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Procedura : 2021/2226(BUI)
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Ciclo del documento : A9-0062/2022

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A9-0062/2022

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PV 05/04/2022 - 5
CRE 05/04/2022 - 5

Votazioni :

PV 05/04/2022 - 7.11
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P9_TA(2022)0106

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Martedì 5 aprile 2022 - Strasburgo
Orientamenti per il bilancio 2023 – Sezione III
P9_TA(2022)0106A9-0062/2022

Risoluzione del Parlamento europeo del 5 aprile 2022 sugli orientamenti generali per l'elaborazione del bilancio 2023, sezione III – Commissione (2021/2226(BUI))

Il Parlamento europeo,

–  visto l'articolo 314 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE),

–  visto l'articolo 106 bis del trattato che istituisce la Comunità europea dell'energia atomica,

–  visto il regolamento (UE, Euratom) 2018/1046 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 luglio 2018, che stabilisce le regole finanziarie applicabili al bilancio generale dell'Unione(1) ("regolamento finanziario"),

–  visto il regolamento (UE, Euratom) 2020/2093 del Consiglio, del 17 dicembre 2020, che stabilisce il quadro finanziario pluriennale per il periodo 2021-2027(2) ("regolamento QFP"),

–  vista la dichiarazione comune del Parlamento europeo, del Consiglio e della Commissione sul rafforzamento di programmi specifici e l'adeguamento degli atti di base(3),

–  vista la dichiarazione comune del Parlamento europeo, del Consiglio e della Commissione sull'utilizzo dei rientri di capitale dal Fondo investimenti ACP a beneficio dello strumento di vicinato, cooperazione allo sviluppo e cooperazione internazionale(4),

–  vista la dichiarazione comune del Parlamento europeo, del Consiglio e della Commissione sul riutilizzo dei fondi disimpegnati nell'ambito del programma di ricerca(5),

–  vista la dichiarazione comune del Parlamento europeo, del Consiglio e della Commissione sul trattamento degli interessi passivi e dei rimborsi di Next Generation EU nel QFP 2021-2027(6),

–  vista la dichiarazione comune del Parlamento europeo, del Consiglio e della Commissione sul controllo di bilancio delle nuove proposte basate sull'articolo 122 TFUE che potrebbero avere incidenze rilevanti sul bilancio dell'Unione(7),

–  vista la dichiarazione comune del Parlamento europeo, del Consiglio e della Commissione sul riesame delle disposizioni del regolamento finanziario relative alle entrate con destinazione specifica esterne e all'assunzione ed erogazione di prestiti(8),

–  vista la sua posizione del 16 dicembre 2020 sul progetto di regolamento del Consiglio che stabilisce il quadro finanziario pluriennale per il periodo 2021-2027(9),

–  vista la proposta di regolamento del Consiglio, presentata dalla Commissione il 22 dicembre 2021, recante modifica del regolamento (UE, Euratom) 2020/2093 che stabilisce il quadro finanziario pluriennale per il periodo 2021-2027 (COM(2021)0569),

–  visto l'accordo interistituzionale del 16 dicembre 2020 tra il Parlamento europeo, il Consiglio dell'Unione europea e la Commissione europea sulla disciplina di bilancio, sulla cooperazione in materia di bilancio e sulla sana gestione finanziaria, nonché su nuove risorse proprie, compresa una tabella di marcia per l'introduzione di nuove risorse proprie(10),

–  vista la decisione (UE, Euratom) 2020/2053 del Consiglio, del 14 dicembre 2020, relativa al sistema delle risorse proprie dell'Unione europea(11),

–  vista la proposta di modifica di tale decisione, presentata dalla Commissione il 22 dicembre 2021 (COM(2021)0570),

–  visto il regolamento (UE) 2020/2094 del Consiglio, del 14 dicembre 2020, che istituisce uno strumento dell'Unione europea per la ripresa, a sostegno della ripresa dell'economia dopo la crisi COVID-19(12),

–  visto il regolamento (UE, Euratom) 2020/2092 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 dicembre 2020, relativo a un regime generale di condizionalità per la protezione del bilancio dell'Unione(13),

–  visti il pilastro europeo dei diritti sociali, proclamato dal Consiglio europeo, dal Parlamento e dalla Commissione nel novembre 2017, il piano d'azione della Commissione sull'attuazione del pilastro europeo dei diritti sociali del 4 marzo 2021 e la dichiarazione di Porto sugli affari sociali adottata dai membri del Consiglio europeo nel maggio 2021,

–  visti l'Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile e i suoi obiettivi di sviluppo sostenibile,

–  vista la sua risoluzione del 25 marzo 2021 sulla definizione della politica in materia di istruzione digitale(14),

–  vista la comunicazione della Commissione, del 9 marzo 2021, dal titolo "Bussola per il digitale 2030: il modello europeo per il decennio digitale" (COM(2021)0118),

–  vista la comunicazione della Commissione, dell'11 dicembre 2019, dal titolo "Il Green Deal europeo" (COM(2019)0640),

–  vista la sua risoluzione del 15 gennaio 2020 sul Green Deal europeo(15),

–  visto il regolamento (UE) 2021/1119 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 30 giugno 2021, che istituisce il quadro per il conseguimento della neutralità climatica(16) ("Normativa europea sul clima"),

–  viste le relazioni speciali del Gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico (IPCC) concernenti il riscaldamento globale di 1,5 °C, i cambiamenti climatici e il suolo, nonché l'oceano e la criosfera in un clima che cambia,

–  visto l'accordo adottato in occasione della 21ª Conferenza delle Parti (COP21) della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC), svoltasi il 12 dicembre 2015 a Parigi ("accordo di Parigi"),

–  vista la sua risoluzione del 1° marzo 2022 sull'aggressione russa contro l'Ucraina(17),

–  vista la relazione di valutazione globale sulla biodiversità e sui servizi ecosistemici della piattaforma intergovernativa di politica scientifica per la biodiversità e i servizi ecosistemici (IPBES),

