1. Decisione del Parlamento europeo del 18 aprile 2018 sul discarico per l'esecuzione del bilancio generale dell'Unione europea per l'esercizio 2016, sezione V – Corte dei conti (2017/2140(DEC))
Il Parlamento europeo,
– visto il bilancio generale dell'Unione europea per l'esercizio 2016(1),
– vista la relazione annuale della Corte dei conti sull'esecuzione del bilancio per l'esercizio 2016, corredata delle risposte delle istituzioni(3),
– vista la dichiarazione attestante l'affidabilità dei conti nonché la legittimità e la regolarità delle relative operazioni(4) presentata dalla Corte dei conti per l'esercizio 2016, a norma dell'articolo 287 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea,
– visti l'articolo 314, paragrafo 10, e gli articoli 317, 318 e 319 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea,
– visto il regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 ottobre 2012, che stabilisce le regole finanziarie applicabili al bilancio generale dell'Unione e che abroga il regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio(5), in particolare gli articoli 55, 99, 164, 165 e 166,
– visti l'articolo 94 e l'allegato IV del suo regolamento,
– vista la relazione della commissione per il controllo dei bilanci (A8-0089/2018),
1. concede il discarico al Segretario generale della Corte dei conti per l'esecuzione del bilancio della Corte dei conti per l'esercizio 2016;
2. esprime le sue osservazioni nella risoluzione in appresso;
3. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente decisione e la risoluzione che ne costituisce parte integrante alla Corte dei conti, al Consiglio europeo, al Consiglio, alla Commissione, alla Corte di giustizia dell'Unione europea, al Mediatore europeo, al Garante europeo della protezione dei dati e al Servizio europeo per l'azione esterna, e di provvedere alla loro pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea (serie L).
2. Risoluzione del Parlamento europeo del 18 aprile 2018 recante le osservazioni che costituiscono parte integrante della decisione sul discarico per l'esecuzione del bilancio generale dell'Unione europea per l'esercizio 2016, sezione V – Corte dei conti (2017/2140(DEC))
Il Parlamento europeo,
– vista la sua decisione sul discarico per l'esecuzione del bilancio generale dell'Unione europea per l'esercizio 2016, sezione V – Corte dei conti,
– vista la sua risoluzione del 4 febbraio 2014 sul futuro ruolo della Corte dei conti europea(1),
– visto il regolamento (UE, Euratom) 2015/1929 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 28 ottobre 2015, che modifica il regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 che stabilisce le regole finanziarie applicabili al bilancio generale dell'Unione(2),
– visti l'articolo 94 e l'allegato IV del suo regolamento,
– vista la relazione della commissione per il controllo dei bilanci (A8-0089/2018),
A. considerando che, nel contesto della procedura di discarico, l'autorità di discarico intende sottolineare che è particolarmente importante rafforzare ulteriormente la legittimità democratica delle istituzioni dell'Unione migliorando la trasparenza e la responsabilità e attuando il concetto della programmazione di bilancio basata sulla performance nonché una corretta gestione delle risorse umane;
1. osserva che i conti annuali della Corte dei conti ("la Corte") sono controllati da un revisore esterno indipendente, la società PricewaterhouseCoopers S.à.r.l., al fine di applicare gli stessi principi di trasparenza e di responsabilità applicati dalla Corte nei confronti delle entità da essa controllate; prende atto del giudizio del revisore contabile, secondo il quale "i rendiconti finanziari forniscono un'immagine fedele e veritiera della situazione finanziaria della Corte";
2. evidenzia che, nel 2016, gli stanziamenti definitivi della Corte ammontavano in totale a 137 557 000 EUR (contro i 132 906 000 EUR del 2015) e che il tasso di esecuzione complessivo è stato pari al 99 %;
3. sottolinea che il bilancio della Corte è puramente amministrativo, poiché è utilizzato per spese relative al personale dell'istituzione, agli immobili, al mobilio, ad impianti e apparecchiature, nonché per spese varie di funzionamento;
