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Procedura : 2021/2643(RSP)
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RC-B9-0227/2021

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PV 28/04/2021 - 14
CRE 28/04/2021 - 14

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PV 29/04/2021 - 10
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P9_TA(2021)0160

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Giovedì 29 aprile 2021 - Bruxelles
5° anniversario dell'accordo di pace in Colombia
P9_TA(2021)0160RC-B9-0227/2021

Risoluzione del Parlamento europeo del 29 aprile 2021 sul 5° anniversario dell'accordo di pace in Colombia (2021/2643(RSP))

Il Parlamento europeo,

–  viste le sue precedenti risoluzioni, in particolare quella del 20 gennaio 2016 sul sostegno al processo di pace in Colombia(1),

–  visti l'accordo commerciale tra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Colombia e il Perù, dall'altra(2), firmato a Bruxelles il 26 luglio 2012, e l'accordo tra l'Unione europea e la Repubblica di Colombia sull'esenzione dal visto per soggiorni di breve durata(3), firmato il 2 dicembre 2015,

–  vista la dichiarazione dell'alta rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, Federica Mogherini, in data 1° ottobre 2015, che nomina Eamon Gilmore inviato speciale dell'UE per il processo di pace in Colombia,

–  visto l'accordo definitivo per porre fine al conflitto armato e instaurare una pace stabile e duratura tra il governo nazionale della Colombia e le Forze armate rivoluzionarie della Colombia – Esercito del popolo (FARC-EP), firmato il 24 novembre 2016,

–  viste le relazioni del Segretario generale delle Nazioni Unite sulla missione di verifica delle Nazioni Unite in Colombia e, in particolare, la relazione del 26 marzo 2021,

–  vista la relazione annuale dell'Alta Commissaria delle Nazioni Unite per i diritti umani sulla situazione dei diritti umani in Colombia, del 10 febbraio 2021,

–  viste la dichiarazione comune in data 9 febbraio 2021 del vicepresidente della Commissione/alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza (VP/AR), Josep Borrell, e del Commissario Janez Lenarčič sulla decisione della Colombia di concedere uno status di protezione temporanea ai migranti venezuelani, e la dichiarazione del portavoce del VP/AR in data 26 febbraio 2021 sulla violenza nei confronti dei difensori dei diritti umani in Colombia,

–  visto l'articolo 132, paragrafi 2 e 4, del suo regolamento,

A.  considerando che nel novembre 2021 la Colombia celebrerà il 5° anniversario della firma dell'accordo definitivo per porre fine al conflitto armato e instaurare una pace stabile e duratura tra il governo nazionale della Colombia, guidato dal Presidente Juan Manuel Santos, e le Forze armate rivoluzionarie della Colombia – Esercito del popolo (FARC-EP), che ha posto termine a oltre 50 anni di conflitto e che rappresenta un passo significativo nella costruzione di una pace stabile e duratura nel paese; che la Colombia ha mantenuto la propria integrità democratica nonostante lunghi periodi di eccezionale violenza;

B.  considerando che, secondo le stime della Corte costituzionale della Colombia, saranno necessari almeno 15 anni per conformarsi all'accordo definitivo, alla pianificazione decennale della tabella di marcia unica e all'attuale piano quadriennale di investimenti per la pace, con risorse pari a quasi 11,5 miliardi di USD;

C.  considerando che il Presidente della Colombia, Iván Duque, e il presidente del partito Comunes (ex partito FARC), Rodrigo Londoño, si sono incontrati il 10 marzo 2021 per discutere dello stato di attuazione dell'accordo definitivo; che, nel quadro del dialogo facilitato dal Rappresentante speciale del Segretario generale delle Nazioni Unite per la Colombia e Capo della missione di verifica delle Nazioni Unite in Colombia, entrambe le parti hanno ribadito il loro impegno a favore dell'accordo definitivo e hanno convenuto di lavorare congiuntamente per definire una tabella di marcia per il restante periodo previsto per la sua completa attuazione, nonché di intensificare gli sforzi in vista di un migliore reinserimento degli ex combattenti e di garanzie di sicurezza rafforzate in loro favore;

D.  considerando che anche gli ex guerriglieri stanno compiendo progressi nel loro processo di reinserimento nella vita civile, e che il sistema giuridico e costituzionale in Colombia sta adottando riforme specifiche per garantire che gli impegni assunti nel quadro dell'accordo siano attuati e che il futuro del paese possa essere costruito su di essi;