–  vista la strategia dell'UE per la parità di genere 2020-2025,

–  vista la relazione speciale 10/2021 della Corte dei conti europea del 26 maggio 2021 dal titolo "Integrazione della dimensione di genere nel bilancio dell'UE: è tempo di tradurre le parole in azione",

–  visti il bilancio generale dell'Unione europea per l'esercizio 2022(18) e le dichiarazioni comuni approvate di comune accordo da Parlamento, Consiglio e Commissione e ad esso allegate,

–  viste le conclusioni del Consiglio del 15 marzo 2022 sugli orientamenti di bilancio per l'esercizio 2023 (07218/2022),

–  visto l'articolo 93 del suo regolamento,

–  visti i pareri della commissione per l'industria, la ricerca e l'energia, della commissione per i trasporti e il turismo, della commissione per l'agricoltura e lo sviluppo rurale, della commissione per la cultura e l'istruzione e della commissione per i diritti delle donne e l'uguaglianza di genere,

–  vista la posizione sotto forma di emendamenti della commissione per l'occupazione e gli affari sociali,

–  viste le lettere della commissione per gli affari esteri, della commissione per il controllo dei bilanci, della commissione per l'ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare, della commissione per lo sviluppo regionale, della commissione per la pesca e della commissione per gli affari costituzionali,

–  vista la relazione della commissione per i bilanci (A9-0062/2022),

A.  considerando che in diverse risoluzioni il Parlamento ha raccomandato a tutti gli Stati membri di destinare almeno il 2 % dei loro finanziamenti a titolo del dispositivo per la ripresa e la resilienza ai settori culturali e creativi e almeno il 10 % al settore dell'istruzione, nonché di assegnare almeno il 5 % delle loro risorse a titolo del Fondo sociale europeo Plus (FSE+) in regime di gestione concorrente a sostegno delle attività nell'ambito della garanzia europea per l'infanzia;

Bilancio 2023: mantenere la ripresa sulla buona strada per tutti

1.  osserva che, nonostante i segnali incoraggianti che fanno sperare in un'ulteriore crescita nel 2022, permane l'incertezza delle prospettive economiche, alla luce di fattori quali le perturbazioni nella catena di approvvigionamento, gli elevati prezzi dell'energia, l'aumento dell'inflazione e il perdurare della pandemia di COVID-19, nonché le conseguenze dell'invasione dell'Ucraina; ricorda pertanto che il bilancio dell'Unione per il 2023 svolgerà un ruolo importante nel rafforzamento dell'economia dell'Unione e della sua competitività nonché nello sviluppo della nostra resilienza comune, contribuendo all'efficace attuazione del Green Deal europeo e di una transizione giusta, in modo che nessuno sia lasciato indietro, e promuovendo la coesione economica, sociale e territoriale come uno dei capisaldi della ripresa, e affrontando al contempo le sfide geopolitiche;

2.  si impegna pertanto ad adoperarsi per adottare un bilancio orientato al futuro che risponda alle priorità politiche dell'Unione, costruendo un'Unione della salute più forte, assicurando il successo delle transizioni verde e digitale, favorendo una ripresa equa, inclusiva, sostenibile e resiliente, compreso un maggiore sostegno alle piccole e medie imprese (PMI), promuovendo lo Stato di diritto, i valori dell'Unione, i diritti fondamentali e la loro applicazione, contribuendo alla creazione di maggiori opportunità per tutti, in particolare per i giovani in tutta l'Unione, e garantendo un'Europa più forte per i suoi cittadini e nel mondo;

3.  sottolinea il ruolo centrale svolto dalla politica di coesione dell'UE, in quanto politica di investimento fondamentale dell'Unione e una delle pietre angolari di una ripresa sostenibile e inclusiva, e ne mette in evidenza il valore aggiunto europeo unico e il contributo allo sviluppo armonioso complessivo dell'UE, dei suoi Stati membri e delle sue regioni; evidenzia che il 2023 sarà l'ultimo anno di attuazione dei programmi dell'UE del quadro finanziario pluriennale (QFP) 2014-2020, in particolare dei programmi in regime di gestione concorrente nell'ambito della politica di coesione, nonché l'anno in cui l'attuazione dei nuovi programmi comincerà ad accelerare; si attende pertanto che ciò si rifletta in un incremento sostanziale degli stanziamenti di pagamento nel bilancio per il 2023;

4.  sottolinea che la nuova politica agricola comune (PAC) entrerà in vigore a partire dal 2023; ricorda l'importanza centrale della PAC e della politica comune della pesca per il sistema alimentare europeo, poiché tali politiche garantiscono prodotti alimentari economicamente accessibili e di qualità elevata come pure la sicurezza nutrizionale per tutti gli europei; sottolinea inoltre l'importanza del buon funzionamento dei mercati agricoli, dello sviluppo sostenibile delle regioni rurali, di un reddito stabile e accettabile per gli agricoltori e i pescatori, della gestione sostenibile delle risorse naturali e della conservazione della biodiversità, nonché del ricambio generazionale nel settore agricolo; chiede che sia rivolta particolare attenzione all'agricoltura su piccola scala, ai giovani agricoltori e alle piccole imprese di pesca, utilizzando al meglio tutti i programmi pertinenti dell'Unione; constata che alcuni settori agricoli sono stati colpiti duramente dalla pandemia di COVID-19, dall'aumento dei prezzi dell'energia e da altre crisi;

5.  sottolinea che è necessario che gli Stati membri utilizzino tutte le risorse disponibili nel quadro del dispositivo per la ripresa e la resilienza entro la fine del 2023 e invita la Commissione a sostenere gli Stati membri e i beneficiari in tal senso, coinvolgendo nel contempo il Parlamento nella supervisione e nella valutazione trasparente del processo; ricorda inoltre l'importanza di coinvolgere gli enti locali e regionali, le parti sociali e la società civile nell'attuazione e nel monitoraggio dei pertinenti programmi dell'UE;

