Risoluzione del Parlamento europeo del 12 luglio 2023 sulle attività finanziarie della Banca europea per gli investimenti – relazione annuale 2022 (2022/2062(INI))
Il Parlamento europeo,
– visti gli articoli 15, 126, 174, 175, 177, 208, 209, 271, 308 e 309 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE) e il protocollo n. 5 sullo statuto della Banca europea per gli investimenti (BEI),
– visti gli articoli da 41 a 43 del trattato che istituisce la Comunità europea dell'energia atomica,
– visti gli articoli 2 e 3 del trattato sull'Unione europea (TUE),
– vista l'approvazione da parte della BEI della ratifica dell'accordo di Parigi da parte dell'UE del 7 ottobre 2016,
– viste le procedure relative al meccanismo di denuncia del Gruppo BEI, pubblicate il 13 novembre 2018,
– vista la politica di prestito della BEI nel settore dell'energia, pubblicata il 14 novembre 2019,
– visti i criteri della BEI per la concessione di prestiti nel settore dell'energia, del 25 luglio 2013,
– viste l'adozione della tabella di marcia della banca per il clima 2021-2025 da parte del consiglio di amministrazione della BEI, l'11 novembre 2020, e la nuova strategia climatica della BEI del 15 novembre 2020,
– visto il piano operativo 2023-2025 del Gruppo BEI, pubblicato il 2 febbraio 2023,
– vista la relazione di attività 2022 della Banca europea per gli investimenti dal titolo "Secure Europe" (Un'Europa sicura), pubblicata il 2 febbraio 2023,
– vista la panoramica della BEI sull'azione per il clima e la sostenibilità ambientale 2023, pubblicata il 2 febbraio 2023,
– visto il documento dal titolo "EIB Global", pubblicato il 2 febbraio 2023,
– vista la valutazione del Gruppo BEI dal titolo "Rapid assessment of the EIB Group's operational response to the COVID‑19 crisis" (Valutazione rapida della risposta operativa del Gruppo BEI alla crisi della COVID-19), pubblicata il 22 aprile 2022,
– visto il documento informativo della BEI dal titolo "Evaluation of EIB support for urban public transport in the European Union (2007-2019)" (Valutazione del sostegno della BEI al trasporto pubblico urbano nell'Unione europea (2007-2019)), pubblicato il 31 maggio 2022,
– viste le relazioni annuali del comitato di verifica della BEI per l'esercizio 2021, pubblicate il 21 luglio 2022,
– vista la relazione sull'informativa in materia di gestione dei rischi del Gruppo BEI per il 2021, pubblicata il 9 agosto 2022,
– visto il documento informativo della BEI dal titolo "EIB evaluation of the EIB's special activities" (Valutazione delle attività speciali della BEI), pubblicato il 30 maggio 2022,
– vista la relazione 2021 della BEI sui progressi compiuti in materia di diversità e inclusione, pubblicata il 9 dicembre 2022,
– vista la relazione della BEI dal titolo "EIB Group activities in EU cohesion regions in 2021" (Le attività del Gruppo BEI nelle regioni beneficiarie della politica di coesione dell'UE nel 2021), pubblicata il 27 luglio 2022,
– visto l'orientamento in materia di coesione della BEI per il periodo 2021-2027, pubblicato il 13 ottobre 2021,
– visto il piano di adattamento al clima della BEI, pubblicato il 26 ottobre 2021,
– visto l'accordo tripartito tra la Commissione europea, la Corte dei conti europea e la Banca europea per gli investimenti, entrato in vigore nel novembre 2021,
– vista la relazione sull'attuazione della politica di trasparenza del Gruppo BEI nel 2021, pubblicata il 7 novembre 2022,
– vista l'Indagine della BEI sugli investimenti 2022 – panoramica dell'Unione europea, pubblicata l'8 novembre 2022,
– vista la relazione 2021 sul governo societario del Gruppo BEI, pubblicata il 26 luglio 2022,
– visto il quadro PATH del Gruppo BEI – versione 1.1 dell'ottobre 2022 – Sostenere le controparti nei loro percorsi di allineamento all'accordo di Parigi, pubblicato il 1º febbraio 2023,
– vista la relazione 2021 del polo europeo di consulenza sugli investimenti della BEI, pubblicata il 5 luglio 2022,
– viste la relazione di attività 2020 della BEI dal titolo "Soluzioni alla crisi", pubblicata il 20 gennaio 2021, e la sua relazione di attività 2021 dal titolo "La risposta all'innovazione”, pubblicata il 27 gennaio 2022,
– vista la sentenza del Tribunale del 30 marzo 2022 nella causa T‑299/20(1),
– viste le osservazioni formulate dall'Ufficio dell'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani nell'agosto 2021 sul progetto di quadro di sostenibilità ambientale e sociale (ESSF) del Gruppo BEI,
– visti i casi 1065/2020/PB, 1251/2020/PB e 1252/2020/PB concernenti la BEI e le relative decisioni adottate dal Mediatore europeo il 21 aprile 2022,
