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Procedura : 2020/2120(INI)
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Ciclo del documento : A9-0241/2021

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A9-0241/2021

Discussioni :

PV 13/09/2021 - 21
CRE 13/09/2021 - 20
CRE 13/09/2021 - 21

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PV 14/09/2021 - 11
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P9_TA(2021)0368

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Martedì 14 settembre 2021 - Strasburgo
Verso un rafforzamento del partenariato con le regioni ultraperiferiche dell'Unione
P9_TA(2021)0368A9-0241/2021

Risoluzione del Parlamento europeo del 14 settembre 2021 sul tema "Verso un rafforzamento del partenariato con le regioni ultraperiferiche dell'Unione" (2020/2120(INI))

Il Parlamento europeo,

–  visto l'articolo 349 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE),

–  vista l'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, come pure gli obiettivi di sviluppo sostenibile (OSS), quale adottata il 25 settembre 2015 dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite,

–  visto l'accordo adottato il 12 dicembre 2015 a Parigi in occasione della 21a Conferenza delle Parti della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP21) ("l'accordo di Parigi"), in particolare l'articolo 7, paragrafo 2, e l'articolo 11, paragrafo 2, che riconoscono la dimensione locale, infranazionale e regionale dei cambiamenti climatici e dell'azione per il clima,

–   viste la relazione speciale sul riscaldamento globale di 1,5 ºC, la quinta relazione di valutazione e la relazione di sintesi del gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico (IPCC), la relazione speciale dell'IPCC in materia di cambiamenti climatici e suolo e la relazione speciale dell'IPCC sull'oceano e la criosfera nell'era dei cambiamenti climatici,

–  visto l'accordo concluso il 15 aprile 2021 tra l'Unione europea e l'Organizzazione degli Stati dell'Africa, dei Caraibi e del Pacifico,

–  visto il nuovo quadro finanziario pluriennale (QFP) dell'Unione europea per il periodo 2021‑2027, approvato dal Parlamento europeo e dal Consiglio nel dicembre 2020,

–  viste la comunicazione della Commissione del 24 febbraio 2021, dal titolo "Plasmare un'Europa resiliente ai cambiamenti climatici – La nuova strategia dell'UE di adattamento ai cambiamenti climatici" (COM(2021)0082), e la relativa valutazione d'impatto e di vulnerabilità delle regioni ultraperiferiche dell'Unione europea,

–  vista la comunicazione della Commissione del 20 maggio 2020, dal titolo "Strategia dell'UE sulla biodiversità per il 2030 – Riportare la natura nella nostra vita" (COM(2020)0380),

–  vista la relazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo, al Comitato delle regioni e alla Banca europea per gli investimenti, del 23 marzo 2020, relativa all'attuazione della comunicazione della Commissione "Un partenariato strategico rinnovato e rafforzato con le regioni ultraperiferiche dell'UE" (COM(2020)0104),

–  vista la comunicazione della Commissione dell'11 dicembre 2019, dal titolo "Il Green Deal europeo" (COM(2019)0640),

–  vista la comunicazione della Commissione del 24 ottobre 2017, dal titolo "Un partenariato strategico rinnovato e rafforzato con le regioni ultraperiferiche dell'UE" (COM(2017)0623),

–  vista la comunicazione della Commissione del 20 giugno 2012, dal titolo "Regioni ultraperiferiche dell'Unione europea: verso una partnership per la crescita intelligente, sostenibile ed inclusiva" (COM(2012)0287),

–  vista la comunicazione della Commissione del 17 ottobre 2008, dal titolo "Le regioni ultraperiferiche: un'opportunità per l'Europa" (COM(2008)0642),

–  vista la comunicazione della Commissione del 12 settembre 2007, dal titolo "Strategia per le regioni ultraperiferiche: realizzazioni e prospettive" (COM(2007)0507),

–  vista la comunicazione della Commissione del 26 maggio 2004, dal titolo "Un partenariato più forte per le regioni ultraperiferiche" (COM(2004)0343),

–   vista la comunicazione della Commissione del 5 marzo 2020, dal titolo "Un'Unione dell'uguaglianza: la strategia per la parità di genere 2020-2025" (COM(2020)0152),

–  viste le conclusioni del Consiglio, del 23 ottobre 2020, sulla strategia dell'UE sulla biodiversità per il 2030,

–  vista la Convenzione delle Nazioni Unite sulla diversità biologica,

–  viste le conclusioni del Consiglio, del 19 novembre 2019, sugli oceani e i mari,

–  visto il parere del Comitato europeo delle regioni, del 10 dicembre 2020, relativo alla relazione della Commissione europea sull'attuazione di un partenariato strategico rinnovato con le regioni ultraperiferiche dell'UE (2021/C 37/10),

–  viste le dichiarazioni dei presidenti delle regioni ultraperiferiche, in particolare quella adottata in occasione della XXV Conferenza dei presidenti delle regioni ultraperiferiche dell'Unione europea tenutasi a Mayotte il 26 e il 27 novembre 2020,

–  vista la dichiarazione comune della Conferenza dei presidenti delle regioni ultraperiferiche dell'Unione europea in esito alla riunione intersessione del 3 maggio 2021,

–  vista la sua risoluzione del 17 aprile 2020 sull'azione coordinata dell'UE per lottare contro la pandemia di COVID-19 e le sue conseguenze(1),

–  vista la sua risoluzione del 15 gennaio 2020 sul Green Deal europeo(2),

–  vista la sua risoluzione del 13 giugno 2018 sulla politica di coesione e l'economia circolare,

–  vista la sua risoluzione del 28 novembre 2019 sull'emergenza climatica e ambientale(3),

–  vista la sua risoluzione del 14 marzo 2019 sul cambiamento climatico: visione strategica europea a lungo termine per un'economia prospera, moderna, competitiva e climaticamente neutra in conformità dell'accordo di Parigi(4),

