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Procedura : 2017/2130(INI)
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A8-0308/2017

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Mercoledì 15 novembre 2017 - Strasburgo
Partenariato orientale: vertice di novembre 2017
P8_TA(2017)0440A8-0308/2017

Raccomandazione del Parlamento europeo del 15 novembre 2017 al Consiglio, alla Commissione e al SEAE sul partenariato orientale nella fase preparatoria del vertice di novembre 2017 (2017/2130(INI))

Il Parlamento europeo,

–  visti gli articoli 2, 3 e 8 e il titolo V, in particolare gli articoli 21, 22, 36 e 37, del trattato sull'Unione europea (TUE), nonché la parte quinta del trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE),

–  visto l'avvio del partenariato orientale a Praga, il 7 maggio 2009, quale impegno comune dell'UE e dei suoi partner orientali: Armenia, Azerbaigian, Bielorussia, Georgia, Moldova e Ucraina,

–  viste le dichiarazioni congiunte del vertice sul partenariato orientale tenutosi a Varsavia nel 2011, del vertice di Vilnius del 2013 e del vertice di Riga del 2015,

–  vista la dichiarazione dei leader di 27 Stati membri e del Consiglio europeo, del Parlamento europeo e della Commissione europea, adottata il 25 marzo 2017 a Roma,

–  viste le raccomandazioni e le attività dell'Assemblea parlamentare Euronest, del forum della società civile del partenariato orientale, del Comitato delle regioni e della Conferenza degli enti regionali e locali del partenariato orientale (CORLEAP),

–  viste le comunicazioni sulla politica europea di vicinato (PEV) della Commissione europea e del Servizio europeo per l'azione esterna (SEAE), in particolare la relazione del 2017 sull'attuazione del riesame della politica europea di vicinato (JOIN(2017)0018) e il documento di lavoro riveduto del 2017 "Eastern Partnership – 20 Deliverables for 2020: Focusing on key priorities and tangible results" (Partenariato orientale – 20 obiettivi definiti per il 2020: concentrarsi sulle priorità fondamentali e sui risultati tangibili) (SWD(2017)0300), nonché la comunicazione del 2016 relativa a "Una strategia globale per la politica estera e di sicurezza dell'Unione europea",

–  viste le conclusioni del Consiglio "Affari esteri" sulla PEV e sul partenariato orientale,

–  viste la sua raccomandazione del 5 luglio 2017 al Consiglio concernente la 72a sessione dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite(1), le sue risoluzioni, in particolare quelle del 15 giugno 2017(2) sul caso di Afgan Mukhtarli e la situazione dei media in Azerbaigian, del 6 aprile 2017(3) e del 24 novembre 2016(4) sulla situazione in Bielorussia, del 16 marzo 2017 sulle priorità dell'UE per le sessioni del Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite nel 2017(5), del 13 dicembre 2016 sui diritti della donna negli Stati del partenariato orientale(6), del 21 gennaio 2016 sugli accordi di associazione / le zone di libero scambio globali e approfondite con la Georgia, la Moldova e l'Ucraina(7) e quella del 9 luglio 2015 sulla revisione della politica europea di vicinato(8),

–  vista la dichiarazione congiunta dei parlamenti della Georgia, della Moldova e dell'Ucraina, del 3 luglio 2017,

–  visto l'articolo 113 del suo regolamento,

–  vista la relazione della commissione per gli affari esteri (A8-0308/2017),

A.  considerando che il partenariato orientale si fonda su un impegno condiviso tra Armenia, Azerbaigian, Bielorussia, Georgia, Moldova, Ucraina e l'Unione europea volto ad approfondire le loro relazioni e a rispettare il diritto internazionale e i valori fondamentali, tra cui la democrazia, lo Stato di diritto, il rispetto dei diritti umani, le libertà fondamentali e l'uguaglianza di genere, nonché l'economia sociale di mercato, lo sviluppo sostenibile e il buon governo;

B.  considerando che il partenariato orientale persegue gli obiettivi comuni di promuovere la stabilità, il rafforzamento della fiducia e la cooperazione, sostenere le riforme democratiche, le relazioni di buon vicinato, la risoluzione pacifica dei conflitti e la cooperazione regionale, migliorare i contatti interpersonali e stimolare il commercio, al fine di incrementare il dialogo e l'associazione a livello politico e la cooperazione e l'integrazione a livello economico;

