Risoluzione del Parlamento europeo del 20 ottobre 2022 sulla solidarietà culturale con l'Ucraina e il meccanismo congiunto di risposta alle emergenze per il recupero culturale in Europa (2022/2759(RSP))
Il Parlamento europeo,
– visto l'articolo 167 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea,
– visto il trattato sull'Unione europea, in particolare il preambolo, l'articolo 3 e il protocollo n. 2 sull'applicazione dei principi di sussidiarietà e di proporzionalità,
– visto il preambolo della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea,
– vista la sua risoluzione del 1° marzo 2022 sull'aggressione russa contro l'Ucraina(1),
– vista la sua raccomandazione dell'8 giugno 2022 al Consiglio e al vicepresidente della Commissione/alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza sulla politica estera, di sicurezza e di difesa dell'Unione europea dopo la guerra di aggressione contro l'Ucraina da parte della Russia(2),
– viste le dichiarazioni sull'Ucraina rese dalle massime cariche del Parlamento europeo il 16 e 24 febbraio 2022,
– vista la sua risoluzione del 17 settembre 2020 sulla ripresa culturale dell'Europa(3),
– vista la sua risoluzione del 20 ottobre 2021 sulla situazione degli artisti e la ripresa culturale nell'Unione europea(4),
– viste le conclusioni del Consiglio del 18 maggio 2021 sulla ripresa, la resilienza e la sostenibilità dei settori culturali e creativi,
– vista l'interrogazione orale alla Commissione sulla solidarietà culturale con l'Ucraina e il meccanismo comune di risposta alle emergenze per la ripresa culturale in Europa (O‑000030/2022 – B9‑0026/2022),
– visti l'articolo 136, paragrafo 5, e l'articolo 132, paragrafo 2, del suo regolamento,
– vista la proposta di risoluzione della commissione per la cultura e l'istruzione,
A. considerando che la guerra della Russia contro l'Ucraina è un tentativo di sradicare l'identità e la cultura di una nazione sovrana, anche attraverso atti strategici e mirati di distruzione dei siti del patrimonio culturale(5), che costituiscono un crimine di guerra ai sensi della convenzione dell'Aia del 1954(6) di cui entrambi i paesi sono firmatari;
B. considerando che l'aggressione contro l'Ucraina è anche un attacco alla nostra comune identità europea, ai nostri valori e al nostro stile di vita, caratterizzati da società aperte basate sulla democrazia e sul rispetto dei diritti umani, della dignità, dello Stato di diritto e della diversità culturale; che milioni di persone in tutto il mondo ne subiscono le conseguenze devastanti, che vanno dalla perdita di vite umane alla penuria alimentare, passando per la riduzione dell'approvvigionamento energetico globale e l'aumento dell'inflazione e dei flussi migratori; che la Russia sta utilizzando tali conseguenze previste come minacce politiche e strategiche;
C. considerando che l'invasione russa dell'Ucraina mette a rischio anche gli artisti e gli operatori culturali, i giornalisti e gli accademici, diffondendo un clima di paura e di sfiducia che va a scapito della libertà delle arti, delle notizie di qualità, dell'indipendenza dei media e dell'accesso alle informazioni, della libertà accademica e della libertà di espressione in senso lato;
D. considerando che la distruzione illecita del patrimonio culturale nonché il saccheggio e il traffico di beni e manufatti culturali rappresentano una grave minaccia per l'identità di tutti gli ucraini e delle minoranze all'interno del paese e ostacoleranno la riconciliazione nazionale al termine del conflitto;
E. considerando che la pandemia di COVID-19 ha avuto ripercussioni di ampia portata su tutti gli aspetti della nostra vita e del nostro ambiente di vita, in particolare sull'intero ecosistema culturale, già caratterizzato da fragili strutture organizzative e finanziarie e da condizioni di lavoro spesso precarie, nonché da minacce alla libertà di espressione artistica; che i settori e le industrie culturali e creativi (CCSI) non si sono ancora pienamente ripresi dalla crisi della COVID-19;
F. considerando che queste gravi crisi non hanno solo messo a repentaglio l'autonomia strategica dell'Unione, bensì hanno anche rivelato il suo notevole potenziale nel creare un forte senso di appartenenza all'Europa, nel trovare risposte comuni a esigenze urgenti e nel rafforzare il sostegno all'integrazione europea;
G. considerando che la cultura rimane un importante vettore per la comprensione reciproca e il mantenimento della pace tra i popoli;
Rafforzare il sostegno e la solidarietà nei confronti dell'ecosistema culturale ucraino
1. accoglie con favore il forte sostegno complessivo fornito dall'UE e dai suoi Stati membri ai CCSI ucraini nonché la rapida mobilitazione di strumenti finanziari da parte della Commissione, degli attori governativi, delle organizzazioni non governative (ONG) e della società civile per sostenere gli artisti e gli operatori culturali in fuga dalla guerra, le organizzazioni culturali dei paesi che accolgono rifugiati ucraini, nonché la tutela del patrimonio culturale; plaude in particolare alle iniziative di risposta rapida, come il Fondo per la cultura della solidarietà per l'Ucraina;
2. esprime la sua sincera solidarietà agli interpreti, agli artisti, ai creatori, agli autori, agli editori, alle loro imprese e a tutti gli altri creatori e operatori culturali, compresi i creatori amatoriali, in quanto l'arte e la cultura svolgeranno un ruolo fondamentale nella ripresa e nella ricostruzione dell'Ucraina; plaude in particolare all'azione degli artisti e dei creatori ucraini che hanno opposto resistenza all'invasione russa praticando la loro arte;
