Risoluzione del Parlamento europeo del 20 ottobre 2022 sullo Stato di diritto a Malta, cinque anni dopo l'assassinio di Daphne Caruana Galizia (2022/2866(RSP))
Il Parlamento europeo,
– visti gli articoli 2, 4, 5, 6, 7, 9 e 10 del trattato sull'Unione europea (TUE),
– visto l'articolo 20 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea,
– visti gli articoli 6, 7, 8, 10, 11, 12 e 47 della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea ("Carta"),
– viste le sue risoluzioni del 15 novembre 2017(1), del 28 marzo 2019(2), del 16 dicembre 2019(3) e del 29 aprile 2021(4), sullo Stato di diritto a Malta,
– visti le audizioni, gli scambi di opinioni e le visite di delegazione tenuti dal gruppo di monitoraggio della democrazia, dello Stato di diritto e dei diritti fondamentali della commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni dal 15 novembre 2017 a questa parte,
– visti gli scambi di lettere tra il presidente del gruppo di monitoraggio della democrazia, dello Stato di diritto e dei diritti fondamentali e il Primo ministro maltese,
– vista la risoluzione 2293 (2019) dell'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa, del 26 giugno 2019, dal titolo "Daphne Caruana Galizia's assassination and the rule of law in Malta and beyond: ensuring that the whole truth emerges" (L'assassinio di Daphne Caruana Galizia e lo Stato di diritto a Malta e oltre: garantire che emerga tutta la verità),
– vista la relazione sul seguito dato alla risoluzione 2293 (2019) dell'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa, sostenuta dalla commissione per gli affari giuridici e i diritti umani dell'Assemblea parlamentare l'8 dicembre 2020,
– visto il parere n. 993/2020 della commissione di Venezia, dell'8 ottobre 2020, relativo alle dieci leggi e progetti di legge di trasposizione delle proposte legislative enunciate nel parere CDL-AD(2020)006,
– vista la relazione della Commissaria per i diritti umani del Consiglio d'Europa, a seguito della visita che ha effettuato a Malta dall'11 al 16 ottobre 2021,
– viste la lettera della Commissaria per i diritti umani del Consiglio d'Europa, in data 23 settembre 2022, al Primo ministro maltese e la risposta di quest'ultimo in data 4 ottobre 2022,
– vista la relazione della Commissione sullo Stato di diritto 2022 (COM(2022)0500),
– visto il resoconto di missione della commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni (LIBE) a seguito della visita della sua delegazione sullo Stato di diritto a La Valletta, Malta, dal 23 al 25 maggio 2022,
– visto l'articolo 132, paragrafo 2, del suo regolamento,
A. considerando che l'Unione è fondata sui valori comuni, sanciti dall'articolo 2 TUE, del rispetto della dignità umana, della libertà, della democrazia, dell'uguaglianza e dello Stato di diritto nonché del rispetto dei diritti umani, compresi i diritti delle persone appartenenti a minoranze, valori che sono comuni agli Stati membri dell'UE e che i paesi candidati devono rispettare per entrare nell'Unione nel quadro dei criteri di Copenaghen, i quali non possono essere ignorati o reinterpretati successivamente all'adesione; che la democrazia, lo Stato di diritto e i diritti fondamentali sono valori che si rafforzano a vicenda e che, se indeboliti, rischiano di rappresentare una minaccia sistemica per l'Unione e per i diritti e le libertà dei suoi cittadini;
B. considerando che lo Stato di diritto e il rispetto della democrazia, dei diritti umani e delle libertà fondamentali, e i valori e i principi sanciti dai trattati dell'UE e dagli strumenti internazionali in materia di diritti umani sono obblighi che incombono all'Unione e ai suoi Stati membri e vanno pertanto osservati;
C. considerando che la Carta è parte del diritto primario dell'UE; che la libertà di espressione così come la libertà e il pluralismo dei media sono sanciti dall'articolo 11 della Carta e dall'articolo 10 della Convenzione europea dei diritti dell'uomo (CEDU);