C.  considerando che, attraverso la sua strategia globale e la PEV riveduta, l'UE mira ad avvicinare i suoi partner tramite forme accelerate di associazione politica e integrazione economica con l'Unione, cercando nel contempo di promuovere la stabilizzazione politica, la resilienza delle società e la prosperità economica nel suo vicinato e offrendo opportunità di relazioni politiche ed economiche privilegiate in linea col livello di ambizione di ciascun paese partner;

D.  considerando che, poiché l'UE considera la cooperazione un valore in sé ed è fermamente convinta che porti a situazioni vantaggiose per tutte le parti coinvolte, essa ha assunto l'impegno di continuare a lavorare con tutti i paesi del partenariato orientale, purché non siano messi in dubbio o compromessi i valori fondamentali europei;

E.  considerando che l'UE e i suoi partner devono adattare le risorse e gli strumenti agli impegni assunti e che i partner devono incentrarsi maggiormente sull'attuazione degli accordi esistenti;

F.  considerando che i partecipanti al vertice di Riga del 2015 hanno sollecitato a compiere progressi entro il vertice successivo nei settori 1) del rafforzamento delle istituzioni e del buon governo, 2) della mobilità e dei contatti interpersonali, 3) dello sviluppo economico e delle opportunità di mercato e 4) della connettività, dell'efficienza energetica, dell'ambiente e del cambiamento climatico;

G.  considerando che sono stati compiuti progressi significativi dall'ultimo vertice, in particolare con la conclusione e l'entrata in vigore di tre accordi di associazione (AA) che comprendono una zona di libero scambio globale e approfondita con la Georgia, la Moldova e l'Ucraina, nonché di regimi di esenzione dal visto con la Georgia e l'Ucraina a partire dal 2017 (e con la Moldova dal 2014), con la conclusione dei negoziati su un accordo di partenariato globale e rafforzato con l'Armenia (un esempio di come sia possibile contemporaneamente aderire all'Unione economica eurasiatica e partecipare alla strategia di prossimità dell'UE), con l'avvio di negoziati su un nuovo accordo globale con l'Azerbaigian e l'adozione di importanti riforme in alcuni di questi paesi con il sostegno politico, tecnico e finanziario dell'Unione europea, nonché con il proseguimento della politica di "impegno critico" con la Bielorussia;

H.  considerando che dall'avvio del partenariato orientale a Praga alcuni membri fondatori hanno risentito di un peggioramento generale della situazione dei diritti umani e di un'inversione delle tendenze alla democratizzazione; che una delle principali sfide consisterà nell'agevolare la transizione in corso verso democrazie inclusive, responsabili, stabili e funzionanti;

I.  considerando che l'aumento della mobilità e il miglioramento dei contatti interpersonali tra i paesi partner e l'UE rimangono uno strumento indispensabile per la promozione dei valori europei;

J.  considerando che un nuovo piano di lavoro strategico proposto dalla Commissione e dal SEAE, che coniuga la cooperazione bilaterale e quella regionale, è volto a guidare il lavoro futuro dell'UE e dei sei paesi partner incentrandosi su venti obiettivi definiti per il 2020;

K.  considerando che l'indipendenza, la sovranità e l'integrità territoriale dei partner orientali dell'UE continuano a essere minacciate da conflitti regionali irrisolti, ivi compresi alcuni conflitti avviati e ancora attivamente sostenuti dalla Federazione russa in contrasto con suoi impegni internazionali a mantenere l'ordine giuridico internazionale; che l'Unione dovrebbe svolgere un ruolo più attivo nella risoluzione pacifica di tutti i conflitti in corso nel suo vicinato; che l'aggressione russa contro l'Ucraina, l'annessione della penisola di Crimea e la continua occupazione di due regioni georgiane, nonché le minacce ibride russe tra cui attività di destabilizzazione e propaganda, minacciano la sicurezza europea nel complesso;

L.  considerando che la politica del partenariato orientale è basata sul diritto sovrano di ciascun partner di scegliere il livello di ambizione da perseguire nelle sue relazioni con l'UE; che i partner alla ricerca di relazioni più strette con l'UE dovrebbero poter contare su un sostegno e un'assistenza maggiori per conseguire gli obiettivi reciprocamente fissati, purché mantengano gli impegni di riforma già assunti, in linea con il principio "more for more" (maggiori aiuti a fronte di un maggiore impegno);

