Risoluzione del Parlamento europeo del 18 aprile 2018 sul discarico per l'esecuzione del bilancio delle agenzie dell'Unione europea per l'esercizio 2016: prestazioni, gestione finanziaria e controllo (2017/2179(DEC))
Il Parlamento europeo,
– viste le sue decisioni sul discarico per l'esecuzione del bilancio delle agenzie dell'Unione europea per l'esercizio 2016,
– vista la relazione della Commissione sul seguito dato al discarico per l'esercizio 2015 (COM(2017)0379),
– viste le relazioni annuali specifiche(1) della Corte dei conti sui conti annuali delle agenzie decentrate per l'esercizio 2016,
– vista la relazione della Corte dei conti dal titolo "Rapid case review on the implementation of the 5 % reduction of staff posts" (Analisi rapida dell'attuazione della riduzione del 5 % degli effettivi), pubblicata il 21 dicembre 2017,
– visto il regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 ottobre 2012, che stabilisce le regole finanziarie applicabili al bilancio generale dell'Unione e che abroga il regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio(2), in particolare l'articolo 208,
– visto il regolamento delegato (UE) n. 1271/2013 della Commissione, del 30 settembre 2013, che stabilisce il regolamento finanziario quadro degli organismi di cui all'articolo 208 del regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio(3), in particolare l'articolo 110,
– visti l'articolo 94 e l'allegato IV del suo regolamento,
– visti la relazione della commissione per il controllo dei bilanci e i pareri della commissione per l'occupazione e gli affari sociali e della commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni (A8-0115/2018),
A. considerando che la presente risoluzione contiene, per ciascun organismo di cui all'articolo 208 del regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012, le osservazioni orizzontali che accompagnano le decisioni di discarico in conformità dell'articolo 110 del regolamento delegato (UE) n. 1271/2013 della Commissione e dell'articolo 3 dell'allegato IV del regolamento del Parlamento;
B. considerando che, nel contesto della procedura di discarico, l'autorità di discarico sottolinea la particolare importanza di rafforzare ulteriormente la legittimazione democratica delle istituzioni dell'Unione migliorando la trasparenza e la responsabilità e attuando il concetto del bilancio basato sulla performance e la buona gestione delle risorse umane;
1. evidenzia che le agenzie hanno una grande visibilità negli Stati membri ed influenzano significativamente le politiche, le decisioni e l'attuazione dei programmi in settori di importanza vitale per i cittadini europei, quali salute, sicurezza, libertà e giustizia, ricerca e sviluppo industriale, affari economici e monetari, occupazione e progresso sociale; ribadisce l'importanza dei compiti svolti dalle agenzie e il loro impatto diretto sulla vita quotidiana dei cittadini europei; ribadisce altresì l'importanza dell'autonomia delle agenzie, in particolare di quelle di regolamentazione e di quelle la cui funzione consiste nel raccogliere informazioni in maniera indipendente; riconosce che i soggetti interessati hanno trovato il modo di raggiungere le agenzie, ma esprime preoccupazione per il fatto che, in generale, la visibilità delle agenzie presso i cittadini europei resta limitata, quando invece è necessario un elevato livello di visibilità per garantire la loro responsabilità e la loro indipendenza;
2. ricorda che le agenzie sono state istituite principalmente allo scopo di effettuare valutazioni tecniche o scientifiche indipendenti – rendendo indispensabili norme chiare ed efficaci per prevenire i conflitti di interessi – di provvedere al funzionamento dei sistemi dell'Unione e di agevolare l'attuazione del mercato unico; invita tutte le agenzie a partecipare all'accordo interistituzionale sul registro per la trasparenza attualmente oggetto di negoziazione tra la Commissione, il Consiglio e il Parlamento;
3. rileva che, sulla base della sintesi delle risultanze degli audit annuali del 2016 della Corte dei conti (la "Corte") riguardo alle agenzie e ad altri organismi dell'Unione (la "sintesi della Corte"), il bilancio 2016 delle agenzie ammontava a circa 3,4 miliardi di EUR, il che rappresenta un aumento del 21,42 % circa rispetto al 2015 e il 2,4 % circa del bilancio generale dell'Unione (rispetto al 2 % nel 2015); indica che l'aumento riguarda principalmente le agenzie che operano nei settori dell'industria, della ricerca e dell'energia (incremento di 358 000 000 EUR) nonché nel settore delle libertà civili, della giustizia e degli affari interni (incremento di 174 000 000 EUR); rileva inoltre che dei 3,4 miliardi di EUR circa di bilancio, 2,4 miliardi di EUR circa provenivano dal bilancio generale dell'Unione, mentre 1 miliardo di EUR circa proveniva da diritti e da contributi diretti degli Stati membri, dei paesi dell'Associazione europea di libero scambio e da altre fonti;
