Risoluzione del Parlamento europeo del 19 aprile 2018 sulla riluttanza nei confronti dei vaccini e il calo del tasso di vaccinazione in Europa (2017/2951(RSP))
Il Parlamento europeo,
– visto l'articolo 168 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE),
– viste le conclusioni del Consiglio sulla vaccinazione infantile: successi, sfide e prospettive della vaccinazione infantile in Europa(1), adottate dai ministri della Sanità degli Stati membri dell'UE il 6 giugno 2011,
– viste le conclusioni del Consiglio del 1° dicembre 2014 sulle vaccinazioni quale strumento efficace per la sanità pubblica(2),
– vista la comunicazione della Commissione del 29 giugno 2017 dal titolo "Piano d'azione europeo "One Health" contro la resistenza antimicrobica" (COM(2017)0339),
– visto il piano d'azione globale dell'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) sui vaccini, approvato nel maggio 2012 dai 194 paesi membri dell'Assemblea mondiale della sanità,
– vista la risoluzione 68.6 dell'OMS, approvata dai 194 paesi membri dell'Assemblea mondiale della sanità il 26 maggio 2015,
– visto il piano d'azione europeo dell'OMS per i vaccini (2015-2020), approvato il 18 settembre 2014,
– vista la relazione tecnica del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC), del 27 aprile 2017, dal titolo "Immunisation information systems in the EU and EEA" (Sistemi d'informazione in materia di immunizzazione nell'UE e nel SEE),
– vista la relazione tecnica dell'ECDC, del 14 giugno 2017, dal titolo "Vaccine-preventable diseases and immunisation: Core competencies" (Malattie a prevenzione vaccinale e immunizzazione: competenze centrali),
– vista la dichiarazione politica della riunione ad alto livello dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite, sulla resistenza antimicrobica, tenuta a New York il 21 settembre 2016,
– vista la relazione della Banca mondiale del marzo 2017 dal titolo "Drug-Resistant Infections: A Threat to Our Economic Future" (Infezioni farmacoresistenti: una minaccia per il nostro futuro economico),
– vista la raccomandazione 2009/1019/UE del Consiglio, del 22 dicembre 2009, relativa alla vaccinazione contro l'influenza stagionale(3),
– visto il crescente flusso di viaggiatori intercontinentali,
– viste le interrogazioni al Consiglio e alla Commissione sulla riluttanza nei confronti dei vaccini e il calo del tasso di vaccinazione in Europa (O-000008/2018 – B8-0011/2018 e O-000009/2018 – B8-0012/2018),
– vista la proposta di risoluzione della commissione per l'ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare,
– visti l'articolo 128, paragrafo 5, e l'articolo 123, paragrafo 2, del suo regolamento,
A. considerando che, nel dicembre 2010, i leader mondiali della sanità si sono impegnati a garantire la scoperta, lo sviluppo e la fornitura globale di vaccini salvavita, in particolare per i paesi più poveri, e hanno dichiarato i successivi 10 anni (2011-2020) il "Decennio dei vaccini";
B. considerando che il costo di una confezione completa di vaccini per un solo bambino, anche ai prezzi più bassi a livello mondiale, è aumentato di 68 volte tra il 2001 e il 2014; che tale aumento di prezzo è ingiustificabile e incompatibile con l'obiettivo di sviluppo sostenibile di garantire una vita sana e di promuovere il benessere a tutte le età;
C. considerando che nell'UE e nello Spazio economico europeo (SEE) si registrano notevoli differenze tra i paesi per quanto riguarda i vaccini raccomandati e l'organizzazione dei servizi sanitari;
D. considerando che tutti gli Stati membri dell'UE hanno approvato il piano d'azione europeo 2015-2020 dell'OMS per i vaccini;
E. considerando che incoraggiare elevati tassi di vaccinazione protegge i cittadini dalle malattie a prevenzione vaccinale che sono pandemiche nei paesi a basso tasso di vaccinazione e di immunizzazione;