Un'Unione della salute più forte

6.  ricorda che la crisi della COVID-19 ha esercitato pressioni senza precedenti sui sistemi sanitari pubblici e ha aggravato i problemi esistenti; accoglie con favore la priorità attribuita alla politica sanitaria dell'Unione e sottolinea il programma "EU4Health" (UE per la salute) e il polo tematico "Salute" nell'ambito di Orizzonte Europa; osserva che il bilancio per le attività di preparazione dell'Autorità europea per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie (HERA) proviene da tali programmi e dal meccanismo di protezione civile dell'UE ed esprime profonda preoccupazione per il fatto che ciò potrebbe compromettere il conseguimento di altri importanti obiettivi in materia di salute concordati dai legislatori; ricorda pertanto la necessità di fornire nuove risorse all'HERA; sottolinea inoltre che occorre prestare particolare attenzione al controllo dell'HERA da parte del Parlamento; sottolinea l'importanza di costituire il corpo medico europeo nell'ambito del meccanismo di protezione civile dell'UE e invita tutti gli Stati membri a contribuirvi con ulteriori risorse; sottolinea la necessità di garantire finanziamenti adeguati per il piano di lotta contro il cancro, con particolare riferimento alle azioni che consentono di conseguire risultati tangibili per i cittadini, ad esempio l'iniziativa europea per l'imaging dei tumori o il programma di vaccinazione contro l'HPV;

7.  riconosce l'importanza di altri programmi dell'Unione, compreso il dispositivo per la ripresa e la resilienza, nel fornire investimenti e sostegno per prevenire le crisi sanitarie e rafforzare la resilienza dei sistemi e delle infrastrutture sanitarie; sottolinea la necessità di un allineamento tra tali attività e altri programmi finanziati dall'UE, tra cui EU4Health, riducendo nel contempo le disparità di accesso all'assistenza sanitaria; sottolinea la necessità di rafforzare le campagne d'informazione sulla vaccinazione in tutti gli Stati membri e non solo; ricorda, inoltre, l'importanza di un'attuazione e di un accesso costanti all'assistenza tecnica per gli Stati membri con scarsa capacità amministrativa; sottolinea che le agenzie e gli organismi decentrati responsabili in materia di salute e sicurezza dovrebbero essere dotati di risorse umane e finanziarie adeguate e, se necessario, rafforzati;

Garantire il successo delle transizioni verde e digitale

8.  riconosce che l'attuazione del Green Deal europeo e il conseguimento dell'obiettivo della neutralità climatica dell'Unione entro il 2050 e dell'obiettivo "inquinamento zero" richiederanno notevoli investimenti pubblici e privati al fine di colmare la carenza di investimenti nella transizione verde individuata dalla Commissione e conseguire gli obiettivi vincolanti dell'accordo di Parigi; sottolinea, tuttavia, che il costo dell'inazione sarebbe molto più elevato; sottolinea che il bilancio dell'Unione è al centro degli sforzi volti a realizzare una transizione giusta verso un'Unione più verde, sostenibile, socialmente inclusiva, più resiliente e competitiva e che occorrono ulteriori sforzi sul piano finanziario; sottolinea in particolare la necessità di garantire risorse finanziarie adeguate, in modo da consentire all'Unione di onorare gli impegni assunti e, al contempo, assicurare che nessuno sia lasciato indietro; insiste sul fatto che il successo del Green Deal europeo dipenderà anche dal suo finanziamento, e sollecita la mobilitazione degli strumenti di finanziamento dell'Unione dando priorità alle regioni, ai settori e alle zone che saranno maggiormente colpite dalla transizione verde, tenuto conto delle esigenze degli Stati membri; sottolinea la necessità di consentire alle PMI di sfruttare appieno le opportunità derivanti dal Green Deal europeo e dalla loro transizione imprenditoriale verso la sostenibilità ambientale e la digitalizzazione;

9.  ricorda la necessità di fornire risorse ambiziose per i programmi a sostegno dell'azione per il clima e la biodiversità e la protezione dell'ambiente, come LIFE, e la necessità di accelerare e attuare pienamente il meccanismo per una transizione giusta, anche fornendo ulteriore assistenza tecnica per sostenere gli Stati membri in tale compito; ricorda altresì la necessità di garantire che la spesa dell'Unione contribuisca alla mitigazione dei cambiamenti climatici e all'adattamento ai medesimi, anche rafforzando la preparazione alle catastrofi naturali, in particolare attraverso il meccanismo europeo di protezione civile, nonché arrestando la perdita di biodiversità; si attende che la Commissione rispetti il suo impegno, assunto in sede di conciliazione per il bilancio 2022, di rafforzare l'agenzia in tale settore, in particolare alla luce del suo ruolo centrale nell'attuazione del pacchetto "Pronti per il 55 %" e delle relative relazioni; esprime inoltre profonda preoccupazione per la carenza di risorse umane a lungo termine in alcuni servizi della Commissione e ribadisce pertanto il suo invito alla Commissione a garantire livelli adeguati di risorse e personale; invita inoltre la Commissione e gli Stati membri a rispettare il principio del "non nuocere" al fine di garantire la necessaria coerenza tra gli obiettivi politici e la massima efficienza della spesa durante la transizione e oltre;

10.  sottolinea la necessità di investire nella ricerca e nell'innovazione nelle tecnologie, nei processi e nelle competenze verdi, anche al fine di conferire all'Unione un vantaggio competitivo nella futura economia a zero emissioni nette, ed evidenzia l'importanza di garantire risorse adeguate per Orizzonte Europa in tale contesto; reputa essenziale fornire un sostegno adeguato alle PMI al fine di rafforzare il loro ruolo nella ricerca e nell'innovazione; ritiene che l'Unione debba sfruttare appieno il meccanismo per collegare l'Europa (MCE) per modernizzare e collegare le sue infrastrutture di trasporto ed energetiche nonché rafforzarne la sostenibilità, rafforzando la sicurezza e l'autonomia dell'UE in materia di energia e sviluppando ulteriormente l'Unione dell'energia attraverso l'interconnettività tra gli Stati membri; ritiene pertanto che debbano essere garantite risorse sufficienti per il meccanismo per collegare l'Europa; sottolinea inoltre l'importanza del programma spaziale dell'UE;

