Risoluzione legislativa del Parlamento europeo dell'1 dicembre 2011 sul progetto comune, approvato dal comitato di conciliazione, di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio recante modifica del regolamento (CE) n. 1889/2006 che istituisce uno strumento finanziario per la promozione della democrazia e dei diritti umani nel mondo (PE-CONS 00058/2011 – C7-0378/2011 – 2009/0060B(COD))
(Procedura legislativa ordinaria: terza lettura)
Il Parlamento europeo,
– visto il progetto comune approvato dal comitato di conciliazione e le relative dichiarazioni del Parlamento europeo e del Consiglio (PE-CONS 00058/2011 – C7-0378/2011),
– vista la sua posizione in prima lettura(1) sulla proposta della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio (COM(2009)0194),
– vista la sua posizione in seconda lettura(2) sulla posizione del Consiglio in prima lettura(3),
– visto il parere formulato dalla Commissione sugli emendamenti del Parlamento alla posizione del Consiglio in prima lettura (COM(2011)0170),
– vista la posizione del Consiglio in seconda lettura,
– visto l'articolo 294, paragrafo 13, del trattato sul funzionamento dell'Unione europea,
– visto l'articolo 69 del suo regolamento,
– vista la relazione della sua delegazione al comitato di conciliazione (A7-0404/2011),
1. approva il progetto comune;
2. conferma la dichiarazione comune del Parlamento europeo e del Consiglio allegata alla presente risoluzione;
3. incarica il suo Presidente di firmare l'atto congiuntamente al Presidente del Consiglio, a norma dell'articolo 297, paragrafo 1, del trattato sul funzionamento dell'Unione europea;
4. incarica il suo Segretario generale di firmare l'atto, previa verifica che tutte le procedure siano state debitamente espletate, e di procedere, d'intesa con il Segretario generale del Consiglio, a pubblicarlo, unitamente alle relative dichiarazioni del Parlamento europeo e del Consiglio, nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea;
5. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione legislativa al Consiglio e alla Commissione nonché ai parlamenti nazionali.
Dichiarazione del Parlamento europeo e del Consiglio sul ricorso agli atti delegati nel futuro quadro finanziario pluriennale (QFP) 2014-2020
Il Parlamento europeo e il Consiglio prendono atto della comunicazione della Commissione «Un bilancio per la strategia Europa 2020» (COM(2011)0500(1)), specie in relazione al ricorso proposto agli atti delegati nei futuri strumenti di finanziamento esterno e attendono proposte legislative che saranno debitamente esaminate.
La Commissione nella sua comunicazione «Un bilancio per la strategia Europa 2020» (COM(2011)0500) afferma che: «Inoltre, la futura base giuridica per i vari strumenti proporrà l'uso estensivo di atti delegati per consentire una maggiore flessibilità nella gestione delle politiche durante il periodo di finanziamento, nel rispetto delle prerogative dei due rami legislativi.» e che: ' Si ritiene che il controllo democratico dell'aiuto esterno debba essere migliorato. Tale miglioramento si potrebbe ottenere ricorrendo agli atti delegati previsti dall' articolo 290 del trattato, in relazione a determinate componenti dei programmi, non soltanto ponendo i co-legislatori su un piano di parità, ma anche garantendo una maggiore flessibilità della programmazione. Per il FES, si propone di allineare il controllo con il DCI, pur tenendo conto delle peculiarità di tale strumento.«