Risoluzione del Parlamento europeo del 6 ottobre 2016 sulla Siria (2016/2894(RSP))
Il Parlamento europeo,
– visto l'articolo 123, paragrafo 2, del suo regolamento,
A. considerando che si assiste a un inasprimento delle ostilità in Siria, in particolare ad Aleppo, che è stata colpita da pesanti bombardamenti aerei, alcuni dei quali rivolti contro strutture mediche; che la situazione ha registrato un rapido e drammatico deterioramento, nonostante gli sforzi profusi dalla comunità internazionale per pervenire a una cessazione delle ostilità;
B. considerando che l'Unione europea è uno dei principali fornitori di aiuti umanitari destinati alle persone che fuggono dalle violenze e dalle distruzioni senza precedenti in Siria; che l'assenza di unità internazionale rende molto più difficile raggiungere una soluzione negoziata al conflitto in Siria;
C. considerando che l'UE dovrebbe perseverare nei propri sforzi e assumere collettivamente, attraverso l'alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza/vicepresidente della Commissione, un ruolo più incisivo nella mediazione di un accordo di pace in Siria;
1. condanna con fermezza tutti gli attacchi rivolti contro i civili e le infrastrutture civili, il mantenimento dei vari assedi in Siria e l'impossibilità per l'assistenza umanitaria di raggiungere la popolazione bisognosa; esprime massima preoccupazione per le sofferenze delle persone che si trovano nelle zone assediate ad Aleppo e in tutta la Siria, tra cui molte donne e bambini, che non hanno accesso ai beni umanitari essenziali e hanno disperato bisogno di cibo, acqua potabile e forniture mediche;
2. deplora con forza e condanna incondizionatamente gli attacchi sferrati di recente contro un convoglio di aiuti umanitari e un magazzino della Mezzaluna rossa nelle vicinanze di Aleppo, che rappresentano gravi e preoccupanti violazioni del diritto internazionale umanitario e possibili crimini di guerra; rende omaggio agli operatori umanitari che hanno perso la vita nel tentativo di prestare assistenza alla popolazione ad Aleppo e in tutta la Siria e porge le sue più sentite condoglianze alle famiglie e agli amici delle vittime; invita a prendere provvedimenti contro i responsabili di crimini di guerra e crimini contro l'umanità, che devono essere chiamati a rispondere delle loro azioni;
3. sollecita tutte le parti coinvolte nel conflitto, in particolare la Russia e il regime di Assad, a mettere fine a tutti gli attacchi rivolti contro i civili e le infrastrutture civili, incluse quelle idriche ed elettriche, ad adottare misure credibili e immediate in vista di una cessazione delle ostilità, a togliere tutti gli assedi e a consentire un accesso rapido, sicuro e privo di restrizioni alle agenzie umanitarie affinché possano raggiungere le popolazioni che necessitano di aiuto;
4. accoglie con favore l'iniziativa umanitaria di emergenza dell'UE a favore di Aleppo, finalizzata non solo a mobilitare fondi per le esigenze umanitarie urgenti, ma anche a garantire l'evacuazione sanitaria dei feriti e dei malati, in particolare donne, bambini e anziani, dalla parte orientale della città; esorta tutte le parti a rilasciare con urgenza le autorizzazioni necessarie per consentire la consegna di aiuti umanitari e le evacuazioni sanitarie;
5. sollecita tutti i membri del gruppo internazionale di sostegno alla Siria a riprendere i negoziati per facilitare la conclusione di una tregua stabile nonché a intensificare i lavori volti a raggiungere una soluzione politica duratura in Siria; sostiene pienamente gli sforzi profusi in tal senso dall'inviato speciale delle Nazioni Unite Staffan de Mistura;
6. invita l'AR/VP a rinnovare gli sforzi atti a definire una strategia comune dell'UE sulla Siria che agevoli il raggiungimento di una soluzione politica e includa strumenti di controllo e garanzia dell'esecuzione per rafforzare il rispetto degli accordi conclusi e degli obblighi assunti nel quadro del gruppo internazionale di sostegno alla Siria;
7. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione all'alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza/vicepresidente della Commissione, al Consiglio, alla Commissione, ai governi e ai parlamenti degli Stati membri dell'UE, alle Nazioni Unite, ai membri del gruppo internazionale di sostegno alla Siria nonché a tutte le parti coinvolte nel conflitto in Siria.