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Procedura : 2021/2757(RSP)
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Ciclo del documento : B9-0369/2021

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B9-0369/2021

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PV 07/07/2021 - 23
CRE 07/07/2021 - 23

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PV 08/07/2021 - 11
PV 08/07/2021 - 19

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P9_TA(2021)0361

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Giovedì 8 luglio 2021 - Strasburgo
Istituzione di zone marine protette nell'Antartico e conservazione della biodiversità nell'Oceano australe
P9_TA(2021)0361B9-0369/2021

Risoluzione del Parlamento europeo dell'8 luglio 2021 sull'istituzione di zone marine protette nell'Antartico e la conservazione della biodiversità nell'Oceano australe (2021/2757(RSP))

Il Parlamento europeo,

–  visti l'Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile e i suoi Obiettivi di sviluppo sostenibile (OSS), in particolare gli OSS 13 e 14,

–  vista la Convenzione delle Nazioni Unite sulla diversità biologica (CBD),

–  vista la convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare (UNCLOS), in particolare la parte XII,

–  vista la Convenzione sulla conservazione delle risorse marine viventi in Antartide (convenzione CAMLR),

–  vista la relazione di valutazione globale sulla biodiversità e i servizi ecosistemici della piattaforma intergovernativa politica e scientifica per la biodiversità e i servizi ecosistemici (IPBES) del 31 maggio 2019,

–  viste la relazione speciale del Gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico (IPCC) in materia di oceani e criosfera nell'era dei cambiamenti climatici, del 24 settembre 2019, e la relazione speciale dell'IPCC sul riscaldamento globale di 1,5 °C dell'8 ottobre 2018,

–  vista la relazione dal titolo "Mission Starfish 2030: Restore our Ocean and Waters" (Missione stella marina 2030: far rivivere i nostri mari e le nostre acque) della missione Salute degli oceani, dei mari e delle acque costiere e interne della Commissione pubblicata il 22 settembre 2020,

–  vista la comunicazione della Commissione dell'11 dicembre 2019 dal titolo "Il Green Deal europeo" (COM(2019)0640),

–  vista la comunicazione della Commissione del 20 maggio 2020 intitolata "Strategia dell'UE sulla biodiversità per il 2030: riportare la natura nella nostra vita" (COM(2020)0380),

–  visto il discorso sullo stato dell'Unione pronunciato dalla Presidente della Commissione Ursula von der Leyen dinanzi al Parlamento europeo riunito in seduta plenaria il 16 settembre 2020,

–  vista la dichiarazione congiunta del 21° vertice UE-Cina del 9 aprile 2019,

–  visto il comunicato dei leader del G7 dal titolo "Il nostro programma comune di azione globale per ricostruire meglio" del 13 giugno 2021,

–  vista la dichiarazione del vertice UE-USA del 15 giugno 2021 dal titolo "Verso un partenariato transatlantico rinnovato",

–  vista la sua risoluzione del 28 novembre 2019 sull'emergenza climatica e ambientale(1),

–  vista la sua risoluzione del 15 gennaio 2020 sul Green Deal europeo(2),

–  vista la sua risoluzione del 9 giugno 2021 sulla strategia dell'UE sulla biodiversità per il 2030 - Riportare la natura nella nostra vita(3),

–  vista la sua risoluzione del 16 gennaio 2020 sulla 15a riunione della conferenza delle parti della convenzione sulla diversità biologica (COP15)(4),

–  vista la sua risoluzione del 25 marzo 2021 sugli effetti dei rifiuti marini sulla pesca(5),

–  visto il trattato sull'Antartide firmato il 1° dicembre 1959,

–  visto il protocollo di Madrid sulla protezione ambientale annesso al trattato sull'Antartide firmato il 4 ottobre 1991 (il "protocollo di Madrid"),

–  visto l'articolo 132, paragrafo 2, del suo regolamento,

A.  considerando che il buono stato ecologico dell'oceano è essenziale per preservare la biodiversità e garantire la continuità dei suoi servizi ecosistemici, quali l'assorbimento di CO2 e la produzione di ossigeno;

