Indice 
 Precedente 
 Seguente 
 Testo integrale 
Procedura : 2018/2024(BUD)
Ciclo di vita in Aula
Ciclo del documento : A8-0247/2018

Testi presentati :

A8-0247/2018

Discussioni :

PV 04/07/2018 - 19
CRE 04/07/2018 - 19

Votazioni :

PV 05/07/2018 - 6.11
CRE 05/07/2018 - 6.11
Dichiarazioni di voto

Testi approvati :

P8_TA(2018)0311

Testi approvati
PDF 166kWORD 61k
Giovedì 5 luglio 2018 - Strasburgo
Bilancio 2019 – Mandato per il trilogo
P8_TA(2018)0311A8-0247/2018
Risoluzione
 Allegato

Risoluzione del Parlamento europeo del 5 luglio 2018 sul mandato per il trilogo sul progetto di bilancio 2019 (2018/2024(BUD))

Il Parlamento europeo,

–  visto l'articolo 314 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea,

–  visto l'articolo 106 bis del trattato che istituisce la Comunità europea dell'energia atomica,

–  visto il progetto di bilancio generale dell'Unione europea per l'esercizio 2019, adottato dalla Commissione il 23 maggio 2018 (COM(2018)0600),

–  visto il regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 ottobre 2012, che stabilisce le regole finanziarie applicabili al bilancio generale dell'Unione e che abroga il regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio(1),

–  visti il regolamento (UE, Euratom) n. 1311/2013 del Consiglio, del 2 dicembre 2013, che stabilisce il quadro finanziario pluriennale per il periodo 2014-2020(2) e la sua successiva modifica mediante il regolamento (UE, Euratom) 2017/1123 del Consiglio del 20 giugno 2017(3),

–  visto l'accordo interistituzionale, del 2 dicembre 2013, tra il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione sulla disciplina di bilancio, sulla cooperazione in materia di bilancio e sulla sana gestione finanziaria(4),

–  vista la sua risoluzione del 15 marzo 2018 sugli orientamenti generali per la preparazione del bilancio 2019, sezione III – Commissione(5),

–  viste le conclusioni del Consiglio del 20 febbraio 2018 sugli orientamenti di bilancio per l'esercizio 2019 (06315/2018),

–  visto l'articolo 86 bis del suo regolamento,

–  visti la relazione della commissione per i bilanci e i pareri delle altre commissioni interessate (A8-0247/2018),

Progetto di bilancio 2019 – Rafforzare la solidarietà e preparare un futuro sostenibile

1.  ricorda che, nella sua risoluzione del 15 marzo 2018, il Parlamento ha indicato le seguenti priorità per il bilancio dell'UE per il 2019: crescita sostenibile, innovazione, competitività, sicurezza, lotta al cambiamento climatico e transizione verso le energie rinnovabili e migrazione, e ha altresì chiesto che venisse prestata una particolare attenzione ai giovani;

2.  sottolinea che l'UE deve essere all'avanguardia nell'attuazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite (OSS) attraverso la loro integrazione in tutte le politiche dell'UE;

3.  ricorda che il bilancio dell'UE per il 2019 sarà l'ultimo bilancio dell'attuale legislatura e sarà negoziato parallelamente ai negoziati sul prossimo Quadro finanziario pluriennale (QFP) e sulla riforma delle risorse proprie dell'UE; ricorda altresì che il Regno Unito si è impegnato a contribuire ai bilanci annuali dell'Unione per il 2019 e il 2020 e a partecipare alla loro esecuzione come se facesse ancora parte dell'Unione dopo il marzo 2019;

4.  accoglie con favore la proposta della Commissione e ritiene che essa corrisponda a grandi linee alle priorità del Parlamento; intende rafforzare ulteriormente i programmi fondamentali e garantire un livello di finanziamenti sufficiente per sostenerli; prende atto dell'aumento degli stanziamenti di impegno del 3,1 % e della percentuale inferiore dell'RNL rispetto al 2018 sia per gli stanziamenti di impegno (1 % rispetto all'1,02 %) che per gli stanziamenti di pagamento (0,9 % rispetto allo 0,92 %);

5.  si compiace degli aumenti proposti per Orizzonte 2020, il Meccanismo per collegare l'Europa (MCE), Erasmus+ e i programmi che contribuiscono a rafforzare la sicurezza dei cittadini dell'UE; sottolinea tuttavia la necessità di aumentare ulteriormente il sostegno a favore delle PMI, che sono cruciali per la crescita economica e la creazione di posti di lavoro, e di destinare risorse sufficienti alla digitalizzazione dell'industria dell'UE e alla promozione delle competenze digitali e dell'imprenditoria digitale, come pure ai programmi a sostegno dei giovani, in particolare ErasmusPro; ribadisce la sua convinzione che la dotazione di Erasmus+ per il 2019 debba essere quanto meno raddoppiata;

6.  accoglie con favore l'avvio di DiscoverEU, che prevede la distribuzione di 15 000 biglietti Interrail per i cittadini europei che hanno compiuto i 18 anni nel 2018, come pure la proposta della Commissione di stanziare 700 milioni di EUR nel QFP 2021-2027, che ben si concilia con le ambizioni dell'UE di promuovere la mobilità a fini di apprendimento, la cittadinanza attiva, l'inclusione sociale e la solidarietà di tutti i giovani; si rammarica che la Commissione non abbia proposto stanziamenti per il 2019 e il 2020; è determinato a proseguire l'azione preparatoria nel 2019 e nel 2020;

7.  prende atto della valutazione preliminare della Commissione riguardante il proseguimento dell'azione preparatoria "Sistema di garanzia per l'infanzia"; sottolinea che in tale valutazione si fa riferimento a un'eventuale attuazione su più ampia scala a titolo del Fondo sociale europeo; propone di cogliere l'opportunità di una terza fase di attuazione per preparare questa attuazione su più ampia scala nel quadro dell'FSE+;

