Risoluzione del Parlamento europeo del 6 febbraio 2014 sul vertice UE-Russia (2014/2533(RSP))
Il Parlamento europeo,
– viste le sue precedenti risoluzioni sulla Russia,
– visti il vigente accordo di partenariato e di cooperazione (APC) che istituisce un partenariato tra le Comunità europee e i loro Stati membri, da una parte, e la Federazione russa, dall'altra, e i negoziati in corso per un nuovo accordo UE-Russia,
– visti il "partenariato per la modernizzazione" avviato nel 2010 a Rostov sul Don e l'impegno assunto dai leader della Russia in relazione allo Stato di diritto quale base fondamentale per la modernizzazione del paese,
– visto l'obiettivo condiviso dall'UE e dalla Russia, stabilito nella dichiarazione comune rilasciata il 31 maggio 2003 a seguito dell'11° vertice UE-Russia svoltosi a San Pietroburgo, di creare uno spazio economico comune, uno spazio comune di libertà, sicurezza e giustizia, uno spazio comune di cooperazione nel settore della sicurezza esterna e uno spazio comune di ricerca e di istruzione, che comprenda aspetti culturali (i "quattro spazi comuni"),
– viste le consultazioni UE-Russia sui diritti dell'uomo del 28 novembre 2013,
– visto il vertice del partenariato orientale del 28 e 29 novembre 2013,
– visto il vertice UE-Russia del 28 gennaio 2014,
– viste la dichiarazione comune rilasciata dal Presidente della Commissione José Manuel Barroso e le osservazioni formulate dal Presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy a seguito del vertice UE-Russia del 28 gennaio 2014,
– vista la dichiarazione congiunta UE-Russia del 28 gennaio 2014 sulla lotta al terrorismo,
– visto l'articolo 110, paragrafi 2 e 4, del suo regolamento,
A. considerando che l'UE continua a impegnarsi per l'ulteriore approfondimento e sviluppo delle relazioni UE-Russia, come è dimostrato dal suo impegno ad avviare negoziati in vista di un nuovo accordo quadro per il loro ulteriore potenziamento, e che l'UE e la Russia hanno instaurato relazioni profonde ed estese, in particolare nei settori dell'energia, dell'economia e del commercio;
B. considerando che il vertice UE-Russia del 28 gennaio 2014 è stato ridotto a una riunione ristretta di tre ore e incentrata su un numero limitato di questioni, rispecchiando in tal modo le sfide nell'ambito delle relazioni tra l'Unione europea e la Russia, soprattutto a seguito delle pressioni esercitate da quest'ultima sui partner orientali;
C. considerando che la cooperazione rafforzata e le relazioni di buon vicinato tra l'UE e la Russia rivestono un'importanza cruciale ai fini della stabilità, della sicurezza e della prosperità di tutta l'Europa e, in particolare, del vicinato comune; che lo sviluppo di un partenariato strategico tra l'UE e la Federazione russa può essere fondato unicamente su valori comuni condivisi; che è della massima importanza intensificare la cooperazione a livello internazionale tra i due partner in tutte le istituzioni, organizzazioni e sedi al fine di migliorare la governance globale e affrontare le sfide comuni;
D. considerando che permangono preoccupazioni in merito agli sviluppi nella Federazione russa per quanto riguarda il rispetto e la protezione dei diritti umani e l'osservanza dei principi democratici universalmente riconosciuti e dello Stato di diritto; che la Federazione russa è membro a pieno titolo del Consiglio d'Europa e dell'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE) e si è pertanto impegnata ai principi della democrazia e del rispetto dei diritti umani;
E. considerando che, durante il vertice del partenariato orientale tenutosi a Vilnius, tutti i partecipanti hanno ribadito il loro impegno a rispettare i principi del diritto internazionale e i valori fondamentali, tra cui la democrazia, lo Stato di diritto e il rispetto dei diritti umani;
F. considerando che le relazioni di buon vicinato, la pace e la stabilità nei loro comuni paesi confinanti vanno nell'interesse sia della Russia che dell'UE; che dovrebbe svilupparsi un dialogo aperto, franco e orientato ai risultati sulla crisi in questi paesi, in particolare per quanto riguarda i conflitti congelati, al fine di rafforzare la sicurezza e la stabilità, sostenere l'integrità territoriale dei paesi interessati e sviluppare meccanismi congiunti di gestione delle crisi;
