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Procedura : 2022/2064(INI)
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Ciclo del documento : A9-0251/2022

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A9-0251/2022

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PV 22/11/2022 - 23
CRE 22/11/2022 - 23

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Mercoledì 23 novembre 2022 - Strasburgo
Nuova strategia dell'UE in materia di allargamento
P9_TA(2022)0406A9-0251/2022

Raccomandazione del Parlamento europeo del 23 novembre 2022 sulla raccomandazione del Parlamento europeo al Consiglio, alla Commissione e al vicepresidente della Commissione/alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza concernente la nuova strategia dell'UE in materia di allargamento (2022/2064(INI))

Il Parlamento europeo,

–  visto l'articolo 49 del trattato sull'Unione europea (TUE),

–   viste le conclusioni della presidenza del Consiglio europeo di Copenaghen del 21 e 22 giugno 1993, note anche come criteri di Copenaghen,

–   viste le conclusioni del Consiglio "Affari generali" del 29 e 30 aprile 1997 sull'applicazione della condizionalità al fine di sviluppare una coerente strategia dell'UE per le relazioni con i paesi della regione dei Balcani occidentali,

–  vista la dichiarazione adottata in occasione del vertice UE-Balcani occidentali tenutosi a Salonicco il 21 giugno 2003, concernente la prospettiva di adesione dei paesi dei Balcani occidentali all'Unione europea,

–  visto il processo di Berlino avviato il 28 agosto 2014,

–  viste le sue precedenti risoluzioni in materia, in particolare quella del 24 ottobre 2019 sull'avvio di negoziati di adesione con la Macedonia del Nord e l'Albania(1), la sua raccomandazione del 19 giugno 2020 al Consiglio, alla Commissione e al vicepresidente della Commissione/alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza concernente i Balcani occidentali, a seguito del vertice del 2020(2), le sue risoluzioni sulle relazioni 2021 della Commissione sui paesi dell'allargamento e la sua risoluzione del 23 giugno 2022 sullo status di paese candidato dell'Ucraina, della Repubblica di Moldova e della Georgia(3),

–  vista la strategia globale dell'UE del 2016, secondo cui una politica di allargamento credibile rappresenta un investimento strategico per la sicurezza e la prosperità dell'Europa e ha già contribuito in misura significativa alla pace in zone un tempo dilaniate dalla guerra,

–   vista la comunicazione della Commissione del 6 febbraio 2018 dal titolo "Una prospettiva di allargamento credibile e un maggior impegno dell'UE per i Balcani occidentali" (COM(2018)0065),

–  vista la comunicazione della Commissione del 5 febbraio 2020 dal titolo "Rafforzare il processo di adesione – Una prospettiva europea credibile per i Balcani occidentali" (COM(2020)0057),

–   visti i vertici UE-Balcani occidentali tenutisi a Sofia e Zagabria il 17 maggio 2018 e il 6 maggio 2020 e le rispettive dichiarazioni,

–  vista la dichiarazione di Brdo, adottata in occasione del vertice UE-Balcani occidentali del 6 ottobre 2021,

–   viste le conclusioni del Consiglio europeo del 24 e venerdì 25 marzo 2022,

–  viste le conclusioni del Consiglio europeo del 30 maggio 2022 sull'Ucraina, la Repubblica di Moldova e la Georgia,

–  visti le domande di adesione all'UE presentate dall'Ucraina, dalla Moldova e dalla Georgia e i relativi pareri favorevoli della Commissione, nonché le conclusioni del Consiglio europeo, segnatamente quelle del 23 e 24 giugno 2022 sulla grande Europa, l'Ucraina, le domande di adesione di Ucraina, Repubblica di Moldova e Georgia, i Balcani occidentali, le questioni economiche, la Conferenza sul futuro dell'Europa e le relazioni esterne, che hanno concesso lo status di paese candidato all'Ucraina e alla Repubblica di Moldova e hanno espresso la disponibilità a fare altrettanto per la Georgia,

–  visti le conclusioni del Consiglio del 26 giugno 2018, del 18 giugno 2019, del 25 marzo 2020 e del 14 dicembre 2021 sull'allargamento e il processo di stabilizzazione e di associazione, le conclusioni del Consiglio del 15 luglio 2019 e del 14 ottobre 2019 sulle attività illegali di trivellazione della Turchia nel Mediterraneo orientale, le conclusioni del Consiglio europeo del 12 dicembre 2019, del 1° e del 2 ottobre 2020 e del 15 e 16 ottobre 2020, la dichiarazione dei ministri degli Affari esteri dell'UE del 15 maggio 2020 e i principali risultati della loro videoconferenza del 14 agosto 2020 sulla situazione nel Mediterraneo orientale, nonché i risultati della riunione informale dei ministri degli Affari esteri dell'UE tenutasi a Gymnich il 27 e 28 agosto 2020,

–  visti l'accordo di associazione tra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e l'Ucraina, dall'altra(4), comprendente una zona di libero scambio globale e approfondita, che è entrato in vigore il 1° settembre 2017, e la relativa agenda di associazione,

–  visto il regolamento (UE) 2021/1529 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 settembre 2021, che istituisce uno strumento di assistenza preadesione (IPA III)(5),

–  vista la comunicazione della Commissione del 6 ottobre 2020 dal titolo "Un piano economico e di investimenti per i Balcani occidentali" (COM(2020)0641),

–  vista la relazione speciale della Corte dei conti europea 01/2022 del 10 gennaio 2022 dal titolo "Sostegno dell'UE allo Stato di diritto nei Balcani occidentali: nonostante gli sforzi, permangono problemi fondamentali",

–  vista la relazione speciale della Corte dei conti europea 09/2021 del 3 giugno 2021 dal titolo "La disinformazione nell'UE: combattuta ma non vinta",

–  vista la comunicazione della Commissione del 19 ottobre 2021 dal titolo "Comunicazione 2021 sulla politica di allargamento dell'UE" (COM(2021)0644),

–  viste le conclusioni del Consiglio del 13 luglio 2020 dal titolo "Promuovere valori e una cooperazione paneuropea basata su regole e sostenere un Consiglio d'Europa rafforzato",

