Risoluzione del Parlamento europeo del 12 settembre 2023 sul sistema delle scuole europee: quadro della situazione, sfide e prospettive (2022/2149(INI))
Il Parlamento europeo,
– visto l'articolo 165 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea,
– vista la convenzione recante statuto delle scuole europee(1),
– visto lo studio condotto per la sua commissione per la cultura e l'istruzione del 9 giugno 2022 dal titolo "Il sistema delle scuole europee: quadro della situazione, sfide e prospettive"(2),
– vista la relazione dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico del dicembre 2022 dal titolo "PISA for Schools: How The European Schools Compare Internationally 2022" (PISA per le scuole: le scuole europee a confronto a livello internazionale 2022),
– vista la relazione finale 2022 dell'Agenzia europea per i bisogni speciali e l'istruzione inclusiva, dal titolo "External Evaluation of the Implementation of the European Schools' Action Plan on Educational Support and Inclusive Education" (Valutazione esterna dell'attuazione del piano d'azione delle scuole europee sul supporto didattico e l'istruzione inclusiva),
– vista la relazione della Corte dei conti europea del 25 novembre 2022 dal titolo "Report on the annual accounts of the European Schools for the financial year 2021" (Relazione sui conti annuali delle scuole europee per l'esercizio 2021),
– vista la proclamazione interistituzionale sul pilastro europeo dei diritti sociali(3),
– vista la sua risoluzione del 27 settembre 2011 sul sistema delle scuole europee(4),
– vista la sua risoluzione dell'11 novembre 2021 sullo spazio europeo dell'istruzione: un approccio olistico condiviso(5),
– vista la sua risoluzione del 19 maggio 2022 sulla creazione dello spazio europeo dell'istruzione entro il 2025 – microcredenziali, conti individuali di apprendimento e apprendimento al servizio di un ambiente sostenibile(6),
– vista la sua risoluzione del 25 marzo 2021 sulla definizione della politica in materia di istruzione digitale(7),
– vista la sua risoluzione del 7 luglio 2016 sull'attuazione della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, con particolare riferimento alle osservazioni conclusive del comitato CRPD delle Nazioni Unite(8),
– visto l'articolo 54 del suo regolamento,
– vista la relazione della commissione per la cultura e l'istruzione (A9-0205/2023),
A. considerando che il sistema delle scuole europee (SSE) è un sistema unico che ha dato prova dei suoi punti di forza e delle sue qualità sin dalla sua creazione negli anni '50, come dimostrato, ad esempio, dal riconoscimento della licenza liceale europea in tutti gli Stati membri e dal continuo aumento del numero delle scuole europee accreditate; che ogni cittadino dell'UE dovrebbe avere l'opportunità di beneficiare di tale istruzione;
B. considerando che tutti dovrebbero avere la possibilità di beneficiare del tipo di istruzione fornita dall'SSE e che ogni sistema scolastico in tutta l'Unione europea deve avere la possibilità di trarre vantaggio dalle competenze pedagogiche dell'SSE;
C. considerando che, combinando i sistemi educativi degli Stati membri – grazie a sezioni linguistiche parallele – con una forte dimensione europea, un senso di appartenenza e di identità culturale, un'istruzione multilingue e un'attenzione particolare alla scienza, alla tecnologia, all'ingegneria, alle arti e alla matematica, nonché alle innovazioni pedagogiche, l'SSE rappresenta un laboratorio e una fonte di esperienze per riformare l'istruzione, nonché per creare uno spazio europeo dell'istruzione;
D. considerando che l'SSE dovrebbe essere pienamente allineato alle politiche in materia di istruzione proposte dall'Unione europea; che un obiettivo centrale dell'SSE è facilitare la mobilità e il trasferimento da e verso tutti i sistemi di istruzione nazionali e che gli Stati membri sono tenuti a garantire una trasposizione giusta ed equa dei risultati di apprendimento dell'SSE;
E. considerando che la struttura di governance dell'SSE ha il vantaggio di mantenere un legame diretto con gli Stati membri, ma richiede una riforma alla luce degli evidenti limiti in termini di processo decisionale, gestione dei cambiamenti e scambi strutturati di migliori pratiche con i sistemi di istruzione nazionali;