– viste la raccomandazione del Mediatore europeo nel caso 2168/2019/KR, sul modo in cui l'Autorità bancaria europea ha gestito il trasferimento del suo ex direttore esecutivo al posto di amministratore delegato di una lobby del settore finanziario, e la sua decisione nel caso OI/3/2021/KR, sul modo in cui l'Agenzia europea per la difesa ha gestito la richiesta del suo ex direttore esecutivo di assumere incarichi di alto livello presso Airbus,
– visto il piano operativo del Gruppo BEI per il periodo 2022-2024, pubblicato il 27 gennaio 2022,
– visto il quadro di sostenibilità ambientale e sociale del Gruppo BEI, adottato il 2 febbraio 2022,
– vista la risposta solidale di emergenza all'Ucraina della BEI, adottata il 4 marzo 2022,
– vista la comunicazione congiunta della Commissione e dell'alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza del 18 maggio 2022 sull'analisi delle carenze di investimenti nel settore della difesa e sulle prospettive di percorso (JOIN(2022)0024),
– viste la comunicazione della Commissione dell'11 dicembre 2019 dal titolo "Il Green Deal europeo" (COM(2019)0640) e la risoluzione del Parlamento del 15 gennaio 2020 al riguardo(2),
– viste le comunicazioni della Commissione del 20 maggio 2020 intitolate "Strategia dell'UE sulla biodiversità per il 2030: riportare la natura nella nostra vita" (COM(2020)0380) e "Una strategia 'Dal produttore al consumatore' per un sistema alimentare equo, sano e rispettoso dell'ambiente" (COM(2020)0381),
– vista la comunicazione della Commissione del 12 maggio 2021 dal titolo "Un percorso verso un pianeta più sano per tutti – Piano d'azione dell'UE: Verso l'inquinamento zero per l'aria, l'acqua e il suolo" (COM(2021)0400),
– vista la comunicazione della Commissione dell'8 marzo 2022 dal titolo "REPowerEU: azione europea comune per un'energia più sicura, più sostenibile e a prezzi più accessibili" (COM(2022)0108),
– vista la comunicazione della Commissione del 1° febbraio 2023, dal titolo "Un piano industriale del Green Deal per l'era a zero emissioni nette" (COM(2023)0062),
– vista la comunicazione congiunta della Commissione e dell'alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza del 1° dicembre 2021, dal titolo "Il Global Gateway" (JOIN(2021)0030),
– visto il regolamento (UE) 2021/523 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 marzo 2021, che istituisce il programma InvestEU(3),
– visti il regolamento (UE) 2021/1056 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 giugno 2021, che istituisce il Fondo per una transizione giusta(4), e il regolamento (UE) 2021/1229 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 14 luglio 2021, relativo allo strumento di prestito per il settore pubblico nel quadro del meccanismo per una transizione giusta(5),
– visto il regolamento (UE) 2021/947 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 9 giugno 2021, che istituisce lo strumento di vicinato, cooperazione allo sviluppo e cooperazione internazionale – Europa globale(6),
– visti gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite,
– vista la relazione di Counter Balance del 2019 dal titolo "Is the EIB up to the task in tackling fraud and corruption? Challenges for the EU Bank's governance framework" (La BEI è all'altezza del compito di contrastare le frodi e la corruzione? Sfide per il quadro di governance della banca dell'UE)",
– vista la sua risoluzione del 16 gennaio 2020 sulle istituzioni e gli organi dell'Unione economica e monetaria: prevenire i conflitti di interesse dopo una carica pubblica(7),
– viste la lettera del Mediatore europeo al presidente della BEI in data 22 luglio 2016 sulle questioni riguardanti i conflitti di interessi e la risposta del presidente della BEI del 31 gennaio 2017,
– visto il rapporto di ispezione del Mediatore europeo del 18 maggio 2022 riguardante il caso OI/1/2021/KR su come la Commissione gestisce le situazioni del tipo "porta girevole" che coinvolgono i suoi (ex) membri,
– vista la relazione della BEI sugli investimenti 2022/2023 dal titolo "Resilienza e rinnovamento in Europa", pubblicata il 28 febbraio 2023,
– visto l'articolo 54 del suo regolamento,
– visto il parere della commissione per i bilanci,
– vista la relazione della commissione per i problemi economici e monetari (A9-0210/2023),
A. considerando che, a norma dell'articolo 309 TFUE, la BEI ha il compito di contribuire al conseguimento degli obiettivi dell'UE, anche attraverso vari strumenti di investimento quali prestiti, partecipazioni azionarie, garanzie, strumenti di condivisione dei rischi e servizi di consulenza;
B. considerando che la BEI è il braccio finanziario a lungo termine dell'Unione europea ed è il maggior finanziatore multilaterale al mondo, oltre a svolgere un ruolo importante quale istituzione finanziaria che sostiene le transizioni digitale e verde;
