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Procedura : 2013/2679(RSP)
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RC-B7-0315/2013

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PV 04/07/2013 - 13.13

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P7_TA(2013)0332

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Giovedì 4 luglio 2013 - Strasburgo
Preparazione del programma di lavoro della Commissione per il 2014
P7_TA(2013)0332RC-B7-0315/2013

Risoluzione del Parlamento europeo del 4 luglio 2013 sulle priorità del Parlamento europeo per il programma di lavoro della Commissione per il 2014 (2013/2679(RSP))

Il Parlamento europeo,

–  vista la comunicazione della Commissione sul programma di lavoro della Commissione per il 2013 (COM(2012)0629),

–  vista la strategia Europa 2020,

–  viste le conclusioni del Consiglio europeo del 27-28 giugno 2013,

–  visto l'ultimo accordo quadro sulle relazioni tra il Parlamento europeo e la Commissione(1), in particolare l'allegato IV,

–  visto l'articolo 35, paragrafo 3, del suo regolamento,

A.  considerando che una crisi prolungata sarà superata soltanto con un ulteriore approfondimento risoluto dell'integrazione europea e che la crisi finanziaria, economica e del debito ha evidenziato la necessità di un maggiore controllo democratico e dell'assunzione di responsabilità chiare;

B.  considerando che la Commissione dovrebbe presentare misure volte a preservare e rafforzare i modelli europei di economia sociale di mercato, al fine di porre rimedio ai danni inferti dalla prolungata recessione e ripristinare la piena occupazione e la crescita sostenibile;

C.   considerando che la fragilità del sistema bancario, i persistenti problemi legati al debito e al disavanzo con cui sono confrontati gli Stati membri, la perdita di competitività dell'Europa nell'economia mondiale, l'elevata disoccupazione giovanile e il disagio sociale derivanti dal declino economico pongono l'UE di fronte a sfide senza precedenti;

D.  considerando la necessità che le scelte di bilancio a livello di Unione corrispondano alle priorità politiche di quest'ultima, in termini non solo di importi ma anche di flessibilità e di equilibrio;

E.  considerando che la Commissione ha il compito di promuovere l'interesse generale dell'UE, di adottare iniziative appropriate a tal fine, di provvedere all'applicazione dei trattati, di vigilare sull'applicazione della legislazione dell'UE, di svolgere funzioni di coordinamento, esecuzione e gestione nonché di avviare l'iniziativa legislativa;

F.  considerando che al termine dell'attuale legislatura tutte le procedure in sospeso vengono accantonate a meno che il Parlamento, il Consiglio e la Commissione presentino una richiesta motivata affinché una determinata tematica di cui sia stata completata la prima lettura della procedura legislativa sia ripresa dal neoeletto Parlamento;

PARTE 1

1.  sollecita un approfondimento del processo democratico nel settore della governance economica, con un maggiore coinvolgimento del Parlamento, che concorra a migliorare le fiducia dei cittadini nella capacità dell'Unione di gestire la crisi; ritiene che al riguardo la Commissione dovrebbe svolgere appieno il ruolo che le affida il trattato, che resta incompatibile con la delega di compiti decisionali nella governance economica dell'Unione a organi non soggetti a scrutinio; riserva particolare preoccupazione al miglioramento dell'assunzione di responsabilità da parte della Commissione quando opera in veste di membro della troika;

2.  ritiene che, alla luce della conclusione dei negoziati politici sul QFP 2014-2020, la Commissione dovrebbe provvedere in via prioritaria al corretto funzionamento del nuovo quadro finanziario, comprese la nuove regole riguardanti la flessibilità convenute nel contesto dei negoziati; auspica che al momento della sua investitura la nuova Commissione assuma un impegno formale di procedere alla revisione del QFP entro la fine del 2016, cosicché il nuovo Parlamento europeo possa riesaminare le priorità dell'UE;

3.  esprime particolare preoccupazione per la situazione dei pagamenti nel 2014 e sollecita la Commissione a presentare bilanci rettificativi nel corso dell'esercizio ove se ne presenti l'esigenza;

4.  sottolinea l'importanza che riserva alla questione della riforma del sistema delle risorse proprie dell'UE; invita la Commissione a provvedere a che il gruppo di alto livello sulle risorse proprie sia convocato e inizi i suoi lavori quanto prima, al fine di assicurare che la prima serie di risultati sia disponibile entro la fine del 2014, come previsto nella dichiarazione congiunta sulle risorse proprie concordata come elemento dell'accordo sul QFP;

5.  ricorda che le priorità politiche dell'Unione devono trovare riscontro nel bilancio dell'UE; sottolinea che il bilancio dell'UE è un bilancio di investimenti con un forte effetto leva; sollecita la Commissione a difendere il bilancio dell'UE per potenziare gli investimenti strategici mediante il valore aggiunto europeo e per rilanciare l'economia europea;

6.  ritiene che l'occupazione sia la priorità assoluta e che debbano essere utilizzati tutti gli strumenti disponibili a livello europeo per conservare i posti di lavoro esistenti e per crearne di nuovi per i giovani, specialmente nei settori dei servizi, dell'industria e dell'economia digitale; ritiene pertanto che gli investimenti intesi a rafforzare la competitività dell'Unione svolgeranno un ruolo centrale il prossimo anno e negli anni a venire;

