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Procedura : 2021/0137(NLE)
Ciclo di vita in Aula
Ciclo del documento : A9-0262/2021

Testi presentati :

A9-0262/2021

Discussioni :

Votazioni :

PV 15/09/2021 - 12
PV 16/09/2021 - 2
CRE 16/09/2021 - 2

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P9_TA(2021)0384

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Giovedì 16 settembre 2021 - Strasburgo
Orientamenti per le politiche degli Stati membri a favore dell'occupazione *
P9_TA(2021)0384A9-0262/2021

Risoluzione legislativa del Parlamento europeo del 16 settembre 2021 sulla proposta di decisione del Consiglio relativa agli orientamenti per le politiche degli Stati membri a favore dell'occupazione (COM(2021)0282 – C9-0205/2021 – 2021/0137(NLE))

(Consultazione)

Il Parlamento europeo,

–  vista la proposta della Commissione al Consiglio (COM(2021)0282),

–  visto l'articolo 148, paragrafo 2, del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, a norma del quale è stato consultato dal Consiglio (C9-0205/2021),

–  visto l'articolo 82 del suo regolamento,

–  vista la relazione della commissione per l'occupazione e gli affari sociali (A9-0262/2021),

1.  approva la proposta della Commissione quale emendata;

2.  invita la Commissione a modificare di conseguenza la sua proposta, in conformità dell'articolo 293, paragrafo 2, del trattato sul funzionamento dell'Unione europea;

3.  invita il Consiglio ad informarlo qualora intenda discostarsi dal testo approvato dal Parlamento;

4.  chiede al Consiglio di consultarlo nuovamente qualora intenda modificare sostanzialmente la proposta della Commissione;

5.  incarica il suo Presidente di trasmettere la posizione del Parlamento al Consiglio e alla Commissione.

