Risoluzione del Parlamento europeo del 9 giugno 2016 sulla Cambogia (2016/2753(RSP))
Il Parlamento europeo,
– viste le sue precedenti risoluzioni sulla Cambogia, in particolare quella del 26 novembre 2015 sulla situazione politica in Cambogia(1), quella del 9 luglio 2015 sui progetti di legge della Cambogia sulle ONG e i sindacati(2) e quella del 16 gennaio 2014 sulla situazione dei difensori dei diritti umani e degli attivisti dell'opposizione in Cambogia e Laos(3),
– vista la dichiarazione rilasciata localmente dall'UE il 30 maggio 2016 sulla situazione politica in Cambogia,
– vista la relazione del relatore speciale delle Nazioni Unite sulla situazione dei diritti umani in Cambogia, presentata il 20 agosto 2015,
– vista la risoluzione del Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite sulla Cambogia, adottata il 2 ottobre 2015,
– viste le osservazioni conclusive della commissione delle Nazioni Unite per i diritti umani, del 27 aprile 2015, sulla seconda relazione periodica della Cambogia,
– vista la Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo del 10 dicembre 1948,
– visto il Patto internazionale relativo ai diritti civili e politici del 1966,
– visti gli orientamenti dell'UE del 2008 sui difensori dei diritti umani,
– visto l'accordo di cooperazione concluso nel 1997 tra la Comunità europea e il Regno di Cambogia,
– vista la risoluzione adottata dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite l'8 marzo 1999 sul diritto e la responsabilità degli individui, dei gruppi e degli organi della società di promuovere e proteggere i diritti umani e le libertà fondamentali universalmente riconosciuti,
– vista la dichiarazione rilasciata il 1° aprile 2016 dal relatore speciale delle Nazioni Unite che esorta la Cambogia a rafforzare la protezione delle donne e dei diritti delle popolazioni autoctone,
– vista la dichiarazione congiunta rilasciata il 2 maggio 2016 dalle organizzazioni della società civile, che condanna le accuse nei confronti dei difensori dei diritti umani,
– vista la Convenzione dell'Organizzazione internazionale del lavoro sulla libertà di associazione e la tutela del diritto di associazione sindacale,
– vista la costituzione cambogiana, in particolare l'articolo 41, che sancisce i diritti e le libertà di espressione e di associazione, l'articolo 35, concernente il diritto alla partecipazione politica, e l'articolo 80, riguardante l'immunità parlamentare,
– visti l'articolo 135, paragrafo 5, e l'articolo 123, paragrafo 4, del suo regolamento,
A. considerando che negli ultimi mesi vi è stato un aumento costante del numero di arresti di membri dell'opposizione politica, di attivisti per i diritti umani e di rappresentanti della società civile;
B. considerando che il primo ministro Hun Sen è in carica da più di trent'anni; che Sam Rainsy, presidente del principale partito di opposizione, il Partito di salvezza nazionale della Cambogia (CNRP), resta in esilio autoimposto, indotto da precedenti procedimenti giudiziari a suo carico basati su false accuse di matrice politica; che Kem Sokha, presidente facente funzioni del CNRP, è sotto inchiesta; che il 22 aprile 2016 un magistrato di Phnom Penh ha comunicato che Sam Rainsy sarebbe stato giudicato in contumacia in merito a ulteriori accuse di matrice politica a partire dal 28 luglio 2016;
C. considerando che il 20 novembre 2015 Sam Rainsy è stato citato a comparire in tribunale per essere interrogato in merito a un post pubblicato sulla sua pagina pubblica di Facebook da un senatore dell'opposizione, Hong Sok Hour, che è in stato di arresto da agosto 2015 con l'accusa di falsificazione e istigazione dopo aver postato sulla pagina Facebook di Sam Rainsy un video contenente un documento presumibilmente falso in relazione al trattato sulle frontiere concluso nel 1979 con il Vietnam;
D. considerando che il 3 maggio 2016 il tribunale municipale di Phnom Penh ha citato in giudizio Kem Sokha accusandolo del reato di diffamazione, insieme ai deputati Pin Ratana e Tok Vanchan, nonostante godano dell'immunità;
E. considerando che il 12 maggio 2016 anche il noto analista politico Ou Virak è stato convenuto in giudizio con l'accusa di diffamazione, dopo aver espresso il suo parere sul caso di Kem Sokha;
F. considerando che il 2 maggio 2016 sono state avanzate accuse di matrice politica nei confronti di Ny Sokha, Nay Vanda e Yi Soksan, tre sostenitori esperti dei diritti umani appartenenti all'associazione cambogiana per i diritti umani e lo sviluppo (ADHOC), come pure nei confronti di Ny Chakrya, ex membro di ADHOC e vicesegretario generale della commissione elettorale nazionale, e di Soen Sally, funzionario dell'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani (UN OHCHR), i quali potrebbero essere condannati a scontare fino a dieci anni di carcere;