F. considerando che, secondo un'indagine globale del Vaccine Confidence Project, la regione europea registra il più alto numero di reazioni negative in termini di percezione dell'importanza dei vaccini e della loro sicurezza ed efficacia, il che causa il più alto grado di riluttanza nei confronti dei vaccini da parte della popolazione(4);
G. considerando che la riduzione della copertura vaccinale in Europa ha portato a gravi epidemie di morbillo che hanno causato decessi in diversi paesi europei;
H. considerando che, sulla base dell'approccio "One Health", vari Stati membri reputano la vaccinazione degli animali domestici e d'allevamento una misura importante, sia per prevenire epidemie animali a livello transfrontaliero sia per contenere il rischio di un ulteriore contagio, e hanno pertanto provveduto a introdurla, anche contro la Coxiella burnetii e altre malattie di origine batterica o virale che presentano un rischio anche per la salute pubblica;
I. considerando che nel periodo tra il 2008 e il 2015 in Europa si sono registrati 215 000 casi di malattie a prevenzione vaccinale, esclusa l'influenza(5);
1. riconosce il ruolo che i vaccini potrebbero potenzialmente svolgere nella lotta contro la resistenza antimicrobica (AMR), che dovrebbe continuare ad essere studiato;
2. riconosce il ruolo che i vaccini potrebbero potenzialmente svolgere nel ridurre la necessità di ricorrere agli antibiotici e, di conseguenza, nel contribuire a limitare la diffusione dell'AMR, che dovrebbe continuare a essere studiato; sottolinea, tuttavia, che la rapida riduzione dell'uso eccessivo e dell'abuso di antibiotici nonché dell'esposizione involontaria a questi ultimi deve restare una priorità assoluta;
3. osserva che la vaccinazione previene, secondo le stime, 2,5 milioni di morti l'anno in tutto il mondo e riduce i costi dei trattamenti specifici per le malattie, compresi i trattamenti antimicrobici;
4. si compiace che l'introduzione delle vaccinazioni di protezione su larga scala in Europa abbia contribuito in modo significativo al debellamento o al declino di numerose malattie infettive; esprime preoccupazione, tuttavia, per l'allarmante fenomeno della riluttanza nei confronti dei vaccini, così come per la mancanza di raccomandazioni nazionali per tenere conto dell'invecchiamento della popolazione; chiede una maggiore trasparenza nella produzione dei vaccini e l'adozione di misure per rassicurare i cittadini europei;
5. sottolinea che i vaccini sono rigorosamente testati attraverso molteplici fasi di prova prima di essere preselezionati dall'OMS e approvati dall'Agenzia europea per i medicinali (EMA), oltre a essere periodicamente rivalutati; sottolinea che i ricercatori sono tenuti a dichiarare ogni eventuale conflitto di interessi;
6. propone di escludere dai comitati di valutazione i ricercatori che si trovano in una situazione di conflitto di interessi; chiede che la riservatezza delle decisioni del comitato di valutazione dell'EMA sia abolita; propone di rendere pubblici i dati scientifici e clinici sui quali sono basate le conclusioni del comitato e il cui anonimato è garantito a priori;
7. ricorda che il piano d'azione europeo "One Health" contro l'AMR indica che l'immunizzazione attraverso la vaccinazione è un intervento di sanità pubblica efficace sotto il profilo dei costi nella lotta alla resistenza antimicrobica(6);
8. accoglie con favore l'impegno attivo della Commissione sulla questione della vaccinazione e l'inclusione nel suo programma di lavoro per il 2018 di un'iniziativa in materia di vaccinazione; plaude alla pubblicazione della tabella di marcia per una raccomandazione del Consiglio sul rafforzamento della cooperazione contro le malattie a prevenzione vaccinale;
9. esprime sostegno all'annuncio della Commissione, nell'ambito del piano d'azione contro la resistenza antimicrobica, relativo alla sua intenzione di introdurre incentivi per promuovere la diffusione di diagnostiche, alternative agli antimicrobici e vaccini(7);
