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Procedura : 2024/2549(RSP)
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RC-B9-0097/2024

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CRE 08/02/2024 - 8.11
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Giovedì 8 febbraio 2024 - Strasburgo
Ulteriore repressione contro le forze democratiche in Venezuela: attacchi alla candidata alla presidenza Maria Corina Machado
P9_TA(2024)0080RC-B9-0097/2024

Risoluzione del Parlamento europeo dell'8 febbraio 2024 sull'ulteriore repressione contro le forze democratiche in Venezuela: attacchi alla candidata alla presidenza María Corina Machado (2024/2549(RSP))

Il Parlamento europeo,

–  viste le sue precedenti risoluzioni sul Venezuela,

–  visti la Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo e gli altri trattati e strumenti delle Nazioni Unite in materia di diritti umani,

–  visto il Patto internazionale relativo ai diritti civili e politici,

–  vista la dichiarazione resa il 29 gennaio 2024 dal portavoce dell'alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza,

–  vista la dichiarazione resa il 28 gennaio 2024 dal Segretariato generale dell'Organizzazione degli Stati americani sui recenti avvenimenti in Venezuela,

–  visto l'accordo parziale sulla promozione dei diritti politici e delle garanzie elettorali per tutti, firmato dal governo Maduro e dall'alleanza delle opposizioni venezuelane, la Piattaforma unitaria, nell'ottobre 2023 (accordo di Barbados),

–  vista la prima relazione della missione internazionale indipendente di accertamento dei fatti delle Nazioni Unite sulla Repubblica bolivariana del Venezuela, pubblicata il 16 settembre 2020,

–  vista la Costituzione venezuelana,

–  viste la relazione finale della missione di osservazione elettorale dell'UE in Venezuela, del 22 febbraio 2022, dal titolo "Elezioni regionali e comunali del 21 novembre 2021", e la dichiarazione del presidente della delegazione di osservazione elettorale del Parlamento europeo, on. Jordi Cañas, del 23 novembre 2021, sulle elezioni regionali e locali in Venezuela nel 2021,

–  visto l'articolo 132, paragrafi 2 e 4, del suo regolamento,

A.  considerando che le elezioni del 2024 in Venezuela potrebbero rappresentare un punto di svolta, dall'autocrazia corrotta a un ritorno alla democrazia, a condizione che tutti i punti dell'accordo di Barbados siano rispettati; che in Venezuela i diritti civili e politici continuano a essere violati, il che è all'origine dell'instabilità e della violenza che vi regnano da anni; che circa otto milioni di persone sono state costrette a lasciare il paese;

B.  considerando che si registrano restrizioni sistematiche all'informazione pubblica, alla libertà di opinione e di espressione nonché al diritto di riunione pacifica, in particolare per i dissidenti del regime, i sindacalisti, i difensori dei diritti umani e i membri più vulnerabili della società;

C.  considerando che il 17 ottobre 2023, in Venezuela, il regime di Maduro e l'alleanza delle opposizioni Piattaforma unitaria hanno firmato due accordi, noti come accordi di Barbados, nei quali rientravano questioni quali la promozione dei diritti politici e delle garanzie elettorali per tutti, nonché il rilascio dei prigionieri politici; che tale accordo riguardava tematiche importanti, come la partecipazione di osservatori internazionali al processo elettorale; che la firma dell'accordo doveva rappresentare un primo passo per garantire elezioni libere ed eque in Venezuela;

D.  considerando che il 22 ottobre 2023 María Corina Machado è stata scelta come la candidata presidenziale dell'opposizione democratica al regime, avendo ottenuto il 92,35 % dei voti alle primarie;

E.  considerando che da diversi mesi María Corina Machado e alcuni membri della sua squadra elettorale – tra cui Juan Freites, Luis Camacaro e Guillermo López, che sono stati detenuti illegalmente da allora risultano scomparsi – nonché organizzazioni della società civile, avvocati, organizzazioni non governative (ONG) e altri attori politici dell'opposizione democratica al regime sono il bersaglio di tentativi arbitrari e di matrice politica di interdizione dall'esercizio di cariche pubbliche; che tra questi vi è Henrique Capriles, che in passato si è candidato due volte alla presidenza e la cui interdizione è stata confermata sempre nella stessa dichiarazione del 26 gennaio 2024;