F. considerando che è necessario ampliare la portata del ruolo della Commissione nell'SSE e le forme della sua azione, dato che attualmente il suo coinvolgimento si limita alle questioni di bilancio, lasciando fuori dall'equazione gli aspetti educativi, operativi e delle risorse umane, altrettanto importanti;
G. considerando che l'attuale sistema di reclutamento dei docenti nell'SSE presenta gravi carenze, che si traducono in uno squilibrio tra le esigenze sul campo e il personale effettivamente distaccato dagli Stati membri, in problemi con i piani di assunzione annuali, in difficoltà nel reperire insegnanti e personale qualificati, in condizioni di lavoro precarie per gli insegnanti e altro personale educativo reclutato localmente e in problemi di sviluppo professionale continuo; che è necessario rafforzare l'attrattiva dell'SSE presso la comunità dei docenti;
H. considerando che, sebbene l'SSE abbia compiuto progressi nell'inclusione degli studenti con bisogni speciali, disabilità o differenze di apprendimento, vi è una mancanza di supporto psicologico e una crescente necessità di assistenza rafforzata; che la comunicazione e adeguati pacchetti per l'occupazione sono fondamentali per garantire che il personale in ambito didattico e psicologico fornisca un sostegno di qualità, personalizzato e continuo agli studenti;
I. considerando che l'SSE ha la responsabilità di garantire che tutte le lingue dell'UE, comprese quelle piccole, siano trattate allo stesso modo e di promuovere la diversità linguistica e culturale, rafforzando nel contempo la dimensione europea dell'apprendimento; che è auspicabile che entro il 2028 a Bruxelles siano rappresentate tutte le sezioni linguistiche nei cicli sia primari che secondari;
J. considerando che i genitori svolgono un ruolo chiave nelle scuole, anche organizzando attività extracurricolari e fornendo servizi di trasporto e di altro tipo, e sono rappresentati da specifiche associazioni di genitori;
K. considerando che le risorse dell'UE rappresentano la maggior parte del bilancio dell'SSE, ragion per cui il Parlamento deve controllare in modo più rigoroso la gestione e il funzionamento dell'SSE e gli obiettivi e le priorità di investimento adottati dall'UE nel settore dell'istruzione dovrebbero essere meglio rispecchiati nell'SSE;
L. considerando che la mancata assunzione dell'obbligo di rendiconto da parte di alcuni paesi ospitanti, responsabili della fornitura e della manutenzione degli edifici scolastici, ha causato gravi problemi, soprattutto a Bruxelles, dove le scuole sono sovraffollate; che tali questioni hanno profonde ripercussioni sul livello dell'istruzione, sugli aspetti organizzativi e sulla sicurezza, la protezione e il benessere degli studenti e del personale;
Situazione e prospettive
1. sottolinea la necessità di una valutazione critica e approfondita di tutti gli aspetti dell'SSE e di una riforma per rendere il sistema adeguato alle esigenze del futuro, espandere le sue attività di sensibilizzazione e garantire che funga da modello per lo scambio di buone pratiche tra i sistemi di istruzione;
2. invita il consiglio superiore delle scuole europee ad aggiornare la missione, i principi e gli obiettivi dell'SSE sotto forma di una nuova "Carta dell'SSE" che sia adeguata al XXI secolo e fornisca una visione rinvigorente del sistema e obiettivi realistici rispetto ai quali possa essere valutato, attingendo a competenze sia interne che esterne; chiede che questa nuova "Carta dell'SSE" sia introdotta entro la fine del 2024;
3. invita la Commissione a valutare il ruolo dell'SSE nell'istituzione dello spazio europeo dell'istruzione, anche per quanto riguarda l'apprendimento delle lingue e una forte dimensione europea dell'apprendimento, e nel riconoscimento reciproco automatico dei diplomi in tutta l'UE, sulla base del modello consolidato della licenza liceale europea;
4. chiede che la Commissione svolga un ruolo più integrato e attivo, in particolare in termini di interconnessione tra l'SSE e lo spazio europeo dell'istruzione; esprime il suo esplicito desiderio che la direzione generale dell'Istruzione, della gioventù, dello sport e della cultura sia fortemente coinvolta nei rapporti della Commissione con l'SSE;
5. chiede rendicontabilità e trasparenza maggiori, un esame e un controllo parlamentari più rigorosi e una migliore comunicazione per aumentare la visibilità e la comprensione dell'SSE e della licenza liceale europea a tutti i livelli;