10. accoglie con favore l'imminente avvio di un'azione comune, cofinanziata dal programma dell'UE per la salute, volta ad aumentare la copertura vaccinale;
11. invita gli Stati membri e la Commissione a rafforzare la base giuridica per la copertura vaccinale; sottolinea che, secondo l'obiettivo n. 1 del piano di azione europeo per i vaccini 2015-2020, l'introduzione e l'attuazione di un quadro legislativo adeguato sono fondamentali ai fini della definizione delle priorità nazionali e dell'adozione di provvedimenti concreti verso un impegno sostenibile a favore dell'immunizzazione;
12. sostiene fermamente l'accordo di aggiudicazione congiunta, che offre agli Stati membri e alla Commissione un quadro per l'acquisizione congiunta dei vaccini mettendo in comune il potere d'acquisto degli Stati membri e assicurando quindi che i vaccini pandemici e di altro tipo siano disponibili in quantità sufficienti, in modo da garantire l'accesso ai vaccini e un trattamento paritario per tutti gli Stati membri partecipanti;
13. si compiace che 24 Stati membri abbiano firmato l'accordo di aggiudicazione congiunta, il che significa che l'accordo riguarda 447,8 milioni di cittadini dell'UE su un totale di 508,2 milioni; invita gli Stati membri che non hanno ancora firmato l'accordo a procedere in tal senso affinché vi rientrino tutti i cittadini dell'UE;
14. ricorda l'importanza della trasparenza nella creazione e nel mantenimento della fiducia del pubblico nei medicinali;
15. ricorda l'importanza del regolamento sulle sperimentazioni cliniche(8) al fine di stimolare e facilitare la ricerca di nuovi vaccini e garantire la trasparenza dei risultati delle sperimentazioni cliniche; invita la Commissione e l'EMA ad attuare senza ulteriore indugio il regolamento sulle sperimentazioni cliniche, in particolare attraverso la creazione di un portale e una banca dati europei (EUPD), la cui attuazione accusa un notevole ritardo di oltre due anni; invita inoltre tutte le parti coinvolte a provvedere affinché l'attuale processo di trasferimento della sede dell'EMA da Londra non provochi ulteriori interruzioni o ritardi nell'attività dell'Agenzia;
16. invita gli Stati membri a provvedere a che tutti gli operatori sanitari siano sufficientemente vaccinati; invita la Commissione ad affrontare la questione del tasso di vaccinazione del personale sanitario nella proposta di raccomandazione del Consiglio sulla cooperazione rafforzata contro le malattie a prevenzione vaccinale;
17. reputa un'ottima misura l'iniziativa della Commissione relativa a una proposta di raccomandazione del Consiglio sulla cooperazione rafforzata contro le malattie a prevenzione vaccinale, che dovrebbe essere presentata nel secondo trimestre del 2018 e mirare a sostenere gli Stati membri nell'attuazione dei programmi di vaccinazione, nella riduzione della riluttanza nei confronti dei vaccini, nell'aumento della fornitura di vaccini e nel miglioramento della copertura vaccinale globale; invita la Commissione e il Consiglio a tenere presente la posizione del Parlamento in sede di elaborazione delle raccomandazioni;
18. osserva con preoccupazione che i dati epidemiologici sulla situazione attuale della vaccinazione negli Stati membri evidenziano notevoli lacune nella diffusione dei vaccini e un tasso di copertura vaccinale insufficiente rispetto a quanto necessario per garantire una protezione adeguata; è preoccupato per il fatto che la diffusa e crescente riluttanza nei confronti dei vaccini ha raggiunto proporzioni preoccupanti a causa delle varie conseguenze sanitarie da essa causate negli Stati membri; invita gli Stati membri, vista l'utilità della vaccinazione quale strumento di prevenzione, a provvedere a che la copertura vaccinale sia estesa oltre la prima infanzia e che tutte le fasce della popolazione possano rientrare in un approccio di vaccinazione che copra tutto l'arco della vita;