8.  si rammarica che l'aumento della dotazione del programma dell'UE per la competitività delle imprese e le piccole e le medie imprese (COSME) sia solo pari al 2,3 % (362,2 milioni di EUR in stanziamenti di impegno) rispetto al bilancio 2018 e che gli stanziamenti di pagamento registrino una diminuzione dello 0,6 %; ricorda che si tratta di un programma di successo per il quale il numero dei richiedenti è di gran lunga superiore a quello dei beneficiari dei finanziamenti; sottolinea che le PMI sono un importante motore dell'occupazione, della crescita economica e della competitività nell'UE, rappresentano la struttura portante dell'economia europea e hanno la capacità di creare crescita e posti di lavoro; esorta, quale priorità assoluta, a tenerne conto destinando finanziamenti sufficienti ai programmi per le PMI e aumentando gli stanziamenti per COSME visto il successo di tale programma;

9.  plaude al ruolo svolto dal Fondo europeo per gli investimenti strategici (FEIS) nel ridurre la carenza di investimenti nell'UE; chiede, nel quadro di un equilibrio regionale e settoriale ottimale, il rafforzamento della dimensione sociale degli interventi del FEIS, in particolare in materia di soluzioni sanitarie e medicine innovative, infrastruttura sociale, protezione dell'ambiente, trasporti sostenibili, energie rinnovabili e infrastrutture per lo stoccaggio dell'energia; ribadisce la posizione che sostiene da tempo, secondo cui le nuove iniziative nell'ambito del QFP devono essere finanziate con stanziamenti nuovi e non a scapito dei programmi esistenti; ribadisce altresì il proprio impegno a rafforzare Orizzonte 2020 e l'MCE in modo da annullare il più possibile, nel bilancio 2019, i tagli apportati a tali programmi per finanziare la proroga del FEIS;

10.  prende atto dell'impegno nei confronti di un'agenda rinnovata dell'UE in materia di difesa, in particolare attraverso l'accordo sul Programma europeo di sviluppo del settore industriale della difesa (EDIDP), quale prima fase del Fondo europeo per la difesa; ritiene che questo impegno comune contribuirà a realizzare economie di scala e un maggiore coordinamento tra gli Stati membri e le imprese, consentendo all'UE di mantenere la sua autonomia strategica e di diventare un vero e proprio attore globale;

11.  prende atto che la Commissione ha proposto un aumento di 233 milioni di EUR per l'Iniziativa per l'occupazione giovanile (YEI), in linea con la programmazione finanziaria; ribadisce nuovamente che il Parlamento si è opposto all'anticipo degli stanziamenti complementari per il periodo 2018-2020 derivanti dalla revisione intermedia del QFP; sostiene che l'autorità di bilancio mantiene pienamente le proprie prerogative per quanto riguarda la determinazione dei livelli di finanziamento di tutti i programmi, inclusi quelli che sono stati oggetto della revisione intermedia del QFP; sottolinea l'importanza di una cooperazione sincera tra le istituzioni e invita tutti gli attori interessati a mantenere la fiducia durante l'intera procedura di bilancio 2019;

12.  rinnova il proprio impegno a favore della lotta alla disoccupazione e in particolare alla disoccupazione giovanile; ritiene, a tale riguardo, che l'YEI dovrebbe essere ulteriormente rafforzata, rispecchiando in tal modo la necessità di aumentare i finanziamenti per realizzare il pilastro europeo dei diritti sociali, nonostante la complessità della riprogrammazione dell'YEI e dell'FSE in caso di modifica della dotazione dell'YEI; riconosce che il problema della disoccupazione giovanile non è stato adeguatamente affrontato nell'UE, dove la disoccupazione giovanile è ancora più alta rispetto ai livelli del 2007; invita la Commissione a garantire che gli Stati membri non utilizzino i finanziamenti dell'YEI per sostituire le loro politiche e i loro finanziamenti destinati alla lotta alla disoccupazione, ma piuttosto per integrarli; evidenzia che sia la formazione professionale che l'apprendistato costituiscono pratiche efficienti per contrastare la disoccupazione giovanile; sottolinea che la mobilità promossa da ErasmusPro stimola notevolmente l'analisi comparativa per l'attuazione delle migliori prassi;

13.  sottolinea che nel 2019 i programmi della politica di coesione raggiungeranno la velocità di crociera ed evidenzia il proprio impegno ad assicurare stanziamenti sufficienti per tali programmi; si compiace che siano ormai state designate quasi tutte le autorità di gestione per i programmi 2014-2020; sottolinea che i ritardi inaccettabili registrati nell'attuazione dei programmi operativi sono dovuti in gran parte alla designazione tardiva di tali autorità; invita gli Stati membri a garantire che l'attuazione dei programmi sia accelerata, al fine di recuperare i ritardi, e a chiedere l'assistenza della Commissione a tale riguardo;

14.  prende atto delle relazioni sul funzionamento della politica regionale e di coesione nell'Unione nonché sulle sfide economiche a cui sono confrontate le regioni in ritardo di sviluppo, che mettono ripetutamente in evidenza carenze sul piano dell'efficienza e dei risultati;

15.  prende atto che la proposta della Commissione consentirebbe di raggiungere l'obiettivo di spesa del 20 % per il clima nel 2019; si rammarica, tuttavia, che la Commissione non abbia dato seguito alla richiesta del Parlamento di compensare il livello inferiore degli stanziamenti durante i primi anni del QFP; ritiene che tale proposta sia insufficiente visto che, in totale, solamente il 19,3 % del bilancio dell'UE nel periodo 2014-2020 sarebbe destinato a misure connesse al clima, il che impedirebbe all'UE di conseguire il suo obiettivo di integrare l'azione per il clima dedicandovi almeno il 20 % della spesa durante il periodo 2014-2020, anche qualora l'UE destinasse nuovamente solo il 20 % del suo bilancio alla protezione del clima nel 2020; si rammarica che la Commissione non sia stata in grado di presentare progetti di bilancio allineati agli impegni e agli obiettivi fissati dall'Unione in questo settore nelle conclusioni del Consiglio europeo del 7 e 8 febbraio 2013; ritiene che occorra fare di più attraverso lo sviluppo di un piano d'azione nell'ambito di programmi con un forte potenziale, come ad esempio nel quadro di Orizzonte 2020, dell'MCE, del Fondo sociale europeo (FSE), del Fondo europeo agricolo di garanzia (FEAGA), del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR), del Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP) o di LIFE+, in quanto tali programmi consentono in particolare investimenti nei settori dell'efficienza energetica e delle energie rinnovabili; ricorda la critica motivata espressa dalla Corte dei conti per quanto riguarda la metodologia impiegata dalla Commissione e chiede pertanto rapidi miglioramenti a tale riguardo;