4. osserva che, secondo l’attuale procedura di discarico, le relazioni annuali di attività sono trasmesse alla Corte in giugno, la Corte trasmette in seguito le proprie relazioni al Parlamento in ottobre e i discarichi sono votati dal Parlamento in Aula entro maggio; rileva che trascorrono almeno 17 mesi tra la chiusura dei conti annuali e la conclusione della procedura di discarico; ; segnala che nel settore privato la revisione contabile segue tempi molto più rapidi; sottolinea che la procedura di discarico deve essere semplificata e velocizzata; chiede che la Corte segua le buone prassi del settore privato; propone al riguardo di fissare al 31 marzo dell'esercizio successivo il termine per la presentazione delle relazioni annuali di attività e al 1° luglio il termine per la presentazione delle relazioni della Corte; propone altresì di rivedere il calendario della procedura di discarico stabilito nel regolamento del Parlamento all'allegato IV, articolo 5, di modo che la votazione sul discarico avvenga nella tornata di novembre, concludendo dunque la procedura di discarico entro l'esercizio successivo all'esercizio contabile sul quale essa verte;
5. si compiace della gestione finanziaria complessivamente prudente e sana della Corte nell'esercizio 2016; esprime il proprio sostegno per il riuscito spostamento di paradigma verso una programmazione basata sulla performance introdotto dalla vicepresidente Kristalina Georgieva, nel settembre 2015, nella programmazione di bilancio della Commissione, nel quadro dell'iniziativa "Un bilancio dell'UE incentrato sui risultati"; incoraggia la Corte ad applicare tale metodo alla propria procedura di programmazione di bilancio;
6. prende atto del parere della Corte n. 1/2017 sulla revisione del regolamento finanziario, in cui si propone di aggiornare i meccanismi di audit relativi alle agenzie decentrate; deplora che, nel contesto della revisione del regolamento finanziario, non sia stato possibile trovare un accordo a livello interistituzionale che garantisca una riduzione dell'onere amministrativo risultante dall'accordo attuale; invita la Corte a presentare una proposta indicante come si potrebbe migliorare l'accordo attuale e come tale miglioramento potrebbe contribuire alla sincronizzazione della relazione annuale della Corte e delle relazioni annuali sulle agenzie;
7. prende atto dell'istituzione di un gruppo di lavoro ad alto livello con il compito di esaminare come accrescere il valore aggiunto della relazione annuale per i suoi utilizzatori; invita la Corte a condividere con il Parlamento i criteri utilizzati per tale esame;
8. deplora che la portata delle osservazioni di cui al capitolo 10 della relazione annuale resti limitata; invita la Corte a fornire informazioni più dettagliate su ciascuna istituzione, onde ottenere un quadro migliore delle carenze a livello delle spese amministrative; ritiene che in futuro sarebbe auspicabile che la Corte elabori relazioni specifiche per paese per ogni Stato membro;
9. si rammarica dello squilibrio di genere esistente, prima del 2016, tra i membri della Corte, dove le donne erano 3 contro 25 uomini; si compiace del fatto che nel 2016 il numero di donne sia salito a quattro; ribadisce il suo sostegno a favore dei criteri per la nomina dei membri della Corte dei conti di cui alla sua risoluzione sul futuro ruolo della Corte dei conti, approvata il 4 febbraio 2014;
10. osserva che nel 2016 la Corte ha riformato le proprie sezioni e i propri comitati, il che ha avuto un impatto significativo sulla preparazione dei lavori della Corte; osserva altresì che la riforma è complementare all'introduzione di un'organizzazione strutturata in funzione degli incarichi e alla creazione di una rete istituzionale per promuovere la gestione delle conoscenze; si congratula con la Corte per tali riforme e attende con interesse di ricevere la relazione di valutazione delle nuove misure;
11. rileva che il periodo di tempo obiettivo per l'elaborazione delle relazioni speciali, ossia 13 mesi, non è ancora rispettato; ribadisce che la Corte deve rispettare tale termine senza compromettere la qualità delle relazioni e il carattere mirato delle sue raccomandazioni;
12. si compiace della buona cooperazione tra la Corte e la sua commissione per il controllo dei bilanci, segnatamente per quanto riguarda la presentazione delle relazioni speciali e il seguito dato ad esse; ritiene che la presentazione di tali relazioni dinanzi alle commissioni parlamentari specializzate del Parlamento, dopo la loro presentazione dinanzi alla commissione per il controllo dei bilanci, consenta l'indispensabile seguito delle attività che esse analizzano e richiami l'attenzione sull'attuazione delle politiche dell'Unione e sul loro rapporto costo/efficacia;
13. ritiene estremamente positivi la cooperazione e lo scambio di prassi tra la Corte e le istituzioni superiori di controllo degli Stati membri; incoraggia la Corte a proseguire tale collaborazione;