Testo della Commissione   Emendamento
Emendamento 1
Proposta di decisione
Considerando 2
(2)  L'Unione deve combattere l'esclusione sociale e le discriminazioni e promuovere la giustizia e la protezione sociali nonché la parità tra donne e uomini, la solidarietà tra le generazioni e la tutela dei diritti del minore. Nella definizione e nell'attuazione delle sue politiche e azioni, l'Unione deve tenere conto delle esigenze connesse con la promozione di un elevato livello di occupazione, la garanzia di un'adeguata protezione sociale, la lotta contro la povertà e l'esclusione sociale, un elevato livello di istruzione, formazione e tutela della salute umana, quali enunciati all'articolo 9 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE).
(2)  L'Unione deve combattere l'esclusione sociale e le discriminazioni e promuovere la giustizia e la protezione sociali nonché la parità tra donne e uomini, la solidarietà tra le generazioni e la tutela dei diritti del minore. Nella definizione e nell'attuazione delle sue politiche e azioni, l'Unione deve tenere conto delle esigenze connesse con la promozione di mercati del lavoro inclusivi, di un elevato livello di occupazione, della contrattazione collettiva, di salari dignitosi, la garanzia di un'adeguata protezione sociale, la lotta contro la povertà e l'esclusione sociale, prestando una particolare attenzione ai gruppi vulnerabili, segnatamente i bambini, le persone con disabilità, i genitori unici, le minoranze etniche, come i Rom, le persone LGBTIQA+, le persone che vivono in aree periferiche e gli anziani, un elevato livello di istruzione, formazione e tutela della salute umana, quali enunciati all'articolo 3 del trattato sull'Unione europea (TUE) e all'articolo 9 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE).
Emendamento 2
Proposta di decisione
Considerando 5
(5)  Il semestre europeo combina i vari strumenti in un quadro generale per la sorveglianza e il coordinamento multilaterali integrati delle politiche economiche e occupazionali. Perseguendo la sostenibilità ambientale, la produttività, l'equità e la stabilità, il semestre europeo integra i principi del pilastro europeo dei diritti sociali e il suo strumento di monitoraggio, il quadro di valutazione della situazione sociale, e prevede un forte coinvolgimento delle parti sociali, della società civile e delle altre parti interessate. Il semestre europeo sostiene il conseguimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile. Le politiche economiche e occupazionali dell'Unione e degli Stati membri dovrebbero andare di pari passo con la transizione dell'Europa verso un'economia digitale, a impatto climatico zero e sostenibile dal punto di vista ambientale, migliorando la competitività, garantendo condizioni di lavoro adeguate, promuovendo l'innovazione, la giustizia sociale e le pari opportunità, e affrontando le disuguaglianze e le disparità regionali.
(5)  Il semestre europeo combina i vari strumenti in un quadro generale per la sorveglianza e il coordinamento multilaterali integrati delle politiche economiche, occupazionali, sociali e ambientali. Perseguendo la sostenibilità ambientale, la produttività, l'equità e la stabilità, il semestre europeo dovrebbe integrare maggiormente i principi del pilastro europeo dei diritti sociali e il suo strumento di monitoraggio, il quadro di valutazione della situazione sociale, e prevede un forte coinvolgimento delle parti sociali, della società civile e delle altre parti interessate. Il semestre europeo sostiene il conseguimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile, in particolare l'uguaglianza di genere. Le politiche economiche e occupazionali dell'Unione e degli Stati membri dovrebbero andare di pari passo con la transizione dell'Europa verso un'economia digitale, a impatto climatico zero, socialmente inclusiva e sostenibile dal punto di vista ambientale, migliorando la competitività, garantendo condizioni di lavoro dignitose e sistemi di protezione sociale solidi, promuovendo l'innovazione, la giustizia sociale e le pari opportunità e investendo nei giovani, affrontando le disuguaglianze e le disparità regionali e riducendo la povertà. Vi è un'urgente necessità di assicurare posti di lavoro sostenibili e di qualità, anche mediante iniziative relative a condizioni di lavoro dignitose sul telelavoro, il diritto alla disconnessione, il congedo per motivi familiari o di cura, i diritti dei lavoratori delle piattaforme, un quadro giuridico generale in materia di subappalto, con una maggiore trasparenza e raccomandazioni sulla responsabilità, come pure la salute e la sicurezza e il rafforzamento del ruolo della contrattazione collettiva.