16.  accoglie con favore l'impegno della Commissione a migliorare la metodologia di sorveglianza degli interventi per la biodiversità; disapprova, tuttavia, la proposta diminuzione del contributo totale alla protezione delle biodiversità all'8,2 %, che è in contrasto con l'obiettivo di arrestare e invertire la perdita di biodiversità e il degrado dei servizi ecosistemici entro il 2020;

17.  ritiene che garantire la sicurezza dei cittadini dell'Unione e affrontare le sfide della migrazione e dei rifugiati rimangano due priorità principali dell'Unione nel 2019; considera cruciale mantenere la spesa in questi settori a un livello sufficiente per rispondere ai fabbisogni creati dalla crisi migratoria e dei rifugiati nel continente africano, in particolare nel Sahel, come pure nei paesi del Levante e nel Mar Mediterraneo; ritiene che la necessaria solidarietà tra gli Stati membri per gestire i flussi migratori, in particolare quando sarà stata adottata la revisione del regolamento di Dublino, debba trovare un riscontro nel bilancio dell'UE; osserva che il progetto di bilancio 2019 integra le implicazioni finanziarie della proposta della Commissione;

18.  sottolinea che molte iniziative legislative importanti, che si trovano in fase di negoziazione o nelle prime fasi di attuazione, come la revisione del regolamento di Dublino, l'istituzione di un sistema di ingressi/uscite e di un sistema europeo di informazione e autorizzazione ai viaggi, il potenziamento del Sistema d'informazione Schengen e l'iniziativa sull'interoperabilità dei sistemi d'informazione dell'UE per la gestione della sicurezza, delle frontiere e della migrazione, avranno probabilmente implicazioni finanziarie significative per il bilancio 2019, e sottolinea l'importanza di finanziamenti sufficienti per realizzare le ambizioni dell'Unione in questi settori; incoraggia la Commissione ad avviare un dialogo aperto e proattivo con l'autorità di bilancio su tali iniziative, al fine di consentirle di adeguare gli stanziamenti, ove necessario, e senza pregiudicare, durante la procedura di bilancio annuale, l'esito delle procedure legislative in corso;

19.  si rammarica della proposta della Commissione relativa al finanziamento della seconda tranche dello Strumento per i rifugiati in Turchia (FRT) e del successivo accordo raggiunto tra gli Stati membri in sede di Consiglio il 29 giugno 2018; appoggia il proseguimento dell'FRT, ma afferma che, come proposto anche dalla Commissione il 14 marzo 2018, il bilancio dell'UE dovrebbe contribuire al suo finanziamento per un importo di 1 miliardo di EUR, mentre gli Stati membri dovrebbero fornire 2 miliardi di EUR attraverso contributi bilaterali, al fine di lasciare margini sufficienti all'interno degli strumenti speciali del QFP per far fronte a eventi imprevisti negli ultimi due anni dell'attuale QFP, come pure per il finanziamento di altre priorità; afferma altresì che, visto che l'FRT è una nuova iniziativa nell'ambito del QFP, esso dovrebbe essere finanziato con stanziamenti aggiuntivi; si rammarica che, nonostante la chiara richiesta del Parlamento di essere pienamente associato al processo decisionale relativo alla proroga dell'FRT, anche per evitare il ripetersi della procedura della sua istituzione, finora non si siano svolti negoziati tra il Parlamento e il Consiglio sul finanziamento della seconda tranche dell'FRT; informa gli Stati membri che il Parlamento ha il pieno diritto di assumere il proprio ruolo in quanto ramo dell'autorità di bilancio dell'Unione e che intende farlo, come ha già annunciato in occasioni precedenti;

20.  rileva che il progetto di bilancio per il 2019 lascia margini molto limitati o inesistenti al di sotto dei massimali del QFP nelle rubriche 1a, 1b, 3 e 4, a causa della limitata flessibilità dell'attuale QFP per rispondere alle nuove sfide e integrare le nuove iniziative; dichiara l'intenzione di attivare ulteriormente, nel quadro della procedura di modifica, le disposizioni in materia di flessibilità previste dal QFP rivisto;

21.  esprime preoccupazione per l'eventuale accumulo di un arretrato di fatture non pagate alla fine dell'attuale QFP; prende atto del moderato aumento del 2,7 % degli stanziamenti di pagamento rispetto al bilancio 2018, dovuto principalmente al Fondo Asilo, migrazione e integrazione (AMIF), al Fondo sicurezza interna (ISF) e all'FRT; prende atto del margine proposto di 19,3 miliardi di EUR al di sotto del massimale per i pagamenti; invita la Commissione a continuare a monitorare l'evoluzione dei pagamenti, in modo da consentire all'autorità di bilancio di adottare in tempo utile le misure necessarie per evitare un arretrato anormale; è convinto che la credibilità dell'UE dipenda anche dalla sua capacità di garantire un livello sufficiente di stanziamenti di pagamento nel proprio bilancio per tener fede agli impegni assunti;

Sottorubrica 1a – Competitività per la crescita e l'occupazione

22.  rileva che, rispetto al 2018, la proposta della Commissione per il 2019 corrisponde a un aumento del 3,9 % degli impegni nella sottorubrica 1a, che si attestano a 22 860 milioni di EUR; osserva che Orizzonte 2020, l'MCE, i grandi progetti infrastrutturali ed Erasmus+ rappresentano una parte importante di questo aumento, in quanto gli stanziamenti di impegno ad essi destinati sono aumentati rispettivamente dell'8,5 %, del 36,4 %, del 7,8 % e del 10,4 %; sottolinea, tuttavia, che tali aumenti sono generalmente in linea con la programmazione finanziaria e pertanto non costituiscono aumenti addizionali;