–  visto lo studio del Parlamento europeo pubblicato nel 2021, dal titolo "Politica di coesione e cambiamenti climatici",

–  vista la sua risoluzione del 6 luglio 2017 sulla promozione della coesione e dello sviluppo nelle regioni ultraperiferiche dell'UE: applicazione dell'articolo 349 TFUE(5),

–  vista la sua risoluzione del 27 aprile 2017 sulla gestione delle flotte di pesca nelle regioni ultraperiferiche(6),

–  vista la sua risoluzione del 26 febbraio 2014 sull'ottimizzazione dello sviluppo del potenziale delle regioni ultraperiferiche mediante la creazione di sinergie tra i Fondi strutturali e gli altri programmi dell'Unione europea(7),

–  vista la sua risoluzione del 18 aprile 2012 sul ruolo della politica di coesione nelle regioni ultraperiferiche dell'Unione europea nel contesto della strategia "Europa 2020"(8),

–  visto l'articolo 54 del suo regolamento,

–  vista la relazione della commissione per lo sviluppo regionale (A9-0241/2021),

A.  considerando l'importanza del Green Deal europeo, del principio del "non arrecare un danno significativo", degli OSS e dell'accordo di Parigi;

B.  considerando l'importanza dei principi sanciti dal pilastro europeo dei diritti sociali, in particolare il contributo di quest'ultimo a favore dell'eliminazione delle disuguaglianze, della promozione della parità di genere e dell'integrazione della dimensione di genere;

C.  considerando che le regioni ultraperiferiche (RUP) appartengono a tre Stati membri, sono al momento nove – Guyana francese, Guadalupa, Riunione, Mayotte, Martinica e Saint-Martin (Francia), Azzorre e Madera (Portogallo) e Isole Canarie (Spagna) – suddivise tra due oceani, l'Oceano Atlantico e l'Oceano Indiano, e contano oltre 4,8 milioni di abitanti;

D.  considerando che l'80 % della biodiversità europea si trova nelle RUP e nei paesi e territori d'oltremare (PTOM) europei e che tali territori hanno un valore strategico dal punto di vista della geopolitica della conservazione della biodiversità mondiale;

E.  considerando che le RUP accrescono la dimensione marittima dell'Unione europea, costituendo il primo spazio marittimo mondiale con oltre 25 milioni di km2 di zona economica esclusiva (ZEE) e offrendo importanti opportunità economiche;

F.  considerando che le RUP subiscono l'inquinamento marino più di qualsiasi altra regione continentale europea in ragione della loro insularità, con conseguenze per il loro sviluppo in termini ambientali ed economici;

G.  considerando che, nelle RUP, il tasso di abbandono scolastico dei giovani di età compresa tra i 18 e i 24 anni è superiore al 20 %, un dato sensibilmente più elevato rispetto alla media dell'Unione europea, pari al 10 %(9);

H.  considerando che le RUP custodiscono uno straordinario patrimonio culturale che contribuisce ad accrescere l'influenza dell'Europa e rafforza il suo "soft power" nel mondo, e che la comunicazione della Commissione adottata nel 2017 ha individuato nella cultura un aspetto importante e un elemento di differenziazione delle RUP;

I.  considerando che l'attuale crisi COVID-19 ha messo in luce in maniera preoccupante le economie già vulnerabili delle RUP e che tale crisi, come pure la Brexit, avrà conseguenze a lungo termine a livello sociale, economico, ambientale, territoriale e culturale;

J.  considerando che la crisi sanitaria ha altresì esacerbato le fragilità dei servizi sanitari regionali delle RUP, con l'imposizione di misure di lotta alla pandemia alquanto rigide in tali regioni;

K.  considerando che diversi settori dell'economia blu, in particolare il turismo costiero e marittimo, rischiano di essere colpiti dalla crisi attuale dovuta alla pandemia;

TITOLO 1: consolidare i progressi, gestire le fragilità e far leva sui punti di forza per porre le RUP al centro dell'azione europea

1.  accoglie con favore la relazione della Commissione del marzo 2020 nella quale viene stilato un primo bilancio dell'attuazione del partenariato strategico rinnovato e rafforzato con le RUP, lanciato nell'ottobre 2017, e degli sforzi compiuti sia dalle RUP e dagli Stati membri interessati che dalle istituzioni europee per concretizzare tale partenariato; chiede che tali progressi siano consolidati nella nuova strategia dell'Unione per tali regioni;

2.  sottolinea i numerosi risultati ottenuti per le RUP nel contesto del nuovo QFP 2021-2027, in termini sia di bilancio che legislativi, attraverso disposizioni specifiche nell'ambito dei Fondi strutturali e dei programmi orizzontali, e si compiace delle misure aggiuntive per RUP adottate nel quadro del piano europeo di ripresa "Next generation EU"; insiste sulla necessità di considerare l'articolo 349 TFUE in combinato con l'articolo 7 per consentire di applicare, nell'attuazione del diritto europeo, un approccio differenziato per le RUP che tenga pienamente conto delle loro caratteristiche e dei loro vincoli strutturali, conformemente alla sentenza della Corte di giustizia del 15 dicembre 2015;

3.  prende atto con soddisfazione della proroga e del mantenimento fino al 2027 di diverse deroghe fiscali per le RUP (imposta AIEM – Arbitrio sobre Importaciones y Entregas de Mercancías en las Islas Canarias – applicabile alle Isole Canarie, dazi di mare, aliquote fiscali ridotte sui liquori, il rum e le acquaviti delle Azzorre e di Madera, nonché sui rum tradizionali dei dipartimenti d'oltremare (DOM)); rammenta l'importanza di mantenere gli strumenti basati sull'articolo 349 TFUE per le RUP, che devono conciliare il duplice imperativo di tutelare la produzione locale e di contrastare il carovita, garantendo nel contempo che i cittadini delle RUP siano ben informati sull'attuazione di tali strumenti;