C. considerando che la BEI, di proprietà dei 27 Stati membri dell'UE, deve sempre adoperarsi per sostenere gli obiettivi dell'UE e, soprattutto, rafforzare il potenziale dell'UE in termini di creazione di posti di lavoro, crescita economica e competitività; che fa parte del suo mandato anche la promozione delle politiche dell'UE nei paesi terzi;
D. considerando che nel 2022 la BEI ha lanciato EIB Global, il suo nuovo braccio operativo dedicato alla gestione degli investimenti al di fuori dell'UE; che, date le numerose sfide geopolitiche che hanno caratterizzato il 2022, EIB Global ha avuto un ruolo molto importante in termini di investimenti e di posizionamento dell'Europa nel mondo; che tale azione esterna deve essere allineata agli obiettivi strategici dell'UE, in particolare per quanto riguarda il Global Gateway;
E. considerando che la BEI si è autodefinita la banca dell'UE per il clima, in considerazione degli investimenti aggiuntivi necessari per realizzare la transizione verde;
F. considerando che l'UE, per conseguire i suoi obiettivi climatici, ha bisogno di investimenti per 1 000 miliardi di EUR all'anno, ovvero 356 miliardi di EUR in più rispetto al periodo 2010-2020; che una banca d'investimento capace come la BEI può contribuire a colmare il divario, attraendo capitali privati;
G. considerando che la BEI svolge un ruolo significativo, attraverso il Fondo europeo per gli investimenti, nel sostenere le piccole e medie imprese (PMI) europee e nel migliorare la loro capacità di accedere ai mercati finanziari, dal capitale di rischio ai microcrediti, garantendo pertanto un'Unione dei mercati dei capitali forte e competitiva;
H. considerando che nei prossimi cinque anni la BEI sosterrà il piano REPowerEU con ulteriori 45 miliardi di EUR di prestiti e finanziamenti azionari;
I. considerando che un'Unione dei mercati dei capitali più integrata agevolerebbe il lavoro della BEI per sbloccare gli investimenti, promuovendo e diversificando gli investimenti nell'economia reale, in particolare nelle PMI, e stimolando ulteriori investimenti azionari e scambi commerciali a livello transfrontaliero;
J. considerando che l'elenco riguardante l'ammissibilità ai finanziamenti della BEI esclude attualmente le attrezzature e le infrastrutture per uso militare; che gli investimenti in tecnologia a duplice uso non sono esclusi;
Osservazioni generali
1. pone in rilievo l'importante ruolo svolto dalla BEI in quanto braccio finanziario dell'Unione europea e unica istituzione finanziaria multilaterale interamente di proprietà degli Stati membri, le cui operazioni sono guidate dalle politiche dell'UE e soggette alle sue norme giuridiche, nel sostenere gli obiettivi dell'UE; prende atto della relazione di attività 2022 della BEI e del piano operativo del Gruppo BEI per il periodo 2023-2025;
2. apprezza il fatto che la BEI sia sempre pronta ad adattarsi e a reinventarsi in linea con l'evolversi delle esigenze dettate dalle politiche dell'UE, pur rispettando i propri obiettivi a lungo termine;
3. prende atto della persistente carenza di investimenti nell'UE e dell'accresciuta necessità di investimenti anticiclici nel momento in cui l'UE entra nel suo quarto anno di crisi, a seguito della pandemia di COVID-19 e della guerra di aggressione della Russia contro l'Ucraina; si compiace, in tal senso, del ruolo decisivo della BEI quale attore importante della politica di investimento dell'UE, che interviene laddove mancano i finanziamenti privati; invita la BEI a garantire il massimo livello di addizionalità per quanto riguarda gli investimenti nell'economia reale;
4. si compiace del fatto che nel 2022 la BEI abbia investito 72,4 miliardi di EUR in finanziamenti e si sia concentrata sulle sfide a lungo termine dell'UE in materia di competitività, produttività, coesione sociale, cambiamenti climatici, sostenibilità e trasformazione digitale;
5. sottolinea che sarebbe opportuno che la BEI tenesse conto delle notevoli esigenze di finanziamento dell'economia blu, un settore caratterizzato dalla crescita economica e da importanti scoperte scientifiche;
6. osserva che occorre prepararsi al futuro e pianificare la ricostruzione a lungo termine dell'Ucraina; ritiene che l'allineamento alle priorità politiche dell'Unione debba diventare il motore fondamentale della futura strategia di investimento della BEI in Ucraina;