23.  ricorda che i programmi nel settore della ricerca e dell'innovazione, come Orizzonte 2020, sono essenziali per la creazione di posti di lavoro e per la competitività in Europa; esorta la Commissione a tenerne conto nelle sue priorità; chiede un livello di finanziamenti adeguato per i programmi nel settore della ricerca e dell'innovazione; sottolinea che in particolare gli Stati membri che sono confrontati a difficoltà economiche e finanziarie dovrebbero essere supportati in questo settore;

24.  ricorda che negli ultimi anni le nuove iniziative, quali il FEIS (I e II), Wifi4EU e l'EDIDP, sono state finanziate a scapito di numerosi programmi nella sottorubrica 1a, che sono stati pesantemente colpiti da riassegnazioni, segnatamente Orizzonte 2020, MCE, Galileo, ITER, Copernicus e il Servizio europeo di copertura per la navigazione geostazionaria (EGNOS);

25.  sottolinea che Erasmus+ rimane il principale programma per promuovere la mobilità giovanile a tutti i livelli dell'istruzione e della formazione professionale, nonché per incoraggiare i giovani a prendere parte alla democrazia europea; ricorda che occorre compiere sforzi a livello amministrativo per aumentare l'accesso a Erasmus+ e che il volume delle domande ammissibili supera di gran lunga il bilancio attuale; ritiene pertanto che la dotazione di Erasmus+ dovrebbe essere in grado di soddisfare le domande ammissibili di partecipazione al programma, in particolare per quanto riguarda l'apprendimento lungo tutto l'arco della vita;

26.  prende atto con preoccupazione delle discussioni sul finanziamento del Corpo europeo di solidarietà, che hanno confermato il timore del Parlamento che le nuove iniziative andrebbero a scapito di programmi efficienti già esistenti; prende atto altresì con preoccupazione del precedente creato dall'esito della procedura di trilogo, che non riesce a fare chiarezza sulle fonti di finanziamento dell'iniziativa, lasciando che sia la procedura di bilancio annuale a fornire ulteriori chiarimenti; si attende che la Commissione attui l'accordo in modo da rispecchiare pienamente le discussioni in sede di trilogo e lo spirito dell'accordo;

27.  si compiace che l'accordo raggiunto sul finanziamento dell'EDIDP preveda tagli più contenuti ai programmi della sottorubrica 1a rispetto a quanto inizialmente proposto dalla Commissione; è tuttavia preoccupato per il fatto che il Consiglio sembra accordare una maggiore importanza al mantenimento dei margini piuttosto alla fornitura di finanziamenti sufficienti per quelle che esso stesso considera come assolute priorità;

28.  accoglie con favore l'assegnazione di 500 milioni di EUR all'EDIDP per il 2019 e il 2020; prende atto che, in base alle stime del'EPRS, la mancanza di cooperazione tra le industrie nazionali in questo settore costa all'UE 10 miliardi di EUR l'anno; ritiene che la difesa costituisca un chiaro esempio di come si potrebbe conseguire una maggiore efficacia trasferendo all'UE alcune competenze e azioni attualmente condotte dagli Stati membri, così come gli stanziamenti corrispondenti; sottolinea che ciò risulterebbe nella dimostrazione del valore aggiunto europeo e consentirebbe di limitare l'onere complessivo della spesa pubblica nell'UE;

29.  valuta positivamente la proposta di creare un'impresa comune europea per il calcolo ad alte prestazioni, che promuoverà l'ultima infrastruttura di calcolo ad alte prestazioni e di dati e sosterrà lo sviluppo delle sue tecnologie e la sua applicazione in un'ampia gamma di settori, a vantaggio degli scienziati, dell'industria e del settore pubblico;

Sottorubrica 1b – Coesione economica, sociale e territoriale

30.  rileva che il totale degli stanziamenti di impegno per la sottorubrica 1b ammonta a 57 113,4 milioni di EUR, importo che rappresenta un aumento del 2,8 % rispetto al bilancio 2018; rileva altresì che l'importo proposto di 47 050,8 milioni di EUR in stanziamenti di pagamento registra un aumento dell'1,1 % rispetto al 2018;

31.  si compiace che l'attuazione dei programmi per il periodo 2014-2020 stia raggiungendo la velocità di crociera e ribadisce che in futuro occorre evitare un accumulo "anormale" di fatture non pagate; si compiace altresì del fatto che la grande maggioranza delle autorità di gestione nazionali sono ormai state designate; invita la Commissione e gli Stati membri a risolvere tutte le questioni in sospeso al fine di facilitare l'attuazione dei programmi;

32.  ricorda che, a seguito della revisione delle previsioni da parte degli Stati membri, il bilancio rettificativo n. 6/2017 ha ridotto gli stanziamenti di pagamento nella sottorubrica 1b di 5,9 miliardi di EUR; auspica sinceramente che sia le autorità nazionali che la Commissione abbiano migliorato le loro stime relative al fabbisogno di pagamenti nel bilancio 2019 e che il livello proposto per gli stanziamenti di pagamento sarà pienamente eseguito;

33.  sottolinea che in un'epoca caratterizzata da un'evoluzione tecnologica rapida, anche in settori quali l'intelligenza artificiale, il divario tra le regioni in rapido sviluppo e quelle in ritardo di sviluppo potrebbe accentuarsi se l'impatto dei Fondi strutturali non fosse rafforzato da condizionalità di efficienza;

34.  prende atto della proposta della Commissione di finanziare il proseguimento dell'YEI e della proposta di mobilitare 233,3 milioni di EUR a titolo del margine globale per gli impegni; ricorda che eventuali aumenti degli stanziamenti destinati all'YEI dovrebbero essere accompagnati da importi corrispondenti a titolo dell'FSE; ricorda l'impegno assunto dalla Commissione in sede di conciliazione sul bilancio 2018 di presentare quanto prima la revisione del regolamento recante disposizioni comuni (RDC) per includere l'aumento previsto per l'YEI nel 2018; sottolinea che la Commissione non ha tenuto fede a tale impegno e le chiede di spiegare in dettaglio i motivi del ritardo nella presentazione della revisione dell'RDC;