7.  accoglie con favore l'impegno assunto dal Consiglio europeo del 27-28 giugno 2013 di completare la costruzione di un'autentica Unione economica e monetaria, coinvolgendo tutti gli elementi dell'Unione bancaria, il coordinamento più efficace delle politiche economiche, lo sviluppo di meccanismi per la solidarietà finanziaria e il rafforzamento della dimensione sociale, tuttavia deplora l'incapacità di compiere progressi più rapidi; invita la Commissione a presentare una comunicazione sulla dimensione sociale dell'UEM;

8.  insiste sulla rapida conclusione di tutte le iniziative legislative necessarie al fine di istituire un unico meccanismo di vigilanza basato sulla Banca centrale europea;

9.  sostiene la strategia di crescita UE 2020, che ha la finalità di istituire il contesto politico giusto per stimolare l'imprenditorialità, la creazione di posti di lavoro, l'elevamento del tenore di vita e lo sviluppo di un'economia sostenibile;

10.  sottolinea la necessità di migliorare il contesto macroeconomico per l'industria, agevolando l'accesso al capitale, fornendo infrastrutture migliori, tutelando i diritti di proprietà e sostenendo in particolare le PMI, al fine di aumentarne la competitività e l'accesso a nuovi mercati;

11.  sollecita un intervento per completare l'attuale programma di lavoro della Commissione entro la fine del suo mandato, segnatamente per quanto riguarda il mercato unico dei servizi, l'agenda digitale, il mercato interno dell'energia e l'estensione degli accordi commerciali globali liberi ed equi;

12.  sollecita la Commissione a intensificare e rafforzare i suoi sforzi per tutelare gli interessi finanziari dell'UE, a presentare proposte per istituire una Procura europea e completare la riforma rinviata dell'Ufficio europeo per la lotta antifrode;

13.  propone di avviare negoziati accelerati con il Consiglio e la Commissione prima della fine del suo mandato al fine di completare il numero maggiore possibile di fascicoli, nel pieno rispetto delle procedure legislative previste dal trattato di Lisbona; ribadisce di non poter accettare eventuali altri elementi intergovernativi in relazione all'UEM;

14.  invita la Commissione a tenere in debita considerazione le posizioni specifiche per settori del Parlamento quali esposte nella parte 2 della presente risoluzione;

PARTE 2

Attuazione

15.  sollecita la Commissione a migliorare la coerenza del suo programma legislativo, a potenziare la qualità redazionale degli atti legislativi, a perfezionare la sua valutazione di impatto dei progetti legislativi, a proporre ove opportuno l'utilizzo delle tavole di concordanza ai fini di un migliore recepimento della legislazione dell'UE e a sostenere il Parlamento nei suoi negoziati con il Consiglio sul ricorso agli atti delegati e di esecuzione, che rischiano di causare blocchi significativi nel processo legislativo;

16.  sollecita la Commissione a proporre l'introduzione di dichiarazioni di corretta gestione nazionale, firmate al livello politico appropriato e riguardanti tutti i fondi dell'UE soggetti a gestione concorrente; sottolinea la necessità di procedere a una vigilanza rigorosa e credibile tramite controlli per monitorare attentamente i finanziamenti e l'efficacia in termini di costi dei finanziamenti e dell'amministrazione dell'UE, assicurando in tal modo un elevato rapporto qualità-prezzo dell'azione unionale ma anche garantendo che le entrate siano riscosse nel rispetto delle norme vigenti;

17.  esprime la convinzione che occorra migliorare e ammodernare la cooperazione tra le istituzioni dell'UE, onde accrescerne l'efficacia e consentire un controllo democratico più incisivo dei poteri esecutivi a livello di UE; rileva che l'accordo interistituzionale del 2010 va rivisto; chiede un più stretto coordinamento con il Consiglio, come previsto dal trattato di Lisbona; sottolinea la necessità di privilegiare sempre il metodo unionale, che permette un dibattito pubblico grazie al coinvolgimento democratico del Parlamento; reputa inoltre che la legislazione complessa, specialmente nel settore dei servizi finanziari, meriti una discussione pubblica e parlamentare adeguata e ampia;

18.  esprime il suo rammarico nel constatare, nonostante le successive promesse della Commissione, che diversi obiettivi annunciati non sono stati realizzati, sia in termini quantitativi che qualitativi; sollecita la Commissione a impegnarsi con i due colegislatori in un dialogo intensivo per la presentazione e l'adozione delle rimanenti proposte legislative annunciate;

19.  sollecita la Commissione a facilitare la rapida conclusione del trilogo sullo statuto dei partiti politici a livello europeo in tempo per le elezioni del Parlamento europeo;

