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Procedura : 2022/2822(RSP)
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RC-B9-0389/2022

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PV 15/09/2022 - 11.12
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P9_TA(2022)0331

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Giovedì 15 settembre 2022 - Strasburgo
Situazione nello stretto di Taiwan
P9_TA(2022)0331RC-B9-0389/2022

Risoluzione del Parlamento europeo del 15 settembre 2022 sulla situazione nello stretto di Taiwan (2022/2822(RSP))

Il Parlamento europeo,

–  vista la sua raccomandazione del 21 ottobre 2021 al vicepresidente della Commissione/alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza (VP/AR) concernente le relazioni politiche e la cooperazione tra l'Unione europea e Taiwan(1),

–  vista la sua risoluzione del 7 giugno 2022 sull'UE e le sfide in materia di sicurezza nella regione indo-pacifica(2),

–  vista la sua risoluzione del 5 luglio 2022 sulla strategia indo-pacifica nel settore del commercio e degli investimenti(3),

–  vista la sua risoluzione del 16 settembre 2021 su una nuova strategia UE-Cina(4),

–  visto il vertice UE-Cina del 1° aprile 2022,

–  vista la politica di "un'unica Cina" perseguita dall'UE,

–  viste le conclusioni del Consiglio del 16 aprile 2021 su una strategia dell'UE per la cooperazione nella regione indo-pacifica,

–  vista la comunicazione congiunta della Commissione e dell'alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza del 16 settembre 2021 sulla strategia dell'UE per la cooperazione nella regione indo-pacifica (JOIN(2021)0024),

–  vista la bussola strategica per la sicurezza e la difesa approvata dal Consiglio il 21 marzo 2022,

–  visto il concetto strategico 2022 della NATO,

–  vista la comunicazione congiunta della Commissione e dell'alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, del 1° dicembre 2021, dal titolo "Il Global Gateway" (JOIN(2021)0030),

–  vista la dichiarazione rilasciata il 3 agosto 2022 dai ministri degli Esteri del G7 sul mantenimento della pace e della stabilità nello stretto di Taiwan,

–  visto il discorso pronunciato il 5 agosto 2022 dal VP/AR Josep Borrell durante il 29º Forum regionale dell'ASEAN,

–  visto il dialogo strategico trilaterale fra Stati Uniti, Australia e Giappone del 5 agosto 2022,

–  vista la dichiarazione rilasciata il 4 agosto 2022 dal Segretario generale della NATO Jens Stoltenberg,

–  visto l'articolo 132, paragrafi 2 e 4, del suo regolamento,

A.  considerando che l'UE e Taiwan sono partner che condividono gli stessi principi nonché i valori comuni della libertà, della democrazia, dei diritti umani e dello Stato di diritto; che l'UE continua a mantenere la sua posizione politica di principio di "un'unica Cina";

B.  considerando che, tra il 4 e il 10 agosto 2022, la Repubblica popolare cinese (RPC) ha inasprito le sue intimidazioni militari di lunga data nei confronti di Taiwan a un livello senza precedenti a seguito della visita del 2 e 3 agosto 2022 della presidente della Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti Nancy Pelosi e ha avviato esercitazioni di fuoco vivo e militari su vasta scala in sette zone designate intorno a Taiwan; che tali esercitazioni hanno incluso l'impiego di ben 11 missili balistici, almeno cinque dei quali hanno sorvolato Taiwan; che tali esercitazioni militari hanno costituito un blocco virtuale dello spazio marittimo e aereo di Taiwan;

C.  considerando che cinque dei missili balistici della RPC hanno colpito la zona economica esclusiva (ZEE) giapponese;

D.  considerando che le esercitazioni militari su vasta scala sono state accompagnate da intensi attacchi informatici contro le autorità e il settore privato taiwanesi; che la continua belligeranza militare della RPC rappresenta una grave minaccia allo status quo e può portare a un'escalation pericolosa, anche involontaria, con gravi ripercussioni sulla stabilità e la pace globali, anche per l'UE;

E.  considerando che la RPC sembra avere l'intenzione di continuare le sue azioni manifestamente aggressive, cercando di compromettere lo status quo nello stretto di Taiwan;

F.  considerando che, a partire dal 2019, la RPC ha violato con crescente regolarità la zona di identificazione della difesa aerea (ZIDA) taiwanese; che la RPC agisce in modo aggressivo in vaste aree della regione indo-pacifica ed esercita diversi gradi di coercizione militare o economica, il che ha portato a controversie con paesi vicini come il Giappone, l'India, le Filippine e l'Australia;

G.  considerando che, in risposta alle nuove provocazioni della RPC, Taiwan ha annunciato che aumenterà il suo bilancio militare del 13,9 % su base annua, fino ad arrivare alla cifra record di 586,3 miliardi di dollari taiwanesi (19,5 miliardi di EUR);