Emendamento 3
Proposta di decisione
Considerando 6
(6)  Le sfide legate ai cambiamenti climatici e all'ambiente, la globalizzazione, la digitalizzazione, l'intelligenza artificiale, il telelavoro, l'economia delle piattaforme e i cambiamenti demografici trasformeranno le economie e le società europee. L'Unione e i suoi Stati membri dovrebbero collaborare per affrontare efficacemente questi fattori strutturali e adeguare i sistemi esistenti a seconda delle necessità, riconoscendo la stretta interdipendenza tra le economie e i mercati del lavoro degli Stati membri e le politiche correlate. Ciò richiede un'azione politica coordinata, ambiziosa ed efficace a livello sia di Unione sia nazionale, conformemente al TFUE e alle disposizioni dell'Unione in materia di governance economica. Tale azione politica dovrebbe comprendere un rilancio degli investimenti sostenibili, un rinnovato impegno a favore di riforme strutturali opportunamente cadenzate che migliorino la crescita economica, la creazione di posti di lavoro di qualità, la produttività, condizioni di lavoro adeguate, la coesione sociale e territoriale, la convergenza verso l'alto, la resilienza e la responsabilità di bilancio. Dovrebbe combinare misure sul versante dell'offerta e della domanda, tenendo conto del loro impatto ambientale, occupazionale e sociale.
(6)  Le sfide legate ai cambiamenti climatici e all'ambiente, la globalizzazione, la digitalizzazione, l'intelligenza artificiale, il telelavoro, l'economia delle piattaforme e i cambiamenti demografici stanno trasformando le economie e le società europee. Sebbene il telelavoro potrebbe essere considerato come un passo verso un migliore equilibrio tra vita lavorativa e vita privata, consentendo a gruppi di lavoratori precedentemente esclusi di accedere al mercato del lavoro, esso rischia anche di rendere meno netta la separazione tra l'orario di lavoro e il tempo libero, con possibili effetti negativi sui diritti fondamentali dei lavoratori e sulla loro salute fisica e mentale. L'Unione e i suoi Stati membri dovrebbero collaborare per affrontare efficacemente questi fattori strutturali e adeguare i sistemi esistenti a seconda delle necessità, riconoscendo la stretta interdipendenza tra le economie e i mercati del lavoro degli Stati membri e le politiche correlate. Ciò richiede un'azione politica coordinata, ambiziosa ed efficace con il coinvolgimento delle parti sociali a livello sia di Unione sia nazionale, conformemente al TFUE, al pilastro europeo dei diritti sociali e alle disposizioni dell'Unione in materia di governance economica. Tale azione politica dovrebbe comprendere un rilancio degli investimenti sostenibili, un rinnovato impegno a favore di riforme strutturali opportunamente cadenzate che migliorino la crescita economica, la creazione di posti di lavoro di qualità, la produttività, condizioni di lavoro dignitose, la coesione sociale e territoriale, la convergenza verso l'alto, la resilienza e la responsabilità di bilancio e sociale. Dovrebbe combinare misure sul versante dell'offerta e della domanda, tenendo conto del loro impatto ambientale, occupazionale e sociale. In seguito alla dichiarazione dei ministri delle Finanze dell'UE sul Patto di stabilità e crescita alla luce della crisi della COVID-19, del 23 marzo 2020, che ha annunciato una deroga temporanea al Patto di stabilità e crescita (clausola di salvaguardia generale) e alla comunicazione della Commissione, del 2 giugno 2021, dal titolo "Coordinamento delle politiche economiche nel 2021: superare la COVID-19, sostenere la ripresa e modernizzare la nostra economia", che ha indicato che la clausola di salvaguardia generale continuerà a essere applicata nel 2022 e dovrebbe essere disattivata a partire dal 2023, gli Stati membri dovrebbero sfruttare pienamente il potenziale offerto dalla clausola di salvaguardia generale al fine di aiutare le imprese che sono in difficoltà e non hanno liquidità, in particolare le microimprese e le piccole e medie imprese, tutelare i posti di lavoro, i salari e le condizioni di lavoro, nonché investire nelle persone e nei sistemi di protezione sociale. Il potenziale rischio per le finanze pubbliche, causato alla proroga, come pure le potenziali conseguenze sociali negative di tale disattivazione, prevista per il 2023, dovrebbero essere oggetto di una valutazione ex-ante.
Emendamento 4