35.  si impegna ad adottare rapidamente la nuova legislazione relativa all'YEI e all'FSE, al fine di facilitare un ambizioso aumento degli stanziamenti destinati all'YEI nel 2019, senza compromettere altri programmi in corso a titolo dell'FSE negli Stati membri, esonerando eventualmente gli Stati membri dal loro obbligo di versare il loro contributo corrispondente agli stanziamenti dell'FSE destinati all'occupazione giovanile, alla rigorosa condizione che le modifiche proposte non permettano agli Stati membri di sottrarsi agli impegni finanziari già assunti in materia e non comportino una diminuzione in termini generali degli stanziamenti di bilancio dell'UE destinati alla lotta alla disoccupazione giovanile;

Rubrica 2 – Crescita sostenibile: risorse naturali

36.  prende atto della proposta di stanziare 59 991,1 milioni di EUR in impegni (+1,2 % rispetto al 2018) e 57 790,4 milioni di EUR in pagamenti (+3 %) per la rubrica 2; prende atto che la spesa del FEAGA per il 2019 è stimata a 44 162,5 milioni di EUR, importo inferiore a quello del bilancio 2018 (-547,9 milioni di EUR);

37.  rileva che la Commissione ha lasciato un margine di 344,9 milioni di EUR al di sotto del massimale della rubrica 2; sottolinea che la maggiore volatilità dei mercati agricoli, come quella dovuta all'embargo russo, potrebbe giustificare il ricorso a tale margine; invita la Commissione a garantire che il margine lasciato al di sotto dei massimali sia sufficiente per far fronte a eventuali crisi;

38.  prende atto del fatto che alcune misure connesse all'embargo russo e incluse nel bilancio 2018 non saranno prorogate (ad esempio per i prodotti ortofrutticoli, per i quali la situazione del mercato è tuttora difficile), mentre si registrano ancora difficili situazioni di mercato nel settore lattiero-caseario; attende la lettera rettificativa della Commissione, prevista per ottobre, che dovrebbe essere basata su informazioni aggiornate riguardo al finanziamento del FEAGA al fine di verificare i reali fabbisogni del settore agricolo; sottolinea che i casi in cui è necessario un intervento sul mercato a titolo del FEAGA restano limitati e rappresentano solo una parte relativamente contenuta di tale Fondo (circa il 5,9 %);

39.  sottolinea che la soluzione per contrastare la disoccupazione giovanile consiste in parte nel dare un sostegno adeguato ai giovani nelle zone rurali; si rammarica che la Commissione non abbia proposto di aumentare la dotazione della linea di bilancio per i giovani agricoltori;

40.  sottolinea che l'attuazione del FEAMP sta registrando un'accelerazione e dovrebbe raggiungere la velocità di crociera nel 2019, dopo un avvio lento all'inizio del periodo di programmazione; si compiace dell'aumento degli impegni per il programma LIFE+ (+6 %), in linea con la programmazione finanziaria; rileva che l'Agenzia europea dell'ambiente (AEA) assumerà ulteriori responsabilità nel periodo 2019-2020 in materia di monitoraggio e comunicazione ambientali, come pure in materia di verifica delle emissioni di CO2 dei veicoli pesanti;

Rubrica 3 – Sicurezza e cittadinanza

41.  osserva che per la rubrica 3 è proposto un importo complessivo di 3 728,5 milioni di EUR in stanziamenti di impegno, il che rappresenta un aumento del 6,7 % rispetto al 2018, mentre il totale degli stanziamenti di pagamento ammonta a 3 486,4 milioni di EUR, vale a dire il 17 % in più rispetto alle proposte dello scorso esercizio; sottolinea, tuttavia, che questi aumenti intervengono dopo anni di calo del livello dei finanziamenti e che il finanziamento globale di vari settori chiave quali la migrazione, la gestione delle frontiere o la sicurezza interna rappresenta tuttora solo il 2,3 % della spesa complessiva dell'UE proposta per il 2019; mette in questione i 281,2 milioni di EUR proposti in impegni per sostenere la migrazione legale verso l'Unione e promuovere un'integrazione efficace dei cittadini dei paesi terzi, nonché per rafforzare strategie di rimpatrio eque ed efficaci, un importo che rappresenta una riduzione del 14,4 % rispetto al 2018; invita la Commissione a motivare ulteriormente tale taglio;

42.  rileva che, per il quarto anno consecutivo, tutti i margini all'interno del massimale della rubrica 3 sono esauriti, il che dimostra che, allo stato attuale, il bilancio dell'UE non è adeguatamente attrezzato per assorbire l'entità e la gravità delle sfide cui l'Unione deve oggi far fronte in materia di migrazione e sicurezza; si compiace, a tale riguardo, della proposta mobilitazione dello strumento di flessibilità per un importo di 927,5 milioni di EUR in stanziamenti di impegno;

43.  prevede che la pressione sui sistemi di asilo e migrazione di alcuni Stati membri, nonché sulle loro frontiere, rimarrà alta nel 2019 e sollecita l'Unione a rimanere vigile rispetto ad eventuali future esigenze imprevedibili in questi settori; chiede, a tale riguardo, che i mezzi di controllo alle frontiere esterne siano rafforzati e, in tale contesto, che le agenzie dell'UE che trattano tali questioni ricevano finanziamenti e personale adeguati; ribadisce che affrontare le cause profonde della migrazione e della crisi dei rifugiati rappresenta una soluzione sostenibile a lungo termine, parallelamente alla stabilizzazione del vicinato dell'UE, e che investire nei paesi di origine dei migranti e dei profughi è fondamentale per raggiungere questo obiettivo;

