legislazione che comporta la perdita dei diritti acquisiti e causa perdite correlate a investimenti non ammortizzati destinati a rinnovare o adeguare le sue strutture nel rispetto della legislazione precedentemente in vigore; ritiene che tali misure siano necessarie al fine di salvaguardare gli investimenti degli operatori e migliorare la qualità del servizio alla clientela;

57.  invita la Commissione e gli Stati membri, nell'ambito di una politica marittima integrata, a sostenere lo sviluppo delle infrastrutture portuali, con l'intento di adeguare i terminali portuali alle esigenze delle persone con mobilità ridotta e di garantire le interconnessioni con altri modi di trasporto e i collegamenti con l'offerta turistica dell'entroterra, che sono fattori essenziali per il trasporto marittimo dei passeggeri, il turismo costiero e il turismo da diporto; invita gli Stati membri, in questo contesto, a eliminare, qualora ve ne fossero, eventuali restrizioni;

58.  prende atto che l'evoluzione demografica in Europa determinerà una continua crescita del turismo della salute e in particolar modo del turismo termale; invita la Commissione, tenendo conto che esistono diverse norme dell'UE su questioni legate al termalismo, a valutare la possibilità di presentare una proposta legislativa unica sul termalismo, onde dare una struttura organica e regolamentata al settore, incentivandone la competitività e precisando fin d'ora che le aziende termali operanti negli Stati membri, in quanto erogatrici di servizi sanitari, sono escluse dall'ambito di applicazione della direttiva 2006/123/CE; sottolinea la rilevanza della nuova legislazione sulla sanità transfrontaliera e la necessità di una sua attuazione nel rigoroso rispetto dei criteri e delle condizioni imposte dal nuovo quadro legislativo, al fine di garantirne un'applicazione interamente soddisfacente;

59.  insiste sul peso economico del «turismo da shopping»; sottolinea che questa forma di turismo rappresenta, per un numero considerevole di turisti, un motivo essenziale di soggiorno nell'Unione, le cui imprese e i cui marchi sono leader mondiali del settore del lusso; sottolinea che si tratta di una forma di turismo in piena espansione, ma che l'Unione subisce la forte concorrenza di altre destinazioni turistiche internazionali, che offrono, ad esempio, agevolazioni per gli acquisti esentasse o il rimborso dell'IVA; raccomanda pertanto di collaborare con il settore del lusso e i professionisti del turismo per formulare nuove misure e offerte che consentano all'Unione di conservare la sua capacità di attrazione e la sua competitività;

60.  insiste sulla necessità di promuovere il turismo d'affari europeo nell'UE e nel mondo, vista l'importanza economica che assume in talune località d'Europa e il numero di servizi connessi all'accoglienza e all'organizzazione di fiere, mostre, congressi e altre manifestazioni professionali (servizi alberghieri, ristorazione, commercio, trasporti, agenzie di comunicazione e di organizzazione di eventi, ecc.);

61.  ricorda che un turismo eticamente responsabile è un obiettivo imprescindibile; accoglie con favore il codice etico dell'Organizzazione mondiale del turismo (OMT) e auspica che vengano prontamente recepiti dalla Commissione e dagli Stati membri; si compiace al riguardo della proposta della Commissione di estendere la giurisdizione nazionale degli Stati membri ai reati di abuso sessuale sui minori commessi all'estero, punendo così, di fatto, il turismo sessuale;

Turismo per tutti

62.  sottolinea che la stagionalità, insita nell'attività turistica, può essere fonte di precarietà in termini di occupazione e condizioni di lavoro; esorta, a tale riguardo, a elaborare una politica specifica a favore dei lavoratori stagionali, in particolare attraverso misure per il prolungamento dei periodi stagionali attraverso la diversificazione delle attività turistiche;