19. sottolinea che il calo di fiducia da parte dell'opinione pubblica mondiale nei confronti delle vaccinazioni è fonte di preoccupazione e una sfida importante per gli esperti di salute pubblica; osserva che l'Europa registra attualmente epidemie evitabili di morbillo in numerosi paesi a causa della riluttanza nei confronti dei vaccini; invita la Commissione a continuare a rafforzare il sostegno a favore degli sforzi nazionali tesi ad aumentare la copertura vaccinale;
20. evidenzia che una maggiore trasparenza nei processi di valutazione dei vaccini e dei loro coadiuvanti e il finanziamento di programmi di ricerca indipendenti sui loro eventuali effetti collaterali contribuirebbero a ristabilire la fiducia nei confronti delle vaccinazioni;
21. invita la Commissione e gli Stati membri a rafforzare l'infrastruttura di raccolta dei dati per monitorare il quadro delle malattie infettive e l'impatto reale dei vaccini, così da contribuire alla realizzazione di programmi di immunizzazione;
22. è preoccupato per l'ampia variazione dei vaccini raccomandati, forniti e/o imposti dai diversi Stati membri; è altresì preoccupato per il fatto che tale variazione nella copertura vaccinale accentua le disparità in ambito sanitario tra gli Stati membri e vanifica gli sforzi volti a ridurre ed eliminare le malattie a prevenzione vaccinale;
23. condanna la diffusione di informazioni inaffidabili, fuorvianti e prive di fondamento scientifico in materia di vaccinazioni, fenomeno aggravato da controversie mediatiche, dal sensazionalismo mediatico e dal giornalismo di scarsa qualità; invita gli Stati membri e la Commissione ad adottare misure efficaci contro la diffusione di tali informazioni fuorvianti, a sviluppare ulteriormente campagne di sensibilizzazione e di informazione volte a ripristinare la fiducia nei vaccini, e a migliorare l'istruzione e il dialogo, in particolare per i genitori, anche attraverso la creazione di una piattaforma europea intesa ad aumentare la copertura vaccinale ed evitare gli effetti di tali informazioni fuorvianti;
24. sottolinea la necessità di fornire ai cittadini informazioni inclusive, fattuali e basate su dati scientifici; invita la Commissione e gli Stati membri ad agevolare il dialogo con i soggetti interessati della società civile, i movimenti di base, il mondo accademico, i media e le autorità sanitarie nazionali, per contrastare le informazioni inaffidabili, fuorvianti e prive di fondamento scientifico in materia di vaccinazioni;
25. esprime preoccupazione per le limitate risorse di bilancio destinate specificamente alla vaccinazione in alcuni Stati membri, come pure per l'elevato livello dei prezzi e per le notevoli differenze di prezzo di taluni vaccini salvavita, circostanza che rischia di acuire ulteriormente le disparità esistenti in ambito sanitario; esorta la Commissione e gli Stati membri ad attuare quanto prima le misure caldeggiate nella risoluzione del Parlamento europeo del 2 marzo 2017 sulle opzioni dell'UE per un miglior accesso ai medicinali(9), sottolineando nel contempo che la vaccinazione è uno degli interventi di sanità pubblica più efficienti in termini di costi nel lungo termine per i sistemi sanitari;
26. è preoccupato per il fatto che i prezzi elevati dei vaccini incidono in misura sproporzionata sui paesi a basso e medio reddito, compresi i paesi che stanno perdendo il sostegno dei donatori ricevuto in passato grazie alla Gavi, l'alleanza per i vaccini; invita la Commissione e gli Stati membri ad adottare misure volte a facilitare l'accesso ai vaccini nei paesi in questione;
27. accoglie con favore gli incoraggianti progressi compiuti nella lotta contro le malattie e i tumori provocati dal virus del papilloma umano (HPV), grazie a programmi di vaccinazione contro il papilloma virus; invita gli Stati membri a sviluppare ulteriormente tali programmi e valutare come aumentare i tassi di copertura e prevenire altre forme di tumore, ad esempio includendo i ragazzi nei programmi di vaccinazione;
