Indice 
 Precedente 
 Seguente 
 Testo integrale 
Procedura : 2018/2171(DEC)
Ciclo di vita in Aula
Ciclo del documento : A8-0097/2019

Testi presentati :

A8-0097/2019

Discussioni :

PV 26/03/2019 - 12
CRE 26/03/2019 - 12

Votazioni :

PV 26/03/2019 - 13.7

Testi approvati :

P8_TA(2019)0248

Testi approvati
PDF 143kWORD 58k
Martedì 26 marzo 2019 - Strasburgo
Discarico 2017: bilancio generale dell'UE - Corte dei conti europea
P8_TA(2019)0248A8-0097/2019
Decisione
 Risoluzione

1. Decisione del Parlamento europeo del 26 marzo 2019 sul discarico per l'esecuzione del bilancio generale dell'Unione europea per l'esercizio 2017, sezione V – Corte dei conti (2018/2171(DEC))

Il Parlamento europeo,

–  visto il bilancio generale dell'Unione europea per l'esercizio 2017(1),

–  visti i conti annuali consolidati dell'Unione europea relativi all'esercizio 2017 (COM(2018)0521 – C8-0322/2018)(2),

–  vista la relazione annuale della Corte dei conti sulle revisioni contabili interne effettuate nel 2017, presentata all'autorità competente per il discarico,

–  vista la relazione annuale della Corte dei conti sull'esecuzione del bilancio per l'esercizio 2017, corredata delle risposte delle istituzioni(3),

–  vista la dichiarazione attestante l'affidabilità dei conti nonché la legittimità e la regolarità delle relative operazioni(4) presentata dalla Corte dei conti per l'esercizio 2017, a norma dell'articolo 287 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea,

–  visti l'articolo 314, paragrafo 10, e gli articoli 317, 318 e 319 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea,

–  visto il regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 ottobre 2012, che stabilisce le regole finanziarie applicabili al bilancio generale dell'Unione e che abroga il regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio(5), in particolare gli articoli 55, 99, 164, 165 e 166,

–  visto il regolamento (UE, Euratom) 2018/1046 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 luglio 2018, che stabilisce le regole finanziarie applicabili al bilancio generale dell'Unione, che modifica i regolamenti (UE) n. 1296/2013, (UE) n. 1301/2013, (UE) n. 1303/2013, (UE) n. 1304/2013, (UE) n. 1309/2013, (UE) n. 1316/2013, (UE) n. 223/2014, (UE) n. 283/2014 e la decisione n. 541/2014/UE e abroga il regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012(6), in particolare gli articoli 59, 118, 260, 261 e 262,

–  visti l'articolo 94 e l'allegato IV del suo regolamento,

–  vista la relazione della commissione per il controllo dei bilanci (A8-0097/2019),

1.  concede il discarico al Segretario generale della Corte dei conti per l'esecuzione del bilancio della Corte dei conti per l'esercizio 2017;

2.  esprime le sue osservazioni nella risoluzione in appresso;

3.  incarica il suo Presidente di trasmettere la presente decisione e la risoluzione che ne costituisce parte integrante alla Corte dei conti, al Consiglio europeo, al Consiglio, alla Commissione, alla Corte di giustizia dell'Unione europea, al Mediatore europeo, al Garante europeo della protezione dei dati e al Servizio europeo per l'azione esterna, e di provvedere alla loro pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea (serie L).

(1) GU L 51 del 28.2.2017.
(2) GU C 348 del 28.9.2018, pag. 1.
(3) GU C 357 del 4.10.2018, pag. 1.
(4) GU C 357 del 4.10.2018, pag. 9.
(5) GU L 298 del 26.10.2012, pag. 1.
(6) GU L 193 del 30.7.2018, pag. 1.