E.  considerando che nell'accordo definitivo le parti hanno convenuto di istituire una giurisdizione speciale per la pace, comprensiva, tra l'altro, di un sistema globale di verità, giustizia, riparazione e non reiterazione, come anche di accordi sul risarcimento delle vittime, come riconosciuto nella relazione dell'Alta Commissaria delle Nazioni Unite per i diritti umani, Michelle Bachelet, del 10 febbraio 2021; che, nell'attuazione completa dell'accordo definitivo, la Colombia si trova di fronte a sfide complesse, accentuate dalla pandemia di COVID-19 e dall'arrivo e dall'accoglienza dei migranti venezuelani;

F.  considerando che il 26 gennaio 2021 la giurisdizione speciale per la pace della Colombia ha annunciato la sua prima importante decisione, che accusa otto alti dirigenti delle ex FARC-EP di crimini di guerra e crimini contro l'umanità, in quello che finora è stato il risultato più evidente della giustizia di transizione in tale paese; che ha altresì confermato i passi avanti compiuti nell'inchiesta sullo scandalo detto dei "falsi positivi"; che la giurisdizione speciale per la pace ha avviato azioni per progredire verso l'instaurazione di un dialogo permanente e fluido con le autorità indigene;

G.  considerando che si continuano a registrare progressi importanti che costituiscono un esempio del potenziale trasformativo dell'accordo di pace, il quale prevede, per la prima volta, uno specifico approccio di genere; che il programma globale di salvaguardia delle donne leader e difensore dei diritti umani, e i programmi a sostegno delle donne e delle ragazze che sono vittime di violenze, compresi lo stupro e il rapimento, dovrebbero registrare maggiori progressi; che, data la natura interconnessa dei diversi capitoli dell'accordo, è della massima importanza integrare attivamente l'approccio di genere in tutti i settori;

H.  considerando che, sebbene i colloqui di pace abbiano portato a una riduzione significativa del numero di morti e della violenza in Colombia, il crollo della sicurezza in diverse regioni del paese è generalmente considerato un ostacolo al processo di pace, cui va ad aggiungersi un preoccupante aumento della violenza, delle sparizioni forzate, dei rapimenti e delle uccisioni di leader sociali e indigeni, di ex combattenti delle FARC e di difensori dei diritti umani, come segnalato dalle Nazioni Unite; che anche le forze di sicurezza sono oggetto di attacchi e violenze;

I.  considerando che la missione di verifica delle Nazioni Unite ha accertato l'uccisione di 73 ex combattenti nel 2020, il che porta a 248 il numero degli ex combattenti uccisi dopo la firma dell'accordo di pace nel 2016; che l'Ufficio dell'Alto Commissario per i diritti umani (OHCHR) è stato informato dell'uccisione di 120 difensori dei diritti umani nel corso dell'ultimo anno, di cui 53 casi sono stati verificati; che, inoltre, esso ha registrato 69 incidenti che hanno causato un elevato numero di vittime civili nel 2020, con 269 morti di cui 24 bambini e 19 donne; che le Nazioni Unite hanno riferito che sono necessari maggiori sforzi per attuare l'accordo di pace;

J.  considerando che il Segretario generale delle Nazioni Unite ha stabilito come priorità la lotta alla perdurante violenza contro gli ex combattenti, le comunità colpite dal conflitto, i leader sociali e i difensori dei diritti umani, la necessità di migliorare la sostenibilità del processo di reinserimento, il consolidamento di una presenza integrata dello Stato nelle zone colpite dal conflitto, il rafforzamento del dialogo costruttivo tra le parti quale mezzo per promuovere l'attuazione dell'accordo di pace e la necessità di rafforzare le condizioni per la riconciliazione delle parti;

K.  considerando che nel 2017 il governo colombiano ha avviato colloqui di pace formali con l'Esercito di liberazione nazionale (ELN); che nel gennaio 2019, poco dopo che l'ELN aveva fatto esplodere un'autobomba presso un'accademia di polizia a Bogotá uccidendo 22 persone, il governo del Presidente Iván Duque ha posto fine ai colloqui di pace; che le dinamiche di conflitto che coinvolgono l'ELN, compresi scontri con altri attori armati illegali e con le forze di sicurezza pubblica, continuano in taluni dipartimenti; che il governo insiste sul fatto che la possibilità di riprendere i colloqui è subordinata alla cessazione delle azioni violente dell'ELN, compresi i rapimenti, il reclutamento di bambini e la posa di mine, mentre l'ELN mantiene la propria posizione secondo cui qualsiasi richiesta del governo in tal senso deve essere esaminata al tavolo dei negoziati;