–  vista la bussola strategica per la sicurezza e la difesa approvata formalmente dal Consiglio il 21 marzo 2022,

–  visto l'accordo politico del 12 giugno 2022 sui principi per garantire una Bosnia-Erzegovina funzionale che progredisca nel suo percorso europeo,

–  vista la sua risoluzione del 17 febbraio 2022 sull'attuazione della politica estera e di sicurezza comune – relazione annuale 2021(6),

–  vista la sua risoluzione del 9 giugno 2022 sulla richiesta di convocare una Convenzione per la revisione dei Trattati(7),

–  vista la sua raccomandazione dell'8 giugno 2022 al Consiglio e al vicepresidente della Commissione/alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza sulla politica estera, di sicurezza e di difesa dell'Unione europea dopo la guerra di aggressione contro l'Ucraina da parte della Russia(8),

–  visto l'articolo 118 del suo regolamento,

–  vista la relazione della commissione per gli affari esteri (A9-0251/2022),

A.  considerando che l'allargamento è lo strumento più efficace della politica estera dell'UE e una delle politiche di maggior successo dell'Unione, e che rimane un investimento geopolitico strategico e orientato al futuro per la pace, la stabilità e la prosperità del continente europeo; che, alla luce della crescente minaccia russa alla pace e alla stabilità europee, una politica di allargamento rafforzata rimane il più solido strumento geopolitico a disposizione dell'UE;

B.  considerando che l'allargamento è un processo vantaggioso per tutti ed è sempre stato uno strumento molto efficace e riuscito per promuovere le riforme necessarie sia all'interno dell'UE che nei paesi candidati, contribuendo a incoraggiare la trasformazione democratica; che la sua efficacia è notevolmente diminuita nel corso degli anni a causa del fatto che l'UE non ha tenuto fede alle proprie promesse;

C.  considerando che la politica di allargamento non dovrebbe essere considerata un processo puramente politico, amministrativo o tecnocratico, ma dovrebbe diventare più dinamica e orientata alla sensibilizzazione, dal momento che i negoziati di adesione comportano il progressivo trasferimento e il rafforzamento dei valori e delle politiche dell'UE nei paesi candidati;

D.  considerando che l'UE è impegnata a sostenere i paesi candidati e potenziali candidati che condividono i suoi valori comuni; che l'UE continua a essere il loro principale partner commerciale e la principale fonte di investimenti e assistenza finanziaria attraverso l'IPA III, il piano economico e di investimenti per i Balcani occidentali, lo strumento di vicinato, cooperazione allo sviluppo e cooperazione internazionale – Europa globale e l'assistenza macrofinanziaria;

E.  considerando che l'UE dovrebbe impegnarsi in una riflessione globale sulla credibilità e l'efficacia della sua politica di allargamento, riformando e rafforzando nel contempo sé stessa, in particolare il funzionamento delle sue istituzioni, politiche e procedure;

F.  considerando che sono necessari un impulso, una visione e un impegno politico nuovi, chiaramente definiti e mirati dal punto di vista strategico, politico e geopolitico per superare lo status quo, rimediare alla mancanza di volontà politica dell'UE nel corso dell'ultimo decennio e rilanciare il processo di allargamento all'interno dell'UE e nei paesi candidati in particolare, garantendone nel contempo la continuità, la coerenza, la credibilità e l'impatto, ottenendo risultati tangibili nei paesi che fanno parte del processo di allargamento attraverso l'attuazione di riforme concrete e rispettando i parametri di riferimento della nuova metodologia di allargamento;

G.  considerando che il Parlamento europeo resta un partner affidabile dei paesi candidati all'adesione e un sostenitore del processo di allargamento, permettendo riforme istituzionali e socioeconomiche a vantaggio dei cittadini;

H.  considerando che, in ragione dei blocchi interni degli ultimi anni, il Consiglio è venuto meno ai propri impegni nei confronti dei paesi dell'allargamento bloccando il processo di adesione e non mantenendo le promesse di lunga data dell'UE, ritardando così l'avvio dei negoziati di adesione con l'Albania e la Macedonia del Nord e la liberalizzazione dei visti per il Kosovo, benché tali paesi rispettassero i parametri di riferimento richiesti, così come confermato dalla Commissione stessa; che la mancanza di impegno e credibilità dell'UE negli ultimi anni ha creato un vuoto, aprendo così la strada alla Russia, alla Cina e ad altri attori terzi malevoli;

I.  considerando che gli scarsi progressi sono dovuti anche alla mancanza di una reale volontà politica da parte di alcuni leader politici dei paesi dell'allargamento di portare avanti le riforme fondamentali, in quanto le loro dichiarazioni non sono sempre state commisurate al livello delle riforme nel processo di adesione dei rispettivi paesi;

J.  considerando che la politica di allargamento deve essere aggiornata per diventare più flessibile, dinamica e gratificante, tenendo conto sia delle realtà politiche che del nuovo contesto geopolitico creato dalla guerra di aggressione della Russia contro l'Ucraina, mantenendo nel contempo un processo di adesione basato sul merito; che, per diventare più efficace, la politica di allargamento dell'UE deve coniugare una forte attenzione alle questioni fondamentali – lo Stato di diritto, le norme democratiche, le riforme economiche, i diritti e le libertà fondamentali – con la graduale introduzione dei paesi candidati in vari settori dell'integrazione europea, avanzando in modo visibile e costante verso un'adesione a pieno titolo, per sostenere lo slancio delle riforme nei paesi candidati e potenziali candidati;

K.  considerando che la nuova strategia di allargamento dell'UE dovrebbe basarsi rigorosamente sul rispetto del principio secondo cui ciascun paese può scegliere liberamente il proprio percorso, tenendo conto degli insegnamenti tratti nel processo in corso con i paesi dei Balcani occidentali e del partenariato orientale; che non si dovrebbe permettere a terzi di ricattare o minacciare l'UE sostenendo che il suo allargamento è diretto contro di loro;

