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Procedura : 2020/2616(RSP)
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RC-B9-0143/2020

Discussioni :

PV 16/04/2020 - 17
CRE 16/04/2020 - 17

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P9_TA(2020)0054

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Venerdì 17 aprile 2020 - Bruxelles
Azione coordinata dell'UE per lottare contro la pandemia di COVID-19 e le sue conseguenze
P9_TA(2020)0054RC-B9-0143/2020

Risoluzione del Parlamento europeo del 17 aprile 2020 sull'azione coordinata dell'UE per lottare contro la pandemia di COVID-19 e le sue conseguenze (2020/2616(RSP))

Il Parlamento europeo,

–  visto l'articolo 132, paragrafi 2 e 4, del suo regolamento,

A.  considerando che gli articoli 2 e 21 del trattato sull'Unione europea (TUE) sanciscono la solidarietà come un valore fondamentale dell'Unione; che l'articolo 3 TUE afferma che l'Unione europea si prefigge di promuovere i propri valori, segnatamente la coesione economica, sociale e territoriale, e la solidarietà tra gli Stati membri così come il benessere dei suoi popoli;

B.  considerando che il 15 gennaio 2020 il Parlamento ha approvato una risoluzione sul Green Deal europeo (2019/2956(RSP))(1);

C.  considerando che la diffusione della COVID-19 a livello globale ed europeo ha già avuto come tragica conseguenza la perdita di diverse migliaia di vite in Europa e nel mondo, causando danni irreparabili e confinando oltre un miliardo di persone nelle proprie case;

D.  considerando che la prestazione di assistenza sanitaria è, anzitutto, una competenza nazionale, mentre la sanità pubblica è una competenza concorrente degli Stati membri e dell'Unione;

E.  considerando che finora la risposta dell'UE alla pandemia di COVID-19 è stata caratterizzata da una mancanza di coordinamento tra gli Stati membri in termini di misure di sanità pubblica, in particolare per quanto riguarda le restrizioni imposte alla circolazione delle persone a livello nazionale e transfrontaliero e la sospensione di altri diritti e norme; che, a seguito del blocco della nostra economia, gli effetti delle conseguenti perturbazioni sui cittadini europei, le imprese e i lavoratori, subordinati e autonomi, saranno drammatici;

F.  considerando che nel corso della pandemia i sistemi sanitari sono sottoposti a forti pressioni per garantire un'assistenza adeguata a tutti i pazienti;

G.  considerando che le misure adottate dai governi dovrebbero sempre rispettare i diritti fondamentali di tutti gli individui; che tali misure dovrebbero essere necessarie, proporzionate e temporanee;

H.  considerando che la solidarietà tra gli Stati membri non è un'opzione bensì un obbligo previsto dai trattati e fa parte dei nostri valori europei;

I.  considerando che la Commissione ha già adottato un'azione iniziale, comprendente un pacchetto di misure votato dal Parlamento nel corso della seduta plenaria del 26 marzo 2020;

J.  considerando che finora il Consiglio europeo non è riuscito a raggiungere un consenso sulle misure economiche necessarie per affrontare la crisi;

K.  considerando che il Parlamento europeo, in qualità di colegislatore, di ramo dell'autorità di bilancio e di sola istituzione eletta a suffragio universale diretto, deve essere incluso come parte integrante ed essenziale in tutte le discussioni sulla risposta dell'UE alla crisi e sulla successiva ripresa;

L.  considerando che questo è un momento di verità per l'Unione che ne determinerà il futuro, e che essa potrà far fronte a questa crisi solo se gli Stati membri e le istituzioni europee resteranno uniti all'insegna della solidarietà e responsabilità, in un momento in cui è più che mai necessaria una voce forte e unita del Parlamento europeo;

Una risposta unita e risoluta a una crisi comune

1.  esprime il suo più profondo cordoglio per la perdita di vite umane e la tragedia umana che la pandemia ha comportato per gli europei e le loro famiglie nonché per i cittadini di tutto il mondo e porge le sue condoglianze a tutti coloro che hanno perso i propri cari; esprime profonda solidarietà a tutti coloro che sono stati colpiti dal virus e che stanno lottando per la propria vita, nonché ai loro familiari e amici;

2.  esprime grande ammirazione per tutti coloro che si trovano in prima linea nella lotta contro la pandemia e lavorano incessantemente, come medici e infermieri, ma è anche profondamente grato a tutti gli eroi anonimi che svolgono funzioni essenziali, come ad esempio coloro che lavorano nei settori della vendita al dettaglio e della consegna di prodotti alimentari, dell'istruzione, dell'agricoltura e dei trasporti, i membri dei servizi di emergenza, la società civile, i volontari e gli addetti alle pulizie e alla raccolta dei rifiuti, per mantenere la vita e i servizi pubblici e per garantire l'accesso ai beni di prima necessità; sottolinea che il 70 % del personale sanitario e sociale a livello globale è costituito da donne, che ricevono spesso solo il salario minimo e operano in condizioni di lavoro precarie, e chiede che siano livellati verso l'alto i salari e le condizioni di lavoro nei settori a forte prevalenza femminile come l'assistenza, la sanità e le vendite al dettaglio, nonché l'eliminazione del divario retributivo e pensionistico di genere e della segregazione del mercato del lavoro; ritiene che sia compito dell'UE e degli Stati membri offrire il massimo sostegno a tali lavoratori essenziali e riconoscere i loro sacrifici quotidiani; esorta gli Stati membri a garantire condizioni di lavoro sicure per tutti i lavoratori impegnati in prima linea contro questa epidemia, in particolare per il personale medico in prima linea, attuando misure nazionali adeguate e coordinate, compresa la fornitura di sufficienti dispositivi di protezione individuale (DPI); invita la Commissione a vigilare sull'attuazione di tali misure;

3.  esprime la propria solidarietà agli Stati membri più colpiti dal virus e a tutti gli altri paesi che si trovano ad affrontare gli effetti della pandemia; esprime la sua più sincera solidarietà a coloro che hanno perso il posto di lavoro e la cui vita professionale è stata stravolta dalla pandemia; sottolinea la necessità di unire gli sforzi come una comunità e assicurarsi che nessun paese venga lasciato solo nella lotta contro questo virus e le sue conseguenze;

4.  è preoccupato per i potenziali impatti della crisi, compreso il confinamento, sul benessere delle persone in tutto il mondo, in particolare i gruppi più vulnerabili e le persone in situazioni vulnerabili, compresi gli anziani, le persone già affette da problemi di salute, le popolazioni che si trovano in zone di conflitto o in aree soggette a catastrofi naturali e i migranti, nonché coloro che sono esposti alla violenza domestica, in particolare donne e bambini;

