Raccomandazione del Parlamento europeo del 13 giugno 2018 al Consiglio, alla Commissione e al vicepresidente della Commissione/alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza concernente i negoziati sull'aggiornamento dell'accordo di associazione UE-Cile (2018/2018(INI))
Il Parlamento europeo,
– visti gli articoli 2 e 3 e il titolo V, in particolare gli articoli 21 e 36, del trattato sull'Unione europea (TUE), nonché la parte quinta del trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE),
– visto l'articolo 218 TFUE,
– visto l'accordo di associazione in vigore tra la Repubblica del Cile e l'Unione europea,
– visto l'avvio, il 16 novembre 2017, dei negoziati tra l'Unione europea e il Cile su un accordo di associazione aggiornato,
– vista l'adozione da parte del Consiglio, il 13 novembre 2017, delle direttive di negoziato per tale accordo,
– vista la dichiarazione comune in occasione della 25a riunione della commissione parlamentare mista UE-Cile del 22 gennaio 2018,
– vista la sua raccomandazione del 14 settembre 2017 al Consiglio, alla Commissione e al Servizio europeo per l'azione esterna sui negoziati relativi alla modernizzazione del pilastro commerciale dell'accordo di associazione UE-Cile(1),
– vista la sua risoluzione del 13 settembre 2017 sulle relazioni politiche dell'UE con l'America latina(2),
– vista la dichiarazione del forum della società civile UE-CELAC, dell'11 maggio 2015, dal titolo "Equality, rights and democratic participation for the peoples of Europe and Latin America and the Caribbean" (Uguaglianza, diritti e partecipazione democratica per i popoli dell'Europa, dell'America latina e dei Caraibi),
– visti l'articolo 108, paragrafo 4, e l'articolo 52 del suo regolamento,
– vista la relazione della commissione per gli affari esteri (A8-0158/2018),
A. considerando che il Cile e l'UE sono uniti da valori comuni e da stretti legami culturali, economici e politici;
B. considerando che il Cile e l'UE operano in stretta collaborazione per affrontare le sfide regionali e globali, quali i cambiamenti climatici, la sicurezza internazionale, lo sviluppo sostenibile e la governance globale;
C. considerando che il Cile è uno strenuo difensore della democrazia e dei diritti umani, del commercio libero e aperto e del multilateralismo; che è anche un membro chiave dell'Alleanza del Pacifico, dell'Organizzazione degli Stati americani (OSA) e dell'Unione delle Nazioni Sudamericane (UNASUR), oltre ad essere un paese ad alto reddito e un membro dell'OCSE;
D. considerando che il Cile è tra i principali attori negli affari regionali, ad esempio per il suo ruolo di paese garante nel quadro del processo di pace in Colombia e dei colloqui di Santo Domingo tra il governo venezuelano e l'opposizione; che il Cile ha abbandonato i colloqui con il Venezuela dal momento che non sono state garantite le condizioni minime per organizzare elezioni presidenziali democratiche e per realizzare una normalizzazione istituzionale;
E. considerando che da gennaio 2014 è in vigore un accordo quadro di partecipazione del Cile alle operazioni di gestione delle crisi dell'UE; che il Cile partecipa all'EUFOR ALTHEA in Bosnia-Erzegovina, nonché a una serie di operazioni di mantenimento della pace dell'ONU, il che riflette il suo impegno a favore della pace e della sicurezza globali;
F. considerando che le recenti elezioni parlamentari e presidenziali hanno dimostrato ancora una volta il carattere stabile e maturo della democrazia cilena; che il Cile ha beneficiato di una forte crescita economica e negli ultimi decenni è diventato una delle economie in più rapida espansione dell'America del Sud; che nel paese sono tuttora in atto sforzi di riforma;
G. considerando che la recente depenalizzazione dell'aborto in determinate circostanze ha dimostrato una maggiore apertura della società cilena nei confronti dell'emancipazione delle donne e delle ragazze;
H. considerando che, nell'indice di sviluppo umano 2016, il Cile si è collocato tra i paesi con uno sviluppo umano molto elevato e che, detenendo il 38° posto nella classifica mondiale, è il primo paese classificato dell'America latina e occupa una posizione più elevata di sette Stati membri dell'UE;