63.  invita la Commissione a definire un piano per promuovere la progressiva riduzione del carattere stagionale del turismo; incoraggia la Commissione, in questo contesto, a basarsi sui risultati fin qui positivi dell'azione preparatoria «Calypso» e invita la Commissione e gli Stati membri a proseguire quest'azione, permettendo alle persone svantaggiate, come gli anziani, i disabili, i giovani e le famiglie a basso reddito, di avere un accesso facilitato alle vacanze, particolarmente durante la bassa stagione e in caso di spostamenti transfrontalieri; chiede, a tale proposito, di continuare a pianificare e integrare nell'offerta turistica l'accessibilità fisica, la prestazione di servizi adeguati e l'offerta di informazioni affidabili; ritiene che le numerose buone pratiche già esistenti in fatto di accessibilità e responsabilizzazione possano essere fonte di ispirazione;

64.  sottolinea l'importanza, nel quadro di una nuova strategia dell'UE sulla disabilità, di assicurare l'accessibilità per le persone disabili, non solo rispetto ai mezzi di trasporto, ma anche all'alloggio, alla ristorazione, a informazioni accessibili a tutti e ai servizi turistici in genere; sottolinea la necessità di fornire quindi informazioni chiare sulle misure adottate; invita la Commissione ad assicurare che sia garantita l'accessibilità per quanto riguarda tutti i prodotti e servizi legati al turismo;

65.  invita la Commissione e gli Stati membri a promuovere l'attuazione di programmi di recupero, conservazione e custodia di siti di interesse culturale, storico o ambientale, allo scopo di favorire una maggiore fruibilità da parte dei turisti; auspica che si incoraggi la partecipazione dei giovani volontari a tali programmi nel corso del 2011, Anno europeo del volontariato, e negli anni a seguire;

66.  invita la Commissione a favorire anche il cosiddetto turismo della reciprocità (Visiting Friends and Relatives, VFR) quale importante mezzo per rafforzare l'integrazione della cultura europea;

Turismo e risorse

67.  invita la Commissione a coordinare, dare visibilità ed estendere il beneficio degli strumenti finanziari a favore del rafforzamento della competitività del turismo esistenti in capo alle diverse direzioni generali, nonché a verificarne il corretto utilizzo, con particolare riferimento al FESR, al FEASR, al FSE e al FEP; ritiene che in un contesto di restrizioni di bilancio sia fondamentale istituire delle sinergie fra i diversi strumenti finanziari esistenti, che devono essere adattati ai cambiamenti del turismo e della clientela, alla diversificazione delle attività connesse al turismo e alle esigenze di sviluppo locale; chiede inoltre alla Commissione di formulare indicazioni chiare in merito alla disponibilità di finanziamenti per i progetti connessi al turismo, nonché di creare una banca dati inter-DG di facile accesso, che sensibilizzi e offra informazioni in merito ai progetti turistici cofinanziati dall'UE;

68.  sottolinea che il turismo deve continuare a svolgere un ruolo importante per la politica di coesione nell'ambito delle prospettive finanziarie 2014-2020; chiede che le prossime prospettive finanziarie e i regolamenti sui Fondi strutturali prevedano tra le priorità il risanamento delle zone turistiche cadute in declino, al fine di assicurarne la competitività e la sostenibilità;

69.  incoraggia inoltre gli Stati membri e gli enti locali e regionali ad approfittare appieno degli strumenti di formazione professionale offerti dal FSE e da altri strumenti comunitari, nazionali, regionali e locali; ritiene essenziale sensibilizzare gli Stati membri e gli enti a sviluppare bandi dedicati per il turismo, sulle base delle priorità previste dai Fondi strutturali;

70.  chiede la creazione, nell'ambito delle prospettive finanziarie 2014-2020, di un programma specifico per il turismo orientato in particolare alle micro, piccole e medie imprese, incoraggiando i partenariati tra imprese e pubblico-privati per progetti paneuropei nel settore ed esorta al contempo le PMI a investire in tale settore;

71.  insiste sulla necessità di assicurare una continuità nel sostegno ai progetti pilota nel settore del turismo dopo il 2011, ed eventualmente di valutarne di nuovi per contribuire all'attuazione della nuova strategia;