L.  considerando che i paesi candidati all'adesione all'UE devono affrontare sfide derivanti da ingerenze straniere maligne e campagne di disinformazione; che gli sviluppi passati hanno dimostrato che il mancato allargamento comporta un grave costo strategico e può compromettere la sicurezza e la stabilità nel nostro continente;

M.  considerando che il partenariato transatlantico ha costituito una piattaforma affidabile e costante a sostegno dell'allargamento dell'UE; che la guerra di aggressione russa contro l'Ucraina ha ancora una volta confermato l'importanza di questo partenariato;

N.  considerando che la guerra di aggressione russa contro l'Ucraina ha indotto tre paesi che hanno firmato accordi di associazione con l'UE – l'Ucraina, la Georgia e la Moldova – a presentare la domanda di adesione, esprimendo il desiderio dei loro popoli di vivere in paesi liberi e democratici saldamente ancorati alla famiglia europea; che il 17 giugno 2022 la Commissione ha pubblicato i suoi pareri sulle domande di adesione dell'Ucraina, della Repubblica di Moldova e della Georgia, raccomandando al Consiglio di offrire a tutti e tre i paesi la prospettiva di diventare membri dell'Unione europea e, in particolare, di concedere lo status di paese candidato all'Ucraina e alla Repubblica di Moldova nonché alla Georgia una volta che tale paese avrà soddisfatto determinati criteri;

O.  considerando che il 23 giugno 2022 il Consiglio europeo ha concesso lo status di paese candidato all'Ucraina e alla Moldova, riconoscendo nel contempo la prospettiva europea della Georgia;

P.  considerando che i Balcani occidentali sono un'area di concorrenza strategica e geopolitica e che alcuni paesi della regione sono esposti alla destabilizzazione, il che minaccia la sicurezza e la stabilità del nostro continente; che vi sono paesi terzi che stanno sfruttando queste vulnerabilità, in particolare attraverso investimenti strategici e campagne di disinformazione; che la stabilità, la sicurezza e la resilienza democratica dei paesi candidati sono indissolubilmente legate alla sicurezza, alla stabilità e alla resilienza democratica dell'UE;

Q.  considerando che, nelle sue conclusioni del 23 e 24 giugno 2022, il Consiglio europeo ha espresso il suo impegno pieno e inequivocabile a favore della prospettiva europea dei Balcani occidentali e ha chiesto l'accelerazione del processo di adesione;

R.  considerando che nella bussola strategica per la sicurezza e la difesa il Consiglio ha sottolineato la necessità che i paesi dei Balcani occidentali compiano ulteriori progressi tangibili per quanto riguarda lo Stato di diritto e le riforme basate sui valori, le regole e le norme europee al fine di avanzare nel loro percorso europeo;

S.  considerando che la decisione del Consiglio dovrebbe essere sostenuta da un piano d'azione concreto che non si limiti a includere i risultati attesi dai paesi candidati, ma garantisca anche che la Repubblica di Moldova e l'Ucraina ricevano tutto il sostegno necessario per diventare Stati membri dell'UE; che tale piano dovrebbe altresì fornire alla Georgia una tabella di marcia chiara che precisi i requisiti concreti che deve soddisfare per poter ottenere lo status di paese candidato e la prospettiva di adesione all'UE;

T.  considerando che la guerra energetica della Russia e la distruzione delle infrastrutture critiche dell'Ucraina hanno aggravato la dipendenza e le vulnerabilità dei paesi candidati, mettendo in evidenza l'opportunità e l'urgente necessità di un consistente e immediato sostegno finanziario da parte dell'UE, come pure di investimenti nell'interconnessione energetica sostenibile a lungo termine con l'UE, nella diversificazione energetica e nell'autonomia strategica;

U.  considerando che la Turchia è un paese candidato all'adesione all'UE; che la Turchia rimane molto lontana dai valori e dal quadro normativo dell'UE, un divario che sta aumentando in settori fondamentali quali il rispetto del diritto internazionale, lo Stato di diritto, i diritti umani, le libertà individuali, i diritti civili e la libertà di espressione, nonché le relazioni di buon vicinato e la cooperazione regionale;

V.  considerando che ciascun paese dell'allargamento dovrebbe essere valutato in base ai propri meriti e che l'avanzamento nel percorso verso l'UE dovrebbe dipendere da progressi sostenuti e irreversibili realizzati attraverso le necessarie riforme connesse all'UE, in particolare per quanto riguarda lo Stato di diritto;

W.  considerando che l'adesione all'UE deve avvenire conformemente all'articolo 49 TUE, nel rispetto delle procedure applicabili e in subordine al rispetto dei criteri stabiliti;

X.  considerando che l'UE deve difendere i suoi principi e valori dimostrandosi solidale verso coloro che sostengono gli ideali condivisi;

Y.  considerando che non vi è posto, né nell'UE né nei paesi che aspirano a diventare suoi Stati membri, per la retorica incendiaria, la negazione del genocidio o l'esaltazione dei criminali di guerra, indipendentemente dalla provenienza; che l'accettazione del passato è l'unico modo per conseguire un'autentica riconciliazione, che è fondamentale per lo sviluppo di società prospere e il successo dell'integrazione;

1.  raccomanda al Consiglio, alla Commissione e al vicepresidente della Commissione/alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza:

  