D. considerando che l'indipendenza della magistratura è sancita dall'articolo 19, paragrafo 1, TUE, dall'articolo 47 della Carta e dall'articolo 6 della CEDU, ed è un requisito essenziale del principio democratico della separazione dei poteri;
E. considerando che i giornalisti, soprattutto i giornalisti investigativi ma non solo quelli, sono sempre più spesso oggetto delle cosiddette "azioni legali strategiche tese a bloccare la partecipazione pubblica" (SLAPP), sia all'interno che all'esterno dell'UE, intentate nei loro confronti unicamente per frustrarne il lavoro, evitare qualsiasi controllo pubblico e impedire che le autorità siano chiamate a rispondere del loro operato; che ciò ha un effetto dissuasivo sulla libertà dei media;
F. considerando che gli Stati membri dovrebbero incoraggiare l'introduzione di meccanismi di allerta precoce e di risposta rapida per garantire che i giornalisti e gli altri operatori dei media abbiano un accesso immediato a misure di protezione quando sono minacciati; che detti meccanismi dovrebbero essere soggetti a un controllo significativo della società civile e garantire la protezione degli informatori e delle fonti che desiderano mantenere l'anonimato;
G. considerando che, al fine di evitare l'impunità, gli Stati membri hanno l'obbligo di compiere tutti i passi necessari per consegnare alla giustizia gli autori di reati contro giornalisti e altri operatori dei media; che le indagini e le azioni penali dovrebbero prendere in considerazione tutti i diversi ruoli – effettivi e potenziali – svolti in tali reati, quali il ruolo di autore, di istigatore e di complice, nonché la responsabilità penale derivante da ciascuno di essi;
H. considerando che Daphne Caruana Galizia, giornalista investigativa e blogger maltese impegnata nella lotta alla corruzione, è stata assassinata in un attentato con autobomba il 16 ottobre 2017; che ha subito vessazioni e numerose minacce sotto forma di telefonate, lettere e messaggi minatori, nonché un attacco incendiario alla sua abitazione; che il 16 marzo 2021 il sicario che ha confessato l'omicidio di Daphne Caruana Galizia ha testimoniato in tribunale che, due anni prima della sua morte, era stato elaborato un precedente piano distinto per assassinarla con un fucile d'assalto AK-47; che il primo giorno del loro processo, il 14 ottobre 2022, gli altri due sicari accusati si sono dichiarati colpevoli dinanzi al tribunale e sono stati condannati a 40 anni di reclusione;
I. considerando che le indagini sull'omicidio condotte dalle autorità maltesi con il supporto di Europol hanno portato all'identificazione, al rinvio a giudizio e al processo, ancora in corso, di varie persone sospettate e di uno dei potenziali ideatori dell'omicidio, il proprietario della società 17 Black Ltd., con sede a Dubai, ed ex membro del consiglio di amministrazione di ElectroGas Malta Ltd. (responsabile della produzione della maggior parte dell'energia elettrica di Malta), il quale è stato arrestato il 20 novembre 2019 mentre tentava apparentemente di fuggire da Malta; che anche il Federal Bureau of Investigation (FBI) statunitense ha preso parte alle indagini;
J. considerando gli Emirati arabi uniti (EAU) sono serviti per nascondere transazioni presumibilmente legate alla corruzione che Daphne Caruana Galizia stava denunciando al momento del suo assassinio;
K. considerando che la società 17 Black Ltd., con sede a Dubai, è stata inserita fra quelle da cui società con sede a Panama, di proprietà dell'ex capo di Gabinetto dell'ex Primo ministro maltese e dell'ex ministro del Turismo, già ministro dell'Energia, dovevano ricevere fondi; che continuano a scoprirsi legami tra la 17 Black Ltd. e numerosi progetti pubblici a Malta;