L.  considerando che l'importante decisione presa dal Presidente della Colombia, Iván Duque Márquez, di dar prova di solidarietà offrendo uno status di protezione temporanea a circa 1 800 000 migranti venezuelani residenti nel paese e regolarizzandoli mediante il rilascio di permessi migratori temporanei consentirà loro di registrarsi e rafforzerà il loro accesso ai servizi pubblici, ad esempio alla sanità e all'istruzione, nonché la loro integrazione sotto il profilo socioeconomico, rendendoli così meno vulnerabili; che la Colombia e il Venezuela condividono più di 2 000 chilometri di frontiere permeabili; che il confine tra Colombia e Venezuela è costituito principalmente da fitte foreste e terreni impervi, che si prestano alle attività illecite e al crimine organizzato;

M.  considerando che il Fondo fiduciario dell'UE per la Colombia ha mobilitato 128 milioni di EUR provenienti dal bilancio dell'UE, nonché da 21 Stati membri, dal Cile e dal Regno Unito; che il suo quinto comitato strategico ha definito le linee strategiche future il 22 gennaio 2021;

N.  considerando che la società civile svolge un ruolo fondamentale nel processo di pace, cui partecipano organizzazioni di difesa dei diritti umani, organizzazioni di donne, comunità rurali, comunità afro-colombiane e gruppi indigeni che hanno sviluppato numerose iniziative e proposte a livello locale, regionale e nazionale;

O.  considerando che esiste tra l'UE e la Colombia un quadro di stretta cooperazione politica, economica e commerciale, istituito con il memorandum d'intesa del novembre 2009 e l'accordo commerciale tra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Colombia e il Perù, dall'altra, il cui fine ultimo non è solo potenziare le relazioni economiche tra le parti, ma anche consolidare la pace, la democrazia, il rispetto dei diritti umani, lo sviluppo sostenibile e il benessere dei cittadini; che la Colombia è un partner strategico e che è fondamentale per la stabilità regionale; che l'UE e la Repubblica di Colombia hanno istituito un quadro per la partecipazione della Repubblica di Colombia alle operazioni dell'Unione europea di gestione delle crisi, entrato in vigore il 1° marzo 2020;

P.  considerando che queste strette relazioni si estendono anche agli ambiti di cooperazione internazionale su questioni multilaterali di interesse comune, come la lotta per la pace e la lotta contro il terrorismo e il traffico di stupefacenti;

1.  ribadisce il suo sostegno all'accordo di pace in Colombia e si compiace del dialogo che ha avuto luogo recentemente tra le parti, riconoscendone lo sforzo politico, il realismo e la perseveranza; ribadisce la sua disponibilità a continuare a fornire tutta l'assistenza politica e finanziaria possibile a sostegno dell'attuazione completa dell'accordo di pace, ad accompagnare la fase di post-conflitto, in cui continua a essere fondamentale la partecipazione delle comunità locali e delle organizzazioni della società civile, e a tenere debitamente conto delle priorità espresse dalle vittime in termini di verità, giustizia, risarcimenti e garanzie di non reiterazione; esprime ancora una volta la sua solidarietà a tutte le vittime;

2.  sottolinea che l'accordo di pace in Colombia è spesso citato come modello in tutto il mondo per la sua determinazione ad affrontare le questioni all'origine del conflitto e per la centralità accordata ai diritti e alla dignità delle vittime; ricorda che è necessario attuare tutte le parti di un accordo così complesso e innovativo, in quanto interdipendenti nella risoluzione delle cause profonde del conflitto; chiede che il governo colombiano continui a progredire verso l'attuazione di tutti gli aspetti dell'accordo di pace;

3.  valuta positivamente i progressi compiuti dalla Colombia in settori quali la riforma rurale integrale, i programmi di sviluppo rurale (PDET), il rispetto dei diritti delle vittime, la risoluzione del problema delle droghe illecite, la sostituzione delle colture illecite, la restituzione dei terreni e il reinserimento degli ex combattenti, e chiede che siano profusi ulteriori sforzi per attuare tutti gli aspetti dell'accordo di pace, in particolare nei settori socioeconomici in cui i progressi sono stati minori; sottolinea quanto sia importante che il processo di pace sia accompagnato da uno sforzo determinato volto a contrastare la disuguaglianza e la povertà, anche attraverso la ricerca di soluzioni eque per le persone e le comunità costrette a lasciare le proprie terre; ritiene necessario fornire un sostegno particolare ai gruppi che hanno subito le conseguenze del conflitto in modo sproporzionato, come le comunità afro-colombiane e indigene; riconosce l'azione dei Consigli territoriali per la pace, la riconciliazione e la coesistenza;

