Indice 
 Precedente 
 Seguente 
 Testo integrale 
Procedura : 2021/2227(BUI)
Ciclo di vita in Aula
Ciclo del documento : A9-0087/2022

Testi presentati :

A9-0087/2022

Discussioni :

Votazioni :

PV 07/04/2022 - 6.12

Testi approvati :

P9_TA(2022)0127

Testi approvati
PDF 162kWORD 60k
Giovedì 7 aprile 2022 - Strasburgo
Stato di previsione delle entrate e delle spese del Parlamento per l'esercizio 2023
P9_TA(2022)0127A9-0087/2022

Risoluzione del Parlamento europeo del 7 aprile 2022 sullo stato di previsione delle entrate e delle spese del Parlamento europeo per l'esercizio 2023 (2021/2227(BUI))

Il Parlamento europeo,

–  visto l'articolo 314 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea,

–  visto il regolamento (UE, Euratom) 2018/1046 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 luglio 2018, che stabilisce le regole finanziarie applicabili al bilancio generale dell'Unione, che modifica i regolamenti (UE) n. 1296/2013, (UE) n. 1301/2013, (UE) n. 1303/2013, (UE) n. 1304/2013, (UE) n. 1309/2013, (UE) n. 1316/2013, (UE) n. 223/2014, (UE) n. 283/2014 e la decisione n. 541/2014/UE e abroga il regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012(1) (il "regolamento finanziario"),

–  visto il regolamento (UE, Euratom) 2020/2093 del Consiglio, del 17 dicembre 2020, che stabilisce il quadro finanziario pluriennale per il periodo 2021-2027(2),

–  visto l'accordo interistituzionale, del 16 dicembre 2020, tra il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione sulla disciplina di bilancio, sulla cooperazione in materia di bilancio e sulla sana gestione finanziaria, nonché su nuove risorse proprie, compresa una tabella di marcia verso l'introduzione di nuove risorse proprie(3),

–  visto il regolamento (UE, Euratom) n. 1023/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22 ottobre 2013, che modifica lo statuto dei funzionari dell'Unione europea e il regime applicabile agli altri agenti dell'Unione europea(4),

–  viste le conclusioni delle riunioni dell'Ufficio di presidenza del Parlamento europeo del 4 ottobre 2021 e del 22 novembre 2021,

–  viste le conclusioni della riunione del Consiglio del 10 dicembre 2021 riguardo agli sforzi complementari per rafforzare la resilienza e contrastare le minacce ibride,

–  viste le previsioni economiche dell'inverno 2022 pubblicate dalla Commissione il 10 febbraio 2022,

—  vista la lettera inviata il 7 luglio 2020 con la quale i deputati al Parlamento europeo hanno esortato il Presidente Sassoli e il Segretario generale Welle a migliorare la mobilità attiva sostenibile e sicura in seno al Parlamento europeo,

—  vista la strategia EMAS di medio termine per il 2024, adottata dal comitato direttivo per la gestione ambientale a Bruxelles il 15 dicembre 2020,

—  visti i requisiti di addizionalità di cui nella direttiva (UE) 2018/2001 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell'11 dicembre 2018, sulla promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili (direttiva sulle energie rinnovabili), in particolare il considerando 90 e l'articolo 27,

—  vista la comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni dal titolo "Strategia per una mobilità sostenibile e intelligente: mettere i trasporti europei sulla buona strada per il futuro" (COM(2020)0789), in particolare il punto 9 sui viaggi collettivi,

–  vista la sua risoluzione del 29 aprile 2021 sullo stato di previsione delle entrate e delle spese del Parlamento europeo per l'esercizio 2022(5),

–  vista la sua risoluzione del 21 ottobre 2021 concernente la posizione del Consiglio sul progetto di bilancio generale dell'Unione europea per l'esercizio 2022(6),

–  visti il bilancio generale dell'Unione europea per l'esercizio 2022(7) e le dichiarazioni comuni approvate di comune accordo da Parlamento, Consiglio e Commissione e ad esso allegate,

–  vista la relazione del Segretario generale all'Ufficio di presidenza in vista della definizione del progetto preliminare di stato di previsione del Parlamento per l'esercizio 2023,

–  visto il progetto preliminare di stato di previsione stabilito dall'Ufficio di presidenza il 7 marzo 2022 a norma dell'articolo 25, paragrafo 7, e dell'articolo 102, paragrafo 1, del regolamento del Parlamento,

–  visto il progetto di stato di previsione redatto dalla commissione per i bilanci a norma dell'articolo 102, paragrafo 2, del regolamento del Parlamento,

–  visto l'articolo 102 del suo regolamento,

–  vista la relazione della commissione per i bilanci (A9‑0087/2022),

A.  considerando che il bilancio proposto il 14 febbraio 2022 dal Segretario generale per il progetto preliminare di stato di previsione del Parlamento per l'esercizio 2023 rappresenta un aumento del 4,9 %;

B.  considerando che, nelle sue previsioni economiche d'inverno 2022, la Commissione ha calcolato che il tasso d'inflazione dell'UE si attestava al 4,9 % per l'ultimo trimestre del 2021 e al 2,9 % per l'intero anno; che, secondo le stime della Commissione, dopo il picco di fine 2021 e inizio 2022, l'inflazione si stabilizzerà al 3,9 % nel 2022 e all'1,9 % nel 2023; che il livello d'inflazione per il 2023 è attualmente molto volatile e altamente imprevedibile; che la commissione per i bilanci ne monitorerà l'evoluzione e reagirà di conseguenza, se necessario;

