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Procedura : 2013/2049(BUD)
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A7-0133/2013

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Martedì 16 aprile 2013 - Strasburgo
Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione: domanda EGF/2011/016 IT/Agile
P7_TA(2013)0110A7-0133/2013
Risoluzione
 Allegato

Risoluzione del Parlamento europeo del 16 aprile 2013 sulla proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio sulla mobilitazione del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione, in conformità al punto 28 dell'accordo interistituzionale del 17 maggio 2006 tra il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione sulla disciplina di bilancio e la sana gestione finanziaria (domanda EGF/2011/016 IT/Agile, presentata dall'Italia) (COM(2013)0120 – C7-0060/2013 – 2013/2049(BUD))

Il Parlamento europeo,

–  vista la proposta della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio (COM(2013)0120 – C7-0060/2013),

–  visto l’accordo interistituzionale del 17 maggio 2006 tra il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione sulla disciplina di bilancio e la sana gestione finanziaria(1) (AII del 17 maggio 2006), in particolare il punto 28,

–  visto il regolamento (CE) n. 1927/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 20 dicembre 2006, che istituisce un Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione(2) (regolamento FEG),

–  vista la procedura di negoziazione a tre prevista al punto 28 dell'AII del 17 maggio 2006,

–  vista la lettera della commissione per l'occupazione e gli affari sociali,

–  vista la relazione della commissione per i bilanci (A7-0133/2013),

A.  considerando che l'Unione ha predisposto strumenti legislativi e di bilancio per fornire un sostegno supplementare ai lavoratori che risentono delle conseguenze dei grandi cambiamenti strutturali nei flussi commerciali mondiali e per agevolare il loro reinserimento nel mercato del lavoro;

B.  considerando che l'ambito di applicazione del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (FEG) è stato ampliato per le domande presentate tra il 1° maggio 2009 e il 30 dicembre 2011 al fine di includere un sostegno per i lavoratori licenziati come conseguenza diretta della crisi finanziaria ed economica mondiale;

C.  considerando che il sostegno finanziario dell'Unione ai lavoratori licenziati dovrebbe essere dinamico e messo a disposizione nel modo più rapido ed efficiente possibile, in conformità della dichiarazione comune del Parlamento europeo, del Consiglio e della Commissione adottata durante la riunione di concertazione del 17 luglio 2008, e nel rispetto dell'AII del 17 maggio 2006 con riferimento all'adozione di decisioni di mobilizzazione del FEG;

D.  considerando che l'Italia ha presentato la domanda EGF/2011/016 IT/Agile allo scopo di chiedere un contributo finanziario del FEG a seguito di 1 257 licenziamenti effettuati dalla società Agile S.r.l., con 856 lavoratori destinatari di misure cofinanziate dal FEG, durante il periodo di riferimento che va dal 22 settembre 2011 al 22 dicembre 2011;

E.  considerando che la domanda soddisfa i criteri di ammissibilità stabiliti dal regolamento FEG;

1.  concorda con la Commissione sul fatto che sussistono le condizioni di cui all'articolo 2, lettera a), del regolamento FEG e che, di conseguenza, l'Italia ha diritto a un contributo finanziario a norma di tale regolamento;

2.  rileva con rammarico che, mentre le autorità italiane hanno presentato la domanda di contributo finanziario a titolo del FEG il 30 dicembre 2011, la sua valutazione è stata messa a disposizione dalla Commissione il 7 marzo 2013; si rammarica che il periodo di valutazione si sia protratto per ben 15 mesi; invita la Commissione a concludere la fase di valutazione e a presentare infine proposte di decisione sui rimanenti casi presentati nel 2011;

3.  rileva che i 1 257 licenziamenti presso l'Agile S.r.l., impresa che opera nel settore delle tecnologie dell'informazione e delle comunicazioni (TIC) in Italia, sono stati causati da una contrazione del settore IT più grave del previsto e dalla stretta creditizia seguita alla crisi economica e finanziaria, circostanze che hanno rappresentato un onere supplementare per l'impresa, la quale non è riuscita a trovare una soluzione vantaggiosa ed è stata sottoposta a una procedura di insolvenza nel 2010;