4.  evidenzia il ruolo storico fondamentale dei piani di sviluppo con approccio territoriale (PDET), formulati dalle comunità dei 170 comuni maggiormente colpiti dall'abbandono, dalla povertà e dalla violenza;

5.  accoglie con favore tutte le azioni già intraprese dalla giurisdizione speciale per la pace al fine di creare un futuro incentrato sulla costruzione della pace e sulla prevenzione dell'impunità, e invita detta giurisdizione a proseguire i suoi sforzi significativi nonostante le numerose sfide, tra cui i ritardi nell'attuazione della legislazione; invita le autorità colombiane a preservare l'autonomia e l'indipendenza del sistema integrato di verità, giustizia, riparazione e non reiterazione, e a proteggere tale sistema in quanto contributo essenziale per una pace sostenibile e duratura;

6.  condanna le uccisioni di difensori dei diritti umani, ex combattenti delle FARC e leader sociali e indigeni, nonché la violenza nei loro confronti; sottolinea che la lotta contro la persistente violenza nei loro confronti è una delle principali sfide in Colombia; rileva che il conflitto si è aggravato nelle zone rurali del paese e deplora le violenze scatenate, prevalentemente in tali zone, da gruppi armati illegali e dalla criminalità organizzata associata al narcotraffico e all'estrazione mineraria illegale; osserva che sono stati segnalati diversi casi di sfollamenti forzati, reclutamenti forzati, violenze sessuali nei confronti di bambini e donne, massacri, torture e altre atrocità, così come attacchi nei confronti delle comunità e autorità etniche e delle autorità pubbliche; chiede che siano effettuate in tempi rapidi indagini approfondite e che i responsabili siano chiamati a rispondere dei loro atti; esorta lo Stato colombiano a rafforzare e a garantire la protezione e la sicurezza di tutti i leader sociali e politici, degli attivisti sociali, nonché dei difensori dell'ambiente e delle comunità rurali; esprime particolare preoccupazione per la situazione problematica nel dipartimento di Cauca, come evidenziato nella dichiarazione delle Nazioni Unite;

7.  riconosce gli sforzi compiuti per contrastare la criminalità dei gruppi armati organizzati e di altre organizzazioni; sottolinea la necessità di adottare misure urgenti per migliorare la protezione e chiede pertanto una presenza integrata dello Stato più marcata nei territori, nonché l'adozione, da parte della Commissione nazionale per le garanzie di sicurezza, di una politica pubblica di smantellamento delle organizzazioni criminali; accoglie con favore, in quest'ottica, il Piano strategico di sicurezza e protezione per le persone da reintegrare;

8.  accoglie con favore la proroga al 2031 della legge sulle vittime e l'aumento del suo bilancio, a beneficio di oltre nove milioni di persone iscritte nel registro unico delle vittime, così come l'effettiva partecipazione politica delle FARC, ora partito Comunes, e i progressi compiuti nella reintegrazione di quasi 14 000 ex combattenti; accoglie con favore l'acquisto di sette delle 24 ex aree territoriali per la formazione e il reinserimento (TATR) da parte del governo e sottolinea il dispiegamento di forze di sicurezza in tali zone, così come le misure di protezione sociale che riguardano oltre 13 000 ex combattenti;

9.  riconosce gli sforzi profusi dalle istituzioni colombiane e le incoraggia a compiere ulteriori progressi verso il rispetto integrale e permanente dei diritti umani, conformemente al loro dovere di garantire la sicurezza dei cittadini; sottolinea il calo del tasso di omicidi, sceso da 25 a 23,7 per 100 000 abitanti tra il 2019 e il 2020, come evidenziato dalla relazione dell'Alta Commissaria delle Nazioni Unite per i diritti umani; riconosce l'impegno del governo a favore della protezione dei leader sociali, dei difensori dei diritti umani, degli ex combattenti e delle comunità remote;

10.  esprime preoccupazione in relazione al fatto che finora gli ex guerriglieri non hanno fornito alcuna informazione sulle rotte del narcotraffico e sulle fonti di finanziamento che alimentano i gruppi criminali che attaccano i difensori, i leader e gli ex combattenti, nonostante siano obbligati a farlo; è altresì preoccupato per il fatto che il termine fissato per la consegna dei beni delle ex FARC-EP volti a risarcire le vittime è scaduto il 31 dicembre 2020, e che solo il 4 % dell'importo concordato è stato consegnato;

