Risoluzione del Parlamento europeo del 4 maggio 2022 sul seguito da dare alle conclusioni della Conferenza sul futuro dell'Europa (2022/2648(RSP))
Il Parlamento europeo,
– visto il regolamento della Conferenza sul futuro dell'Europa ("la Conferenza") approvato dal comitato esecutivo e pubblicato sulla piattaforma digitale multilingue della Conferenza,
– viste le conclusioni dei nove gruppi di lavoro tematici della Conferenza, approvate il 30 aprile 2022 dalla plenaria della Conferenza,
– vista la relazione di attività della piattaforma digitale multilingue della Conferenza sul futuro dell'Europa, pubblicata nel febbraio 2022.
– visti i contributi per Stato membro sulla piattaforma digitale multilingue della Conferenza sul futuro dell'Europa, pubblicati nel febbraio 2022.
– viste le relazioni dei panel nazionali di cittadini e degli eventi nazionali, pubblicate sulla piattaforma digitale multilingue della Conferenza,
– vista la relazione sulle idee dei giovani per la Conferenza sul futuro dell'Europa, pubblicata a seguito dell'Evento europeo per i giovani dell'8 e 9 ottobre 2021,
– viste le raccomandazioni del 1º panel europeo di cittadini "Un'economia più forte, giustizia sociale e occupazione / Istruzione, cultura, gioventù e sport / Trasformazione digitale",
– viste le raccomandazioni del 2º panel europeo di cittadini "Democrazia europea / Valori e diritti, Stato di diritto, sicurezza",
– viste le raccomandazioni del 3º panel europeo di cittadini "Cambiamenti climatici, ambiente / salute",
– viste le raccomandazioni del 4º panel europeo di cittadini "L'UE nel mondo / Migrazione",
– vista la sua risoluzione del 15 gennaio 2020 sulla posizione del Parlamento europeo in merito alla conferenza sul futuro dell'Europa(1),
– viste le sue risoluzioni del 16 febbraio 2017 sul miglioramento del funzionamento dell'Unione europea sfruttando le potenzialità del trattato di Lisbona(2), del 16 febbraio 2017 sulle evoluzioni e gli adeguamenti possibili dell'attuale struttura istituzionale dell'Unione europea(3), del 13 febbraio 2019 sullo stato del dibattito sul futuro dell'Europa(4) e del 26 novembre 2020 sul bilancio delle elezioni europee(5),
– visto l'articolo 132, paragrafo 2, del suo regolamento,
A. considerando che l'Unione europea sta attraversando una situazione senza precedenti rispetto all'avvio del processo della Conferenza, ragion per cui occorre imprimere un nuovo slancio all'integrazione europea, con la necessità di un'azione comune e di una solidarietà ancora più forti, visto il ritorno della guerra sul continente europeo;
B. considerando che l'UE sarà giudicata per la sua capacità di uscire dalle crisi in atto e dovrebbe pertanto aspirare ad essere più forte;
C. considerando che il Parlamento europeo si è impegnato pienamente a favore della Conferenza, essendo fermamente convinto della necessità di riformare l'Unione affinché sia in grado di affrontare non solo le sfide attuali, ma anche quelle future;
D. considerando che nelle conclusioni della Conferenza si dovrà affrontare anche la questione delle conseguenze dell'invasione dell'Ucraina da parte della Russia in un contesto post-pandemia già alquanto difficile;
E. considerando che le proposte emerse dalla partecipazione dei cittadini, così come tradotte nelle conclusioni definitive della Conferenza, presuppongono che l'Unione europea diventi più democratica, sicura, efficace, prospera, equa, sostenibile, più capace di agire e un soggetto più influente nel mondo;
F. considerando che l'UE dovrebbe disporre di risorse sufficienti e adeguate per conseguire i suddetti obiettivi, il che evidenzia una volta di più la necessità di migliorare il funzionamento delle istituzioni;
G. considerando che l'UE dovrebbe pertanto disporre degli strumenti che le consentano di affrontare importanti sfide transnazionali nei settori della sicurezza, della salute, dei cambiamenti climatici e dell'ambiente, della migrazione, della digitalizzazione, della difesa, della fiscalità, della lotta alle disuguaglianze, delle politiche economiche e sociali e della geopolitica;
H. considerando che, al di là delle proposte legislative, occorre avviare una stagione di riforme istituzionali mirate ad attuare le raccomandazioni e concretare le aspettative del processo di partecipazione dei cittadini;
I. considerando che le nuove politiche e, in alcuni casi, le modifiche dei trattati sono necessarie non già come fine a se stesse bensì nell'interesse di tutti gli europei, mirando a rimodellare l'UE in modo da garantirne l'autonomia strategica aperta, la sicurezza, la sostenibilità e la competitività, il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro e il rispetto dello Stato di diritto e dei diritti fondamentali;
J. considerando che la Conferenza dimostra, una volta di più, che qualsiasi riforma dell'Unione richiede il pieno impegno del Parlamento, della Commissione, del Consiglio e delle parti interessate, nonché un confronto diretto con i cittadini;
K. considerando che l'esperienza della Conferenza conferma l'importanza di rafforzare tutte le possibili vie di dialogo e collaborazione tra il Parlamento europeo e i parlamenti nazionali;