7. apprezza il nuovo orientamento in materia di coesione, rilevando che la BEI dovrebbe destinare la maggior parte delle proprie risorse alla promozione della convergenza economica, sociale e territoriale e che la coesione dovrebbe essere la priorità assoluta della sua strategia di investimento; sottolinea l'importanza dei servizi di consulenza della BEI nella preparazione e nell'attuazione di progetti per i clienti che hanno una limitata capacità amministrativa e, in tale contesto, nell'aiuto alle imprese affinché si adattino all'evolversi degli obiettivi politici dell'Unione, in particolare a quelli relativi al clima e alla digitalizzazione;
8. prende atto dell'affermazione della BEI secondo cui le sfide cui devono far fronte le imprese a media capitalizzazione nelle regioni interessate dalle politiche di coesione nell'accedere ai finanziamenti "sono più strutturali"; invita la BEI ad affrontare tali ostacoli strutturali, adeguando il proprio approccio in modo tale che anche le PMI e le imprese a media capitalizzazione nelle regioni interessate dalle politiche di coesione possano beneficiare appieno dei finanziamenti della BEI;
9. ritiene che la BEI possa fare di più per adattarsi alla diversità regionale dell'UE, in modo da accrescere l'attrattiva dei suoi fondi; si attende dalla BEI un maggiore impegno per far fronte, in particolare, alle carenze sistemiche, aumentando l'accessibilità in modo tale che tutte le regioni dell'UE possano beneficiare dell'assistenza finanziaria della BEI;
10. plaude alla tempestività del Fondo europeo di garanzia nel contribuire ad attenuare l'impatto economico della pandemia di COVID-19 sulle imprese; apprezza il fatto che nel programma della divisione per la valutazione delle attività della BEI per il 2024 figuri una valutazione del Fondo;
11. plaude agli accordi InvestEU firmati dalla BEI e dalla Commissione il 7 marzo 2022, che assegnano alla BEI una quota fino al 75 % della garanzia di bilancio dell'UE e del bilancio del polo di consulenza InvestEU; si compiace della significativa domanda di mercato e dell'elevato tasso di utilizzo del programma InvestEU;
12. si compiace del coinvolgimento della BEI nel meccanismo dell'UE per una transizione giusta con l'obiettivo di far fronte all'impatto socioeconomico della transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio e di creare nuove opportunità di sviluppo sostenibile nelle regioni interessate, tra cui le regioni carbonifere e minerarie, fra le altre, provvedendo così ad assicurare una transizione giusta che non lasci indietro nessuno; invita la BEI a mettere a punto una strategia di comunicazione e consulenza per aumentare la conoscenza e l'attrattiva di questi strumenti finanziari fra i potenziali beneficiari;
13. osserva che la BEI è un'istituzione che utilizza la leva finanziaria; sottolinea che la tripla A attribuita alla BEI costituisce un vantaggio importante, che consente alla BEI di assumere maggiori rischi nel finanziamento di progetti di interesse pubblico rispetto alle banche commerciali private;
14. invita la BEI a continuare a valutare debitamente i potenziali rischi nel corso della sua attività di prestito, in particolare nel difficile contesto economico e finanziario attuale, garantendo nel contempo che i suoi finanziamenti contribuiscano a porre rimedio ai fallimenti del mercato ed evitino effetti di spiazzamento;
15. sottolinea l'importanza di rispettare lo Stato di diritto nell'Unione europea, come sancito dal TUE; invita la BEI ad allineare le proprie attività al meccanismo di condizionalità dello Stato di diritto;
16. invita gli azionisti della BEI a riflettere su una struttura patrimoniale ottimale; chiede agli azionisti della BEI di prendere in considerazione un aumento di capitale al fine di mantenere e rafforzare la capacità di agire della BEI, preservando nel contempo il suo rating del credito e garantendo che le sue attività non rischino di escludere i finanziatori privati;
17. rileva che alcuni dei programmi della BEI di maggior successo si basano su partenariati con il settore privato che attraggono gli investimenti privati, ad esempio assumendo quote del prestito a maggior rischio;
18. prende atto degli attuali livelli elevati di inflazione e, a tale riguardo, chiede alla BEI di valutare, progetto per progetto, l'eventuale aumento del fabbisogno finanziario;
Implicazioni della guerra di aggressione della Russia contro l'Ucraina per le attività della BEI nel 2022
19. elogia l'impegno della BEI in Ucraina, che nel 2022 è stato pari a 1,7 miliardi di EUR di fondi erogati; sottolinea l'importanza di continuare a sostenere l'Ucraina ed evidenzia che in futuro la BEI dovrebbe svolgere un ruolo importante nella ricostruzione dell'economia e delle infrastrutture dell'Ucraina; accoglie con grande favore, a tal riguardo, l'iniziativa "UE per l'Ucraina" della BEI volta a finanziare la ripresa e la ricostruzione dell'Ucraina;
