Risoluzione del Parlamento europeo dell'1 dicembre 2011 concernente la posizione del Consiglio sul progetto di bilancio rettificativo n. 6/2011 dell'Unione europea per l'esercizio 2011, sezione III – Commissione (17631/2011 – C7-0440/2011 – 2011/2267(BUD))
Il Parlamento europeo,
– visti il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, in particolare l'articolo 314, e il trattato che istituisce la Comunità europea dell'energia atomica, in particolare l'articolo 106 bis,
– visto il regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio, del 25 giugno 2002, che stabilisce il regolamento finanziario applicabile al bilancio generale delle Comunità europee(1), e in particolare gli articoli 37 e 38,
– visto il bilancio generale dell'Unione europea per l'esercizio 2011, definitivamente adottato il 15 dicembre 2010(2),
– visto l'accordo interistituzionale del 17 maggio 2006 tra il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione sulla disciplina di bilancio e la sana gestione finanziaria (AII del 17 maggio 2006)(3),
– visto il progetto di bilancio rettificativo n. 6/2011 dell'Unione europea per l'esercizio 2011, presentato dalla Commissione il 18 ottobre 2011 (COM(2011)0674),
– vista la posizione del Consiglio sul progetto di bilancio rettificativo n. 6/2011, adottata il 30 novembre 2011 (17631/2011 – C7-0440/2011),
– visti gli articoli 75 ter e 75 sexies del suo regolamento,
– vista la relazione della commissione per i bilanci (A7-0407/2011),
A. considerando che il progetto di bilancio rettificativo n. 6/2011 al bilancio generale 2011 prevede, tra l'altro, incrementi degli stanziamenti d'impegno per le rubriche 1 e 4, per importi rispettivamente pari a 3,25 milioni di EUR e a 113,4 milioni di EUR, un aumento degli stanziamenti di pagamento volto a coprire il fabbisogno della rubrica 1 per un importo pari a 550,3 milioni di EUR, e un aggiornamento della stima delle entrate;
B. considerando che il Consiglio ha modificato il progetto di bilancio rettificativo n. 6/2011, riducendo a 200 milioni di EUR il totale netto di incremento degli stanziamenti d'impegno;
C. considerando che il Parlamento ha costantemente sottolineato, nel corso dell'intera procedura di bilancio 2011, che il livello globale dei pagamenti voluto dal Consiglio e adottato per l'esercizio finanziario 2011 era insufficiente e non avrebbe consentito di soddisfare tutte le esigenze esplicitamente convenute;
D. considerando che i due rami dell'autorità di bilancio hanno concordato, in sede di conciliazione di bilancio per l'esercizio 2011, una dichiarazione congiunta sugli stanziamenti di pagamento che impegna il Parlamento e il Consiglio a «evitare carenze di stanziamenti di pagamento»;
E. considerando che il fabbisogno di pagamenti è già stato parzialmente affrontato tramite lo storno globale di stanziamenti di pagamento (DEC 34/2011) per un importo complessivo pari a 719,2 milioni di EUR; considerando che la Commissione dovrà presto presentare un nuovo storno globale per far fronte, nella misura del possibile, al fabbisogno non coperto dall'accordo sul progetto di bilancio rettificativo n. 6/2011, vale a dire un importo pari a 1 047 milioni di EUR al 18 novembre 2011, al fine di adempiere agli obblighi giuridici dell'Unione in materia di stanziamenti di pagamento;
F. considerando che il proposto incremento di 200 milioni di EUR degli stanziamenti di pagamento rappresenta solo una parte limitata del fabbisogno supplementare constatato fino alla fine del 2011, pari a 1 642 milioni di EUR al 18 novembre 2011;
G. considerando che gli incrementi alla rubrica 4 destinati all'assistenza finanziaria alla Palestina, al processo di pace e all'UNRWA, nonché alle misure di accompagnamento nel settore delle banane sono stati riassegnati da stanziamenti non utilizzati a titolo dell'assistenza macrofinanziaria e fanno parte dell'accordo raggiunto dal comitato di conciliazione sul bilancio per l'esercizio 2012;
H. considerando che parte dell'aumento del gettito deriva da sanzioni e interessi di mora per un totale di 435 milioni di EUR, cioè dall'attuazione della politica di concorrenza;
1. prende atto del progetto di bilancio rettificativo n. 6/2011 e dei successivi riesami che comportano un aggiornamento del fabbisogno in stanziamenti di pagamento e possibili ridistribuzioni degli stanziamenti d'impegno;
2. osserva che il bilancio rettificativo n. 6/2011, così come modificato dal Consiglio, rispecchia l'accordo raggiunto dal comitato di conciliazione, il quale riguarda sia il bilancio per l'esercizio 2012 che il progetto di bilancio rettificativo n. 6/2011;
3. esprime profondo rammarico per il clima di sfiducia prevalente durante i negoziati tra la Commissione e gli Stati membri per quanto riguarda l'entità degli stanziamenti di pagamento aggiuntivi necessari alla Commissione nel 2011 per poter adempiere agli obblighi giuridici dell'Unione; chiede alla Commissione di comunicare ai due rami dell'autorità di bilancio e al pubblico in generale le incidenze di tale accordo sull'attuazione dei programmi in corso; esprime profonda inquietudine circa gli effetti della decisione in oggetto sulla gestione dei Fondi strutturali e del Fondo di coesione negli Stati membri, unitamente ai programmi chiave nell'ambito della rubrica «Crescita sostenibile»;
4. sottolinea che l'approccio seguito dal Consiglio è in contrasto con i processi del semestre europeo e che occorrerebbe puntare al rafforzamento della governance economica europea in grado di generare sinergie e complementarità tra il bilancio dell'Unione e i bilanci nazionali; è tanto più preoccupato per la posizione del Consiglio dal momento che, per far sì che l'Unione superi l'attuale crisi economica e sociale, occorre promuovere investimenti lungimiranti;
5. esprime la propria disponibilità a partecipare, insieme al Consiglio e alla Commissione, a un esercizio di valutazione inteso a far fronte ad eventuali carenze e lacune nell'attuazione dei programmi pluriennali in corso, in particolare nell'ambito delle sottorubriche 1a e 1b;
6. ribadisce la propria ferma convinzione che una parte del gettito derivante da sanzioni e interessi di mora, cioè dall'attuazione della politica della concorrenza, che è una competenza esclusiva dell'Unione, dovrebbe essere direttamente reintegrata e reinvestita nel bilancio dell'Unione, e non restituita agli Stati membri all'atto del saldo;
7. approva, senza emendamenti, la posizione del Consiglio sul progetto di bilancio rettificativo n. 6/2011; incarica il suo Presidente di constatare che il bilancio rettificativo n. 6/2011 è definitivamente adottato e di provvedere alla sua pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea;
8. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio e alla Commissione nonché ai parlamenti nazionali.