4.  incoraggia i servizi della Commissione, come pure le autorità nazionali e regionali, a trovare il giusto equilibrio tra il controllo legittimo e indispensabile dell'utilizzo dei fondi europei e la semplificazione e l'aumento della flessibilità delle norme amministrative necessarie alla loro modernizzazione e ottimizzazione, in modo da incoraggiare le iniziative locali;

A.Rendere sistematico un "riflesso RUP europeo"

5.  auspica che in seno alle istituzioni europee sia reso sistematico un "riflesso RUP" basato sull'adozione di un approccio trasversale e integrato in relazione alla realtà e alle sfide delle RUP in tutte le politiche pubbliche europee;

6.  invita la Commissione, nella sua veste di "custode dei trattati", a rendere l'unità RUP della DG REGIO la "custode della corretta applicazione dell'articolo 349 TFUE" e a prevedere la creazione di una direzione a pieno titolo, che abbia legami diretti con i "referenti RUP" delle altre direzioni generali;

7.  sollecita il Consiglio a istituire un comitato speciale "RUP", sul modello del comitato speciale Agricoltura, con l'obiettivo di monitorare l'integrazione delle priorità e delle realtà delle RUP nelle diverse iniziative e normative europee;

8.  chiede la creazione di un posto di "relatore permanente RUP" per rafforzare il controllo esercitato dal Parlamento europeo sull'applicazione corretta dell'articolo 349 TFUE nelle politiche pubbliche europee;

B.Informare e comunicare meglio

9.  chiede l'attuazione di una vera e propria strategia di comunicazione che miri nello specifico a coinvolgere i giovani e a informarli delle possibilità offerte dall'Unione nonché a sensibilizzarli in merito all'utilità dell'Europa nella vita di tutti i giorni; chiede che sia istituito un ufficio della Commissione in ciascuna RUP, in considerazione della natura arcipelagica di molte di queste regioni, dei loro territori multiformi e del loro isolamento l'una dall'altra;

10.  raccomanda un migliore utilizzo delle diverse piattaforme per lo scambio di informazioni tra amministrazioni, come il programma TAIEX-REGIO PEER 2 PEER per i fondi di coesione o TAIEX-EIR PEER 2 PEER in materia ambientale, o ancora la piattaforma dedicata agli attori europei dell'economia circolare;

11.  suggerisce di creare un "Erasmus" per le amministrazioni che gestiscono i fondi europei nelle RUP, in modo da garantire la condivisione di buone pratiche e di esempi per ottimizzare l'utilizzo dei fondi di coesione;

12.  insiste sull'importanza della pagina web(10) dedicata ai dati statistici sulle RUP (Eurostat), realizzata in cooperazione con i servizi di statistica del Portogallo, della Spagna, della Francia e delle RUP; si rammarica per la mancanza di dati esaustivi su Saint-Martin, il che rende impossibile procedere ad analisi complete e comparative di tutte le RUP, esorta la Commissione, in particolare Eurostat, a raccogliere dati affidabili, aggregati e aggiornati su tutte le RUP, che consentano di realizzare analisi settoriali, nonché a valutare l'incidenza dell'attuazione delle politiche europee nelle RUP;

C.Plasmare il futuro

13.  chiede che le RUP siano maggiormente integrate nelle discussioni della Conferenza sul futuro dell'Europa, in particolare attraverso la Conferenza dei presidenti delle RUP, al fine di apportare una prospettiva ultraperiferica e garantire l'applicazione effettiva dell'articolo 349 TFUE nei diversi programmi e nelle diverse politiche futuri dell'Unione europea;

14.  sottolinea che il dialogo con i cittadini è un elemento fondamentale per favorire la vicinanza e costruire ponti tra le RUP e le istituzioni europee; chiede in tale contesto alla Commissione di intensificare tale dialogo, segnatamente nelle RUP;

15.  invita la Commissione a collaborare alla definizione di una nuova strategia per e con le RUP, che risponda alle realtà locali e alle esigenze e rispecchi le raccomandazioni del Parlamento europeo, e che sia basata sul rispetto delle specificità, il consolidamento delle realizzazioni e l'ottimizzazione degli strumenti esistenti, sull'innovazione nonché sulla valorizzazione delle RUP in quanto "territori di soluzioni";

16.  raccomanda la definizione di un vero e proprio piano d'azione per questo nuovo partenariato strategico, con la partecipazione delle principali parti interessate, in particolare le autorità pubbliche nazionali, regionali e locali, gli attori economici e sociali, la società civile, il mondo universitario e le organizzazioni non governative;

17.  chiede che la nuova strategia e il relativo piano d'azione siano attuati il prima possibile al fine di contribuire alla ripresa economica e sociale nelle RUP;

TITOLO 2: investire in posti di lavoro dignitosi, consolidare la solidarietà e dare priorità ai giovani

18.  è consapevole del fatto che le RUP offrono all'Unione la possibilità di concepire progetti pilota in risposta alle sfide socioeconomiche e climatiche, ma che tale dinamica rende necessario accelerare il recupero dei ritardi legati agli svantaggi strutturali, nonché consolidare e salvaguardare gli strumenti di compensazione degli svantaggi strutturali legati alla lontananza e all'insularità, indispensabili per una piena ed equa integrazione delle RUP nello spazio europeo;

A.Consolidare la solidarietà

19.  invita la Commissione, gli Stati membri e le RUP a rendere la lotta contro la povertà, la disoccupazione e l'emarginazione sociale – anche per quanto riguarda le persone con disabilità – una priorità della solidarietà europea, investendo nel contempo nell'istruzione e nella formazione, come pure in attività del futuro incentrate sull'innovazione, segnatamente quella sociale, sulla riconversione e sulla diversificazione;