11.  prende atto delle proposte legislative presentate dalla Commissione per la legge sui semiconduttori e un programma di connettività sicura; ricorda il principio secondo cui i nuovi programmi non dovrebbero essere creati a scapito di quelli esistenti e ribadisce la sua posizione di lunga data secondo cui le nuove iniziative dovrebbero essere finanziate utilizzando nuove risorse; intende esaminare attentamente le implicazioni di bilancio delle proposte e il loro impatto sulla procedura di bilancio 2023;

12.  reputa essenziale per la competitività dell'Unione digitalizzare ulteriormente l'economia e il settore pubblico; ritiene che una transizione digitale riuscita richieda sforzi sostanziali di ricerca e innovazione nell'ambito di Orizzonte Europa, investimenti significativi nelle infrastrutture digitali attraverso il MCE-Digitale e sostegno in settori quali l'intelligenza artificiale, la cibersicurezza e il calcolo ad alte prestazioni dell'UE attraverso il programma Europa digitale; sottolinea la necessità di affrontare il divario di competenze digitali promuovendo competenze digitali avanzate e un apprendimento inclusivo; sottolinea la necessità di strumenti di riconversione professionale; mette in evidenza l'importanza di garantire finanziamenti sufficienti e un allineamento tra i programmi dell'UE per creare condizioni atte a favorire la diffusione sul mercato di tecnologie e innovazioni rivoluzionarie, e consentire all'economia e al settore pubblico dell'Unione di essere in prima linea nella transizione digitale e nella competitività;

13.  riconosce il contributo dei programmi di finanziamento dell'Unione alla ripresa economica, alla lotta alla disoccupazione e al potenziamento degli investimenti e in particolare al sostegno delle PMI e delle start-up; ricorda che le PMI si confermano la spina dorsale dell'economia europea e continuano a svolgere un ruolo fondamentale per creare posti di lavoro e generare crescita; sottolinea InvestEU e la sua sezione PMI e la possibilità per le PMI colpite dalla pandemia di ricevere u n sostegno al capitale nell'ambito del programma; sottolinea la necessità di promuovere un mercato unico ben funzionante attraverso finanziamenti sufficienti al fine di garantire la protezione dei consumatori, rafforzare la competitività delle piccole imprese con lo sviluppo di competenze digitali e imprenditoriali, migliorare l'accesso ai mercati, fare tesoro del programma Erasmus per giovani imprenditori e ampliare ulteriormente le opportunità di creazione e espansione delle start-up;

14.  esprime solidarietà a coloro che lavorano nei settori duramente colpiti dalla pandemia, in particolare il turismo, l'ospitalità e i settori culturali e creativi; evidenzia che tali settori rappresentano un pilastro importante dell'economia dell'Unione e impiegano una parte significativa della sua forza lavoro, in particolare nelle PMI; ritiene che tali settori dovrebbero beneficiare di un maggiore sostegno da parte degli Stati membri e dell'Unione, anche attraverso il dispositivo per la ripresa e la resilienza, e chiede misure supplementari per tali settori e finanziamenti sufficienti per i relativi programmi dell'UE; insiste sul fatto che, se sarà trasformato in un'iniziativa o in un programma a più lungo termine, il nuovo Bauhaus europeo richiederà nuove risorse; ribadisce la propria delusione per il fatto che non sia stata accettata la richiesta di lunga data del Parlamento di istituire un programma specifico dell'UE in materia di turismo;

Promuovere lo Stato di diritto, i valori dell'UE e i diritti fondamentali e la loro applicazione

15.  ritiene essenziale, per la credibilità dell'Unione, garantire il corretto utilizzo dei fondi dell'Unione e adottare tutte le misure necessarie per tutelare gli interessi finanziari dell'Unione; mette in evidenza la chiara correlazione tra rispetto dello Stato di diritto ed esecuzione efficiente del bilancio dell'Unione in conformità dei principi di sana gestione finanziaria: ritiene che il regolamento (UE, Euratom) 2020/2092 relativo a un regime generale di condizionalità per la protezione del bilancio dell'Unione dovrebbe essere applicato immediatamente e integralmente, come più volte richiesto dal Parlamento; deplora che la Commissione non abbia ancora attuato il regolamento, sebbene sia entrato in vigore il 1º gennaio 2021, e sottolinea la piena conformità del regolamento ai trattati dell'UE, come confermato dalle sentenze della Corte di giustizia dell'Unione europea del 16 febbraio 2022(19); si attende che la Commissione applichi senza indugio l'articolo 6, paragrafo 1, del regolamento nei confronti degli Stati membri in cui sono già state inviate lettere di informazione, come previsto dall'articolo 6, paragrafo 4, del regolamento; ritiene che dovrebbero essere messe a disposizione degli organismi dell'Unione in questo settore e della Procura europea (EPPO) risorse adeguate, soprattutto alla luce del loro crescente carico di lavoro, anche per quanto riguarda il monitoraggio e il controllo della spesa finanziata dal dispositivo per la ripresa e la resilienza;

