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Procedura : 2015/3013(RSP)
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Ciclo del documento : B8-0171/2016

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B8-0171/2016

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PV 04/02/2016 - 6
CRE 04/02/2016 - 6

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PV 04/02/2016 - 8.8
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P8_TA(2016)0050

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Giovedì 4 febbraio 2016 - Strasburgo
Ruolo delle autorità locali e regionali nell'ambito dei Fondi strutturali e di investimento europei (fondi SIE)
P8_TA(2016)0050B8-0171/2016

Risoluzione del Parlamento europeo del 4 febbraio 2016 sul ruolo delle autorità locali e regionali nell'ambito dei Fondi strutturali e di investimento europei (fondi SIE) (2015/3013(RSP))

Il Parlamento europeo,

–  visti gli articoli da 174 a 178 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE),

–  visto il regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, e che abroga il regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio (di seguito "il regolamento recante disposizioni comuni" (RDC))(1),

–  visto il regolamento (UE) n. 1301/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, relativo al Fondo europeo di sviluppo regionale e a disposizioni specifiche concernenti l'obiettivo "Investimenti a favore della crescita e dell'occupazione" e che abroga il regolamento (CE) n. 1080/2006(2),

–  visto il parere del Comitato europeo delle regioni, del 9 luglio 2015, sull'esito dei negoziati sugli accordi di partenariato e sui programmi operativi,

–  vista la comunicazione della Commissione del 14 dicembre 2015 dal titolo "Investire nella crescita e nell'occupazione - ottimizzare il contributo dei Fondi strutturali e di investimento europei (COM(2015)0639),

–  visto il libro bianco del Comitato delle regioni sulla governance multilivello,

–  vista l'interrogazione alla Commissione sul ruolo delle autorità locali e regionali nell'ambito dei Fondi strutturali e di investimento europei (fondi SIE) (O-000012/2016 – B8-0105/2016),

–  visti l'articolo 128, paragrafo 5, e l'articolo 123, paragrafo 2, del suo regolamento,

A.  considerando che la politica di coesione dell'UE nel periodo di programmazione 2014-2020 continua a essere il principale strumento di investimento che interessa tutte le regioni dell'Unione, oltre a rappresentare un'opportunità per creare un processo di crescita sostenibile maggiormente orientato dal basso verso l'alto, che favorisca la creazione di posti di lavoro, l'imprenditorialità e l'innovazione a livello di economie locali e regionali, migliori la qualità della vita dei cittadini e crei solidarietà e maggiore sviluppo nelle regioni dell'UE;

B.  considerando che la politica di coesione, quale definita nel TFUE, ha anche lo scopo di ridurre le disparità economiche, sociali e territoriali fra gli Stati membri dell'UE e le loro regioni, attraverso una strategia inclusiva;

C.  considerando che per la prima volta (nel periodo 2014-2020) è stato creato un quadro coerente, il "regolamento recante disposizioni comuni" (RDC), che definisce norme comuni per tutti e cinque i Fondi strutturali e di investimento europei (fondi SIE): il Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), il Fondo sociale europeo (FSE), il Fondo di coesione (FC), il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) e il Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP);

D.  considerando che il quadro strategico comune (QSC) introdotto a norma dell'RDC contribuisce a rendere massimi l'impatto e l'efficienza della spesa pubblica e permette lo sviluppo di sinergie, combinando i fondi SIE ad altri programmi finanziati dall'UE;

E.  considerando che l'articolo 7 del regolamento del Fondo europeo di sviluppo regionale afferma che almeno il 5% delle risorse del FESR dovrebbe essere destinato ad azioni integrate per lo sviluppo urbano sostenibile, in cui le città e gli organismi subregionali o locali responsabili dell'attuazione delle strategie di sviluppo urbano sostenibile dovrebbero essere responsabili dei compiti relativi almeno alla selezione delle operazioni;

F.  considerando che, nell'attuale periodo di programmazione 2014-2020, lo sviluppo locale di tipo partecipativo e i gruppi di azione locale sono ammissibili al finanziamento a titolo del FESR e dell'FSE;

G.  considerando che i principi di partenariato e di governance multilivello, quali stabiliti all'articolo 5 dell'RDC, rappresentano alcuni dei principi chiave dei fondi SIE;

1.  sottolinea il ruolo fondamentale delle autorità locali e regionali nella definizione e nell'attuazione delle strategie dell'UE e riconosce nel contempo quello di una grande varietà di parti interessate, dagli Stati membri ai gruppi partecipativi; ritiene inoltre che la vicinanza di tali autorità ai cittadini e la diversità di governance a livello locale e regionale siano un punto di forza dell'UE;

2.  è favorevole alle sinergie e alla complementarietà tra i fondi SIE e altri programmi dell'UE, in cui autorità locali e regionali possono contribuire positivamente al conseguimento degli obiettivi della politica di coesione; sottolinea tuttavia che qualsiasi riprogrammazione dei fondi SIE dovrebbe avvenire in conformità delle norme dell'RDC e che nuove iniziative non dovrebbero indebolire l'essenza dei fondi SIE;