B.  considerando che l'Antartico e l'Oceano australe ospitano un ecosistema di flora e fauna estremamente ricco di specie selvatiche e che alcune specie sono incluse nella lista rossa dell'Unione internazionale per la conservazione della natura delle specie minacciate di estinzione o vulnerabili;

C.  considerando che l'oceano è essenziale per mitigare i cambiamenti climatici e che ha assorbito oltre il 90 % del calore intrappolato dalle nostre emissioni di biossido di carbonio; che costituisce il più grande pozzo di assorbimento del carbonio attivo al mondo, avendo catturato oltre il 30 % del carbonio di tali emissioni(6);

D.  considerando che dal 1989 al 2018 l'Antartico ha registrato un riscaldamento di 1,8 °C, un valore tre volte superiore alla media mondiale(7); che si prevede che la calotta polare della Groenlandia e dell'Antartico si scioglierà sempre più rapidamente per l'intera durata del XXI secolo e oltre;

E.  considerando che il krill antartico costituisce un elemento essenziale della catena alimentare per molti predatori marini (pinguini, balene, foche, pesci) nell'Oceano australe;

F.  considerando che la relazione speciale dell'IPCC in materia di oceani e criosfera nell'era dei cambiamenti climatici(8) illustra in che modo i meccanismi climatici dipendono dalla salute degli ecosistemi oceanici e marini, che sono attualmente colpiti dal riscaldamento globale, dall'inquinamento, dallo sfruttamento eccessivo della biodiversità marina, dall'acidificazione, dalla disossigenazione e dall'erosione costiera;

G.  considerando che le Nazioni Unite hanno proclamato il Decennio delle scienze oceaniche per lo sviluppo sostenibile (2021-2030) con l'obiettivo di promuovere le scienze oceaniche e di creare una conoscenza collettiva;

H.  considerando che il trattato sull'Antartide, che è entrato in vigore 60 anni fa il 23 giugno 1961, all'articolo IX chiede la protezione e la conservazione della flora e della fauna nell'Antartide; che gli sforzi da compiere a tal fine sono definiti dal protocollo di Madrid; che tale protocollo designa l'Antartide come una "riserva naturale dedicata alla pace e alla scienza" e stabilisce i principi fondamentali applicabili alle attività nell'Antartide;

I.  considerando che l'Unione europea e i suoi Stati membri, l'Australia, la Norvegia, il Regno Unito e l'Uruguay sono stati affiancati il 28 aprile 2021 dagli Stati Uniti e dalla Nuova Zelanda quali sostenitori della proposta di istituire due zone marine protette nell'Oceano australe (antartico), nell'Antartico orientale e nel mare di Weddell;

J.  considerando che sono in corso negoziati in seno alla Commissione per la conservazione delle risorse marine viventi dell'Antartide (CCAMLR) al fine di istituire queste due nuove zone marine protette, che avrebbero una superficie complessiva di circa 3 milioni di km2; che l'approvazione di queste zone marine protette contribuirebbe alla realizzazione degli impegni assunti dall'UE e a livello mondiale per la protezione della biodiversità marina;

K.  considerando che le zone marine protette sono uno strumento importante per proteggere gli ecosistemi oceanici, in quanto possono aumentare la diversità e l'abbondanza delle specie rafforzando al contempo la resilienza degli oceani agli impatti ambientali, inclusi i cambiamenti climatici;

L.  considerando che i leader del G7 hanno espresso il loro pieno sostegno all'impegno della CCAMLR di sviluppare un sistema rappresentativo di zone marine protette nella zona della convenzione CCAMLR nell'Oceano australe sulla base delle migliori conoscenze scientifiche disponibili;

M.  considerando che l'UE e gli Stati Uniti hanno espresso il loro pieno impegno a promuovere un quadro globale efficace e ambizioso per la biodiversità post-2020 nel quadro della Convenzione sulla diversità biologica e il loro pieno sostegno alla designazione di nuove zone marine protette nell'Oceano Australe continuando a cooperare per promuovere l'economia blu sostenibile, la pesca sostenibile e la prevenzione della pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata (INN);

N.  considerando che il Parlamento ha espresso un forte sostegno a favore di un'azione ambiziosa volta a proteggere e ripristinare la biodiversità marina, in particolare nella sua risoluzione sulla strategia dell'UE sulla biodiversità per il 2030 - Riportare la natura nella nostra vita e nella sua risoluzione sulla 15a riunione della Conferenza delle parti della convenzione sulla diversità biologica (COP15);