20. si compiace che la BEI sostenga e, in base al piano operativo 2023-2025, continuerà a sostenere l'industria della difesa dell'UE e gli appalti congiunti sulla base del principio del duplice uso; accoglie con favore la nuova iniziativa strategica per la sicurezza europea della BEI, volta a rafforzare la sicurezza e la difesa europee mobilitando fino a 6 miliardi di EUR entro il 2027 per investimenti in ricerca, sviluppo e innovazione, in infrastrutture di sicurezza civile e in progetti tecnologici d'avanguardia;
21. invita la BEI ad ampliare il programma dell'iniziativa strategica per la sicurezza europea e a incrementare ulteriormente i propri investimenti nella sicurezza e nella difesa europee; constata che negli ultimi anni i finanziamenti bancari concessi all'industria della difesa sono stati ostacolati; invita la BEI a valutare in che misura possa contribuire a colmare la carenza di investimenti e a svolgere un ruolo nella salvaguardia della sicurezza dell'UE, tenendo conto delle pertinenti considerazioni di diritto internazionale;
22. apprezza gli sforzi crescenti della BEI a sostegno della sicurezza alimentare, della sicurezza energetica e della connettività nel contesto della guerra in corso; sottolinea che la guerra ha provocato una grave crisi umanitaria, ha aggravato l'insicurezza alimentare e ha avuto ripercussioni sostanziali sulla situazione economica e di sicurezza dell'UE e del suo vicinato; evidenzia che i cambiamenti nelle catene di approvvigionamento e nelle relazioni commerciali ed economiche dovuti alla guerra dovrebbero essere presi in considerazione nella futura pianificazione degli investimenti;
23. esprime il proprio sostegno a EIB Global e sottolinea la sua importanza decisiva nel prestare assistenza all'Ucraina, preparando il terreno per una rapida ricostruzione;
24. sottolinea l'importante ruolo della BEI nel sostenere gli Stati membri e i paesi terzi, in particolare quelli candidati all'adesione all'UE, nell'accesso ai mercati dei capitali di rischio, ampliando così le opportunità di investimento;
Sostegno all'innovazione, alle piccole e medie imprese, all'industria e alla digitalizzazione
25. ricorda che le PMI sono la spina dorsale dell'economia europea; rammenta che i 23 milioni di PMI dell'UE rappresentano il 99 % di tutte le imprese e garantiscono circa tre quarti di tutti i posti di lavoro; sottolinea che la crisi energetica e le conseguenze della guerra della Russia in Ucraina pongono loro ulteriori sfide;
26. si compiace che nel 2022 la BEI abbia fornito finanziamenti per un totale di 16,35 miliardi di EUR a favore delle PMI e delle imprese a media capitalizzazione; osserva che, secondo la valutazione della BEI, tra il 2010 e il 2020 le sottoscrizioni nette annue nell'ambito delle operazioni del gruppo BEI a sostegno del debito delle PMI hanno quasi toccato i 20 miliardi di EUR; invita la BEI a riflettere su modalità per agevolare ulteriormente il proprio sostegno alle PMI, soprattutto per i progetti di finanziamento di minore entità;
27. sottolinea che il sostegno alle PMI e alle imprese a media capitalizzazione deve essere ulteriormente rafforzato rispetto ai livelli attuali, in particolare nel contesto degli elevati prezzi dell'energia e dell'aumento dei costi delle materie prime e dei tassi di interesse; evidenzia che spesso le PMI dispongono di risorse amministrative limitate e pagano di più per ottenere prestiti bancari rispetto alle grandi imprese, in quanto sono costrette ad accettare condizioni più sfavorevoli, e che quindi beneficerebbero di canali di finanziamento facilmente accessibili; invita pertanto la BEI a concepire i propri programmi in modo da evitare inutili oneri burocratici e normativi, rendendoli così il più possibile accessibili alle PMI;
28. sottolinea che un approvvigionamento energetico stabile è la pietra miliare di una politica industriale di successo, in particolare per le PMI;
29. ribadisce il suo invito alla BEI a integrare gli sforzi volti a creare soluzioni basate sui dati, prestando particolare attenzione alla competitività delle PMI, e a concentrare i propri investimenti in tale ambito per colmare i divari digitali sia all'interno dell'UE che tra l'UE e altre regioni del mondo tecnologicamente più avanzate;
30. prende atto della necessità di rivedere l'approccio della BEI nei confronti delle piccole imprese, data la sua consueta riluttanza a finanziare progetti con una significativa componente di rischio o a mettere in atto meccanismi in grado di ovviare a tale problema; invita la BEI a mettere a punto una strategia a lungo termine per sostenere il settore delle PMI nell'Unione;
