Decisione del Parlamento europeo del 24 ottobre 2018 sulla richiesta di revoca dell'immunità di Sophie Montel (2018/2076(IMM))
Il Parlamento europeo,
– vista la richiesta di revoca dell'immunità parlamentare di Sophie Montel, trasmessa il 21 febbraio 2018 dal ministro della giustizia della Repubblica francese nell'ambito di un'inchiesta giudiziaria (B-49 2018/00243) avviata nei confronti di Sophie Montel presso il Tribunale regionale di Nanterre su denuncia con costituzione di parte civile dell'associazione "Maison des Potes – Maison de l'Égalité", con l'accusa di istigazione pubblica alla discriminazione razziale o religiosa, e comunicata in Aula il 28 maggio 2018;
– avendo ascoltato Sophie Montel, a norma dell'articolo 9, paragrafo 6, del suo regolamento,
– visti gli articoli 8 e 9 del protocollo n. 7 sui privilegi e sulle immunità dell'Unione europea e l'articolo 6, paragrafo 2, dell'atto relativo all'elezione dei membri del Parlamento europeo a suffragio universale diretto, del 20 settembre 1976,
– viste le sentenze pronunciate dalla Corte di giustizia dell'Unione europea il 12 maggio 1964, 10 luglio 1986, 15 e 21 ottobre 2008, 19 marzo 2010, 6 settembre 2011 e 17 gennaio 2013(1),
– visto l'articolo 26 della Costituzione della Repubblica francese, emendato dalla legge costituzionale n. 95-880 del 4 agosto 1995,
– visti l'articolo 5, paragrafo 2, l'articolo 6, paragrafo 1, e l'articolo 9 del suo regolamento,
– vista la relazione della commissione giuridica (A8-0350/2018),
A. considerando che il procuratore generale presso la Corte di appello di Versailles ha chiesto la revoca dell'immunità parlamentare di Sophie Montel, deputato al Parlamento europeo, nell'ambito di un'azione legale per un presunto reato;
B. considerando che la revoca dell'immunità di Sophie Montel si riferisce al presunto reato di istigazione pubblica alla discriminazione sulla base della nazionalità, della razza o della religione mediante discorsi, scritti, immagini o mezzi di comunicazione elettronica al pubblico da parte di ignoti, reato previsto all'articolo 24, paragrafo 8, all'articolo 23, paragrafo 1, e all'articolo 42 della legge del 29 luglio 1881, e dall'articolo 93, paragrafo 3, della legge n. 82-652 del 29 luglio 1982 e punito dall'articolo 24, paragrafi 8, 10, 11 e 12, della legge del 29 luglio 1881, e dall'articolo 121, paragrafo 7, del codice penale francese;
C. considerando che l'inchiesta giudiziaria a carico di Sophie Montel è stata avviata in seguito alla denuncia con costituzione di parte civile presentata dall'associazione "Maison des Potes - Maison de l'Égalité" il 22 maggio 2014;
D. considerando che la denuncia riguardava dichiarazioni rese in un opuscolo dal titolo "Piccola guida del rappresentante eletto comunale del Front National”, pubblicato il 19 settembre 2013 e postato sul sito web ufficiale della federazione del Front National il 30 novembre 2013, con cui si esortavano i candidati del Front National eletti come consiglieri comunali alle elezioni del 23 e del 30 marzo 2014 a raccomandare, nel corso della prima seduta del loro nuovo consiglio locale, di dare la priorità ai cittadini francesi ("priorità nazionale") all'atto dell'assegnazione degli alloggi popolari,
E. considerando che la legge francese può attribuire responsabilità penale non solo all'autore materiale di una pubblicazione;
F. considerando che, nel corso dell'indagine, gli investigatori sono stati informati dall'allora direttore delle pubblicazioni del Front National che l'opuscolo in questione era stato elaborato dai servizi del segretariato generale; che Sophie Montel era all'epoca competente per il coordinamento dei rappresentanti eletti in seno a detto segretariato generale;