44.  accoglie con favore la richiesta del Consiglio europeo del 28 giugno 2018 di potenziare ulteriormente Frontex attraverso maggiori risorse e un mandato rafforzato; chiede ulteriori precisazioni quanto al numero degli effettivi che saranno inviati dagli Stati membri e degli effettivi di cui l'Agenzia stessa avrà direttamente bisogno; invita la Commissione ad adattare di conseguenza il suo progetto di bilancio in occasione della lettera rettificativa d'autunno; accoglie con favore anche gli ulteriori 45,6 milioni di euro concessi al fine di sostenere la Grecia e la Spagna nella gestione del flusso di migranti in arrivo nel loro territorio; sottolinea che un controllo efficace delle frontiere debba essere accompagnato da un'adeguata assistenza dei migranti in arrivo;

45.  fa notare che lo strumento che consente di fornire un sostegno umanitario di emergenza all'interno dell'Unione scadrà nel marzo 2019; invita la Commissione, in considerazione dei persistenti bisogni umanitari di profughi e richiedenti asilo in determinati Stati membri, a valutare se non sia opportuno riattivare e rialimentare tale strumento; evidenzia la necessità di una maggiore solidarietà nei confronti dei paesi in cui si concentrano gli arrivi e i richiedenti asilo; sottolinea, parallelamente, che è importante mantenere la disponibilità dei finanziamenti a titolo dei meccanismi che forniscono aiuti di emergenza nel quadro del Fondo Asilo, migrazione e integrazione (AMIF), segnatamente in vista del proseguimento del sostegno alla Grecia; è del parere che un sostegno finanziario dovrebbe essere concesso anche all'Italia; invita quindi la Commissione a esporre i motivi che l'hanno indotta a non presentare una proposta in tal senso; ricorda che l'Italia è l'unico Stato membro in cui la maggioranza della popolazione ritiene di non aver tratto beneficio dall'appartenenza all'Unione europea; si rammarica della netta diminuzione degli stanziamenti di impegno relativi alla seconda componente dell'AMIF "Sostenere la migrazione legale nell'Unione, promuovere l'effettiva integrazione dei cittadini di paesi terzi e rafforzare la capacità di promuovere strategie di rimpatrio eque ed efficaci";

46.  è del parere che, in un contesto di preoccupazioni molteplici in materia di sicurezza, comprese le nuove forme di radicalizzazione, criminalità informatica, violenza e terrorismo che superano la capacità di risposta dei singoli Stati membri, il bilancio dell'UE dovrebbe incoraggiare la cooperazione su questioni connesse alla sicurezza, con il supporto delle agenzie dell'UE di più antica istituzione; si chiede, a tale riguardo, in che modo questo contesto di sicurezza ad alto rischio possa conciliarsi con l'importante taglio (-26,6 %) che si vorrebbe apportare agli stanziamenti di impegno destinati al Fondo sicurezza interna; sottolinea che la spesa in questo settore risulta fruttuosa solo quando si rimuovono gli ostacoli alla cooperazione intraeuropea e alla condivisione mirata delle informazioni, e si attuano nel contempo pienamente le pertinenti disposizioni in materia di protezione dei dati in linea con la legislazione dell'UE; si rammarica che la Commissione non abbia ancora presentato una proposta volta ad esprimere, a livello dell'UE, solidarietà finanziaria alle vittime di atti di terrorismo e alle loro famiglie, e chiede alla Commissione di fare il necessario per garantire che un siffatto sostegno sia predisposto in tempi brevi;

47.  prende atto della proposta revisione della base giuridica del meccanismo di protezione civile dell'Unione che, una volta adottata, dovrebbe avere un forte impatto di bilancio negli ultimi due anni dell'attuale QFP, con 256,9 milioni di EUR a titolo della sola rubrica 3; insiste sul fatto che è del tutto logico che questo importante potenziamento di una politica fondamentale dell'Unione sia finanziato con mezzi nuovi e supplementari; mette in guardia contro il ricorso alle riassegnazioni, che vanno chiaramente a scapito di altre politiche e di altri programmi utili e ben funzionanti;

48.  ribadisce il forte sostegno del Parlamento ai programmi dell'Unione nei settori della cultura, della giustizia, dei diritti fondamentali e della cittadinanza; accoglie favorevolmente l'aumento proposto per il programma Europa creativa; insiste, inoltre, sulla necessità di dotare di risorse sufficienti il programma "Europa per i cittadini" e le iniziative dei cittadini europei, segnatamente all'approssimarsi delle elezioni europee;

49.  rammenta il sostegno del Parlamento al programma Diritti, uguaglianza e cittadinanza e al programma Giustizia; sottolinea che l'UE deve mantenere il proprio impegno di rafforzare i diritti delle donne e delle persone LGBTI;

50.  si compiace dell'aumento degli stanziamenti di impegno relativi al programma "Alimenti e mangimi", che dovrebbe consentire all'Unione di gestire efficacemente lo scoppio di gravi epidemie fra gli animali e di malattie parassitarie nei vegetali, compresa l'epidemia di influenza aviaria che negli ultimi anni ha colpito numerosi Stati membri;

51.  chiede alla Commissione di prevedere un adeguata dotazione di bilancio per aumentare la visibilità e l'efficacia della copertura mediatica delle elezioni europee del 2019, e in particolare per favorire la conoscenza degli "Spitzenkandidaten", i candidati alla Presidenza della Commissione;

Rubrica 4 – Europa globale

52.  prende atto dell'aumento globale del finanziamento proposto per la rubrica 4, che ammonta a 11 384,2 milioni di EUR (+13,1 % rispetto al bilancio 2018) in stanziamenti di impegno; rileva che questo aumento è principalmente connesso al finanziamento della seconda tranche dello strumento per i rifugiati in Turchia (FRT), per il quale la Commissione propone di mobilitare il margine globale per gli impegni (1 116,2 milioni di EUR); rileva altresì che questa proposta porterebbe a un'assenza di margine sotto il massimale della rubrica 4;

53.  chiede agli Stati membri di fornire maggiori contributi al Fondo fiduciario per l'Africa, al Fondo "Madad" e al Fondo europeo per lo sviluppo sostenibile, al fine di sostenere la stabilizzazione delle zone di crisi, fornire assistenza ai profughi e promuovere lo sviluppo sociale ed economico nel continente africano e nei paesi del vicinato europeo;