I. considerando che il vigente accordo di associazione si è rivelato fondamentale per approfondire le relazioni politiche tra l'UE e il Cile e per aumentare considerevolmente i flussi commerciali e di investimento; che il rispetto costante dello Stato di diritto e di un quadro giuridico e politico stabile consente al Cile e all'UE di esercitare la libertà di impresa e promuove un contesto adeguato per gli investimenti che prevede meccanismi di salvaguardia del principio della certezza giuridica;
J. considerando che negli ultimi anni l'UE e il Cile hanno concluso accordi più ambiziosi e globali con altri partner; che l'aggiornamento dell'accordo di associazione UE-Cile potrebbe quindi approfondire in modo significativo le relazioni esistenti, comprese le relazioni nei settori degli affari esteri e della sicurezza;
K. considerando che il futuro accordo di associazione tra l'UE e il Cile deve riflettere pienamente la natura trasformativa dell'agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e il ruolo della cooperazione internazionale allo sviluppo ai fini del conseguimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile;
L. considerando che un accordo di associazione aggiornato, unitamente agli accordi con il Messico e il Mercosur attualmente in fase di (ri)negoziazione, rafforzerebbe il ruolo dell'Unione quale alleato chiave dell'America latina, in un momento in cui altri attori, come la Cina e la Russia, stanno tentando di aumentare sempre di più la propria influenza nella regione;
M. considerando che la commissione parlamentare mista UE-Cile ha ripetutamente espresso il proprio sostegno all'aggiornamento dell'accordo di associazione, da ultimo nella dichiarazione comune adottata in occasione della 25a riunione del 22 gennaio 2018;
1. raccomanda al Consiglio, alla Commissione e al vicepresidente della Commissione/alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza (VP/AR):
Principi generali
a)
di rafforzare notevolmente la cooperazione tra il Cile e l'UE, due partner che condividono gli stessi principi in un contesto caratterizzato da nuove incertezze nelle relazioni internazionali, sulla base dei nostri valori e principi condivisi di democrazia, lotta ai cambiamenti climatici, garanzia della parità di genere, Stato di diritto, buon governo e rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali;
b)
di garantire che l'accordo aggiornato con il Cile sia ambizioso, globale ed equilibrato e apporti benefici tangibili per i cittadini, le imprese e le economie di entrambe le parti; di garantire che, tra gli accordi più avanzati conclusi dall'UE con i paesi terzi, quello con il Cile sia un accordo di punta;
c)
di rafforzare la dimensione dei diritti umani nella cooperazione tra l'UE e il Cile, alla luce della strategia 2016-2020 sui diritti umani adottata dalle due parti; di prevedere un impegno comune per la tutela e la promozione dei diritti umani, delle libertà fondamentali, della parità di genere e dei diritti delle minoranze, quali la comunità LGBTI e le popolazioni indigene, mediante meccanismi applicabili di monitoraggio, rendicontazione periodica e risoluzione delle controversie; di incoraggiare il Cile a trovare una soluzione alle questioni insorte con il popolo indigeno dei Mapuche e altre popolazioni indigene; di continuare la pratica di includere una clausola in materia di diritti umani in tutti i futuri accordi di associazione; di proseguire il dialogo regolare tra il Cile e l'UE in materia di diritti umani, con l'obiettivo di rafforzare il quadro istituzionale e le politiche pubbliche per promuovere i diritti umani, anche attraverso la cooperazione multilaterale;
d)
di incoraggiare il Cile a garantire il giusto processo e procedimenti giurisdizionali equi, in pieno accordo con le norme internazionali;
e)
di mirare a promuovere lo sviluppo socioeconomico sostenibile, contrastare la povertà e ridurre i livelli di disuguaglianza alla luce dell'impegno del Cile ai fini del conseguimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile nel quadro dell'agenda 2030;
f)
di aiutare il Cile a migliorare i livelli e i programmi di istruzione, garantendo alle persone con i redditi più bassi un pieno accesso all'istruzione superiore; di rafforzare il legame tra le università e il mercato del lavoro, colmando gli squilibri tra la domanda e l'offerta di competenze e promuovendo l'occupazione giovanile;