Il contesto geopolitico e il futuro e la coesione dell'Unione europea

   a) di riconoscere che la prosperità e la sicurezza dell'UE si basano sulla sua capacità di difendere e promuovere la pace, la democrazia, lo Stato di diritto, i diritti umani inclusi i diritti delle minoranze, le libertà e i valori fondamentali, nonché l'ordine multilaterale basato su regole, in particolare nel suo immediato vicinato;
   b) di portare avanti la politica di allargamento dell'UE, che costituisce lo strumento più efficace dell'UE per garantire la pace, la prosperità e i valori fondamentali nel continente europeo;
   c) di conservare l'importanza geostrategica e geopolitica e la credibilità dell'UE, rafforzando l'integrazione degli Stati membri e la cooperazione con partner che condividono gli stessi principi, in particolare i paesi candidati e i paesi candidati potenziali, nei settori della politica estera, di sicurezza e di difesa comune, e razionalizzando i suoi processi decisionali al fine di diventare un attore globale più credibile ed efficiente, migliorando al contempo il funzionamento e la trasparenza delle sue politiche interne, facilitando la loro adozione da parte dei paesi candidati;
   d) di rafforzare la capacità d'azione dell'UE riformando il processo decisionale, in particolare attraverso l'introduzione del voto a maggioranza qualificata in settori legati al processo di adesione, e garantendo un efficace funzionamento di un'Unione allargata nel suo insieme; di abolire, in particolare, il requisito dell'unanimità per decidere l'avvio del processo di negoziazione, nonché l'apertura e la chiusura dei singoli capitoli e gruppi di capitoli di negoziato;
   e) di riconoscere il potere di trasformazione dell'UE durante l'intero processo di integrazione e nei precedenti allargamenti dell'UE coronati da successo; di produrre risultati positivi sia per i paesi candidati dei Balcani occidentali nel quadro del processo di stabilizzazione e associazione, sia per i paesi candidati al partenariato orientale nel quadro del processo di associazione;
   f) di prendere atto della necessità che l'UE aumenti l'efficacia della sua politica di allargamento, potenzi la sua strategia di allargamento e proceda a una valutazione critica e a una revisione approfondite della capacità e delle prospettive di allargamento dell'UE, e le rinforzi con la nuova strategia dell'UE in materia di allargamento, in particolare attraverso la definizione di obiettivi politici chiari e trasparenti e la tempestiva attuazione delle riforme istituzionali necessarie, confermando al contempo che una piena adesione all'UE è insostituibile e che il processo di allargamento incoraggerà le riforme dell'UE attese da tempo;
   g) di riconfermare la validità dei criteri di Copenaghen e l'importanza della capacità di integrazione dell'UE; di coinvolgere i paesi candidati nelle discussioni sulle riforme dell'UE; di continuare a organizzare regolarmente vertici con i paesi dei Balcani occidentali e del partenariato orientale al fine di rafforzare la titolarità politica e di orientare meglio il processo di allargamento; di concretizzare l'intenzione della Commissione di avviare i necessari preparativi per l'avvio di una convenzione europea e riconoscere l'importanza del suo successo per realizzare in modo efficace l'allargamento dell'UE;
   h) di garantire che l'UE rimanga una comunità di Stati europei in evoluzione, aperta all'adesione di democrazie che condividono gli stessi principi, che condivide e protegge pienamente i valori, i principi e gli interessi comuni e rispetta i trattati dell'UE;
   i) di rafforzare l'impegno degli Stati membri a favore dell'allargamento rispettando l'impegno dell'UE nei confronti dei paesi dei Balcani occidentali e del partenariato orientale; di realizzare l'allargamento dell'UE come un processo politico basato sul merito; di ribadire la loro volontà politica incondizionata di portare avanti il processo di adesione per i paesi del partenariato orientale e mantenere l'impegno di lunga data nei confronti dei paesi dei Balcani occidentali, che risale al vertice di Salonicco del 2003 e al vertice di Copenaghen del 1993; di garantire che non vi siano alternative sostitutive dell'allargamento;
   j) di incoraggiare la partecipazione attiva degli Stati membri al processo di allargamento per garantire che i suoi obiettivi siano raggiunti attraverso la sua nuova metodologia che unisce la condizionalità e gli strumenti di sostegno tecnico e finanziario ai paesi candidati; di coinvolgere maggiormente la società civile e le autorità locali e regionali degli Stati membri dell'UE e dei paesi candidati nel processo di adesione;
   k) di evitare di utilizzare le controversie bilaterali e regionali irrisolte per bloccare il processo di adesione dei paesi candidati e adottare un meccanismo ufficiale per la risoluzione e l'arbitrato in tali controversie al fine di sostenere la loro risoluzione separatamente dall'adesione all'UE, poiché esse possono ostacolare l'attuazione delle politiche europee e indebolire l'influenza regionale e globale dell'UE;
   l) di riconoscere che l'utilizzo delle questioni bilaterali da parte degli Stati membri a proprio vantaggio è contrario allo spirito dei trattati dell'UE; di lavorare per conseguire la cooperazione regionale e la promozione dei valori europei;
   m) di potenziare la comunicazione strategica e fornire informazioni pertinenti sui reciproci vantaggi e le opportunità offerti dell'allargamento sia nei paesi candidati all'adesione che negli Stati membri, al fine di aumentare ulteriormente il sostegno e migliorare la comprensione del processo di adesione, in particolare al di fuori delle grandi città, prestando una particolare attenzione alla democrazia, allo Stato di diritto e al benessere dei cittadini; di migliorare la visibilità dei finanziamenti dell'UE e i loro risultati tangibili nei paesi dell'allargamento;
   n) di lavorare in modo strategico e proattivo per contrastare le minacce ibride e prevenire le ingerenze da parte di terzi nei processi politici ed elettorali e in altri processi democratici dei paesi candidati all'adesione, in particolare le attività dolose volte a manipolare l'opinione pubblica e a compromettere l'adesione di un paese all'UE; di aumentare la resilienza contro la disinformazione e le campagne destabilizzanti intese a compromettere i processi democratici e creare divisioni e incoraggiare i paesi candidati e i paesi candidati potenziali ad adottare misure decisive per contrastare la disinformazione manipolatoria, la propaganda malevola e altre minacce ibride;
  