16.  sottolinea che lo Stato di diritto tutela gli altri valori fondamentali su cui si fonda l'Unione ed è intrinsecamente legato al rispetto della democrazia e dei diritti fondamentali; esprime profonda preoccupazione per il significativo deterioramento dello Stato di diritto, della democrazia e dei diritti fondamentali, compresi l'indipendenza della magistratura, la separazione dei poteri, la lotta alla corruzione, nonché l'indipendenza e la libertà dei mezzi di informazione in alcuni Stati membri; sottolinea l'importanza del programma Cittadini, uguaglianza, diritti e valori in particolare per proteggere e promuovere i diritti e i valori sanciti dai trattati dell'UE e dalla Carta dei diritti fondamentali e per sostenere e sviluppare ulteriormente la partecipazione e l'istruzione dei cittadini come pure società aperte, basate sui diritti, democratiche, eque e inclusive; chiede pertanto che a tale programma sia assegnato un livello ambizioso di risorse; ricorda che la cooperazione giudiziaria tra le autorità nazionali è cruciale per rafforzare lo Stato di diritto nell'Unione; chiede finanziamenti sufficienti per il programma Giustizia;

Maggiori opportunità per tutti e in particolare per i giovani in tutta l'Unione

17.  constata che la crisi della COVID-19 ha avuto gravi ripercussioni negative sui giovani, sulle loro prospettive occupazionali, sulle loro condizioni di lavoro e sulla loro salute mentale, il che ha comportato la perdita di opportunità, una riduzione delle prospettive e l'approfondimento del divario educativo; sottolinea l'importanza dell'istruzione e della formazione professionale a tale riguardo; è fermamente convinto che il bilancio 2023 dovrebbe porre l'accento sui giovani, sfruttando lo slancio dell'Anno europeo della gioventù 2022 con azioni e politiche concrete da proseguire nel 2023; sottolinea l'importanza di Erasmus+ ed evidenzia che è fondamentale garantire risorse finanziarie sufficienti per tale programma, che è riuscito indiscutibilmente ad accrescere le opportunità di istruzione, formazione e occupazione in tutta l'UE e ha prodotto risultati tangibili; ritiene che esso dovrebbe diventare più inclusivo e offrire maggiori opportunità e parità di accesso a tutti, in particolare alle persone provenienti da contesti svantaggiati e da zone rurali e periferiche;

18.  insiste sulla necessità di trovare soluzioni sostenibili e a lungo termine per affrontare efficacemente le sfide demografiche strutturali, nonché per ridurre la fuga di cervelli dalle zone rurali, periferiche e meno sviluppate dell'UE; sottolinea la necessità di risorse finanziarie per rilanciare le zone colpite dal declino demografico e creare opportunità di lavoro di alta qualità a livello locale; evidenzia il ruolo cruciale del bilancio dell'Unione nel contribuire all'attuazione del pilastro europeo dei diritti sociali e rafforzare le azioni sociali a livello locale e regionale, intensificare il dialogo sociale e garantire a tutti l'accesso a servizi essenziali quali l'assistenza sanitaria, la mobilità, un'alimentazione adeguata e alloggi dignitosi;

19.  sottolinea la necessità di rafforzare il corpo europeo di solidarietà, che aiuta i giovani ad acquisire esperienza pratica in un altro Stato membro, aumentando in tal modo la loro occupabilità e le loro prospettive per il futuro; ricorda l'importanza di garantire un finanziamento sufficiente delle azioni e delle attività dell'UE destinate ai giovani e ai minori, in particolare nell'ambito dell'FSE+, di REACT-UE e del dispositivo per la ripresa e la resilienza; ricorda che la Commissione dovrebbe riferire regolarmente in merito all'attuazione della raccomandazione sull'istituzione di una garanzia europea per l'infanzia e di una garanzia per i giovani rafforzata;

20.  ricorda che la pandemia ha avuto gravi ripercussioni anche sugli anziani; insiste sul fatto che il bilancio 2023 dovrebbe fornire un sostegno sufficiente alle persone più vulnerabili tra gli anziani e proteggere il loro benessere, la loro dignità e i loro diritti fondamentali; osserva che Erasmus+ offre opportunità agli adulti e agli anziani e invita la Commissione a garantire che essi ne traggano maggiori benefici; sottolinea il ruolo del bilancio dell'UE nel contribuire a garantire agli anziani l'accesso ai servizi sociali e sanitari, alla mobilità e alle opportunità di volontariato; invita l'UE a razionalizzare e intensificare le sue azioni destinate agli anziani nell'ambito di un quadro coerente che benefici di finanziamenti a titolo dei programmi dell'UE;

Un'Unione più forte per i suoi cittadini e nel mondo

21.  condanna con la massima fermezza l'invasione illegale, non provocata e ingiustificata dell'Ucraina da parte della Federazione russa e tutti i tentativi di destabilizzare i partner dell'UE nel vicinato orientale, come pure la partecipazione della Bielorussia a tale aggressione; sottolinea che l'Unione deve restare unita e chiede di rafforzare la cooperazione e la solidarietà tra gli Stati membri in questo difficile contesto; esorta l'Unione a garantire finanziamenti consistenti per far fronte alle conseguenze geopolitiche dell'attuale crisi, in particolare per il sostegno all'attuazione di misure umanitarie e di preparazione all'accoglienza dei rifugiati negli Stati membri e nel vicinato orientale; ricorda che la stabilità dell'Unione dipende anche dalla stabilità del suo vicinato;

22.  ricorda la sua risoluzione sull'aggressione russa contro l'Ucraina e invita la Commissione e gli Stati membri a mobilitare tutte le risorse finanziarie disponibili per sostenere l'Ucraina; ribadisce il proprio sostegno, in tale contesto, alla mobilitazione dello strumento europeo per la pace; invita la Commissione, il Servizio europeo per l'azione esterna (SEAE) e gli Stati membri a presentare al Parlamento relazioni e informazioni tempestive e trasparenti al riguardo; invita la Commissione e gli Stati membri a prestare un'assistenza umanitaria di emergenza supplementare all'Ucraina, in cooperazione con le agenzie umanitarie delle Nazioni Unite e con altre organizzazioni partner internazionali; sottolinea la necessità di prestare una particolare attenzione ai gruppi vulnerabili, alle minoranze, nonché alle donne e ai minori, in quanto essi sono particolarmente colpiti nelle situazioni di conflitto e necessitano di una protezione e di un sostegno speciali; invita la Commissione a prendere in considerazione tutti i mezzi disponibili per garantire la fornitura di sostegno nell'ambito dei pertinenti programmi dell'UE, in particolare per quanto riguarda i servizi sociali e sanitari e l'istruzione;

