Risoluzione del Parlamento europeo del 10 settembre 2013 sullo sviluppo di una strategia europea nel campo della tecnologia dei trasporti per la futura mobilità sostenibile dell'Europa (2012/2298(INI))
Il Parlamento europeo,
– vista la comunicazione della Commissione su "Ricerca e innovazione per la mobilità futura dell'Europa - Sviluppare una strategia europea nel campo della tecnologia dei trasporti" (COM(2012)0501),
– vista la comunicazione della Commissione sul "Programma quadro di ricerca e innovazione 'Orizzonte 2020'" (COM(2011)0808),
– visto il libro bianco della Commissione del 2011 sulla "Tabella di marcia verso uno spazio unico europeo dei trasporti – Per una politica dei trasporti competitiva e sostenibile" (COM(2011)0144),
– vista la comunicazione della Commissione su "Europa 2020 – Una strategia per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva" (COM(2010)2020),
– vista la sua risoluzione del 27 settembre 2011 sulla sicurezza stradale in Europa 2011–2020(1),
– visto l'articolo 48 del suo regolamento,
– visti la relazione della commissione per i trasporti e il turismo e il parere della commissione per lo sviluppo regionale (A7-0241/2013),
A. considerando che la Commissione ha individuato carenze nella capacità di innovazione del sistema europeo dei trasporti;
B. considerando che gli investimenti nella ricerca e nell'innovazione nel settore dei trasporti rappresentano simultaneamente un investimento nell'economia e per la creazione di posti di lavoro e possono pertanto produrre un triplice effetto;
C. considerando che l'innovazione è essenziale per creare un sistema di trasporto più integrato, intelligente e sicuro per i cittadini, per rispondere alle sfide ambientali cui il settore dei trasporti si confronta e per giungere a un'economia a basse emissioni di anidride carbonica;
D. considerando che gli obiettivi della strategia Europa 2020 in materia di cambiamento climatico ed energia sono strettamente collegati all'innovazione nei trasporti: riduzione delle emissioni di gas serra del 20% rispetto al 1990, 20% del fabbisogno di energia ricavato da fonti rinnovabili e aumento del 20% dell'efficienza energetica, come pure l'obiettivo di ridurre la mortalità negli incidenti stradali del 50% rispetto al 2001;
E. considerando che occorre un reale cambiamento degli atteggiamenti e dei livelli di aspettativa degli utenti per stimolare un congruo numero di imprese e prestatori di servizi a modificare i loro paradigmi e a sfruttare le possibilità di innovazione offerte dalle convergenze creative e dagli approcci non convenzionali cui si riferisce il paragrafo 5.3 della comunicazione della Commissione (COM(2012)0501);
F. considerando che sono apprezzate le iniziative illustrate nel Libro bianco sui trasporti, in particolare quelle indicate al paragrafo 3.2 (intitolato "Innovare per il futuro – tecnologia e comportamenti"), congiuntamente alle iniziative 7 ("Trasporto multimodale di merci: e-Freight") e 22 ("Una mobilità da porta a porta senza intoppi")
G. considerando che la strategia europea deve garantire un equilibrio tra gli sforzi volti a ridurre l'impronta ecologica dei trasporti e quelli atti a garantire la libera circolazione nell'Unione europea, al fine di creare uno spazio unico europeo dei trasporti intermodale, interconnesso, integrato ed efficiente nell'utilizzo delle risorse;
H. considerando che nel 2012 nell'Unione europea si sono ancora registrati più di 31 000 vittime d'incidenti stradali e oltre 1 500 000 feriti, in taluni casi gravi;
I. considerando che esistono già tecnologie che possono contribuire a raggiungere gli obiettivi dello "spazio europeo della sicurezza stradale", che tuttavia non sono state ancora introdotte sul mercato;
Principi generali