G. considerando che Um Sam An, membro dell'opposizione in seno all'assemblea nazionale, è stato privato della sua immunità parlamentare e arrestato l'11 aprile 2016 sulla base di false accuse di "istigazione a disseminare il caos nella società" riguardo alle sue opinioni non violente sulle relazioni tra la Cambogia e il Vietnam, e che successivamente è stato trattenuto dalla polizia antiterrorismo, citato in giudizio e mantenuto in custodia sulla base delle suddette accuse;
H. considerando che il 26 aprile 2016 il tribunale di Phnom Penh ha convenuto in giudizio Rong Chhun, ex leader sindacale e attuale membro della commissione elettorale nazionale, sulla base di false accuse di matrice politica per istigazione alla violenza a seguito della repressione, da parte delle forze di sicurezza del governo, degli scioperi dei lavoratori in atto tra la fine del dicembre 2013 e l'inizio del gennaio 2014; che sono previste due importanti chiamate alle urne (le elezioni comunali del 2017 e le elezioni parlamentari del 2018) e che esercitare pressione sulla commissione elettorale nazionale costituisce un metodo impiegato dal governo per influenzare dette elezioni;
I. considerando che il 9 maggio 2016 otto persone che manifestavano pacificamente contro l'arresto dei membri di ADHOC, compresi Ee Sarom, direttore dell'ONG Sahmakun Teang Tnaut, Thav Khimsan, vicedirettore dell'ONG LICADHO, nonché un consulente tedesco e un consulente svedese di LICADHO, sono state arrestate e rilasciate poco dopo; che il 16 maggio 2016 è avvenuto lo stesso con cinque manifestanti pacifici;
J. considerando che l'UE è il principale partner della Cambogia in termini di assistenza allo sviluppo e che il nuovo stanziamento per il periodo 2014-2020 è pari a 410 milioni di EUR; che l'UE sostiene un ampio ventaglio di iniziative per i diritti umani intraprese dalle ONG della Cambogia e da altre organizzazioni della società civile; che la Cambogia è estremamente dipendente dagli aiuti allo sviluppo;
K. considerando che il 26 ottobre 2015 a Phnom Penh un gruppo di manifestanti filogovernativi ha brutalmente aggredito Nhay Chamrouen e Kong Sakphea, due deputati di opposizione appartenenti al Partito di salvezza nazionale della Cambogia, e ha messo a rischio la sicurezza della residenza privata del primo vicepresidente dell'assemblea nazionale; che, stando a quando riportato, la polizia e altre forze di sicurezza dello Stato hanno assistito inerti alle aggressioni; che sono stati eseguiti alcuni arresti in relazione a dette aggressioni, ma che le ONG dei diritti umani in Cambogia hanno espresso il timore che i veri assalitori siano ancora in libertà;
L. considerando che, malgrado le diffuse critiche da parte della società civile e della comunità internazionale, la promulgazione della legge sulle associazioni e le ONG ha conferito alle autorità statali il potere arbitrario di imporre la chiusura e bloccare la creazione di organizzazioni di difesa dei diritti umani e che tale legge ha già iniziato a scoraggiare le attività di difesa dei diritti umani in Cambogia e a ostacolare l'azione della società civile;
M. considerando che, sin dall'approvazione della legge sulle associazioni e le ONG nel 2015, le autorità si rifiutano di autorizzare grandi eventi pubblici di sostegno coordinati da ONG e che negli ultimi mesi lo svolgimento di tutti gli eventi tenutisi in occasione della Giornata mondiale dell'habitat, della Giornata internazionale dei diritti umani, della Giornata internazionale della donna e della Giornata internazionale del lavoro è stato ostacolato in varia misura dalle forze di polizia, così come accaduto durante altre manifestazioni;
N. considerando che il 12 aprile 2016 il senato cambogiano ha adottato la legge sui sindacati, che impone nuove restrizioni sul diritto di associazione dei lavoratori e conferisce alle autorità governative nuovi poteri arbitrari atti a reprimere l'esercizio di tale diritto da parte dei sindacati;
1. esprime profonda preoccupazione per il deterioramento della situazione degli oppositori politici e degli attivisti per i diritti umani in Cambogia e condanna tutti gli atti di violenza, le accuse di matrice politica, la detenzione arbitraria, gli interrogatori, le sentenze e le condanne ai loro danni;
2. deplora l'escalation delle accuse a sfondo politico e delle vessazioni giudiziarie a danno di difensori e attivisti dei diritti umani, e in particolare le accuse, le sentenze e le condanne di matrice politica nei confronti del legittimo lavoro di attivisti, contestatori politici e difensori dei diritti umani in Cambogia;
3. esorta le autorità cambogiane a revocare il mandato di arresto e a ritirare ogni accusa nei confronti del leader dell'opposizione Sam Rainsy e dei membri dell'assemblea nazionale e del senato appartenenti al Partito di salvezza nazionale della Cambogia, compreso il senatore Hong Sok Hour; chiede che siano immediatamente rilasciati i cinque difensori dei diritti umani che si trovano ancora in custodia cautelare, ossia Ny Sokha, Nay Vanda, Yi Soksan, Lim Mony e Ny Chakra, che tali politici, attivisti e difensori dei diritti umani possano agire liberamente senza timore di essere arrestati o perseguitati e che sia posta fine all'utilizzo politico dei tribunali per perseguire individui sulla base di accuse infondate e di matrice politica; invita l'assemblea nazionale a reintegrare immediatamente nelle loro funzioni Sam Rainsy, Um Sam An e Hong Sok e a ripristinare la loro immunità parlamentare;
