Risoluzione legislativa del Parlamento europeo del 6 febbraio 2018 sulla proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica la direttiva 2003/87/CE per sostenere una riduzione delle emissioni più efficace sotto il profilo dei costi e promuovere investimenti a favore di basse emissioni di carbonio (COM(2015)0337 – C8-0190/2015 – 2015/0148(COD))
(Procedura legislativa ordinaria: prima lettura)
Il Parlamento europeo,
– vista la proposta della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio (COM(2015)0337),
– visti l'articolo 294, paragrafo 2, e l'articolo 192, paragrafo1, del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, a norma dei quali la proposta gli è stata presentata dalla Commissione (C8-0190/2015),
– visto l'articolo 294, paragrafo 3, del trattato sul funzionamento dell'Unione europea,
– visto il parere del Comitato economico e sociale europeo del 9 dicembre 2015(1),
– visto il parere del Comitato delle regioni del 7 aprile 2016(2),
– visti l'accordo provvisorio approvato dalla commissione competente a norma dell'articolo 69 septies, paragrafo 4, del regolamento, e l'impegno assunto dal rappresentante del Consiglio, con lettera del 22 novembre 2017, di approvare la posizione del Parlamento europeo, in conformità dell'articolo 294, paragrafo 4, del trattato sul funzionamento dell'Unione europea,
– visto l'articolo 59 del suo regolamento,
– visti la relazione della commissione per l'ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare e i pareri della commissione per l'industria, la ricerca e l'energia e della commissione per lo sviluppo (A8-0003/2017),
1. adotta la posizione in prima lettura figurante in appresso(3);
2. prende atto delle dichiarazioni della Commissione allegate alla presente risoluzione;
3. chiede alla Commissione di presentargli nuovamente la proposta qualora la sostituisca, la modifichi sostanzialmente o intenda modificarla sostanzialmente;
4. incarica il suo Presidente di trasmettere la posizione del Parlamento al Consiglio e alla Commissione nonché ai parlamenti nazionali.
La presente posizione sostituisce gli emendamenti approvati il 15 febbraio 2017 (Testi approvati, P8_TA(2017)0035).
Posizione del Parlamento europeo definita in prima lettura il 6 febbraio 2018 in vista dell'adozione della direttiva (UE) 2018/... del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica la direttiva 2003/87/CE per sostenere una riduzione delle emissioni più efficace sotto il profilo dei costi e promuovere investimenti a favore di basse emissioni di carbonio e la decisione (UE) 2015/1814
(Dato l'accordo tra il Parlamento e il Consiglio, la posizione del Parlamento corrisponde all'atto legislativo finale, la direttiva (UE) 2018/410).
ALLEGATO ALLA RISOLUZIONE LEGISLATIVA
DICHIARAZIONI DELLA COMMISSIONE
Fattore di riduzione lineare
L'ETS UE è lo strumento chiave dell'UE per conseguire l'obiettivo climatico dell'UE di limitare l'aumento della temperatura media globale ben al di sotto dei 2 gradi Celsius rispetto ai livelli preindustriali così come concordato nel quadro dell'accordo di Parigi. In linea con tale obiettivo e il quadro strategico 2030 per il clima e l'energia, la revisione del sistema ETS UE e l'aumento del fattore di riduzione lineare dall'1,74 % al 2,2 % sono i primi passi per realizzare l'obiettivo dell'UE di ridurre le emissioni di gas a effetto serra al suo interno di almeno il 40 % entro il 2030. La Commissione riconosce che sono necessari ulteriori sforzi e maggiore ambizione per raggiungere l'obiettivo dell'UE per il 2050 in materia di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra, in linea con il conseguimento degli obiettivi a lungo termine dell'accordo di Parigi, e la sua valutazione d'impatto che accompagna il quadro 2030 per il clima e l'energia indica che per non superare il limite massimo corrispondente a questo livello sarebbe necessario un ulteriore aumento del fattore di riduzione lineare fino al 2050. Nell'ambito di ogni futura revisione della presente direttiva, la Commissione si impegna a valutare un aumento del fattore di riduzione lineare alla luce degli sviluppi internazionali che richiedano un maggiore rigore delle misure e politiche dell'Unione.
Emissioni marittime
La Commissione prende atto della proposta del Parlamento europeo. Nell'aprile 2018 l'IMO dovrebbe decidere la strategia iniziale di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra per le navi. La Commissione intende valutarla tempestivamente e riferire debitamente in merito ai risultati, in particolare per quanto concerne gli obiettivi di riduzione delle emissioni e l'elenco delle misure candidate a conseguirli, incluso il calendario previsto per l'adozione di tali misure. Valuterà in tale contesto quali sono i prossimi provvedimenti idonei a garantire un contributo equo del settore, compresa la soluzione proposta dal Parlamento. Nel contesto delle nuove misure legislative per le emissioni di gas a effetto serra nel settore marittimo, la Commissione prenderà debitamente in considerazione gli emendamenti a tale proposito adottati dal Parlamento europeo.
Un'equa transizione nelle regioni ad alta intensità di carbone e di carbonio
La Commissione ribadisce il suo impegno a sviluppare un'apposita iniziativa volta a prestare un sostegno su misura per un'equa transizione nelle regioni ad alta intensità di carbone e di carbonio negli Stati membri interessati.
A tal fine, lavorerà in partenariato con le parti interessate di tali regioni al fine di fornire orientamenti, in particolare per l'accesso e l'uso dei pertinenti fondi e programmi, e di incoraggiare lo scambio di buone pratiche, comprese le discussioni sulle tabelle di marcia industriali e le esigenze di riqualificazione.
Cattura e consumo di CO2
La Commissione prende atto della proposta del Parlamento europeo di esentare le emissioni di cui siano stati verificati la cattura e l'utilizzo, garantendo un vincolo permanente, dagli obblighi di restituzione di cui al sistema ETS UE. Attualmente tali tecnologie non sono sufficientemente mature per una decisione sul loro futuro trattamento normativo. In considerazione delle potenzialità delle tecnologie relative alla cattura e al consumo di CO2, la Commissione si impegna a valutare il loro trattamento normativo nel corso del prossimo periodo di scambio, al fine di valutare se eventuali modifiche al trattamento normativo siano adeguate al momento di un'eventuale futura revisione della direttiva. A tale riguardo, la Commissione terrà in debita considerazione il potenziale di tali tecnologie per contribuire a sostanziali riduzioni delle emissioni senza compromettere l'integrità ambientale del sistema ETS UE.