1.  raccomanda al Consiglio, alla Commissione e al Servizio europeo per l'azione esterna:

  

Sul futuro del partenariato orientale

   a) di garantire che il vertice di novembre 2017 sarà lungimirante e in grado di infondere nuovo dinamismo e stabilire una chiara visione politica per il futuro del partenariato orientale quale politica a lungo termine; di garantire che i risultati del vertice costituiscano, in via prioritaria, la base per sostenere i valori fondamentali dell'Unione europea, in particolare il rispetto della democrazia, dei diritti umani, delle libertà fondamentali, dello Stato di diritto, del buon governo, dei diritti civili, della non discriminazione e dell'uguaglianza di genere, sui quali si fonda il partenariato orientale, sottolineando che tali valori sono al centro degli AA e riconoscendo l'impegno dei partner coinvolti nell'attuazione e promozione di tali valori;
   b) di tenere fede alle grandi aspettative dei cittadini in tutti i paesi partner per quanto riguarda l'eliminazione della corruzione, la lotta contro la criminalità organizzata e il rafforzamento dello Stato di diritto e del buon governo; di puntare, pertanto, a un rinnovato impegno da parte dei partner ad adottare e ad attuare pienamente riforme relative al sistema giudiziario, alla pubblica amministrazione e alla lotta contro la corruzione e la criminalità organizzata, sulla base di tabelle di marcia adeguate con obiettivi e scadenze chiaramente definiti;
   c) di rafforzare la società civile nei paesi partner e il suo ruolo vitale all'interno del partenariato orientale sia come attore indispensabile nel processo di consolidamento della democrazia sia come piattaforma per la cooperazione regionale, opponendosi senza compromessi a qualsiasi normativa o misura intesa a limitarne le legittime attività e promuovendo una sua maggiore partecipazione all'elaborazione, all'esame e al controllo dell'attuazione delle riforme relative al partenariato nonché promuovendo la trasparenza e la responsabilità delle istituzioni pubbliche;
   d) di incoraggiare riforme elettorali in grado di garantire che i quadri giuridici siano in linea con le norme internazionali, le raccomandazioni delle missioni di osservazione internazionali guidate dall'OSCE e i pareri della commissione di Venezia e che siano oggetto di un processo trasparente, di ampie consultazioni, e, per quanto possibile, del consenso dell'opposizione e della società civile, al fine di migliorare il quadro elettorale senza favoritismi nei confronti dei partiti al potere; di garantire la rigorosa applicazione, da parte dell'UE, delle condizionalità esistenti relative alle riforme elettorali;
   e) di garantire che i risultati del vertice di novembre 2017 valutino gli obiettivi già conseguiti, sottolineino la necessità di continuare a onorare tutti gli impegni già assunti e forniscano nuovi impulsi per il futuro del partenariato orientale, compreso il conseguimento di risultati tangibili per i cittadini, in particolare per quanto riguarda l'occupazione, la riduzione delle disparità socioeconomiche, i trasporti, la connettività, l'indipendenza energetica, la mobilità e l'istruzione, tenendo presente che un nuovo piano europeo per gli investimenti esterni (PIE) è uno strumento importante in tale ambito;
   f) di adoperarsi per contrastare la disoccupazione, in particolare quella giovanile, anche con un pacchetto di misure di sostegno ai giovani come il programma EU4Youth, e per sviluppare le competenze adattate all'evolversi delle esigenze nel mercato del lavoro, anche attraverso l'istruzione e la formazione professionale, la promozione dell'imprenditorialità e delle industrie locali, il supporto dell'agricoltura sostenibile, lo sviluppo del turismo e dell'economia digitale e il potenziamento delle infrastrutture sociali, dei settori dei servizi pubblici e privati, compresi gli ambiti della sanità e dell'assistenza;
   g) di promuovere e sostenere attivamente l'attuazione di politiche antidiscriminazione in tutti i settori della società; di garantire l'uguaglianza di genere nelle politiche pubbliche e il sostegno all'occupabilità e all'imprenditorialità delle donne, continuando a garantire tali politiche anche oltre l'obiettivo del 2020;
   h) di impegnarsi a collaborare per una maggiore mobilità tra l'UE e i paesi partner; di sostenere la Moldova, la Georgia e l'Ucraina nell'attuazione degli accordi sulla liberalizzazione dei visti e di garantire che in futuro non siano attivati meccanismi di sospensione, in particolare attraverso la stretta collaborazione tra i servizi di polizia e doganali nella lotta contro le minacce alla sicurezza, la criminalità e il superamento del soggiorno autorizzato; di avviare un dialogo in materia di visti con l'Armenia, di incoraggiare i progressi dell'Azerbaigian nell'attuazione degli accordi di riammissione e di facilitazione dei visti in preparazione dell'avvio di un futuro dialogo sui visti, e di concludere i negoziati sugli accordi di riammissione e di facilitazione dei visti con la Bielorussia a beneficio dei suoi cittadini, laddove tali paesi dovessero conseguire progressi significativi in materia di valori fondamentali e soddisfare le specifiche condizioni definite dai piani d'azione sulla liberalizzazione dei visti;