1. sottolinea che, oltre a migliorare la salute e la qualità della vita e a potenziare la qualità dei servizi, fornendo soluzioni sempre più su misura orientate maggiormente sulle esigenze degli utenti, nonché a rafforzare la sicurezza, una strategia europea nel campo della tecnologia dei trasporti per la futura mobilità sostenibile dell'Europa deve promuovere innanzitutto la qualità del servizio, la comodità per i passeggeri e le imprese e il ricorso a una mobilità sostenibile, sulla base degli obiettivi e della legislazione dell'Unione relativi alla riduzione del consumo energetico, del rumore da traffico, degli inquinanti atmosferici, delle materie prime e delle emissioni di gas serra sino al 2020, 2030 e 2050;
2. invita la Commissione e il Consiglio, vista la rilevanza della ricerca e dell'innovazione (R&I) per l'intera economia europea, a riconoscere l'importanza dell'iniziativa Orizzonte 2020 stanziando finanziamenti adeguati a tal fine;
3. conferma l'obiettivo della Commissione di rendere più coerenti la R&I nel campo dei trasporti con le tabelle di marcia e gli obiettivi europei di politica dei trasporti per ciascun settore; ritiene tuttavia che l'approccio proposto nella comunicazione della Commissione debba essere adattato in funzione delle priorità di seguito definite;
4. ritiene che una strategia europea nel settore delle tecnologie di trasporto debba contemplare tutte le regioni dell'Unione europea onde garantire la circolazione efficace delle persone e dei beni e favorire quindi l'instaurazione di un autentico mercato unico europeo;
5. ritiene che un uso più efficiente, coerente e mirato dell'R&I nella definizione e nell'attuazione della politica dei trasporti sia fondamentale per poter rispondere alle nuove realtà, rompendo con gli approcci convenzionali e concentrando l'attenzione su idee pionieristiche, al fine di potere offrire agli utenti soluzioni di trasporto innovative che rispondano ai bisogni e soddisfino le condizioni di disponibilità, redditività, credibilità, qualità e continuità;
6. invita la Commissione a creare un quadro favorevole alla R&I elaborando sistemi tariffari equi, efficienti e innovativi per tutti i tipi di mobilità e modi di trasporto, in particolare internalizzando i costi esterni e tenendo conto dei principi "chi inquina paga" e "chi usa paga";
7. difende l'utilità del Sistema di monitoraggio e informazione sulla ricerca e l'innovazione nei trasporti (Transport Research and Innovation Monitoring and Information System - TRIMIS) proposto dalla Commissione e chiede che tale sistema includa la prospettiva degli utenti, in quanto esso costituirebbe uno strumento ideale per identificare le barriere che l'abitudine frappone all'innovazione, individuare le opportunità e incoraggiare il diffondersi di nuove possibilità di servizio che promuovano e favoriscano un cambiamento degli atteggiamenti sociali nei confronti dei trasporti sostenibili;
8. sottolinea che la chiusura di fronte alle nuove tecnologie può ostacolare la piena realizzazione del potenziale dell'innovazione nel settore dei trasporti e lo sviluppo di idee innovative; ritiene pertanto che le politiche dell'Unione debbano essere tecnologicamente neutre rispetto alle tecnologie alternative per i trasporti ("neutralità tecnologica"): priorità e finanziamenti devono essere decisi sulla base dei risultati lungo tutto il ciclo di vita delle tecnologie utilizzate negli specifici settori di trasporto e gli sforzi compiuti in materia di armonizzazione non devono ostacolare l'elaborazione di soluzioni innovative e alternative nel settore dei trasporti, la diversificazione del mix energetico e la diffusione di tecnologie di comunicazione intelligenti;
9. pone altresì in evidenza che per aiutare le imprese e gli organismi pubblici ad assorbire nuove soluzioni e tecnologie innovative occorrono maggiore efficienza nella catena dell'innovazione e più investimenti in misure quali gli incentivi economici, al fine di superare gli ostacoli che si frappongono all'applicazione e alla diffusione nel mercato ("impegni a ciclo completo"); incoraggia pertanto la Commissione a dare un seguito alle sue riflessioni secondo le quali, per dare libero corso a tutto il potenziale d'innovazione del settore dei trasporti e sostenere le imprese innovative, il sostegno deve essere mirato alla commercializzazione, alla dimostrazione e alla piena attuazione di nuove soluzioni, mentre adeguati strumenti finanziari e di gestione possono garantire la rapida applicazione dei risultati della ricerca;