Mercato unico

20.  ricorda il ruolo chiave che il mercato unico riveste quale motore per l'integrazione, la crescita economica e l'occupazione dell'UE e quale pilastro dell'economia reale dell'UE; invita pertanto la Commissione a concentrarsi sulla governance del mercato unico al fine di ottimizzare l'adozione e l'applicazione delle priorità politiche e legislative ed elaborare una valutazione periodica dell'integrazione del mercato unico - basata sulla relazione sullo stato dell'integrazione del mercato unico che accompagna le analisi annuali della crescita nonché sulle raccomandazioni per paese - nel quadro del semestre europeo;

21.  invita la Commissione a continuare a concentrarsi sul miglioramento della governance del mercato unico, a rinnovare l'impegno per conseguire la semplificazione amministrativa, a riservare adeguata considerazione alla proporzionalità delle misure proposte e a monitorare i progressi verso la piena attuazione dell'acquis del mercato unico, specialmente nel settore dei servizi;

22.  accoglie con favore le proposte della Commissione per l'Atto per il mercato unico II in riferimento alle azioni prioritarie volte a incentivare la crescita, l'occupazione e la fiducia nel mercato unico;

23.  esige l'applicazione piena della direttiva sui servizi; invita la Commissione ad assistere gli Stati membri nel promuovere l'accesso al mercato unico dei servizi; chiede alla Commissione di rivedere le pratiche restrittive in atto, come ad esempio la verifica della necessità economica;

24.  invita la Commissione a verificare con cura e rigore l'applicazione e il recepimento dell'agenda dei consumatori, della protezione dei consumatori e della fiducia nel mercato unico; chiede alla Commissione, considerando che la fiducia dei consumatori è alla base di un mercato unico ben funzionante, di perseguire attivamente con gli Stati membri la rapida attuazione della direttiva sui diritti dei consumatori, della direttiva sulla risoluzione alternativa delle controversie e del regolamento sulla risoluzione delle controversie online e di rivedere il funzionamento della direttiva sulle pratiche commerciali sleali;

25.  accoglie con favore il nuovo regolamento sulla sicurezza dei prodotti di consumo che garantisce la salute e la sicurezza dei consumatori e nel contempo facilita gli scambi di merci, specialmente per le PMI;

26.  sollecita la Commissione ad attuare il codice doganale aggiornato, sviluppando pienamente pratiche armonizzate nell'ambito della dogana elettronica;

27.  invita la Commissione a valutare in modo più sistematico l'impatto delle proprie proposte sulle PMI, su cui l'Europa conta ai fini di creare numerosi posti di lavoro; invita al riguardo la Commissione a scoraggiare attivamente la prassi di regolamentazione nazionale supplementare (gold plating) della legislazione unionale, in quanto elemento che altera le condizioni di concorrenza equa nel mercato unico;

28.  sottolinea l'importanza di adottare misure per migliorare l'accesso ai finanziamenti per le PMI; chiede alla Commissione di rafforzare e attuare le misure previste nel piano d'azione sullo spirito imprenditoriale e accelerare l'adozione dell'iniziativa sull'imprenditorialità; chiede uno strumento di finanziamento "finestre per le PMI" a titolo dei programmi futuri COSME e Orizzonte 2020, con la partecipazione del FEI e della BEI, da avviare rapidamente per attivare fondi e investimenti pubblici e privati in nuove attività economiche innovative e sostenibili, tra cui PMI orientate alla crescita;

29.  chiede alla Commissione di far rispettare l'accordo tra le tre istituzioni affinché onorino gli impegni a legiferare meglio, includendo gli Stati membri, che devono essere incoraggiati dalla Commissione a effettuare i propri test PMI e test di mercato unico; osserva a questo proposito che il Consiglio dovrebbe istituire una propria unità di valutazione di impatto per l'effettuazione di valutazioni di impatto sui propri emendamenti; sottolinea l'importanza dei controlli di idoneità nell'agenda relativa al miglioramento della regolamentazione;

30.  invita la Commissione a promuovere gli interessi delle PMI e delle microimprese assicurando un accesso più agevole al mercato unico dell'Europa; accoglie con favore le misure già adottate dalla Commissione per ridurre gli oneri normativi per le PMI e le microimprese derivanti dalla legislazione UE;

31.  invita la Commissione a formulare proposte legislative per migliorare la governance del mercato unico, basate sulla relativa relazione legislativa d'iniziativa, visto il contributo fondamentale che il mercato unico può dare alla crescita nell'Unione europea;

32.  accoglie con favore l'accordo politico sul pacchetto relativo agli appalti e le concessioni pubbliche; sollecita la Commissione e gli Stati membri a procedere a un'attuazione rapida e globale delle nuove disposizioni; sollecita in particolare lo sviluppo di una strategia di comunicazione e formazione per promuovere nuove competenze e capacità nel settore degli appalti innovativi e orientati ai risultati;

33.  prende atto dell'accordo ora confermato con il Consiglio sulle riforme della direttiva sul reciproco riconoscimento delle qualifiche professionali; chiede la rapida attuazione delle nuove disposizioni e dei nuovi profili professionali da promuovere al fine di delineare nuovi quadri europei di qualificazione;

34.  accoglie con favore la proposta della Commissione sulla divulgazione di informazioni non finanziarie e la invita a operare strettamente con il Parlamento e il Consiglio per pervenire alla conclusione all'inizio del 2014;