   i) di migliorare ulteriormente le opportunità di stretta cooperazione nei settori dell'istruzione, della ricerca e dell'innovazione, in particolare attraverso l'agevolazione della partecipazione a programmi come Erasmus+, Diffondere l'eccellenza e ampliare la partecipazione e EU4Innovation, nonché la fornitura di garanzie sui prestiti da parte del Gruppo Banca europea per gli investimenti nell'ambito del suo programma InnovFin; di fornire sostegno per riformare l'istruzione e colmare il divario in materia di ricerca e innovazione;
   j) di assicurare che i risultati del vertice di novembre 2017 conferiscano, inoltre, un rinnovato impulso per rafforzare la crescita economica sostenibile, la modernizzazione dei settori esistenti, le opportunità di commercio e investimento, comprese quelle intra-regionali di cooperazione transfrontaliera, con particolare riguardo per l'imprenditorialità e per le piccole e medie imprese (PME);
   k) di invocare la ricalibratura del sostegno dell'UE alle agende di associazione e alle relative riforme strutturali, in particolare quelle che consentono un miglioramento nella competitività, un contesto imprenditoriale più favorevole e un adeguato accesso alle risorse di finanziamento, anche attraverso l'iniziativa EU4Business; di monitorare da vicino l'attuazione delle zone di libero scambio globali e approfondite onde evitare il dumping sociale e ambientale; di concepire un'assistenza mirata per le PMI onde assisterle a sfruttare pienamente il potenziale della zona di libero scambio globale e approfondita; di promuovere e sostenere una reale riforma del sistema economico intesa a eliminare progressivamente i monopoli e limitare il ruolo degli oligarchi attraverso l'introduzione di opportune normative, nonché una profonda riforma del settore bancario e finanziario volta a contrastare il riciclaggio di denaro e l'evasione fiscale;
   l) di sostenere lo sviluppo delle necessarie infrastrutture di trasporto e di connettività, anche con un piano d'investimento ambizioso per la rete essenziale TEN-T, nonché di promuovere il commercio intra-regionale; di sostenere progetti infrastrutturali che forniscano nuove opportunità di commercio e aumentino la comunicazione e gli scambi tra l'UE e i paesi partner, nonché tra gli stessi partner;
   m) di migliorare l'indipendenza e l'efficienza energetica attraverso investimenti specifici e la diversificazione delle fonti di energia, in particolare per quanto riguarda le energie rinnovabili e la riduzione della dipendenza dai combustibili fossili, attraverso una cooperazione rafforzata in tutte le aree prioritarie dell'Unione dell'energia europea e una più stretta integrazione dei mercati dell'energia dei partner con il mercato dell'energia europeo, con un'attenzione particolare all'interconnettività e alle infrastrutture; di garantire che le sezioni onshore e offshore di una nuova infrastruttura di oleodotti all'interno della regione, compreso il gasdotto Nord Stream 2, siano pienamente in linea con la normativa UE e la strategia dell'Unione dell'energia e non compromettano la sicurezza regionale nel settore dell'energia; di collaborare con i partner orientali per sostenere le famiglie più colpite dall'aumento dei prezzi dell'energia;
   n) di garantire il pieno rispetto degli accordi e degli obblighi internazionali in materia di sicurezza nucleare e di protezione ambientale; di intensificare gli sforzi verso la realizzazione degli impegni in materia di cambiamenti climatici, anche mediante campagne di sensibilizzazione e l'eliminazione progressiva e sostenibile delle centrali elettriche obsolete in Armenia e in Ucraina; di seguire attentamente lo sviluppo di nuovi progetti come la centrale nucleare di Ostrovets, in Bielorussia;
   o) di garantire che i risultati del vertice di novembre 2017 affrontino altresì i conflitti e le minacce alla sicurezza che hanno un impatto sull'indipendenza, sulla sovranità, sull'integrità territoriale, sui diritti umani fondamentali e sulla stabilità e lo sviluppo politici, sociali ed economici dei partner e della regione nel suo insieme;