10. è del parere che tutte le regioni europee e i loro rispettivi bacini di occupazione dovrebbero approfittare di tale strategia e sottolinea che occorre tener conto delle specificità e del potenziale regionali, soprattutto in sede di sviluppo di modalità di trasporto meno inquinanti; invita le autorità di livello sussidiario nonché le parti in causa a instaurare partenariati per l'innovazione nel settore della mobilità sostenibile;
11. chiede che sia dato maggiore sostegno alle attività di R&I delle piccole e medie imprese (PMI), in particolare agevolando l'accesso ai fondi UE e riducendo gli oneri amministrativi, e sottolinea l'importanza di creare e mantenere l'occupazione e una crescita sostenibile attraverso l'R&I;
12. ritiene che gli investimenti a titolo dei fondi strutturali e dei fondi di investimento dell'UE aprano ampie prospettive per quanto riguarda lo sviluppo nelle regioni europee di una specializzazione intelligente nel settore della mobilità sostenibile;
13. incoraggia le autorità nazionali e regionali a elaborare strategie in materia di ricerca e di sviluppo basate sul concetto della specializzazione intelligente ai fini di un utilizzo più efficace dei fondi strutturali e di un rafforzamento delle sinergie tra gli investimenti del settore pubblico e di quello privato;
14. ricorda, a tale riguardo, che una strategia per le tecnologie innovative deve essere concepita tenendo conto delle caratteristiche e delle specificità dei territori interessati, il che implica che un approccio standard, uguale per tutti, non risulterà sufficiente; ritiene, a titolo di esempio, che le regioni caratterizzate da vincoli territoriali specifici quali le regioni insulari, di montagna, ultraperiferiche e a bassa densità di popolazione dispongano di tipologie specifiche di potenziale economico e di altra natura che, per essere messe a frutto, richiedono soluzioni appropriate e innovative in materia di mobilità; sottolinea, in tale contesto, la necessità di destinare congrui fondi a infrastrutture di trasporto sostenibile;
15. insiste sulla necessità di semplificare maggiormente le procedure amministrative per il finanziamento della R&I a livello europeo, nazionale, regionale, locale e transfrontaliero, al fine di istituire un quadro giuridico chiaro e trasparente;
16. sottolinea che gli sforzi per ridurre il numero di morti e feriti per incidenti stradali non si devono affievolire; esorta la Commissione a esaminare e attuare le proposte approvate a larga maggioranza dal Parlamento per migliorare la sicurezza stradale;
17. ritiene che un cambiamento nell'ambito delle tecnologie dei trasporti sia opportuno e importante; sottolinea tuttavia che tale cambiamento non deve realizzarsi attraverso i divieti, ma tramite incentivi a favore dell'uso di nuove tecnologie efficienti sotto il profilo delle risorse;
18. sottolinea che non devono esistere tabu per quanto concerne le innovazioni nel campo di soluzioni di trasporto nuove e innovative o l'impiego di prassi consolidate in nuove combinazioni;
Misure di carattere generale
19. ritiene che l'R&I nel settore della mobilità sostenibile debba muovere dal principio dell'integrazione, in particolare attraverso l'eliminazione dei collegamenti mancanti a livello transfrontaliero (interconnessioni), una maggiore compatibilità tra i sistemi e all'interno dei medesimi (interoperabilità) e l'obiettivo di un conseguire una transizione verso la combinazione dei modi di trasporto più adatti per un determinato percorso (intermodalità e comodalità);