11.  incoraggia il governo ad adottare tutte le misure necessarie nell'attuale contesto economico al fine di promuovere cambiamenti strutturali, come raccomandato dalle Nazioni Unite, che contribuiscano a migliorare la situazione generale e a massimizzare il potenziale dell'accordo di pace nell'ottica di una evoluzione positiva della situazione dei diritti umani in Colombia; invita tali organizzazioni della società civile a cooperare per ripristinare una società riconciliata in Colombia;

12.  ribadisce che la violenza non è un metodo legittimo di lotta politica e invita quanti hanno condiviso tale convincimento ad accogliere la democrazia con tutte le sue implicazioni ed esigenze, a cominciare dall'abbandono definitivo delle armi e dalla difesa delle proprie idee e aspirazioni attraverso il rispetto delle norme democratiche e dello Stato di diritto; invita in tal senso l'ELN, classificato dall'UE come organizzazione terroristica, e i gruppi dissidenti delle FARC-EP a porre fine alle violenze e agli attacchi terroristici contro la popolazione in Colombia, nonché a impegnarsi con fermezza e determinazione, senza ulteriori ritardi, a favore della pace nel paese;

13.  sottolinea i progressi compiuti nella bonifica di 129 comuni dalle mine antipersona e la proroga al 2025 del termine per lo sminamento;

14.  elogia l'iniziativa rimarchevole e senza precedenti presa dalla Colombia di accordare uno status di protezione temporanea a circa 1 800 000 migranti venezuelani residenti nel paese, il che contribuirà a garantire l'esercizio e la protezione dei loro diritti umani e a ridurre le sofferenze umane dei migranti venezuelani presenti in Colombia, fornendo loro, nel contempo, opportunità per una migliore assistenza, anche in materia di vaccinazione contro la COVID-19, di protezione e di integrazione sociale; auspica che l'iniziativa dell'UE di appoggiare gli sforzi regionali per far fronte alla crisi migratoria apra la strada a un sostegno più forte in linea con la straordinaria solidarietà di cui la Colombia ha dato prova, e invita gli altri membri della comunità internazionale a unirsi per sostenere il paese in tale processo; sollecita il rafforzamento della risposta per trovare una soluzione politica e democratica alla crisi in Venezuela;

15.  invita la Commissione e il Consiglio europeo a raddoppiare il sostegno politico e finanziario fornito alla Colombia nel nuovo periodo di bilancio nel quadro dei nuovi strumenti di cooperazione;

16.  evidenzia il contributo dell'UE, in particolare mediante il Fondo europeo per la pace in Colombia, che concentra le proprie risorse sulla riforma rurale integrale e sul reinserimento, ponendo l'accento sui PDET e sulla formalizzazione della proprietà fondiaria;

17.  sottolinea il coinvolgimento del settore privato nel sostegno alle vittime, nel reinserimento, nella sostituzione delle colture illecite e nei 170 comuni interessati dai PDET; chiede che la Commissione rafforzi le sinergie tra l'accordo commerciale e i nuovi strumenti di cooperazione intesi a garantire l'accesso al mercato, agli scambi e agli investimenti europei, al fine di assicurare la sostenibilità dei progetti produttivi e il reddito dei beneficiari, nonché di ridurne la vulnerabilità alla criminalità e alle attività illecite;

18.  ritiene che l'efficace attuazione dell'accordo di pace del 2016, quale contributo alla pace e alla stabilità globali, rimarrà una priorità fondamentale per il rafforzamento delle relazioni bilaterali attraverso il memorandum d'intesa approvato dal Consiglio lo scorso gennaio; incoraggia, nella stessa ottica, una maggiore cooperazione tra l'UE e la Colombia al fine di migliorare le condizioni di vita dei cittadini colombiani e dell'UE attraverso il rafforzamento delle sinergie tra il partenariato commerciale UE-Colombia e l'accordo di pace; sostiene la proroga del mandato dell'inviato speciale per la pace in Colombia;

19.  incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, alla Presidenza di turno dell'UE, al vicepresidente della Commissione/alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, all'Assemblea parlamentare euro-latinoamericana, nonché al governo e al Congresso della Colombia.

(1) GU C 11 del 12.1.2018, pag. 79.
(2) GU L 354 del 21.12.2012, pag. 3.
(3) GU L 333 del 19.12.2015, pag. 3.

Ultimo aggiornamento: 26 luglio 2021Note legali - Informativa sulla privacy