G. considerando che i paesi del partenariato orientale godono del pieno diritto sovrano e della libertà di costruire relazioni come partner alla pari con paesi di loro scelta, in linea con gli accordi di Helsinki;
H. considerando che il processo di fronterizzazione dell'Abkhazia e nella regione di Tskhinvali/Ossezia meridionale ha subito un rapido incremento ed è diventato ostile con l'appoggio delle forze russe e a scapito dei territori georgiani;
I. considerando che a partire dal 1° dicembre 2013 le compagnie aeree trasmettono i dati API (informazioni anticipate sui passeggeri) alle autorità russe, e che dal 1° luglio 2014 le autorità russe richiederanno i dati completi di passeggeri ed equipaggio per i sorvoli; che le autorità russe intendono istituire un nuovo sistema di raccolta dei dati dei codici di prenotazione (PNR);
1. prende atto del vertice UE-Russia del 28 gennaio 2014 che ha dato la possibilità di riflettere sulla natura e la direzione del partenariato strategico UE-Russia e chiarire i punti di disaccordo; osserva che il formato ridotto del vertice UE-Russia riflette l'attuale situazione delle relazioni tra l'Unione e la Russia, che permette di avere uno scambio pragmatico su questioni importanti, ma simboleggia al contempo le sfide a cui è sottoposta attualmente la cooperazione UE-Russia; auspica che le discussioni porteranno a una migliore fiducia reciproca e creerà le condizioni per un nuovo slancio politico per far avanzare il partenariato;
2. riafferma la propria convinzione che Russia resta uno dei più importanti partner dell'UE nel consolidare la cooperazione strategica, in quanto non solo condivide interessi economici e commerciali ma aspira anche alla realizzazione di valori democratici universalmente condivisi; sottolinea che i progressi nelle relazioni bilaterali impongono una discussione aperta per chiarire le questioni di disaccordo reciproco;
3. sottolinea l'esigenza di un dialogo prolungato e costruttivo per discutere degli sviluppi nel nostro vicinato comune, come pure delle varie iniziative di integrazione economica regionale e in particolare le loro ripercussioni sugli scambi, sulla base degli attuali impegni nell'ambito dell'Organizzazione mondiale del commercio (OMC); incoraggia l'UE e la Russia a trovare il modo di rendere più compatibili i rispettivi processi di integrazione regionale, pur continuando a puntare a un'idea di zona economica e commerciale comune in futuro;
4. ribadisce che il dialogo UE-Russia sulle questioni relative a un vicinato comune devono basarsi sul principio fondamentale della sovranità e dell'indipendenza dei paesi confinanti per quanto riguarda la scelta delle alleanze politiche e commerciali; è convinto che la realizzazione di ulteriori riforme politiche ed economiche nei paesi del partenariato orientale, compresa l'Ucraina, sulla base dei valori e delle norme dell'UE sia, in definitiva, nell'interesse della Russia stessa poiché amplierebbe la zona di stabilità, prosperità e cooperazione lungo i suoi confini; ricorda l'invito permanente rivolto dall'UE alla Russia a contribuire a tale processo attraverso un impegno costruttivo con i paesi del partenariato orientale; si oppone all'intenzione della Russia di continuare a considerare la regione del partenariato orientale come propria sfera di influenza; ritiene che solo i cittadini dell'Ucraina debbano avere il diritto di decidere il futuro del proprio paese;
5. deplora il fatto che i leader russi considerino il partenariato orientale dell'UE una minaccia per i loro interessi politici ed economici; sottolinea che, al contrario, la Russia trarrà beneficio dall'aumento delle attività commerciali ed economiche e che la sua sicurezza sarà consolidata da un vicinato stabile e prevedibile; sottolinea l'importanza di sviluppare sinergie in modo che i paesi del vicinato comune possano trarre il massimo profitto dalle relazioni bilaterali sia con l'UE che con la Federazione russa;