20. ricorda la necessità che l'UE sviluppi una vera politica comune dei trasporti che garantisca trasporti adeguati in seno alle regioni europee e tra di esse, come pure la loro coerenza a livello locale, regionale, nazionale ed europeo; invita gli Stati membri e le regioni ad assicurare che il mix di modelli rifletta maggiormente l'orientamento verso una mobilità autenticamente sostenibile;
21. sottolinea che tale strategia deve basarsi su un modello integrativo che attribuisca la massima importanza ai collegamenti interregionali e transfrontalieri mancanti, in particolare nelle regioni caratterizzate da una discontinuità geografica, e su soluzioni di trasporto multimodale innovative capaci di ridurre le disparità regionali, stimolare la mobilità del lavoro e potenziare la coesione territoriale; è consapevole del fatto che attualmente esistono considerevoli differenze tra le regioni in materia di reti di trasporto e richiama l'attenzione sulla necessità di investire in tecnologie e soluzioni di trasporto sostenibili nelle regioni che presentano svantaggi particolari, tenendo altresì presente il potenziale del meccanismo per collegare l'Europa;
22. sottolinea la necessità di concentrare l'R&I anche sullo sviluppo di elementi infrastrutturali sostenibili per favorire una transizione verso l'impiego di materie prime rinnovabili, come il legno o materiali compositi, quali componenti dell'infrastruttura ferroviaria (ad esempio pali delle catenarie o di segnalazione, materiale di costruzione per i binari o i ponti); sottolinea che ciò include attività di R&I volte a sviluppare una sostanza per impregnare le traversine che possa servire da alternativa al creosoto, il cui uso sarà vietato dalla legislazione dell'UE a partire dal 2018;
23. sottolinea che i nuovi approcci alla mobilità non possono essere imposti e che, per promuovere comportamenti più sostenibili, occorre compiere maggiori sforzi di ricerca per quanto riguarda i settori della conoscenza eco-sociale, della pianificazione spaziale e urbana e delle tecnologie nel campo della domanda di mobilità e dei mutamenti comportamentali, intesi a controllare meglio i flussi di trasporto attraverso, tra l'altro, strumenti innovativi di gestione della mobilità, catene di mobilità da porta a porta senza intoppi e rispondenti alle esigenze degli utenti, sistemi di guida ecocompatibili e intelligenti e l'uso di tecnologie dell'informazione e della comunicazione in tempo reale;
24. ritiene fondamentale il coinvolgimento delle autorità locali e regionali nella governance europea della politica dell'innovazione applicata al trasporto e alla mobilità; rivendica l'esperienza e le conoscenze che questo settore della pubblica amministrazione può apportare sia nel settore dell'integrazione di tecnologie, infrastrutture, veicoli e passeggeri sia nella promozione di nuove abitudini sociali in materia di mobilità; osserva che le autorità locali e regionali identificano e sono chiamate a gestire problemi di mobilità molto intensi, sperimentano costantemente, pongono in essere buone pratiche e idee innovatrici e, a seconda delle diverse situazioni che affrontano, sono particolarmente familiarizzate con l'innovazione;
25. sottolinea la necessità di ricerche sulla concorrenza leale nel settore dei trasporti intramodali e intermodali e sugli ostacoli creati dagli interessi connessi agli attuali modelli d'impresa, comprese ricerche sugli strumenti tecnologici necessari per migliorare la coerente ed efficace applicazione e il controllo delle norme sociali nell'ambito del trasporto su strada e del cabotaggio nonché delle condizioni di lavoro delle persone occupate nel settore;
26. sottolinea l'urgente necessità di soluzioni innovative per ridurre il rumore prodotto da tutti i modi di trasporto, soprattutto alla fonte, al fine di salvaguardare la salute e la qualità della vita dei cittadini dell'UE e garantire l'accettazione da parte della popolazione; pone fortemente l'accento, a tale proposito, sulla sua risoluzione concernente lo spazio unico europeo dei trasporti e sugli obiettivi definiti in tale contesto riguardo alla riduzione del 20% del rumore, delle vibrazioni e del consumo di energia dei trasporti su rotaia entro il 2020 (rispetto ai valori di riferimento del 2010) e ribadisce che le emissioni acustiche devono assumere fin dall'inizio un ruolo di primo piano nell'ambito dello sviluppo di nuove tecnologie, concetti e infrastrutture nel settore dei trasporti;