L. considerando che il Dipartimento di Stato statunitense ha segnalato il capo di Gabinetto dell'ex Primo ministro maltese e l'ex ministro del Turismo, già ministro dell'Energia, e le loro famiglie a causa del loro coinvolgimento in episodi di corruzione significativa, ragion per cui è stato loro vietato l'ingresso negli Stati Uniti;
M. considerando che Daphne Caruana Galizia ha denunciato la Pilatus Bank quale banca di predilezione per le operazioni sospette cui hanno partecipato persone maltesi e azere politicamente esposte; che nell'agosto 2020 il comandante della polizia maltese dichiarava pubblicamente che era imminente la formulazione di imputazioni nei confronti delle persone coinvolte in attività criminali presso la Pilatus Bank; che a distanza di 26 mesi sono state formulate imputazioni nei confronti di una sola persona e che le indagini sembrano essersi arenate; che le persone implicate avevano il diritto di entrare e uscire liberamente dal paese nonostante fossero stati spiccati mandati d'arresto; che un ex responsabile della conformità presso l'autorità maltese per i giochi d'azzardo è stato autorizzato a lasciare Malta mentre era in vacanza con l'ex Primo ministro maltese, nonostante fosse in vigore nei suoi confronti un mandato d'arresto europeo, prima di essere poi arrestato al suo arrivo in Italia;
N. considerando che due partner della società Nexia BT, non più esistente, collegata a Mossack-Fonseca, che Daphne Caruana Galizia e i Panama Papers avevano smascherato in quanto ideatori delle strutture di riciclaggio di denaro predisposte per facilitare la corruzione, sono stati accusati solo in relazione ad alcune delle denunce formulate nei loro confronti, escludendo lo scandalo ElectroGas;
O. considerando che l'accordo sulla sicurezza dell'approvvigionamento di gas naturale liquefatto tra ElectroGas Malta Ltd. e il governo di Malta, firmato dall'ex ministro del Turismo, che è stato ministro dell'Energia nel 2015, è stato tenuto segreto per anni e reso pubblico solo nel settembre 2022 dalla Fondazione Daphne Caruana Galizia e da un organo di informazione; che l'attuale procuratrice generale è stata criticata per aver agevolato la firma di tale contratto senza alcuna ulteriore approvazione da parte del gabinetto o del parlamento nel suo precedente ruolo di viceprocuratrice generale; che, al momento del suo assassinio, Daphne Caruana Galizia stava indagando su una vasta mole di documenti interni di ElectroGas Malta Ltd.;
P. considerando che uno dei presunti complici e alcune registrazioni presentate nei procedimenti giudiziari hanno indicato che l'ex capo di gabinetto dell'ex primo ministro maltese è implicato nella pianificazione e nel finanziamento dell'omicidio; che il 20 marzo 2021, insieme a diversi soci d'affari, è stato arrestato e accusato di riciclaggio, frode, corruzione e falsificazione in un caso distinto, di cui si era occupata Daphne Caruana Galizia;
Q. considerando che un'inchiesta pubblica indipendente sull'assassinio di Daphne Caruana Galizia è iniziata alla fine del 2019 e si è conclusa il 29 luglio 2021; che il comitato dell'inchiesta pubblica ha pubblicato una relazione contenente una serie di conclusioni e raccomandazioni sul rafforzamento dello Stato di diritto, sul rispetto della libertà di stampa, della libertà di espressione e sulla protezione dei giornalisti, sulla riforma giuridica a livello costituzionale e sulle proposte legislative riguardanti la libertà dei media; che il comitato ha inoltre stabilito che "sebbene non vi siano prove che lo Stato in quanto tale abbia avuto un ruolo nell'assassinio di Daphne Caruana Galizia, (...) lo Stato dovrebbe assumersi la responsabilità dell'assassinio per aver creato un clima di impunità, generato dai più alti livelli al centro dell'amministrazione presso l'Auberge de Castille(5) e diffondendo i suoi tentacoli ad altre entità, quali le istituzioni di regolamentazione e la polizia, che ha portato al collasso dello Stato di diritto";
