Risoluzione del Parlamento europeo del 14 settembre 2023 sul caso di Gubad Ibadoghlu, detenuto in Azerbaigian (2023/2832(RSP))
Il Parlamento europeo,
– viste le sue precedenti risoluzioni sull'Azerbaigian,
– visti l'articolo 144, paragrafo 5, e l'articolo 132, paragrafo 4, del suo regolamento,
A. considerando che Gubad Ibadoghlu, noto economista politico e figura di spicco dell'opposizione, è stato brutalmente attaccato e arrestato arbitrariamente il 23 luglio 2023; che è tuttora detenuto sulla base di dubbie accuse; che ha contatti limitati con la sua famiglia e il suo avvocato e che sarebbe stato sottoposto a trattamenti disumani;
B. considerando che è noto per le critiche espresse nei confronti del governo dell'Azerbaigian, in particolare per quanto riguarda la corruzione, la gestione inefficiente delle finanze pubbliche e la mancanza di trasparenza di bilancio; che è il presidente del Movimento per la democrazia e la prosperità dell'Azerbaigian, al quale è stata sistematicamente negata la registrazione;
C. considerando che Gubad Ibadoghlu rischia di dover scontare fino a dodici anni di reclusione sulla base di accuse false;
D. considerando che soffrirebbe di gravi problemi di salute che richiedono cure mediche; che, il 5 settembre 2023, la Corte europea dei diritti dell'uomo ha adottato provvedimenti provvisori di carattere temporaneo che impongono al governo dell'Azerbaigian di adottare urgentemente misure volte a tutelare la sua salute; che le sue richieste di essere trasferito agli arresti domiciliari sono state respinte;
E. considerando che organizzazioni indipendenti credibili attualmente elencano fino a 200 prigionieri politici detenuti in Azerbaigian, tra cui giornalisti, attivisti per i diritti civili e politici dell'opposizione; che attivisti azeri per i diritti umani, come Mahammad Mirzali, sono vittime di minacce anche al di fuori dei confini nazionali;
1. chiede il rilascio immediato e incondizionato di Gubad Ibadoghlu; insiste affinché gli sia garantito accesso immediato a cure mediche e medicinali adeguati; sottolinea che le accuse a suo carico sono false, dovute al suo attivismo civico e motivate da ragioni politiche;
2. invita il vicepresidente della Commissione/alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, il Servizio europeo per l'azione esterna e gli Stati membri a condannare le gravi violazioni dei diritti umani e della democrazia in atto in Azerbaigian e a sollevare casi come quello di Gubad Ibadoghlu in tutte le riunioni bilaterali, come pure nel corso dei negoziati per un futuro accordo di partenariato, la cui firma dovrebbe essere subordinata al rilascio di tutti i prigionieri politici;
3. esorta le autorità azere a rilasciare tutti i prigionieri politici, i giornalisti indipendenti e i difensori dei diritti umani, a ritirare tutte le accuse di matrice politica nei loro confronti e a porre fine alla repressione extraterritoriale;
4. chiede che sia condotta un'indagine indipendente sulle denunce di maltrattamenti nei confronti di Gubad Ibadoghlu e sulle violazioni del suo diritto a un giusto processo; invita inoltre le autorità azere a revocare il divieto di lasciare il paese imposto ai suoi familiari;
5. invita la delegazione dell'UE a sostenere Gubad Ibadoghlu osservando il suo processo, recandosi a fargli visita in carcere e monitorando il suo stato di salute;
6. invita l'Azerbaigian a tutelare i diritti umani dei suoi cittadini e a garantire un ambiente libero e sicuro per l'esercizio pacifico del diritto alla libertà di espressione, di riunione e di associazione;
7. chiede che, nell'ambito del regime globale di sanzioni dell'UE in materia di diritti umani, siano imposte sanzioni nei confronti dei funzionari azeri che hanno commesso gravi violazioni dei diritti umani;
8. incarica la sua Presidente di trasmettere la presente risoluzione al vicepresidente della Commissione/alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, ai governi e ai parlamenti degli Stati membri, nonché al presidente, al governo e al parlamento dell'Azerbaigian.