4. invita la Commissione a lavorare in stretta cooperazione con la Rete delle Agenzie dell'UE (la "Rete") e con le singole agenzie alla preparazione della sua proposta per il quadro finanziario pluriennale post-2020 e all'esame delle fonti di finanziamento alternative per le agenzie decentrate dell'Unione;
5. sottolinea che il gruppo di lavoro interistituzionale sulle agenzie decentrate ha esaminato, in particolare, il caso pilota dell'Agenzia europea per la sicurezza aerea (AESA) per quanto concerne le agenzie finanziate tramite riscossione di diritti; afferma che le agenzie, anche se interamente finanziate tramite diritti, restano pienamente responsabili nei confronti dell'autorità di discarico in considerazione dei rischi per l'immagine; esprime preoccupazione, inoltre, per gli indicatori di qualità impiegati nel caso pilota dell'AESA, dal momento che sono incentrati prevalentemente sulla soddisfazione dei clienti e in misura minore sulla sicurezza aerea; invita la Commissione a esaminare in che modo garantire l'indipendenza delle agenzie interamente finanziate tramite riscossione di diritti;
6. osserva che le agenzie occupano 10 364 membri del personale permanente, temporaneo, contrattuale o distaccato (9 848 nel 2015), il che corrisponde a un aumento del 5,24 % rispetto all'anno precedente, giustificato principalmente dai nuovi compiti a loro attribuiti; indica che l'aumento di effettivi è stato più consistente nelle agenzie che si occupano di questioni attinenti a settori quali l'industria, la ricerca e l'energia (110), le libertà civili, la giustizia e gli affari interni (177) e gli affari economici e monetari (85);
7. rileva, sulla base della sintesi della Corte, che quest'ultima ha espresso un giudizio senza rilievi sull'affidabilità dei conti di tutte le agenzie; osserva altresì che la Corte ha espresso un giudizio senza rilievi sulla legittimità e regolarità delle operazioni alla base dei conti di tutte le agenzie, ad eccezione dell'Ufficio europeo di sostegno per l'asilo (EASO);
8. è del parere che la procedura di discarico debba essere semplificata e velocizzata affinché si concluda nel corso dell'esercizio n+1; invita pertanto le agenzie e la Corte a seguire l'esempio positivo del settore privato e propone di fissare al 31 marzo il termine per la pubblicazione dei conti definitivi delle agenzie, delle relazioni annuali di attività e delle relazioni sulla gestione di bilancio e finanziaria, e di anticipare al 1° luglio il termine ultimo per la pubblicazione delle relazioni annuali della Corte sulle agenzie, al fine di semplificare e velocizzare il processo, chiudendo così la procedura di discarico entro l'anno successivo all'esercizio in questione;
Approccio comune e tabella di marcia della Commissione
9. riconosce che le agenzie dell'Unione hanno dato attuazione all'approccio comune e alla relativa tabella di marcia;
10. accoglie con favore il contributo fornito dalla Rete nel coordinare, raccogliere e consolidare le azioni e le informazioni a vantaggio delle istituzioni dell'Unione, compreso il Parlamento; osserva che i compiti di coordinamento includono le procedure annuali di bilancio e di discarico, l'attuazione della tabella di marcia della Commissione derivante dall'approccio comune e dalle relative iniziative programmatiche nonché il riesame e l'applicazione del regolamento finanziario o dello statuto del personale;
11. ritiene che la Rete apporti un concreto valore aggiunto alle relazioni tra le istituzioni dell'Unione e le agenzie decentrate; è del parere che sarebbe positivo sostenere la gestione dell'Ufficio di supporto congiunto della Rete a Bruxelles; sostiene fermamente la richiesta di un posto da agente temporaneo, il cui costo sarebbe ripartito tra le agenzie, nell'ambito della richiesta di bilancio per il 2019 dell'Agenzia europea per la sicurezza alimentare (EFSA), segnatamente se le competenze della Rete saranno chiarite e, ove possibile, rafforzate, nel rispetto dell'autonomia delle agenzie; incoraggia la Commissione a includere il suddetto posto supplementare nella sua proposta di bilancio per il 2019;