5.  è preoccupato per l'incapacità iniziale degli Stati membri di agire in modo collettivo e chiede che tutte le future azioni degli Stati membri siano guidate dal principio fondante dell'Unione di solidarietà e di leale cooperazione; ritiene che la crisi COVID-19 abbia dimostrato in particolare l'importanza di un'azione europea congiunta; sottolinea che l'Unione e i suoi Stati membri dispongono delle risorse comuni per riuscire a contrastare la pandemia e le sue conseguenze, ma solo se coopereranno in uno spirito di unità; riconosce che gli Stati membri, dopo aver agito unilateralmente all'inizio della crisi, hanno ormai compreso che la cooperazione, la fiducia e la solidarietà rappresentano l'unico modo per superare questa crisi;

6.  invita la Commissione e gli Stati membri ad agire di concerto per essere all'altezza della sfida e garantire che l'Unione esca dalla crisi più forte; sottolinea che il Parlamento europeo coopererà con le altre istituzioni dell'UE per salvare vite umane, proteggere i posti di lavoro e le imprese e promuovere la ripresa economica e sociale, e che sarà pronto a chiamarle a rispondere del loro operato;

Solidarietà europea e azioni nel settore sanitario

7.  si compiace per la solidarietà europea in azione dimostrata dagli Stati membri nel curare pazienti di altri Stati membri, nel fornire attrezzature sanitarie, anche tramite iniziative a guida UE di appalti e accumulo di scorte, e nel rimpatriare i cittadini; sottolinea che le frontiere devono rimanere aperte all'interno dell'UE per la circolazione di DPI, alimenti, medicinali, dispositivi medici, emoderivati e organi nonché per la catena di approvvigionamento nel mercato unico; pone l'accento sulla necessità di agevolare la mobilitazione di professionisti sanitari e chiede di impiegare il corpo medico europeo onde fornire assistenza medica; sottolinea altresì che occorre agevolare il trasporto di pazienti dagli ospedali saturi di uno Stato membro verso altri dove la capacità non è ancora esaurita;

8.  chiede un sostanziale potenziamento delle competenze, del bilancio e del personale del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) e dell'Agenzia europea per i medicinali (EMA), di modo che possano coordinare le risposte mediche in tempi di crisi; propone che il gruppo di esperti COVID-19 sia trasformato in un gruppo permanente di esperti indipendenti sulle epidemie di virus, che dovrebbe collaborare con l'ECDC al fine di elaborare norme, formulare raccomandazioni e sviluppare protocolli a cui la Commissione e gli Stati membri dovrebbero attenersi in caso di crisi;

9.  chiede la creazione di un meccanismo europeo di risposta sanitaria volto a preparare meglio e rispondere in maniera comune e coordinata a qualsiasi tipo di crisi sanitaria o di salute che si presenti a livello dell'UE, nell'ottica di tutelare la salute dei nostri cittadini; ritiene che detto meccanismo dovrebbe fungere da polo di informazione così come da squadra di pronto intervento capace di mettere a disposizione delle regioni colpite da un improvviso aumento di infezioni forniture essenziali, attrezzature mediche e personale medico;

10.  invita la Commissione a rafforzare tutte le componenti della gestione delle crisi e della reazione in caso di calamità e a potenziare ulteriormente gli strumenti quali RescEU onde assicurare una risposta realmente comune, coordinata ed efficace a livello dell'UE; ritiene opportuno rafforzare la prevenzione, la preparazione e la gestione a livello europeo del rischio di catastrofi, oltre alle scorte comuni di attrezzature, materiali e medicinali, in modo da garantirne una rapida mobilitazione per proteggere la vita e mezzi di sostentamento dei cittadini dell'UE; ritiene che il meccanismo di protezione civile dell'UE dovrebbe essere rafforzato per facilitare il rimpatrio congiunto dei cittadini dell'UE;

11.  si compiace dell'iniziativa della Commissione di indirizzare fondi del programma di ricerca dell'UE verso la lotta contro il virus, garantendo che i trattamenti, i vaccini e gli strumenti diagnostici siano disponibili, accessibili e a prezzi ragionevoli a livello globale; chiede che si prevedano finanziamenti aggiuntivi per un "fondo di ricerca e innovazione (R&I) COVID-19" al fine di sostenere gli sforzi intesi a finanziare una rapida ricerca su un vaccino e/o una cura; ritiene che i ricercatori, le piccole e medie imprese (PMI) innovative e l'industria in Europa dovrebbero ricevere tutto il sostegno necessario per trovare una cura; chiede agli Stati membri di aumentare notevolmente il sostegno ai programmi di ricerca, sviluppo e innovazione volti a comprendere la malattia, accelerare le diagnosi e il test e sviluppare un vaccino; invita gli ospedali e i ricercatori a condividere dati con l'EMA e ad avviare sperimentazioni cliniche europee su vasta scala; evidenzia la necessità di sostenere misure che favoriscano la scienza aperta al fine di accelerare la condivisione di dati e di risultati della ricerca all'interno della comunità scientifica in Europa e oltre; insiste affinché ogni ricerca finanziata con fondi pubblici rimanga di dominio pubblico;

12.  si preoccupa rispetto alla possibilità che gli Stati membri prestino sufficiente attenzione alle implicazioni della crisi per la salute mentale e chiede di organizzare una campagna per la salute mentale a livello di UE, intesa a informare i cittadini su come proteggere la loro salute mentale nelle attuali circostanze e a indicare loro a chi possono rivolgersi per chiedere aiuto se necessario;

13.  chiede che le misure adottate dall'UE e dagli Stati membri rispettino i diritti delle persone con disabilità, in linea con la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti di tali persone; insiste sulla necessità di prestare particolare attenzione alla parità di accesso all'assistenza sanitaria e garantire che i servizi di assistenza e di sostegno a livello di comunità, che le persone con disabilità necessitano ogni giorno, siano finanziati, ben attrezzati e con il personale richiesto; insiste inoltre sulla necessità che le informazioni pubbliche sulla pandemia di COVID-19 siano accessibili al maggior numero possibile di persone con disabilità e che queste ultime siano coperte da tutte le misure di protezione del reddito;