6. ribadisce tuttavia che, a differenza dell'Unione doganale sostenuta dalla Russia, gli accordi dell'UE con i paesi del partenariato orientale per una zona di libero scambio globale e approfondita (DCFTA) non impediscono il libero scambio tra tali paesi e i paesi terzi; rileva che, pertanto, anche dopo la firma di un accordo di associazione comprendente una DCFTA, i partner orientali potranno ancora mantenere liberi scambi con la Russia in virtù degli accordi di libero scambio attualmente firmati nell'ambito della Comunità degli Stati indipendenti (CSI);
7. si aspetta di lanciare, se ne saranno adeguatamente preparate le condizioni, i negoziati sul nuovo accordo al prossimo vertice che si terrà nel giugno 2014 a Soči; deplora la mancanza di progressi nei negoziati sul nuovo accordo di partenariato e di cooperazione destinato a sostituire quello attuale, il che è principalmente dovuto alla mancanza d'impegno da parte russa ad avviare negoziati sostanziali sul capitolo relativo agli scambi; sottolinea l'esigenza di continuare a impegnarsi nell'ambito del partenariato per la modernizzazione;
8. chiede un effettivo coordinamento della responsabilità strategica dell'UE nei confronti della Russia durante il prossimo mandato della Commissione europea, con un ruolo chiaro e centrale per l'alto rappresentante/ vicepresidente e con l'impegno da parte degli Stati membri di dialogare con la Russia con una sola voce;
9. invita la Russia a soddisfare i suoi obblighi multilaterali derivanti dall'adesione all'OMC e ad attuare pienamente i suoi impegni OMC; invita la Russia ad astenersi dall'imporre divieti arbitrari sui prodotti provenienti dagli Stati membri, in quanto tali misure sono nocive per le relazioni bilaterali tra i singoli Stati membri e la Russia e per le relazioni UE-Russia;
10. condanna risolutamente i recenti attacchi terroristici commessi a Volgograd; si compiace dell'adozione della dichiarazione congiunta UE-Russia del 28 gennaio 2014 sulla lotta al terrorismo in cui l'UE e la Russia hanno convenuto di esaminare le possibilità di rafforzare ulteriormente la cooperazione in risposta ai reati commessi dai terroristi e dal crimine organizzato, di ampliare la cooperazione nello scambio delle migliori pratiche in materia antiterroristica e della formazione di esperti di antiterrorismo e di intensificare la propria cooperazione all'interno del quadro dell'ONU nonché di altre sedi multilaterali;
11. osserva le relazioni sullo stato di avanzamento degli spazi comuni UE-Russia che delineano i progressi o i regressi nell'attuazione degli spazi comuni UE-Russia nonché delle tabelle di marcia adottate nel 2005; sostiene in particolare la cooperazione in materia di ricerca e sviluppo e sottolinea che i quattro spazi comuni si basano sul principio di reciprocità;
12. sottolinea l'importanza della sicurezza energetica e il fatto che l'approvvigionamento di risorse naturali non dovrebbe essere utilizzato come strumento politico; sottolinea l'importanza reciproca della collaborazione nel settore dell'energia che rappresenta un'occasione per un'ulteriore collaborazione commerciale ed economica in un mercato aperto e trasparente, con la piena comprensione dell'esigenza dell'UE di diversificare i canali di trasporto e i fornitori energetici; sottolinea che i principi di interdipendenza e trasparenza dovrebbero essere la base di tale cooperazione unitamente all'equo accesso ai mercati, alle infrastrutture e gli investimenti; chiede che la cooperazione UE-Russia in materia energetica si basi solidamente sui principi del mercato interno, compreso il terzo pacchetto energetico, in particolare per quanto riguarda l'accesso di terzi nonché il trattato sulla carta energetica; è convinto che la piena accettazione dei principi del trattato sulla carta energetica da parte della Russia avrebbe conseguenze reciprocamente benefiche sulle relazioni bilaterali in materia energetica; sollecita una stretta cooperazione tra l'UE e la Russia per quanto riguarda la fornitura di materie prime e metalli rari, soprattutto quelli che sono considerati critici, e chiede il rispetto delle norme internazionali, soprattutto quelle dell'OMC;