35.  ribadisce la propria richiesta di una proposta di quattordicesima direttiva sul diritto societario in materia di trasferimento transfrontaliero della sede sociale;

36.  invita a rivitalizzare l'industria europea, al fine di creare nuovi posti di lavoro, sostenere la crescita sostenibile e garantire buone condizioni di lavoro per tutti i cittadini europei;

37.  invita la Commissione a promuovere ulteriormente l'iniziativa sul mercato unico presentando proposte volte a sviluppare, completare e attuare il mercato unico digitale, ad esempio un nuovo quadro strategico che includa la disponibilità e la portabilità transfrontaliera nell'UE di contenuti digitali, nonché in particolare iniziative volte a fomentare maggiore fiducia dei consumatori, tra cui misure per facilitare i pagamenti online e migliorare la distribuzione e le infrastrutture di contenuti digitali;

38.  sollecita la Commissione a portare avanti la riforma del diritto d'autore, assicurando che sia adattata all'ambiente di Internet; ribadisce la necessità di portare a termine la riforma dei diritti di proprietà industriale per promuovere la crescita e la creazione di posti di lavoro in Europa;

39.  reputa indispensabile per la stabilità dell'economia dell'Unione e per il ritorno a una crescita economica sostenibile l'istituzione efficace di un'Unione bancaria, creando un unico meccanismo di vigilanza associato a un unico meccanismo di risoluzione delle crisi per le banche, come pure un quadro UE per i regimi nazionali di garanzia dei depositi; chiede alla Commissione, a tale proposito, di presentare senza indugio tutte le proposte necessarie, unitamente alle norme tecniche di regolamentazione necessarie per la corretta attuazione del pacchetto CRD 4;

40.  sottolinea che, al fine di rafforzare ulteriormente e quanto prima l'efficienza e la solidità dei mercati finanziari dell'Unione, le proposte pendenti della Commissione in materia di servizi finanziari devono essere adottate rapidamente, evitandone l'entrata in vigore tardiva;

41.  invita in particolare la Commissione ad adottare al più presto possibile le sue proposte per un regolamento che istituisca un meccanismo di risoluzione unico e per il seguito da dare alle raccomandazioni sulla riforma strutturale delle banche; sottolinea l'importanza del fatto che i colegislatori gestiscano rapidamente tali proposte, onde consentirne una tempestiva entrata in vigore;

42.  rileva che la ricerca e l'innovazione sono essenziali per la competitività dell'UE, mediante la messa a punto di programmi di ricerca e innovazione, ma anche con la semplificazione delle procedure, la condivisione e il coordinamento dei finanziamenti a tutti i livelli di pertinenza (UE/Stati membri/regione) e la creazione di sinergie tra programmi europei, e chiede alla Commissione di dare attuazione a tali principi;

43.  prende atto dell'accordo su "Orizzonte 2020", onde consentire una transizione snella dal 7PQ e garantire la continuità della politica centrale dell'UE in materia di ricerca e innovazione che, nei programmi passati, ha accusato effetti negativi derivanti dagli accordi dell'ultimo minuto tra il Consiglio e il Parlamento;

44.  invita la Commissione a formulare le opportune proposte riguardo a una definizione comune a livello di Unione di "paradisi fiscali" e a introdurre una lista nera dei paesi terzi e giurisdizioni non cooperativi; sollecita gli Stati membri a dar seguito agli impegni assunti di attuare le raccomandazioni della Commissione sulle misure intese a incoraggiare i paesi terzi ad applicare norme minime di buona governance in materia fiscale e di pianificazione fiscale aggressiva, nonché ad adottare le misure richieste per intensificare la lotta alla frode e all'evasione fiscale;

Clima, ambiente, energia e trasporti

45.  insiste sulla necessità di attuare la tabella di marcia verso un'Europa efficiente nell'uso delle risorse al fine di predisporre incentivi per lo sviluppo dell'economia verde, per la tutela della biodiversità e la lotta al cambiamento climatico, tra cui l'integrazione delle misure di uso efficiente delle risorse nel semestre europeo, come previsto nell'ambito di Europa 2020;

46.  invita la Commissione a presentare quanto prima proposte per ovviare alle carenze strutturali dell'attuale sistema di scambio dei diritti di emissioni;

47.  si attende che la Commissione presenti senza ulteriore indugio proposte legislative per la revisione della direttiva sulla qualità dell'aria, al fine di assicurare una protezione maggiore dalle conseguenze negative dell'inquinamento atmosferico sulla salute umana;

48.  sottolinea che la conclusione di un accordo globale sul clima nell'ambito dell'ONU nel 2015, in linea con l'obiettivo UE 2° C, conserva assoluta priorità e riconosce che per imprimere dinamismo ai negoziati internazionali volti a conseguire l'obiettivo saranno necessarie decisioni riguardanti il quadro di politiche dell'UE per il clima e l'energia nel 2014;

49.  esorta la Commissione ad accelerare i lavori concernenti il riesame del "pacchetto igiene" alla luce dei recenti casi di pratiche fraudolente verificatisi nell'UE in relazione ai prodotti a base di carne;