14.  invita la Commissione a sviluppare ulteriormente la propria capacità relativa ai servizi cloud, rispettando nel contempo la direttiva e-privacy(2) e il regolamento generale sulla protezione dei dati(3), al fine di facilitare lo scambio a livello di UE di dati relativi alla ricerca e alla salute da parte di entità che lavorano allo sviluppo di farmaci e/o vaccini;

15.  sottolinea la fondamentale importanza delle politiche intese a garantire un approvvigionamento alimentare affidabile e di qualità dall'agricoltura, dalla pesca e dal settore alimentare durante e oltre l'immediata crisi sanitaria, nonché la necessità di sostenere tali settori e di salvaguardarne la produzione ininterrotta e il trasporto privo di barriere in tutto il mercato unico;

16.  ricorda il principio "One Health" che riflette il fatto che la salute delle persone, degli animali e dell'ambiente sono interconnesse e che le malattie possono essere trasmesse dalle persone agli animali e viceversa; sottolinea la necessità di un approccio "One Health" alle pandemie e alle crisi sanitarie, sia nel settore della salute umana che nel settore veterinario; sottolinea, pertanto, che le malattie devono essere affrontate sia nell'uomo che negli animali, tenendo anche in particolare considerazione la catena alimentare e l'ambiente, che possono essere un'altra fonte di microrganismi resistenti; sottolinea l'importante ruolo della Commissione nel coordinare e sostenere l'approccio "One Health" per ciò che riguarda la salute umana, la salute animale e l'ambiente nell'UE;

17.  chiede un approccio coordinato post-confinamento all'interno dell'UE per evitare una recrudescenza del virus; esorta gli Stati membri a elaborare congiuntamente criteri per abolire le misure di quarantena e le altre misure di emergenza, sulla base della tutela della vita umana; invita la Commissione ad avviare un'efficace strategia di uscita che includa test su ampia scala e DPI per il maggior numero possibile di cittadini; incoraggia gli Stati membri a sviluppare test più sistematici sull'infezione e l'esposizione al virus e a condividere le migliori prassi;

Soluzioni europee per superare le conseguenze economiche e sociali

18.  si compiace delle misure adottate finora a livello dell'UE in termini di misure di bilancio e sostegno alla liquidità;

19.  invita la Commissione europea a proporre un massiccio pacchetto di investimenti per la ripresa e la ricostruzione a sostegno dell'economia europea dopo la crisi, che vada al di là di ciò che stanno già facendo il meccanismo europeo di stabilità, la Banca europea per gli investimenti e la Banca centrale europea e che si inserisca nel nuovo quadro finanziario pluriennale (QFP); ritiene che detto pacchetto dovrebbe essere messo in atto per tutto il perdurare delle perturbazioni economiche provocate da questa crisi; ritiene che gli investimenti necessari potrebbero essere finanziati attraverso un QFP ampliato, i fondi e gli strumenti finanziari dell'UE esistenti e obbligazioni a sostegno della ripresa garantite dal bilancio dell'UE; ritiene che tale pacchetto non dovrebbe comportare la mutualizzazione del debito esistente e dovrebbe essere orientato a investimenti futuri;

20.  sottolinea il fatto che il pacchetto per la ripresa e la ricostruzione dovrebbe avere al centro il Green Deal europeo e la trasformazione digitale per rilanciare l'economia, migliorarne la resilienza e creare posti di lavoro, contribuendo al contempo alla transizione ecologica, favorendo lo sviluppo economico e sociale sostenibile, compresa l'autonomia strategica del nostro continente, e contribuendo all'attuazione di una strategia industriale che preservi i settori industriali fondamentali dell'UE; evidenzia la necessità di allineare le nostre risposte all'obiettivo dell'UE della neutralità climatica;

21.  sostiene la Commissione nel suo obiettivo di definire una nuova strategia industriale per l'UE con l'intento di conseguire un'industria più competitiva e resiliente di fronte agli shock globali; sostiene il reintegro delle catene di approvvigionamento all'interno dell'UE e l'incremento della produzione da parte dell'UE di prodotti fondamentali quali i medicinali, i principi attivi farmaceutici, i dispositivi medici e i presidi sanitari;

22.  insiste pertanto sull'adozione di un QFP ambizioso che preveda un aumento del bilancio in linea con gli obiettivi dell'Unione, l'impatto previsto della crisi sulle economie dell'UE e le aspettative dei cittadini sul valore aggiunto europeo, sia dotato di una maggiore flessibilità e semplicità quanto alle modalità di utilizzo dei fondi per rispondere alle crisi e presenti la flessibilità necessaria; chiede inoltre una revisione della proposta della Commissione sulla riforma del sistema delle risorse proprie al fine di ottenere un sufficiente margine di manovra in termini di bilancio e garantire una migliore prevedibilità e capacità di agire e un'esposizione ridotta ai rischi nazionali; sottolinea che sarebbero necessarie nuove risorse proprie per il bilancio dell'UE al fine di garantire il pacchetto per la ripresa e la ricostruzione;

23.  invita gli Stati membri a raggiungere rapidamente un accordo su questa nuova proposta di QFP, quale strumento di solidarietà e coesione; invita la Commissione a presentare, in caso di mancato accordo, un piano di emergenza che estenda la durata dei programmi di finanziamento in corso oltre il 31 dicembre 2020;

24.  chiede di impiegare tutti i mezzi disponibili e i fondi non utilizzati dell'attuale bilancio dell'UE, compresi i margini eccedentari e non spesi e il Fondo di adeguamento alla globalizzazione, per distribuire rapidamente l'assistenza finanziaria alle regioni e alle imprese più colpite e permettere la massima flessibilità possibile nell'uso dei fondi, pur continuando a rispettare il principio della sana gestione finanziaria e garantendo che i fondi raggiungano i beneficiari più bisognosi; accoglie positivamente, a tal fine, la recente proposta della Commissione di creare uno strumento per il sostegno di emergenza;

25.  riconosce la necessità di mobilitare fondi aggiuntivi in modo rapido e non burocratico per aiutare gli Stati membri a soddisfare le esigenze di lotta contro la COVID-19 e le sue conseguenze, ma sottolinea che il potenziale uso improprio di tali fondi deve essere indagato e oggetto di sanzioni applicabili una volta terminata la crisi immediata; ritiene pertanto che un QFP potenziato debba includere risorse adeguate per la Procura europea in modo da consentirle di guadagnare la fiducia dei cittadini, combattere le frodi, sequestrare i beni e in tal modo diventare a medio termine neutrale dal punto di vista del bilancio; chiede che il suo bilancio sia finanziato attraverso la rubrica 7 (Pubblica amministrazione europea), analogamente al Garante europeo della protezione dei dati, al Servizio europeo per l'azione esterna o al Mediatore europeo, in modo da rafforzarne l'indipendenza;