1. si compiace delle conclusioni della Conferenza approvate dalla sua plenaria il 30 aprile 2022;
2. esprime soddisfazione per le proposte ambiziose e costruttive formulate dalla Conferenza, sulla base delle raccomandazioni e delle idee emerse dai panel europei e nazionali di cittadini, dall'Evento europeo per i giovani e dalla piattaforma online; plaude al fatto che le conclusioni della Conferenza sono state elaborate nell'ambito di un processo guidato dai cittadini e sottolinea l'importanza della partecipazione dei cittadini alla democrazia europea;
3. ritiene che la Conferenza abbia comportato una partecipazione innovativa e fruttuosa dei cittadini europei e rappresentato un'ulteriore occasione per le istituzioni europee, dando luogo a un dialogo globale tra i cittadini, i parlamenti nazionali, gli enti regionali e locali, le parti sociali e le organizzazioni della società civile sul futuro dell'Unione;
4. evidenzia l'importanza della dimensione parlamentare del processo della Conferenza ed esprime l'auspicio di promuovere e rafforzare il dialogo e la cooperazione tra i parlamenti nazionali e il Parlamento europeo;
5. ritiene che un ruolo più incisivo nel processo decisionale dell'UE vada di pari passo con istituzioni dell'UE più democratiche, trasparenti e responsabili; sostiene inoltre la continua partecipazione e consultazione dei cittadini in tale processo;
6. richiama l'attenzione sul fatto che le crisi più recenti necessitano di soluzioni comuni a livello europeo; è del parere che la Conferenza abbia rappresentato un'occasione unica per offrire all'UE proposte lungimiranti al riguardo;
7. ritiene che l'aggressione russa contro l'Ucraina dimostri la necessità di un'UE geopolitica più forte, che si esprima con una sola voce nel mondo e persegua politiche comuni nei settori della sicurezza, della difesa, dell'energia e della migrazione, sulla base di un'azione comune e di una piena solidarietà;
8. ricorda che, in risposta alla pandemia di COVID-19, l'UE ha dimostrato la sua capacità di agire e promuovere soluzioni innovative e comuni nei settori della salute, della crescita economica e della coesione sociale; è del parere che tali azioni positive debbano essere trasformate in un nuovo quadro istituzionale e politico permanente;
9. sottolinea che le conclusioni della conferenza dimostrano l'urgente necessità che l'UE dia prova di leadership nella lotta ai cambiamenti climatici, nella tutela della biodiversità e nella promozione della sostenibilità;
10. sottolinea la necessità di realizzare le conclusioni della Conferenza e le aspettative dei cittadini impegnandoci a cambiare in maniera ambiziosa alcune delle nostre politiche più cruciali;
11. ritiene che una maggiore integrazione politica e un'autentica democrazia, come sottolineato nelle conclusioni della Conferenza, possano essere conseguite conferendo un diritto di iniziativa legislativa al Parlamento europeo e abolendo l'unanimità in seno al Consiglio;
12. riconosce che le conclusioni della Conferenza esigono la modifica dei trattati, anche per quanto riguarda la semplificazione dell'architettura istituzionale dell'UE, una maggiore trasparenza e rendicontabilità nel processo decisionale e una nuova riflessione sulle competenze dell'UE;
13. sostiene, come sottolineato nelle conclusioni dei gruppi di lavoro della Conferenza, il passaggio a un modello di crescita sostenibile, inclusivo e resiliente; il rafforzamento della competitività e la resilienza dell'economia dell'UE, prestando particolare attenzione alle PMI quali colonna portante della nostra economia, e un controllo della competitività; la piena attuazione del pilastro europeo dei diritti sociali, compresi i pertinenti obiettivi principali per il 2030; un protocollo sul progresso sociale e la promozione di investimenti lungimiranti incentrati sulle transizioni giusta, verde e digitale, con una forte dimensione sociale, compresa la parità di genere, tenendo conto anche degli esempi di NextGenerationEU e dello strumento europeo di sostegno temporaneo per attenuare i rischi di disoccupazione nello stato di emergenza (SURE);
14. considera essenziale concentrarsi sul seguito da dare alle proposte della Conferenza, al fine di venire incontro alle richieste dei cittadini; si attende che tutte le istituzioni europee si impegnino a favore di un approccio costruttivo e ambizioso, conformemente ai rispettivi ruoli e competenze, in ogni fase del seguito, anche presentando proposte legislative;
15. è pronto a svolgere il proprio ruolo e a garantire un seguito adeguato ai risultati della Conferenza; chiede pertanto la convocazione di una Convenzione attivando la procedura di revisione dei trattati di cui all'articolo 48 del trattato sull'Unione europea e invita la propria commissione per gli affari costituzionali ad avviare di conseguenza la necessaria procedura;
16. incarica la sua Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio e alla Commissione nonché ai governi e ai parlamenti degli Stati membri.