50.  chiede alla Commissione di presentare un quadro generale delle politiche e della legislazione dell'Unione in materia di rifiuti, tra cui gli obiettivi della pertinente normativa e quelli della direttiva sulle alternative all'invio in discarica;

51.  invita la Commissione a presentare un piano d'azione dettagliato riguardante misure intese a conseguire un mercato unico pienamente integrato e interconnesso nel settore energetico; evidenzia l'esigenza di offrire ai consumatori prezzi energetici trasparenti e comparabili;

52.  sottolinea di nuovo che l'efficienza e i risparmi in campo energetico sono il modo meno costoso per ridurre i costi energetici e limitare le importazioni di combustibili fossili e pertanto devono essere al centro di ogni misura di politica energetica proposta;

53.  sottolinea l'esigenza di completare un mercato unico per tutti i modi di trasporto, compresa l'ulteriore liberalizzazione del mercato del trasporto di merci su strada, cosicché sia garantita la libera circolazione di merci e servizi, con norme chiare e applicabili facilmente, mirate a un concorrenza libera e leale e alla riduzione degli oneri amministrativi per le PMI; sollecita ciononostante la Commissione a elaborare una relazione sullo stato del mercato dei trasporti su strada dell'UE entro la fine del 2013 e a completare tutte le necessarie analisi prima di presentare proposte legislative;

54.  considera il Cielo unico europeo (CUE), concepito oltre un decennio fa, un progetto di grande importanza; teme che se l'Unione europea non agirà nei prossimi anni, la saturazione dello spazio aereo nel centro dell'Europa diverrà tale da rendere impossibile qualsiasi margine di crescita; chiede pertanto una riforma dello spazio aereo, un'idea che è già stata adottata dagli Stati membri mediante la riforma degli attuali sistemi di controllo del traffico aereo e l'introduzione di blocchi funzionali di spazio aereo; plaude all'attuale sviluppo soddisfacente del SESAR, l'elemento tecnologico del CUE; sottolinea che il nuovo sistema sarà vantaggioso per tutti, in particolare per le compagnie aeree europee, e chiede alla Commissione di rendere operativi tutti i blocchi funzionali di spazio aereo; chiede una promozione mirata a un uso maggiore degli aeroporti regionali;

55.  invita la Commissione a onorare i suoi impegni a garantire il pieno completamento dello spazio ferroviario europeo unico e ad estendere le competenze dell'Agenzia ferroviaria europea nel campo della certificazione, della sicurezza e dell'omologazione del materiale rotabile;

56.  chiede proposte per completare il mercato unico delle telecomunicazioni, tra cui misure per abolire gli oneri di roaming entro il 2015;

Società coese e inclusive – Europa dei cittadini

57.  rileva che la politica di coesione dell'Unione europea sta garantendo investimenti per la crescita e l'occupazione sostenibili, nonché per il rafforzamento della competitività in Europa, conformemente agli obiettivi di coesione economica, sociale e territoriale nell'UE; ricorda che la politica di coesione costituisce il principale strumento di investimento ai fini della realizzazione degli obiettivi della strategia Europa 2020; invita pertanto la Commissione ad adottare prontamente misure adeguate nell'ottica di garantire un avvio tempestivo, nonché a definire condizioni chiare che consentano l'attuazione dei programmi operativi 2014-2020 negli Stati membri; sollecita la Commissione a presentare immediatamente un progetto riveduto di regolamento (CE) n. 2012/2002 sul Fondo di solidarietà dell'Unione europea;

58.  sottolinea che, ai fini della corretta attuazione del bilancio pluriennale, si rende necessario il pacchetto legislativo generale dei regolamenti sulla politica di coesione nell'ambito del prossimo quadro finanziario pluriennale per il periodo 2014-2020; osserva che tali regolamenti devono essere integrati dall'adozione di atti di esecuzione e atti delegati;

59.  invita la Commissione a promuovere misure quali la riforma dei mercati del lavoro in cui i problemi strutturali impediscono l'ingresso dei giovani, nonché a sostenere gli Stati membri nell'attuazione di una "garanzia per i giovani" al fine di aiutare i giovani ad accedere all'occupazione e alla formazione;

60.  constata che si registra un'elevata domanda non soddisfatta di personale qualificato nel campo delle tecnologie dell'informazione e dello sviluppo di sistemi; suggerisce che questo settore diventi una delle priorità della formazione e del sostegno allo sviluppo nell'ambito dell'iniziativa europea a favore dell'occupazione giovanile;

61.  invita la Commissione a presentare una proposta di direttiva concernente le patologie muscoloscheletriche connesse al lavoro e una revisione della direttiva 2004/37/CE sulla protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti da un'esposizione ad agenti cancerogeni o mutageni durante il lavoro;