26.  invita gli Stati membri della zona euro ad attivare i 410 miliardi di EUR del meccanismo europeo di stabilità con una linea di credito specifica; ricorda che questa crisi non è responsabilità di un determinato Stato membro e che l'obiettivo principale dovrebbe essere quello di combattere le conseguenze della pandemia; sottolinea che, come misura a breve termine, il meccanismo europeo di stabilità dovrebbe immediatamente estendere le linee di credito precauzionali ai paesi che chiedono di accedervi per far fronte alle esigenze di finanziamento a breve termine per affrontare le conseguenze immediate della COVID-19, con scadenze a lungo termine, tassi competitivi e condizioni di rimborso connesse alla ripresa delle economie degli Stati membri;

27.  esorta gli Stati membri dell'UE a concordare rapidamente un'iniezione significativa di capitale nella BEI per consentirle di dispiegare rapidamente le sue considerevoli capacità per attenuare l'impatto economico della COVID-19, compresa la creazione di una nuova linea di credito della BEI per garantire liquidità alle PMI;

28.  propone la creazione di un fondo di solidarietà COVID-19 dell'UE pari ad almeno 50 miliardi di EUR, composto da un massimo di 20 miliardi di EUR al di fuori dei massimali del QFP in sovvenzioni e da un massimo di 30 miliardi di EUR in prestiti, garantiti dal bilancio dell'UE (entrambi anticipati nei primi due anni del prossimo QFP o, in mancanza di un accordo sul QFP a tempo debito, dilazionati nell'arco del periodo di emergenza), a sostegno degli sforzi finanziari intrapresi dai settori sanitari di tutti gli Stati membri durante l'attuale crisi, come pure investimenti nel settore sanitario nel periodo post-crisi, al fine di rendere i sistemi sanitari più resilienti e concentrati su coloro che ne hanno più bisogno;

29.  insiste per un ruolo proattivo del settore bancario nell'attuale crisi, così da consentire alle imprese e ai cittadini colpiti dalle conseguenze finanziarie della pandemia di COVID-19 di ridurre o sospendere temporaneamente il rimborso dei prestiti o dei mutui, accordando la massima flessibilità nel trattamento dei prestiti in sofferenza, sospendendo temporaneamente il pagamento dei dividendi e abbassando i tassi di interesse, spesso eccessivi, sugli scoperti di conto corrente; sottolinea che, a tal fine, le autorità di vigilanza devono dar prova di un livello elevato di flessibilità;

30.  sottolinea la necessità urgente di fare di più per le PMI, aiutarle a mantenere i posti di lavoro e gestire la loro liquidità; esorta le autorità prudenziali e di vigilanza europee, nonché gli Stati membri, a valutare tutte le opzioni per alleggerire la pressione che grava sulle PMI; caldeggia una strategia orizzontale europea per la ripresa delle PMI, che le sostenga riducendo la burocrazia e i costi di accesso ai finanziamenti nonché promuovendo gli investimenti nelle catene del valore strategiche;

31.  ritiene che l'UE debba cogliere questa opportunità e proporre un'azione per l'autonomia sanitaria in settori strategici quali i principi attivi farmaceutici (API) essenziali per la produzione di medicinali, e ridurre così la sua dipendenza dai paesi terzi, senza pregiudicare i benefici che le economie aperte traggono dal commercio internazionale; sottolinea che tale piano d'azione dovrebbe aiutare la produzione, lo stoccaggio e il coordinamento della produzione di medicinali critici, prodotti farmaceutici e dispositivi, segnatamente gel disinfettante, ventilatori e mascherine di protezione nell'Unione; evidenzia inoltre che il piano d'azione dovrebbe anche riunire e coordinare capacità di produzione digitali, come la stampa 3D, che possono contribuire a sostituire l'attrezzatura necessaria;

32.  sottolinea che, accanto alla dimensione sanitaria, la crisi sta drammaticamente colpendo i lavoratori, i lavoratori dipendenti, i lavoratori autonomi e le PMI, che sono la spina dorsale delle nostre società; ritiene che la Commissione, insieme agli Stati membri, debba adottare ogni misura per preservare il maggior numero possibile di posti di lavoro e per garantire che la ripresa si basi su una convergenza economica e sociale verso l'alto, sul dialogo sociale e su diritti sociali e condizioni di lavoro migliori, con misure mirate per coloro che svolgono forme precarie di lavoro;

33.  sottolinea che i settori culturali e creativi negli Stati membri sono stati colpiti in modo particolarmente duro dalle ripercussioni della COVID-19 a causa della chiusura di cinema, teatri e luoghi per eventi musicali e al repentino arresto delle vendite di biglietti; sottolinea il fatto che, poiché in tali settori è impiegato un elevato numero di lavoratori indipendenti e autonomi, molti dei quali si trovavano in difficoltà anche prima dell'epidemia, le ricadute sono particolarmente gravi per i professionisti delle industrie creative i cui flussi di reddito sono stati inaspettatamente ridotti a zero e che ricevono attualmente un sostegno scarso o inesistente dal sistema sociale;

34.  insiste affinché le istituzioni dell'UE e gli Stati membri si assicurino che il sostegno finanziario pubblico fornito alle imprese per combattere le conseguenze economiche della COVID-19 sia concesso a condizione che i finanziamenti siano utilizzati a vantaggio dei dipendenti e che le imprese beneficiarie si astengano dall'erogazione di bonus ai dirigenti, dall'evasione fiscale, dal pagamento di dividendi o dall'offerta di programmi di riacquisto di azioni proprie finché riceveranno tale sostegno;