20.  ritiene che la politica di coesione dovrebbe valorizzare maggiormente le donne che vivono nelle RUP e promuovere la parità di genere nonché un'attuazione effettiva della strategia dell'Unione in materia di uguaglianza tra le donne e gli uomini nelle RUP;

21.  pone in evidenza l'importante ruolo svolto dall'economia sociale e solidale nelle RUP, che collabora con le autorità pubbliche regionali e locali nella lotta contro i vincoli legati all'ultraperifericità, la povertà e l'emarginazione sociale, così come nella creazione di occupazione e nello sviluppo di iniziative in tali regioni, in linea con le diverse strategie europee; chiede il riconoscimento di questa situazione a livello europeo e chiede che detto settore non profit abbia accesso diretto alle sovvenzioni europee;

B.Tutelare la salute

22.  sottolinea che le specificità delle RUP le rendono maggiormente vulnerabili a ciò che accade nel mondo, come nel caso della pandemia di COVID-19; chiede pertanto di trarre ogni possibile insegnamento da questa crisi e di tenere conto della situazione particolare delle RUP rispetto a futuri eventi di questo tipo;

23.  propone di creare un centro di ricerca dedicato alle malattie infettive tropicali e alle patologie particolarmente presenti nelle RUP, come il diabete, l'obesità o ancora alcuni tipi di cancro, nonché l'impiego dei fondi necessari per colmare i ritardi in termini di assistenza sanitaria nelle RUP;

24.  suggerisce di lanciare un progetto pilota sul modello dell'azione preparatoria BEST a sostegno del lavoro sulle piante medicinali nelle RUP;

C.Giovani: una priorità in termini di azioni e risultati

25.  ribadisce che, nelle RUP, la forza dei giovani è un'importante risorsa spesso non sufficientemente valorizzata, che dovrebbe costituire un asse prioritario per la ricerca di soluzioni concrete attraverso la mobilitazione massiccia di fondi europei per l'istruzione, la formazione e l'accompagnamento, l'alloggio e posti di lavoro dignitosi e di qualità per i giovani;

26.  evidenzia, a tale riguardo, che nelle RUP è necessario dare priorità agli investimenti in tutti i livelli di insegnamento e nella formazione lungo tutto l'arco della vita, in modo da contrastare l'abbandono scolastico; esorta la Commissione a considerare l'insegnamento un "obiettivo prioritario" dello sviluppo delle RUP, aiutando le autorità pubbliche regionali e locali a definire politiche pubbliche che stimolino i giovani e offrano loro nuove opportunità interessanti in materia di istruzione, formazione, qualificazione e riqualificazione, a livello locale e regionale, in particolare nel campo digitale, sia in presenza che a distanza, in modo da costruire un percorso di competenze riconosciute;

27.  incoraggia la mobilitazione dei fondi europei al fine di creare, da una parte, "campus d'eccellenza" nei bacini geografici delle RUP favorendo l'interconnessione tra gli istituti scolastici, le università e i centri di formazione delle RUP, e, dall'altra, centri di ricerca per studiare e conoscere meglio la biodiversità delle RUP;

28.  ricorda, in considerazione del tasso di disoccupazione giovanile nelle RUP, la necessità di creare strumenti specifici, in particolare attraverso l'iniziativa a favore dell'occupazione giovanile; accoglie con favore, a tale riguardo, la creazione di una dotazione supplementare per le RUP a titolo dell'FSE+ 2021-2027 e chiede alle regioni interessate di sfruttare questa nuova fonte di finanziamento a sostegno dell'occupabilità, della mobilità e della formazione nelle RUP;

29.  invita la Commissione a sostenere l'occupazione giovanile nelle RUP mediante la creazione di uno sportello unico digitale che sia in contatto con il settore privato, le università e le autorità locali, in modo da aiutare nella ricerca del primo impiego nonché nella creazione o nel rilevamento di imprese nelle RUP;

D.Rafforzare l'integrazione della realtà delle RUP nel programma Erasmus+

30.  chiede che, nell'esecuzione del programma Erasmus+, sia offerto il massimo sostegno agli studenti delle RUP, prevedendo, se del caso, un contributo finanziario supplementare per coprire le spese di viaggio effettive, e che siano promossi la mobilità nei paesi terzi della zona geografica, culturale e storica di ciascuna RUP nonché gli scambi intra-RUP;

31.  insiste inoltre sulla necessità di rafforzare la partecipazione delle RUP a tutte le azioni del programma Erasmus+ e di promuovere solidi scambi in termini di cooperazione e mobilità tra gli istituti d'istruzione, sociali e sportivi;

TITOLO 3: sviluppare una crescita sostenibile ed equa, realizzare un'economia verde e blu e far emergere nuove professioni a favore dell'obiettivo della neutralità climatica per il 2050

32.  sottolinea l'importanza di incoraggiare le iniziative locali sostenendo tutte le imprese produttive delle RUP, con un'attenzione particolare per le micro, piccole e medie imprese nonché per i settori del turismo, dell'artigianato, della cultura, dell'industria, dell'edilizia e del digitale; insiste sulla necessità di realizzare investimenti innovativi, sostenibili e resilienti;

33.  incoraggia le RUP a collegarsi alla rete "Local 2030" e a mettere a punto quadri di valutazione dello sviluppo sostenibile per condividere meglio le loro soluzioni;

34.  ribadisce la necessità di migliorare l'attrattiva delle professioni legate all'agricoltura, all'allevamento, alla pesca, al mare e all'ambiente nelle RUP, in considerazione della loro natura strutturante a livello economico, sociale e ambientale, offrendo un sostegno costante ai più giovani;

A.Politica agricola ed economia verde

35.  evidenzia la necessità di integrare le specificità e i modelli agricoli delle RUP nei piani strategici e nella gestione dei programmi di sviluppo rurale della PAC ai fini di un approccio più regionalizzato e flessibile;