O.  considerando che il Parlamento ha invitato la Commissione a promuovere un ambizioso modello di governance internazionale sulla biodiversità marina al di fuori delle giurisdizioni nazionali e a riconoscere tutti i mari e gli oceani come un bene comune globale; che ha invitato inoltre l'UE a insistere per l'adozione di un ambizioso trattato globale sugli oceani per proteggere la biodiversità marina nelle zone al di fuori della giurisdizione nazionale in tutto il mondo nella prossima sessione della Conferenza intergovernativa sulla biodiversità al di fuori della giurisdizione nazionale;

P.  considerando che sono in corso negoziati in seno alle Nazioni Unite per un accordo di attuazione volto a proteggere la diversità biologica marina nelle zone non soggette a giurisdizione nazionale nel quadro dell'UNCLOS, che prevede l'istituzione di zone marine protette in alto mare;

1.  sottolinea che l'Antartide e l'Oceano Australe contengono ecosistemi e biodiversità di eccezionale valore e importanza scientifica e che il mare di Weddell è fondamentale per la circolazione oceanica globale e per il clima mondiale; sottolinea l'importanza di garantirne la loro rapida ed efficace protezione;

2.  esprime il suo pieno sostegno agli sforzi compiuti dall'Unione europea e dai suoi Stati membri, dall'Australia, dalla Norvegia, dal Regno Unito, dall'Uruguay, dagli Stati Uniti e dalla Nuova Zelanda per istituire due nuove zone marine protette nell'Antartico orientale e nel mare di Weddell nell'Oceano Antartico; invita la Commissione e gli Stati membri, in vista della riunione annuale della CCAMLR del 2021, a intensificare i loro sforzi bilaterali e multilaterali per garantire il sostegno riguardo all'istituzione di tali zone marine protette nei prossimi mesi e, in particolare, a concentrarsi sui membri della CCAMLR che si sono dichiarati contrari alle proposte relative alle zone marine protette;

3.  ricorda che, secondo la strategia sulla biodiversità per il 2030, l'UE dovrebbe fare leva sulla propria influenza diplomatica e sulle proprie capacità di mobilitazione per favorire la conclusione di un accordo sulla designazione di vaste zone marine protette nell'Oceano Australe;

4.  ricorda l'impegno dell'Unione in materia di protezione dell'ambiente marino volto a proteggere giuridicamente almeno il 30 % dell'area marina dell'UE, compresa la rigorosa protezione del 10 % dei suoi mari; ricorda che l'UE dovrebbe garantire che il quadro globale post-2020 includa obiettivi globali ambiziosi per il 2030, in linea con gli impegni dell'UE; ribadisce inoltre la sua posizione secondo cui l'UE dovrebbe fungere da leader globale e insistere su un elevato livello di ambizione, commisurata alla propria o superandola, durante i negoziati per il quadro globale, che dovrebbe includere obiettivi di ripristino e protezione globali giuridicamente vincolanti di almeno il 30 % entro il 2030; sottolinea che le aree protette devono essere protette in modo efficace;

5.  ricorda l'impegno della CCAMLR volto a creare un sistema rappresentativo di zone marine protette nella zona della convenzione CAMLR entro il 2012 che protegga esempi rappresentativi di ecosistemi, biodiversità e habitat marini;

6.  sottolinea che il protocollo di Madrid vieta le attività connesse alle risorse minerarie dell'Antartico tranne che a fini di ricerca scientifica; chiede che questa disposizione fondamentale sia mantenuta nei futuri accordi;

7.  sottolinea che l'isolamento geografico dell'Oceano Australe rende complesse e difficili le operazioni di monitoraggio nella zona della convenzione CAMLR;

8.  sottolinea che oltre l'80 % dei fondali marini rimane inesplorato(9) e che è necessaria un'ulteriore ricerca oceanografica, in particolare per quanto riguarda gli impatti dell'inquinamento e dei cambiamenti climatici sugli ecosistemi;