35.  invita la Commissione e gli Stati membri a dare la priorità alle misure di aiuto e di attenuazione della crisi per i cittadini più vulnerabili, le donne e i minori esposti a violenze domestiche, gli anziani, le persone con disabilità, le minoranze etniche e le persone provenienti da regioni periferiche e isolate, compresi i paesi e territori d'oltremare e le regioni ultraperiferiche, attraverso un apposito fondo di sostegno eccezionale incentrato sul sistema sanitario e sui settori colpiti dalla pandemia di COVID-19, nonché per le persone a rischio di povertà o di esclusione sociale, che rischiano maggiormente di contrarre la COVID-19 ma anche di risentire maggiormente dei suoi effetti economici; chiede misure volte a proteggere i locatari dagli sfratti durante la crisi e la creazione di rifugi sicuri per coloro che necessitano di un riparo; chiede una strategia globale contro la povertà, con una garanzia europea per l'infanzia; esorta l'UE e gli Stati membri a integrare un'analisi di genere in tutti gli sforzi di risposta così da evitare di acuire le disparità di genere, a garantire che i servizi per le vittime di violenza rimangano aperti e a rafforzare i servizi delle linee telefoniche di assistenza, i rifugi di emergenza per le vittime, il sostegno legale online e i servizi di denuncia, al fine di lottare contro la violenza domestica e di genere e proteggere dalla stessa tutte le donne e i minori; ricorda che le misure in questione devono essere in linea con la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, garantendo un accesso equo e non discriminatorio ai servizi sociali e all'assistenza sanitaria e adottando misure specifiche volte alla protezione delle persone con disabilità, sulla base di consultazioni e del coinvolgimento delle persone con disabilità, attraverso i loro familiari o le organizzazioni che le rappresentano al momento di adottare misure che le riguardano;

36.  ribadisce che gli Stati membri dovrebbero prestare particolare attenzione alla parità di accesso all'assistenza sanitaria, in particolare a un accesso non discriminatorio alle cure mediche e alle terapie urgenti, garantendo i diritti delle persone che vivono in istituti residenziali che sono maggiormente a rischio di infezione, in particolare gli anziani e le persone con disabilità, e garantendo che i servizi di assistenza e di sostegno a livello di comunità, di cui queste persone necessitano quotidianamente, siano finanziati e dotati di risorse e personale; insiste inoltre affinché le misure di confinamento tengano conto delle esigenze delle persone con disabilità, che le informazioni pubbliche relative alla pandemia di COVID-19 siano accessibili al maggior numero di persone con disabilità e che le persone con disabilità siano incluse in tutte le misure di protezione del reddito;

37.  reputa che gli Stati membri debbano adottare misure atte a garantire che i lavoratori in Europa, compresi i lavoratori autonomi, siano protetti dalla perdita di reddito e che le imprese, in particolare le PMI, e i settori maggiormente colpiti dispongano del sostegno e della liquidità finanziaria necessari; accoglie con favore, a tale proposito, la nuova proposta della Commissione di sostegno temporaneo per attenuare i rischi di disoccupazione in un'emergenza (SURE) e ne chiede la tempestiva attuazione e chiede che sia avviato un regime europeo di riassicurazione dell'indennità di disoccupazione; incoraggia gli Stati membri a coordinare meglio la legislazione sociale e fiscale al fine di evitare ripercussioni in termini di sistemi di sicurezza sociale e fiscali per i lavoratori transfrontalieri e i lavoratori migranti a seguito delle misure di emergenza;

38.  sottolinea che i senzatetto e le altre persone in situazioni abitative precarie sono particolarmente a rischio nella crisi della COVID-19 e spesso non possono applicare il distanziamento sociale né seguire altre misure di protezione; esorta l'UE e gli Stati membri a porre in atto misure mirate per proteggere i senzatetto e a fornire sostegno finanziario alle ONG e alle autorità locali che garantiscono l'assistenza in prima linea, a sospendere gli sfratti e a sostenere gli inquilini e i debitori ipotecari;

39.  invita gli Stati membri e la Commissione a promuovere il dialogo sociale e la contrattazione collettiva nel rispondere alla crisi della COVIS-19 e a garantire il pieno coinvolgimento delle parti sociali nella concezione e nell'attuazione delle misure adottate; invita gli Stati membri ad adottare le misure necessarie per preservare l'occupazione, le condizioni di lavoro e le retribuzioni, tra cui misure a favore della riduzione dell'orario di lavoro, meccanismi di compensazione per la perdita di reddito e misure analoghe;

40.  ritiene della massima importanza mantenere aperte le frontiere interne dell'UE per le merci; ricorda che il mercato unico è la fonte della nostra prosperità e del nostro benessere collettivi e che costituisce un elemento chiave per la risposta immediata e continua all'epidemia di COVID-19; sostiene con forza l'invito rivolto dalla Commissione agli Stati membri affinché consentano ai lavoratori frontalieri di continuare ad attraversare le frontiere, con particolare riferimento ai settori per i quali si ritiene essenziale continuare ad assicurare la libera circolazione nell'UE; chiede, a tale proposito, la creazione di valichi di frontiera di tipo "corsia verde" per il trasporto terrestre (stradale e ferroviario), marittimo, per vie navigabili interne e aereo;

41.  sostiene le misure a favore del settore agroalimentare dell'UE e della redditività delle aziende agricole durante la crisi, in particolare attraverso il sostegno alla liquidità mediante il tempestivo versamento anticipato dei pagamenti diretti e a titolo del secondo pilastro, la flessibilità nella gestione dei regimi di aiuto e nella presentazione delle domande, la sorveglianza del mercato e la gestione delle crisi (ammasso privato, misure di promozione e misure eccezionali per consentire alla Commissione di proporre ulteriori misure di mercato e deroghe limitate nel tempo alla normativa sulla concorrenza);

42.  ritiene che il settore dei trasporti e del turismo siano stati duramente colpiti e chiede interventi volti a garantire la salute, la sicurezza e adeguate condizioni di lavoro degli operatori del settore dei trasporti e ad assicurare che le imprese di trasporto siano in grado di sopravvivere alla crisi; suggerisce di sviluppare un meccanismo di prevenzione e gestione a livello di Unione per il settore del turismo al fine di proteggere i nostri lavoratori, sostenere le nostre imprese e garantire la sicurezza dei passeggeri;

43.  chiede che l'UE e gli Stati membri forniscano sostegno ai settori culturale e creativo, dal momento che svolgono un ruolo importante nella nostra economia e nella nostra vita sociale e sono duramente colpiti dall'attuale crisi; sottolinea che l'attuale crisi ha dimostrato che i nostri sistemi di istruzione non sono resilienti come dovrebbero e ritiene pertanto essenziale che le infrastrutture didattiche, online e offline, siano notevolmente migliorate e che siano forniti agli insegnanti e agli studenti le competenze e le attrezzature necessarie per le situazioni di istruzione a domicilio; accoglie con favore, a tale proposito, l'iniziativa della Commissione di rivedere e aggiornare il piano d'azione per l'istruzione digitale; ritiene tuttavia che ciò sia insufficiente e invita la Commissione e gli Stati membri a elaborare un piano coordinato di investimenti per migliorare i nostri sistemi di istruzione;