62.  invita la Commissione a garantire, grazie a una revisione degli orientamenti per l'occupazione nel 2014, che la politica sociale e la politica del lavoro svolgano un ruolo attivo nella risposta alla crisi; sollecita la Commissione, a tale riguardo, ad assistere gli Stati membri nell'elaborazione di strategie per lo sviluppo di nuove competenze e ad aiutare i disoccupati a reinserirsi quanto prima nel mercato del lavoro; sottolinea tuttavia la necessità di adoperarsi in modo sostanziale, tramite l'iniziativa a favore dell'occupazione giovanile, per fornire sostegno, nelle regioni dell'Unione più gravemente colpite, ai gruppi vulnerabili e ai giovani disoccupati e che non partecipano ad alcun ciclo di istruzione e formazione, che sono senza lavoro o inattivi, accelerando l'impianto di attività finanziate a titolo del Fondo sociale europeo (FSE);

63.  invita la Commissione a elaborare una relazione annuale sulla riforma dei sistemi di formazione professionale negli Stati membri, recando in tal modo un contributo strutturale a lungo termine al miglioramento dell'occupabilità dei giovani;

64.  sostiene iniziative a livello dell'UE a integrazione degli sforzi nazionali per potenziare il microcredito e fomentare l'imprenditorialità sociale fornendo servizi prestati in misura insufficiente dal settore pubblico o privato;

65.  chiede nuovamente la revisione della direttiva riguardante l'applicazione del principio dell'uguaglianza retributiva tra uomini e donne a parità di lavoro o per lavori di pari valore; chiede che la Commissione rinnovi gli sforzi volti a sbloccare la direttiva sul congedo di maternità e che sia dato seguito all'elaborazione dell'analisi costi/benefici relativa al congedo di paternità;

66.  ribadisce che la Commissione dovrebbe presentare una strategia per l'eliminazione della violenza contro le donne, come chiesto dal Parlamento in numerose risoluzioni, e che l'UE dovrebbe diventare parte della Convenzione del Consiglio d'Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica, in modo da esercitare un forte impulso sui 26 Stati membri che non hanno ancora sottoscritto e ratificato tale Convenzione;

67.  ricorda che la politica antidiscriminazione svolge un ruolo essenziale nella promozione dell'inclusione sociale e invita la Commissione a proporre una tabella di marcia dell'UE contro l'omofobia e la discriminazione; esorta la Commissione a garantire che negli Stati membri siano elaborate e attuate efficacemente strategie nazionali di integrazione dei rom, nonché ad assicurare che la discriminazione sia affrontata e condannata in occasione del dialogo con i paesi terzi e che la lotta alle discriminazioni sia integrata nei programmi di cooperazione;

68.  sottolinea l'importanza dei settori dell'istruzione, della cultura, degli audiovisivi, della gioventù, dello sport e della cittadinanza, nonché di garantire che dispongano di risorse finanziarie adeguate ed efficienti;

69.  invita la Commissione a indagare i problemi alla base del riconoscimento parziale, da parte delle università di provenienza, dei corsi completati e dei crediti ottenuti nell'ambito del sistema europeo di accumulazione e trasferimento dei crediti (ECTS) dagli studenti che hanno compiuto un periodo di studio presso un'altra università nel quadro del programma Erasmus;

70.  chiede un accordo globale in relazione al pacchetto sulla protezione dei dati che permetta di garantire un livello di protezione uniforme ed elevato per gli interessati e condizioni di concorrenza paritarie per le imprese;

71.  ritiene che, al fine di garantire la sicurezza dei cittadini europei, il proseguimento della lotta al terrorismo rivesta un interesse capitale per l'Unione europea e chiede fermamente una revisione della legislazione europea sulla conservazione dei dati;

72.  invita la Commissione a proseguire d'urgenza i lavori relativi all'accordo UE-USA sulla protezione dei dati personali e ribadisce che urge pervenire rapidamente alla loro conclusione;

73.  sostiene che le proposte mirate al riconoscimento reciproco degli effetti di taluni documenti di stato civile, unitamente a norme minime di procedura civile, costituirebbero un importante passo avanti nella creazione di uno spazio di giustizia caratterizzato da procedure più semplici, più chiare e più accessibili per i cittadini, e sarebbero il segno di una maggiore fiducia nel reciproco riconoscimento dei provvedimenti di giustizia civile;

74.  sollecita la Commissione ad avvalersi al meglio della strategia dell'UE per l'eradicazione della tratta di esseri umani (2012-2016) nell'affrontare il problema della tratta di esseri umani;

75.  invita la Commissione a proporre l'estensione del quadro di valutazione in materia di giustizia onde comprendere anche lo Stato di diritto, la democrazia e i diritti fondamentali;

76.  sottolinea l'importanza di combattere la criminalità organizzata, il riciclaggio di denaro nonché la frode e la corruzione a danno degli interessi finanziari dell'UE a livello transfrontaliero;

77.  invita la Commissione a completare la tabella di marcia sui diritti processuali e a controllare il recepimento delle direttive adottate, assicurando che i diritti fondamentali degli indagati e degli imputati siano sufficientemente protetti attraverso norme minime comuni in materia di diritti processuali nei procedimenti penali e rendendo effettivo il principio del riconoscimento reciproco;

78.  sostiene la Commissione nelle sue attività in materia di diritti delle vittime e le chiede di assistere gli Stati membri nel garantire la piena e completa attuazione, da parte di tutti gli Stati membri, della direttiva che istituisce norme minime riguardanti i diritti, l'assistenza e la protezione delle vittime di reato entro il 16 novembre 2015;