28. ritiene che sia di fondamentale importanza fornire uno screening e servizi vaccinali ai migranti e ai rifugiati che entrano nei paesi dell'UE; invita la Commissione e gli Stati membri a procedere a una mappatura delle attività concrete di vaccinazione che sono in corso di attuazione per i migranti e i rifugiati che entrano nei paesi dell'UE e ad affrontare con decisione le lacune individuate;
29. è preoccupato per le carenze di vaccini e invita la Commissione e gli Stati membri a sviluppare soluzioni per aumentarne la fornitura e la disponibilità, comprese modalità di stoccaggio dei vaccini;
30. invita gli Stati membri e la Commissione a promuovere campagne di sensibilizzazione tra gli operatori sanitari che effettuano le vaccinazioni, sottolineando il loro obbligo morale ed etico di tutelare la salute pubblica fornendo ai pazienti (o ai tutori legali dei pazienti) informazioni sufficienti sui vaccini, in modo che possano prendere una decisione informata;
31. sottolinea che gli operatori sanitari sono il cardine dell'accettazione pubblica delle vaccinazioni e che le loro raccomandazioni sono costantemente indicate come il principale motivo per vaccinarsi(10);
32. invita la Commissione e gli Stati membri a elaborare un piano d'azione onnicomprensivo dell'UE che ponga il problema sociale della riluttanza nei confronti dei vaccini, rafforzi gli impegni assunti dagli Stati membri per fare dell'immunizzazione una misura prioritaria di salute pubblica, comprese le azioni prioritarie e le azioni per regione, e tenga conto delle diverse situazioni e delle sfide specifiche con cui devono misurarsi gli Stati membri;
33. invita la Commissione ad agevolare un programma di vaccinazione più armonizzato e meglio allineato in tutta l'UE, a condividere le migliori pratiche, a esplorare, di concerto con gli Stati membri, le possibilità di istituire una piattaforma a livello unionale per il monitoraggio della sicurezza e dell'efficacia dei vaccini, a garantire una copertura uniforme in tutta l'Europa, a ridurre le disparità in campo sanitario e a contribuire a promuovere la fiducia nei programmi di vaccinazione e nei vaccini; invita la Commissione a mettere a punto iniziative mirate in materia di vaccinazione, come ad esempio una "Giornata europea della vaccinazione antinfluenzale", che consentirebbe ogni anno di lanciare online una campagna di vaccinazione con l'obiettivo di una copertura del 75 %, conformemente alle raccomandazioni del Consiglio sull'influenza stagionale;
34. invita la Commissione e gli Stati membri a intraprendere iniziative politiche concrete nell'ambito del piano d'azione "One Health", al fine di incrementare con incentivi di carattere politico e finanziario la copertura vaccinale nell'uomo e, laddove richiesto, negli animali e combattere così le malattie infettive nonché la resistenza agli antibiotici in modo più efficiente sotto il profilo dei costi, anche nell'ambito della futura politica agricola comune dopo il 2020;
35. invita gli Stati membri a fornire puntualmente alla Commissione, all'ECDC e all'OMS dati relativi alle vaccinazioni e alle malattie a prevenzione vaccinale;
36. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, all'Organizzazione mondiale della sanità nonché ai governi degli Stati membri.
Larson, Heidi J. et al. (2016), "The State of Vaccine Confidence 2016: Global Insights Through a 67-Country Survey", EBioMedicine; Volume 12, 2016, pagg. 295-301.
Regolamento (UE) n. 536/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 aprile 2014, sulla sperimentazione clinica di medicinali per uso umano e che abroga la direttiva 2001/20/CE (GU L 158 del 27.5.2014, pag. 1).
Leask J., Kinnersley P., Jackson C., Cheater F., Bedford H., Rowles G., "Communicating with parents about vaccination: a framework for health professionals", BMC Pediatrics, 2012, Volume 12, pagg.12-154.