36.  chiede il mantenimento o il rafforzamento degli strumenti specifici e delle dotazioni finanziarie del programma POSEI al fine di conseguire gli obiettivi in materia di autosufficienza alimentare, transizione agroecologica, crescita verde, diversificazione e capacità di risposta alle crisi del mercato nelle RUP; ricorda che, contrariamente agli altri pagamenti effettuati a titolo della PAC, gli importi del programma POSEI non sono stati adeguati all'inflazione;

37.  segnala che il programma POSEI è essenziale per promuovere la coesione economica e sociale nell'Unione, per il mantenimento dell'ambiente rurale e per la lotta contro lo spopolamento delle RUP, e pone in evidenza, a tale riguardo, la valutazione positiva del programma POSEI realizzata dalla Commissione;

38.  constata che la fine delle quote e dei prezzi garantiti avviata dalla riforma dell'Organizzazione comune del mercato dello zucchero nel 2005 ha indebolito i produttori di canna da zucchero delle RUP; insiste sulla necessità di mantenere l'insieme dei dispositivi specifici attuati nel quadro dell'articolo 349 TFUE per consentire la competitività sostenibile di questo settore; chiede l'istituzione di un meccanismo di sostegno a favore dei coltivatori di canna da zucchero in caso di ribasso dei prezzi mondiali dello zucchero;

39.  invita la Commissione ad aumentare le risorse previste per le campagne di promozione, sensibilizzazione e valorizzazione dei sistemi di qualità dell'Unione, in particolare:

   i) i prodotti a denominazione d'origine protetta (DOP), a indicazione geografica protetta (IGP) e riconosciuti come specialità tradizionale garantita (STG), nonché i sistemi di certificazione volontaria;
   ii) i metodi di produzione biologica;
   iii) i loghi destinati ai prodotti agricoli di qualità specifici delle RUP;

40.  sostiene la strategia "Dal produttore al consumatore", che impone ulteriori limiti all'impiego di prodotti fitosanitari nell'Unione, ma sottolinea la necessità di tenere conto delle specificità delle colture tropicali e subtropicali nelle RUP e di fornire assistenza nell'ambito di tale transizione;

41.  ribadisce infine l'importanza di mantenere il tasso di cofinanziamento per le RUP all'85 % nel quadro del FEASR, in particolare al fine di ripristinare, preservare e rafforzare la biodiversità nell'agricoltura e nella silvicoltura, nonché di promuovere lo sviluppo delle zone rurali nelle RUP;

B.Politica della pesca ed economia blu

42.  ribadisce il ruolo fondamentale dell'economia blu nelle RUP e per tali regioni; chiede la messa a punto di soluzioni basate sulla natura e sottolinea la necessità di rispettare l'equilibrio tra le risorse oceaniche e lo sviluppo delle attività marittime;

43.  invita la Commissione ad avviare nelle RUP progetti pilota incentrati sull'economia blu e la relativa formazione, al fine di conferire a tali regioni una posizione di primo piano nella governance degli oceani, e a sostenere l'innovazione e la ricerca, anche per quanto riguarda i materiali idro-biodegradabili, in vista della transizione verso un'economia circolare, senza tuttavia considerare detti materiali come una soluzione all'inquinamento marino;

44.  invita a rafforzare i meccanismi specifici nel quadro della politica comune della pesca attraverso il Fondo europeo per la pesca marittima e l'acquacoltura (FEAMPA) per conseguire l'obiettivo dell'autonomia alimentare e sostenere la crescita blu delle RUP, in particolare fornendo soluzioni efficaci e pragmatiche per il trasporto dei prodotti della pesca delle RUP, affinché arrivino rapidamente e in condizioni ottimali ai loro mercati chiave;

45.  esprime preoccupazione per lo stato di degrado e invecchiamento in cui versano talvolta le flotte pescherecce nelle RUP e per l'impatto di tale pericolo sui pescatori e sull'ambiente; ricorda che, in tali regioni, l'attività di pesca si basa in larga misura su pratiche tradizionali e deplora pertanto che il rinnovo delle flotte artigianali delle RUP non sia ammissibile al sostegno offerto dalla FEAMPA per il periodo 2021-2027, anche qualora vi sia un equilibrio tra capacità e possibilità di pesca nelle RUP (rispetto del rendimento massimo sostenibile);

46.  esorta la Commissione ad aiutare gli Stati membri a migliorare la raccolta dei dati scientifici necessari per soddisfare i requisiti di ammissibilità agli aiuti di Stato per il rinnovo delle flotte pescherecce nelle RUP;

47.  ricorda che, a norma dell'articolo 29 quinquies del regolamento FEAMPA, la Commissione si è impegnata a presentare una relazione intermedia sul capitolo relativo alle RUP (capitolo V) e ad analizzare la necessità di un regolamento autonomo sulla pesca in tali regioni;

48.  invita la Commissione e il Consiglio a istituire, a partire dal 2027, uno strumento di sostegno simile al POSEI per il settore marittimo e la pesca nelle RUP, allo scopo di garantire finanziamenti che soddisfino le esigenze specifiche di tali regioni;

49.  ricorda la necessità di proteggere le RUP nella conclusione di accordi di pesca con paesi terzi;

C.Per un turismo sostenibile

50.  invita la Commissione e gli Stati membri a sostenere con forza il settore del turismo nelle RUP al fine di promuovere la ripresa e la crescita sostenibile e di realizzare la necessaria trasformazione sociale, ambientale e digitale del settore, in particolare nelle PMI;

51.  ribadisce la necessità di puntare sul turismo sostenibile favorendo progetti pilota innovativi volti a promuovere soluzioni più verdi e digitali, incentrati sullo sfruttamento e il rispetto del potenziale naturale delle regioni attraverso progetti di ecoturismo;