4.  rammenta che la Commissione ha già riconosciuto in passato che i settori delle TIC sono stati colpiti dalla crisi, avendo il FEG prestato sostegno ai lavoratori licenziati nel settore delle TIC nei Paesi Bassi (caso EGF/2010/012 Noord Holland)(3);

5.  sottolinea che i licenziamenti presso l'Agile sono distribuiti sulla maggior parte del italiano, interessando dodici delle venti regioni italiane: Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Toscana, Umbria, Lazio, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia;

6.  osserva che nel triennio che va dal 2008 al 2010 il tasso di disoccupazione in Italia è aumentato dal 6,8% all'8,5% e che in otto delle dodici regioni in questione è stato registrato un aumento superiore alla media nazionale, compreso tra l'1,9% e il 2,6%; mette in rilievo che i licenziamenti all'Agile aggraveranno ulteriormente la fragile situazione occupazionale attuale, in particolare nelle regioni del Sud, dove le prospettive di ripresa economica sono meno ottimistiche;

7.  valuta positivamente il fatto che, al fine di fornire un'assistenza tempestiva ai lavoratori, le autorità italiane hanno deciso di avviare l'attuazione delle misure personalizzate già il 15 marzo 2012, con largo anticipo rispetto alla decisione definitiva in merito alla concessione del sostegno del FEG al pacchetto coordinato proposto;

8.  invita le autorità italiane a utilizzare pienamente le potenzialità del sostegno del FEG e a incoraggiare il maggior numero possibile di lavoratori a partecipare alle misure; ricorda che i primi interventi del FEG in Italia hanno sofferto di un tasso di esecuzione del bilancio relativamente basso a causa principalmente dei bassi livelli di partecipazione;

9.  osserva che il pacchetto coordinato di servizi personalizzati da cofinanziare comprende misure miranti a reinserire nel lavoro 856 lavoratori, tra cui consulenza per la carriera e valutazione delle competenze, outplacement (ricollocamento) e assistenza alla ricerca attiva, voucher formativo/formazione professionalizzante, voucher fruizione di master, assistenza all'imprenditorialità e bonus per la creazione di un'impresa, incentivi all'assunzione, accompagnamento al lavoro, indennità per la ricerca attiva e «voucher di conciliazione» (contributi per spese specifiche) come il contributo per l'assistenza a persone non autosufficienti e il contributo alle spese di viaggio, nonché il bonus per la mobilità territoriale in caso di accettazione di un nuovo lavoro che comporta un cambiamento di residenza;

10.  accoglie positivamente l'inclusione, nel pacchetto coordinato di servizi personalizzati, del modulo «accompagnamento al lavoro» (assistenza di tutori dopo il reinserimento professionale), volto a garantire che il rientro dei lavoratori nel mercato del lavoro sia sostenibile;

11.  accoglie con favore il fatto che il bonus per la mobilità territoriale sia versato solamente quale contributo una tantum su presentazione della prova delle spese sostenute;

12.  valuta positivamente i voucher di conciliazione per l'assistenza a persone non autosufficienti (bambini, anziani o disabili), previsti per consentire ai lavoratori di assistere i familiari non autosufficienti e di partecipare al programma conciliando la formazione e la ricerca di un impiego con gli obblighi familiari;

13.  si compiace del fatto che le parti sociali – in particolare le organizzazioni sindacali, coinvolte a livello locale – siano state consultate in merito alla progettazione delle misure del pacchetto coordinato FEG e che una politica di parità tra donne e uomini nonché il principio di non discriminazione saranno applicati durante le varie fasi di esecuzione del FEG e nell'accesso al medesimo;