Processo di adesione

   o) di superare la situazione di stallo dell'allargamento rilanciando il processo di adesione per definire chiaramente gli obiettivi politici e socioeconomici, sfruttando appieno la nuova metodologia di allargamento per aumentarne la credibilità, la prevedibilità e il dinamismo; di prendere in considerazione la nomina di capi negoziatori dell'UE incaricati di condurre i negoziati nell'ambito di un ampio mandato negoziale, che sarebbero altresì responsabili dinanzi al Parlamento europeo;
   p) di accelerare l'integrazione dei paesi che dimostrano un orientamento strategico e un impegno risoluto a favore delle riforme connesse all'UE, del consolidamento democratico, dei valori fondamentali e dell'allineamento della politica estera, comprese le sanzioni;
   q) di garantire che i progressi compiuti da ciascun paese nel percorso verso l'adesione siano valutati in base ai suoi meriti e alla misura in cui ha adottato e attuato riforme fondamentali nonché l'acquis dell'UE; di focalizzare il processo di adesione sui cittadini;
   r) di offrire a ogni singolo paese candidato tabelle di marcia orientate all'adesione, con misure tangibili e concrete, nonché un feedback periodico sui risultati conseguiti migliorando ulteriormente la metodologia di allargamento; di fissare la nuova metodologia della Commissione in quanto adeguamento politico a lungo termine;
   s) di applicare parametri di riferimento delle prestazioni chiari, trasparenti e coerenti che includano le relative scadenze, migliorare la misurazione dei progressi e garantire un sostegno politico e tecnico coerente e costante durante l'intero processo di adesione sulla base dei risultati individuali; di migliorare la qualità, la leggibilità e l'accessibilità delle relazioni della Commissione, in particolare sullo Stato di diritto; di fornire relazioni periodiche sulla mancanza di progressi o sull'arretramento in modo sistematico e trasparente, comprese condizioni chiare per la valutazione e indicatori per misurare qualsiasi stagnazione o regressione grave o prolungata; di fissare scadenze chiare per la conclusione dei negoziati con i paesi candidati all'adesione al più tardi entro la fine dell'attuale decennio;
   t) di rafforzare gli incentivi politici, economici e tecnici destinati ai paesi candidati all'adesione, garantendo che le fasi intermedie dell'integrazione non sostituiscano l'obiettivo finale dell'adesione all'UE, ma lo agevolino;
   u) di premiare i progressi sostenibili con una più ampia introduzione dei paesi candidati nelle rispettive politiche e iniziative dell'UE e nel mercato unico, compreso l'accesso ai fondi dell'UE nei rispettivi settori, consentendo ai cittadini di cogliere i vantaggi dell'adesione durante tutto il processo e non solo dopo il suo completamento; di adoperarsi per ridurre i divari di sviluppo tra gli Stati membri e i paesi candidati all'adesione all'UE;
   v) di garantire che l'integrazione nel mercato unico dell'UE e in altri settori si basi su una rigorosa condizionalità e su progressi tangibili in materia di riforme, sanzionando nel contempo in tempo reale qualsiasi regresso o ritardo ingiustificato nel processo di riforma, in particolare nei settori della democrazia, della libertà dei media, della lotta alla corruzione, dei diritti umani e dello Stato di diritto;
   w) di ampliare le possibilità per i paesi candidati di partecipare e osservare i lavori delle istituzioni dell'UE;
   x) di instaurare un dialogo politico strutturato rafforzato con i paesi associati, candidati e potenziali candidati, anche mediante le riunioni dei leader a margine del Consiglio europeo; di aprire la cooperazione settoriale con i paesi candidati all'adesione e intensificare gli scambi sulle migliori pratiche al fine di far progredire l'integrazione economica e l'armonizzazione legislativa e facilitare l'integrazione graduale;
   y) di riconoscere il ruolo degli organismi e dei consessi intergovernativi esistenti, quali l'Iniziativa adriatico-ionica, l'Iniziativa Centro Europea e il processo di Berlino, e promuovere sinergie tra di essi al fine di rafforzare i legami multilaterali tra i Balcani occidentali e gli Stati membri quale mezzo per promuovere l'integrazione;
   z) di accogliere con favore l'avvio, il 19 luglio 2022, dei negoziati di adesione da tempo attesi in occasione delle prime conferenze intergovernative con le Repubbliche di Albania e Macedonia del Nord; di riconoscere tempestivamente i risultati conseguiti dai paesi dei Balcani occidentali, anche concedendo senza indugio la liberalizzazione dei visti per il Kosovo;
   aa) di incoraggiare e sostenere la Bosnia-Erzegovina nel miglioramento del suo quadro legislativo e istituzionale per garantire progressi significativi nell'attuazione delle 14 priorità fondamentali, come ribadito nelle conclusioni del Consiglio europeo del 23 e 24 giugno 2022; in tale contesto, il Parlamento europeo accoglie con favore la raccomandazione della Commissione recante le condizioni per la concessione alla Bosnia-Erzegovina dello status di paese candidato, quale chiaro messaggio di sostegno e impegno inequivocabile a favore della sua prospettiva europea, nonché quale passo verso la stabilizzazione del paese e della regione, e invita il Consiglio europeo a darvi seguito quanto prima;