52.  chiede, in ultima istanza, la creazione di un marchio unico europeo per il turismo sostenibile, che integri anche gli aspetti della qualità, dell'accessibilità e dell'inclusività, prestando particolare attenzione alle RUP;

D.Ambiente, biodiversità, clima ed energia

53.  si compiace che il Green Deal e la strategia dell'UE sulla biodiversità per il 2030 tengano conto dell'eccezionale potenziale di biodiversità offerto dalle RUP;

54.  sostiene fermamente la promozione degli OSS delle Nazioni Unite e il principio di "non arrecare un danno significativo" ai sensi dell'articolo 17 del regolamento (UE) 2020/852 sulla tassonomia(11);

55.  esprime preoccupazione per l'aumento della frequenza e della violenza dei fenomeni meteorologici nelle RUP, che sono direttamente legati ai cambiamenti climatici, e riafferma la necessità di un'azione forte a tutti i livelli per coordinare gli investimenti indispensabili all'adattamento, alla resilienza e alla prevenzione a fronte di queste crescenti minacce climatiche; raccomanda una maggiore mobilitazione del meccanismo di protezione civile dell'UE;

56.  ricorda che le sfide specifiche cui sono confrontate le RUP, quali l'innalzamento del livello del mare, l'aumento della temperatura dei mari e la maggiore frequenza di terremoti e inondazioni, richiedono che il quadro legislativo dell'UE tenga conto di tali specificità e, se necessario, preveda deroghe e incentivi finanziari e tecnici;

57.  sottolinea che l'attuazione della strategia sulla biodiversità nelle RUP deve essere coordinata con gli sforzi per raggiungere uno sviluppo sostenibile dei settori dell'agricoltura, della silvicoltura, della pesca e dell'acquacoltura in queste regioni;

58.  incoraggia la nascita di nuove professioni legate all'ambiente e il sostegno agli attori sul campo che si occupano della protezione della biodiversità e dell'ambiente, in particolare le associazioni e le ONG, e a tale proposito esorta a rafforzare il principio di partenariato;

59.  chiede che il nuovo centro di conoscenze per la biodiversità previsto dalla strategia dell'UE sulla biodiversità per il 2030 tenga maggiormente in considerazione i dati di tutti gli enti europei d'oltremare e sviluppi una dimensione d'oltremare del piano di ripristino della natura dell'Unione;

60.  invita la Commissione e gli Stati membri interessati a promuovere e sostenere attivamente gli obiettivi di protezione e ripristino della natura nelle RUP e chiede altresì la creazione di una rete naturalistica trans-RUP;

61.  richiama l'attenzione sul fatto che l'esodo dei giovani verso le zone più remote delle RUP si ripercuote negativamente sulle capacità di gestione delle foreste e aumenta il rischio di incendi a fronte di una gestione inadeguata di tali risorse e dello sviluppo di piante invasive; chiede meccanismi volti a proteggere il nostro ambiente, in particolare contrastando lo spopolamento, attirando e trattenendo maggiormente la popolazione in tali luoghi e stimolando le attività legate all'agricoltura sostenibile e alla natura;

62.  si compiace che il programma LIFE includa l'iniziativa BEST; chiede che per questa iniziativa siano stanziati almeno 8 milioni di EUR l'anno, al fine di sostenere i territori nell'attuazione della nuova strategia dell'UE sulla biodiversità, che prevede che almeno il 30 % delle superfici terrestri e marine sia protetto; suggerisce di effettuare una valutazione di impatto sull'eventuale applicazione del programma Natura 2000 alle regioni ultraperiferiche francesi, in modo da individuare gli strumenti più adeguati per la protezione della biodiversità e dell'ambiente in tali regioni;

63.  riafferma l'obiettivo di conseguire l'autonomia energetica nelle RUP e sostiene con forza l'obiettivo di raggiungere il 100 % di energia rinnovabile in tali regioni, eliminando gradualmente l'uso di combustibili fossili e rafforzando il crescente potenziale di energia sostenibile e rinnovabile, anche in alto mare, in linea con l'accordo di Parigi e l'impegno europeo di conseguire la neutralità in termini di emissioni di carbonio entro il 2050 e gli obiettivi climatici entro il 2030;

64.  chiede un sostegno per migliorare l'efficienza energetica delle abitazioni nelle regioni ultraperiferiche; sottolinea le specificità e i vincoli di accesso ai materiali certificati; conferma l'importanza del Fondo per una transizione giusta e dello strumento REACT‑EU, che finanziano le transizioni nelle RUP;

E.Economia circolare integrata e valorizzata

65.  sottolinea che l'economia circolare, l'obiettivo di inquinamento zero, l'efficienza energetica e la tutela della biodiversità devono essere principi fondamentali di questa nuova strategia con le RUP e devono condurre a pratiche più sostenibili per la tutela dei territori, lo sviluppo economico, l'occupazione e la coesione;

66.  invita la Commissione a proporre un forte sostegno alle RUP al fine di promuovere un nuovo modello economico sostenibile, con iniziative strutturanti volte a sviluppare l'economia circolare e promuovere posti di lavoro e nuove professioni cosiddette "verdi";

67.  sottolinea la necessità di integrare l'economia circolare nelle politiche di gestione dei rifiuti nelle RUP; invoca lo sviluppo di soluzioni innovative per la riduzione e il recupero dei rifiuti nelle RUP: richiama l'attenzione sulla complessità e sui costi della gestione dei rifiuti nelle RUP, che richiedono un sostegno agli investimenti infrastrutturali per favorire la transizione verso un'economia circolare;

68.  invita inoltre la Commissione a istituire un centro per la lotta contro l'inquinamento marino nelle RUP per sostenere la creazione di infrastrutture destinate alla raccolta e al trattamento dei rifiuti marini;

69.  chiede alla Commissione di pubblicare inviti a presentare proposte di progetto per le RUP nell'ambito del programma Orizzonte Europa, sulla scia dei risultati del programma Orizzonte 2020;