12. osserva che la Rete, attraverso la sottorete di sviluppo delle prestazioni, ha elaborato nel 2016 il documento quadro delle prestazioni delle agenzie, che descrive gli strumenti in uso, compresi gli indicatori impiegati, con un'attenzione particolare alla pianificazione, alla valutazione e alla rendicontazione dell'efficienza; accoglie con favore il fatto che detta sottorete stia attualmente lavorando, insieme con la Commissione, allo sviluppo di un modello di completezza per la programmazione di bilancio basata sulle prestazioni che orienti ciascuna agenzia negli sforzi profusi per ottimizzare le rispettive capacità di pianificazione, controllo e comunicazione dei risultati, del bilancio e delle risorse utilizzate; osserva che esiste un margine di miglioramento nel modo in cui alcune agenzie utilizzano gli indicatori relativi ai risultati e agli impatti nei loro indicatori chiave di prestazione; invita la Rete a riferire all'autorità di discarico in merito alle misure adottate e alla loro attuazione;
Gestione finanziaria e di bilancio
13. ricorda che il principio dell'annualità è, insieme a quello dell'unità e a quello del pareggio, uno dei tre principi di bilancio fondamentali che sono indispensabili per garantire un'esecuzione efficace del bilancio dell'Unione; rileva che, sulla base della sintesi della Corte, nonostante si sia registrata una significativa diminuzione, l'elevato livello di riporti degli stanziamenti impegnati resta il problema più frequente in tema di gestione finanziaria e di bilancio e che esso riguarda 23 agenzie, mentre nel 2015 le agenzie interessate erano 32;
14. osserva che i riporti possono essere spesso motivati, in tutto o in parte, dal carattere pluriennale dei programmi operativi delle agenzie e non mettono necessariamente in luce carenze nella pianificazione ed esecuzione del bilancio, né contrastano sempre con il principio dell'annualità del bilancio;
15. prende atto della proposta della Rete concernente la rendicontazione dei riporti annullati superiori al 5 % del bilancio totale; osserva tuttavia che, al fine di valutare la pianificazione e l'esecuzione del bilancio, le agenzie potrebbero riferire anche in merito al livello di riporti pianificati e alle ragioni alla base degli stessi; incoraggia le agenzie a inserire tali informazioni nelle rispettive relazioni annuali di attività consolidate;
16. evidenzia che il livello di annullamento dei riporti è indicativo della capacità di pianificazione del bilancio e della misura in cui le agenzie hanno correttamente previsto il loro fabbisogno finanziario, oltre ad essere spesso un indicatore della corretta pianificazione di bilancio migliore rispetto al mero livello dei riporti;
17. sottolinea pertanto la necessità immediata di elaborare una chiara definizione di riporti "accettabili" al fine di snellire l'attività di rendicontazione della Corte in materia e di consentire all'autorità di discarico di distinguere tra i riporti indicanti una scarsa pianificazione di bilancio, da un lato, e i riporti ritenuti uno strumento di bilancio a sostegno dei programmi pluriennali e della pianificazione degli appalti, dall'altro; ritiene che la raccomandazione della Corte di ricorrere agli stanziamenti dissociati consentirebbe un maggiore livello di trasparenza nel definire che cosa si intende per riporto giustificato;
18. sottolinea che le funzioni e i bilanci dell'Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera (Frontex) e dell'EASO sono aumentati notevolmente nel 2016; riconosce che entrambe le agenzie hanno fatto fronte a sfide amministrative e operative, nonché ad elevate aspettative, pur non disponendo di molto tempo per adattare i rispettivi sistemi e procedure e per assumere il personale necessario; osserva che, di conseguenza, esse hanno dovuto affrontare problemi di assorbimento degli ulteriori fondi dell'Unione concessi nel corso dell'esercizio finanziario, il che ha portato a significativi annullamenti e riporti nonché a difficoltà nel rispettare le norme finanziarie e di bilancio;
19. invita la Commissione, la Corte e la Rete a discutere e proporre possibili soluzioni a questo problema, in particolare al fine di semplificare la gestione finanziaria nel campo della programmazione pluriennale e degli appalti;
20. osserva con preoccupazione che le relazioni sull'esecuzione del bilancio predisposte da talune agenzie e oggetto di controllo hanno un diverso livello di dettaglio rispetto alle relazioni della maggior parte delle altre agenzie, il che ne ostacola la leggibilità e la comparabilità e denota la necessità di orientamenti chiari sulla rendicontazione di bilancio delle agenzie; prende atto degli sforzi compiuti al fine di garantire che i conti siano presentati e comunicati in maniera coerente; sottolinea l'importanza di una rendicontazione più uniforme e comparabile per semplificare e razionalizzare la procedura di discarico e agevolare il lavoro dell'autorità di discarico; invita inoltre la Rete e le singole agenzie a continuare a lavorare a indicatori razionalizzati e a riferire all'autorità di discarico in merito alle misure adottate;