2. Risoluzione del Parlamento europeo del 26 marzo 2019 recante le osservazioni che costituiscono parte integrante della decisione sul discarico per l'esecuzione del bilancio generale dell'Unione europea per l'esercizio 2017, sezione V – Corte dei conti (2018/2171(DEC))

Il Parlamento europeo,

–  vista la sua decisione sul discarico per l'esecuzione del bilancio generale dell'Unione europea per l'esercizio 2017, sezione V – Corte dei conti,

–  visti l'articolo 94 e l'allegato IV del suo regolamento,

–  vista la relazione della commissione per il controllo dei bilanci (A8-0097/2019),

A.  considerando che, nel contesto della procedura di discarico, l'autorità di discarico sottolinea la particolare importanza di rafforzare ulteriormente la legittimità democratica delle istituzioni dell'Unione migliorando la trasparenza e la responsabilità e attuando il concetto di programmazione di bilancio basata sulla performance e di buona governance delle risorse umane;

1.  osserva che i conti annuali della Corte dei conti ("la Corte") sono controllati da un revisore esterno indipendente, al fine di applicare gli stessi principi di trasparenza e di responsabilità applicati dalla Corte nei confronti delle entità da essa controllate; prende atto del giudizio del revisore contabile, secondo il quale i rendiconti finanziari della Corte forniscono un'immagine fedele e veritiera della sua situazione finanziaria;

2.  rileva che nel 2017 gli stanziamenti definitivi della Corte ammontavano in totale a 141 240 000 EUR (contro i 137 557 000 EUR del 2016) e che il tasso generale di esecuzione del bilancio è stato del 97,73 % (99 % nel 2016);

3.  sottolinea che il bilancio della Corte è puramente amministrativo e che gran parte dello stesso è utilizzata per spese relative a persone che lavorano all'interno dell'istituzione (titolo 1) e relative a immobili, mobilio, impianti e apparecchiature e per spese varie di funzionamento (titolo 2); invita la Corte a continuare a migliorare i tassi di esecuzione dei pagamenti, in particolare in relazione al titolo 2, dove il tasso dei pagamenti è stato pari al 55,75 % degli stanziamenti definitivi e al 57,13 % degli impegni (contro rispettivamente il 52,8 % e il 53,8 % nel 2016);

4.  osserva che il tasso degli stanziamenti per le missioni del personale è stato pari all'87,98 % degli stanziamenti definitivi (rispetto al 93,76 % nel 2016); si compiace dell'impegno della Corte ad adottare tutte le misure necessarie per garantire l'utilizzo degli stanziamenti per missioni nel rispetto dei princìpi di economia, efficienza ed efficacia;

5.  valuta positivamente la partecipazione della Corte al progetto interistituzionale di pianificazione integrata nel campo delle finanze e delle attività (IFAP), che rappresenta un primo passo verso l'attuazione della programmazione di bilancio basata sulla performance nell'ambito dell'iniziativa "Un bilancio dell'UE incentrato sui risultati"; invita la Corte a riferire alla commissione per il controllo dei bilanci del Parlamento europeo, nel quadro della prossima relazione annuale di attività, in merito ai progressi compiuti;

6.  accoglie con favore il lancio del portale online "Public Audit in the European Union", dove figurano informazioni sul lavoro e il ruolo delle 29 istituzioni superiori di controllo dell'Unione e degli Stati membri; invita la Corte a pubblicare sul portale online brevi relazioni di attività contenenti dati concreti sulle analisi effettuate dalla Corte e dalle istituzioni superiori di controllo nonché risultati concreti, tra cui le analisi costi-benefici e gli importi recuperati;

7.  riconosce che il Servizio di audit interno ha esaminato l'attuazione della strategia 2013-2017 della Corte e la struttura operativa della Direzione della Presidenza in relazione a temi quali le licenze di software e la gestione dei rischi; si compiace che, a giudizio del Servizio di audit interno, la governance, la gestione dei rischi e le procedure di controllo interno poste in essere hanno fornito una ragionevole garanzia circa il conseguimento degli obiettivi della Corte;

8.  accoglie con favore il fatto che la Corte abbia pubblicato i suoi conti definitivi entro il 31 marzo 2018, come raccomandato dal Parlamento nell'ambito della precedente procedura di discarico; incoraggia la Corte a razionalizzare le sue procedure per garantire che entro il 31 marzo venga altresì pubblicata la relazione annuale di attività, in modo da ottimizzare e accelerare la procedura di discarico; suggerisce alla Corte di valutare nei prossimi pareri in quale misura le modalità proposte potranno consentire un'accelerazione della procedura di discarico;