TITOLO 4: adattarsi alle sfide e alle opportunità di un mondo globalizzato

70.  ricorda che le RUP dispongono di un grande potenziale e di risorse specifiche che possono beneficiare l'UE nel suo complesso e che l'Europa deve puntare sulle RUP, e sulla loro cooperazione con i paesi vicini, al fine di promuovere i suoi valori democratici e i suoi obiettivi ambientali e sociali;

71.  invita la Commissione a elaborare e promuovere strategie macroregionali per le RUP nelle rispettive aree geografiche, esplorando nel contempo tutte le possibilità per un miglior coordinamento pratico degli interventi simultanei dei vari fondi dell'UE (ossia il FESR, la decisione PTOM ed Europa globale (strumento di vicinato, cooperazione allo sviluppo e cooperazione internazionale));

72.  invita inoltre la Commissione a tener conto delle RUP nella strategia macroregionale atlantica, includendovi temi più adeguati a tali regioni;

73.  incoraggia l'introduzione della nuova componente dedicata alla cooperazione con le RUP nel nuovo programma INTERREG;

74.  sottolinea la necessità di rafforzare, stimolare e promuovere lo sviluppo di progetti di cooperazione tra le varie RUP, al fine di valorizzare la loro situazione geostrategica e geoeconomica e di condividere le buone pratiche;

A.Politica di concorrenza equa e adeguata

75.  insiste sulla necessità di proteggere le economie delle RUP da pratiche commerciali aggressive, quali i mercati di smaltimento e gli abusi di posizioni di monopolio;

76.  esorta la Commissione a tenere in debita considerazione, nell'attuazione della sua politica in materia di concorrenza, le caratteristiche specifiche delle RUP, in particolare la loro lontananza dal continente europeo e le dimensioni ridotte dei loro mercati, e sottolinea l'utilità delle deroghe in materia di aiuti di Stato per le RUP;

77.  accoglie con favore l'adattamento della legislazione europea in materia di aiuti di Stato alle circostanze di crisi derivate dalla COVID-19; chiede alla Commissione di studiare la possibilità di mantenere in modo permanente alcune di tali misure straordinarie per le regioni ultraperiferiche, di pari passo con il mantenimento delle misure concernenti tali regioni già racchiuse nel regolamento generale di esenzione per categoria(12) e negli orientamenti in materia di aiuti di Stato a finalità regionale;

78.  chiede la creazione di uno status specifico per le imprese delle RUP al fine di aumentarne la competitività, segnatamente nella loro area regionale;

B.Trasporti e rottura dell'isolamento

79.  afferma che le regioni ultraperiferiche sono penalizzate da forti vincoli legati alla lontananza, alla scarsa connettività, alla dipendenza da porti e aeroporti e all'orografia; ritiene necessario attuare una politica dei trasporti pienamente adeguata alla realtà delle RUP nel quadro del FESR e del meccanismo per collegare l'Europa (MCE); invita inoltre la Commissione a istituire un programma POSEI Trasporti quale strumento supplementare per compensare tali svantaggi e perdite accumulate;

80.  sottolinea la necessità di consolidare e sviluppare i collegamenti marittimi e aerei tra le RUP, al loro interno, ma anche con il continente europeo e i paesi terzi limitrofi, al fine di contribuire a fare uscire queste regioni dall'isolamento;

81.  pone l'accento sulla necessità di incoraggiare le RUP a utilizzare trasporti più sostenibili e meno inquinanti, promuovendo alternative ai combustibili fossili;

82.  sostiene l'impegno europeo a sviluppare un trasporto marittimo rispettoso dell'ambiente e attività portuali innovative al fine di ridurre l'impronta ambientale e di carbonio nell'Unione e invita le RUP a trarne beneficio;

83.  sottolinea la necessità di ridurre i costi di trasporto, sia per i passeggeri che per le merci, al fine di garantire il principio di continuità e coesione territoriale e le pari opportunità per tutti i cittadini; chiede una gestione dei prezzi del trasporto aereo (da e verso le regioni ultraperiferiche), del trasporto su strada (a livello interno e tra comuni) e del trasporto marittimo (interregionale e interinsulare); ritiene, a tale riguardo, che si debbano prevedere deroghe per le RUP nel sistema di scambio di quote di CO2 sia per il trasporto marittimo che per quello aereo, nonché, se del caso, incentivi finanziari e tecnici;

84.  esorta la Commissione a far sì che il meccanismo per collegare l'Europa preveda un invito specifico a presentare proposte per le RUP con criteri di ammissibilità adattati, in modo da poter sostenere le infrastrutture di approvvigionamento di combustibili alternativi e sostenibili nei principali porti delle regioni, come pure la mobilità urbana e il trasporto aereo;

85.  invita la Commissione, all'atto della revisione del regolamento (UE) n. 1315/2013 sulla rete transeuropea dei trasporti(13), a integrare la dimensione delle RUP garantendo l'interconnessione tra la rete centrale e la rete globale e rendendo più flessibile il quadro concettuale delle autostrade del mare;

86.  ritiene necessario che la Commissione fornisca un sostegno tecnico al fine di agevolare l'accesso delle RUP ai finanziamenti europei, in particolare per i progetti legati al Green Deal e alla costruzione di grandi infrastrutture nel quadro del programma InvestEU;

C.Digitale e spazio

87.  accoglie con favore la proposta del programma Europa digitale di promuovere una maggiore connettività e migliori competenze digitali nelle RUP; invita la Commissione a fornire il sostegno tecnico necessario alla creazione di poli europei dell'innovazione digitale nelle RUP, come previsto dal programma Europa digitale;

88.  insiste sulla necessità di garantire la connettività digitale delle RUP in linea con l'Agenda digitale europea quale strumento di sviluppo economico e di pari opportunità nell'era della globalizzazione e in un mondo altamente digitalizzato;