44.  invita la Commissione a provvedere affinché i suoi Orientamenti interpretativi relativi ai regolamenti UE sui diritti dei passeggeri nel contesto dell'evolversi della situazione connessa alla COVID-19, pubblicati il 18 marzo 2020, siano attuati correttamente;

45.  invita la Commissione a coordinare l'azione degli Stati membri volta a contrastare i truffatori su Internet e i criminali informatici che sfruttano le paure della gente o vendono materiale medico contraffatto o a prezzi eccessivi;

Tutela della democrazia, dello Stato di diritto e dei diritti fondamentali

46.  sottolinea che la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea deve continuare ad essere applicata e che occorre garantire il rispetto dello Stato di diritto; rileva altresì che, nel quadro delle misure di emergenza, le autorità sono tenute garantire che tutti godano degli stessi diritti e della medesima protezione; evidenzia che tutte le misure adottate a livello nazionale e/o europeo devono essere conformi allo Stato di diritto, strettamente proporzionate alle esigenze della situazione, chiaramente connesse alla crisi sanitaria in corso, limitate nel tempo e soggette a regolare controllo; ritiene totalmente incompatibili con i valori europei sia la decisione del governo ungherese di prolungare lo stato di emergenza a tempo indeterminato, autorizzare l'esecutivo a governare per decreto senza limiti di tempo e di indebolire la sorveglianza di emergenza del Parlamento, sia le misure adottate dal governo polacco, ovvero la modifica del codice elettorale contrariamente alla pronuncia del Tribunale costituzionale e alle disposizioni di legge, al fine di svolgere le elezioni presidenziali nel mezzo di una pandemia, il che rischia di mettere in pericolo la vita dei cittadini polacchi e mina il concetto di elezioni libere ed eque, dirette e segrete, come sancito dalla Costituzione polacca;

47.  invita pertanto la Commissione a valutare con urgenza se dette misure di emergenza siano conformi ai trattati e ad avvalersi pienamente di tutti gli strumenti e le sanzioni, anche di bilancio, di cui dispone a livello dell'UE per affrontare tale grave e persistente violazione; reitera l'urgente necessità di istituire un meccanismo dell'UE in materia di democrazia, Stato di diritto e diritti fondamentali; esorta il Consiglio a riportare all'ordine del giorno le discussioni relative alle procedure in corso a norma dell'articolo 7;

48.  invita gli Stati membri a garantire in modo efficace l'accesso sicuro e tempestivo alla salute e ai diritti sessuali e riproduttivi (SRHR) e ai necessari servizi di assistenza sanitaria per tutte le donne e le ragazze durante la pandemia di COVID-19, in particolare l'accesso alla contraccezione, compresa la contraccezione d'emergenza, e all'assistenza all’aborto; respinge con fermezza qualsiasi tentativo di arretrare in materia di SRHR e di diritti delle persone LGBTI e condanna, in tale contesto, i tentativi di criminalizzare ulteriormente l'assistenza all'aborto, stigmatizzare le persone positive all'HIV e compromettere l'accesso dei giovani all'educazione sessuale in Polonia, come pure l'attacco ai diritti delle persone transgender e intersessuali in Ungheria;

49.  esorta gli Stati membri ad adottare soltanto misure necessarie, coordinate e proporzionate nel limitare i viaggi o nell'introdurre e prolungare i controlli alle frontiere interne, a seguito di un'attenta valutazione della loro efficacia per affrontare la questione della salute pubblica e sulla base delle disposizioni giuridiche esistenti, segnatamente il codice frontiere Schengen e la direttiva sulla libera circolazione, nonché nel pieno rispetto della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea; sottolinea che i controlli alle frontiere e le restrizioni alla circolazione devono rimanere proporzionati ed eccezionali e che occorre ripristinare tutte le libertà di circolazione non appena ciò sarà ritenuto possibile; insiste sulla necessità di non limitare gli spostamenti transfrontalieri dei lavoratori in prima linea nei settori chiave per la lotta contro la COVID-19, in particolare i professionisti della sanità e dell'assistenza agli anziani, ma anche di coloro che lavorano nel settore alimentare, come i lavoratori agricoli stagionali; sottolinea la necessità di tornare alla piena operatività dello spazio Schengen di libera circolazione, senza controlli alle frontiere interne, quale parte di una strategia di uscita dalla crisi;

50.  caldeggia il pieno rispetto della Convenzione di Ginevra e del diritto europeo in materia di asilo; osserva che occorre prevedere disposizioni per l'accoglienza dei nuovi richiedenti asilo garantendo condizioni sanitarie adeguate e fornendo l'opportuno sostegno medico; esprime pertanto profonda preoccupazione per la situazione dei rifugiati e dei richiedenti asilo che giungono nelle isole greche, nonché nei punti di crisi e nei centri di trattenimento, i quali non hanno accesso a un'assistenza sanitaria adeguata e sono particolarmente a rischio; ritiene che si debbano trovare opportune soluzioni, comprese l'evacuazione e la ricollocazione preventive della popolazione ad alto rischio, onde garantire le condizioni materiali adeguate e il distanziamento sociale per evitare i contagi; mette in risalto l'importante contributo di molti migranti e discendenti di migranti che lavorano per assicurare il corretto funzionamento di molti settori essenziali in tutta l'Unione, in particolare i settori della sanità e dell'assistenza;

51.  prende atto del piano della Commissione di invitare i fornitori di telecomunicazioni a trasmettere dati aggregati e resi anonimi al fine di limitare la diffusione della COVID-19, e prende altresì atto dei programmi nazionali di tracciamento già in essere e dell'introduzione di applicazioni che consentono alle autorità di monitorare i movimenti, i contatti e i dati sanitari;