   p) di impegnarsi a sostenere l'unità d'azione tra gli Stati membri dell'UE nel mantenere una pressione collettiva sulla Russia, la cui presenza militare nella regione è cresciuta negli ultimi anni, in particolare attraverso misure restrittive mirate e rafforzate, a risolvere i conflitti nell'Ucraina orientale attraverso l'effettiva e piena attuazione degli accordi di Minsk e il mantenimento della missione di monitoraggio dell'OSCE, a risolvere il conflitto tra Russia e Georgia attraverso i risultati tangibili delle discussioni internazionali di Ginevra e la piena attuazione da parte della Russia dell'accordo per il cessate il fuoco del 2008, a ristabilire la piena sovranità dell'Ucraina in Crimea, quella della Georgia nei suoi territori occupati dell'Abkhazia e dell'Ossezia del sud e quella della Moldova in Transnistria, a prestare adeguata attenzione alla pericolosa situazione ambientale nell'Ucraina orientale, a sostenere i suoi partner nel rafforzamento della loro resilienza e a porre fine alle ulteriori minacce di assassinii ordinati dallo Stato, guerre informatiche, disinformazione e altri tipi di destabilizzazione;
   q) di sottolineare che la partecipazione di un partner orientale a esercitazioni militari mirate all'UE e/o ad alcuni dei suoi partner, ad esempio l'esercitazione guidata dalla Russia "Zapad 2017" in Bielorussia, è inaccettabile; di garantire che un partner non si impegni più in tali attività in futuro;
   r) di chiedere l'immediata cessazione delle ostilità militari tra le forze armene e azere, che costano inutilmente la vita a civili e soldati e ostacolano lo sviluppo socioeconomico; di riconfermare il sostegno agli sforzi dei copresidenti del gruppo di Minsk dell'OSCE verso la risoluzione del conflitto del Nagorno-Karabakh e ai loro principi fondamentali del 2009, tra cui l'integrità territoriale, l'autodeterminazione e il non ricorso alla forza; di chiedere all'Armenia e all'Azerbaigian di riaprire i negoziati in buona fede al fine di applicare tali principi per la risoluzione del conflitto che non può essere risolto ricorrendo alla forza militare; di invitare i governi dell'Armenia e dell'Azerbaigian a tenere colloqui ad alto livello e ad impegnarsi per l'attuazione di misure volte a un effettivo rafforzamento della fiducia e per il dialogo tra le società civili dei due paesi; di subordinare la ratifica di nuovi accordi tra l'UE e ciascuna delle parti coinvolte a manifestazioni d'impegno significative e progressi sostanziali verso la risoluzione del conflitto, per esempio mantenendo il cessate il fuoco e attuando i principi fondamentali del 2009;
   s) di chiedere il sostegno continuo all'operato delle missioni dell'UE e dell'OSCE in Georgia, Moldova e Ucraina orientale quali operazioni fondamentali per assicurare la pace e la sicurezza, innanzitutto a beneficio della popolazione locale; di assicurare un'attuazione efficace del mandato di tali missioni e di esortare la Russia a garantirne il libero accesso; di prendere in considerazione la possibilità di sostenere lo spiegamento di una missione armata di polizia dell'OSCE nell'Ucraina orientale; di riflettere, congiuntamente ai paesi partner, sulla prospettiva di un ruolo rafforzato dell'UE nella risoluzione di questi conflitti, ivi compreso l'avvio di vere e proprie missioni di politica di sicurezza e di difesa comune (PSDC) ambiziose mirate al miglioramento della sicurezza e della stabilità;
   t) di invitare i paesi partner dell'UE a garantire la piena cooperazione con l'UE nell'affrontare sfide come la migrazione illegale, il terrorismo, la criminalità informatica, la tratta di esseri umani, il contrabbando e il commercio illecito;
   u) di prendere in considerazione, nell'ambito della politica del partenariato orientale, un interessante modello "EaP+" a più lungo termine per i paesi associati che abbiano compiuto progressi sostanziali in termini di attuazione delle riforme concernenti gli accordi di associazione e le zone di libero scambio globali e approfondite, che possa infine portare all'adesione all'unione doganale, all'Unione dell'energia, all'Unione digitale e allo spazio Schengen, un migliore accesso al mercato interno dell'UE, l'integrazione nelle reti di trasporto dell'UE, i partenariati industriali, una maggiore partecipazione ad altri programmi e agenzie dell'Unione, un'ulteriore cooperazione nel settore della PSDC, nonché misure più immediate come ulteriori preferenze tariffarie unilaterali, un calendario concreto per l'abolizione delle tariffe di roaming tra i partner e l'Unione europea e lo sviluppo di una banda larga ad alta capacità; di aprire l'accesso al modello "EaP+" ad altri paesi del partenariato orientale quando saranno pronti per tali impegni rafforzati e avranno inoltre compiuto progressi significativi verso l'attuazione di riforme reciprocamente concordate;
   v) di considerare, per i paesi non associati, nuovi mezzi di sostegno alla società civile, alle imprese, alla comunità accademica e a quella dei media indipendenti nonché ai giovani, anche attraverso ulteriori finanziamenti e partenariati di mobilità;
   w) di assicurare che, in entrambi i casi, gli obiettivi comuni siano, ove necessario, a medio e lungo termine, incoraggiando alcuni dei paesi partner ad andare oltre la logica dei cicli elettorali verso visioni più strategiche;
  