R. considerando che il governo maltese ha proposto una serie di riforme per affrontare alcune di tali raccomandazioni, tra cui un progetto di legge per rafforzare la libertà dei media e una proposta di legge anti-SLAPP; che è proseguita l'attuazione delle riforme del sistema giudiziario maltese avviate nel 2020;
S. considerando che l'ultimo Osservatorio del pluralismo dei media ha giudicato "medio" il rischio generale per il pluralismo dei media a Malta, ma ha giudicato "elevato" il rischio per l'autonomia editoriale e l'indipendenza politica;
T. considerando che l'organo di informazione maltese The Shift News ha dovuto far fronte a 40 ricorsi diversi da parte delle autorità pubbliche avverso le richieste in merito alla libertà di informazione riguardanti la spesa pubblica nei confronti dei media indipendenti;
U. considerando che la riforma giudiziaria intrapresa dalle autorità maltesi è stata menzionata nel discorso sullo stato dell'Unione 2021;
V. considerando che il comitato di esperti per la valutazione delle misure di lotta contro il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo (Moneyval) ha riconosciuto i notevoli progressi compiuti da Malta per quanto riguarda il livello di conformità alle norme del Gruppo di azione finanziaria internazionale, ha ritenuto Malta conforme e ha rimosso Malta dalla lista grigia dopo 12 mesi;
W. considerando che, nella sua relazione di missione a seguito della visita della delegazione LIBE sullo Stato di diritto a Malta dal 23 al 25 maggio 2022, il gruppo di monitoraggio della democrazia, dello Stato di diritto e dei diritti fondamentali della commissione LIBE del Parlamento ha espresso preoccupazione, tra l'altro, per la lentezza dei progressi in merito al seguito dato all'omicidio di Daphne Caruana Galizia e all'attuazione delle raccomandazioni dell'inchiesta pubblica, riconoscendo nel contempo che i procedimenti giudiziari sono ancora in corso;
1. rende omaggio a Daphne Caruana Galizia cinque anni dopo il suo omicidio e al suo lavoro essenziale nel denunciare la corruzione, la criminalità organizzata, la frode fiscale e il riciclaggio di denaro e nel far sì che le persone coinvolte in tali attività illegali rispondano delle loro azioni; condanna fermamente la criminalizzazione, gli attacchi e gli omicidi di giornalisti per aver svolto il loro lavoro, compresi gli omicidi di Ján Kuciak e della sua fidanzata Martina Kušnírová il 21 febbraio 2018, di Viktoria Marinova il 6 ottobre 2018, del giornalista greco George Karaivaz il 9 aprile 2021 e del giornalista dei Paesi Bassi Peter R. de Vries il 15 luglio 2021, e sottolinea il ruolo cruciale che svolgono per svelare la verità, proteggere la democrazia e porre fine alla cultura dell'impunità; rende inoltre omaggio a tutti i giornalisti uccisi in Europa negli ultimi anni; ribadisce l'importanza fondamentale di mezzi di comunicazione indipendenti e di una società civile attiva quali pilastri fondamentali della giustizia, della democrazia e dello Stato di diritto; osserva che l'omicidio di giornalisti non riguarda soltanto uno Stato membro, ma l'Unione europea nel suo complesso; è fermamente convinto che la protezione dello Stato di diritto democratico sia una responsabilità comune che trascende i confini nazionali e di partito;
2. riconosce i progressi compiuti nei procedimenti giudiziari in corso sull'omicidio di Daphne Caruana Galizia, pur deplorando profondamente il fatto che abbiano portato soltanto a tre condanne legate all'esecuzione dell'assassinio, in seguito all'ammissione di colpevolezza dei sicari; ribadisce pertanto la sua richiesta di portare a termine l'indagine sui principali motivi alla base dell'omicidio e di chiudere il più rapidamente possibile i procedimenti giudiziari penali, consegnando alla giustizia i soggetti coinvolti nell'omicidio a qualsiasi livello; chiede nuovamente che Europol sia coinvolta pienamente e costantemente in tutti gli aspetti dell'indagine sull'omicidio e in tutte le indagini connesse;