13. esorta la Federazione russa a rafforzare il suo contributo per affrontare il cambiamento climatico; chiede, in particolare, alla Russia di assumersi un secondo periodo di impegno ratificando l'emendamento di Doha al protocollo di Kyoto della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici;
14. ribadisce il suo impegno all'obiettivo di lungo periodo dell'esenzione del visto tra l'UE e la Russia sulla base di un approccio graduale che si basi sulla sostanza e sui progressi concreti; ricorda che sono in corso negoziati su un accordo rafforzato di facilitazione del rilascio dei visti, mentre l'attuazione dei "passi comuni verso viaggi brevi in esenzione del visto" è in via di realizzazione; esprime preoccupazione per i programmi relativi all'inclusione di un grande numero di funzionari russi, tramite i cosiddetti "passaporti di servizio" di convenienza, nell'accordo di facilitazione dei visti attualmente in discussione;
15. esprime la propria preoccupazione per gli sviluppi nella Federazione russa relativi al rispetto e alla tutela dei diritti umani e al rispetto dei principi, delle norme e delle procedure democratici universalmente riconosciuti, in particolare la legge sugli "agenti stranieri", la normativa anti LGBTI, il ripristino della perseguibilità della diffamazione, la legge sul tradimento e la normativa che disciplina le pubbliche proteste; esorta la Russia a rispettare i suoi impegni internazionali in qualità di membro del Consiglio d'Europa;
16. plaude ai casi recenti di concessione di amnistia e sottolinea che una comprensione chiara e affidabile delle libertà fondamentali, dei diritti umani e dello Stato di diritto contribuirà a far progredire il nostro partenariato strategico; sottolinea che un sistema giudiziario indipendente, imparziale ed efficiente costituisce un elemento cardine dello Stato di diritto e offre un grande contributo allo sviluppo di un clima affidabile e stabile per le attività imprenditoriali e gli investimenti;
17. ribadisce la sua preoccupazione per la situazione generale dei diritti umani in Russia e per l'assenza di qualsiasi evoluzione riguardo alle modalità delle consultazioni UE-Russia in materia di diritti umani; deplora, in particolare, il fatto che il dialogo in questione sia divenuto un processo anziché uno strumento per ottenere risultati misurabili e tangibili; insiste ancora una volta sulla necessità di includere nelle consultazioni in materia di diritti umani di cui sopra parametri pubblici dei progressi compiuti, di migliorare le modalità del dialogo ‒ ad esempio alternando le sedi delle consultazioni, grazie all'interazione fra le ONG russe e le autorità russe come parte del processo, e alla composizione della delegazione russa ‒ e di pubblicare le valutazioni dei progressi compiuti in occasione dei vertici UE-Russia e successivamente alle riunioni del Consiglio di partenariato;
18. invita la Russia ad abrogare definitivamente la legge federale sulla "propaganda di relazioni sessuali non tradizionali" e leggi analoghe contro la propaganda che limitano i diritti umani, segnatamente la libertà di espressione e di riunione in relazione all'orientamento sessuale e all'identità di genere; esprime franca preoccupazione per le conseguenze negative di detta legislazione sulla società e per la crescente discriminazione e violenza contro i singoli LGBTI; invita la delegazione dell'UE a intensificare il proprio sostegno ai difensori dei diritti umani della comunità LGBTI, in conformità degli orientamenti pertinenti;
19. ribadisce il proprio appello alla Commissione, ai fini della programmazione in corso dello Strumento europeo per la democrazia e i diritti umani (EIDHR) e degli strumenti finanziari destinati alle organizzazioni della società civile e alle autorità locali (CSO/LA), a intensificare notevolmente gli sforzi per fornire assistenza alla società civile oppressa raddoppiando gli stanziamenti destinati al paese;