Proposta di decisione
Considerando 8
(8)  In occasione del vertice sociale di Porto20 dell'8 maggio 2021, i leader dell'UE hanno riconosciuto che il pilastro europeo dei diritti sociali è un elemento fondamentale della ripresa, osservando che la sua attuazione rafforzerà lo slancio dell'Unione verso una transizione digitale, verde ed equa e contribuirà a conseguire una convergenza verso l'alto in ambito sociale ed economico e ad affrontare le sfide demografiche. Essi hanno sottolineato che la dimensione sociale, il dialogo sociale e il coinvolgimento attivo delle parti sociali sono al centro di un'economia sociale di mercato altamente competitiva. Gli Stati membri hanno ritenuto che il piano d'azione del pilastro europeo dei diritti sociali presentato dalla Commissione abbia fornito utili orientamenti per l'attuazione del pilastro, anche nei settori dell'occupazione, delle competenze, della salute e della protezione sociale. Hanno accolto con favore i nuovi obiettivi principali dell'UE per il 2030 in materia di occupazione (il 78 % della popolazione di età compresa tra i 20 e i -64 anni dovrebbe avere un lavoro), competenze (il 60 % di tutti gli adulti dovrebbe partecipare ogni anno ad attività di formazione) e riduzione della povertà (di almeno 15 milioni di persone, tra cui cinque milioni di minori) e il quadro di valutazione della situazione sociale riveduto al fine di monitorare i progressi compiuti verso l'attuazione dei principi del pilastro sociale nell'ambito del quadro di coordinamento delle politiche nel contesto del semestre europeo. Hanno inoltre osservato che, con la graduale ripresa dell'Europa dalla pandemia di COVID-19, la priorità sarà passare dalla protezione alla creazione di posti di lavoro e migliorare la qualità del lavoro e hanno sottolineato che l'attuazione dei principi del pilastro europeo dei diritti sociali sarà essenziale per garantire la creazione di nuovi e migliori posti di lavoro per tutti nel quadro di una ripresa inclusiva. Infine, gli Stati membri hanno rimarcato l'importanza di seguire da vicino, anche al più alto livello, i progressi compiuti verso l'attuazione del pilastro europeo dei diritti sociali e degli obiettivi principali dell'UE per il 2030.
(8)  In occasione del vertice sociale di Porto20 dell'8 maggio 2021, i leader dell'UE hanno riconosciuto che il pilastro europeo dei diritti sociali è un elemento fondamentale della ripresa, osservando che la sua attuazione rafforzerà lo slancio dell'Unione verso una transizione digitale, verde ed equa e contribuirà a conseguire una convergenza verso l'alto in ambito sociale ed economico e ad affrontare le sfide demografiche. Essi hanno sottolineato che la dimensione sociale, il dialogo sociale e il coinvolgimento attivo delle parti sociali sono al centro di un'economia sociale di mercato altamente competitiva. Gli Stati membri hanno ritenuto che il piano d'azione del pilastro europeo dei diritti sociali presentato dalla Commissione abbia fornito utili orientamenti per l'attuazione del pilastro, anche nei settori dell'occupazione, delle competenze, della salute e della protezione sociale. Hanno accolto con favore i nuovi obiettivi principali dell'UE per il 2030 in materia di occupazione (il 78 % della popolazione di età compresa tra i 20 e i -64 anni dovrebbe avere un lavoro), competenze (il 60 % di tutti gli adulti dovrebbe partecipare ogni anno ad attività di formazione) e riduzione della povertà (di almeno 15 milioni di persone, tra cui cinque milioni di minori) e il quadro di valutazione della situazione sociale riveduto al fine di monitorare i progressi compiuti verso l'attuazione dei principi del pilastro sociale nell'ambito del quadro di coordinamento delle politiche nel contesto del semestre europeo. Hanno inoltre osservato che, con la graduale ripresa dell'Europa dalla pandemia di COVID-19, la priorità sarà passare dalla protezione alla creazione di posti di lavoro e migliorare la qualità del lavoro e hanno sottolineato che l'attuazione dei principi del pilastro europeo dei diritti sociali sarà essenziale per garantire la creazione di nuovi e migliori posti di lavoro per tutti nel quadro di una ripresa inclusiva. Infine, gli Stati membri hanno rimarcato l'importanza di seguire da vicino, anche al più alto livello, i progressi compiuti verso l'attuazione del pilastro europeo dei diritti sociali e degli obiettivi principali dell'UE per il 2030. Gli Stati membri dovrebbero garantire un'equa mobilità e la trasferibilità dei diritti e delle prestazioni attraverso una migliore protezione dei lavoratori mobili, inclusi i lavoratori frontalieri e stagionali, ispettorati del lavoro più efficaci e l'introduzione di efficaci soluzioni digitali.