54.  resta convinto del fatto che le sfide cui l'azione esterna dell'UE è confrontata richiedono finanziamenti costanti che superano l'attuale volume della rubrica 4; sostiene che le nuove iniziative dovrebbero essere finanziate con stanziamenti nuovi e che tutte le opzioni di flessibilità andrebbero sfruttate pienamente; si oppone, tuttavia, alla proposta di finanziare l'estensione dell'FRT e al relativo accordo raggiunto in sede di Consiglio il 29 giugno 2018, dal momento che limiterebbero sostanzialmente sia la possibilità di finanziare altri settori prioritari nell'ambito della rubrica 4 che il ruolo determinante del bilancio dell'UE nel raggiungere le persone bisognose e nel promuovere i valori fondamentali;

55.  valuta positivamente gli aumenti di stanziamenti proposti per i progetti connessi alla migrazione in relazione alla rotta del Mediterraneo centrale, come anche il moderato aumento a favore della componente orientale dello strumento europeo di vicinato (ENI) e la ridistribuzione delle priorità nel quadro dello strumento di cooperazione allo sviluppo (DCI) a favore del Medio Oriente; chiede che siano assegnate risorse finanziarie sufficienti all'UNRWA, onde garantire un supporto continuo ai profughi palestinesi nella regione, alla luce della recente decisione degli Stati Uniti di ritirare il proprio contributo all'Agenzia;

56.  accoglie con favore l'incremento del sostegno a favore delle azioni regionali nei Balcani occidentali; ritiene, ciò nondimeno, che il sostegno alle riforme politiche dovrebbe essere ulteriormente aumentato; si rammarica del potenziamento del sostegno a favore delle riforme politiche in Turchia (IPA II) e mette in dubbio che sia in linea con la decisione dell'autorità di bilancio di ridurre gli stanziamenti di questa linea per l'esercizio finanziario attuale; ribadisce la propria posizione in virtù della quale ha chiesto che i finanziamenti destinati alle autorità turche nel quadro dell'IPA II siano subordinati a miglioramenti nei settori dei diritti umani, della democrazia e dello Stato di diritto; chiede che gli stanziamenti di questa linea, in mancanza di progressi in questi settori e nella consapevolezza del limitato spazio di manovra, siano prevalentemente reindirizzati verso gli attori della società civile in vista della messa in atto di misure a supporto degli obiettivi connessi allo Stato di diritto, alla democrazia, ai diritti umani e alla libertà dei media; è favorevole alla globale tendenza al ribasso registrata dagli stanziamenti assegnati alla Turchia per le riforme politiche;

57.  sottolinea il calo considerevole degli importi da prevedere, nel quadro del bilancio 2019, per il Fondo di garanzia per le azioni esterne gestito dalla Banca europea per gli investimenti (BEI), come anche la sostanziale riduzione del previsto importo delle sovvenzioni a titolo dell'assistenza macrofinanziaria (AMF), dovuti a un importo dei prestiti BEI in essere inferiore a quanto precedentemente stimato, nonché a un'erogazione di prestiti a titolo dell'AMF inferiore rispetto all'ultima programmazione finanziaria;

58.  ribadisce il proprio pieno supporto agli impegni contratti dall'UE in occasione delle conferenze di Bruxelles sulla Siria, che confermano gli impegni precedentemente assunti; condivide il rafforzamento dell'ENI e dell'assistenza umanitaria per un importo di 120 milioni di EUR ciascuno per onorare tali impegni nel 2019;

59.  ribadisce il proprio sostegno all'assegnazione di risorse finanziarie adeguate alla comunicazione strategica dell'UE per contrastare le campagne di disinformazione e gli attacchi informatici, come anche per promuovere un'immagine obiettiva dell'Unione al di fuori dei suoi confini;

Rubrica 5 – Amministrazione

60.  rileva che la spesa a titolo della rubrica 5 registra un aumento del 3,0 % rispetto al bilancio 2018, raggiungendo 9 956,9 milioni di EUR (+291,4 milioni di EUR) in stanziamenti di impegno; osserva che, come nel precedente esercizio di bilancio, l'aumento deriva principalmente dall'evoluzione delle pensioni (+116,7 milioni di EUR), che rappresentano il 20,2 % della spesa a titolo della rubrica 5; osserva altresì che, nel progetto di bilancio, la quota della spesa per l'amministrazione rimane stabile a un livello del 6,0 % in stanziamenti di impegno;

61.  riconosce gli sforzi compiuti dalla Commissione per integrare tutte le possibilità di realizzare risparmi e razionalizzazioni nella spesa non connessa alle retribuzioni per il proprio bilancio; osserva che l'evoluzione della spesa della Commissione (+2,0 %) è in gran parte dovuta all'adeguamento automatico della spesa connessa alle retribuzioni e agli impegni contrattuali; constata inoltre la ridistribuzione a livello interno degli effettivi della Commissione per far fronte alle sue nuove priorità;

62.  constata che il margine reale è di 575,2 milioni di EUR al di sotto del massimale dopo la detrazione di 253,9 milioni di EUR per il ricorso al margine per imprevisti mobilitato nel 2018; considera che il margine è importante in termini nominali e ritiene che esso rifletta gli sforzi compiuti dalla Commissione, in particolare per congelare l'evoluzione della spesa non connessa agli stipendi; reputa che un ulteriore sforzo compiuto per stabilizzare o ridurre la spesa amministrativa della Commissione potrebbe portare a rinviare importanti investimenti o compromettere il corretto funzionamento dell'amministrazione;

Progetti pilota e azioni preparatorie

63.  sottolinea l'importanza dei progetti pilota (PP) e delle azioni preparatorie (AP) quali strumenti per formulare priorità politiche e introdurre nuove iniziative che potrebbero trasformarsi in attività e programmi permanenti dell'UE; intende procedere all'individuazione di un pacchetto equilibrato di PP e AP, che rifletta le priorità politiche del Parlamento e tenga conto di una valutazione preliminare adeguata e tempestiva da parte della Commissione; osserva che, nella proposta attuale, il margine disponibile in alcune rubriche è limitato o addirittura inesistente, e intende valutare il modo in cui reperire risorse per eventuali PP e AP senza che ciò vada a scapito di altre priorità politiche;