6. ricorda agli Stati membri l'obbligo di concedere e mantenere un'ammissione universitaria non discriminatoria ai sensi della convenzione recante statuto delle scuole europee e di garantire che l'offerta formativa completa e il progresso accademico siano assicurati anche agli studenti senza sezione linguistica; invita il consiglio superiore delle scuole europee e gli Stati membri a garantire una trasposizione giusta ed equa dei risultati di apprendimento dell'SSE e della licenza liceale europea nelle loro tabelle di equivalenze e ad apportare le necessarie rettifiche nei sistemi di conversione nazionali al fine di rispettare pienamente il principio della parità di trattamento e garantire che tutti gli studenti possano trasferirsi senza problemi in qualsiasi Stato membro;
7. chiede una relazione più stretta tra l'SSE e gli ecosistemi di istruzione locali, regionali e nazionali, in particolare attraverso lo scambio delle migliori pratiche e la collaborazione a programmi e attività con le scuole partner dei sistemi nazionali;
Governance, gestione e aspetti legali
8. invita la Commissione a effettuare entro la fine del 2024 un esame approfondito, sotto la guida di un presidente indipendente, delle strutture di governance e gestione in tutto l'SSE e in ogni singola scuola in collaborazione con l'ufficio del segretario generale delle scuole europee e il consiglio superiore delle scuole europee e, nel contesto di tale esame, ad analizzare i ruoli, le responsabilità e le strutture esistenti a tutti i livelli, a valutare l'indipendenza delle funzioni e i potenziali conflitti di interesse e a individuare le questioni normative che sono di ostacolo all'SSE;
9. insiste sulla necessità di snellire e aumentare la flessibilità del processo decisionale del consiglio superiore delle scuole europee attraverso un sistema di voto alternativo con una consultazione rafforzata dei portatori di interessi nell'ambito dell'SSE, al fine di consentire al consiglio superiore di rispondere meglio alle esigenze delle scuole; insiste inoltre sulla necessità di un'accurata comunicazione delle decisioni all'interno dell'SSE;
10. chiede che tutti i dirigenti abbiano ruoli e responsabilità chiaramente definiti, attuino processi decisionali trasparenti, siano soggetti a valutazioni biennali delle loro prestazioni e beneficino di piani di formazione e sviluppo, nonché di modalità strutturate di inserimento in funzione, sia a livello centrale che di sede scolastica;
11. chiede all'ufficio del segretario generale delle scuole europee e alla troika del consiglio superiore delle scuole europee di presentare al Parlamento una relazione annuale congiunta e dettagliata sull'SSE a partire dal 2024, in cooperazione con tutti gli attori dell'SSE, consentendo al Parlamento di monitorare i progressi relativi alle riforme e agli obiettivi, segnalare le questioni critiche e svolgere un ruolo costante nella supervisione e nella gestione dei cambiamenti;
12. invita il consiglio superiore delle scuole europee a:
a)
chiarire l'applicabilità della legislazione primaria e secondaria dell'UE all'SSE;
b)
valutare il rispetto delle norme in materia di salute, sicurezza e protezione nelle scuole;
c)
garantire che le condizioni contrattuali e di lavoro degli insegnanti assunti a livello locale siano pienamente in linea con le leggi e i principi dell'UE e degli Stati membri in materia di occupazione;
d)
modificare lo statuto del personale e il regolamento generale delle scuole europee per chiarire esplicitamente le competenze della camera dei ricorsi nei confronti dei tribunali nazionali, garantire che non vi siano lacune nella protezione giuridica;
e)
istituire un garante indipendente per gestire i ricorsi per cattiva amministrazione e mediare nei conflitti; e
f)
elaborare un codice di buona condotta amministrativa per la gestione scolastica a tutti i livelli;
13. chiede che il mandato della Corte dei conti europea e del servizio di audit interno della Commissione sia rivisto in modo che possano emettere pareri e raccomandazioni annuali su diversi aspetti dell'SSE e che tali pareri e raccomandazioni siano presentati come parte delle deliberazioni sulla relazione annuale congiunta sull'SSE destinata al Parlamento;
Risorse, infrastrutture e personale
14. esorta gli Stati membri a rispettare integralmente i loro obblighi nei confronti dell'SSE, in particolare per quanto riguarda il distacco di insegnanti qualificati e altri membri del personale didattico e la fornitura di infrastrutture adeguate (locali adeguati, manutenzione e ristrutturazioni), e chiede un sistema vincolante di contributi finanziari diretti per garantire una maggiore flessibilità sia per l'SSE che per gli Stati membri;