27. è persuaso che le tecnologie innovative che affrontano l'interazione fra infrastrutture e veicoli possono svolgere un ruolo significativo nel ridurre gli incidenti, il rumore, le vibrazioni, il consumo energetico, le emissioni di gas e l'impatto climatico;
28. conferma che gli sforzi tesi a garantire un'energia più pulita per le tecnologie dei trasporti e della mobilità devono essere collegati a concetti più efficienti e a una migliore progettazione dei veicoli; sottolinea il potenziale di risparmio energetico offerto dal ricorso a idee innovative quali il recupero dell'energia, che sfruttano le opportunità offerte dalle energie rinnovabili e dal ricorso a carburanti alternativi;
29. sottolinea la necessità di pensare non solo alla costruzione di nuove infrastrutture di trasporto, ma di tenere esplicitamente conto, nelle strategie di ricerca e sviluppo, degli aspetti concernenti la loro riparazione, manutenzione e miglioramento (ad esempio, dotandole di componenti per la gestione intelligente del traffico e della tecnologia "dal veicolo all'infrastruttura");
30. esorta gli Stati membri e la Commissione a investire nella ricerca sui sistemi di trasporto intelligenti (STI) e ad assicurare che sia messa in atto, contribuendo in tal modo a ridurre la congestione del traffico, a conferire maggiore efficienza ecologica al trasporto europeo e a incrementarne la sicurezza;
31. invita la Commissione a verificare l'uniformazione dei container e degli altri contenitori adibiti al trasporto, nonché delle dimensioni dei veicoli di tutti i modi di trasporto, al fine di promuovere l'obiettivo dell'interoperabilità e della intermodalità;
32. invita la Commissione a mettere a disposizione degli Stati membri un manuale di buone pratiche per rispettare i valori limite previsti dalla direttiva sulla qualità dell'aria ambiente;
Misure specifiche
33. riconosce l'importanza dell'R&I nel settore della mobilità individuale e sottolinea che il comportamento degli utenti della strada è decisivo; chiede che siano creati incentivi alla scelta di mezzi di trasporto e tipi di mobilità sostenibili, fisicamente attivi, sicuri e sani, per sviluppare approcci innovativi che promuovano un trasporto pubblico ecologico e gli spostamenti a piedi e in bicicletta, tenendo conto delle necessità e particolarità delle zone urbane, suburbane, interurbane e rurali; ritiene importante migliorare l'interoperabilità tra servizi di trasporto e che le autorità di omologazione debbano affrontare con particolare prontezza e urgenza gli eventuali problemi di ordine tecnico-amministrativo che possano insorgere, così da immettere sul mercato nuove alternative di trasporto con queste caratteristiche;
34. sottolinea la necessità che le istituzioni dell'UE diano esempi di buone pratiche nei propri servizi di gestione della mobilità e facciano della gestione trasparente di tale sforzo e dei suoi risultati un elemento distintivo delle istituzioni comunitarie;
35. insiste sulla necessità di promuovere le pratiche efficaci esistenti nel settore del trasporto sostenibile e di rafforzare la cooperazione e lo scambio di buone pratiche tra le regioni che presentano un potenziale di sviluppo analogo; raccomanda alle autorità locali di sviluppare esempi di buone pratiche realizzando piani di mobilità urbana sostenibile in stretta consultazione con la società civile;
36. ritiene che i sistemi europei di navigazione satellitare come Galileo debbano costituire un pilastro fondamentale per lo sviluppo di un trasporto intelligente ed efficiente in Europa;