9.  deplora che, dal 2012, la Corte non abbia pubblicato relazioni speciali sulla gestione dei conflitti d'interesse in talune agenzie dell'Unione; esorta la Corte a pubblicare una relazione speciale annuale sulla gestione dei conflitti di interesse nelle agenzie dell'Unione che cooperano con le industrie, vale a dire l'Agenzia europea per la sicurezza aerea (AESA), l'Agenzia europea per le sostanze chimiche (ECHA), l'Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) e l'Agenzia europea per i medicinali (EMA); osserva che, per quanto attiene alle agenzie dell'Unione che cooperano con le industrie, il rischio di conflitto di interessi è più elevato rispetto ad altre agenzie dell'Unione;

10.  apprezza la cooperazione tra la Corte e la commissione per il controllo dei bilanci del Parlamento europeo; accoglie con favore la presentazione del programma di lavoro alla Conferenza dei presidenti di commissione del Parlamento, unitamente all'invito a tutte le commissioni parlamentari permanenti a suggerire i potenziali compiti di audit; si compiace che circa due terzi di tali suggerimenti avranno un impatto sul lavoro della Corte; osserva che i lavori presentati al Parlamento sono stati 60 e che si sono tenute numerose riunioni bilaterali;

11.  osserva che il rischio di audit nel settore delle spese amministrative è basso e che le stime del tasso di errore sono da diversi anni al di sotto del livello di rilevanza; rileva che la Corte è pertanto dell'avviso che il numero di operazioni verificate sia sufficiente per giungere a conclusioni per il suo audit; si rammarica tuttavia del fatto che la portata delle considerazioni contenute nel capitolo 10 delle relazioni annuali relativo all'"Amministrazione" consenta solo di esaminare in maniera alquanto limitata le carenze delle spese amministrative di ciascuna istituzione; si rammarica che l'analisi della Corte sui progressi compiuti dal Parlamento e dal Comitato economico e sociale europeo rispetto alle raccomandazioni del 2014 per il capitolo "Amministrazione" non sia stata condotta, dato che l'audit della Corte per il 2017 non comprendeva l'esame delle spese amministrative per dette istituzioni; invita la Corte a dare seguito a tali raccomandazioni in tempi brevi e ad accelerare in futuro il seguito dato alle raccomandazioni formulate in tale capitolo;

12.  valuta positivamente la cooperazione della Corte con altre istituzioni pubbliche e le parti interessate; prende atto con soddisfazione della cooperazione tra i capi delle istituzioni superiori di controllo e dell'adozione di un piano di lavoro congiunto a partire dal 2018; sostiene inoltre i partenariati conclusi con varie università nel contesto della politica della Corte di ampliare la propria gamma di formazione;

13.  si compiace che entro la fine del 2017 si sia data attuazione al 92 % delle raccomandazioni formulate dalla Corte nel 2014, il che vale anche per il 53 % delle raccomandazioni formulate nel 2017;

14.  rileva che, in base al regolamento finanziario, la Corte dei conti provvede a che le relazioni speciali siano elaborate e adottate entro un congruo periodo di tempo che, in termini generali, non supera i 13 mesi; constata che nel 2017 il tempo trascorso dall'avvio di un compito di audit fino all'adozione della rispettiva relazione speciale è stato pari, in media, a 14,6 mesi e che anche nell'anno precedente il periodo di tempo obiettivo per l'elaborazione delle relazioni speciali, ossia 13 mesi, non era stato rispettato; si rammarica che solo otto delle relazioni speciali (29 %) pubblicate nel 2017 abbiano rispettato il termine di 13 mesi; osserva che il tempo intercorso fino alla pubblicazione è stato in media di 16 mesi, ossia circa due mesi in meno rispetto al 2016, e, in tale contesto, invita la Corte a continuare a migliorare la sua performance, senza compromettere la qualità delle relazioni e la natura mirata delle proprie raccomandazioni;

15.  constata con interesse che la Corte coinvolge sempre più spesso i traduttori nelle sue attività principali, creando in tal modo ulteriori sinergie con i revisori contabili; rileva che i traduttori hanno fornito un aiuto redazionale ai revisori per le relazioni speciali e la relazione annuale nonché per 38 visite di audit;