3.  pone in risalto il principio del partenariato rafforzato e il codice di condotta europeo sul partenariato, che stabiliscono il coinvolgimento giuridico degli enti locali e regionali e prevedono requisiti minimi per la loro partecipazione in tutte le fasi della preparazione e dell'attuazione dei programmi operativi; riconosce che, benché gli enti locali e regionali siano stati consultati nella maggior parte dei casi durante i negoziati sugli accordi di partenariato e sui programmi operativi, il loro coinvolgimento non si è tradotto in un partenariato a tutti gli effetti; esorta, pertanto, gli Stati membri a rispettare pienamente tali requisiti e a intensificare gli sforzi per ovviare alle carenze;

4.  sottolinea che rafforzare la capacità amministrativa e porre rimedio alle carenze strutturali delle autorità locali e regionali sono aspetti fondamentali delle fasi di programmazione e attuazione dei programmi operativi nonché per aumentare il tasso di assorbimento dei fondi SIE; invita pertanto la Commissione a garantire un sostegno allo sviluppo delle capacità delle autorità locali e regionali e delle relative amministrazioni e istituzioni, affinché queste possano svolgere un ruolo significativo nella politica di coesione, specialmente qualora venissero subdelegate a livelli inferiori dell'amministrazione funzioni di attuazione, segnatamente alle autorità urbane;

5.  rileva che la politica di coesione dell'UE rappresenta un buon esempio di governance multilivello con un approccio dal basso verso l'alto, in cui gli enti locali e regionali – nel gestire i Fondi strutturali e di investimento europei — raggiungono un equilibrio tra l'obiettivo dell'Unione di una maggiore coesione economica, sociale e territoriale, da un lato, e l'impatto territoriale delle politiche dell'UE, dall'altro;

6.  sottolinea l'importanza dell'iniziativa per lo sviluppo locale di tipo partecipativo, nell'ambito della quale le autorità locali operano come partner; evidenzia che per tale iniziativa si dovrà continuare ad applicare un approccio dal basso verso l'alto, stabilendo nel contempo obiettivi per gli interventi associati alle esigenze locali e regionali;

7.  reputa che le nuove iniziative "Investimenti territoriali integrati" (ITI) e "Sviluppo locale partecipativo" (CLLD) costituiscano cambiamenti graduali della capacità dei soggetti interessati locali di combinare diverse fonti di finanziamento e di pianificare iniziative locali estremamente mirate;

8.  ritiene che la governance multilivello sostenga gli obiettivi politici fondamentali dell'UE, quali la crescita economica, il progresso sociale e lo sviluppo sostenibile, rafforzi la dimensione democratica dell'UE ed accresca l'efficacia della sua azione politica;

9.  richiama l'attenzione sulle sfide che devono affrontare le autorità locali e regionali, come la globalizzazione, i cambiamenti climatici, la sicurezza energetica, i flussi migratori e l'aumento dell'urbanizzazione, tenendo conto che ogni regione ha le proprie esigenze e caratteristiche specifiche;

10.  è convinto che le aree urbane rivestano un ruolo sempre più importante nel mondo di oggi e che le politiche dell'Unione contribuiscano notevolmente a mettere a punto il giusto quadro che permette alle zone urbane europee di liberare il loro potenziale di crescita;

11.  invita la Commissione a monitorare da vicino l'attuazione dell'articolo 7 del FESR e a riferire in merito al Parlamento europeo;

12.  ritiene che l'agenda urbana dell'UE possa migliorare l'elaborazione e l'attuazione delle politiche e dei programmi, garantendo in tal modo un impatto più coerente sulle città, come pure un sostegno alle stesse, contribuendo altresì al raggiungimento degli obiettivi comuni nazionali ed europei, nel pieno rispetto dei principi di sussidiarietà e di proporzionalità; sottolinea l'importanza del patto di Amsterdam e dei progressi compiuti nel conseguimento degli obiettivi da esso perseguiti; osserva tuttavia che per le politiche dell'UE aventi un impatto sulle aree urbane e rurali andrebbero compiuti sforzi intesi a eliminare le strozzature e le incoerenze;

13.  invita la Commissione a continuare a basarsi sulle iniziative passate e quelle in corso, comprese le consultazioni pubbliche, al fine di individuare misure volte a rafforzare il ruolo delle autorità regionali e locali nella gestione e nell'attuazione dei fondi SIE attraverso gli accordi di partenariato e i programmi operativi;

14.  incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione alla Commissione, al Consiglio, al Comitato delle regioni nonché ai parlamenti nazionali e regionali degli Stati membri.

(1) GU L 347 del 20.12.2013, pag. 320.
(2) GU L 347 del 20.12.2013, pag. 289.

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