C.  considerando che la credibilità del Parlamento e dei suoi deputati agli occhi dei cittadini europei dipende dalla capacità dell'Istituzione di garantire la qualità dell'attività legislativa e di controllo, e di comunicarne i risultati; che il Parlamento deve altresì fungere da esempio per le altre istituzioni e quindi anche programmare ed eseguire le proprie spese in modo prudente ed efficiente, nonché rispecchiare le realtà economiche prevalenti;

D.  considerando che il bilancio del Parlamento dovrebbe avere un impianto realistico ed essere conforme ai principi della disciplina di bilancio e della sana gestione finanziaria;

E.  considerando che è estremamente importante proteggere la voce democratica del Parlamento, vista soprattutto l'attuale situazione geopolitica, in particolare l'aggressione bellica illegittima dell'Ucraina da parte della Russia e le prossime elezioni europee; che le minacce cibernetiche contro il Parlamento, anche da parte di gruppi sponsorizzati da Stati, stanno crescendo in modo esponenziale sia in termini numerici che di sofisticazione; che lo standard industriale del settore prevede che il 10 % dell'intero bilancio per le tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC) sia destinato alla cibersicurezza; che l'Ufficio di presidenza ha approvato, nella riunione del 4 ottobre 2021, la creazione, presso la Direzione generale dell'Innovazione e dell'assistenza tecnologica (DG ITEC), di una nuova Direzione della Cibersicurezza, in particolare l'unità Minacce di cibersicurezza, monitoraggio dei rischi e relazioni sulla protezione dei dati, e l'attribuzione delle necessarie risorse;

F.  considerando che gli attacchi cibernetici costituiscono minacce non solo per il Parlamento bensì per tutte le istituzioni dell'Unione; che la cooperazione interistituzionale è fondamentale per prevenire, individuare, monitorare e rispondere adeguatamente a tali minacce; che il Direttore generale della DG ITEC presiede la squadra di pronto intervento informatico (CERT-UE), un organismo interistituzionale nel settore della cibersicurezza; che il Parlamento è fortemente impegnato a cercare ulteriori sinergie e cooperazione con altre istituzioni, anche potenziando le capacità di CERT-UE grazie al distacco di due funzionari del Parlamento, come stabilito dall'Ufficio di presidenza nella riunione del 4 ottobre 2021;

G.  considerando che gli attacchi cibernetici rappresentano soltanto un tipo di minaccia informatica; che le minacce ibride costituiscono ormai le principali minacce per il Parlamento e le altre istituzioni dell'Unione; che per minacce ibride si intendono attacchi cibernetici, spionaggio, ingerenze elettorali e campagne di disinformazione, anche sui social media; che il Consiglio, nelle conclusioni della sua riunione del 10 dicembre 2021 sugli sforzi complementari per rafforzare la resilienza e contrastare le minacce ibride, invitava le istituzioni, gli organi e gli organismi dell'Unione, con il sostegno degli Stati membri, a garantire la capacità dell'Unione di tutelare la propria integrità e rafforzare la sicurezza delle sue reti di informazione e di comunicazione nonché dei suoi processi decisionali per proteggerli da attività malevole di ogni tipo, sulla base di una valutazione globale delle minacce; che l'Ufficio di presidenza, nella riunione del 22 novembre 2021, ha approvato la riorganizzazione della Direzione generale della Sicurezza e della protezione (DG SAFE), che prevede la creazione di una nuova Direzione delle Tecnologie e dell'informazione in materia di sicurezza, allo scopo di includere e coordinare il collegamento operativo e lo scambio di informazioni con i servizi di sicurezza di altre istituzioni, organi e organismi dell'Unione, nonché con i servizi di polizia e di sicurezza dei paesi ospitanti e di altri Stati membri, a integrazione delle attività difensive della DG ITEC in materia di cibersicurezza;

H.  considerando che il tasso di partecipazione alle elezioni europee del 2019 è cresciuto di otto punti percentuali rispetto alle elezioni del 2014; che il 2023 è un anno importante per prepararsi alle elezioni del 2024;

I.  considerando che la "Strategia immobiliare oltre il 2019" si concentra sul fabbisogno non ancora sufficientemente preso in considerazione, come l'adeguamento delle strutture alla modernizzazione dei modelli di riunioni parlamentari, la prossimità, in particolare grazie all'integrazione dei centri "Europa Experience" negli Uffici di collegamento, il continuo miglioramento della sicurezza degli edifici del Parlamento e l'interconnessione degli edifici centrali come anche la necessità di manutenzione degli edifici per soddisfare gli attuali standard di sicurezza e le reali esigenze dei loro utenti;

Quadro generale

1.  ricorda che la quota più consistente del bilancio del Parlamento è fissata da obblighi statutari o contrattuali; osserva che il 65 % del bilancio è soggetto a indicizzazione annuale, con un aumento di 67 milioni di EUR nel 2023 nel progetto preliminare di stato di previsione proposto dal Segretario generale il 14 febbraio 2022; ricorda che la Commissione, in linea con lo statuto dei funzionari e lo statuto dei deputati al Parlamento europeo, prevede attualmente un'indicizzazione delle retribuzioni per luglio 2022, aprile 2023 e luglio 2023 rispettivamente del 4,3 %, dell'1,1 % e del 2,6 %; osserva che, date le attuali prospettive economiche, il Parlamento prevede un'indicizzazione delle retribuzioni del 6 % a partire da luglio 2022; ricorda altresì che, conformemente alle previsioni della Commissione, il bilancio 2022 prevedeva un'indicizzazione delle retribuzioni di appena il 2,5 % per il 2022;