16.  plaude alla strategia di comunicazione della Corte "Far giungere messaggi chiari agli interlocutori della Corte" nonché alle attività di comunicazione volte ad aumentarne la visibilità e l'impatto mediatico, anche intensificando la comunicazione sui media sociali; valuta positivamente il ricorso ad ampie analisi dei media sociali per capire meglio in che misura i gruppi destinatari vengono raggiunti e se le campagne mediatiche hanno avuto successo; incoraggia la Corte a continuare a impegnarsi per utilizzare al meglio i vari canali di comunicazione per far conoscere maggiormente ai cittadini al suo lavoro;

17.  accoglie con favore il riesame dettagliato dell'utilizzo delle autovetture di servizio da parte dei membri della Corte e del Segretario generale, ripartito per utente, distanza percorsa e costi sostenuti ed eseguito dalla Corte nel quadro della procedura di discarico 2017; osserva che vengono applicati diversi regimi ai viaggi oggetto di un ordine di missione e ad altri viaggi effettuati nell'esercizio di funzioni ufficiali, fino a un limite per il rimborso di 10 000 km all'anno; rileva inoltre che, per tutti gli altri viaggi, i membri e il Segretario generale devono farsi carico di qualsiasi altro costo correlato; prende atto che, complessivamente, nel 17 % dei casi i veicoli di servizio vengono impiegati a fini non professionali; rileva che i conducenti incaricati di accompagnare i membri in missioni ufficiali e viaggi previsti dal protocollo effettuano anche vari compiti amministrativi, come dichiarato dalla Corte nel quadro della procedura di discarico 2017; invita la Corte a condurre un'analisi dettagliata dei viaggi che rientrano nella categoria "Altri viaggi effettuati nell'esercizio di funzioni ufficiali";

18.  si compiace del fatto che la decisione 81-2016, che ha ridotto il limite annuo di rimborso per i viaggi effettuati nell'esercizio di funzioni ufficiali da 15 000 a 10 000 km, ha comportato un risparmio di circa il 15 %; esprime preoccupazione, tuttavia, per il fatto che l'attuale regime continua a comportare un onere sproporzionato in termini di amministrazione e documentazione; invita la Corte a introdurre ulteriori semplificazioni, migliorando nel contempo l'affidabilità del sistema di transazioni; propone che i membri della Corte ricevano un'indennità mensile, calcolata in proporzione al prezzo di listino del rispettivo veicolo ufficiale, al posto dell'attuale sistema basato sulla distanza percorsa;

19.  osserva che le carte carburante vengono assegnate a determinati veicoli ufficiali e che la persona alla guida del veicolo può utilizzarle per pagare carburante e pedaggi durante le missioni; rileva che i membri della Corte e il Segretario generale possono richiedere la carta carburante per il proprio veicolo diplomatico, ma che il costo effettivo totale del carburante è a carico di questi ultimi;

20.  prende atto che il progetto in corso della Corte volto a rafforzare la sicurezza dell'istituzione e del personale ha compiuto progressi conformemente al piano; rileva che il nuovo centro di controllo per la sicurezza, il centro di controllo esterno per l'accreditamento e il centro di controllo dell'accesso per il personale e i visitatori sono ormai in funzione;

21.  si compiace che la Corte abbia ottenuto la certificazione nel quadro del sistema di ecogestione e audit europeo (EMAS); accoglie con favore le misure adottate dalla Corte per migliorare la gestione dei rifiuti, accrescere l'efficienza energetica e ridurre la sua impronta di carbonio, e la incoraggia a proseguire gli sforzi in tal senso; plaude alla notevole riduzione dei costi energetici;