37. sostiene le attività di R&I che possono contribuire a una transizione dalla proprietà dei veicoli a comportamenti meno convenzionali degli utenti e a nuove forme di servizi di trasporto quali la condivisione di automobili e biciclette (car-sharing e bike-sharing); incoraggia la Commissione a intensificare la promozione di tipologie collettive di mobilità individuale e di sistemi di trasporto pubblico e collettivo individualizzati;
38. chiede che la ricerca sia estesa al settore fiscale e amministrativo, propugnando incentivi creativi su imposte, tasse e prezzi pubblici destinati sia ai singoli utenti, sia ai fabbricanti o fornitori di prodotti, servizi e/o contenuti che promuovano l'uso della bicicletta e gli spostamenti a piedi, se del caso in combinazione con il trasporto pubblico o altre modalità di mobilità sostenibile;
39. ribadisce la necessità di migliorare e promuovere i trasporti multimodali attraverso sistemi integrati di informazione elettronica e di emissione dei biglietti, basati su soluzioni open-data; sottolinea che la ricerca e l'innovazione in tale settore devono basarsi, in particolare, su accessibilità fisica, interoperabilità, accessibilità e trasparenza dei prezzi, facilità di utilizzo ed efficienza;
40. pone l'accento sull'esigenza di mettere a punto soluzioni infrastrutturali innovative e durature – compreso un maggiore sviluppo dei sistemi di informazione, pagamento e prenotazione – che tengano anche conto, in particolare, dell'accessibilità senza barriere architettoniche per tutti i passeggeri e specificamente per le persone disabili o a mobilità ridotta, ad esempio gli utenti su sedie a rotelle, con passeggini, biciclette o bagagli pesanti;
41. sostiene il libero accesso a terzi dei dati relativi agli orari ed eventuali ritardi dei mezzi di trasporto pubblici, affinché si possano creare applicazioni telematiche capaci di offrire maggiore comodità ai viaggiatori, come informazioni in tempo reale su come raggiungere una specifica destinazione con diversi modi di trasporto o la comparazione dell'impronta ecologica dei diversi modi di trasporto utilizzabili per raggiungere una determinata destinazione;
42. sottolinea che, per quanto riguarda lo sviluppo dell'innovazione nel campo dei trasporti e della mobilità nelle aree urbane e residenziali, l'attenzione deve essere incentrata sulla salute e la qualità della vita, in termini di spazio sufficiente per tutti, riduzione del rumore e aria più pulita;
43. ricorda alla Commissione l'urgente necessità di migliorare la sicurezza per tutti gli utenti della strada, in particolare i più vulnerabili come i bambini, gli anziani, i pedoni, i ciclisti o le persone con disabilità e a mobilità ridotta; appoggia i progetti di R&I che combinano soluzioni tecnologiche con conducenti intelligenti e relativi approcci comportamentali;
44. ritiene che per ridurre la congestione stradale nelle zone urbane e nelle regioni ad alta densità edilizia, parallelamente al miglioramento dell'efficacia dei mezzi di trasporto già esistenti, sia importante che i progressi tecnologici consentano di individuare soluzioni alternative di trasporto e incoraggiarne l'utilizzo;
45. esorta vigorosamente la Commissione a promuovere l'innovazione relativa alle navi a emissioni zero, in particolare traghetti, navi da crociera e navi impiegate per la navigazione marittima, basata sull'impiego di energie rinnovabili (eolica, solare, del moto ondoso) e collegata alle tecnologie delle celle a combustibile;
46. invita la Commissione a concentrare gli sforzi di ricerca sull'ulteriore riduzione dell'impatto climatico e sulla salute delle emissioni prodotte da tutti i modi di trasporto;