2.  approva l'accordo raggiunto in sede di conciliazione tra l'Ufficio di presidenza e la commissione per i bilanci il 30 marzo 2022 di fissare l'aumento rispetto al bilancio 2022 al 6,24 %, corrispondente a un livello complessivo dello stato di previsione di 2 244 696 416 EUR per il 2023, di ridurre il livello delle spese del progetto preliminare di stato di previsione approvato dall'Ufficio di presidenza il 7 marzo 2022 di 33,96 milioni di EUR, di prevedere 60 nuovi posti in relazione alla cibersicurezza e alla sicurezza, ma di richiedere solo 52 posti supplementari nella tabella dell'organico per il 2023, dato che 8 posti sono riassegnati da altri servizi amministrativi, e di ridurre di conseguenza gli stanziamenti proposti sulle seguenti linee di bilancio:

1 0 0 4 - Spese di viaggio ordinarie, 1 2 0 0 — Retribuzioni e indennità, 1 4 0 5 — Spese per l'interpretazione, 1 4 2 — Servizi di traduzione esterna, 2 0 0 7 — Costruzione di immobili e sistemazione dei locali, 2 1 0 2 — Informatica e telecomunicazioni — Attività ricorrenti — Supporto generale agli utenti, 2 1 0 3 — Informatica e telecomunicazioni — Attività ricorrenti — Gestione delle applicazioni TIC, 2 1 0 4 — Informatica e telecomunicazioni — Investimenti in infrastrutture, 2 1 0 5 — Informatica e telecomunicazioni — Investimenti in progetti, 2 1 2 — Mobilio, 2 1 4 — Materiale e impianti tecnici, 2 1 6 — Trasporto di deputati, di altre persone e di beni, 2 3 7 — Traslochi, 2 3 8 — Altri costi di funzionamento amministrativo, 3 0 0 — Spese per missioni e spostamenti del personale tra i tre luoghi di lavoro, 3 2 0 — Acquisizione di consulenze, 3 2 1 — Spese per i Servizi di ricerca parlamentare, inclusi la biblioteca, gli archivi storici, la valutazione delle scelte scientifiche e tecnologiche (STOA) e il Polo europeo dei media scientifici, 3 2 4 1 — Pubblicazioni elettroniche e tradizionali, 3 2 4 2 — Spese di pubblicazione, informazione e partecipazione alle manifestazioni pubbliche, 3 2 4 3 — Centri visitatori del Parlamento europeo, 3 2 4 4 — Organizzazione di gruppi di visitatori, programma Euroscola e inviti a moltiplicatori di opinione dei paesi terzi, 3 2 4 8 — Spese per informazione audiovisiva, 4 0 0 — Spese amministrative di funzionamento, attività politiche e d'informazione dei gruppi politici e dei deputati non iscritti;

inoltre, considerati gli effetti straordinari della crisi internazionale sull'inflazione, le spese statutarie e la necessità di rafforzare la resilienza del Parlamento, in particolare investendo nella sicurezza e nella cibersicurezza, di aumentare di 62 milioni di EUR il livello di spesa del progetto preliminare di stato di previsione approvato dall'Ufficio di presidenza il 7 marzo 2022 e di aumentare di conseguenza gli stanziamenti proposti per le seguenti linee di bilancio:

1 0 0 0 — Indennità, 1 0 0 4 — Spese di viaggio ordinarie, 1 0 0 5 — Altre spese di viaggio, 1 0 0 6 — Indennità di spese generali, 1 0 2 — Indennità transitorie, 1 0 3 0 — Pensioni di anzianità (SID), 1 0 3 1 — Pensioni d'invalidità (SID), 1 0 3 2 — Pensioni di reversibilità (SID), 1 2 0 0 — Retribuzioni e indennità, 1 4 0 0 — Altri agenti — Segretariato generale e gruppi politici, 1 4 0 1 — Altri agenti — Sicurezza, 1 4 0 2 — Altri agenti — Autisti al Segretariato generale, 1 4 0 5 — Spese per l'interpretazione, 2 0 2 4 — Consumi energetici, 2 1 0 4 — Informatica e telecomunicazioni — Investimenti in infrastrutture, 4 2 2 — Spese relative agli assistenti parlamentari

3.  ritiene che l'aumento complessivo del 6,24 % rispetto al 2022 debba essere visto come un aumento del 2,46 % per la parte in condizioni normali e, a causa dell'attuale periodo eccezionale, un aumento di 79,8 milioni di EUR corrispondente a una parte dovuta alla crisi, destinata a coprire l'inflazione eccezionale, il conseguente aumento delle spese statutarie e gli investimenti nella sicurezza e nella cibersicurezza;

4.  sottolinea che negli ultimi anni il tasso di crescita del bilancio dell'Istituzione è stato inferiore al tasso di crescita della rubrica 7; rileva di non aver utilizzato il 20 % della rubrica 7 cui ha diritto;