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20 Consiglio europeo, Dichiarazione di Porto, 8 maggio 2021.
20 Consiglio europeo, Dichiarazione di Porto, 8 maggio 2021.
Emendamento 5
Proposta di decisione
Considerando 8 bis (nuovo)
(8 bis)  La mancanza di una fissa dimora è una delle forme più estreme di esclusione sociale, che ha ripercussioni negative sulla salute fisica e mentale, sul benessere e sulla qualità della vita delle persone, come pure sul loro accesso all'occupazione e ad altri servizi economici e sociali. Il Parlamento europeo, la Commissione, le autorità nazionali, regionali e locali come pure le organizzazioni della società civile a livello di Unione hanno deciso di creare la piattaforma europea per la lotta contro la mancanza di una fissa dimora. Con l'obiettivo ultimo di porre fine al fenomeno dei senza fissa dimora entro il 2030, si sono impegnati ad attuare il principio dell'alloggio prima di tutto, a promuovere la prevenzione della condizione di senza fissa dimora e a garantire l'accesso ad alloggi adeguati, sicuri e a prezzi abbordabili e a servizi di supporto per le persone senza fissa dimora, attuando al contempo le misure politiche necessarie con finanziamenti adeguati a livello nazionale e dell'Unione.
Emendamento 6
Proposta di decisione
Considerando 9
(9)  Le riforme del mercato del lavoro, compresi i meccanismi nazionali di determinazione dei salari, dovrebbero seguire le pratiche nazionali di dialogo sociale, al fine di garantire salari equi che consentano un tenore di vita dignitoso e una crescita sostenibile. Dovrebbero inoltre prevedere il margine di manovra necessario per un ampio esame delle questioni socio-economiche, compreso il miglioramento della sostenibilità, della competitività, dell'innovazione, della creazione di posti di lavoro di qualità, delle condizioni di lavoro, della povertà lavorativa, dell'istruzione e delle competenze, della salute pubblica, dell'inclusione e dei redditi reali. Gli Stati membri e l'Unione dovrebbero garantire che l'impatto sociale, occupazionale ed economico della crisi COVID-19 sia attenuato e che le trasformazioni siano socialmente eque e giuste. Dovrebbero essere perseguiti il rafforzamento della ripresa e lo slancio verso una società inclusiva e resiliente, in cui le persone siano protette e messe in grado di anticipare e gestire il cambiamento e possano partecipare attivamente a livello sociale ed economico. Come sottolineato nella raccomandazione della Commissione relativa a un sostegno attivo ed efficace all'occupazione (EASE) in seguito alla crisi COVID-19, per sostenere le transizioni nel mercato del lavoro è necessario un insieme coerente di politiche attive del mercato del lavoro, che comprendano incentivi temporanei all'assunzione e alla transizione, politiche in materia di competenze e servizi per l'impiego migliorati.
(9)  Le riforme del mercato del lavoro, compresi i meccanismi nazionali di determinazione dei salari, dovrebbero seguire le pratiche nazionali di dialogo sociale, al fine di garantire salari equi che consentano un tenore di vita dignitoso e una crescita sostenibile. Dovrebbero inoltre prevedere il margine di manovra necessario per un ampio esame delle questioni socio-economiche, compreso il miglioramento della sostenibilità, della competitività, dell'innovazione, della creazione di posti di lavoro di qualità, delle condizioni di lavoro, della povertà lavorativa, dell'uguaglianza di genere, dell'istruzione e delle competenze, della salute pubblica, dell'inclusione e dei redditi reali. Gli Stati membri dovrebbero pertanto rispettare e rafforzare il ruolo delle parti sociali, promuovere l'estensione della contrattazione collettiva e sostenere un'elevata densità di organizzazioni sindacali e dei lavoratori al fine di garantire una ripresa inclusiva e socialmente giusta. Gli Stati membri e l'Unione dovrebbero garantire che l'impatto sociale, occupazionale ed economico della crisi COVID-19 sia attenuato e che le trasformazioni siano socialmente eque e giuste. Dovrebbero essere perseguiti il rafforzamento della ripresa e lo slancio verso una società inclusiva e resiliente, in cui le persone siano protette e messe in grado di anticipare e gestire il cambiamento e possano partecipare attivamente a livello sociale ed economico. Come sottolineato nella raccomandazione della Commissione relativa a un sostegno attivo ed efficace all'occupazione (EASE) in seguito alla crisi COVID-19, per sostenere le transizioni nel mercato del lavoro è necessario un insieme coerente di politiche attive del mercato del lavoro, che comprendano incentivi temporanei per le competenze in materia di assunzione e di transizione, la convalida e l'acquisizione di competenze e servizi per l'impiego migliorati. Una valutazione approfondita delle politiche e dei meccanismi di sostegno nazionali che sono stati introdotti per mitigare gli effetti della pandemia di COVID-19 è necessaria per consentire di trarre insegnamenti e di individuare gli strumenti da utilizzare in futuro.