g)
di incoraggiare la tutela dei diritti sociali e ambientali e garantire un'efficace attuazione delle convenzioni dell'Organizzazione internazionale del lavoro (OIL) nonché l'eliminazione del lavoro forzato e minorile;
Multilateralismo e cooperazione regionale e internazionale
h)
di rafforzare il dialogo e la cooperazione in materia di sfide globali e regionali, come la criminalità organizzata, il traffico di stupefacenti, l'aumento delle disuguaglianze, la migrazione, il terrorismo e i cambiamenti climatici, compresa l'attuazione dell'agenda 2030; di sostenere la cooperazione tra l'UE e il Cile per quanto riguarda la gestione della migrazione e di istituire meccanismi di riammissione, anche per gli apolidi e i cittadini di paesi terzi;
i)
di ribadire l'importanza dell'agenda multilaterale e di ricordare che qualsiasi negoziato bilaterale non deve andare a scapito dell'ambizione di realizzare progressi a livello multilaterale;
j)
di contribuire al rafforzamento del multilateralismo e della cooperazione internazionale al fine di promuovere la sicurezza internazionale e di affrontare efficacemente le sfide globali; di rafforzare il coordinamento delle posizioni assunte da entrambe le parti nelle organizzazioni e nei consessi internazionali;
k)
di incoraggiare il Cile a continuare ad appoggiare i sistemi di cooperazione e integrazione regionale, principalmente l'Alleanza del Pacifico, tenuto conto dei suoi risultati incoraggianti in quanto motore reale e attivo dell'integrazione economica tra i membri della regione, ma anche l'UNASUR e la Comunità degli Stati latinoamericani e caraibici (CELAC); di valutare la possibilità che l'UE ottenga lo status di osservatore in seno all'Alleanza del Pacifico;
Dialogo e cooperazione politici
l)
di assicurare un dialogo periodico costruttivo su tutte le questioni di rilevanza, sfruttando e ampliando i formati esistenti; di mobilitare le risorse disponibili attraverso lo strumento di partenariato, nell'ottica di conseguire obiettivi strategici;
m)
di istituire una stretta cooperazione nel settore della sicurezza e della difesa, in particolare per quanto riguarda la prevenzione dei conflitti, la gestione delle crisi, la sicurezza marittima, il disarmo e la non proliferazione; di consentire una maggiore partecipazione del Cile alle missioni e operazioni nell'ambito della politica di sicurezza e di difesa comune dell'UE (PSDC);
n)
di consentire una maggiore cooperazione nella lotta al terrorismo, alla criminalità organizzata e alla criminalità informatica e nella prevenzione della radicalizzazione e della criminalità transfrontaliera senza pregiudicare le libertà civili e i diritti fondamentali; di intraprendere azioni nel contesto della lotta mondiale contro il terrorismo, rafforzando i meccanismi, le misure e gli organismi per la cooperazione mondiale e regionale, conformemente al diritto internazionale e ai principi della Carta delle Nazioni Unite;
o)
di migliorare la cooperazione nella lotta alla corruzione, al riciclaggio di denaro e all'evasione fiscale; di prevedere disposizioni su norme in materia di buona governance fiscale e trasparenza che riaffermino l'impegno delle parti ad attuare le norme internazionali nella lotta contro l'elusione e l'evasione fiscali;
p)
di ricordare che la corruzione arreca pregiudizio ai diritti umani, all'uguaglianza, alla giustizia sociale, al commercio e alla concorrenza leale, impedendo così la crescita economica; di prevedere specifiche sezioni che delineino impegni e provvedimenti chiari e risoluti a favore della lotta alla corruzione in tutte le sue forme e dell'attuazione di norme internazionali e convenzioni multilaterali anticorruzione;
q)
di agevolare la mobilità tra l'UE e il Cile; di rafforzare gli scambi di studenti e giovani, i programmi di borse di studio e i corsi di formazione, anche attraverso il programma ERASMUS+; di compiere ulteriori sforzi ai fini del pieno riconoscimento reciproco delle qualifiche accademiche e della modernizzazione, accessibilità e internazionalizzazione dell'istruzione superiore;
r)