47. ritiene che una strategia europea nel campo della tecnologia dei trasporti che sia coerente ed efficiente debba essere conforme con la strategia Europa 2020 (COM (2010)2020) e con gli obiettivi di riduzione del 1990, oltre che con il Libro bianco del 2011 sui trasporti, "Tabella di marcia verso uno spazio unico europeo dei trasporti - Per una politica dei trasporti competitiva e sostenibile" (COM (2011)0144), in termini di coesione territoriale e di sviluppo equilibrato; è del parere che essa dovrebbe consentire di ridurre il consumo energetico, il rumore del traffico, le esigenze di trasporto, gli inquinanti atmosferici e le emissioni di gas serra; al fine di raggiungere tali obiettivi, insiste sulla necessità che l'Unione stabilisca a tal fine taluni traguardi fissi per il 2020, 2030 e il 2050;
48. sottolinea la necessità di rafforzare la R&I nel campo della navigazione interna, in particolare per creare imbarcazioni pulite e tecnologie idonee alla navigazione a basso pescaggio, come per esempio il sistema RASSIN (River Adapted Ships for Sustainable Inland Navigation), che consentirebbe risparmi nell'infrastruttura della navigazione interna;
49. accoglie con favore la proposta della Commissione di istituire di un Sistema di monitoraggio e informazione sulla ricerca e l'innovazione nei trasporti (Transport Research and Innovation Monitoring and Information System - TRIMIS); sottolinea l'importanza di fornire ai responsabili politici regionali informazioni regolari, gratuite, facilmente accessibili e affidabili; deplora che sia tuttora molto difficile accedere alle informazioni relative ai finanziamenti dell'UE a favore di progetti in materia di trasporti;
50. raccomanda alla Commissione europea di sviluppare iniziative che individuino e premino i progetti di sviluppo urbano sostenibile, come ad esempio il premio RegioStar;
51. sottolinea che una strategia europea d'insieme deve essere sostenuta dal basso, attraverso strategie di trasporto integrate e ben elaborate da parte delle autorità locali e regionali nonché dai governi nazionali; osserva che occorre sostenere la definizione di tali strategie mediante i fondi europei;
52. ritiene che l'aiuto pubblico deve essere concesso nel pieno rispetto della normativa europea vigente in materia di aiuti di Stato, comprese le disposizioni che disciplinano le attività di ricerca, di sviluppo e di innovazione, nonché quelle riguardanti il finanziamento delle attività e delle infrastrutture di trasporto; è nondimeno del parere che le norme europee in materia di aiuti di Stato debbano tenere debitamente conto dei particolari svantaggi che denotano talune regioni.
53. sottolinea che la Commissione dovrebbe migliorare le sue attività in materia di trasferimento delle conoscenze derivanti dalla R&I agli utenti interessati (come le PMI o gli istituti di ricerca) creando una base di dati unica che fornisca una chiara descrizione per categoria di tutti i progetti di R&I finanziati dall'UE;
54. sottolinea l'importanza di nuove iniziative come il raggruppamento della capacità di trasporto e logistica al fine di aumentare l'efficienza del trasporto merci, e invita la Commissione ad affrontare i possibili ostacoli a siffatte iniziative;
55. sottolinea l'importanza di definire livelli di emissioni per determinati modi di trasporto, per esempio le automobili, e di valutare l'adozione di un simile approccio per il trasporto aereo e navale;
56. sostiene la necessità di più R&I in materia di soluzioni di sicurezza per il settore dei trasporti, purché siano rispettati i principi di proporzionalità, non discriminazione e protezione dei dati;
57. conferma e sostiene l'approccio proposto dalla Commissione attraverso le sue misure a favore di una strategia europea per la tecnologia dei trasporti; sottolinea tuttavia che in tale contesto non si profila una base giuridica per atti delegati o simili, ma che la Commissione deve proporre misure da approvare nell'ambito della procedura di codecisione;
58. invita la Commissione a tenere conto delle priorità di cui alla presente relazione in sede di elaborazione del piano strategico europeo per la tecnologia dei trasporti e delle opzioni di ulteriore intervento;
o o o
59. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio e alla Commissione.