Emendamento 7
Proposta di decisione
Considerando 10
(10)  La discriminazione, in tutte le sue forme, dovrebbe essere contrastata; si dovrebbe garantire la parità di genere e sostenere l'occupazione giovanile. Dovrebbero essere garantiti accesso e opportunità per tutti e dovrebbero essere ridotte povertà ed esclusione sociale, anche dei minori, in particolare assicurando un efficace funzionamento dei mercati del lavoro e regimi di protezione sociale adeguati e inclusivi ed eliminando gli ostacoli all'istruzione, alla formazione e alla partecipazione al mercato del lavoro, anche tramite investimenti nell'educazione e nella cura della prima infanzia e nelle competenze digitali. L'accesso tempestivo e paritario a servizi di assistenza sanitaria e assistenza a lungo termine a prezzi accessibili, comprese la prevenzione e la promozione della salute, è particolarmente importante alla luce della crisi COVID-19 e in un contesto di società che invecchiano. È necessario realizzare ulteriormente il potenziale delle persone con disabilità di contribuire alla crescita economica e allo sviluppo sociale. Sui luoghi di lavoro nell'Unione emergono nuovi modelli economici e di business e cambiano anche i rapporti di lavoro. Gli Stati membri dovrebbero provvedere affinché i nuovi rapporti di lavoro mantengano e rafforzino il modello sociale europeo.
(10)  La discriminazione, in tutte le sue forme, dovrebbe essere eliminata; si dovrebbe garantire la parità di genere e promuovere l'occupazione giovanile. Dovrebbero essere garantiti accesso e opportunità per tutti e dovrebbero essere eliminate povertà ed esclusione sociale, anche dei minori, in particolare assicurando un efficace funzionamento dei mercati del lavoro e regimi di protezione sociale adeguati e inclusivi ed eliminando gli ostacoli all'istruzione, alla formazione e alla partecipazione al mercato del lavoro, anche tramite investimenti nell'educazione e nella cura della prima infanzia, nelle competenze digitali e nell'apprendimento permanente. Gli Stati membri dovrebbero promuovere gli investimenti in posti di lavoro sostenibili e di qualità e adottare un approccio globale per far uscire i bambini dalla povertà e sostenere i genitori dei bambini in stato di bisogno. La Garanzia europea per l'infanzia dovrebbe essere integrata in tutti i settori d'intervento e i finanziamenti per i diritti dei minori dovrebbero essere prioritari, utilizzando pienamente tutte le politiche e i fondi dell'Unione esistenti per misure concrete che contribuiscano all'eliminazione della povertà e dell'esclusione sociale. L'accesso tempestivo e paritario a servizi di assistenza sanitaria e assistenza a lungo termine a prezzi accessibili, comprese la prevenzione, segnatamente dei problemi di salute mentale sul luogo di lavoro, e la promozione della salute, è particolarmente importante alla luce della crisi COVID-19 e in un contesto di società che invecchiano. È necessario realizzare ulteriormente il potenziale delle persone con disabilità di contribuire alla crescita economica e allo sviluppo sociale. Sui luoghi di lavoro nell'Unione emergono nuovi modelli economici e di business e cambiano anche i rapporti di lavoro. Gli Stati membri dovrebbero provvedere affinché i nuovi rapporti di lavoro rafforzino il modello sociale europeo, garantendo al contempo i diritti dei lavoratori, condizioni di lavoro dignitose, incluse la salute e la sicurezza sul lavoro, salari dignitosi e un buon equilibrio tra vita professionale e vita privata.
Emendamento 8
Proposta di decisione
Considerando 12