   ab) di sottolineare la necessità di evidenti progressi nell'attuazione delle riforme fondamentali nella prospettiva della concessione dello status di paese candidato;
   ac) di continuare a incoraggiare e sostenere l'accelerazione dell'adesione del Montenegro, in quanto leader nel processo di adesione all'UE; di aiutare il paese a soddisfare tutte le condizioni necessarie, anche fissando i parametri di chiusura per i capitoli negoziali; di chiedere il rispetto dell'identità multietnica del paese; in tale contesto, il Parlamento europeo esprime preoccupazione per la persistente crisi politica in Montenegro, che ha già avuto e continua ad avere conseguenze negative riguardo al percorso di adesione del paese all'UE; di ricordare che tutte le azioni legislative devono essere allineate alla costituzione del paese, in quanto lo Stato di diritto è uno dei valori e principi europei fondamentali;
   ad) di accogliere con favore la decisione eccezionalmente rapida del Consiglio europeo sulle domande di adesione all'UE dell'Ucraina, della Repubblica di Moldova e della Georgia e continuare a fornire loro sostegno politico e tecnico nel contesto della guerra di aggressione della Russia nei confronti dell'Ucraina; di invitare le autorità dei tre paesi a dimostrare in modo inequivocabile la loro determinazione politica a realizzare le aspirazioni europee dei loro cittadini, compiendo progressi significativi in materia di riforme sostanziali, in particolare per quanto riguarda le priorità delineate nei pareri della Commissione del 17 giugno 2022, al fine di soddisfare efficacemente e quanto prima i criteri per l'adesione all'UE; di avviare una riflessione su come rafforzare l'efficacia dell'assistenza finanziaria e tecnica connessa all'adesione, in linea con le priorità di riforma dichiarate;
   ae) di incoraggiare l'attuazione costante ed efficace degli accordi di associazione e delle zone di libero scambio globali e approfondite con l'Ucraina, la Repubblica di Moldova e la Georgia; di rivedere la strategia del partenariato orientale dell'UE e rafforzare la cooperazione regionale;
   af) di aiutare l'Ucraina e la Repubblica di Moldova a soddisfare le condizioni stabilite dalla Commissione per procedere nelle fasi successive dell'adesione all'UE e assistere la Georgia nella realizzazione dei progressi necessari per ottenere lo status di paese candidato; di concentrarsi in particolare sull'indipendenza della magistratura, sulla lotta alla corruzione, sul controllo democratico, sui diritti umani e sulla deoligarchizzazione; di agevolare le transizioni di tali paesi dal partenariato orientale al quadro di allargamento, compreso il passaggio dallo strumento NDICI-Europa globale allo strumento di assistenza preadesione (IPA); di aumentare in misura sufficiente il bilancio complessivo dell'IPA III al fine di mantenere i finanziamenti per gli attuali beneficiari dell'IPA III;
   ag) di intensificare il dialogo costruttivo dell'UE con le autorità della Serbia e del Kosovo per raggiungere un accordo di normalizzazione globale e giuridicamente vincolante basato sul riconoscimento reciproco tra le due parti nel quadro del dialogo Belgrado-Pristina, il che risulta fondamentale per entrambi i paesi al fine di avanzare nei rispettivi percorsi europei e contribuirà alla stabilità regionale, alla prosperità e alla normalizzazione delle relazioni; di ribadire l'importanza cruciale di affrontare tutte le questioni in sospeso mediante il dialogo Belgrado-Pristina, in modo rapido, trasparente e in buona fede;
   ah) di dare priorità all'allineamento dei paesi candidati all'adesione alla politica estera e di sicurezza comune dell'UE e far avanzare i negoziati di adesione con la Serbia solo se il paese si allinea alle sanzioni dell'UE nei confronti della Russia e compie progressi significativi in termini di riforme connesse all'UE; di invitare la Serbia ad allinearsi sistematicamente alle misure restrittive e alla politica generale dell'UE nei confronti della Russia, a dimostrare progressi in materia di democrazia e Stato di diritto e ad aderire ai valori e alle priorità dell'UE; di riconsiderare tutti i fondi bilaterali e dell'UE a favore della Serbia a beneficio delle autorità serbe, in particolare quelli relativi ai progetti finanziati nell'ambito del piano economico e di investimenti per i Balcani occidentali, al fine di garantire che tutte le spese dell'UE siano pienamente in linea con i suoi obiettivi strategici e i suoi interessi;
   ai) di mantenere congelato il processo dei negoziati di adesione con la Turchia, conformemente al quadro negoziale, finché il paese non collaborerà realmente con l'Unione e non dimostrerà progressi chiari e significativi nel campo delle libertà fondamentali, dei diritti civili e umani e dello Stato di diritto, nonché in altre riforme connesse all'UE, e finché non rispetterà pienamente l'integrità territoriale degli Stati membri, proseguendo nel contempo un partenariato in settori essenziali di interesse comune e preservando la cooperazione economica e culturale, in particolare con la società civile;
   aj) di riconoscere e sostenere le aspirazioni europeiste del popolo bielorusso, che cerca di vivere in una società libera e democratica, e impegnarsi formalmente con l'opposizione democratica in Bielorussia;
  