79.  accoglie con favore la proposta della Commissione relativa alle condizioni di ingresso e di soggiorno per ricercatori, studenti, partecipanti a scambi scolastici, tirocinanti e volontari; sollecita ulteriori proposte concrete in materia di migrazione legale;

80.  invita la Commissione a elaborare orientamenti volti ad assicurare che le norme Schengen siano applicate correttamente dagli Stati membri, al fine di garantire il pieno rispetto della libertà di circolazione delle persone ed evitare qualsiasi uso improprio o abuso in relazione alla possibilità di reintrodurre controlli alle frontiere interne;

81.  invita la Commissione a garantire che il sistema europeo comune di asilo sia attuato correttamente in tutta l'UE, nel rispetto dell'impegno di cui al trattato;

82.  si attende che la Commissione presenti nuove proposte o consideri più approfonditamente la possibilità di una revisione per quanto concerne la legislazione vigente nell'ambito del diritto sostanziale e procedurale, in particolare i regolamenti Roma II e Bruxelles II;

83.  sollecita la Commissione a valutare l'attuazione del regolamento sull'iniziativa dei cittadini europei e a modificarlo se necessario;

Agricoltura e pesca

84.  invita la Commissione a garantire una celere e corretta attuazione della riforma della politica agricola comune (PAC), che sfoci in una PAC solida, sostenibile ed equa, che sia utile agli agricoltori e ai consumatori europei, promuova lo sviluppo rurale e tuteli l'ambiente;

85.  riconosce che l'attuazione costituirà il principale obiettivo delle attività del 2014; invita pertanto la Commissione ad assicurare l'effettiva attuazione degli accordi definitivi di riforma della PAC, che riducono al minimo gli oneri per gli agricoltori e gli enti amministrativi degli Stati membri, garantendo nel contempo che le nuove norme siano attuate in maniera efficace, rigorosa e trasparente;

86.  prende atto dell'intenzione della Commissione di presentare una proposta legislativa sull'utilizzo di tecniche di clonazione animale per la produzione alimentare; esorta la Commissione a prendere in considerazione, in sede di elaborazione della proposta, le recenti preoccupazioni espresse in merito all'etichettatura e all'applicazione coerente della legislazione relativa alla catena alimentare dell'UE, avvalendosi nel contempo dei più recenti sviluppi scientifici e tecnologici in questo campo;

87.  plaude alla proposta della Commissione relativa a una nuova strategia per la salute degli animali, come pure al suo impegno di garantire la coerenza tra i principi orizzontali della legislazione in materia di salute animale, benessere animale e sicurezza alimentare; chiede uno stretto allineamento della strategia per la salute degli animali con la strategia Europa 2020 onde garantire il corretto funzionamento del mercato interno degli animali e dei loro prodotti, rafforzando nel contempo la sostenibilità e la competitività dell'agricoltura europea;

88.  sollecita la Commissione a prendere i provvedimenti necessari per assistere gli Stati membri nell'attuazione della nuova politica comune della pesca in conformità del futuro Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca; si attende che la Commissione garantisca che l'articolo 43, paragrafo 2, del TFUE costituisca la base giuridica delle sue proposte, limitando il ricorso all'articolo 43, paragrafo 3, alle proposte strettamente correlate alla fissazione e alla ripartizione delle possibilità di pesca; si aspetta, a tal fine, che la Commissione contribuisca alla creazione di una task force interistituzionale composta da rappresentanti di tutte e tre le istituzioni nell'ottica di individuare il modo più opportuno di procedere;

89.  sottolinea che il nuovo Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca deve migliorare le misure intese a ridurre la capacità della flotta; insiste che la nuova politica della pesca va consolidata con misure di controllo potenziato;

90.  invita la Commissione a continuare a intensificare la lotta alla pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata (IUU);

Politica estera e di sviluppo

91.  auspica che la Commissione continui a sostenere la politica tradizionale dell'UE in materia di allargamento; ritiene che l'Unione potrebbe perdere credibilità politica nel mondo qualora chiudesse le porte ai suoi vicini;

92.  Rammenta che i paesi del vicinato orientale e meridionale permangono una priorità e sottolinea che è a tutt'oggi necessario definire e attuare con chiarezza la nuova strategia dell'Unione e il principio "più progressi, più aiuti";

93.  sottolinea l'importanza di ribadire con maggiore determinazione le prospettive di allargamento per quanto concerne i paesi dei Balcani occidentali e sottoscrive la raccomandazione della Commissione di avviare negoziati di adesione all'UE con la Serbia e l'ex Repubblica jugoslava di Macedonia; invita la Commissione a dialogare con la Turchia in quanto paese candidato e plaude in modo particolare all'apertura del capitolo di adesione 22 sulla politica regionale;

94.  invita la Commissione a intensificare le attività volte allo sviluppo del partenariato orientale, segnatamente nel campo della cooperazione in materia di mobilità e istruzione;