21. rileva con preoccupazione che gli appalti pubblici continuano a essere un settore soggetto a errori; esprime insoddisfazione nei confronti dell'EASO, dell'Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze (EMCDDA), dell'Agenzia europea per la gestione operativa dei sistemi IT su larga scala nello spazio di libertà, sicurezza e giustizia (eu-LISA), dell'Agenzia europea per i medicinali (EMA) e dell'Organismo dei regolatori europei delle comunicazioni elettroniche (BEREC) per non avere rispettato pienamente le norme e i principi in materia di appalti pubblici di cui al regolamento finanziario; invita le agenzie a prestare particolare attenzione alle osservazioni della Corte in materia di appalti pubblici;
22. osserva con soddisfazione che la maggior parte delle agenzie (27 su 31) ha posto in essere un piano di continuità operativa; ritiene che tutte le agenzie dovrebbero dotarsi di tale piano; invita la Rete a riferire all'autorità di discarico in merito all'evoluzione della situazione;
Cooperazione tra le agenzie e con altre istituzioni – servizi condivisi e sinergie
23. osserva con soddisfazione che alcune agenzie cooperano già in base al loro raggruppamento tematico, come ad esempio le agenzie del settore "Giustizia e affari interni"(4) e le autorità europee di vigilanza(5); incoraggia le agenzie che non abbiano ancora iniziato a farlo, a collaborare maggiormente con le altre agenzie del medesimo raggruppamento tematico ogniqualvolta possibile, non solo per realizzare servizi condivisi e sinergie, ma anche nei loro settori politici di comune interesse; sottolinea che l'Agenzia per le ferrovie dispone di due sedi e che vi sono quattro agenzie per le politiche sociali e sei agenzie per la giustizia e gli affari interni; esprime delusione per i risultati conseguiti finora al riguardo dal gruppo di lavoro interistituzionale sulle agenzie decentrate, non essendo state formulate proposte specifiche per accorpare le agenzie che operano in settori analoghi o unificarne le sedi; invita la Commissione a preparare uno studio sulle eventuali misure in tal senso; incoraggia la Corte a prendere in considerazione la possibilità di presentare analisi panoramiche dei settori politici di comune interesse delle agenzie;
24. osserva che talune agenzie continuano ad avere una doppia sede e numerosi centri e uffici operativi; ritiene che tutte le duplici o molteplici sedi che non offrono alcun valore aggiunto a livello operativo dovrebbero essere eliminate al più presto; attende la valutazione della Commissione al riguardo, che dovrebbe porre l'accento sul valore aggiunto e sui costi sostenuti;
25. mette in rilievo i vantaggi derivanti dalla condivisione dei servizi, pratica che consente l'applicazione uniforme delle norme e delle procedure amministrative che riguardano le questioni relative alle risorse umane e finanziarie, nonché i potenziali vantaggi in termini di efficienza ed efficacia sotto il profilo dei costi derivanti dalla condivisione dei servizi tra le agenzie, in particolare se si considera la riduzione di bilancio e di personale cui le agenzie devono far fronte; osserva che la ricerca di sinergie tra le agenzie potrebbe tradursi in un alleggerimento degli oneri amministrativi, soprattutto per le agenzie più piccole;
26. riconosce inoltre che l'Ufficio dell'Unione europea per la proprietà intellettuale e l'Agenzia europea di controllo della pesca hanno sottoscritto un progetto pilota "proof of concept" concernente la fornitura di servizi di ripristino di emergenza; rileva che ciò ha consentito di prestare tali servizi ottenendo un risparmio di oltre il 65 % circa dei costi stimati sulla base dei prezzi di mercato; osserva che il progetto è stato esteso all'Agenzia per la cooperazione fra i regolatori nazionali dell'energia nel primo semestre del 2017, mentre varie altre agenzie stanno valutando la possibilità di aderirvi nel corso del 2017 o del 2018; invita la Rete a riferire all'autorità di discarico in merito agli ulteriori sviluppi di tale progetto;
27. si compiace del fatto che le agenzie abbiano iniziato ad utilizzare il portale degli appalti congiunti, ossia il registro centrale delle opportunità di appalto comuni, che si trova sull'Extranet delle agenzie e comprende funzionalità quali la condivisione di documenti e forum di discussione, che rendono più trasparente e di facile gestione la comunicazione tra le agenzie in materia di appalti;
