Risoluzione del Parlamento europeo del 13 luglio 2023 sulle interdizioni politiche in Venezuela (2023/2780(RSP))
Il Parlamento europeo,
– viste le sue precedenti risoluzioni sul Venezuela,
– visti l'articolo 144, paragrafo 5, e l'articolo 132, paragrafo 4, del suo regolamento,
A. considerando che le elezioni del 2024 in Venezuela potrebbero rappresentare un punto di svolta verso il ritorno alla democrazia; che il paese sta attraversando un'instabilità istituzionale, economica e politica; che oltre sette milioni di persone sono state costrette a lasciare il paese;
B. considerando che l'informazione pubblica, la libertà di opinione e di espressione e il diritto di riunione sono sistematicamente oggetto di restrizioni;
C. considerando che tre dei principali rettori del Consiglio elettorale nazionale (CNE) del Venezuela si sono dimessi, costringendo i due rettori restanti a fare altrettanto, e che l'Assemblea nazionale illegittima ha incaricato rappresentanti del regime di selezionare i nuovi rettori;
D. considerando che le interdizioni arbitrarie e politiche di candidati, come l'interdizione di 15 anni di María Corina Machado e quelle di altre personalità politiche di spicco come Leopoldo López, Henrique Capriles e Freddy Superlano, sono contrarie alle raccomandazioni della missione di osservazione elettorale dell'UE e limitano gravemente il diritto dei venezuelani di scegliere i propri rappresentanti;
E. considerando che si tratta di un'altra manovra del regime, attraverso il CNE, per ostacolare il processo elettorale e precludere qualsiasi prospettiva di un ritorno alla democrazia;
F. considerando che l'Organizzazione degli Stati americani, gli organi delle Nazioni Unite, gli Stati Uniti, i principali leader della regione e il VP/AR dell'UE hanno rilasciato dichiarazioni di condanna al riguardo;
1. condanna fermamente la decisione arbitraria e incostituzionale di impedire a María Corina Machado, Leopoldo López, Henrique Capriles e Freddy Superlano, tra gli altri, di candidarsi alle elezioni e l'ingerenza del regime di Maduro nel processo elettorale;
2. chiede una procedura di nomina indipendente per le nomine del CNE;
3. riconosce gli sforzi profusi dall'opposizione al regime per organizzare elezioni primarie come soluzione democratica per i venezuelani residenti nel paese e all'estero; esorta le autorità venezuelane a garantire le condizioni necessarie per assicurare elezioni eque, libere, inclusive e trasparenti;
4. invita l'UE a sostenere il ritorno alla democrazia in Venezuela e a insistere presso il regime venezuelano affinché rilasci tutti i prigionieri politici;
5. deplora il fatto che le raccomandazioni della missione di osservazione elettorale dell'UE siano ignorate e incoraggia a compiere tutti gli sforzi necessari ai fini della loro piena attuazione;
6. sostiene pienamente le indagini della Corte penale internazionale sui crimini e gli atti di repressione di vasta portata perpetrati dal regime venezuelano e invita l'UE a sostenere le indagini sui presunti crimini contro l'umanità, al fine di garantire che i responsabili siano chiamati a rispondere delle loro azioni;
7. evidenzia che il prossimo vertice tra l'UE e la Comunità degli Stati latinoamericani e caraibici rappresenta un'occasione per difendere i principi dello Stato di diritto, della democrazia e dei diritti umani, e invita tutti i partecipanti a rispettare tali principi; invita i partecipanti al vertice a rilasciare una dichiarazione in cui si chieda il pieno rispetto dei diritti umani, della democrazia e delle libertà fondamentali;
8. incarica la sua Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, al vicepresidente della Commissione/alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, ai governi e ai parlamenti degli Stati membri, ai partecipanti al vertice UE-Comunità degli Stati latinoamericani e caraibici, all'Assemblea parlamentare euro-latinoamericana, all'Organizzazione degli Stati americani, al Segretario generale delle Nazioni Unite e alle autorità venezuelane.