52.  prende atto dello sviluppo di applicazioni di ricerca dei contatti su dispositivi mobili per avvertire l'utente di essere in prossimità di una persona infetta, nonché della raccomandazione della Commissione di sviluppare un approccio comune a livello dell'UE per l'uso di tali applicazioni; sottolinea che l'eventuale utilizzo di applicazioni sviluppate dalle autorità nazionali ed europee potrebbe non essere obbligatorio e che i dati generati non devono essere immagazzinati in banche dati centralizzate, il che condurrebbe a potenziali rischi di abuso e alla conseguente perdita di fiducia, mettendo in tal modo a repentaglio la loro adozione in tutta l'Unione; chiede che la memorizzazione dei dati sia completamente decentralizzata, che vi sia piena trasparenza sugli interessi commerciali (extra UE) degli sviluppatori di queste applicazioni e che siano fornite chiare proiezioni a dimostrazione del fatto che l'uso di applicazioni per la ricerca dei contatti da parte di una fetta della popolazione, in combinazione con altre misure specifiche, porterà a un numero significativamente inferiore di contagi; chiede che la Commissione e gli Stati membri siano pienamente trasparenti sul funzionamento delle applicazioni di ricerca dei contatti, in modo che gli individui possano sia verificare il protocollo sottostante per la sicurezza e la riservatezza, sia controllare il codice stesso per accertarsi che l'applicazione funziona come dichiarato dalle autorità; raccomanda che siano fissate clausole di temporaneità e siano pienamente rispettati i principi della protezione dei dati fin dalla progettazione e la minimizzazione dei dati;

53.  invita la Commissione e gli Stati membri a pubblicare i dettagli di tali sistemi e a consentire il controllo pubblico e la completa sorveglianza da parte delle autorità preposte alla protezione dei dati; osserva che i dati di localizzazione mobile dei cittadini possono essere trattati solo nel rispetto della direttiva e-privacy e del GDPR; sottolinea che le autorità nazionali ed europee sono tenute a rispettare pienamente la legislazione sulla protezione dei dati e della vita privata e ad attenersi agli orientamenti e alla sorveglianza delle autorità nazionali preposte alla protezione dei dati;

54.  sottolinea che la disinformazione sulla COVID-19 è, in questo momento, un grave problema di salute pubblica; esorta l'UE a creare un canale di informazione europeo, in tutte le lingue ufficiali, per garantire che tutti i cittadini abbiano accesso a informazioni precise e verificate; ritiene che l'ECDC debba essere responsabile del coordinamento e dell'allineamento dei dati degli Stati membri al fine di migliorarne la qualità e la comparabilità; invita le imprese dei media sociali ad adottare in modo proattivo le misure del caso e a porre fine alla disinformazione e ai discorsi di odio riguardanti la COVID-19;

55.  sottolinea come, in tutta l'UE, la situazione finanziaria del settore dei media, in particolare dei mezzi di informazione, sia particolarmente critica e in via di peggioramento a causa della brusca riduzione o della completa perdita di introiti pubblicitari, il che può portare al fallimento delle agenzie di informazione in tutti gli Stati membri; richiama l'attenzione sulle condizioni particolarmente drammatiche in cui versano i media locali e regionali e quanti operano in mercati di piccole dimensioni; sottolinea che mezzi di comunicazione liberi, indipendenti e con finanziamenti sufficienti sono fondamentali per il corretto funzionamento della democrazia e per garantire che i cittadini siano ben informati durante l'intera durata della crisi;

Azione esterna, solidarietà e cooperazione internazionale

56.  chiede un rapido aggiornamento della strategia globale dell'UE alla luce dell'impatto globale della crisi; richiama l'attenzione in particolare sulla cosiddetta "diplomazia del corona virus"; ribadisce che l'UE deve essere pronta a comunicare in modo strategico e a lottare contro la disinformazione esterna, nonché ad adeguarsi continuamente al panorama geopolitico in mutamento, senza tuttavia pregiudicare i suoi valori fondamentali; invita la Commissione e il Consiglio ad agire in modo strategico a livello mondiale e in Europa per creare l'ambizione di un'Unione geopolitica;

57.  auspica che le misure di emergenza adottate dai paesi terzi in risposta alla crisi della COVID-19 non violino i diritti umani o il diritto internazionale, si limitino alle misure strettamente necessarie e proporzionate, siano soggette a controlli periodici e abbiano scadenze precise; condanna la censura, gli arresti e le intimidazioni nei confronti di giornalisti, esponenti dell'opposizione, operatori sanitari e altre persone per aver criticato i governi, compresa la loro gestione della crisi; invita l'UE a sostenere una campagna globale per liberare i prigionieri politici, i difensori dei diritti umani in carcere e i detenuti per reati minori;

58.  sottolinea che l'UE deve diventare più resiliente alle crisi in generale, essere libera da indebite influenze politiche ed economiche, ad esempio da parte di Cina e Russia, e deve essere pronta a comunicare in modo strategico, lottare contro la disinformazione esterna, le notizie false e gli attacchi informatici e adeguarsi continuamente al panorama geopolitico in mutamento; esorta pertanto la Commissione a contrastare gli sforzi aggressivi della propaganda russa e cinese che sfruttano la pandemia di COVID-19 per indebolire l'UE e seminare sfiducia nella popolazione locale nei confronti dell'UE; ritiene che sia fondamentale sostenere e far conoscere in modo efficace il supporto finanziario, tecnico e medico dell'UE;

59.  insiste sul fatto che l'uso delle autorizzazioni alle esportazioni non deve mai in nessun caso trasformarsi di fatto in divieti alle esportazioni; sottolinea l'importanza di mantenere l'accesso ai prodotti medicinali scarsi per i paesi in via di sviluppo; sottolinea che l'esportazione di DPI deve essere destinata alle persone che ne hanno maggiore bisogno e non a coloro i quali possono permettersi di pagare il prezzo più elevato; ritiene che a tal fine debba essere definito un catalogo globale dei prodotti sanitari di emergenza essenziali di comune accordo con l'Organizzazione mondiale del commercio (OMC) e l'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) per porre fine alla speculazione sui prezzi e facilitare il commercio di tali prodotti; incoraggia vivamente tutti i paesi a sottoscrivere l'Accordo sull'eliminazione dei dazi sui medicinali (accordo doppio zero) e ad estendere il suo campo di applicazione a tutti i prodotti farmaceutici e medicinali per garantire scambi transfrontalieri a livello mondiale; invita i membri dell'OMC ad iscrivere tale argomento come priorità all'ordine del giorno della prossima riunione ministeriale dell'OMC; esprime profonda preoccupazione per l'allerta emanata dall'OMC, dall'OMS e dall'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura (FAO), secondo cui misure restrittive agli scambi a livello globale potrebbero causare penurie alimentari nel mondo; chiede che vengano adottate misure per ridurre al minimo le interruzioni della catena di approvvigionamento alimentare, evitando in tal modo l'aggravamento dell'insicurezza alimentare e la volatilità dei prezzi; invita tutti gli Stati membri a utilizzare tutti gli strumenti disponibili per garantire che siano applicati meccanismi efficaci per valutare i potenziali investimenti e l'acquisizione di infrastrutture critiche e di capacità industriali strategiche nell'UE e ad adottare se necessario misure di mitigazione o di blocco; invita la Commissione a far avanzare rapidamente i negoziati in sede di OMC sul commercio elettronico al fine di garantire norme per aumentare in tempi rapidi il commercio online specialmente per le merci;