22.  rileva che la Corte ha contribuito complessivamente con 45 posti alla riduzione del 5 % del personale nel periodo 2013-2017 conseguita in conformità dell'accordo interistituzionale del 2 dicembre 2013 tra il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione sulla disciplina di bilancio, sulla cooperazione in materia di bilancio e sulla sana gestione finanziaria(1); osserva che la Corte ha soppresso un posto in più rispetto all'obiettivo previsto per il periodo 2013-2017; rileva che nello stesso periodo il numero di agenti contrattuali è aumentato da 59 a 73, principalmente a causa del rafforzamento delle misure di sicurezza presso i locali della Corte; osserva che la Corte ha semplificato le procedure utilizzando gli strumenti informatici e la digitalizzazione ed esternalizzando vari compiti all'Ufficio di gestione e liquidazione dei diritti individuali (PMO) della Commissione al fine di attuare gli obiettivi di riduzione del personale;

23.  constata che la Corte, per essere in linea con le raccomandazioni formulate dalla Federazione internazionale degli esperti contabili, mira a offrire ai propri revisori formazioni professionali per una media di 40 ore (cinque giorni) all'anno; osserva che nel 2017 l'obiettivo è stato superato con 6,7 giorni di formazione professionale per revisore;

24.  è preoccupato per l'aumento del numero di congedi di malattia del personale, che è passato da 8 636 giorni in totale (per 687 membri del personale) nel 2015 a 10 327 giorni (per 677 membri del personale) nel 2017; accoglie con favore la trasparenza della Corte per quanto riguarda il numero di casi di burnout che hanno interessato il personale nel 2017; invita la Corte a riconoscere questa tendenza preoccupante e a elaborare un piano d'azione inteso a migliorare il benessere del personale, intensificando in tal modo gli sforzi per migliorare il benessere del personale e l'equilibrio tra vita professionale e vita privata;

25.  rileva che il basso livello degli stipendi di base dei gradi iniziali e le limitate opportunità di carriera a Lussemburgo, a causa del basso numero di istituzioni ivi ubicate, hanno un impatto diretto sulle procedure di assunzione della Corte; valuta positivamente la creazione, nel novembre 2017, di una task force interistituzionale che ha formulato 24 raccomandazioni riguardanti migliori prospettive di carriera e flessibilità nelle assunzioni, migliori condizioni di accoglienza e di insediamento nel paese nonché una maggiore integrazione del personale dell'istituzione nella società locale e una migliore comunicazione;

26.  si compiace che nel 2017 il 43 % dei revisori contabili e degli amministratori fosse costituito da donne e che l'equilibrio di genere nella procedura di promozione sia stato raggiunto nel contesto del piano d'azione per la politica in materia di pari opportunità 2013-2017; osserva che la percentuale di donne che occupano posizioni dirigenziali nelle sezioni di audit è aumentata, passando dal 7 % nel 2015 a quasi il 20 % nel 2017; si rammarica tuttavia del fatto che, nel 2017, solo 2 degli 11 direttori e 7 dei 29 capi di gabinetto erano donne; accoglie con favore l'adozione di un piano d'azione in materia di pari opportunità per il periodo 2018-2020 e invita la Corte a proseguire gli sforzi intesi a promuovere l'equilibrio di genere nelle posizioni dirigenziali;

27.  si rammarica del fatto che, al 1º maggio 2018, solo 6 dei 28 membri della Corte erano donne; ricorda che il Parlamento ha sottolineato la questione dello squilibrio di genere tra i membri della Corte nella risoluzione del Parlamento europeo del 4 febbraio 2014 sul futuro ruolo della Corte dei conti. Procedura di nomina dei membri della Corte dei conti europea: consultazione del Parlamento europeo(2), ed esorta gli Stati membri affinché incoraggino più attivamente le donne a candidarsi in vista di futuri posti vacanti; ribadisce che il Consiglio dovrebbe presentare al Parlamento almeno due candidati, ovvero una donna e un uomo, nel corso della procedura di nomina;

28.  osserva che nel corso del 2017 non sono stati segnalati, esaminati o archiviati casi di molestie; si compiace che la Corte adotti varie misure di sensibilizzazione in materia di molestie nell'ambiente di lavoro, comprese formazioni per i nuovi arrivati; constata con soddisfazione che sono previste procedure e sanzioni per dare seguito alle denunce nei confronti dei membri del personale e dei membri della Corte; incoraggia la Corte a monitorare da vicino l'efficacia della sua politica in materia, a continuare a fare opera di sensibilizzazione sul tema delle molestie sul luogo di lavoro e a promuovere una cultura di tolleranza zero nei confronti delle molestie;