23.  ribadisce il suo irremovibile sostegno alla sovranità e all'integrità territoriale di tutti i paesi del partenariato orientale e invita la Commissione e gli Stati membri ad aiutare tali paesi, in particolare la Repubblica di Moldova, a fornire un riparo temporaneo ai rifugiati dall'Ucraina; ribadisce che gli Stati membri devono dar prova di solidarietà nel ricollocare i rifugiati dall'Ucraina che sono arrivati in Polonia, Ungheria, Romania e Slovacchia in altri Stati membri;

24.  prende atto dell'importanza delle sanzioni e dell'unità dell'Unione nella loro imposizione e invita la Commissione a individuare i mezzi e le modalità per affrontare le loro conseguenze economiche e sociali per l'UE e a facilitarne l'attuazione;

25.  sottolinea l'importanza strategica della politica di allargamento nei paesi dei Balcani occidentali e la necessità di fornire finanziamenti sufficienti ai paesi dei Balcani occidentali e ai paesi del vicinato orientale e meridionale, in particolare quelli che attuano accordi di associazione con l'UE, al fine di sostenere riforme politiche e socioeconomiche globali e di rafforzare la società civile e lo Stato di diritto, come pure di contribuire alla ripresa dalla crisi COVID-19 e dalle sue conseguenze economiche a lungo termine; sottolinea l'importanza di un sostegno finanziario sufficiente per l'assistenza tecnica al fine di migliorare l'assorbimento dei fondi dell'UE in tali regioni;

26.  si attende che l'asilo e la migrazione rimangano una priorità dell'agenda dell'UE anche oltre la crisi in corso; sottolinea la necessità di un sostegno finanziario continuo per l'accoglienza, la registrazione, l'esame e l'integrazione dei richiedenti asilo e di garantire finanziamenti adeguati per la realizzazione degli obiettivi specifici del Fondo Asilo, migrazione e integrazione, al fine di assicurare una corretta attuazione del sistema europeo comune di asilo; sottolinea che tale sistema deve essere basato sulla solidarietà e sulla responsabilità condivisa, al fine di non imporre un onere eccessivo ad alcuni Stati membri, sul rispetto dei diritti umani, sulla promozione dell'integrazione e sulla creazione di un quadro per la migrazione legale, come richiesto dal Parlamento, sulla lotta contro la tratta di esseri umani e sul miglioramento dei sistemi per un rimpatrio efficace, sicuro e dignitoso delle persone e i rimpatri volontari, in linea con i valori e gli impegni internazionali dell'UE; chiede inoltre finanziamenti sufficienti per lo Strumento di sostegno finanziario per la gestione delle frontiere e la politica dei visti al fine di rafforzare i sistemi di gestione delle frontiere;

27.  sottolinea la necessità di assicurare che nessun beneficiario di fondi dell'UE (tra cui contraenti o subappaltatori, partecipanti a seminari o a corsi di formazione o soggetti terzi) sia incluso nell'elenco delle persone o delle entità soggette alle misure restrittive dell'UE;

28.  sottolinea che l'Unione necessita di risorse sufficienti per rispondere alle principali crisi e alle sfide a lungo termine nel suo vicinato e nel mondo, ricordando al contempo che il massimale della rubrica 6 del QFP è già adesso troppo basso e che è indispensabile rivedere l'attuale QFP; chiede finanziamenti sufficienti per lo Strumento di vicinato, cooperazione allo sviluppo e cooperazione internazionale e lo Strumento di assistenza preadesione, affinché possano svolgere il loro ruolo cruciale nel promuovere lo sviluppo sostenibile e democratico e le riforme politiche ed economiche, proteggere lo Stato di diritto e i diritti umani, sostenere i processi elettorali e affrontare le sfide sociali e climatiche e le cause profonde della migrazione; sottolinea la necessità di fornire un sostegno costante ai rifugiati, in particolare in Turchia e nell'intera regione, e di rispondere agli sviluppi in Afghanistan, ribadendo nel contempo che il bilancio dell'Unione non dovrebbe essere l'unica fonte di finanziamento; chiede che all'Agenzia delle Nazioni Unite di soccorso e lavori per i rifugiati palestinesi del Vicino Oriente (UNRWA) sia assegnato un livello ambizioso di finanziamenti a titolo del bilancio dell'UE nel 2023 per consentirle di fornire un sostegno adeguato alla stabilità regionale e rafforzare la resilienza dei rifugiati palestinesi; sottolinea l'importanza del programma di aiuti umanitari e rileva che le risorse ad esso destinate non aumentano in proporzione ai fabbisogni senza precedenti; chiede pertanto che al programma sia assegnata una dotazione più consistente e che gli Stati membri aumentino i loro aiuti umanitari;

29.  ribadisce che l'Unione dovrebbe disporre di mezzi sufficienti per reagire a sviluppi imprevisti all'interno e all'esterno del suo territorio; invita pertanto la Commissione a svolgere un'analisi approfondita delle diverse implicazioni delle attuali sfide e del loro impatto sulla procedura di bilancio 2023 e sull'intero QFP 2021-2027, nonché a valutare quando sarebbe opportuna una revisione del QFP;

30.  ritiene che il recente aumento delle infezioni da COVID-19 sia un'ulteriore dimostrazione della necessità di fare di più per vaccinare tutto il mondo; ricorda l'accordo tra le tre istituzioni, nell'ambito del bilancio 2022, di riesaminare l'evoluzione della risposta alla pandemia entro la fine di giugno 2022, in particolare per quanto riguarda le vaccinazioni internazionali, e di adottare tutte le misure necessarie senza ulteriori indugi;