14.  ricorda l'importanza di migliorare le possibilità di impiego di tutti i lavoratori attraverso una formazione adeguata e il riconoscimento delle capacità e delle competenze acquisite durante la loro carriera professionale; si attende che la formazione offerta nell'ambito del pacchetto coordinato sia adattata non solo alle esigenze dei lavoratori licenziati ma anche all'effettivo contesto imprenditoriale;

15.  chiede alla Commissione di indicare con maggiore precisione, nelle future proposte, i tipi di formazione da prestare, in quali settori i lavoratori hanno probabilità di trovare occupazione e se la formazione offerta è adeguata alle future prospettive economiche e alle esigenze del mercato del lavoro nelle regioni interessate dai licenziamenti; accoglie tuttavia con favore lo stretto legame tra il voucher e il percorso concordato di reinserimento di ciascun lavoratore;

16.  osserva che le informazioni fornite sul pacchetto coordinato di servizi personalizzati da finanziare a titolo del FEG includono informazioni sulla complementarità con le azioni finanziate dai Fondi strutturali; sottolinea che le autorità italiane hanno confermato che le azioni ammissibili non ricevono aiuti da altri strumenti finanziari dell'Unione; ribadisce la richiesta alla Commissione di presentare, nelle sue relazioni annuali, una valutazione comparativa dei dati in questione, onde assicurare il pieno rispetto della regolamentazione vigente e garantire che non possano verificarsi duplicazioni di servizi finanziati dall'Unione;

17.  sottolinea l'importanza di una buona e tempestiva cooperazione tra la Commissione e gli Stati membri nella predisposizione delle domande a norma del prossimo nuovo regolamento FEG, in modo che il sostegno del FEG possa essere fornito in tempi rapidi;

18.  chiede alle istituzioni interessate di compiere gli sforzi necessari per migliorare le disposizioni procedurali al fine di accelerare la mobilizzazione del FEG; apprezza la procedura perfezionata messa in atto dalla Commissione, a seguito della richiesta del Parlamento di accelerare l'erogazione delle sovvenzioni, al fine di presentare all'autorità di bilancio la sua valutazione sull'ammissibilità di una domanda FEG contestualmente alla proposta di mobilizzazione del Fondo; auspica l'introduzione di ulteriori miglioramenti procedurali all'interno del nuovo regolamento sul Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (2014–2020) e il conseguimento di un maggior grado di efficienza, trasparenza e visibilità del FEG;

19.  sottolinea che, in conformità dell'articolo 6 del regolamento FEG, occorre garantire che il Fondo sostenga il reinserimento dei singoli lavoratori licenziati in un impiego stabile; sottolinea inoltre che l'assistenza del FEG può cofinanziare solo misure attive per il mercato del lavoro che portino a un'occupazione durevole, a lungo termine; ribadisce che il contributo del FEG non deve sostituire le azioni che sono di competenza delle imprese in forza della legislazione nazionale o dei contratti collettivi, né le misure relative alla ristrutturazione di imprese o settori;

20.  approva la decisione allegata alla presente risoluzione;

21.  incarica il suo Presidente di firmare tale decisione congiuntamente al Presidente del Consiglio e di provvedere alla sua pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea;

22.  incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione, compreso l'allegato, al Consiglio e alla Commissione.

(1) GU C 139 del 14.6.2006, pag. 1
(2) GU L 406 del 30.12.2006, pag. 1.
(3) Decisione 2011/99/UE del Parlamento europeo e del Consiglio (GU L 41 del 15.2.2011, pag. 8).


ALLEGATO

DECISIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO

concernente la mobilitazione del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione, in conformità al punto 28 dell'accordo interistituzionale del 17 maggio 2006 tra il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione sulla disciplina di bilancio e la sana gestione finanziaria (domanda EGF/2011/016 IT/Agile, presentata dall'Italia)

(Dato l'accordo tra il Parlamento e il Consiglio, la posizione del Parlamento corrisponde all'atto legislativo finale, la decisione2013/277/UE.)

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