Condizionalità

   ak) di confermare che la trasformazione democratica e lo Stato di diritto svolgono un ruolo centrale nel processo di adesione all'UE, in linea con la nuova metodologia; di conferire priorità all'indipendenza della magistratura, alla cooperazione regionale e giudiziaria, al buon governo, alla lotta contro la corruzione, la tratta di esseri umani, la disinformazione, il riciclaggio di denaro e la criminalità organizzata, all'eliminazione dell'indebita influenza degli oligarchi sulle autorità, sui media e sull'economia e alla promozione dei diritti umani, compresi i diritti delle minoranze, la parità di genere, le libertà fondamentali e la libertà dei media, quali prerequisiti fondamentali e non negoziabili per compiere progressi nel percorso verso l'UE;
   al) di rafforzare il coinvolgimento della società civile, delle organizzazioni non governative e degli esperti nel monitoraggio del processo di adesione; di riconoscere e integrare nella sua strategia di allargamento il fatto che lo Stato di diritto, istituzioni democratiche solide e indipendenti, la libertà dei media e una società civile dinamica sono indissolubilmente legati alla resilienza democratica;
   am) di attuare il regime di sanzioni dell'UE in materia di diritti umani (legge Magnitsky europea) ed estenderlo alle sanzioni per i reati di corruzione, includendo i paesi candidati all'adesione;
   an) di garantire che le norme democratiche e giuridiche non siano pregiudicate o sminuite dall'interno delle istituzioni dell'UE o dagli Stati membri; di ricordare ai commissari europei il loro obbligo di agire con integrità, discrezione e indipendenza conformemente al loro codice di condotta;
   ao) di migliorare la coerenza, l'efficienza, la visibilità e la trasparenza dell'assistenza preadesione, rispecchiando chiaramente le priorità nei settori fondamentali nell'assegnazione dei finanziamenti IPA III; di adottare le necessarie misure correttive ed elaborare orientamenti sull'applicazione delle disposizioni dell'IPA III sulla condizionalità in linea con le conclusioni della Corte dei conti europea nella sua relazione speciale del 10 gennaio 2022 sul sostegno dell'UE allo Stato di diritto nei Balcani occidentali;
   ap) di fornire al Parlamento europeo una valutazione completa e approfondita dell'utilizzo di tutti i fondi preadesione, compresi i fondi e i progetti nei singoli paesi della regione a partire dal 2015;
   aq) di applicare strategicamente una condizionalità mirata basata su chiari indicatori di progresso, premiando le riforme e sanzionando la regressione o la persistente assenza di progressi;
   ar) di rafforzare le relazioni sullo Stato di diritto per tutti i paesi in fase di adesione attuando integralmente e migliorando la metodologia di allargamento e il processo di comunicazione annuale, nonché istituendo meccanismi di monitoraggio, dialogo e allerta per porre rimedio alle principali carenze in materia di Stato di diritto, offrendo condizionalità positive sotto forma di accesso alle politiche dell'UE o attivando una condizionalità negativa sotto forma di sospensione dei negoziati di adesione e dei finanziamenti di preadesione, in particolare rendendo rapidamente e pienamente operative le pertinenti disposizioni del regolamento (UE) 2021/1529 sull'IPA III e consentendo la riapertura dei capitoli negoziali nel quadro delle clausole di reversibilità, nonché coinvolgendo strettamente la società civile nel processo;
   as) di istituire un quadro per una cooperazione efficace tra la Procura europea (EPPO) e i paesi in fase di adesione; incoraggiare i candidati e i potenziali candidati all'adesione all'UE a concludere rapidamente accordi di lavoro bilaterali con l'EPPO al fine di facilitare la stretta cooperazione e il perseguimento dell'uso improprio dei fondi dell'UE, anche mediante il distacco di funzionari nazionali di collegamento presso l'EPPO;
   at) di valutare formalmente i paesi in fase di adesione nel quadro del meccanismo dell'UE per lo Stato di diritto e della relazione sullo Stato di diritto, nonché nell'ambito del quadro di valutazione UE della giustizia, utilizzando gli stessi indicatori che si applicano agli Stati membri al fine di offrire un quadro obiettivo e chiaro dello stato di avanzamento per prevenire una persistente assenza di progressi, gravi lacune e regressioni;
   au) di istituire un'apposita task force sullo Stato di diritto, incaricata di approntare un sostegno più sostanziale ed efficace per i paesi candidati e potenziali candidati, con il coinvolgimento attivo di giudici e pubblici ministeri degli Stati membri; garantire che il rispetto dei valori comuni dell'UE sia garantito applicando e rafforzando le procedure interne per affrontare con decisione i problemi relativi allo Stato di diritto;
  