H.  considerando che l'Australia e il Giappone, in una dichiarazione comune resa insieme agli Stati Uniti, hanno espresso preoccupazione per le recenti azioni [della RPC] che incidono gravemente sulla pace e sulla stabilità internazionali e hanno esortato la RPC a cessare immediatamente le esercitazioni militari; che i ministri degli Esteri del G7 hanno criticato radicalmente le azioni aggressive della RPC;

I.  considerando che, a seguito della visita della delegazione del Congresso statunitense guidata dalla presidente Pelosi, la RPC ha sospeso i colloqui e la cooperazione con gli Stati Uniti in otto diversi settori, compresi i dialoghi su questioni militari e sui cambiamenti climatici;

J.  considerando che negli ultimi mesi Taiwan ha ospitato numerose visite di legislatori, in particolare di Stati membri dell'UE, e di un vicepresidente del Parlamento europeo; che tali visite nel quadro della diplomazia parlamentare sono prassi comune nelle democrazie;

K.  considerando che il 9 ottobre 2021 il Presidente della RPC Xi Jinping si è impegnato a perseguire la "riunificazione" con Taiwan con mezzi presumibilmente pacifici, sostenendo falsamente che il maggiore ostacolo nei confronti di tale obiettivo sono le cosiddette forze di "indipendenza di Taiwan"; che tale retorica non è sostenuta dalle azioni della RPC; che alcuni diplomatici della RPC hanno persino minacciato la cosiddetta "rieducazione" del popolo taiwanese dopo la "riunificazione";

L.  considerando che, nel Libro bianco recentemente pubblicato dalla RPC sul tema "La questione di Taiwan e la riunificazione della Cina nella nuova era", sono state eliminate le rassicurazioni precedentemente fornite a Taiwan in merito al suo futuro status dopo la "riunificazione", come ad esempio il fatto che si sarebbe evitato lo stazionamento di truppe della RPC o di personale amministrativo sull'isola;

M.  considerando che la RPC ha imposto massicce sanzioni e pressioni economiche nei confronti della Lituania, dopo che questa aveva accettato l'apertura di un ufficio di rappresentanza taiwanese nel suo territorio ed espresso l'intenzione di aprire un ufficio di rappresentanza commerciale lituano a Taipei; che il Parlamento difende fermamente il diritto di tutti gli Stati membri dell'UE di perseguire tali relazioni con Taiwan;

N.  considerando che Taiwan si è allineata alle sanzioni dell'UE nei confronti della Russia e che sia le autorità taiwanesi che il suo popolo hanno inviato donazioni significative ai rifugiati ucraini;

O.  considerando che Taiwan si trova in una posizione strategica in termini di scambi commerciali; che lo stretto di Taiwan è la rotta principale per le navi provenienti dalla Cina, dal Giappone, dalla Corea del Sud e da Taiwan verso l'Europa; che l'UE resta una delle principali fonti di investimenti diretti esteri (IDE) a Taiwan; che vi è un notevole potenziale di aumento degli IDE di Taiwan nell'UE; che Taiwan domina i mercati di produzione dei semiconduttori, poiché i suoi produttori fabbricano circa il 50 % della produzione mondiale di semiconduttori; che la strategia indo-pacifica dell'UE sostiene l'aumento della cooperazione commerciale e di investimento con Taiwan e promuove la stabilizzazione delle tensioni nel Mar cinese meridionale e nello stretto di Taiwan;

P.  considerando che, in occasione del vertice UE-Cina del 1º aprile 2022, l'UE ha ricordato la responsabilità della RPC, in quanto attore globale e membro permanente del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, di adoperarsi per la pace e la stabilità nella regione e in particolare nello stretto di Taiwan;

Q.  considerando che l'UE è impegnata a servirsi di qualsiasi canale disponibile per incentivare iniziative volte a promuovere il dialogo, la cooperazione e il rafforzamento della fiducia fra le due sponde dello stretto di Taiwan; che questi nuovi sviluppi hanno rafforzato l'urgente necessità di un impegno dell'UE per contribuire a ridurre le tensioni regionali quale fattore di instabilità;

1.  condanna fermamente le esercitazioni militari della RPC che sono iniziate nello stretto di Taiwan il 2 agosto 2022 raggiungendo un livello di intensità senza precedenti, e invita il governo della RPC ad astenersi da qualsiasi misura che possa destabilizzare lo stretto di Taiwan e la sicurezza regionale;

2.  sottolinea che lo status quo nello stretto di Taiwan non deve essere modificato unilateralmente e insiste sull'importanza di opporsi all'uso o alla minaccia della forza;