di promuovere il trasferimento di conoscenze scientifiche e tecnologiche e intensificare la collaborazione in materia di ricerca e cooperazione, sfruttando appieno i programmi esistenti quali Orizzonte 2020;
s)
di promuovere e rafforzare le relazioni nel settore della cooperazione internazionale, sulla base del memorandum d'intesa sulla cooperazione internazionale firmato nel 2015; di creare meccanismi innovativi per ampliare e rafforzare la cooperazione triangolare e regionale con terze parti all'interno o all'esterno dell'America latina attraverso programmi quali EUROsociAL+ ed Euroclima+, nonché la cooperazione sulle politiche in materia di droga come COPOLAD;
t)
di elaborare una metodologia in grado di mettere in luce gli effetti dell'accordo aggiornato sugli uomini e le donne e di utilizzare i risultati come base per formulare politiche volte a conseguire un equilibrio di genere;
u)
di riaffermare l'impegno comune a favore dell'accordo di Parigi sul clima e dell'agenda 2030 e prevedere una stretta cooperazione tra l'UE e il Cile in materia di tutela dell'ambiente e lotta contro i cambiamenti climatici; di rafforzare il partenariato in materia di cooperazione tecnica e politica in ambiti chiave riguardanti l'ambiente, comprese le emissioni di CO2 nel trasporto internazionale, la conservazione della biodiversità e la produzione e il consumo sostenibili; di promuovere una cooperazione rafforzata nel settore dell'economia circolare per migliorare l'efficienza sotto il profilo delle risorse, l'uso sostenibile delle risorse naturali, l'ecoinnovazione e la gestione delle acque; di accrescere il sostegno a favore dei progetti volti ad attenuare gli effetti dei cambiamenti climatici;
v)
di rafforzare la cooperazione in materia di ricerca e sviluppo e nell'uso del programma dell'UE "Copernicus" nel settore dei dati satellitari di osservazione della Terra a fini ambientali;
w)
di promuovere la cooperazione culturale e sostenere la diaspora sia in Cile che nell'UE, con l'obiettivo di sostenere gli investimenti esteri nell'UE e in Cile;
x)
di riaffermare l'accesso all'acqua quale diritto umano;
Disposizioni istituzionali
y)
di garantire che l'accordo di associazione si basi su una forte partecipazione parlamentare, rafforzando le disposizioni e i meccanismi di cooperazione attuali per consentire di aumentare il contributo alla sua attuazione e il controllo della stessa, in particolare attraverso l'attuale formato interparlamentare della commissione parlamentare mista; di prevedere la possibilità che la commissione parlamentare mista chieda informazioni pertinenti sull'attuazione dell'accordo di associazione;
z)
di garantire l'opportuna partecipazione della società civile sia nel corso dei negoziati sia nella fase di attuazione dell'accordo di associazione, compreso, ma non esclusivamente, il comitato consultivo misto; di sottolineare la necessità di porre in essere un meccanismo istituzionalizzato per consentire un dialogo politico che coinvolga le organizzazioni della società civile in entrambe le regioni;
aa)
di informare immediatamente e pienamente il Parlamento in tutte le fasi dei negoziati, in linea con l'articolo 218, paragrafo 10, TFUE; ciò prevede la possibilità di fornire al Parlamento i testi negoziali e i verbali di ogni ciclo di negoziati; accoglie con favore, a tale riguardo, la decisione del Consiglio del 22 gennaio 2018 di rendere pubblico il mandato di negoziato affidato alla Commissione e al VP/AR nel novembre 2017;
ab)
di considerare la recente pubblicazione delle direttive di negoziato come un precedente importante e di impegnarsi a pubblicare in futuro tutte le direttive di negoziato per gli accordi internazionali;
ac)
di accelerare i negoziati sull'accordo di associazione nell'ottica di consentirne la ratifica da parte del Parlamento prima della fine dell'attuale legislatura;
ad)
di garantire il rispetto, a tutti i livelli, della pratica consolidata di non applicare provvisoriamente il nuovo accordo fintantoché il Parlamento non darà la sua approvazione;
2. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente raccomandazione al Consiglio, alla Commissione e al vicepresidente della Commissione/alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, nonché al presidente, al governo e al parlamento della Repubblica del Cile.