3. riconosce che l'attuale primo ministro maltese si è pubblicamente scusato per le carenze dello Stato che potrebbero aver contribuito all'omicidio di Daphne Caruana Galizia;
4. esprime preoccupazione per il fatto che, a un anno dalla pubblicazione della relazione sull'inchiesta pubblica, il processo di attuazione delle sue raccomandazioni è carente; osserva che il governo maltese ha presentato una serie di riforme, tra cui proposte legislative volte ad affrontare alcune di queste raccomandazioni; osserva che il commissario per i diritti umani del Consiglio d'Europa ha indicato che le autorità maltesi devono garantire che l'attività legislativa avviata in seguito alla relazione dell'inchiesta pubblica sia conforme alle norme internazionali e sia pienamente aperta al controllo e alla partecipazione del pubblico; invita il governo maltese ad attuare senza ulteriori indugi tutte le raccomandazioni contenute nella relazione dell'inchiesta pubblica;
5. accoglie con favore gli sforzi dell'unità di analisi dell'intelligence finanziaria e sottolinea che è essenziale che i reati finanziari ed economici di alto profilo, in particolare la corruzione e il riciclaggio di denaro, siano perseguiti con rigore; è tuttavia costernato per la mancanza di progressi nel perseguire la corruzione e il riciclaggio di denaro su cui Daphne Caruana Galizia stava indagando al momento del suo omicidio, che ha coinvolto indiziati ai più alti livelli politici; è inoltre allarmato per il fallimento istituzionale delle autorità di contrasto e della giustizia a Malta ed esorta vivamente le autorità competenti ad assicurare alla giustizia ogni persona coinvolta in uno o più dei numerosi casi attualmente oggetto di indagini o denunce; esprime profonda preoccupazione per le recenti rivelazioni di ripetute inazioni riguardo ai mandati d'arresto europei nei confronti di alti funzionari politici; invita le autorità maltesi ad affrontare le sfide connesse alla durata delle indagini nei casi di corruzione ad alto livello, anche istituendo una solida casistica di sentenze definitive; sottolinea l'importanza dell'indipendenza istituzionale per il corretto funzionamento dello Stato di diritto; invita le autorità maltesi a compiere progressi nelle indagini sui casi di possibili tentativi da parte di funzionari pubblici di occultare prove ed ostacolare le indagini e i procedimenti giudiziari;
6. è allarmato per la mancanza di progressi nei procedimenti investigativi e giudiziari contro funzionari della Pilatus Bank e per gli sforzi messi in atto dalle autorità maltesi per bloccare i procedimenti; prende atto delle misure provvisorie adottate il 14 settembre 2022 dal Centro internazionale per la risoluzione delle controversie in materia di investimenti(6), che ritardano le indagini delle autorità maltesi; invita le autorità maltesi a fornire risorse supplementari per indagare sui motivi del ritardo e garantire che la giustizia faccia il suo corso; invita gli organismi europei competenti a monitorare attentamente i progressi nella causa che vede coinvolta la Pilatus Bank; è inoltre allarmato per la mancanza di progressi nei confronti dei due partner della società Nexia BT e invita la Commissione e il comitato Moneyval a monitorare il procedimento; esprime inoltre preoccupazione per le accuse di riciclaggio di denaro e corruzione in relazione all'accordo ElectroGas e invita la Commissione ad avvalersi di tutti gli strumenti a sua disposizione per valutare se sia stato rispettato il diritto europeo applicabile;
7. si compiace delle capacità supplementari messe a disposizione per le indagini e per il perseguimento dei reati in generale, come pure della riforma della procedura di nomina dei giudici e della riforma dell'ufficio e del ruolo del procuratore generale; invita il parlamento maltese a raggiungere un accordo sulla depoliticizzazione della nomina del giudice capo che coinvolga la magistratura nella procedura, tenendo conto delle norme europee relative alle nomine in magistratura e del parere della Commissione di Venezia;