28. accoglie con favore i risultati ottenuti in termini di risparmi e maggiore efficienza grazie all'utilizzo negli ultimi due anni di servizi comuni attraverso cinque grandi appalti congiunti tra agenzie, tre dei quali sotto la guida dell'EFSA (servizi di cloud computing, servizi di revisione contabile e servizi di reti professionali), uno sotto la guida della Fondazione europea per la formazione professionale (servizi di rilevazione), e uno sotto la guida della Fondazione europea per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro (Eurofound) (servizi di valutazione e feedback); sottolinea che i cinque appalti congiunti hanno registrato un elevato tasso di partecipazione, compreso tra 8 e 30 agenzie; valuta positivamente i risparmi ottenuti, che si stima siano pari a 6 700 000 EUR per i servizi di cloud computing, 970 000 EUR per i servizi di revisione contabile, 1 490 000 EUR per i servizi di reti professionali, 400 000 EUR per i servizi di rilevazione e 1 160 000 EUR per i servizi di valutazione e feedback; esorta la Rete e le singole agenzie a continuare a collaborare per migliorare ulteriormente l'elenco di beni e servizi condivisi che potrebbero essere inclusi nelle procedure di appalto comuni;
29. riconosce i progressi compiuti dalle agenzie nell'armonizzazione delle soluzioni informatiche per la gestione del bilancio e i sistemi contabili; accoglie la raccomandazione del Consiglio di perseguire un rafforzamento delle soluzioni informatiche in settori chiave quali la gestione delle risorse umane e la gestione di appalti e contratti, al fine di ridurre i rischi legati ai controlli interni e rafforzare la governance informatica;
Gestione delle risorse umane
30. ricorda che il paragrafo 27 dell'accordo interistituzionale(6) chiede una riduzione progressiva del personale pari al 5 % per tutte le istituzioni, gli organi e le agenzie, da effettuarsi tra il 2013 e il 2017; osserva che, in base al calendario della Commissione(7), le agenzie decentrate hanno avviato le riduzioni l'anno successivo e prevedono di portarle a termine entro il 2018; si compiace del fatto che gran parte delle agenzie abbiano già conseguito o superato l'obiettivo di riduzione del 5 %; osserva che, secondo l'analisi rapida dell'attuazione della riduzione del 5 % degli effettivi, nel periodo 2013‑2017 le agenzie decentrate hanno già ridotto il numero dei posti delle tabelle dell'organico di 279 unità totali sui 303 posti previsti entro il 2018; osserva che l'obiettivo orizzontale non si è rivelato la soluzione più adatta per le agenzie decentrate poiché esse hanno compiti ed esigenze operative notevolmente differenti;
31. osserva che la Commissione ha applicato un prelievo supplementare annuo dell'1 % nel quinquennio 2014-2018 onde creare una "riserva di riassegnazione", costituita da 218 posti nel periodo 2013-2017, da cui attingere per ridistribuire i posti alle agenzie a cui sono stati conferiti nuovi compiti o che sono in fase di avvio(8); rileva che la maggior parte dei nuovi posti sono stati assegnati a Frontex, all'Ufficio europeo di polizia (Europol), all'EASO e all'AESA;
32. è preoccupato del fatto che, con l'ulteriore riduzione del personale, l'adempimento del mandato e dei programmi di lavoro annuali delle agenzie si rivela sempre più difficile, in particolare per le agenzie classificate dalla Commissione come "agenzie a velocità di crociera"; invita la Commissione e l'autorità di bilancio a esaminare altre opzioni per non ostacolare la capacità delle agenzie di adempiere al proprio mandato; raccomanda alle autorità di bilancio di autorizzare l'assegnazione di maggiori risorse alle agenzie incaricate dai legislatori di svolgere nuovi compiti; chiede inoltre alla Commissione di prendere atto dei risparmi che la Rete e le singole agenzie hanno conseguito utilizzando le procedure di appalto comuni e aumentando l'efficienza e la gestione delle risorse umane, nonché di consentire che gli obiettivi di riduzione del personale siano adattati di conseguenza, ove del caso;
33. osserva che le agenzie decentrate hanno aumentato il ricorso agli agenti contrattuali (718 equivalenti a tempo pieno) per lo svolgimento dei nuovi compiti, a parziale compensazione della riduzione del 5 % del personale nonché del prelievo per la creazione della riserva di riassegnazione; constata che tale situazione riguarda soprattutto Frontex, Europol, l'EASO e l'AESA, l'Agenzia dell'Unione europea per la sicurezza delle reti e dell'informazione (ENISA) nonché l'Agenzia del GNSS europeo (GSA); è del parere che gli agenti contrattuali dovrebbero essere utilizzati principalmente come misura temporanea nelle agenzie in cui si osserva la maggiore richiesta di nuovo personale a causa dell'aumento del carico di lavoro; invita la Commissione a riflettere nuovamente sulla sua intenzione di ridurre il personale di un ulteriore 1 % annuo;