F.  considerando che il processo volto a reintegrare María Corina Machado mancava degli elementi di base, in quanto l'interessata non ha ricevuto copia delle presunte accuse mosse nei suoi confronti né ha avuto la possibilità di rispondere alle accuse; che la Corte suprema di giustizia controllata dal regime ha pubblicato sul suo sito web una sintesi della sua decisione, che è priva di base giuridica; che la Costituzione venezuelana sancisce che i diritti politici delle persone non possono essere limitati da decisioni amministrative e che simili decisioni non possono neppure escludere le persone dall'esercizio di cariche pubbliche; che la Corte suprema di giustizia controllata dal regime non poteva, dunque, pronunciare una sentenza costituzionalmente valida a tal riguardo;

G.  considerando che il 6 dicembre 2023 Roberto Abdul, un membro della commissione che ha pianificato le primarie dell'opposizione al regime, è stato arrestato per presunto tradimento; che nel contempo sono stati emessi mandati d'arresto nei confronti di Henry Alviarez, Claudia Macero e Pedro Urruchurtu, membri del partito Vente Venezuela, per presunti reati come tradimento, cospirazione e riciclaggio;

H.  considerando che tali decisioni arbitrarie sono incompatibili con l'impegno assunto dai rappresentanti di Nicolás Maduro a svolgere elezioni presidenziali competitive in Venezuela nel 2024 e sono contrarie alle raccomandazioni della missione di osservazione elettorale dell'UE; che la continua e arbitraria interdizione di candidati dell'opposizione da parte delle autorità amministrative limita fortemente il diritto dei venezuelani di scegliere i loro rappresentanti;

I.  considerando che, nella sua risoluzione del 13 luglio 2023 sulle interdizioni politiche in Venezuela(1), il Parlamento ha già condannato fermamente l'interdizione politica di candidati da parte del regime venezuelano; che tale risoluzione condannava in maniera specifica l'interdizione arbitraria e incostituzionale di María Corina Machado e di altri esponenti politici per 15 anni e deplorava il fatto che le raccomandazioni dell'ultima missione di osservazione elettorale dell'UE fossero state completamente ignorate;

J.  considerando che il regime di Maduro ha negato l'accesso al paese all'osservatore capo della missione di osservazione elettorale dell'UE in Venezuela per presentare la relazione finale sulle elezioni regionali e comunali svoltesi nel 2021, poiché la suddetta missione era stata espulsa dal paese;

K.  considerando che il 22 gennaio il regime, per mezzo del procuratore generale, ha emesso 14 mandati di arresto sulla base di accuse pretestuose di tradimento e omicidio politico nei confronti di diverse persone, tra cui l'attivista per i diritti umani Tamara Sujú, la giornalista Sebastiana Barráez, l'ex sindaco di Caracas Antonio Ledezma, il leader politico Leopoldo López, l'ex presidente ad interim del Venezuela Juan Guaidó e l'ex sindaco David Smolansky, i quali avevano semplicemente esercitato la libertà di esprimere la propria opposizione al regime;

L.  considerando che il parlamento venezuelano, che è controllato dal regime di Maduro, sta preparando una nuova legge sul finanziamento e le attività delle ONG al fine di limitare la capacità della società civile di organizzarsi e difendere i propri diritti;

M.  considerando che il 31 gennaio Maduro ha appoggiato l'invito dell'Assemblea nazionale controllata dal regime a elaborare, a partire dal 5 febbraio e dialogando con vari settori, una proposta di calendario elettorale per le elezioni presidenziali, previste per il secondo semestre del 2024 ma tuttora senza una data precisa;

N.  considerando che la tabella di marcia elettorale prevista dall'accordo di Barbados rimane un'opportunità per risolvere le crisi politiche, economiche e umanitarie che da lungo tempo colpiscono il Venezuela e per tenere elezioni competitive, libere e inclusive nel paese; che le persecuzioni nei confronti dei candidati dell'opposizione al regime violano gravemente i diritti politici e le garanzie elettorali sanciti dall'accordo di Barbados;