95.  invita la Commissione a dare un contributo costruttivo al riesame del servizio europeo per l'azione esterna (SEAE), nella prospettiva di cooperare con il Consiglio e il Parlamento a sostegno di iniziative adeguatamente coordinate nel campo della politica estera e di sicurezza comune; chiede maggiore flessibilità nell'erogazione dell'assistenza finanziaria in situazioni di crisi;

96.  ricorda alla Commissione la necessità di migliorare la valutazione dell'attuazione del consenso sull'aiuto umanitario e la sua complementarità con gli Stati membri e i donatori, nonché la necessità di sottoporre a riesame il regolamento (CE) n. 1257/1996 del Consiglio;

97.  invita il SEAE a favorire la promozione e l'attuazione del concetto della "responsabilità di proteggere" (R2P), conformemente alla raccomandazione del Parlamento del 18 aprile 2013(2) al Consiglio sul principio delle Nazioni Unite, al fine di raggiungere un consenso europeo sulla R2P;

98.  invita la Commissione a rafforzare, in termini di entità e di efficacia, la fornitura di assistenza e di aiuti umanitari dell'UE a favore delle popolazioni che necessitano di beni e servizi di base in Siria nonché dei rifugiati siriani presenti nei paesi limitrofi;

99.  invita la Commissione a presentare una proposta relativa all'istituzione di un meccanismo, finanziato dal pertinente strumento finanziario dell'UE per l'azione esterna e composto da un gruppo di investigatori, procuratori, avvocati e altri esperti nazionali e internazionali provenienti dagli Stati membri dell'UE come pure da altri paesi interessati (Svizzera, Canada e Stati Uniti), avente l'obiettivo di prestare consulenza e assistenza in ambito giuridico e tecnico alle autorità dei paesi della Primavera araba nel processo di recupero dei beni oggetto di appropriazione indebita sottratti dai precedenti dittatori, dalle loro famiglie e dai loro regimi;

100.  invita la Commissione a passare da una politica di sviluppo prevalentemente orientata alle risorse ad una politica di sviluppo orientata ai risultati, con dati annuali precisi sui risultati ottenuti nell'ambito dello sviluppo, assicurando nel contempo che gli sforzi di sviluppo dell'Unione abbiano un impatto durevole sull'eliminazione della povertà;

101.  invita la Commissione ad affrontare in maniera pragmatica la questione dei diritti di proprietà nei paesi in via di sviluppo e a elaborare un approccio coerente insieme agli altri partner internazionali in materia di sviluppo, così da avviare un processo di emancipazione delle comunità locali e degli individui nei paesi in via di sviluppo; sottolinea che questo processo rappresenta una delle pietre angolari dello sviluppo e che potrebbe liberare dalla povertà intere nazioni e intensificare le attività economiche nei paesi in via di sviluppo;

102.  sottolinea che, per incrementare l'efficienza degli aiuti, è altresì cruciale garantire una maggiore coerenza delle politiche e che tutti i settori dell'UE, specialmente quelli che hanno un impatto significativo sui paesi in via di sviluppo, contribuiscano alla creazione di ricchezza nei paesi in via di sviluppo; osserva inoltre che è altresì necessario potenziare il coordinamento tra gli Stati membri;

103.  rileva che affrontare i problemi della malnutrizione infantile e della sicurezza alimentare, combattere il genericidio – cioè la persistente scelta selettiva, praticata su enorme scala, di maschi a scapito delle femmine – e promuovere l'assicurazione sanitaria e le pensioni nei paesi in via di sviluppo si confermano priorità importanti;

104.  sottolinea il fatto che anche la riduzione del rischio di catastrofi costituisce una strategia importante che va migliorata;

105.  chiede di migliorare l'efficacia degli aiuti allo sviluppo rafforzando il coordinamento e la complementarità, nonché valutando periodicamente i risultati e l'impatto di tali aiuti;

Scambi commerciali

106.  conferma la propria adesione all'approccio multilaterale in materia di scambi commerciali internazionali e chiede alla Commissione di sostenere le attuali iniziative dell'OMC; chiede che sia agevolata l'adesione della Cina all'accordo sugli appalti pubblici; riconosce l'esigenza di progressi costanti nel conseguimento di accordi bilaterali di libero scambio con i principali partner e in particolare con gli Stati Uniti; invita pertanto la Commissione a concentrare le risorse umane e gli sforzi politici sui negoziati commerciali in corso con i paesi terzi e, in particolare, con i partner strategici al fine di compiere progressi sostanziali verso il conseguimento di un accordo finale equilibrato; la invita altresì a coinvolgere pienamente il Parlamento nel processo, conformemente alle pertinenti disposizioni del trattato sul funzionamento dell'Unione europea;

107.  chiede alla Commissione di avviare un processo di profonda riflessione, con il coinvolgimento del Parlamento, sulla futura strategia in materia di commercio internazionale, tra cui un'eventuale riforma del funzionamento dell'OMC; rileva la necessità che tale valutazione tenga pienamente conto dell'impatto della recente strategia in materia di commercio internazionale sull'economia dell'Unione;

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108.  incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio e alla Commissione nonché ai governi e ai parlamenti degli Stati membri.

(1) GU L 304, del 20.11.2010, pag. 47.
(2) Testi approvati, P7_TA(2013)0180.

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