Sull'attuazione del partenariato orientale

   x) di riaffermare il principio di differenziazione e che la portata e la profondità della cooperazione con l'UE sono determinate dalle ambizioni di quest'ultima e da quelle dei partner, nonché dal ritmo e dalla qualità delle riforme che devono essere valutate sulla base della loro piena ed efficace attuazione, in particolare il rispetto della democrazia, dei diritti umani, delle libertà fondamentali, dello Stato di diritto, del buon governo;
   y) di sottolineare che il partenariato orientale mira alla realizzazione delle condizioni necessarie alla stretta associazione politica e integrazione economica, compresa la partecipazione ai programmi dell'UE; di ribadire che gli AA con la Moldova, la Georgia e l'Ucraina non costituiscono l'obiettivo finale nelle loro relazioni con l'UE; di riconoscere, ancora una volta, le aspirazioni europee di tali paesi; di evidenziare che, ai sensi dell'articolo 49 del TUE e in linea con la dichiarazione di Roma del 25 marzo 2017, qualsiasi Stato europeo può domandare di diventare membro dell'UE a condizione che aderisca ai criteri di Copenaghen e ai principi della democrazia, che rispetti le libertà fondamentali e i diritti umani, compresi quelli delle minoranze, e che sostenga lo Stato di diritto; di esortare gli Stati membri, a tale riguardo, a trovare un accordo per una dichiarazione ambiziosa per il vertice del 2017, che stabilisca obiettivi a lungo termine pertinenti;
   z) di invitare la Georgia, la Moldova e l'Ucraina a focalizzarsi sulla piena attuazione delle agende di associazione per accedere a tutte le opportunità disponibili attraverso gli AA, prendendo parte anche alle discussioni comuni in materia di progresso, opportunità e sfide in relazione alle riforme concernenti gli accordi di associazione e le zone di libero scambio globali e approfondite; di ribadire l'importanza dell'effettiva attuazione di tali riforme per la futura stabilità e lo sviluppo dei paesi e il benessere delle loro società; di ribadire che l'approfondimento delle relazioni nell'ambito del modello EaP+ nonché qualsiasi prospettiva di adesione all'UE richiede progressi sostanziali dal punto di vista dell'attuazione di tali riforme, in particolare per quanto riguarda lo Stato di diritto, il rispetto dei diritti umani e il buon governo;
   aa) di assicurare sempre l'associazione di una rigida condizionalità ai livelli attuali e futuri di cooperazione e sostegno ai partner e il suo rispetto; di sottolineare che il sostegno finanziario dell'UE ai suoi partner sarà condizionato ad azioni concrete di riforma e alla relativa attuazione, e che l'approccio dell'UE basato sugli incentivi continuerà a favorire i partner maggiormente impegnati in riforme ambiziose; di prevedere l'erogazione delle sovvenzioni in più rate per consentire all'UE di rispondere meglio alle crisi impreviste o a una mancanza di riforme; di sottolineare, in particolare, che non saranno ratificati accordi globali con paesi che non rispettano i valori dell'Unione europea, soprattutto attraverso la mancata applicazione delle decisioni della Corte europea dei diritti dell'uomo nonché le molestie, l'intimidazione e la persecuzione dei difensori dei diritti umani, delle ONG e dei giornalisti; di sottolineare, inoltre, la necessità di soddisfare parametri chiari prima dell'avvio e della conclusione di qualsiasi nuovo dialogo sui regimi di esenzione dal visto; di ribadire che passi indietro rispetto ai risultati ottenuti precedentemente saranno causa della sistematica sospensione degli accordi, ivi compresi quelli in materia di regimi di esenzione dal visto e di finanziamenti dell'UE;