G. considerando che, al fine di poter procedere all'udienza di prima comparizione di Sophie Montel sugli addebiti formulati a suo carico, le autorità competenti hanno presentato la richiesta di revoca della sua immunità;
H. considerando che l'articolo 9 del protocollo n. 7 sui privilegi e sulle immunità dell'Unione europea stabilisce che i membri del Parlamento europeo beneficiano, sul loro territorio nazionale, delle immunità riconosciute ai membri del parlamento del loro paese;
I. considerando che l'articolo 26 della Costituzione della Repubblica francese sancisce che nessun membro del Parlamento francese può essere perseguito, ricercato, arrestato, detenuto o giudicato per le opinioni o i voti espressi nell'esercizio delle sue funzioni;
J. considerando che la portata dell'immunità riconosciuta ai membri del Parlamento francese corrisponde de facto alla portata dell'immunità riconosciuta ai deputati al Parlamento europeo ai sensi dell'articolo 8 del protocollo n. 7 sui privilegi e sulle immunità dell'Unione europea; che, secondo la giurisprudenza della Corte di giustizia, per poter beneficiare dell'immunità, un'opinione deve essere stata espressa da un deputato europeo nell'esercizio delle sue funzioni, il che presuppone necessariamente l'esistenza di un nesso tra l'opinione formulata e le funzioni parlamentari; che tale nesso deve essere diretto ed evidente;
K. considerando che Sophie Montel non era deputata al Parlamento europeo quando ha avuto luogo il presunto reato, segnatamente il 19 settembre e il 30 novembre 2013, ma che i materiali di presunto carattere offensivo potevano ancora essere consultati da chiunque desiderasse accedervi il 23 giugno e il 2 ottobre 2014;
L. considerando che gli addebiti sono evidentemente scollegati dalla posizione di Sophie Montel come deputato al Parlamento europeo e riguardano invece attività a carattere nazionale o regionale, dal momento che le dichiarazioni erano indirizzate a potenziali membri del consiglio locale in vista delle elezioni locali svoltesi il 23 e il 30 marzo 2014;
M. considerando che le presunte azioni non si riferiscono a opinioni o voti espressi dal deputato al Parlamento europeo nell'esercizio delle sue funzioni, ai sensi dell'articolo 8 del protocollo n. 7 sui privilegi e sulle immunità dell'Unione europea;
N. considerando che non vi è motivo di sospettare che l'intenzione sottesa all'azione legale avviata in seguito alla denuncia di "Maison des Potes – Maison de l'Égalité" e presentata prima che la deputata occupasse il proprio seggio presso il Parlamento europeo, sia quella di ostacolare l'attività parlamentare di Sophie Montel (fumus persecutionis);
1. decide di revocare l'immunità di Sophie Montel;
2. incarica il suo Presidente di trasmettere immediatamente la presente decisione e la relazione della sua commissione competente al Ministero della giustizia della Repubblica francese e a Sophie Montel.
Sentenza della Corte di giustizia del 12 maggio 1964, Wagner/Fohrmann e Krier, 101/63, ECLI:EU:C:1964:28; sentenza della Corte di giustizia del 10 luglio 1986, Wybot/Faure e altri, 149/85, ECLI:EU:C:1986:310; sentenza del Tribunale del 15 ottobre 2008, Mote/Parlamento, T-345/05, ECLI:EU:T:2008:440; sentenza della Corte di giustizia del 21 ottobre 2008, Marra/De Gregorio e Clemente, C-200/07 e C-201/07, ECLI:EU:C:2008:579; sentenza del Tribunale del 19 marzo 2010, Gollnisch/Parlamento, T-42/06, ECLI:EU:T:2010:102; sentenza della Corte di giustizia del 6 settembre 2011, Patriciello, C-163/10, ECLI:EU:C:2011:543; sentenza del Tribunale del 17 gennaio 2013, Gollnisch/Parlamento, T-346/11 e T-347/11, ECLI:EU:T:2013:23.