Agenzie

64.  constata che il progetto di bilancio 2019 presenta un aumento generale degli stanziamenti destinati alle agenzie decentrate (+10,8 % senza tenere conto delle entrate con destinazione specifica), nonché un aumento dei posti (+259); si compiace del fatto che, nel caso della maggior parte delle agenzie, i loro bilanci aumentano mentre i contributi dell'UE diminuiscono; osserva, a tale proposito, che il Parlamento sta attualmente valutando la possibilità di estendere ulteriormente il finanziamento delle agenzie decentrate tramite la riscossione di diritti; osserva altresì con soddisfazione che alle agenzie cui sono stati conferiti nuovi compiti (ESMA, eu-LISA e FRONTEX) è stato accordato un aumento importante degli stanziamenti e del personale statutario; chiede un sostegno finanziario ulteriore per le agenzie che si occupano di sfide in materia di migrazione e sicurezza; ritiene che Europol ed Eurojust dovrebbero essere ulteriormente rafforzate e che l'EASO dovrebbe beneficiare di un finanziamento adeguato per la sua trasformazione in Agenzia europea per l'asilo;

65.  ribadisce la propria posizione secondo cui l'obiettivo di riduzione del personale del 5 % è stato raggiunto con successo e sottolinea che, alla luce dell'analisi rapida della Corte dei conti, questa prassi non ha necessariamente raggiunto i risultati attesi; ritiene che le agenzie decentrate debbano essere valutate seguendo un approccio caso per caso; si compiace che tutte le istituzioni abbiano accolto le raccomandazioni del Gruppo di lavoro interistituzionale;

66.  valuta positivamente la creazione di due nuovi organi dell'UE, da considerarsi come agenzie decentrate, rispettivamente la Procura europea (EPPO) e l'Autorità europea del lavoro; rileva che gli stanziamenti corrispondenti all'Autorità europea del lavoro sono stati iscritti nella riserva in attesa della finalizzazione della procedura legislativa; rileva altresì che l'EPPO ha sede a Lussemburgo e le chiede di sottoporre ai due rami dell'autorità di bilancio tutte le informazioni sulla sua politica immobiliare in conformità del regolamento finanziario; è del parere che la creazione di nuove agenzie debba essere accompagnata dall'assegnazione di nuove risorse e di nuovi posti, evitando qualsiasi tipo di riassegnazione, a meno che non sia chiaramente dimostrato che determinate attività sono trasferite integralmente dalla Commissione o da altri organi già esistenti, ad esempio Eurojust, alle nuove agenzie; rileva che Eurojust resta competente per i casi previsti dalla direttiva PIF, in stretta cooperazione con l'EPPO, e che nel contempo è pienamente impegnata a garantire il supporto operativo agli Stati membri nella lotta contro la criminalità organizzata, il terrorismo, la criminalità informatica e il traffico di migranti; rammenta le disposizioni contenute nel progetto comune con riguardo alle agenzie decentrate di recente creazione;

67.  si aspetta che i negoziati sul bilancio 2019 siano basati sul principio secondo cui entrambi i rami dell'autorità di bilancio si impegnano ad avviare i negoziati in una fase il più precoce possibile e a sfruttare pienamente l'intero periodo di conciliazione, assicurando nel contempo un livello di rappresentanza che garantisca un autentico dialogo politico;

o
o   o

68.  incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio e alla Commissione.

(1) GU L 298 del 26.10.2012, pag. 1.
(2) GU L 347 del 20.12.2013, pag. 884.
(3) GU L 163 del 24.6.2017, pag. 1.
(4) GU C 373 del 20.12.2013, pag. 1.
(5) Testi approvati, P8_TA(2018)0089.


ALLEGATO

DICHIARAZIONE COMUNE SULLE DATE PER LA PROCEDURA DI BILANCIO E MODALITÀ PER IL FUNZIONAMENTO DEL COMITATO DI CONCILIAZIONE NEL 2018

A.  In conformità della parte A dell'allegato dell'accordo interistituzionale tra il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione sulla disciplina di bilancio, sulla cooperazione in materia di bilancio e sulla sana gestione finanziaria, il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione convengono le seguenti date principali per la procedura di bilancio 2019:

1.  la Commissione si adopererà per presentare lo stato di previsione 2019 entro la fine di maggio;

2.  il 12 luglio mattina sarà convocato un trilogo prima dell'adozione della posizione del Consiglio;

3.  il Consiglio si adopererà per adottare la sua posizione e trasmetterla al Parlamento europeo entro la settimana 37 (terza settimana di settembre), al fine di agevolare un accordo tempestivo con il Parlamento europeo;

4.  la commissione per i bilanci del Parlamento europeo si adopererà per votare gli emendamenti alla posizione del Consiglio al più tardi entro la fine della settimana 41 (metà ottobre);

5.  il 18 ottobre mattina sarà convocato un trilogo prima della lettura del Parlamento europeo;

6.  la plenaria del Parlamento europeo voterà nell'ambito della sua lettura nella settimana 43 (tornata del 22-25 ottobre);

7.  il 30 ottobre avrà inizio il periodo di conciliazione. Conformemente all'articolo 314, paragrafo 4, lettera c), TFUE, il termine disponibile per la conciliazione scadrà il 19 novembre 2018;

8.  il comitato di conciliazione si riunirà il 7 novembre mattina presso il Parlamento europeo e il 16 novembre presso il Consiglio e potrà continuare se del caso; le sessioni del comitato di conciliazione saranno preparate da uno o più triloghi. Un trilogo è previsto per il 7 novembre mattina. Uno o più triloghi supplementari potranno essere convocati durante il periodo di conciliazione di 21 giorni, incluso, eventualmente, il 14 novembre (Strasburgo).

B.  Le modalità per il funzionamento del comitato di conciliazione sono riportate nella parte E dell'allegato del summenzionato accordo interistituzionale.

Ultimo aggiornamento: 7 novembre 2019Note legali - Informativa sulla privacy