15. chiede l'istituzione di un'apposita task force entro la metà del 2025, composta dai rappresentanti di tutti i contribuenti al bilancio dell'SSE e che coinvolga esperti pedagogici pertinenti dell'ufficio del segretario generale delle scuole europee, della Commissione e degli Stati membri, in vista del riesame previsto dell'attuale accordo di ripartizione dei costi nell'anno scolastico 2025/2026, con il mandato di formulare suggerimenti concreti per risolvere questioni critiche relative alle risorse ed elaborare un modello globale, adeguato e sostenibile di condivisione dei costi che consentirà all'SSE di adempiere alla sua missione a norma della nuova "Carta dell'SSE";
16. incoraggia gli Stati membri ospitanti a includere le infrastrutture dell'SSE nei piani nazionali di investimento nelle infrastrutture scolastiche; chiede alla Commissione e agli Stati membri di collaborare per garantire che l'SSE possa beneficiare dei prossimi esborsi a titolo del dispositivo per la ripresa e la resilienza a favore degli Stati membri, tenendo conto delle prossime valutazioni dei piani nazionali nonché di eventuali aggiornamenti pertinenti, come gli aggiornamenti associati ai capitoli RePowerEU;
17. invita il consiglio superiore delle scuole europee a risolvere urgentemente le attuali carenze di insegnanti e a garantire a tutti una situazione occupazionale stabile ed equa mantenendo il personale e riducendone il ricambio, evitando così anche una fuga di cervelli; chiede, a tale riguardo, risorse aggiuntive e un pacchetto più solido ed equo per l'occupazione sia per il personale distaccato che per quello assunto localmente, con retribuzioni competitive, una maggiore equità delle retribuzioni per gli insegnanti della scuola dell'infanzia, primaria e secondaria, chiarezza sullo stato e sulla stabilità occupazionali, un sistema di sviluppo professionale continuo e prospettive di avanzamento di carriera all'interno e all'esterno dell'SSE;
18. chiede che gli insegnanti e le scuole godano di una maggiore autonomia per poter rispondere meglio alle esigenze e alle situazioni specifiche e che, al contempo, tale maggiore autonomia sia accompagnata da meccanismi di valutazione e responsabilità più rigorosi, in modo da garantire norme armonizzate;
19. chiede che nelle scuole siano introdotti ulteriori posti dirigenziali intermedi incentrati su metodologie e programmi di insegnamento di alta qualità e che tutte le procedure nazionali di distacco siano più trasparenti e aperte;
20. riconosce e incoraggia il lavoro svolto dalla comunità scolastica, in particolare i genitori, nella vita scolastica, ad esempio fornendo attività extracurricolari, e insiste sulla necessità di monitorare le attività delle scuole per garantire la buona gestione, adeguate qualifiche pedagogiche, l'accessibilità economica e l'inclusività; ricorda che la convenzione conferisce un ruolo ai genitori nella governance dell'SSE e chiede che tale ruolo sia adeguatamente riconosciuto;
21. chiede di effettuare urgentemente un riesame annuale della politica di iscrizione e delle rette scolastiche al fine di garantire un posto a tutti gli alunni di categoria I, di ampliare il mix socioeconomico aprendo l'SSE a un maggior numero di categorie di alunni e di sfruttare appieno il potenziale delle scuole europee accreditate, anche per far fronte al sovraffollamento; sottolinea l'importanza di applicare rigorosamente la norma che disciplina l'iscrizione dei fratelli e insiste sul fatto che le spese legali non dovrebbero impedire ai genitori o ai tutori legali di impugnare le decisioni dell'autorità centrale per le iscrizioni che violano le norme in materia di iscrizione;
22. invita inoltre il consiglio superiore delle scuole europee a lavorare a un piano di mobilità ambizioso e regolarmente aggiornato per l'SSE a tutti i livelli, al fine di rendere il trasporto scolastico più efficiente, più economico, più accessibile e più verde;
Qualità dell'istruzione e qualità pedagogica
23. invita il consiglio superiore delle scuole europee a rafforzare gli standard educativi e pedagogici mediante:
a)