31. sottolinea la necessità che la BEI si concentri particolarmente sulle start-up e su progetti volti ad affrontare il problema crescente della disoccupazione giovanile, al fine di creare posti di lavoro sicuri e di alta qualità;
32. esorta la BEI a incrementare il sostegno all'espansione delle start-up europee, anche assumendo maggiori rischi nell'erogazione di capitale di rischio, onde garantire che le start-up europee possano espandersi nell'UE piuttosto che al di fuori di essa;
33. ricorda che la digitalizzazione e il decentramento sono tendenze importanti nei mercati finanziari e nel settore bancario e invita pertanto la BEI a concentrarsi su investimenti a favore di progetti sostenibili, innovativi e orientati al futuro;
Banca dell'UE per il clima
34. rileva che la tabella di marcia della Banca per il clima del gruppo BEI per il periodo 2021-2025 delinea gli obiettivi della BEI in materia di finanziamenti per il clima che sostengono il Green Deal e che contribuiranno a rendere l'UE neutra in termini di emissioni di carbonio entro il 2050;
35. prende atto della proposta della Commissione di collaborare con la BEI e con le banche di promozione nazionali per individuare modalità per aumentare il sostegno agli investimenti nella catena di approvvigionamento dell'industria a zero emissioni nette, anche tramite l'esecuzione di operazioni di finanziamento misto;
36. incoraggia la BEI a utilizzare le sue operazioni per agevolare e accelerare la realizzazione degli obiettivi del Green Deal europeo e dell'indipendenza energetica dell'UE, tenendo conto delle più recenti conoscenze in materia di cambiamenti climatici, conseguenze e rischi diffusi, mitigazione di tali cambiamenti e adattamento agli stessi, nonché della sempre più urgente necessità che l'UE ponga fine alla sua dipendenza dai combustibili fossili importati, come pure dell'accessibilità economica e sicurezza ridotte dell'approvvigionamento alimentare a livello mondiale nel contesto della guerra in corso in Ucraina;
37. si compiace che la BEI sia il maggiore emittente multivaluta mondiale di obbligazioni verdi; evidenzia che l'aumento della percentuale di obbligazioni denominate in euro rafforzerebbe ulteriormente il ruolo internazionale dell'euro;
38. valuta positivamente il fatto che nel 2022 il 58,3 % dei prestiti fosse legato al clima e all'ambiente, in aumento rispetto al 50,8 % del 2021;
39. sottolinea l'importanza di investire nelle fonti energetiche a basse emissioni di carbonio; si compiace, in tal senso, del contributo della BEI a REPowerEU sotto forma di 30 miliardi di EUR aggiuntivi di investimenti; accoglie con favore le attività della BEI in tale ambito e la incoraggia a intensificare gli sforzi;
40. plaude al primo piano specifico di adattamento ai cambiamenti climatici della BEI, che si prefigge di potenziare gli investimenti e il sostegno tecnico al fine di proteggere i progetti dall'impatto causato dagli eventi meteorologici estremi e di aumentare la resilienza climatica delle infrastrutture; prende atto dell'introduzione del sistema di valutazione dei rischi climatici, che consente di valutare il rischio climatico fisico nelle operazioni di prestito dirette a livello di progetto;
41. prende atto del ruolo che la BEI può svolgere per quanto riguarda gli investimenti nelle energie rinnovabili in alto mare, in particolare per la progettazione di strumenti che possano avvicinare tali progetti al mercato;
42. constata che le recenti modifiche al quadro della BEI per l'allineamento delle controparti all'accordo di Parigi (PATH) ne riducano l'efficacia nel promuovere la decarbonizzazione; ricorda che tutti i beneficiari dei finanziamenti della BEI sono già tenuti per contratto a elaborare e pubblicare una strategia credibile di allineamento all'accordo di Parigi;
43. accoglie con favore l'introduzione, nel luglio 2022, della nuova politica di prestiti nel settore dei trasporti della BEI e ne chiede una rapida attuazione; invita la BEI a vagliare modalità per allineare tale politica alle sfide di transizione cui deve far fronte il settore dei trasporti; ricorda la necessità di un aumento del volume degli investimenti nella decarbonizzazione dei settori marittimo e aereo;
44. invita la BEI a finanziare progetti validi che siano in linea con la tassonomia dell'UE e progetti intesi a ridurre l'impronta di carbonio del settore marittimo, come ad esempio i progetti di corridoi verdi;
45. invita la BEI a incrementare il sostegno a favore di alloggi economicamente accessibili ed efficienti dal punto di vista energetico nonché della ristrutturazione degli edifici, in linea con il consistente fabbisogno di investimenti; pone l'accento sulla necessità di rafforzare i servizi di consulenza nel settore dell'edilizia abitativa e di coinvolgere i fornitori locali e regionali di alloggi sociali e pubblici, onde garantire che ci si avvalga delle loro competenze per lo sviluppo di progetti finanziati dalla BEI;