   ab) di sostenere la dimensione multilaterale del partenariato orientale come mezzo per migliorare il rafforzamento della fiducia multilaterale, in particolare nelle zone di conflitto, e creare opportunità di cooperazione regionale, anche attraverso piattaforme transnazionali della società civile, la cooperazione tra le autorità regionali e locali e i progetti transfrontalieri come i programmi volti a promuovere i contatti tra le persone concernenti il dialogo interculturale e le generazioni più giovani quali fattori di cambiamento;
   ac) di sottolineare l'importanza di comunicare le politiche relative al partenariato orientale in modo coerente ed efficace, sia a livello interno che esterno, e di fornire attività di comunicazione su misura delle specifiche regioni, in particolare al fine di colmare il divario di conoscenze per quanto riguarda l'UE e i suoi rapporti con i partner; di riconoscere l'eccellente lavoro svolto finora dalla task force East StratCom e di sostenerne le attività con finanziamenti aggiuntivi; di affrontare la sfida di comunicare in modo migliore i benefici e gli obiettivi concreti del partenariato orientale, di combattere la disinformazione con informazioni di qualità basate sui fatti e accessibili in tutte le lingue dei paesi partner e garantire il pieno rispetto della libertà d'espressione;
   ad) di affermare che il sostegno dell'UE dovrebbe essere adattato conformemente al livello di ambizione condivisa in relazione alla cooperazione con ciascun partner, secondo il principio "maggiori progressi, maggiori aiuti" e "minori progressi, minori aiuti"; di chiedere, in particolare, che l'UE allinei gli strumenti di bilancio, quali lo strumento europeo di vicinato e il Fondo europeo per lo sviluppo sostenibile, ai compiti politici e alle strategie di attuazione, in particolare all'interno delle sue procedure di bilancio annuali e pluriennali;
   ae) di accogliere con favore le proposte della Commissione intese a fornire ai partner assistenza macrofinanziaria, insistendo nel contempo sulla necessità di associare a tali proposte una rigida ed effettiva condizionalità, in particolare per quanto riguarda il sostegno dello Stato di diritto (ivi incluso un sistema giudiziario indipendente e un sistema parlamentare multipartitico), la garanzia del buon governo (compresa la lotta efficace contro la corruzione) e la difesa dei diritti umani e della libertà dei media; di trasmettere al Parlamento e al Consiglio, con cadenza semestrale, una relazione scritta dettagliata sui progressi conseguiti in questi tre settori dai partner che beneficiano già di tale forma di assistenza; di chiedere alla Commissione di elaborare nuovi programmi di assistenza macrofinanziaria (AMF) per i paesi partner che hanno portato a termine con successo i programmi passati, di prevedere sistematicamente la condizionalità summenzionata nelle proposte future relative a tale assistenza e di garantirne la rigorosa applicazione, in particolare nel caso della Moldova;