Altre questioni importanti per il settore turistico

72.  osserva che le imprese turistiche hanno bisogno di dati statistici paragonabili e di elevata qualità per finalità di programmazione a lungo termine delle strutture della domanda e dell'offerta e per sviluppare destinazioni turistiche; chiede pertanto alla Commissione, nella misura in cui ciò rientra tra le sue competenze, di provvedere affinché tali dati siano disponibili in tutta Europa; deplora il fatto che non esistono statistiche ufficiali in materia di turismo rurale e di agriturismo, e che gli unici dati disponibili si basano su stime; si compiace delle azioni previste al fine di consolidare la base di conoscenze socioeconomiche sul turismo, fermo restando che occorre evitare quanto più possibile di imporre oneri finanziari e amministrativi supplementari;

73.  chiede alla Commissione di presentare, entro settembre 2011, una proposta legislativa per la revisione della direttiva 90/314/CEE, per garantire un quadro normativo chiaro ai consumatori e alle imprese del settore sia in situazioni ordinarie che in situazioni straordinarie dovute, ad esempio, a determinati fenomeni climatici e naturali o a disordini politici; sottolinea che il concetto stesso di «viaggi tutto compreso» è superato ormai da tempo e, nel quadro della revisione, esorta la Commissione ad assoggettare tutti i prestatori di servizi turistici alla stessa normativa; sottolinea che la qualità dei servizi offerti al consumatore e la concorrenza leale devono essere considerate aspetti fondamentali in tale contesto;

74.  evidenzia l'opportunità di una progressiva armonizzazione di un'aliquota IVA ridotta sul turismo tra gli Stati membri come condizione necessaria per una concorrenza trasparente tra le imprese turistiche all'interno dell'UE e nei confronti dei paesi terzi; accoglie con favore in quest'ottica la discussione avviatasi con la pubblicazione del Libro verde sul futuro dell'IVA;

75.  invita gli Stati membri a tenere conto degli effetti negativi della tendenza progressiva all'aumento delle tasse a carico dei turisti che viaggiano nell'Unione europea o all'interno degli Stati membri, in particolare le tasse sul carburante, i costi per le misure di sicurezza, le tasse aeroportuali, municipali e portuali, in particolare durante la bassa stagione; sottolinea che se sarà applicata una tassa supplementare sul turismo, occorrerà debitamente pubblicizzarla per aumentare il livello di sensibilizzazione di turisti e operatori;

76.  invita il Consiglio dell'UE ad accelerare i tempi per l'adozione della proposta di direttiva concernente la modernizzazione del regime speciale IVA (TOMS), prevedendo l'inserimento di un meccanismo di «opt-in» capace di azzerare la distorsione della concorrenza tra le diverse categorie di operatori del settore, in quanto i recepimenti nazionali non omogenei portano attualmente a gravi conseguenze;

77.  sottolinea la necessità di una politica di concorrenza attiva che controlli la tendenza alla concentrazione del settore e l'abuso di una posizione dominante;

78.  chiede che la Commissione presenti, entro il 2012, una strategia integrata sul turismo, in conformità e a integrazione dell'attuale strategia e il relativo piano d'attuazione;

79.  ritiene opportuno costituire al Parlamento una specifica task force tecnica per il turismo, con l'obiettivo di seguire da vicino la realizzazione delle azioni proposte dalla Commissione e delle indicazioni del Parlamento europeo;

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80.  incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio e alla Commissione.

(1) GU L 384 del 31.12.1986, pag. 60.
(2) GU L 158 del 23.6.1990, pag. 59.
(3) GU L 376 del 27.12.2006, pag. 36.
(4) GU L 116 del 9.5.2009, pag. 18.
(5) GU L 198 del 30.7.2009, pag. 57.
(6) GU L 27 del 30.1.2010, pag. 1.
(7) GU C 193 E del 17.8.2006, pag. 325.
(8) GU C 297 E del 20.11.2008, pag. 184.
(9) GU C 45 E del 23.2.2010, pag. 1.
(10) Testi approvati, P7_TA(2011)0057.

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