O.  considerando che il regime ha anche introdotto cambiamenti a livello del Consiglio elettorale nazionale, con lo scopo di ostacolare il processo elettorale e annullare qualsiasi prospettiva di ripristino della democrazia; che nel giugno 2023 tre dei principali rettori del Consiglio elettorale nazionale si sono dimessi, costringendo i restanti due a fare altrettanto; che l'Assemblea nazionale controllata dal regime ha nominato una commissione speciale composta da rappresentanti del regime, compresa la moglie di Nicolás Maduro, per l'elezione dei nuovi rettori tra le fila del regime;

1.  condanna fermamente i tentativi di interdire dall'esercizio di cariche pubbliche la candidata presidenziale dell'opposizione democratica al regime, María Corina Machado, e altre persone, come Henrique Capriles; ricorda che il processo volto a riabilitare María Corina Machado mancava degli elementi di base, in quanto l'interessata non ha ricevuto copia delle presunte accuse nei suoi confronti né ha avuto la possibilità di rispondervi;

2.  condanna fermamente gli attacchi, le presunte sparizioni forzate, gli arresti e i mandati d'arresto emessi nei confronti di membri della squadra elettorale di Maria Corina Machado e di altri rappresentanti dell'opposizione e della società civile, nonché di difensori dei diritti umani e giornalisti; condanna fermamente le ingerenze del regime di Maduro nel processo elettorale;

3.  chiede il rilascio immediato e incondizionato di tutti i leader politici e sociali arrestati arbitrariamente, fra cui tre membri del personale della campagna elettorale della candidata presidenziale dell'opposizione al regime María Corina Machado, ovvero Juan Freites, Luis Camacaro e Guillermo Lopez;

4.  ribadisce che le azioni di Nicolás Maduro e dei suoi rappresentanti, fra cui la persecuzione di membri dell'opposizione democratica al regime e i tentativi di impedire ad alcuni candidati di presentarsi alle elezioni presidenziali di quest'anno, costituiscono una chiara violazione degli accordi firmati a Barbados da rappresentanti di Nicolás Maduro e della Piattaforma unitaria in vista dell'organizzazione di elezioni presidenziali competitive in Venezuela nel 2024;

5.  sottolinea che la dichiarazione rilasciata dalla Corte suprema di giustizia, controllata dal regime, è incostituzionale e illegale, poiché scaturisce da accuse arbitrarie e di matrice politica, e che la procedura seguita non è conforme alla legge; ritiene, pertanto, che la decisione della Corte suprema di giustizia, designata dal regime, sia priva di fondamento giuridico e che María Corina Machado rimanga idonea a candidarsi alle elezioni;

6.  ritiene che simili azioni costituiscano un chiaro tentativo di persecuzione politica dittatoriale, che viola i diritti civili e politici del popolo venezuelano, e che tali azioni prevedibili, soprattutto alla luce dei precedenti del regime, riducano ancora una volta in frantumi qualsiasi prospettiva di elezioni libere ed eque;

7.  riconosce gli sforzi profusi dall'opposizione al regime per organizzare elezioni primarie come soluzione democratica per i venezuelani residenti nel paese e all'estero; esorta le autorità venezuelane a garantire le condizioni necessarie per assicurare elezioni eque, libere, inclusive e trasparenti;

8.  esorta il regime venezuelano a cessare immediatamente la persecuzione nei confronti della vincitrice delle primarie, e quindi candidata del tutto legittima delle forze di opposizione al regime, María Corina Machado, e di altri politici dell'opposizione, e a iniziare ad attuare l'accordo di Barbados, anche rispettando i principi della tabella di marcia elettorale e il paragrafo 1 dell'accordo, secondo il quale i partiti sono tenuti a "riconoscere e rispettare il diritto di ciascun attore politico di scegliere liberamente il proprio candidato alle elezioni presidenziali", il che significherebbe garantire che la leader dell'opposizione al regime, María Corina Machado, possa partecipare liberamente a elezioni presidenziali competitive e realmente democratiche nel 2024;