4. sollecita le autorità cambogiane a ritirare tutte le accuse a sfondo politico e a interrompere tutti gli altri procedimenti penali a carico dell'organizzazione ADHOC e di altri difensori dei diritti umani cambogiani, nonché a cessare ogni minaccia di applicazione delle disposizioni repressive previste dalla legge sulle associazioni e le ONG congiuntamente a ogni altro tentativo di intimidazione e vessazione nei confronti di difensori dei diritti umani e organizzazioni nazionali e internazionali attive in questo campo, come pure a rilasciare immediatamente e senza condizioni tutte le persone incarcerate sulla base di accuse infondate e di matrice politica;
5. sollecita il governo della Cambogia a riconoscere il ruolo legittimo e utile svolto dalla società civile, dai sindacati e dall'opposizione politica nel contribuire allo sviluppo economico e politico generale del paese;
6. incoraggia il governo a operare a favore del rafforzamento della democrazia e dello Stato di diritto e a rispettare i diritti umani e le libertà fondamentali, il che comprende il pieno rispetto delle disposizioni costituzionali concernenti il pluralismo e la libertà di associazione ed espressione;
7. ricorda che l'assenza di minacce nell'ambito del dialogo democratico è essenziale per la stabilità politica, la democrazia e una società pacifica in Cambogia ed esorta il governo ad adottare tutte le misure necessarie per garantire la sicurezza di tutti i rappresentanti eletti democraticamente nel paese, a prescindere dall'affiliazione politica;
8. accoglie con favore la riforma della commissione elettorale nazionale attraverso una modifica della costituzione a seguito dell'accordo sulle riforme elettorali del luglio 2014 tra il Partito popolare cambogiano (CPP) e il Partito di salvezza nazionale; mette in evidenza il fatto che la commissione elettorale nazionale è attualmente composta da quattro rappresentanti del Partito popolare, quattro rappresentanti del Partito di salvezza nazionale e un rappresentante della società civile;
9. invita il governo a garantire indagini esaustive e imparziali, con la partecipazione delle Nazioni Unite, che portino ad assicurare alla giustizia tutti i responsabili delle brutali aggressioni perpetrate di recente dalle forze armate contro i due membri dell'assemblea nazionale appartenenti al Partito di salvezza nazionale, e condannino l'uso eccessivo della forza da parte dell'esercito e della polizia per reprimere manifestazioni, scioperi e tensioni sociali;
10. invita le autorità cambogiane a ritirare tutte le accuse contro Rong Chhun, ex leader sindacale e membro della commissione elettorale nazionale;
11. invita gli Stati membri, il vicepresidente della Commissione/alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, il Servizio europeo per l'azione esterna (SEAE) e la Commissione a definire per le prossime elezioni in Cambogia parametri di riferimento chiari e coerenti con il diritto internazionale in materia di libertà di espressione, di associazione e di riunione, e a comunicarli pubblicamente alle autorità cambogiane e all'opposizione; invita il SEAE a subordinare l'importo del contributo finanziario dell'UE al miglioramento della situazione dei diritti umani nel paese;
12. esprime preoccupazione riguardo alla nuova legge sui sindacati; sollecita il governo ad abrogare la legge sui sindacati, la legge sulle associazioni e le ONG e leggi simili, che limitano le libertà fondamentali e minacciano l'esercizio dei diritti umani; sollecita il governo a garantire che tutta la legislazione pertinente ai diritti umani sia conforme con la costituzione della Cambogia e le norme internazionali;
13. sollecita il governo cambogiano a porre fine a tutti gli sgomberi forzati e all'appropriazione di terreni e a garantire che eventuali sgomberi siano condotti in piena conformità con le norme internazionali;
14. sottolinea l'importanza di una missione di osservazione elettorale dell'UE e il suo contributo a elezioni eque e libere; invita la commissione elettorale nazionale e le autorità governative competenti a garantire che tutti gli aventi diritto di voto, compresi i lavoratori migranti e i detenuti, abbiano accesso alle opportunità di registrazione e dispongano di tempo per usufruirne;
15. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, al vicepresidente della Commissione/alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, al Servizio europeo per l'azione esterna, ai governi e ai parlamenti degli Stati membri nonché al governo e all'assemblea nazionale della Cambogia.