3.  ribadisce l'impegno della comunità internazionale a mantenere l'ordine internazionale basato su regole, la pace e la stabilità in tutto lo stretto di Taiwan e nella regione; ribadisce l'impegno dell'UE a favore della politica di "un'unica Cina" quale fondamento politico delle relazioni UE-Cina; ricorda che la strategia UE-Cina sottolinea che le relazioni costruttive tra le due sponde dello stretto contribuiscono a promuovere la pace e la sicurezza in tutta la regione Asia-Pacifico e che l'UE sostiene iniziative volte al dialogo e al rafforzamento della fiducia; è convinto che le azioni provocatorie della RPC nei confronti di Taiwan e nel Mar cinese meridionale debbano avere conseguenze sulle relazioni UE-Cina e che debba essere presa in considerazione la possibilità di una pianificazione di emergenza;

4.  esprime la sua ferma solidarietà al popolo taiwanese; plaude alle autorità e ai leader politici taiwanesi per la loro reazione misurata e responsabile alle provocazioni della RPC;

5.  sottolinea che, nell'isola democratica di Taiwan, spetta alla popolazione decidere in che modo desidera vivere;

6.  ribadisce l'importanza del rispetto del diritto internazionale, in particolare della Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare (UNCLOS) e delle sue disposizioni concernenti l'obbligo di risolvere pacificamente le controversie e di mantenere la libertà di navigazione e di sorvolo;

7.  saluta con favore la chiara condanna delle esercitazioni militari della RPC da parte degli Stati membri dell'UE, come pure dei partner nella regione, e sottolinea che la nostra unità è fondamentale per scoraggiare qualsiasi aggressione da parte della RPC e per mantenere la pace e la stabilità nello stretto di Taiwan;

8.  esprime profonda preoccupazione per i missili balistici che sono stati lanciati contro Taiwan e che sono caduti nella zona economica esclusiva del Giappone, minacciando la stabilità della regione e la sicurezza nazionale del Giappone; accoglie con favore le dichiarazioni del portavoce del governo giapponese, che chiedono un dialogo autentico per risolvere pacificamente le questioni riguardanti Taiwan; esprime la sua solidarietà e offre il suo pieno sostegno al Giappone e sottolinea, a tal proposito, la necessità che le democrazie della regione continuino a sostenere Taiwan di fronte alle dimostrazioni di forza della RPC, dato che la pace e la stabilità nella regione sono nell'interesse di tutti;

9.  esorta la RPC a porre immediatamente fine a tutte le azioni e le intrusioni nella ZIDA taiwanese, nonché alle violazioni dello spazio aereo al di sopra delle isole esterne di Taiwan, a ripristinare il pieno rispetto della linea mediana dello stretto di Taiwan e a interrompere tutte le altre azioni militari che si collocano in una zona grigia, fra cui le campagne informatiche e di disinformazione;

10.  condanna la decisione della RPC di sospendere vari dialoghi politici con gli Stati Uniti, anche su temi inerenti al clima e alla sicurezza, ed esorta i leader della RPC a ritornare alle norme diplomatiche al fine di evitare il rischio di errori di calcolo e sbagli che potrebbero avere conseguenze catastrofiche;

11.  respinge fermamente la coercizione economica esercitata dalla RPC nei confronti di Taiwan e di altre democrazie della regione, nonché nei confronti degli Stati membri dell'UE, e sottolinea che tali pratiche non solo sono illegali in base alle norme dell'Organizzazione mondiale del commercio, ma hanno anche un effetto devastante sulla reputazione della RPC in tutto il mondo e comporteranno un'ulteriore perdita di fiducia nella RPC come partner;

12.  invita l'UE ad assumere un ruolo più incisivo per quanto riguarda la situazione nello stretto di Taiwan e nella regione indo-pacifica nel suo complesso, in linea con la sua strategia indo-pacifica; chiede l'ulteriore approfondimento delle nostre relazioni strategiche con i partner della regione che condividono i nostri stessi principi, in particolare il Giappone e l'Australia;

13.  invita gli Stati membri dell'UE ad aumentare la loro presenza economica e diplomatica in tutta la regione indo-pacifica, compresa Taiwan, e ricorda che il centro di gravità strategico ed economico mondiale si sta spostando verso quella regione e che l'UE ha pertanto un chiaro interesse a definire un approccio chiaro e credibile a livello unionale nei confronti della regione indo-pacifica;

14.  invita nuovamente l'UE a rafforzare il partenariato esistente con Taiwan al fine di promuovere i valori e i principi comuni, anche perseguendo un accordo per catene di approvvigionamento resilienti e un accordo bilaterale in materia di investimenti, che contribuirebbero a tutelare gli interessi dell'UE nel suo complesso, come pure dei suoi Stati membri;