3. invita la Commissione e gli Stati membri a includere le necessità urgenti dei settori della cultura e del patrimonio culturale nell'assistenza umanitaria fornita dall'UE all'Ucraina; è fermamente convinto che, in linea con la decisione storica del Consiglio europeo del 23 giugno 2022 di concedere all'Ucraina lo status di paese candidato all'adesione all'UE, è imperativo fornire un sostegno dedicato nell'ambito del futuro fondo fiduciario per l'Ucraina, approvato dai capi di Stato e di governo nelle conclusioni del Consiglio europeo del 24 e 25 marzo 2022;
4. esorta l'UE a offrire assistenza mirata agli attori culturali ucraini, alle piccole e medie imprese, alle ONG, alle attività culturali locali, alle università e alla società civile nel progettare e sviluppare la tabella di marcia del paese per la ricostruzione e la ripresa;
5. ritiene che l'UE dovrebbe offrire sostegno alle autorità ucraine, in particolare a livello locale e regionale, unitamente alla società civile quale partner costruttivo nella ricostruzione del paese e, in particolare, nel ripristino dei siti culturali; sottolinea, a tale riguardo, che l'UE dovrebbe incoraggiare i soggetti coinvolti nella ricostruzione a prendere in considerazione l'applicazione delle più elevate norme di qualità; riconosce che il nuovo Bauhaus europeo è potenzialmente in grado di contribuire alla ricostruzione postbellica con il coinvolgimento dei CCSI ucraini;
6. è dell'opinione che si debba prestare particolare attenzione alle opere culturali e storiche presenti in Ucraina e alla tutela del patrimonio culturale del paese; conferma la volontà dell'Unione europea di partecipare alla preservazione delle opere del patrimonio artistico e culturale attraverso tutti gli strumenti giuridici per la protezione e la prevenzione del traffico o dell'esportazione illegali del patrimonio culturale in tempi di guerra;
7. pone in evidenza la necessità urgente di sostenere l'Ucraina nel documentare in maniera dettagliata tutti gli attacchi contro il patrimonio culturale, soprattutto quelli che costituiscono possibili crimini di guerra e che sono commessi contro il patrimonio culturale protetto da convenzioni internazionali; rammenta che, oltre alla protezione fisica di monumenti e artefatti, l'UE dovrebbe rafforzare ulteriormente il proprio sostegno alla digitalizzazione e alla documentazione digitale del patrimonio culturale;
8. ritiene che l'assistenza finanziaria concessa all'Ucraina nel settore culturale non dovrebbe in alcun caso compromettere i finanziamenti messi a disposizione dei CCSI nell'Unione europea attraverso il programma Europa creativa;
Sostenere la resilienza e la ripresa post-crisi dell'ecosistema culturale dell'UE nel suo complesso
9. invita la Commissione e gli Stati membri a porre l'accento sulla cultura in tutte le politiche e le priorità chiave dell'UE, come l'azione per il clima, la trasformazione digitale, la ripresa economica e le relazioni internazionali; sollecita la Commissione ad avvalersi in misura maggiore del potenziale multidimensionale dei CCSI per il benessere delle società e dei cittadini in Europa, nonché a promuovere attivamente il discorso culturale pubblico al fine di coinvolgere il maggior numero di persone possibile nella formazione dell'opinione pubblica e di favorire la cooperazione internazionale in ambito culturale;
10. evidenzia la necessità di sostenere e coordinare le azioni a tutti i livelli di governance e con i portatori di interessi sia pubblici che privati, inclusi la società civile e gli attori filantropici, il che comprende un sostegno mirato agli ecosistemi culturali, creativi e del patrimonio culturale e a favore di condizioni di lavoro eque per i lavoratori di tali settori;
11. esorta la Commissione e gli Stati membri a potenziare la loro capacità di innovazione in termini di cooperazione e partenariati pubblico-privato al fine di aumentare la resilienza a future crisi che potrebbero avere un impatto sui CCSI; esorta in tale contesto la Commissione e gli Stati membri a continuare a promuovere la digitalizzazione dei CCSI e a garantire un ampio accesso digitale alle creazioni artistiche e culturali;
12. invita la Commissione a valutare la possibilità di istituire un meccanismo europeo di risposta alle emergenze e di ripresa, o di agire da partner in tale contesto, dedicato specificamente agli ecosistemi culturali, creativi e del patrimonio culturale, sulla base di un approccio multipartecipativo; sollecita la Commissione a proporre il quadro giuridico e fiscale per un siffatto meccanismo e a definire un elenco di partner strategici provenienti da tutti i settori interessati, sia nel pubblico che nel privato, inclusi modelli di partenariato filantropici, nel pieno rispetto del principio di addizionalità, in modo da consentire la messa in comune strategica delle risorse, rafforzando così i finanziamenti pubblici e ottimizzando il sostegno ai CCSI;
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13. incarica la sua Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio e alla Commissione nonché ai governi e ai parlamenti degli Stati membri.
Il 21 settembre 2022 l'UNESCO ha confermato che dal 24 febbraio 2022 sono stati danneggiati 192 siti, tra cui 81 siti religiosi, 13 musei, 37 edifici storici, 35 edifici dedicati alle attività culturali, 17 monumenti e 10 biblioteche https://www.unesco.org/en/articles/damaged-cultural-sites-ukraine-verified-unesco