la creazione di una task force, dotata di competenze pedagogiche pertinenti, incaricata di avviare consultazioni aperte, trasparenti e regolari con le parti interessate e di riesaminare l'approccio di garanzia della qualità adottato nell'ambito della riforma delle scuole europee del 2009, garantendo che tale riesame sia completato entro la metà del 2024 e da allora aggiornato periodicamente nonché che tale approccio sia accompagnato da indicatori chiari e sia monitorato e valutato;
b)
l'introduzione di un regime di ispezione rafforzato e responsabile, che comprenda un'unità per la garanzia della qualità in seno all'ufficio del segretario generale delle scuole europee composta da ispettori permanenti e distaccati, ispezioni specifiche per materia e procedure di monitoraggio che includono le scuole europee accreditate;
c)
il rafforzamento del ruolo dell'unità di sviluppo pedagogico dell'ufficio del segretario generale delle scuole europee e del comitato didattico congiunto; nonché
d)
la garanzia della partecipazione dell'SSE a programmi e iniziative dell'UE quali le accademie degli insegnanti Erasmus+ e lo spazio europeo dell'istruzione;
24. invita il consiglio superiore e l'ufficio del segretario generale delle scuole europee a elaborare una strategia di sviluppo professionale continuo e un programma di introduzione alla professione per gli insegnanti e gli altri membri del personale didattico in tutto l'SSE entro la fine del 2024 e insiste sull'importanza di adottare un approccio ampio allo sviluppo professionale continuo, anche in termini di materie e metodi, al fine di ampliare le opportunità professionali e sviluppare l'efficacia collettiva e le strutture formali che aiutano gli insegnanti a progettare, attuare, valutare e scambiare buone pratiche e materiali pedagogici tra le classi e nel sistema complessivo;
25. invita gli Stati membri a sfruttare appieno il potenziale degli insegnanti esperti dell'SSE affinché diventino formatori e mentori nei sistemi nazionali; chiede al consiglio superiore delle scuole europee di definire incentivi e orientamenti a tale scopo e sottolinea il ruolo che l'SSE dovrebbe svolgere nell'istituzione di un modulo per insegnanti europei, da includere nella formazione iniziale degli insegnanti in tutta l'UE;
26. insiste affinché le scuole sfruttino le potenzialità dell'apprendimento personalizzato; invita il consiglio superiore delle scuole europee a rafforzare i quadri esistenti e ad attuare una politica di inclusione coerente, uniforme e sistematica in tutto l'SSE che permetta di fornire un'istruzione inclusiva di qualità, evitare l'esclusione dovuta a disabilità, assicurare soluzioni ragionevoli, adeguare il rapporto insegnanti/studenti, utilizzare programmi di studio flessibili, aumentare notevolmente il personale qualificato per il sostegno educativo e psicologico e fornire servizi di orientamento e tutoraggio; esorta a compiere progressi verso il riconoscimento dei risultati di apprendimento degli studenti con esigenze speciali, disabilità o differenze di apprendimento mediante una certificazione o un diploma di fine studi se tali studenti non conseguono il diploma di maturità europeo; incoraggia l'introduzione di un indice di inclusione nell'SSE;
27. chiede al consiglio superiore e all'Ufficio del segretario generale delle scuole europee di promuovere un ambiente di apprendimento sicuro in cui non sia consentita alcuna forma di violenza e di rafforzare la lotta contro il bullismo e il cyberbullismo nell'SSE sviluppando un approccio armonizzato a livello di tutta la scuola che comprenda azioni di sensibilizzazione, formazione, orientamenti per affrontare il bullismo offline e online, la promozione di un sistema di sostegno tra pari che coinvolga insegnanti e genitori attivi e debitamente formati nonché un sistema sanzionatorio chiaro e applicabile a tutti i livelli;
28. chiede al consiglio superiore e all'ufficio del segretario generale delle scuole europee di valutare l'inclusione dei moduli di istruzione e formazione professionale (IFP) nell'SSE, di stabilire partenariati con fornitori di IFP e di valutare la possibilità di istituire scuole europee di IFP accreditate in tutta l'Unione europea;
29. insiste sulla necessità di offrire un'esperienza educativa completa e di elevata qualità a tutti gli studenti, in particolare nella loro lingua materna, prestando attenzione agli studenti che non dispongono di una sezione linguistica nei cicli della scuola primaria e secondaria; chiede al consiglio d'ispezione di consultare gli alunni, gli insegnanti e i genitori sugli effetti della riduzione del numero di lezioni e materie o del raggruppamento di diversi livelli di classe quando il numero di studenti è inferiore alla soglia prevista;