   af) di chiedere alla Commissione, alla Banca europea per gli investimenti e ad altre istituzioni finanziarie multilaterali di adoperarsi per un'attuazione efficace del piano di investimenti per l'Europa e di un apposito meccanismo di sostegno per i paesi del partenariato orientale impegnati ad attuare gli AA; di richiedere la creazione di un fondo fiduciario per l'Ucraina, la Georgia e la Moldova fondato sulle migliori prassi di strumenti multi-donatori, sottolineando nel contempo che tale fondo fiduciario dovrebbe concentrarsi sugli investimenti privati e pubblici, in particolare quelli nelle infrastrutture sociali ed economiche e quelli volti a incrementare la capacità di assorbimento degli investimenti, nonché sul coordinamento delle istituzioni finanziarie internazionali e del sostegno dei donatori internazionali sul territorio; di considerare la possibilità di tenere una conferenza dei donatori per l'Ucraina a sostegno delle esigenze umanitarie causate dal conflitto nella parte orientale del paese e dall'annessione della Crimea; di garantire che l'utilizzo di tutti i fondi sia rigorosamente controllato per evitare eventuali abusi;
   ag) di ribadire il suo forte sostegno al contributo parlamentare alla politica del partenariato orientale e all'esame parlamentare della stessa, in particolare per quanto riguarda l'impatto della politica sulla vita dei cittadini; di rafforzare, a tale riguardo, il ruolo dell'Assemblea parlamentare Euronest nell'ambito della nuova architettura multilaterale del partenariato orientale, nonché delle commissioni parlamentari di associazione o di cooperazione all'interno dei consigli di associazione o di cooperazione; di accogliere con favore i programmi attualmente realizzati nell'ambito dell'approccio globale di sostegno alla democrazia; di invitare i parlamentari dei paesi partner a lavorare insieme al controllo dell'attuazione e allo scambio di migliori pratiche; di intensificare la partecipazione a tale processo del forum della società civile del partenariato orientale;
   ah) di prendere atto dell'impegno del Parlamento a una maggiore supervisione dell'attuazione degli accordi internazionali con i partner orientali e ad aumentare il proprio controllo del sostegno dell'UE fornito a tal fine; di rispondere all'invito rivolto dal Parlamento ai partner e alla Commissione a migliorare la trasparenza di tutti i beneficiari dei finanziamenti dell'UE; di chiedere alla Commissione e al SEAE di trasmettere al Parlamento e al Consiglio una relazione scritta dettagliata sull'attuazione di tali accordi con cadenza semestrale;
   ai) di prendere atto dell'impegno del Parlamento ad aumentare il suo controllo sui negoziati degli accordi internazionali futuri con i partner orientali; di chiedere al Consiglio di trasmettere senza indugio al Parlamento tutte le direttive di negoziato in linea con l'accordo interistituzionale pertinente(9); di accogliere con favore l'efficace cooperazione tra la Commissione e il SEAE da un lato e il Parlamento dall'altro, nella trasmissione delle informazioni su tali negoziati, ma anche di invitarli a fornire, senza indugio, i progetti dei testi negoziali e degli accordi siglati, in linea con l'accordo quadro pertinente(10);

2.  incarica il suo Presidente di trasmettere la presente raccomandazione al Consiglio, alla Commissione europea, al Servizio europeo per l'azione esterna e, per conoscenza, al rappresentante speciale dell'UE per il Caucaso meridionale e la crisi in Georgia, all'Assemblea parlamentare dell'OSCE, all'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa e ai governi e parlamenti dei paesi del partenariato orientale.

(1) Testi approvati, P8_TA(2017)0304.
(2) Testi approvati, P8_TA(2017)0267.
(3) Testi approvati, P8_TA(2017)0126.
(4) Testi approvati, P8_TA(2016)0456.
(5) Testi approvati, P8_TA(2017)0089.
(6) Testi approvati, P8_TA(2016)0487.
(7) Testi approvati, P8_TA(2016)0018.
(8) GU C 265 dell'11.8.2017, pag. 110.
(9) GU C 95 dell'1.4.2014, pag. 1.
(10) GU L 304 del 20.11.2010, pag. 47.

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