34. esprime preoccupazione per i vari fattori che ostacolano le prestazioni operative delle agenzie, come ad esempio le riduzioni delle tabelle dell'organico, le risorse umane limitate, le difficoltà nell'assumere personale qualificato a determinati gradi, il basso coefficiente di correzione in taluni paesi e la realizzazione delle attività a seguito di un iter di assegnazione di sovvenzioni lungo e impegnativo dal punto di vista amministrativo; apprende dalla Rete che il basso coefficiente di correzione in taluni paesi comporta il ricorso sistematico a un inquadramento superiore al fine di attirare e trattenere il personale idoneo; invita la Commissione a rivedere la formula utilizzata per calcolare il coefficiente di correzione onde stabilire un equilibrio più efficace tra una retribuzione allettante e il basso costo della vita;
35. rileva notevoli differenze tra le agenzie nei tassi di assenza dal lavoro a causa di congedi per malattia del personale; è del parere che misure di promozione della salute e della sicurezza sul luogo di lavoro, controlli medici regolari e attività orientate al benessere del personale costituiscano una politica sanitaria preventiva che, se pienamente attuata, migliora il grado di soddisfazione professionale e permette di conseguire un risparmio di gran lunga superiore rispetto all'investimento iniziale;
Conflitti di interessi e trasparenza
36. esprime preoccupazione per il fatto che solo 22 agenzie (71 %) hanno adottato norme e orientamenti interni in materia di denunce e di notifica delle irregolarità conformemente alle disposizioni dello statuto; osserva che le restanti nove agenzie prevedono di adottare norme e orientamenti in materia; invita la Rete a riferire all'autorità di discarico in merito all'adozione e all'attuazione di tali misure da parte di ciascuna agenzia;
37. si rammarica del fatto che le procedure interne in materia di denunce di irregolarità non siano ancora state attuate in quanto le agenzie del settore "Giustizia e affari interni" sono in attesa di orientamenti o contributi da parte della Commissione; apprende che, a titolo di misura provvisoria, alcune delle agenzie sono state proattive nell'integrare i principi generali in materia di denuncia di irregolarità nei propri codici di condotta, facilmente accessibili sul loro sito web; sollecita la Commissione a garantire la rapida adozione dei propri orientamenti in materia di denuncia delle irregolarità, che saranno quindi adottati immediatamente ed attuati efficacemente dalle agenzie dell'Unione, comprese Eurojust, CEPOL, EASO ed eu-LISA, sotto forma di norme interne chiare sulla protezione degli informatori;
38. rileva che le dichiarazioni di interessi dei membri del consiglio di amministrazione, del personale direttivo e degli esperti interni sono state pubblicate da 29 agenzie (94 %) sul rispettivo sito web; chiede alle restanti agenzie che non hanno ancora provveduto in tal senso a pubblicare dette dichiarazioni senza ulteriore indugio, indicando l'affiliazione a eventuali altre organizzazioni professionali, in modo da consentire un controllo interno indipendente; accoglie con favore il fatto che le agenzie di medie dimensioni e quelle che in ragione del loro settore operativo sono più esposte al rischio di conflitti di interessi svolgano valutazioni delle dichiarazioni di interessi al momento della loro presentazione, con cadenza annuale o anche più frequentemente;
39. si compiace del fatto che 26 agenzie (84 %) dispongono di orientamenti per garantire l'accesso del pubblico ai documenti; invita le restanti agenzie che non dispongono ancora di tali orientamenti ad adottarli senza ulteriore indugio; approva lo sviluppo di sistemi interni per il trattamento delle richieste, in particolare la creazione di squadre speciali che si occupano di accesso ai documenti e incaricate della gestione delle richieste ricevute dalle agenzie che si trovano a dover affrontare richieste sempre più frequenti e complesse; invita la Rete a elaborare orientamenti comuni, che dovranno essere attuati dalle agenzie, in materia di accesso del pubblico ai documenti, in particolare per quanto riguarda i diritti di proprietà intellettuale;
40. sottolinea che uno dei principali risultati ottenuti nel 2016 dalla Rete nell'ambito della lotta alla frode e alla corruzione è stata l'istituzione di un gruppo di lavoro antifrode della rete giuridica fra agenzie al fine di rafforzare gli approcci armonizzati e standardizzati da applicare alle strategie antifrode delle agenzie; valuta favorevolmente lo sviluppo di una solida cultura antifrode all'interno delle agenzie; invita la Rete a riferire all'autorità di discarico in merito alle attività del suddetto gruppo di lavoro;