46. chiede alla BEI di prestare particolare attenzione alle decisioni di finanziamento riguardanti le regioni periferiche, montane, scarsamente popolate o insulari, date le loro difficoltà a conformarsi ai requisiti del Green Deal europeo, mantenendo e migliorando al contempo la loro connettività;
Investimenti della BEI nelle infrastrutture sociali e nel sistema di welfare
47. si attende un aumento delle operazioni finanziate dalla BEI nel settore dell'edilizia popolare, in linea con i principi sanciti nel pilastro europeo dei diritti sociali e in considerazione dell'attuale crisi abitativa nell'UE; chiede inoltre alla BEI, in fase di assegnazione di nuovi finanziamenti, di continuare a concentrarsi sull'emancipazione economica delle donne e sulla parità di genere;
48. esprime preoccupazione per lo stato allarmante dei sistemi sanitari in molti Stati membri e per la continua carenza di farmaci nell'UE, che interessa anche farmaci di base come il paracetamolo e gli antibiotici; invita la BEI, in tale contesto, a valutare la possibilità di investire ulteriormente nel settore sanitario al fine di far fronte alle carenze strutturali dell'UE in tale ambito;
EIB Global
49. si compiace che nel 2022 EIB Global abbia contribuito con 9,1 miliardi di EUR agli investimenti mondiali al di fuori dell'UE; si attende che gli investimenti della BEI nei paesi terzi siano pienamente allineati alle politiche e all'azione esterna dell'UE; accoglie con favore il coinvolgimento della BEI nell'iniziativa "Global Gateway", che sosterrà principalmente gli investimenti nelle infrastrutture e nelle PMI, contribuendo così al conseguimento dell'obiettivo dell'UE di rafforzare la propria autonomia strategica;
50. sottolinea che EIB Global svolge un ruolo fondamentale nella strategia "Global Gateway" e nell'architettura finanziaria europea per lo sviluppo; chiede che siano condotte valutazioni periodiche dell'attuazione della strategia "Global Gateway" e delle relative attività di EIB Global;
51. invita la BEI a consolidare ulteriormente le proprie procedure e prassi in materia di violazioni dei diritti umani e di buona governance che derivano dai progetti che finanzia, direttamente o tramite intermediari; invita la BEI a chiarire in che modo valuta il rischio finanziario e reputazionale al momento di decidere se avviare un'indagine su presunti casi di frode o corruzione in relazione a progetti di investimento;
52. ricorda l'impegno generale dell'UE a difendere e promuovere i propri valori e lo Stato di diritto nelle proprie attività al di fuori dell'UE; sottolinea la necessità di investire nelle capacità di dovuta diligenza quando si opera in ambienti caratterizzati da criticità dello Stato di diritto e da ricorsi limitati in caso di violazione dei diritti umani; rileva che ciò richiede risorse umane aggiuntive e un controllo specializzato, in linea con le norme applicate alle banche di sviluppo;
53. ricorda che le operazioni della BEI al di fuori dell'Unione si basano sui principi generali che guidano l'azione esterna dell'UE, come stabilito all'articolo 21 TUE, quali il sostegno alla democrazia, allo Stato di diritto, ai diritti umani e alle libertà fondamentali; evidenzia che tali principi dovrebbero guidare l'operato della BEI in qualità di banca pubblica cui è conferito un mandato di sviluppo;
54. sottolinea che il rafforzamento della presenza locale e l'intensificazione della cooperazione con le delegazioni dell'UE hanno rappresentato un fattore chiave nella creazione di EIB Global; ribadisce i suoi inviti a potenziare la presenza sul campo con personale aggiuntivo, in particolare al fine di assumere un maggior numero di collaboratori provenienti dai paesi destinatari dei finanziamenti; sostiene l'approccio della BEI di aprire uffici regionali in Africa e di assumere in tali sedi candidati locali, con l'obiettivo di adeguare i propri requisiti alle esigenze locali;
55. chiede alla BEI di valutare meglio la propria efficacia nell'ambito dei finanziamenti a PMI e imprese a media capitalizzazione in Africa, dato che le dimensioni relativamente ridotte dei progetti sembrano spesso essere un ostacolo all'accesso ai finanziamenti; chiede che sia vagliata la possibilità di progettare strumenti che agevolino gli investimenti delle PMI dell'Unione nei paesi terzi e aumentino il loro accesso ai finanziamenti, anche per quanto riguarda i progetti di minori dimensioni; prende atto dell'importanza della BEI nel creare condizioni di parità per le PMI con sede negli Stati membri le cui banche nazionali di sviluppo non hanno la capacità di promuovere gli investimenti nei paesi terzi;