29.  prende atto che nel 2017 non vi sono stati casi di denunce di irregolarità; osserva che il servizio giuridico della Corte funge da organo addetto alla comunicazione, alla consulenza e alle segnalazioni per gli informatori interni ed esterni; rileva inoltre che esiste una rete di consulenti etici che offre consulenza in merito alla procedura d'informazione in caso di irregolarità, come specificato nel regolamento interno della Corte; sottolinea che ogni membro del personale è tenuto a segnalare al Servizio giuridico della Corte casi di irregolarità, sia fraudolenta che non fraudolenta; invita la Corte a tutelare l'identità dei membri del personale che segnalano irregolarità in modo da consentire indagini adeguate; invita la Corte a garantire che tutto il personale sia adeguatamente informato dei propri diritti, ad esempio in occasione della formazione iniziale prevista per i nuovi membri del personale; accoglie positivamente il parere della Corte pubblicato nell'ottobre 2018 a seguito della proposta di direttiva della Commissione riguardante la protezione delle persone che segnalano violazioni del diritto dell'Unione, pubblicata il 23 aprile 2018; sottolinea l'importanza della sensibilizzazione e della formazione del personale, quali strumenti per promuovere un ambiente positivo e di fiducia nell'ambito del quale la segnalazione delle violazioni sia parte indiscussa della cultura dell'ente/dell'impresa;

30.  osserva che nel 2017 la Corte ha comunicato all'Ufficio europeo per la lotta antifrode (OLAF) 13 casi di sospette frodi, a fronte di 11 nel 2016, che sono stati individuati durante il lavoro svolto ai fini della dichiarazione di affidabilità per gli esercizi finanziari 2016 e 2017 e durante altri compiti di audit; valuta positivamente i negoziati in corso tra la Corte e l'OLAF su un nuovo accordo amministrativo; chiede di essere informato sugli sviluppi riguardanti le relazioni con l'OLAF e sui preparativi per la cooperazione con la Procura europea (EPPO) proposta;

31.  si rammarica del fatto che i membri della Corte possano essere assenti dalla Corte senza giustificazione e senza dover chiedere un congedo per uno o più giorni; prende atto con soddisfazione dell'introduzione da parte della Corte di un registro di presenza per registrare la presenza dei membri alle riunioni della Corte, delle sue sezioni e dei suoi comitati; osserva che la Corte pubblica sul proprio sito web un calendario di tutte queste riunioni; invita la Corte a stabilire procedure per tenere un registro delle ferie annuali, dei congedi di malattia e di altre assenze dal lavoro per altri motivi al fine di garantire che tutti i congedi usufruiti dai membri vengano effettivamente registrati; sottolinea che la prassi attuale potrebbe minare la fiducia dei cittadini e delle istituzioni dell'Unione nella Corte;

32.  ricorda che, a norma dell'articolo 285 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, i membri della Corte esercitano le loro funzioni in piena indipendenza e agiscono unicamente nell'interesse generale dell'Unione; esprime preoccupazione per il fatto che il rispetto dei criteri vada dimostrato attraverso un'autocertificazione e sollecita la Corte a mettere a punto controlli più rigorosi sulle attività esterne dei membri e a garantire che questi ultimi trasmettano dichiarazioni di interessi anziché dichiarazioni relative all'assenza di conflitti di interessi; sottolinea che è necessario rafforzare le attuali procedure, incluso il comitato etico, al fine di garantire che non vi siano conflitti di interessi; si compiace che sia in corso una valutazione inter pares esterna del quadro etico della Corte e chiede di essere informato in merito ai risultati;

33.  si rammarica del fatto che le informazioni richieste in passato negli ordini di missione fossero insufficienti e non abbiano consentito alla Corte di valutare se l'attività prevista dai membri della Corte rientrasse nell'ambito di interesse della Corte stessa; invita la Corte ad aumentare di conseguenza la quantità di informazioni richieste al fine di prevenire eventuali abusi nonché a riferire all'autorità di discarico in merito alle modifiche apportate; osserva che, a seguito della revisione da parte della Corte delle norme relative alle missioni ufficiali dei membri(3), la Corte pubblica ogni trimestre informazioni sulle missioni effettuate dai propri membri;