41. accoglie con favore la cooperazione tra le agenzie e l'Ufficio europeo per la lotta antifrode (OLAF) in materia di prevenzione, segnatamente in sede di adozione delle strategie antifrode, tramite il relativo allineamento alla metodologia descritta nel documento di orientamento fornito dall'OLAF; incoraggia le agenzie ad adottare gli orientamenti dell'OLAF per le strategie antifrode delle agenzie;
42. esorta in particolare Eurojust, l'EASO ed eu-LISA ad impegnarsi maggiormente per adottare tempestivamente orientamenti per un'efficace politica in materia di prevenzione e gestione dei conflitti di interessi, a vantaggio della trasparenza, in modo tale da garantire altresì un approccio più coerente alle dichiarazioni pubbliche in materia di conflitti di interessi;
Comunicazione e visibilità
43. constata che le agenzie stanno promuovendo attivamente il loro lavoro attraverso vari canali, ma rinnova l'invito a dar loro maggiore visibilità negli Stati membri elaborando un piano globale per raggiungere un numero più elevato di cittadini europei, in particolare aggiornando periodicamente i loro siti web per fornire informazioni e promuovere i risultati conseguiti; osserva inoltre che i social media stanno diventando sempre più uno strumento di comunicazione standard per le agenzie; rileva che le giornate "porte aperte", le campagne mirate e i video che illustrano il lavoro di base delle agenzie sono alcune delle attività utilizzate per informare i cittadini e offrire loro l'opportunità di apprendere di più sull'operato delle agenzie e delle istituzioni dell'Unione; constata che le attività, generiche o specializzate, nel campo dei rapporti con i media vengono regolarmente misurate attraverso indicatori diversi e che ciascuna agenzia dispone del proprio piano di comunicazione, con attività specifiche adeguate alle proprie esigenze;
44. osserva che le agenzie hanno organizzato seminari e corsi di formazione su temi quali la comunicazione in caso di crisi, i valori e i diritti umani, la produzione video, la collaborazione con i giornalisti, le comunicazioni interne, la visualizzazione dei dati e le tecnologie web, al fine di rafforzare la loro capacità di comunicazione e di stimolare la condivisione di informazioni sui ruoli e le funzioni delle agenzie con i cittadini; accoglie con favore l'attività e la presenza della sottorete delle comunicazioni su diverse piattaforme sociali pertinenti, nonché le campagne comuni (tra agenzie) di successo;
Altre osservazioni
45. prende atto che, nel suo parere n. 1/2017 sulla revisione del regolamento finanziario, la Corte ha proposto di aggiornare i meccanismi di audit relativi alle agenzie decentrate; deplora che la proposta legislativa non preveda alcuna riduzione dell'eccessivo onere amministrativo che le agenzie decentrate devono continuare a sostenere; osserva che l'audit delle agenzie decentrate rimane "sotto la piena responsabilità della Corte, che gestisce tutte le procedure amministrative e d'appalto necessarie"; ribadisce inoltre che il nuovo approccio di audit che prevede il coinvolgimento di revisori del settore privato ha comportato un aumento significativo degli oneri amministrativi a carico delle agenzie, e che il tempo dedicato alle procedure di appalto e alla gestione dei contratti di audit ha generato ulteriori spese, sovraccaricando ulteriormente le risorse, in calo, delle agenzie; sottolinea l'assoluta necessità di risolvere tale questione, in conformità dell'approccio comune, nel contesto dell'attuale revisione del regolamento finanziario e della futura revisione del regolamento finanziario quadro; invita tutte le parti coinvolte in tali revisioni a fare urgentemente chiarezza sulla questione al fine di ridurre in maniera significativa gli eccessivi oneri amministrativi;
46. osserva che, stando alla sintesi della Corte, le valutazioni esterne delle agenzie sono in generale positive e che le agenzie hanno elaborato piani d'azione per dare seguito alle questioni sollevate nelle relazioni di valutazione; rileva che, sebbene i regolamenti istitutivi della maggior parte delle agenzie dispongano che sia periodicamente condotta una valutazione esterna (di solito ogni quattro-sei anni), i regolamenti istitutivi di sei agenzie decentrate (Ufficio BEREC, EASO, eu-LISA, Fondazione europea per la formazione professionale (ETF), ENISA e Istituto europeo per l'uguaglianza di genere) non prevedono tale disposizione, mentre il regolamento istitutivo dell'EMA richiede una valutazione esterna solo ogni dieci anni; ritiene che tale questione debba essere affrontata;