60.  evidenzia che la pandemia non conosce confini o ideologie e richiede la cooperazione e la solidarietà dell'intera comunità internazionale nonché il potenziamento del sistema delle Nazioni Unite e dell'OMS in particolare; ritiene essenziale che l'UE chieda alla Cina di fare piena luce su questa pandemia, sui suoi tempi di manifestazione e sul reale numero di vittime; sottolinea l'importanza della cooperazione e del sostegno a favore dei paesi dei Balcani occidentali, dei paesi a noi più prossimi nel vicinato orientale e meridionale e dei nostri partner così come dei paesi in via di sviluppo, in particolare in Africa e in America Latina; esprime piena solidarietà al Regno Unito, un nostro paese vicino che è attualmente colpito in misura molto grave dalla pandemia, e offre tutte le misure di cooperazione per combattere la pandemia e le sue conseguenze;

61.  chiede un maggiore sostegno dell'UE a favore dei Balcani occidentali (ad esempio attraverso la loro inclusione nel Fondo di solidarietà dell'UE e l'esenzione dal regime temporaneo di autorizzazione all'esportazione per i dispositivi di protezione) e un rafforzamento della visibilità di tale sostegno al fine di dimostrare la solidarietà dell'UE nei confronti di tali popoli e paesi; chiede che si presti particolare attenzione alle minoranze con un accesso limitato ai servizi sanitari come i rom;

62.  accoglie con favore le iniziative adottate dal Segretario generale delle Nazioni Unite per un approccio multilaterale alla crisi della COVID-19 e alle sue conseguenze globali e chiede un approccio coordinato a livello internazionale; invita la Commissione, il Consiglio e gli Stati membri a sostenere politicamente e finanziariamente le iniziative delle Nazioni Unite per coordinare gli sforzi a livello internazionale, principalmente attraverso il "Piano di risposta umanitaria globale alla COVID-19" e il "Fondo per la risposta e la ripresa dalla COVID-19";

63.  sottolinea l'importanza di una risposta coordinata a livello globale alle conseguenze economiche drastiche della crisi della COVID-19, come quelle sottolineate dalla Conferenza delle Nazioni Unite sul commercio e lo sviluppo (UNCTAD), ed esorta la Commissione, il Consiglio e gli Stati membri a elaborare un approccio globale e ad adottare iniziative per aiutare i paesi in via di sviluppo a far fronte alle conseguenze sanitarie ed economiche della pandemia;

64.  accoglie con favore il pacchetto dell'UE per la risposta globale alla COVID-19 e i 20 miliardi di EUR stanziati per la lotta contro la pandemia nei paesi terzi partner;

65.  sottolinea che la decisione del consiglio dell'FMI di fornire immediatamente una riduzione del servizio del debito a 25 dei paesi membri più poveri e più vulnerabili rappresenta un primo chiaro esempio positivo di solidarietà concreta e rapida e chiede ulteriori misure analoghe da parte dei donatori internazionali;

Un'Unione post-crisi più forte e più efficace nella sua azione a favore dei suoi cittadini

66.  ricorda che questa crisi non è opera di nessuno e non dovrebbe essere la rovina di tutti; esprime la sua ferma intenzione di fare tutto il necessario affinché l'Unione e i suoi cittadini possano uscire dalla crisi e invita tutte le istituzioni dell'UE e gli Stati membri ad avvalersi immediatamente di tutte le disposizioni pertinenti dei trattati e ad agire di conseguenza in uno spirito di solidarietà;

67.  suggerisce che tale strategia potrebbe comprendere la proposta di conferire maggiori poteri all'Unione in caso di minacce per la salute transfrontaliere, con strumenti nuovi e potenziati intesi ad assicurare che in futuro l'Unione possa agire senza indugio per coordinare la risposta a livello europeo, indirizzare le risorse necessarie lì dove siano maggiormente richieste, che si tratti di risorse materiali (ad esempio, mascherine, respiratori e farmaci) o finanziarie, e consentire la raccolta di dati standardizzati e di qualità;

68.  è convinto che il dovere di diligenza delle imprese in materia di diritti umani e di ambiente sia una condizione necessaria per prevenire e attenuare le crisi future e garantire catene del valore sostenibili;

69.  ritiene che la pandemia abbia dimostrato i limiti della capacità dell'Unione di agire con fermezza e abbia messo in luce la mancanza di competenze esecutive e di bilancio della Commissione; ritiene che, in risposta a ciò, l'Unione debba essere oggetto di una profonda riforma; ritiene necessario in questa situazione di urgenza completare l'Unione economica e monetaria e attivare la "clausola passerella generale" per facilitare il processo decisionale su tutte le questioni che potrebbero contribuire a far fronte alle sfide poste dall'attuale crisi sanitaria;

70.  esorta gli Stati membri ad accantonare le divergenze e ad agire nell'interesse generale e in uno spirito di solidarietà; li invita ad avvalersi immediatamente delle specifiche disposizioni dei trattati per agire di conseguenza;

71.  invita la Commissione ad assumersi la responsabilità attribuitale dai trattati e ad adottare iniziative coraggiose;

72.  sottolinea che l'Unione deve essere pronta ad avviare una riflessione approfondita su come diventare più efficace e democratica, e che la crisi attuale non fa che mettere in rilievo l'urgenza di tale riflessione; ritiene che la prevista Conferenza sul futuro dell'Europa sia la sede appropriata per procedere in tal senso; è pertanto del parere che occorra convocare al più presto detta Conferenza, che dovrà presentare proposte chiare, anche interagendo direttamente con i cittadini, per realizzare una profonda riforma dell'Unione, rendendola più efficace, unita, democratica, sovrana e resiliente;

o
o   o

73.  incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione alla Presidente della Commissione, al Presidente del Consiglio europeo e alla Presidenza di turno del Consiglio.

(1) Testi approvati, P9_TA(2020)0005.
(2) GU L 201 del 31.7.2002, pag. 37.
(3) GU L 119 del 4.5.2016, pag. 1.

Ultimo aggiornamento: 22 agosto 2023Note legali - Informativa sulla privacy