(12)  Gli Stati membri dovrebbero fare pieno uso di REACT-EU21, che rafforza i fondi della politica di coesione fino al 2023, del Fondo sociale europeo Plus, del nuovo dispositivo per la ripresa e la resilienza22 e di altri fondi dell'Unione, compresi il Fondo per una transizione giusta e InvestEU, per promuovere l'occupazione, gli investimenti sociali, l'inclusione sociale, l'accessibilità, le opportunità di miglioramento del livello delle competenze e di riqualificazione della forza lavoro, l'apprendimento permanente e l'istruzione e la formazione di qualità elevata per tutti, comprese l'alfabetizzazione e le competenze digitali. Sebbene siano destinati agli Stati membri e all'Unione, gli orientamenti integrati dovrebbero essere attuati in partenariato con tutte le autorità nazionali, regionali e locali, con lo stretto coinvolgimento dei parlamenti, delle parti sociali e dei rappresentanti della società civile.
(12)  Gli Stati membri dovrebbero fare pieno uso di REACT-EU21, che rafforza i fondi della politica di coesione fino al 2023, del Fondo sociale europeo Plus, del nuovo dispositivo per la ripresa e la resilienza22 e di altri fondi dell'Unione, compresi il Fondo per una transizione giusta e InvestEU, per promuovere l'occupazione, gli investimenti sociali, l'inclusione sociale, l'accessibilità, le opportunità di miglioramento del livello delle competenze e di riqualificazione della forza lavoro, l'apprendimento permanente e l'istruzione e la formazione di qualità elevata per tutti, comprese l'alfabetizzazione e le competenze digitali. Gli Stati membri dovrebbero altresì fare pieno uso del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione rivisto per i lavoratori espulsi dal lavoro, istituito dal regolamento (UE) 2021/691 del Parlamento europeo e del Consiglio22 bis per sostenere i lavoratori collocati in esubero a causa della crisi della COVID-19. Sebbene siano destinati agli Stati membri e all'Unione, gli orientamenti integrati dovrebbero essere attuati in partenariato con tutte le autorità nazionali, regionali e locali, con lo stretto coinvolgimento dei parlamenti, delle parti sociali e dei rappresentanti della società civile.
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21 Regolamento (UE) 2020/2221 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 dicembre 2020, che modifica il regolamento (UE) n. 1303/2013 per quanto riguarda le risorse aggiuntive e le modalità di attuazione per fornire assistenza allo scopo di promuovere il superamento degli effetti della crisi nel contesto della pandemia di COVID-19 e delle sue conseguenze sociali e preparare una ripresa verde, digitale e resiliente dell'economia (REACT-EU) (GU L 437 del 28.12.2020, pag. 30).
21 Regolamento (UE) 2020/2221 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 dicembre 2020, che modifica il regolamento (UE) n. 1303/2013 per quanto riguarda le risorse aggiuntive e le modalità di attuazione per fornire assistenza allo scopo di promuovere il superamento degli effetti della crisi nel contesto della pandemia di COVID-19 e delle sue conseguenze sociali e preparare una ripresa verde, digitale e resiliente dell'economia (REACT-EU) (GU L 437 del 28.12.2020, pag. 30).
22 Regolamento (UE) 2021/241 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 12 febbraio 2021, che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza (GU L 57 del 18.2.2021, pag. 17).
22 Regolamento (UE) 2021/241 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 12 febbraio 2021, che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza (GU L 57 del 18.2.2021, pag. 17).
22 bis Regolamento (UE) 2021/691 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 28 aprile 2021, sul Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione per i lavoratori espulsi dal lavoro (FEG) e che abroga il regolamento (UE) n. 1309/2013 (GU L 153 del 3.5.2021, pag. 48).
Emendamento 9
Proposta di decisione
Considerando 13 bis (nuovo)
(13 bis)  Nella sua risoluzione legislativa, del 10 luglio 2020, sulla proposta di decisione del Consiglio relativa agli orientamenti per le politiche degli Stati membri a favore dell'occupazione, il Parlamento europeo ha chiesto una revisione degli orientamenti per le politiche degli Stati membri a favore dell'occupazione alla luce della pandemia di COVID-19 e delle sue conseguenze sociali e occupazionali al fine di rispondere meglio a crisi simili in futuro. È essenziale che gli orientamenti per le politiche degli Stati membri a favore dell'occupazione siano rivisti di conseguenza. Al fine di rafforzare il processo decisionale democratico, il Parlamento europeo dovrebbe essere coinvolto nella definizione degli orientamenti integrati per la crescita e l'occupazione su un piano di parità con il Consiglio.
Ultimo aggiornamento: 12 gennaio 2022Note legali - Informativa sulla privacy