31.  sottolinea la crescente necessità di un adeguato sostegno finanziario per la sicurezza e la difesa dell'Unione, anche attraverso il Fondo europeo per la difesa, che sostiene la ricerca e lo sviluppo nel settore della difesa; chiede maggiori sforzi per rafforzare la capacità di spiegamento e l'efficacia operativa e per migliorare la mobilità militare, tra l'altro al fine di contribuire a rafforzare la stabilità nel vicinato dell'Unione e oltre, e di affrontare le minacce ibride e informatiche; ritiene che tali sforzi aumenterebbero l'autonomia strategica dell'Unione e rafforzerebbero la competitività dell'industria europea della difesa; chiede altresì finanziamenti adeguati per il Fondo sicurezza interna;

32.  sostiene fermamente gli sforzi dell'Unione volti ad affrontare le crescenti minacce alla sicurezza, quali la diffusione della disinformazione, compresa la disinformazione online, le campagne di notizie false contro l'Unione, il terrorismo, la radicalizzazione e l'estremismo violento all'interno dell'Unione e dei paesi vicini; ritiene che gli stanziamenti di finanziamento dovrebbero riflettere la natura mutevole delle minacce e la necessità di affrontarne le cause profonde e garantire un migliore coordinamento degli sforzi dell'Unione in questo settore;

33.  invita il Consiglio e gli Stati membri a intensificare gli sforzi per completare l'integrazione nello spazio Schengen di tutti gli Stati membri, in particolare della Romania, della Bulgaria e della Croazia, che soddisfano tutti i requisiti tecnici; è del parere che la crescita economica e la prosperità, la sicurezza interna, la difesa delle frontiere esterne dell'Unione, i diritti fondamentali, il corretto funzionamento dello spazio Schengen e la libera circolazione all'interno dell'Unione siano indissolubilmente legati e reciprocamente vantaggiosi; ritiene necessario garantire finanziamenti, personale e formazione adeguati a tutte le agenzie che operano nei settori dei diritti fondamentali, dell'asilo, della sicurezza, della giustizia e della gestione integrata delle frontiere; ricorda che lo spazio Schengen apporta vantaggi economici agli Stati che vi aderiscono;

Questioni trasversali

34.  ricorda che i costi di finanziamento dello strumento dell'UE per la ripresa (EURI) devono essere a carico del bilancio dell'Unione anche grazie a entrate sufficienti derivanti da nuove risorse proprie, e dovrebbero essere sostenuti da stanziamenti necessari e tempestivi; sottolinea che le dotazioni finanziarie dei programmi di spesa non dovrebbero essere utilizzate per gestire l'imprevedibilità dei costi di finanziamento dell'EURI; ritiene che l'autorità di bilancio abbia pieni poteri per decidere di rafforzare tutti i programmi dell'Unione, anche nei casi in cui i costi di finanziamento dell'EURI si rivelino inferiori al previsto; ricorda che la dichiarazione congiunta del Parlamento europeo, del Consiglio e della Commissione sui costi finanziari dell'EURI nel 2022, convenuta il 15 novembre 2021 durante il periodo di conciliazione, si applica alla procedura di bilancio per l'esercizio 2022 e non costituisce un precedente; ricorda che tutte le decisioni future potranno essere adottate solo nel corso della procedura di bilancio annuale;

35.  ricorda che le istituzioni dell'Unione hanno concordato nell'accordo interistituzionale (AII) una tabella di marcia legalmente vincolante per l'introduzione di un paniere di nuove risorse proprie al fine di garantire il rimborso totale del capitale e dei relativi interessi del piano per la ripresa dell'Unione, senza ridurre la spesa per il programma o gli strumenti di investimento previsti dal QFP e nel rispetto del principio dell'universalità del bilancio; accoglie con favore il pacchetto finanziario proposto dalla Commissione il 22 dicembre 2021, che contiene un aggiornamento della decisione relativa alle risorse proprie(20) con tre nuove risorse proprie: un meccanismo di adeguamento del carbonio alla frontiera, un sistema di scambio di quote di emissione e una quota degli utili residui delle imprese multinazionali più grandi e più redditizie; ritiene che portare avanti tale pacchetto finanziario sia della massima importanza; chiede pertanto che il Consiglio rispetti il calendario concordato e compia progressi con il primo paniere di risorse proprie prima della conclusione della procedura di bilancio 2023; esorta inoltre la Commissione a elaborare una proposta per il secondo paniere di nuove risorse proprie prima di dicembre 2023, così da assicurare risorse sufficienti per i rimborsi dello strumento NextGenerationEU; ricorda che il 2023 sarà il secondo anno di applicazione dell'adeguamento specifico per programma a norma dell'articolo 5 del regolamento QFP;

36.  osserva che vi è stato un numero inaspettatamente elevato di disimpegni per la ricerca (oltre 469 milioni di EUR), a un livello che non era previsto nell'accordo sul QFP e che non è pertanto coperto da tale accordo; ritiene che tutti i disimpegni per la ricerca debbano essere resi disponibili a norma dell'articolo 15, paragrafo 3, del regolamento finanziario; intende concentrare su un ristretto numero di priorità politiche i disimpegni che si aggiungono agli importi che la Commissione deve includere nel progetto di bilancio;

37.  attende con interesse l'applicazione della metodologia rivista di monitoraggio del clima al progetto di bilancio 2023, in conformità dell'accordo interistituzionale sulla disciplina di bilancio, e le osservazioni sull'applicazione del principio di "non arrecare un danno significativo" nella relazione sul rendimento; si attende che la Commissione adotti quanto prima una metodologia efficace, trasparente e completa per il monitoraggio della biodiversità, tenendo presente gli obiettivi fissati per il 2024, il 2026 e il 2027; invita la Commissione a tenere debitamente in considerazione tutti i pertinenti riscontri e le relative raccomandazioni, così da rendere le spese future pienamente trasparenti e stabilire un nesso più chiaro tra le spese per il clima e la biodiversità e il loro impatto reale, anche applicando indicatori di realizzazione e di risultato; chiede che il Parlamento sia pienamente coinvolto nello sviluppo delle metodologie come sancito nell'accordo interistituzionale; auspica che la Commissione consulti il Parlamento sulla metodologia relativa alla biodiversità prima della pubblicazione del progetto di bilancio 2023;