5.  sottolinea che tutte le istituzioni dell'Unione devono rispettare la disciplina di bilancio al momento di fissare il proprio fabbisogno finanziario per l'esercizio successivo;

Sicurezza dinanzi alle crescenti minacce ibride

6.  sottolinea che la sicurezza informatica dell'Istituzione è una priorità fondamentale, in particolare alla luce delle attuali tensioni geopolitiche; decide pertanto di sostenere la proposta del Segretario generale di aggiungere 40 posti al personale della DG ITEC al fine di potenziare le capacità di difesa cibernetica del Parlamento e raggiungere un livello adeguato di capacità interna; ricorda che il personale dell'Istituzione è stato complessivamente ridotto del 6 % nel corso del quadro finanziario pluriennale 2014-2020, una riduzione sostenuta principalmente dalla sua amministrazione; considera necessario incrementare le proprie risorse in materia di sicurezza per tutelare l'integrità dei propri sistemi TIC; rileva che nel 2023 i citati 40 posti avranno un impatto pari a 4,3 milioni di EUR e che nel bilancio 2023 è iscritto un importo di 5 milioni di EUR in operazioni e investimenti nel settore della cibersicurezza;

7.  ribadisce, in tale contesto, la propria richiesta ai servizi competenti di integrare e distribuire soluzioni per la messaggistica istantanea e le riunioni virtuali basate su open source, ospitate su server del Parlamento e che garantiscano una comunicazione sicura, come Matrix e Jitsi, al fine di rafforzare sensibilmente la riservatezza delle comunicazioni interne;

8.  ritiene che la cooperazione interistituzionale sia essenziale per aumentare le sinergie tra le amministrazioni e tutelare adeguatamente le istituzioni dell'Unione dalle minacce cibernetiche; è fermamente favorevole al distacco temporaneo di 2 posti AD (su 40 posti supplementari nel settore della cibersicurezza) al CERT-UE, unitamente a un bilancio annuale supplementare di 1,564 milioni di EUR; ritiene che l'accresciuta capacità del Parlamento in materia di cibersicurezza andrà a beneficio di tutte le istituzioni grazie al miglioramento della prevenzione, individuazione, condivisione e tutela degli interessi dell'Unione dalle minacce informatiche, compresa la nuova proposta della Commissione di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che stabilisce misure per un livello comune elevato di cibersicurezza nelle istituzioni, negli organi e negli organismi dell'Unione;

9.  ricorda che le normali minacce si stanno evolvendo in minacce ibride; è fermamente favorevole ai 20 posti supplementari per la DG SAFE per rafforzare la propria capacità di individuare, prevenire e contrastare queste nuove minacce di natura ibrida e modernizzare e digitalizzare i processi di sicurezza; prende atto della task force interistituzionale sul controspionaggio umano, digitale e ibrido, volta a intensificare la cooperazione tra le istituzioni dell'Unione e il coordinamento con i servizi di intelligence e di sicurezza degli Stati membri;

10.  invita il Segretario generale ad avvalersi delle eventuali sinergie per aumentare l'efficienza all'interno dell'amministrazione e ad analizzare in che modo la digitalizzazione e le nuove modalità di lavoro contribuiscono a razionalizzare le direzioni e permettono di trasferire posti ai settori prioritari; plaude, in tale contesto, al collaudo pilota della piattaforma open source interconnessa di microblogging "EU Voice" istituita dal Garante europeo della protezione dei dati per contribuire alla privacy degli utenti, alla sicurezza e alla resilienza informatiche, alla sovranità tecnologica dell'Unione, all'interoperabilità, alla concorrenza e alla scelta degli utenti;

Strategia di comunicazione per i cittadini

11.  pone in evidenza il ruolo del Parlamento nella costruzione di una coscienza politica europea e nella promozione dei valori dell'Unione;

12.  sottolinea che la comunicazione dei partiti politici e degli stessi deputati rappresenta uno dei principali fattori di un elevato tasso di partecipazione, di coinvolgimento e d'interesse dei cittadini dell'Unione alle elezioni europee; chiede il coordinamento tra la Direzione generale della Comunicazione (DG COMM) e i servizi stampa dei gruppi politici, con il supporto contenutistico della Direzione generale dei Servizi di ricerca parlamentare (DG EPRS) e il supporto tecnico della Direzione generale della Traduzione (DG TRAD), per garantire un messaggio coordinato, adeguato e chiaro per i cittadini;

13.  prende atto delle risorse aggiuntive (27,5 milioni di EUR) destinate alla DG COMM per la strategia di comunicazione per le elezioni europee del 2024, al fine di spiegare il ruolo e le funzioni dell'Unione e in particolare del Parlamento, le incidenze concrete sulla vita dei cittadini e il motivo per cui il voto alle elezioni può fare la differenza, e garantire che tutte le strutture, gli strumenti e le piattaforme siano predisposti e pronti nel 2024;

14.  chiede di esercitare cautela all'atto di correlare l'entità delle spese di comunicazione con l'affluenza alle elezioni europee o di correlarle in modo coerente, anche in caso di variazione al ribasso della partecipazione;

15.  considera della massima importanza disporre di adeguati strumenti contro la disinformazione; chiede di intensificare aa cooperazione tra la DG ITEC, la DG SAFE e la DG COMM per individuare, monitorare e rispondere adeguatamente, in modo rapido e chiaro, alle campagne di disinformazione, in particolare sui social media; chiede di proseguire la collaborazione con la Commissione e il Servizio europeo per l'azione esterna in materia di disinformazione;