14. osserva che la Corte rispetta l'accordo interistituzionale volto a ridurre l'organico del 5 % nell'arco di cinque anni; è preoccupato per il fatto che, di conseguenza, le rimanenti risorse disponibili in ogni servizio non consentano di assorbire il carico di lavoro supplementare; invita le autorità di bilancio a tenere presenti, al momento di pianificare la futura assegnazione di risorse finanziarie per il personale, l'impatto a lungo termine dei tagli del personale, in particolare per quanto riguarda la capacità dell'istituzione di ridurre gli squilibri geografici e di genere, nonché la necessità di avvalersi delle competenze dei funzionari più esperti per la copertura dei posti dirigenziali;
15. prende atto del miglioramento dell'equilibrio di genere a livello dirigenziale nel 2016; rileva altresì che è in corso la valutazione del piano d'azione per le pari opportunità 2013-2017; invita la Corte dei conti a continuare a promuovere l'equilibrio di genere, in particolare a livello delle posizioni dirigenziali, e a riferire in merito alla strategia e ai risultati del piano d'azione;
16. prende atto dell'istituzione, in collaborazione con l'Université de Lorraine, di un diploma universitario post laurea in "audit delle organizzazioni e delle politiche pubbliche" e di un programma di master sulla "gestione delle organizzazioni pubbliche", finalizzati allo sviluppo professionale continuo del personale della Corte; invita la Corte a fornire all'autorità di discarico ulteriori informazioni in merito agli accordi connessi all'istituzione di tali programmi;
17. rileva che nel 2016, in particolare in agosto, si è registrato un aumento delle traduzioni esternalizzate; prende atto della motivazione addotta dalla Corte e chiede una migliore organizzazione dei servizi di traduzione interna della Corte onde realizzare economie;
18. prende atto della sintesi della politica immobiliare della Corte figurante nella sua relazione d'attività 2016;
19. osserva che la Corte ha dato seguito per gradi alla raccomandazione concernente l'utilizzo dei veicoli di servizio contenuta nella risoluzione del Parlamento sul discarico 2015(3); ritiene che le misure prese per razionalizzare la gestione del parco veicoli vadano nella giusta direzione; valuta positivamente la nuova gara interistituzionale bandita nel 2016 per il leasing delle autovetture, finalizzata a realizzare economie in questo settore;
20. accoglie con favore la politica di pubblicazione elettronica della Corte e i risultati da essa conseguiti in termini di riduzione della propria impronta ambientale; si rammarica che il sito della Corte non offra un sistema di ricerca di facile utilizzo e chiede un concreto miglioramento dell'accessibilità delle relazioni;
21. rileva che sono in corso negoziati tra la Corte e l'Ufficio europeo per la lotta antifrode (OLAF) in vista di un possibile accordo amministrativo e che tali negoziati dovrebbero concludersi nel 2018; invita la Corte a informare il Parlamento sul loro stato di avanzamento;
22. invita nuovamente la Corte a informare il Parlamento, nel rispetto delle norme vigenti in materia di riservatezza e protezione dei dati, in merito ai casi chiusi dall'OLAF nei quali l'indagine aveva per oggetto la Corte o qualsiasi membro del suo personale;
23. ritiene che sia necessario istituire un organo indipendente addetto alla comunicazione, alla consulenza e alle segnalazioni e dotato di risorse di bilancio sufficienti, al fine di aiutare gli informatori a utilizzare i canali appropriati per rivelare informazioni su possibili irregolarità che ledono gli interessi finanziari dell'Unione, tutelando nel contempo la loro riservatezza e offrendo il supporto e la consulenza necessari;
24. accoglie con favore il quadro etico della Corte volto a prevenire i conflitti di interessi, nonché i casi di condotta scorretta o comportamento contrario alla deontologia da parte del personale e dei membri; sottolinea l'importanza di assicurare e garantire l'indipendenza dei membri della Corte; valuta positivamente il previsto audit del quadro etico di alcune istituzioni dell'Unione, da realizzare nel 2018.
25. deplora la decisione del Regno Unito di recedere dall'Unione europea; osserva che, al momento, non è possibile fare previsioni circa le conseguenze finanziarie, amministrative, umane e di altro tipo del recesso; chiede alla Corte di effettuare una valutazione d'impatto e di comunicarne i risultati al Parlamento entro la fine del 2018.