47. prende atto dell'accordo raggiunto in sede di Consiglio "Affari generali", del 20 novembre 2017, di trasferire l'EMA e l'Autorità bancaria europea (EBA) da Londra a, rispettivamente, Amsterdam e Parigi; è consapevole del potenziale impatto del recesso del Regno Unito dall'Unione su di esse a livello di costi futuri e di perdita di competenze, con un rischio per la continuità delle attività; prende altresì nota del possibile impatto sulle entrate e le attività di diverse agenzie che non hanno sede a Londra, in particolare l'AESA, l'Agenzia europea per le sostanze chimiche, l'Autorità europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali e professionali, l'ESMA e la GSA; invita la Commissione a mantenere pienamente informate le singole agenzie e la Rete in merito al processo negoziale sulla Brexit e ai preparativi futuri al fine di ridurre al minimo gli effetti negativi che potrebbero verificarsi;
48. prende atto della revisione in corso dei regolamenti istitutivi delle tre agenzie tripartite (Centro europeo per lo sviluppo della formazione professionale (Cedefop), Eurofound e Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro (EU-OSHA)); sottolinea che è importante preservare la natura tripartita delle agenzie al fine di garantire la partecipazione attiva delle autorità nazionali, delle organizzazioni dei datori di lavoro e delle organizzazioni dei lavoratori europei alla loro governance e al loro funzionamento; ricorda le notevoli difficoltà incontrate nel ridurre l'organico e ribadisce di essere contrario a ulteriori tagli che limiterebbero la capacità delle agenzie di esercitare il loro mandato;
49. prende atto della valutazione esterna in corso delle quattro agenzie che operano nel settore dell'occupazione, degli affari sociali e dell'inclusione (Cedefop, Eurofound, EU‑OSHA ed ETF);
50. ricorda che le discussioni tenute in seno alle commissioni competenti relative ai progetti di programma di lavoro annuale e alle strategie pluriennali delle agenzie contribuiscono a garantire che tali programmi e strategie rispecchino le priorità politiche;
51. prende atto degli sforzi profusi dalle agenzie per equilibrare le loro strategie pluriennali in modo tale da rispecchiare le priorità e gli obiettivi politici della strategia Europa 2020;
52. sottolinea che eu-LISA ed EASO sono le uniche agenzie del settore "Giustizia e affari interni" per cui non sussiste l'obbligo di condurre audit esterni regolari dei loro regolamenti istitutivi; invita i colegislatori a valutare le opzioni per affrontare tale importante questione in sede di revisione dei rispettivi regolamenti istitutivi;
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53. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione alle agenzie soggette a questa procedura di discarico, al Consiglio, alla Commissione e alla Corte dei conti, e di provvedere alla sua pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea (serie L).
Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera (Frontex), Agenzia europea per la gestione operativa dei sistemi IT su larga scala nello spazio di libertà, sicurezza e giustizia (eu-LISA), Ufficio europeo di sostegno per l'asilo (EASO), Istituto europeo per l'uguaglianza di genere (EIGE), Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze (EMCDDA), Agenzia dell’Unione europea per la formazione delle autorità di contrasto (CEPOL), Agenzia dell’Unione europea per la cooperazione nell’attività di contrasto (Europol), Agenzia dell'Unione europea per i diritti fondamentali (FRA), Eurojust.
Autorità bancaria europea (EBA), Autorità europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali e professionali (EIOPA), Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (ESMA).
Accordo interistituzionale, del 2 dicembre 2013, tra il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione sulla disciplina di bilancio, sulla cooperazione in materia di bilancio e sulla sana gestione finanziaria (GU C 373 del 20.12.2013, pag. 1).
Per quanto riguarda le agenzie decentrate, la comunicazione della Commissione COM(2013)0519 del 10 luglio 2013 ha previsto un obiettivo di riduzione dell'organico di dette agenzie pari al 5 % nell'arco di 5 anni (2014-2018, prendendo come riferimento il 2013).
In linea con la terminologia utilizzata dalla Commissione per classificare le agenzie decentrate come "in fase di avvio", "con nuovi compiti" o "a velocità di crociera", in funzione del grado di sviluppo e della crescita dei contributi dell'UE e dei livelli di organico.