16.  sostiene l'istituzione dei centri "Europa Experience" entro il 2024 in tutti gli Stati membri; sostiene l'amministrazione nella sua politica intesa a massimizzare le sinergie; si attende che l'impatto sul bilancio a lungo termine dei centri "Europa Experience" in termini di costi di esercizio sia sottoposto quanto prima alla commissione per i bilanci; ricorda che i centri "Europa Experience" dovrebbero permettere a tutti i cittadini di comprendere meglio il funzionamento delle istituzioni dell'Unione e rientrano pertanto integralmente nel piano di comunicazione per la campagna elettorale; ricorda che è di importanza fondamentale che il Parlamento interagisca costantemente con i cittadini dell'Unione tramite vari canali comunicativi, nello spirito di un dialogo politico diversificato, non solo nell'anno delle elezioni, ma durante l'intera legislatura; è convinto che la decisione di rinviare un progetto dovrebbe essere fondata su criteri definiti, tra cui andrebbe considerato prioritario l'equilibrio geografico tra gli Stati membri; ribadisce la necessità che il Parlamento, in collaborazione con la Commissione e il Servizio europeo per l'azione esterna, sia presente con campagne di informazione attive nei paesi che hanno formalmente presentato domanda di adesione all'Unione, in particolare la Repubblica di Moldova, l'Ucraina e la Georgia;

17.  invita il Segretario generale a fornire quanto prima tutte le informazioni richieste dall'articolo 266, paragrafo 6, del regolamento finanziario in relazione al prestito di 37,9 milioni di EUR proposto per finanziare l'acquisto dell'edificio "Europa Experience" a Dublino;

18.  ritiene che gli Uffici di collegamento del Parlamento europeo (EPLO) debbano interagire maggiormente con i cittadini di ogni età; invita il Parlamento di organizzare un maggior numero di incontri ed eventi tra i deputati e i cittadini a livello locale attraverso gli EPLO; ribadisce la necessità che gli EPLO offrano ai deputati un'idonea assistenza per la definizione dei programmi di tali incontri ed eventi;

19.  ritiene che gli EPLO debbano fornire altresì informazioni nelle lingue straniere alle comunità di europei che vivono in altri paesi europei; sottolinea la necessità che gli EPLO si impegnino in ulteriori azioni riguardanti l'educazione civica e la partecipazione di comunità, scuole o università a livello locale;

20.  chiede un apposito servizio per gli anziani, che ponga in evidenza i programmi e le politiche dell'Unione a vantaggio dell'invecchiamento attivo;

Ecologizzazione e indipendenza energetica

21.  ribadisce la convinzione che il Parlamento debba essere in prima linea nell'adozione di metodi di lavoro e prassi per le riunioni più digitali, flessibili ed efficienti sotto il profilo energetico, traendo insegnamento dalle esperienze della pandemia di COVID-19 e mettendo a frutto gli investimenti tecnologici già attuati; chiede che si tenga seriamente conto dei costi della politica immobiliare, in particolare facendo il punto sulle nuove modalità di lavoro, come il telelavoro, che sono emerse a seguito della COVID-19, pur riconoscendo che la presenza fisica per i negoziati politici, i dibattiti o lo scambio di opinioni rimane più efficiente per l'elaborazione delle politiche pubbliche; esprime preoccupazione per la qualità disomogenea delle strutture di interpretazione e per i problemi tecnici riscontrati con Interactio; chiede investimenti urgenti e mirati per garantire il massimo livello possibile di multilinguismo; sottolinea che, a seguito della crisi politica, sanitaria ed economica, i costi energetici sono aumentati drasticamente, con conseguenze a lungo termine; chiede che si tenga conto dell'impatto finanziario sugli edifici del Parlamento; raccomanda che la pianificazione di bilancio annuale tenga conto della ristrutturazione permanente di tutti gli edifici; sottolinea che tale stanziamento rientra in una politica immobiliare proattiva, che deve concentrarsi sulla ristrutturazione verde del parco immobiliare e garantire che il Parlamento si adoperi per la massimizzazione dell'efficienza energetica, riducendo in tal modo il consumo energetico e il costo delle strutture del Parlamento; a tale riguardo, sottolinea l'urgente necessità di adeguare l'edificio Trèves I alle più recenti norme energetiche e ambientali; ricorda l'importanza di un processo decisionale trasparente ed equo nell'ambito della politica immobiliare, nel rispetto dell'articolo 266 del regolamento finanziario, riguardo alla politica immobiliare del Parlamento; ricorda la decisione dell'Ufficio di presidenza del 2 luglio 2018 relativa alla ristrutturazione dell'edificio Paul-Henri Spaak; chiede all'Ufficio di presidenza di rendere nota la sua decisione su tale edificio in modo tempestivo;