56. sottolinea che gli investimenti per lo sviluppo che riguardano le donne e che tengono conto delle loro esigenze sono più efficaci e più sostenibili; invita la BEI a garantire che tutte le sue operazioni vadano a beneficio delle donne e, in particolare, dei settori economici che favoriscono la partecipazione femminile, in linea con i suoi finanziamenti intelligenti sotto il profilo di genere;
57. sottolinea l'importanza della coerenza e dell'efficienza dei finanziamenti allo sviluppo, esorta la BEI a porre maggiormente l'accento sulla mobilitazione delle risorse nazionali e chiede un aumento generale dell'impegno della BEI nei paesi meno sviluppati che condividono gli stessi principi e valori dell'Unione europea;
Trasparenza e governance
58. si compiace della creazione, nel 2023, dell'indice di trasparenza delle istituzioni di finanziamento allo sviluppo e del fatto che la corrispondente relazione collochi la BEI a un livello simile a quello di analoghe istituzioni di finanziamento allo sviluppo in una serie di settori, tra cui gli intermediari finanziari, l'ambiente, il settore sociale, la governance e la responsabilità nei confronti delle comunità; chiede che siano condivise informazioni chiare ed esaustive con le altre istituzioni dell'Unione, in particolare con il Parlamento;
59. chiede che le posizioni dirigenziali della BEI siano ricoperte da persone selezionate in base al merito, alle capacità e all'esperienza e che i suoi principali settori di attività siano anch'essi dotati di personale con queste caratteristiche;
60. si rammarica che le donne continuino a essere sottorappresentate nelle posizioni dirigenziali e nei principali settori di attività della BEI; ribadisce la propria posizione secondo cui è necessario fare di più per migliorare l'equilibrio di genere e geografico della BEI in tale ambito;
61. sollecita nuovamente un accordo interistituzionale tra il Parlamento e la BEI;
62. si chiede se la BEI disponga delle risorse umane necessarie alla luce del costante ampliamento delle sue funzioni e responsabilità;
63. esprime ancora una volta la sua profonda preoccupazione per le accuse relative a casi di molestie, all'ambiente di lavoro e alle condizioni di lavoro in seno alla BEI; prende atto della sentenza del Tribunale del 30 marzo 2022 relativa a un caso di molestie all'interno della BEI (causa T-299/20), che ha annullato la decisione del presidente della BEI secondo cui non vi erano state molestie; riconosce gli sforzi compiuti dalla BEI per affrontare queste e altre questioni relative al personale; esorta la BEI a garantire l'effettiva applicazione di una politica di intransigenza totale nei confronti di tutti i tipi di molestie, comprese misure preventive e protettive, nonché meccanismi adeguati e affidabili di denuncia e di sostegno alle vittime; esorta la dirigenza della BEI ad avviare un dialogo autentico con i rappresentanti del personale al fine di affrontare le loro preoccupazioni; deplora il fatto che alla BEI non sia riconosciuto alcun sindacato e che i rappresentanti dei lavoratori non abbiano alcun potere d'azione nel quadro di negoziati; invita la direzione della BEI a rispettare almeno i valori fondamentali dell'Organizzazione internazionale del lavoro, quali la libertà di associazione e il diritto alla contrattazione collettiva;
64. prende atto della nuova politica antifrode della BEI e sottolinea l'importanza di una cooperazione inclusiva per la messa a punto di importanti strumenti politici antifrode; si compiace che la BEI abbia adottato e pubblicato la politica del gruppo BEI nei confronti delle giurisdizioni scarsamente regolamentate, non trasparenti e non cooperative e della buona governance fiscale, che è complementare alla politica del gruppo BEI in materia di antiriciclaggio e lotta al finanziamento del terrorismo;
65. ribadisce la sua preoccupazione per il fatto che i vicepresidenti della BEI, oltre alle loro responsabilità settoriali, supervisionano le proposte di progetti provenienti dai loro paesi di origine, detenendo anche altre responsabilità a livello nazionale; invita la BEI ad attuare pienamente tutte le raccomandazioni ricevute dalla Mediatrice europea per quanto riguarda le attività degli ex membri del suo comitato direttivo, come stabilito nella decisione della Mediatrice del 27 luglio 2022 nel caso 1016/2021/KR;
o o o
66. incarica la sua Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione e alla Banca europea per gli investimenti.