30. invita il consiglio d'ispezione a riesaminare periodicamente l'insegnamento della seconda e della terza lingua sulla base dei più recenti orientamenti pedagogici relativi all'introduzione della lettura e della scrittura nella prima infanzia, ai metodi di insegnamento cooperativi e all'adeguatezza dell'apprendimento differenziato, al fine di garantire che gli studenti di tutte le età apprendano volentieri le lingue;
31. chiede una maggiore mobilità degli alunni e degli insegnanti all'interno dell'SSE e da e verso altri sistemi scolastici, nonché l'aggiornamento dei programmi di studio esistenti al fine di rafforzare ulteriormente la dimensione europea, ad esempio riesaminando i programmi di storia europea, in particolare per quanto riguarda il ruolo delle minoranze, insegnando l'educazione civica come materia autonoma, integrando le "ore europee" a tutti i livelli di istruzione, ponendo l'accento sull'importanza del patrimonio e dei valori europei, e sviluppando l'imprenditorialità e le competenze trasversali; insiste sulla necessità di mantenere l'attuale offerta di educazione religiosa ed etica;
32. invita il consiglio superiore a promuovere l'apprendimento ambientale e l'istruzione digitale nell'SSE, anche mediante l'attuazione del quadro europeo delle competenze in materia di sostenibilità e del quadro delle competenze digitali; insiste sull'importanza di migliorare l'insegnamento delle competenze verdi e digitali ed esorta l'SSE a partecipare a iniziative quali il certificato europeo delle competenze digitali, pur continuando a valorizzare i metodi di apprendimento tradizionali che utilizzano libri stampati e contrastando l'esclusione digitale;
33. suggerisce l'istituzione di una cerimonia annuale per condividere le migliori pratiche pedagogiche, mettere in comune le conoscenze tra scuole, insegnanti e alunni e mostrare le proprie attività e progetti al sistema più ampio, invitando i rappresentanti nazionali dell'istruzione al fine di sensibilizzare sull'SSE;
34. invita a istituire una comunità formale di ex studenti dell'SSE e ad attuare misure di sensibilizzazione al riguardo, nonché a raccogliere dati sui percorsi di studi degli alunni dopo il diploma, incaricando l'ufficio del segretario generale delle scuole europee di raccogliere informazioni anonimizzate;
Prospettive
35. chiede che i contributi finanziari dell'UE destinati all'SSE figurino come voce di bilancio separata nei futuri bilanci dell'UE, al fine di aumentare la trasparenza, garantire la pianificazione strategica e facilitare il controllo parlamentare nell'ambito della procedura di discarico, e chiede che l'SSE sia incluso nell'ulteriore sviluppo dello spazio europeo dell'istruzione e che i due divengano strettamente interconnessi;
36. esprime l'auspicio che l'SSE diventi un faro per un'istruzione multilingue e multiculturale di alta qualità in Europa e oltre, dimostrando che l'essere "uniti nella diversità" può anche essere una realtà nel campo dell'istruzione; chiede a tutti i portatori di interessi di adoperarsi quali co-creatori per conseguire tale obiettivo, anche attraverso una maggiore collaborazione con le scuole europee accreditate, la cui inclusione e il cui sviluppo sono fondamentali per l'intero sistema; chiede una nuova valutazione delle scuole europee accreditate che prenda in esame le modalità di estendere l'SSE a tutti gli Stati membri, istituendo procedure e requisiti più flessibili per l'accreditamento delle scuole e migliorando, nel contempo, la garanzia della qualità e l'ispezione;
37. esprime la volontà che il Parlamento europeo sia rappresentato in seno al consiglio superiore delle scuole europee e chiede che un organismo di esperti esterno indipendente valuti e proponga modelli di governance alternativi, anche attraverso un riesame della convenzione che definisce lo statuto delle scuole europee e la possibilità di sostituire lo status giuridico intergovernativo delle scuole con un modello europeo sovranazionale;
o o o
38. incarica la sua Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio e alla Commissione.
Studio – "Il sistema delle scuole europee: quadro della situazione, sfide e prospettive", Parlamento europeo, Direzione generale delle Politiche interne, Dipartimento tematico B – Politiche strutturali e di coesione, 9 giugno 2022.