8. deplora il peggioramento dell'efficienza del sistema giudiziario maltese e chiede che siano individuate soluzioni per ridurre la durata dei procedimenti;
9. prende atto dell'importanza delle informazioni di cui dispongono gli Emirati arabi uniti in merito alle operazioni effettuate da società legate alla corruzione, nonché della loro rilevanza per le indagini in corso; osserva che, da allora, gli Emirati arabi uniti sono stati inseriti nella "lista grigia" del Gruppo di azione finanziaria internazionale; si impegna a monitorare la cooperazione in atto fra gli Emirati arabi uniti e Malta per garantire che siano adeguatamente richieste e trasmesse le informazioni necessarie per le azioni penali e osserva che tale cooperazione dovrebbe avere implicazioni per la posizione degli Emirati arabi uniti nei confronti degli organismi normativi antiriciclaggio; ribadisce il suo invito alla Commissione e alle autorità maltesi a usare tutti gli strumenti di cui dispongono per garantire la cooperazione e un'adeguata assistenza legale in tutte le indagini; invita gli Emirati arabi uniti a cooperare rapidamente con le autorità maltesi al fine di agevolare le indagini, nonché a cooperare con l'UE in generale;
10. si compiace dei recenti rinvii di casi da parte del governo maltese alla Procura europea (EPPO); ritiene, tuttavia, che il numero complessivo di casi rimanga relativamente basso rispetto ad altri Stati membri e che il sistema maltese per individuare, indagare e perseguire i reati rimanga poco trasparente;
11. esprime profonda preoccupazione per il fatto che sia stata segnalata una mancanza di cooperazione da parte delle autorità maltesi con l'EPPO per i casi in corso; prende atto, in particolare, delle accuse relative all'indagine in corso su un progetto finanziato dall'UE in cui è implicato il presunto mandante dell'omicidio di Daphne Caruana Galizia, il proprietario della società 17 Black Ltd. con sede a Dubai;
12. esprime preoccupazione per l'impunità concessa a figure chiave dell'amministrazione dell'ex primo ministro, fra cui lo stesso ex primo ministro, il suo capo di gabinetto e l'ex ministro del Turismo, già ministro dell'Energia;
13. prende atto delle diverse proposte avanzate dal governo maltese per migliorare la situazione della libertà dei media; esorta le autorità maltesi a provvedere affinché le riforme proposte rispettino le norme europee e internazionali in materia di protezione dei giornalisti, in particolare per quanto riguarda la prevenzione e il sanzionamento delle minacce e delle molestie nei confronti dei giornalisti, sia pubblicamente che online, e a procedere rapidamente alla loro attuazione; esorta inoltre le autorità maltesi a introdurre misure e garanzie supplementari volte a creare un ambiente più favorevole al giornalismo critico e indipendente a Malta, nonché a migliorare l'assunzione di responsabilità da parte di politici e funzionari;
14. esprime preoccupazione per il persistere di ostacoli alla libertà e al pluralismo dei media, ad esempio per quanto riguarda l'accesso alle richieste di informazioni al governo, come pure il finanziamento potenzialmente discriminatorio degli organi di informazione; deplora il fatto che enti governativi abbiano presentato una serie di ricorsi contro le 40 decisioni positive adottate dal garante per la protezione dei dati a favore delle richieste relative alla libertà di informazione formulate dall'organo di informazione The Shift e ritiene che i ricorsi potrebbero inviare un messaggio dissuasivo agli operatori dei media e ai cittadini; invita il governo maltese a ritirare immediatamente tali ricorsi;