9.  invita la Commissione e gli Stati membri, insieme ai partner globali, a rafforzare la rete delle zone marine protette a livello globale attraverso una migliore gestione, una migliore pianificazione territoriale, le valutazioni e l'applicazione delle norme al fine di aumentare la coerenza ecologica e la connettività delle zone marine protette;

10.  sottolinea che le attività di pesca INN rappresentano una minaccia considerevole per la pesca sostenibile e la resilienza degli ecosistemi marini;

11.  sottolinea che il turismo nell'Antartico deve essere praticato in modo sostenibile; invita pertanto la CCAMLR a garantire che il turismo sia effettuato in tal modo e che non abbia un impatto negativo sull'ecosistema;

12.  sottolinea che l'istituzione di queste due nuove zone marine protette rappresenterebbe un importante contributo alla dimensione globale della strategia dell'UE sulla biodiversità; invita la Commissione e gli Stati membri a utilizzare l'istituzione di tali zone marine protette come base nei negoziati globali nel quadro della Convenzione sulla diversità biologica in occasione della Conferenza delle Nazioni Unite sulla biodiversità (COP15) a Kunming (Cina);

13.  osserva che l'istituzione di zone marine protette con una copertura di oltre 3 milioni di km2 nell'Antartico orientale e nel mare di Weddell creerebbe una delle più vaste zone di protezione marina della storia;

14.  incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, al vicepresidente della Commissione europea/alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza nonché agli Stati membri della CCAMLR.

(1) GU C 232 del 16.6.2021, pag. 28.
(2) Testi approvati, P9_TA(2020)0005.
(3) Testi approvati, P9_TA(2021)0277.
(4) Testi approvati, P9_TA(2020)0015.
(5) Testi approvati, P9_TA(2021)0096.
(6) Bindoff, N. et al., 'Observations: Oceanic Climate Change and Sea Level', Climate Change 2007: The Physical Science Basis. Contribution of Working Group I to the Fourth Assessment Report of the Intergovernmental Panel on Climate Change ("Osservazioni: cambiamenti climatici oceanici e livello dei mari", Cambiamenti climatici 2007: fondamento della scienza fisica. Contributo del gruppo di lavoro I alla quarta relazione di valutazione del Gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico), Cambridge University Press, Cambridge, Regno Unito e New York, NY, USA, 2007. https://www.ipcc.ch/site/assets/uploads/2018/02/ar4-wg1-chapter5-1.pdf; Rhein, M. et al., 'Observations: Ocean', Climate Change 2013: The Physical Science Basis. Contribution of Working Group I to the Fifth Assessment Report of the Intergovernmental Panel on Climate Change ("Osservazioni: oceani", Cambiamenti climatici 2013: fondamento della scienza fisica. Contributo del gruppo di lavoro I alla quinta relazione di valutazione del Gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico, Cambridge University Press, Cambridge, Regno Unito e New York, NY, USA, 2013; https://www.ipcc.ch/site/assets/uploads/2018/02/WG1AR5_Chapter03_FINAL.pdf; Cheng L, et al., 2019, 'Record-Setting Ocean Warmth Continued in 2019' ("Il riscaldamento senza precedenti degli oceani è proseguito nel 2019"), Advances in Atmospheric Sciences, Vol. 37, febbraio 2020. https://link.springer.com/article/10.1007/s00376-020-9283-7
(7) Kyle R. Clem, Ryan L. Fogt, John Turner, Benjamin R. Lintner, Gareth J. Marshall, James R. Miller, James A. Renwick, 'Record warming at the South Pole during the past three decades' ("Livelli record di riscaldamento del Polo sud negli ultimi trent'anni"), Nature Climate Change, 2020; DOI: 10.1038/s41558-020-0815-z.
(8) IPCC Special Report on the Ocean and Cryosphere in a Changing Climate. Summary for Policymakers (Relazione speciale dell'IPCC in materia di oceani e criosfera nell'era dei cambiamenti climatici. Sintesi per i responsabili politici), 2019. https://www.ipcc.ch/srocc/chapter/summary-for-policymakers/
(9) National Ocean Service, 2021: https://oceanservice.noaa.gov/facts/exploration.html#:~:text=More%20than%20eighty%20percent%20of,the%20mysteries%20of%20the%20deep

Ultimo aggiornamento: 11 novembre 2021Note legali - Informativa sulla privacy