89.  richiama l'attenzione sul fatto che i satelliti forniscono una connettività ininterrotta e ad altissima capacità, essenziale per colmare il divario digitale, in particolare nelle RUP; chiede pertanto alla Commissione di aggiornare la strategia spaziale europea adottando misure specifiche per le RUP;

D.Politica commerciale

90.  invita la Commissione a garantire che le RUP beneficino appieno degli accordi internazionali (accordi di partenariato economico (APE), accordi di libero scambio (ALS), ecc.) conclusi tra l'UE e i paesi terzi, creando una task force sull'impatto della politica commerciale sulle RUP che coinvolga effettivamente le RUP, compresi i rappresentanti dei diversi settori di tali regioni;

91.  chiede alla Commissione di realizzare uno studio che misuri gli effetti cumulativi degli accordi commerciali conclusi con i paesi terzi sullo sviluppo socioeconomico delle RUP;

92.  invita a rispettare le norme ambientali e sociali europee negli accordi commerciali conclusi con i paesi terzi e auspica che il rispetto di tali accordi sia garantito da misure efficaci e operative;

93.  constata che la proliferazione di accordi commerciali con paesi terzi che producono gli stessi prodotti agricoli delle RUP destinati all'esportazione, ma con condizioni sociali e ambientali diverse, può falsare la concorrenza e alterare la distribuzione del mercato, minacciando la competitività dei produttori UE di tali beni;

94.  chiede un trattamento differenziato a favore della produzione delle RUP in tutte le rinegoziazioni degli APE e degli ALS al fine di trovare il giusto equilibrio tra la tutela dei prodotti agricoli sensibili e la difesa degli interessi offensivi dell'Unione, prevedendo, tra l'altro, clausole di salvaguardia, periodi transitori e quote adeguate per i prodotti delle RUP e, in alcuni casi, l'esclusione per i prodotti più sensibili, come gli zuccheri speciali;

95.  ricorda la dichiarazione comune delle tre istituzioni allegata al regolamento sul meccanismo di stabilizzazione al momento dell'adesione dell'Ecuador all'accordo tra l'UE, da una parte, e il Perù e la Colombia, dall'altra, in cui si afferma che la Commissione analizzerà le condizioni del mercato dopo la scadenza del meccanismo e che qualora la situazione dei produttori unionali di banane dovesse deteriorarsi, la Commissione interverrà previa consultazione delle parti interessate;

96.  raccomanda un controllo specifico del responsabile europeo dell'esecuzione degli accordi commerciali (Chief Trade Enforcement Officer), al fine di evitare situazioni discriminatorie per le RUP, e chiede che il principio di "conformità" sia applicato alle importazioni di prodotti biologici da paesi terzi;

E.Promuovere lo sviluppo culturale

97.  sottolinea che le RUP sono ambasciatrici dell'ampliamento della sfera d'influenza dell'Unione e offrono una vera e propria opportunità alle politiche esterne dell'Unione in virtù della loro vicinanza e della loro relazione diretta con un gran numero di paesi terzi;

98.  pone in rilievo i vantaggi offerti dalle posizioni geostrategiche e dalle relazioni storiche di diverse RUP atlantiche con il continente americano e gli Stati insulari dei Caraibi; raccomanda di sfruttare la posizione privilegiata di tali territori al fine di stimolare le relazioni internazionali dell'Unione europea nella regione;

99.  ricorda che la cultura è un pilastro dello sviluppo personale e dell'arricchimento reciproco; ritiene necessario sostenere meglio gli scambi in materia di cultura;

100.  invita a tutelare e sostenere le lingue regionali delle RUP, che sono al tempo stesso beni culturali e strumenti di integrazione e condivisione macroregionale;

F.Politica migratoria

101.  nota con preoccupazione l'impatto dei flussi migratori nelle RUP; esprime preoccupazione per la situazione dei minori migranti non accompagnati in tali regioni e chiede che a questi minori siano riservate le più elevate norme umanitarie di accoglienza; sottolinea la necessità di un approccio umano in grado di garantire una gestione efficace dei flussi migratori in linea con il nuovo patto sulla migrazione e l'asilo e con i valori dell'Unione;

102.  chiede la mobilitazione di risorse del Fondo Asilo, migrazione e integrazione e di fondi aggiuntivi specifici per sostenere maggiormente gli Stati membri le cui RUP sono soggette a forti pressioni migratorie;

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o   o

103.  incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, al Comitato europeo delle regioni, agli Stati membri e alla Conferenza dei presidenti delle RUP.

(1) GU C 316 del 6.8.2021, pag. 2.
(2) GU C 270 del 7.7.2021, pag. 2.
(3) GU C 28 del 27.1.2020, pag. 40.
(4) GU C 232 del 16.6.2021, pag. 28.
(5) GU C 334 del 19.9.2018, pag. 168.
(6) GU C 298 del 23.8.2018, pag. 92.
(7) GU C 285 del 29.8.2017, pag. 58.
(8) GU C 258 E del 7.9.2013, pag. 1.
(9) https://ec.europa.eu/info/sites/default/files/demography_report_2020_n.pdf
(10) https://ec.europa.eu/eurostat/cache/RCI/#?vis=outermost.population⟨=fr
(11) Regolamento (UE) 2020/852 del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 giugno 2020 relativo all’istituzione di un quadro che favorisce gli investimenti sostenibili e recante modifica del regolamento (UE) 2019/2088 (GU L 198 del 22.6.2020, pag. 13).
(12) Regolamento (UE) n. 651/2014 della Commissione, del 17 giugno 2014, che dichiara alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato interno in applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato (GU L 187 del 26.6.2014, pag. 1).
(13) GU L 348 del 20.12.2013, pag. 1.

Ultimo aggiornamento: 14 dicembre 2021Note legali - Informativa sulla privacy