9.  ricorda le drammatiche condizioni sociali, economiche e umanitarie ormai diffuse da anni in Venezuela, che i venezuelani sopportano da troppo tempo; condanna con la massima fermezza le uccisioni, la repressione costante, la tortura sistematica e le violazioni dei diritti umani, civili e politici inflitte alla popolazione e ai difensori dei diritti umani venezuelani; sollecita il regime venezuelano a porre immediatamente fine alle persecuzioni, alle repressioni e alle violazioni dei diritti civili e politici dei suoi oppositori politici e del popolo venezuelano, a revocare i mandati d'arresto emessi nei confronti degli oppositori politici e a liberare i prigionieri politici;

10.  condanna l'uso improprio del quadro giuridico per limitare la difesa dei diritti umani e la libertà di associazione ed esprime particolare preoccupazione per il progetto di legge concernente il controllo, la regolarizzazione, le attività e il finanziamento delle organizzazioni non governative e affini;

11.  rileva l'importanza di consentire a tutti i venezuelani, sia in Venezuela che all'estero, di partecipare alle elezioni aggiornando il registro elettorale permanente e il registro elettorale all'estero, come previsto al paragrafo 3, punto 2, lettera e), dell'accordo di Barbados;

12.  condanna fermamente le ingerenze nella nomina dei membri del Consiglio elettorale nazionale e chiede una procedura di designazione indipendente per le nuove nomine in seno a tale organismo;

13.  dà il suo pieno sostegno alle indagini della Corte penale internazionale e della missione indipendente delle Nazioni Unite per l'accertamento dei fatti sui numerosi reati e atti di repressione del regime venezuelano e invita l'UE a sostenere le indagini, attualmente previste in virtù dello statuto di Roma, sui presunti crimini contro l'umanità, affinché i responsabili siano chiamati a rispondere delle loro azioni;

14.  ribadisce il suo fermo impegno a sostenere il dialogo tra le parti e a favore delle aspirazioni del popolo venezuelano a un futuro democratico; invita l'UE a collaborare con la comunità internazionale e con tutti i portatori di interessi democratici pacifici di tutto lo spettro politico in Venezuela, e a sfruttare tutti i meccanismi a sua disposizione per incoraggiare il ritorno ai principi dell'accordo di Barbados;

15.  esorta gli Stati membri a mantenere le sanzioni imposte al regime di Maduro; insiste sul fatto che le sanzioni dovrebbero essere inasprite fintanto che non vi sarà un impegno chiaro e permanente, in linea con l'accordo di Barbados, a rispettare le norme democratiche fondamentali, lo Stato di diritto e i diritti umani; chiede ulteriori sanzioni mirate, nel quadro del regime globale di sanzioni dell'UE in materia di diritti umani, nei confronti dei giudici della Corte suprema del Venezuela coinvolti nei tentativi di interdire María Corina Machado dai pubblici uffici, come pure nei confronti dei membri delle forze di sicurezza venezuelane coinvolti negli abusi sistematici perpetrati contro gli oppositori del governo;

16.  invita il Servizio europeo per l'azione esterna e la delegazione dell'UE in Venezuela, nonché gli Stati membri e la comunità internazionale, a continuare a monitorare la situazione nel paese e a svolgere un ruolo più assertivo e visibile;

17.  insiste sul fatto che l'UE non deve prendere in considerazione l'invio di missioni di osservazione elettorale in Venezuela finché non vi saranno garanzie chiare e credibili del rispetto integrale dell'accordo di Barbados e della tabella di marcia elettorale, finché non saranno stati reintegrati i politici dell'opposizione che sono stati interdetti dall'esercizio di cariche pubbliche, finché María Corina Machado non sarà stata autorizzata a partecipare alle elezioni e finché le raccomandazioni della missione di osservazione elettorale dell'UE del 2021 non saranno state attuate correttamente;

18.  sottolinea che le elezioni e i risultati elettorali non saranno riconosciuti in caso di mancato rispetto delle suddette condizioni;

19.  incarica la sua Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione e al vicepresidente della Commissione / alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, nonché ai partecipanti al vertice UE-Comunità degli Stati latinoamericani e caraibici, all'Assemblea parlamentare euro-latinoamericana, all'Organizzazione degli Stati americani, al Segretario generale delle Nazioni Unite e alle autorità venezuelane.

(1) Testi approvati, P9_TA(2023)0288.

Ultimo aggiornamento: 29 maggio 2024Note legali - Informativa sulla privacy