22.  ricorda che, nella sua riunione del 16 dicembre 2019, l'Ufficio di presidenza ha approvato gli obiettivi aggiornati degli indicatori chiave di prestazione ambientale EMAS con una data obiettivo unificata del 2024, compresa una riduzione totale delle emissioni di carbonio del 40 % rispetto ai livelli del 2006; ricorda che la strategia EMAS a medio termine prevede una clausola di riesame per aumentare le ambizioni ambientali sulla base dei risultati osservati; chiede una revisione al rialzo degli obiettivi EMAS per gli indicatori chiave di prestazione, dal momento che molti degli obiettivi fissati nel 2019 sono già stati raggiunti, nonché alla luce della pandemia di COVID-19 e della necessità di accelerare le misure di efficienza energetica e ridurre la nostra dipendenza dal gas; rinnova l'invito a modificare l'attuale piano di riduzione delle emissioni di CO2, al fine di conseguire la neutralità carbonica applicando un metodo riconosciuto a livello internazionale, una volta convalidato, come ad esempio un meccanismo di determinazione del prezzo interno del carbonio con il quale le aziende attribuiscono volontariamente un prezzo alla loro impronta di carbonio e assegnano quindi un valore alle loro emissioni di gas a effetto serra;

23.  ricorda che circa due terzi dell'impronta di carbonio del Parlamento hanno origine dal trasporto di persone e merci; chiede la promozione di modi di trasporto a basse emissioni di carbonio per le missioni; ribadisce la sua convinzione secondo cui le decisioni in materia di viaggi debbano tenere conto dell'importanza della presenza parlamentare, delle preoccupazioni sanitarie, dei prezzi e del consumo di tempo; sottolinea che il viaggio di molti deputati dalla propria circoscrizione ai luoghi di lavoro del Parlamento è lungo e può avvenire solamente in aereo; ricorda inoltre il proprio obiettivo di ridurre ulteriormente le emissioni e sottolinea che il modo meno inquinante per effettuare i viaggi aerei necessari è la possibilità di voli diretti e di biglietti aerei flessibili;

24.  invita l'amministrazione a continuare a valutare le possibilità di risparmio sui costi e l'efficienza dei consumi; chiede una tabella di marcia per l'eliminazione graduale dei combustibili fossili; invita il Parlamento ad aumentare ulteriormente la quota di energie rinnovabili nel suo mix energetico e, in particolare, la produzione di energia e si attende l'installazione di pannelli fotovoltaici a tetto di ultima generazione per ottenere il massimo rendimento; accoglie con favore gli investimenti in corso; ribadisce il suo invito ai servizi del Parlamento a continuare a ridurre il consumo di carta passando a un ambiente privo di supporti cartacei, collettivo e online per tutte le riunioni e prevedendo l'ulteriore attuazione delle modalità di firma elettronica, e a concentrarsi sul mantenimento delle riduzioni della "nuova normalità"; reitera la sua richiesta di effettuare un'analisi di soluzioni alternative per porre fine all'uso dei bauli di servizio, in conformità dell'obiettivo dell'EMAS di rendere quanto prima il Parlamento privo di supporti cartacei; si attende che i principi dell'efficienza energetica al primo posto e dell'economia circolare siano applicati a tutti gli investimenti, comprese le decisioni di investimento e di gestione nel campo del digitale; chiede maggiori sforzi per attuare pienamente la strategia del Parlamento per la gestione dei rifiuti, in linea con i principi della gerarchia dei rifiuti; ritiene che la sensibilizzazione all'interno del Parlamento, anche attraverso formazioni specifiche, sia fondamentale per conseguire risultati soddisfacenti e consentire il miglioramento degli obiettivi EMAS in tale settore; chiede la piena attuazione di misure volte a rendere il Parlamento esente da plastica monouso, in quanto un maggior numero di persone ritorna al lavoro e utilizza i servizi di ristorazione all'interno del Parlamento;

25.  accoglie con favore i miglioramenti apportati alle infrastrutture per le biciclette nei locali del Parlamento; incoraggia i servizi a migliorare ulteriormente tale infrastruttura potenziando le strutture di parcheggio per biciclette, anche per le biciclette da carico, in tutti gli edifici, e creando ulteriori incentivi per il pendolarismo in bicicletta; accoglie con favore gli sforzi del Parlamento volti a promuovere i trasporti pubblici attraverso la sua nuova politica in materia di parcheggi, aumentando le sovvenzioni per gli abbonamenti ai trasporti pubblici e promuovendo l'utilizzo di veicoli elettrici attraverso l'installazione di stazioni di ricarica elettriche; chiede un adeguato aumento del numero di caricabatteria per veicoli elettrici in linea con la domanda attuale e futura a Bruxelles, Strasburgo e Lussemburgo; osserva che l'attuale politica in materia di parcheggi non prevede incentivi finanziari per la mobilità attiva; invita i servizi a valutare il successo della nuova politica in materia di parcheggi e a introdurre ulteriori incentivi mirati ove necessario;

26.  ribadisce il suo invito affinché il Parlamento, in quanto importante datore di lavoro, svolga un ruolo attivo nei dibattiti e nelle consultazioni sulla pianificazione urbana, con particolare attenzione alla promozione della mobilità attiva attraverso infrastrutture sicure, confortevoli e continue, all'aumento del benessere attraverso uno spazio pubblico di qualità e all'adattamento ai cambiamenti climatici evitando le isole di calore; sottolinea le opportunità di dialogo offerte nel contesto del piano GoodMove di Bruxelles e del piano successivo al Plan d'Aménagement Directeur Loi, ma anche per quanto riguarda l'ulteriore sviluppo del cosiddetto Archipel nel quartiere Wacken di Strasburgo e le relazioni in corso con il Fonds Kirchberg a Lussemburgo;