Trasformazione democratica e socioeconomica nei paesi candidati

   av) di impegnarsi attivamente nella promozione di una cultura del pluralismo politico e dell'inclusione, nonché di un dialogo politico costruttivo e di funzioni parlamentari per quanto riguarda la legislazione, il controllo e la vigilanza;
   aw) di promuovere riforme elettorali volte a garantire processi elettorali liberi, equi e democratici incontestabili in tutti i paesi candidati e aspiranti e a rafforzare il processo elettorale per quanto riguarda l'Ufficio per le istituzioni democratiche e i diritti umani dell'OSCE, la Commissione di Venezia e altri impegni, obblighi e norme internazionali, il pluralismo democratico, la democrazia intrapartitica e l'adozione di quadri interni per l'integrità e la lotta alla corruzione all'interno dei partiti politici, la trasparenza del finanziamento dei partiti e dei media, nonché l'indipendenza e la libertà della magistratura e dei media, fissando tali parametri di riferimento come prerequisiti per il sostegno finanziario e qualsiasi ulteriore progresso nel processo di adesione;
   ax) di condurre missioni periodiche e rafforzate di esperti sullo Stato di diritto e di osservazione elettorale nei paesi in fase di adesione;
   ay) di agire contro l'incitamento all'odio, le campagne diffamatorie, le minacce e le intimidazioni nei confronti dei giornalisti e degli organi della stampa e di continuare a indagare e perseguire tali reati, in modo da creare un ambiente sicuro per i giornalisti, affrontando nel contempo problemi quali la concentrazione dei media, le pressioni politiche ed economiche e la mancanza di trasparenza sulla proprietà degli stessi; portare avanti la cooperazione con il Consiglio d'Europa per sostenere i paesi in fase di adesione nell'attuazione delle riforme e della formazione essenziali;
   az) di difendere la responsabilità democratica, aumentare la trasparenza e l'inclusività e rafforzare la dimensione parlamentare, in particolare il controllo parlamentare, del processo di adesione; sostenere l'attività parlamentare nei paesi candidati e nei potenziali paesi candidati e facilitare le attività del Parlamento europeo relative al controllo dell'adesione e al sostegno della democrazia e gli strumenti di sostegno alla democrazia, come il dialogo Jean Monnet e il dialogo tra partiti; sostenere una nuova generazione di leader politici nei paesi in fase di adesione;
   ba) di garantire che le istituzioni di controllo e gli altri organi democratici indipendenti siano in grado di svolgere efficacemente il loro ruolo nei processi politici dei paesi candidati, come previsto dalle loro costituzioni;
   bb) di incoraggiare le riunioni parlamentari bilaterali tra i parlamenti degli Stati membri e dei paesi in fase di adesione ed esaminare le modalità per anticipare il periodo in cui gli osservatori dei paesi candidati possono assumere i loro seggi al Parlamento europeo, nonché concludere i negoziati su poli tematici specifici;
   bc) di garantire che il processo di allargamento consegua gli obiettivi di consolidamento democratico, integrità istituzionale, crescita a lungo termine e coesione socioeconomica, sottolineando nel contempo il legame diretto tra lo Stato di diritto e la lotta alla corruzione e lo sviluppo economico sostenibile ed equo; concentrarsi sull'attenuazione delle ripercussioni sociali negative dei necessari processi di trasformazione nei paesi candidati, aggiungendo informazioni sul ravvicinamento all'acquis sociale dell'UE nelle relazioni annuali; adoperarsi per prevenire e invertire la fuga di cervelli dai paesi candidati;
   bd) di intensificare notevolmente gli sforzi per risolvere i conflitti, promuovere la fiducia, conseguire una riconciliazione sostenibile che comprenda il perseguimento efficace e imparziale dei crimini di guerra e garantire l'accesso alla verità, alla giustizia e a risarcimenti efficaci e non selettivi, anche per le vittime di violenza sessuale; facilitare la piena attuazione delle sentenze dei tribunali nazionali e internazionali e il rispetto degli obblighi internazionali in materia di crimini di guerra e persone scomparse, affrontando la glorificazione dei criminali di guerra e il revisionismo storico;
   be) di intensificare gli sforzi verso le relazioni di buon vicinato, una cooperazione socioeconomica inclusiva ed efficace a livello regionale e la solidarietà nei paesi in fase di adesione all'UE, nonché la cooperazione transfrontaliera regionale tra gli Stati membri dell'UE e i paesi partner lungo le frontiere esterne dell'UE; rafforzare la competitività economica e la coesione sociale nei Balcani occidentali attraverso riforme strutturali e istituendo una cooperazione economica regionale che sia accettabile per tutti e sei i paesi, perseguendo l'ulteriore allineamento alle norme e all'acquis dell'UE e contribuendo al processo di integrazione dell'UE; in tale contesto, il Parlamento europeo accoglie con favore i recenti accordi in occasione del vertice del processo di Berlino, in particolare la conclusione di accordi di mobilità regionale sulla libera circolazione con carte d'identità e il riconoscimento dei diplomi accademici e dei certificati professionali; esprimere forti riserve su qualsiasi iniziativa di cooperazione economica regionale che non comprenda tutti i sei paesi dei Balcani occidentali e non sia basata su norme dell'UE, come l'iniziativa Open Balkan;
   bf) di insistere sulla necessità di costruire una società inclusiva senza discriminazioni, razzismo, nazionalismo violento ed estremismo; concentrarsi sulla protezione delle minoranze, compresi i Rom, le persone LGBTIQ+, le comunità etniche e religiose e le persone con disabilità, nonché sulla salvaguardia della diversità culturale e linguistica; integrare la parità di genere e i diritti delle donne e delle ragazze, emancipare le donne e i giovani e investire a loro favore e intensificare la lotta contro la violenza di genere;
   bg) di deplorare le violazioni dei diritti umani e il trattamento disumano dei richiedenti asilo e dei migranti; adoperarsi per garantire ai detenuti e ai prigionieri condizioni dignitose e in linea con le norme internazionali; condannare la tortura e l'impunità per gravi abusi da parte delle autorità di contrasto;
   bh) di rafforzare la partecipazione dei cittadini e il coinvolgimento della società civile nel processo di allargamento intensificando la cooperazione con la società civile nonché il sostegno e i finanziamenti a favore di quest'ultima; garantire che le organizzazioni della società civile continuino a ricevere un sostegno finanziario adeguato a seguito dell'adesione all'UE;
   bi) di investire nella mobilità e nella connettività dei giovani e a livello intraregionale, anche offrendo un ampio accesso a Erasmus+ e aumentandone il bilancio, nonché ad altri programmi di mobilità per giovani accademici, specialisti e ricercatori dei paesi candidati; promuovere altresì l'ulteriore integrazione dei paesi partner nei programmi dell'UE, come Erasmus+, Orizzonte Europa ed Europa creativa, e migliorare la cooperazione nel quadro dei programmi attuali e futuri; adoperarsi per contrastare la disoccupazione giovanile;
   bj) di promuovere i contatti interpersonali di cittadini degli Stati membri dell'UE e dei paesi candidati e rafforzare i programmi di scambio per i giovani; riconoscere l'importanza della mobilità transfrontaliera per rafforzare tali contatti e incoraggiare lo sviluppo di infrastrutture di frontiera a tal fine; rafforzare e, ove possibile, aumentare gli sforzi comuni compiuti dall'UE e dai paesi dei Balcani occidentali per favorire i contatti interpersonali e gli scambi, affinché la popolazione sviluppi un'immagine reciprocamente positiva;
   bk) di potenziare il sostegno per lo sviluppo economico, l'economia di mercato, la connettività dei trasporti, la competitività e la transizione verde;
   bl) di rafforzare i partenariati tra i paesi candidati e l'UE attraverso i principali progetti infrastrutturali, nel quadro delle reti transeuropee dell'energia e dei trasporti (TEN-E e TEN-T), aumentando nel contempo l'assistenza finanziaria ai paesi candidati al fine di alleviare le strozzature transfrontaliere e sviluppare collegamenti di trasporto di passeggeri e merci;
   bm) di promuovere l'efficienza energetica, la connettività e la transizione verso l'energia pulita, aumentando la diversificazione e la sicurezza dell'approvvigionamento energetico, nonché lo sviluppo sostenibile; garantire che la transizione energetica si svolga in modo equo e socialmente sostenibile, nel quale i gruppi vulnerabili siano adeguatamente sostenuti dall'UE e dagli Stati membri; adottare misure immediate per conseguire una connessione sostenibile e a lungo termine dei paesi candidati alla rete europea di trasmissione dell'energia; mobilitare consistenti investimenti a sostegno dello sviluppo di soluzioni rinnovabili a livello locale; includere i paesi candidati nelle strategie di politica energetica dell'UE, con particolare attenzione a quelli che dipendono fortemente dal gas russo e che subiscono gravi ripercussioni a causa della loro scelta europea;
   bn) di attuare una tabella di marcia per l'eliminazione graduale delle tariffe di roaming tra l'UE e i paesi in fase di adesione;

2.  incarica la sua Presidente di trasmettere la presente raccomandazione al Consiglio, alla Commissione, al vicepresidente della Commissione/alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza nonché, per conoscenza, ai governi e ai parlamenti dei paesi in fase di adesione.

(1) GU C 202 del 28.5.2021, pag. 86.
(2) GU C 362 dell'8.9.2021, pag. 129.
(3) Testi approvati, P9_TA(2022)0249.
(4) GU L 161 del 29.5.2014, pag. 3.
(5) GU L 330 del 20.9.2021, pag. 1.
(6) GU C 342 del 6.9.2022, pag. 148.
(7) Testi approvati, P9_TA(2022)0244.
(8) Testi approvati, P9_TA(2022)0235.

Ultimo aggiornamento: 1 marzo 2023Note legali - Informativa sulla privacy