34.  osserva tuttavia con interesse che, a partire dall'ottobre 2016, la Corte ha iniziato a rafforzare i controlli interni e le procedure finanziarie in relazione alle spese di viaggio e alla gestione dei veicoli di servizio adottando nuove norme relative ai conducenti e all'utilizzo di autovetture, attualmente gestiti da una squadra centrale(4), nuove norme per le spese di missione(5) e nuove norme per le spese di rappresentanza dei membri della Corte(6), con il Segretario generale in veste di ordinatore delegato per le spese relative alle missioni dei membri della Corte(7), nonché utilizzando lo stesso sistema che gestisce le missioni di qualsiasi altro membro del personale dell'istituzione;

35.  prende atto della decisione della Corte, in relazione al periodo 2012-2018, di effettuare un audit interno completo delle spese di missione e dell'utilizzo delle autovetture di servizio da parte dei membri della Corte, del Segretario generale e dei direttori, al fine di individuare potenziali irregolarità e recuperare gli importi interessati da tali irregolarità; chiede di essere informato circa i risultati non appena concluso l'audit e invita la Corte ad adottare rapidamente tutte le misure necessarie per affrontare le potenziali carenze individuate in tale processo; invita inoltre la Corte a fornire un elenco annuale delle missioni effettuate che comprenda, per ciascuna missione, le date, il costo totale e la finalità;

36.  ricorda i criteri raccomandati per la nomina di membri della Corte da parte degli Stati membri e del Consiglio, approvati dal Parlamento nella sua risoluzione del 4 febbraio 2014; sottolinea che elevati standard di integrità e moralità sono un criterio importante e che i candidati non dovrebbero detenere alcuna carica elettiva né avere alcuna responsabilità nei confronti di un partito politico a partire dalla data di nomina; è del parere che occorra adeguare ulteriormente la procedura di selezione per garantire che i candidati siano in possesso delle qualifiche pertinenti e soddisfino le condizioni del caso; suggerisce che la procedura di preselezione per i giudici della Corte di giustizia dell'Unione europea potrebbe fungere da modello per una procedura di preselezione indipendente dei membri della Corte;

37.  osserva che la decisione del Regno Unito di recedere dall'Unione europea non avrà un impatto rilevante sulla struttura e sulle risorse umane della Corte; si compiace del fatto che la Corte abbia deciso di adottare un approccio "caso per caso" al momento di decidere in merito alla proroga dei contratti degli agenti temporanei e contrattuali britannici e di non licenziare tali agenti solo perché cessano di essere cittadini di uno Stato membro; invita la Corte a definire rapidamente una strategia coerente per fornire certezza alle persone interessate; rileva inoltre che il membro della Corte del Regno Unito non sarà più in servizio a partire dal 1º aprile 2019 e che l'impatto sul bilancio della sua partenza (otto mesi prima della conclusione del mandato) ammonterà a circa 108 000 EUR.

(1) GU C 373 del 20.12.2013, pag. 1.
(2) GU C 93 del 24.3.2017, pag. 6.
(3) Decisione n. 61-2017 del 14 dicembre 2017 relativa alle spese di missione dei membri della Corte.
(4) Processo verbale della 218a riunione del comitato amministrativo, svoltasi giovedì 6 ottobre 2016, punto 7.
(5) Decisione n. 61-2017 del 14 dicembre 2017 relativa alle spese di missione dei membri della Corte.
(6) Decisione n. 60-2017 del 14 dicembre 2017 sulle norme per la gestione delle spese di rappresentanza dei membri.
(7) Decisione n. 58-2017 della Corte dei conti europea, del 14 dicembre 2017, che stabilisce le regole interne per l'esecuzione del bilancio; decisione 59-2017 della Corte dei conti europea, del 14 dicembre 2017, relativa alla carta dei compiti e delle responsabilità dell'ordinatore delegato e degli ordinatori sottodelegati.

Ultimo aggiornamento: 20 aprile 2020Note legali - Informativa sulla privacy