Altri punti

27.  rileva che, su iniziativa dell'ex Presidente Sassoli, i gruppi di riflessione sul tema "Rethinking Parliamentary Democracy – A stronger European Parliament after COVID-19" (Ripensare la democrazia parlamentare – Un Parlamento europeo più forte dopo la COVID-19) hanno discusso tra aprile e luglio 2021 del futuro delle attività all'interno del Parlamento riguardo a ciascuno dei loro ambiti di intervento: plenaria, prerogative parlamentari, comunicazione, diplomazia esterna e organizzazione interna; si compiace del fatto che i gruppi di riflessione hanno presentato una relazione finale nella quale figurano anche raccomandazioni, della cui attuazione discuterà l'Ufficio di presidenza prestando la dovuta attenzione ai relativi costi, coinvolgendo, se necessario, la commissione per i bilanci nella valutazione preliminare;

28.  ricorda il sostegno della maggioranza dei deputati a un seggio unico; ricorda la necessità di trovare soluzioni per ottimizzare l'attività parlamentare istituzionale, i costi finanziari e l'impronta di carbonio; ricorda che, ai sensi del trattato sull'Unione europea, il Parlamento europeo ha sede a Strasburgo; osserva che modifiche permanenti richiederebbero una modifica del trattato;

29.  ribadisce la sua richiesta all'Ufficio di presidenza, approvata in diverse occasioni in Aula, di avviare i lavori di revisione del regolamento per consentire ai deputati di esercitare il loro diritto di voto a distanza durante il congedo di maternità o di paternità, durante una malattia di lunga durata o in caso di forza maggiore; prende atto delle modifiche apportate al regolamento il 20 dicembre 2020 che consentono la votazione a distanza; si rammarica che il voto a distanza in commissione non sia attualmente previsto dal regolamento del Parlamento, a meno che il Presidente non stabilisca l'esistenza di circostanze straordinarie;

30.  chiede nuovamente al Segretario generale di insistere sull'importanza del fatto che tutte le assunzioni siano basate sulla competenza, rispettando nel contempo la necessità di un equilibrio geografico di tutti gli Stati membri a tutti i livelli del personale; esprime preoccupazione per le difficoltà incontrate riguardo all'assunzione di persone di determinate nazionalità e all'internalizzazione di determinati profili professionali; chiede che si compiano ulteriori sforzi per garantire che lavorare al Parlamento abbia la stessa attrattiva per i cittadini di ogni nazionalità dell'Unione pur continuando a basarsi su processi obiettivi; invita il Parlamento a rafforzare la propria capacità di comunicazione, con l'obiettivo di attrarre ai concorsi i candidati di qualità di cui l'Istituzione ha bisogno, in termini di profilo, età, genere e nazionalità, e soprattutto dai paesi sottorappresentati; chiede al Segretario generale, per quanto riguarda l'assunzione di nuovo personale, di razionalizzare le fasi amministrative e abbreviare l'iter;

31.  invita il Parlamento a effettuare valutazioni periodiche del fabbisogno in termini di organizzazione del suo Segretariato generale e di personale, al fine di riassegnare i posti vacanti tra le direzioni per svolgere nuovi compiti a livelli di organico costanti;

32.  invita il Segretario generale a valutare i rischi connessi all'assunzione di un numero crescente di agenti contrattuali, fra cui quello di creare in seno al Parlamento una struttura del personale a due livelli;

33.  accoglie con favore le misure adottate dalla DG INLO durante la pandemia di COVID-19, volte ad attenuare i rischi di contagio all'interno dei locali del Parlamento e a sostenere l'attuazione delle misure concrete di solidarietà decise dall'Ufficio di presidenza;

34.  ribadisce che circa 50 milioni di persone appartengono a varie minoranze e comunità linguistiche nell'Unione; ricorda che il Parlamento incoraggia il coinvolgimento e la partecipazione dei cittadini nell'Unione, comprese le minoranze nazionali, regionali e linguistiche; ribadisce che il Parlamento sostiene con forza il multilinguismo e promuove i diritti delle minoranze nazionali, regionali e linguistiche; ritiene che il Parlamento possa contribuire attivamente alla lotta contro la disinformazione fornendo informazioni anche, ove opportuno, nelle lingue di minoranze e comunità linguistiche; incoraggia l'Ufficio di presidenza a valutare la possibilità di sostenere attività di comunicazione in linea con le esigenze delle minoranze nazionali, regionali e linguistiche negli Stati membri;

35.  invita il Segretario generale a esaminare la fattibilità di introdurre l'interpretazione nel linguaggio dei segni internazionale per tutti i dibattiti in Aula, in linea con le richieste approvate dalla stessa, e ad attuare tale decisione tenendo conto del principio della parità di accesso per tutti i cittadini;

36.  esprime preoccupazione per la qualità del registro per la trasparenza dell'UE; ricorda che, secondo le relazioni annuali riguardanti il registro per la trasparenza, circa la metà del totale delle iscrizioni nel registro è errata; invita il Parlamento ad adottare misure volte ad aumentare l'accuratezza del registro, a monitorarlo regolarmente per quanto riguarda le entità che rappresentano gli interessi delle persone e le entità sanzionate e a procedere alla loro immediata cancellazione, in modo che possa conseguire il suo obiettivo di fornire maggiore trasparenza sulle attività dei rappresentanti di interessi; ribadisce la sua richiesta che il Parlamento elabori una relazione annuale dettagliata sui rappresentanti di interessi e le altre organizzazioni che hanno avuto accesso ai locali del Parlamento e che provveda a pubblicarla nel rispetto del regolamento generale sulla protezione dei dati(8);