15.  plaude ai piani annunciati di recente dalla Lituania riguardo all'apertura di un ufficio di rappresentanza commerciale a Taipei nell'autunno 2022; invita gli altri Stati membri che non hanno ancora un ufficio commerciale a Taiwan a seguire l'esempio e a rafforzare le loro relazioni con Taiwan; invita la RPC a revocare le sanzioni ingiustificate nei confronti dei funzionari lituani; condanna le restrizioni commerciali imposte dalla RPC;

16.  invita la Commissione a modificare la denominazione dell'Ufficio europeo di rappresentanza economica e commerciale di Taipei in modo da rispecchiare l'ampia portata delle nostre relazioni;

17.  sottolinea che Taiwan svolge un ruolo decisivo per la catena di approvvigionamento globale dei principali settori ad alta tecnologia, in particolare i semiconduttori, e invita la Commissione e il Servizio europeo per l'azione esterna (SEAE) a elaborare una strategia per la resilienza e a iniziare in tempi celeri a lavorare a un accordo per catene di approvvigionamento resilienti con Taiwan nell'ottica di affrontare le rispettive vulnerabilità in modo reciprocamente vantaggioso e al fine di salvaguardare la sicurezza di Taiwan rafforzando il suo "scudo di silicio";

18.  incoraggia maggiori interazioni economiche, scientifiche, culturali e politiche tra l'UE e Taiwan, anche ai massimi livelli, in modo da rispecchiare pienamente la cooperazione dinamica, multiforme e stretta tra l'UE e Taiwan in quanto partner che condividono gli stessi principi;

19.  invita il SEAE e la Commissione a prendere in considerazione progetti in materia di connettività con gli Stati insulari del Pacifico e partenariati di co-investimento tra la strategia "Global Gateway" dell'UE e la nuova politica taiwanese orientata al Sud, al fine di promuovere gli scambi commerciali e le relazioni politiche, nonché la stabilità nella regione indo-pacifica;

20.  ribadisce l'invito precedentemente rivolto alla Commissione ad avviare senza indugio una valutazione d'impatto, una consultazione pubblica e un esercizio esplorativo su un accordo bilaterale in materia di investimenti con le autorità taiwanesi, in vista di negoziati intesi ad approfondire le relazioni economiche bilaterali;

21.  raccomanda di approfondire ulteriormente la cooperazione tra l'UE e Taiwan per rafforzare la cooperazione strutturale nella lotta alla disinformazione e alle ingerenze straniere; raccomanda il distaccamento di un funzionario di collegamento presso l'Ufficio europeo di rappresentanza economica e commerciale per coordinare gli sforzi congiunti volti a contrastare la disinformazione e le ingerenze;

22.  riconosce che i gesti di sostegno, come le visite parlamentari, sono preziosi e ritiene che possano contribuire alla dissuasione se accompagnati da una cooperazione sostanziale in altri settori; sottolinea la sua intenzione di inviare future delegazioni parlamentari ufficiali a Taiwan; si compiace del fatto che, durante la recente visita della vicepresidente del Parlamento europeo Beer a Taiwan, sia stato esteso un invito ufficiale al Legislative Yuan (parlamento) taiwanese a visitare il Parlamento europeo; intende perseguire iniziative come ad esempio l'organizzazione di una settimana parlamentare UE-Taiwan;

23.  plaude all'impegno di Taiwan nel sostenere l'Ucraina di fronte all'aggressione brutale e ingiustificata della Russia;

24.  ricorda l'importanza di rafforzare il dialogo UE-Taiwan approfondendo le relazioni con gli attori locali, compresa la società civile, e favorendo gli scambi con le organizzazioni dei media taiwanesi, e sottolinea che tale scambio rafforzato contribuirà a migliorare il profilo e la visibilità dell'UE all'interno di Taiwan e contribuirà agli sforzi congiunti per affrontare la minaccia della disinformazione, cui entrambe le parti devono far fronte in misura crescente;

25.  sostiene con forza la piena partecipazione di Taiwan in qualità di osservatore alle riunioni, ai meccanismi e alle attività degli organismi internazionali, quali ad esempio l'Organizzazione mondiale della sanità, l'Organizzazione per l'aviazione civile internazionale, l'Organizzazione internazionale della polizia criminale (Interpol) e la Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici;

26.  incarica la sua Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, al vicepresidente della Commissione/alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, e ai governi e agli organi legislativi di Taiwan, della Repubblica popolare cinese, degli Stati Uniti, del Giappone, della Corea del Sud, dell'Australia, dell'India, delle Filippine, della Russia e dell'Ucraina, nonché ai governi e ai parlamenti degli Stati membri.

(1) GU C 184 del 5.5.2022, pag. 170.
(2) Testi approvati, P9_TA(2022)0224.
(3) Testi approvati, P9_TA(2022)0276.
(4) GU C 117 dell'11.3.2022, pag. 40.

Ultimo aggiornamento: 18 gennaio 2023Note legali - Informativa sulla privacy