38.  invita la Commissione a sviluppare una metodologia per monitorare la spesa sociale nel bilancio dell'Unione sulla base dei principi del pilastro europeo dei diritti sociali;

39.  ribadisce che le donne sono state colpite in maniera sproporzionata dalla crisi socioeconomica innescata dalla pandemia di COVID-19, anche alla luce dell'aumento della violenza di genere; chiede pertanto finanziamenti significativi per la sezione Daphne del programma Cittadini, uguaglianza, diritti e valori; chiede ulteriori finanziamenti nel bilancio dell'Unione volti a promuovere la parità di genere e a contrastare la discriminazione, in particolare nei confronti delle donne e delle persone LGBTI+ e invita la Commissione a promuovere maggiori sinergie tra i programmi dell'Unione in questi settori; chiede inoltre risorse significative a sostegno della protezione, della promozione e dell'accesso universale alla salute sessuale e riproduttiva e ai relativi diritti e a sostegno dei difensori dei diritti umani delle donne;

40.  ricorda che la Commissione deve attuare, entro il 1º gennaio 2023, una metodologia accompagnata dalla raccolta, la rendicontazione e la valutazione sistematiche dei dati disaggregati in base al genere, per misurare la spesa relativa alla promozione della parità di genere nonché dei diritti e delle pari opportunità per tutti; sottolinea l'importanza dell'attuazione e dell'integrazione della dimensione di genere come principio orizzontale in tutte le attività, le politiche e i programmi dell'Unione; sottolinea l'importante ruolo svolto dalle agenzie e dagli organismi dell'Unione in questo campo e la necessità di garantire finanziamenti e personale adeguati per l'espletamento delle loro funzioni; chiede una celere attuazione della strategia per la parità di genere 2020-2025 dell'Unione;

41.  ricorda il lavoro essenziale svolto dalle agenzie decentrate; ritiene che le agenzie debbano disporre di personale sufficiente e di risorse adeguate per poter svolgere i loro compiti; ricorda che i compiti delle agenzie evolvono alla luce delle priorità politiche e sottolinea che le nuove responsabilità devono essere accompagnate da un livello adeguato di nuove risorse;

42.  ritiene che il bilancio 2023 dovrebbe contenere un livello sufficiente di stanziamenti di pagamento, sia per i nuovi programmi che per il completamento di quelli in corso, in parte per garantire che il bilancio dell'Unione fornisca lo stimolo economico necessario; sottolinea che, traendo insegnamento dai precedenti quadri finanziari pluriennali, è necessario accelerare l'attuazione dei programmi per evitare pagamenti arretrati nella seconda metà del periodo del QFP;

43.  ritiene che, laddove siano attuate le raccomandazioni della Conferenza sul futuro dell'Europa, dovrebbero essere resi disponibili gli stanziamenti necessari;

44.  sottolinea il valore dei progetti pilota (PP) e delle azioni preparatorie (AP) per sperimentare nuove iniziative politiche e porre le fondamenta per future azioni dell'Unione; intende pertanto proporre un pacchetto di progetti pilota e azioni preparatorie in linea con le sue priorità politiche e con la valutazione della Commissione; confida che la Commissione valuti in modo imparziale le proposte PP-AP sulla base di una valutazione giuridica e finanziaria e si aspetta di ricevere spiegazioni precise e dettagliate quando un progetto è considerato "coperto" dai programmi e dalle politiche dell'Unione, con esempi concreti di azioni dell'Unione che si ritiene coprano le proposte; invita inoltre la Commissione a garantire che i PP e le AP adottati nel bilancio siano attuati integralmente, tempestivamente e in cooperazione con il Parlamento, e godano di una maggiore visibilità al fine di massimizzare il loro impatto;

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45.  incarica la sua Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio e alla Commissione nonché ai parlamenti nazionali.

(1) GU L 193 del 30.7.2018, pag. 1.
(2) GU L 433 I del 22.12.2020, pag. 11.
(3) GU C 444 I del 22.12.2020, pag. 1.
(4) GU C 444 I del 22.12.2020, pag. 2.
(5) GU C 444 I del 22.12.2020, pag. 3.
(6) GU C 444 I del 22.12.2020, pag. 4.
(7) GU C 444 I del 22.12.2020, pag. 5.
(8) GU C 444 I del 22.12.2020, pag. 6.
(9) GU C 445 del 29.10.2021, pag. 240.
(10) GU L 433 I del 22.12.2020, pag. 28.
(11) GU L 424 del 15.12.2020, pag. 1.
(12) GU L 433 I del 22.12.2020, pag. 23.
(13) GU L 433 I del 22.12.2020, pag. 1.
(14) GU C 494 dell'8.12.2021, pag. 2.
(15) GU C 270 del 7.7.2021, pag. 2.
(16) GU L 243 del 9.7.2021, pag. 1.
(17) Testi approvati, P9_TA(2022)0052.
(18) GU L 45 del 24.2.2022, pag. 1.
(19) Sentenze del 16 febbraio 2022, Ungheria / Parlamento e Consiglio, C-156/21, ECLI:EU:C:2022:97, e Polonia / Parlamento e Consiglio, C-157/21, ECLI:EU:C:2022:98.
(20) Decisione (UE, Euratom) 2020/2053 del Consiglio del 14 dicembre 2020 relativa al sistema delle risorse proprie dell’Unione europea e che abroga la decisione 2014/335/UE, Euratom (GU L 424 del 15.12.2020, pag. 1).

Ultimo aggiornamento: 26 agosto 2022Note legali - Informativa sulla privacy