37.  ricorda che il Parlamento ha votato a più riprese per riformare l'indennità per spese generali (ISG); invita l'Ufficio di presidenza a valutare la sua decisione del 2019 sull'ISG sulla base dell'esperienza acquisita durante la nona legislatura e ad adottare le decisioni necessarie per aumentare la trasparenza e la responsabilità; accoglie con favore l'annuncio del Presidente di istituire un gruppo di lavoro ad hoc dell'Ufficio di presidenza sull'indennità per spese generali per lavorare alla revisione delle norme precedenti;

38.  ribadisce, nel contesto della procedura di revisione attualmente in corso delle disposizioni generali di esecuzione relative al rimborso delle spese di missione e di viaggio e delle norme interne che disciplinano le missioni e i viaggi di servizio dei funzionari e degli altri agenti del Parlamento europeo, la volontà espressa in diverse occasioni dalla plenaria riguardo all'importo delle indennità versate agli assistenti parlamentari accreditati (APA) per le missioni effettuate tra i tre luoghi di lavoro del Parlamento, al fine di garantire che l'Ufficio di presidenza lo allinei al livello dei sistemi di indennità per i funzionari e gli altri agenti;

39.  invita nuovamente la Conferenza dei presidenti e l'Ufficio di presidenza a rivedere rispettivamente le norme di applicazione relative alle attività delle delegazioni e alle missioni al di fuori dell'Unione europea e la decisione sulle "missioni delle commissioni al di fuori dei tre luoghi di lavoro"; sottolinea che tale revisione dovrebbe prendere in considerazione la possibilità per gli APA, in subordine a determinate condizioni, di accompagnare i deputati nelle missioni e nelle delegazioni ufficiali del Parlamento;

40.  ricorda l'articolo 27, paragrafi 1 e 2, dello Statuto dei deputati al Parlamento europeo(9), il quale stabilisce che "il fondo di vitalizio volontario istituito dal Parlamento continua a funzionare per i deputati o gli ex deputati che abbiano già acquisito diritti o aspettative a titolo di questo fondo" e che "i diritti e le aspettative acquisiti restano invariati"; rileva che, secondo il Servizio giuridico del Parlamento, dalle due sentenze risulta che la Corte di giustizia conferma che i diritti acquisiti in quanto tali dei deputati che hanno già soddisfatto tutte le condizioni necessarie per l'acquisizione del diritto alla pensione integrativa volontaria, sono pienamente tutelati dai principi generali del diritto dell'Unione; rileva, tuttavia, che le sentenze confermano anche che ciò non impedisce all'Ufficio di presidenza di modificare le condizioni e le modalità di questo gruppo di deputati a condizione che sia debitamente rispettato il principio di proporzionalità, così come per i deputati che non hanno ancora soddisfatto tutte le condizioni per l'acquisizione dei diritti a pensione e che quindi detengono solo diritti futuri nell'ambito del regime pensionistico; esorta pertanto l'Ufficio di presidenza e l'amministrazione a proporre con urgenza una futura soluzione adeguata che tenga conto della situazione pensionistica e di vita dei deputati ed ex deputati aventi diritto, nonché dei principi di sana gestione finanziaria e della pertinente giurisprudenza della Corte di giustizia europea; invita tutte le parti interessate a trovare rapidamente una soluzione sostenibile e fattibile;

41.  accoglie con favore la politica del Parlamento volta a garantire l'uso pienamente indipendente degli edifici del Parlamento da parte delle persone con disabilità e sostiene ulteriori misure e adeguamenti che saranno necessari a tale riguardo;

42.  rileva che la decisione di sospendere l'erogazione di acqua calda negli uffici dei deputati a Bruxelles e a Strasburgo è stata adottata dai questori il 24 ottobre 2017 in relazione al rischio sanitario posto dalla presenza del batterio nocivo della Legionella all'interno dei sistemi idraulici degli edifici che presentano condizioni di deterioramento dovuto alla loro età;

43.  sottolinea che il Parlamento dovrebbe essere esemplare sulle politiche che difende e promuove, quali l'ambiente, la parità di genere e la trasparenza;

o
o   o

44.  stabilisce lo stato di previsione per l'esercizio 2023;

45.  incarica la sua Presidente di trasmettere la presente risoluzione e lo stato di previsione al Consiglio e alla Commissione.

(1) GU L 193 del 30.7.2018, pag. 1.
(2) GU L 433 I del 22.12.2020, pag. 11.
(3) GU L 433 I del 22.12.2020, pag. 28.
(4) GU L 287 del 29.10.2013, pag. 15.
(5) GU C 506 del 15.12.2021, pag. 247
(6) Testi approvati, P9_TA(2021)0432.
(7) GU L 45 del 24.2.2022.
(8) Regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 aprile 2016, relativo alla tutela delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di tali dati e che abroga la direttiva 95/46/CE (GU L 119 del 4.5.2016, pag. 1).
(9) Decisione del Parlamento europeo, del 28 settembre 2005, che adotta lo statuto dei deputati del Parlamento europeo (2005/684/CE, Euratom) (GU L 262 del 7.10.2005, pag. 1).

Ultimo aggiornamento: 26 agosto 2022Note legali - Informativa sulla privacy