15. esprime preoccupazione per le segnalazioni secondo cui, mentre il comitato di esperti sui media, incaricato di fornire consulenza sui cambiamenti nel settore dei media, ha effettivamente coinvolto alcuni rappresentanti di tale settore, il governo maltese non ha condotto una consultazione pubblica; invita le autorità maltesi a garantire un'ampia consultazione pubblica sul settore dei media, conformemente all'impegno assunto dal Primo ministro maltese il 13 ottobre 2022 a seguito degli sforzi di sensibilizzazione da parte della società civile internazionale, della comunità dei media a Malta e del Consiglio d'Europa, con particolare riferimento alla limitazione del ricorso alle SLAPP; invita il parlamento maltese ad adottare in via prioritaria la legislazione pertinente, anche modificando la Costituzione;
16. deplora il fatto che i giornalisti, così come i familiari di Daphne Caruana Galizia, continuino a essere il bersaglio di SLAPP e ribadisce il suo urgente appello ai promotori di tali azioni, fra cui ex funzionari del governo, a ritirarle;
17. valuta favorevolmente le attuali proposte volte a stabilire che le spese processuali nelle cause per diffamazione non saranno pagate su presentazione iniziale di una risposta da parte del giornalista imputato e a introdurre la possibilità per i tribunali maltesi di considerare le cause per diffamazione "manifestamente infondate" e quindi di archiviarle; invita le autorità maltesi ad attuare la raccomandazione della Commissione e a porre in atto politiche efficaci per la protezione dei giornalisti; plaude alla proposta di direttiva presentata dalla Commissione per contrastare le SLAPP (COM(2022)0177);
18. invita il governo maltese a continuare ad affrontare gli attuali problemi correlati alla libertà dei media e all'indipendenza dei media pubblici da ingerenze politiche, anche definendo un quadro per garantire la trasparenza nella pubblicità di Stato, e ad affrontare il diffondersi dei discorsi di odio sui social media;
19. si compiace del fatto che nel 2021 sia stata modificata la legge maltese del 2013 sulla protezione degli informatori, come pure dell'impegno, in essa contenuto, a creare entro la fine del 2024 una banca dati per raccogliere informazioni sulle denunce di irregolarità;
20. esprime preoccupazione per il fatto che non sia stata trovata alcuna soluzione per la nomina di un nuovo Mediatore e che nessuna donna sia stata nominata per la funzione di commissario per le indagini amministrative; invita le autorità maltesi a introdurre un meccanismo per evitare situazioni di stallo nelle nomine parlamentari e ad adottare in via prioritaria, adoperandosi in tal senso, la creazione di una commissione per i diritti umani e l'uguaglianza, in linea con i principi di Parigi e con l'acquis dell'UE in materia di uguaglianza;
21. ribadisce il suo invito alle autorità maltesi ad attuare pienamente tutte le raccomandazioni in sospeso dell'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa, della Commissione di Venezia, del Gruppo di Stati contro la corruzione e del comitato Moneyval; invita le autorità maltesi a chiedere il parere della Commissione di Venezia sulla conformità alle sue raccomandazioni;
22. sottolinea che il programma maltese di cittadinanza per investitori continua a destare grande preoccupazione; ricorda la sua posizione secondo cui la cittadinanza dell'UE non è in vendita e chiede un divieto immediato del programma a Malta e in tutta l'UE; si compiace delle azioni intraprese dalla Commissione nel deferire la procedura di infrazione alla Corte di giustizia dell'UE e attende la sentenza definitiva della Corte;
23. incarica la sua Presidente di trasmettere la presente risoluzione alla Commissione, al Consiglio, ai governi e ai parlamenti degli Stati membri, al Consiglio d'Europa, al governo e al parlamento degli Emirati arabi uniti e al Presidente della Repubblica di Malta.