20. sottolinea che periodiche riunioni di dialogo politico su un'ampia gamma di questioni di politica estera costituiscono l'elemento essenziale nelle relazioni UE-Russia; precisa che la Russia, in quanto membro permanente del Consiglio di sicurezza dell'ONU, deve assumersi le sue responsabilità nelle crisi internazionali; sollecita la Russia ad adottare un approccio molto costruttivo in occasione della conferenza di Ginevra II sulla Siria, il cui obiettivo è conseguire una soluzione politica al conflitto; plaude agli sforzi della Russia, unitamente agli Stati Uniti e alla comunità internazionale, per approvare una risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite riguardante la distruzione delle armi chimiche della Siria e l'avvio dei negoziati di Ginevra II;
21. sottolinea l'importanza del dialogo e della cooperazione con la Russia su problemi globali onde affrontare in modo efficace questioni quali l'Afghanistan, il processo di pace in Medio Oriente e la pirateria al largo del Corno d'Africa; incoraggia l'approfondimento e il rafforzamento di tale cooperazione finalizzata a un'azione comune in merito al programma nucleare dell'Iran;
22. chiede alla Russia di revocare il suo riconoscimento della separazione delle regioni georgiane dell'Abkhazia e della regione di Tskhinvali/Ossezia meridionale; condanna vivamente il processo di fronterizzazione attorno all'Abkhazia e alla regione di Tskhinvali/Ossezia meridionale che ha comportato l'espansione della zona di territori occupati a scapito della Georgia; invita la Georgia a Russia a d avviare colloqui diretti senza precondizioni su una serie di argomenti con la mediazione, se necessario, di un terzo reciprocamente accettabile che dovrebbe integrare e non sostituire l'attuale processo di Ginevra;
23. invita la Federazione russa a onorare gli impegni assunti nel 1996 in sede di Consiglio d'Europa e ripresi nelle decisioni di vertici OSCE (Istanbul, 1999 e Oporto, 2002) per quanto riguarda il ritiro delle truppe e degli armamenti russi dal territorio della Moldova; esprime preoccupazione per la mancanza di progressi al riguardo; sottolinea che tutte le parti dei colloqui 5+2 si sono impegnate a risolvere il conflitto sulla base dell'integrità territoriale della Repubblica di Moldova; invita la Russia ad assumere un ruolo costruttivo negli sforzi per risolvere l'annoso conflitto nel Nagorno-Karabach nel quadro del gruppo di Minsk;
24. ritiene che occorrano nuovi sforzi per far progredire la cooperazione e il dialogo tra l'UE e la Russia su questioni relative alla sicurezza regionale, compresa la risoluzione degli annosi conflitti nell'area di vicinato;
25. sottolinea l'importanza di promuovere il dialogo interculturale UE-Russia e la conoscenza della storia e del patrimonio culturale rispettivi nonché di incoraggiare la mobilità e lo scambio di studenti, insegnanti, professori e ricercatori per facilitare i contatti interpersonali che offriranno una testimonianza visibile e tangibile di un partenariato sostenibile che porti nel lungo termine a una comunità di valori;
26. rivolge alle autorità russe l'appello a cooperare con l'apertura degli archivi russi, consentendo l'accesso ai ricercatori e declassificando i documenti pertinenti, tra cui quelli riguardanti la sorte di Raoul Wallenberg, che 70 anni fa salvò migliaia di ebrei ungheresi dal genocidio;
27. si compiace del lavoro della commissione di cooperazione parlamentare UE-Russia quale piattaforma per lo sviluppo della cooperazione e la prosecuzione del dialogo tra le due istituzioni parlamentari;
28. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al vicepresidente della Commissione / alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, al Consiglio, alla Commissione, ai governi e ai parlamenti degli Stati membri, ai governi e ai parlamenti dei paesi del partenariato orientale, al presidente, al governo e al parlamento della Federazione russa, al Consiglio d'Europa nonché all'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa.