Risoluzione del Parlamento europeo del 28 febbraio 2024 sulle attività finanziarie della Banca europea degli investimenti – Relazione annuale 2023 (2023/2229(INI))
Il Parlamento europeo,
– visti gli articoli 2 e 3 del trattato sull'Unione europea,
– visti gli articoli 15, 126, 174, 175, 177, 208, 209, 271, 308 e 309 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE) e il protocollo n. 5 sullo statuto della Banca europea per gli investimenti (BEI),
– visti gli articoli da 41 a 43 del trattato che istituisce la Comunità europea dell'energia atomica,
– visto il comunicato stampa della BEI del 7 ottobre 2016 in cui si approva la ratifica dell'accordo di Parigi da parte dell'UE,
– visti la relazione di attività di valutazione delle operazioni della BEI per il 2022 e il programma di lavoro 2023-2025, pubblicato il 3 marzo 2023,
– viste le procedure relative al meccanismo di denuncia del Gruppo BEI, pubblicate il 13 novembre 2018,
– vista la pubblicazione della BEI dal titolo "EIB energy lending policy" (la politica dei prestiti della BEI nel settore dell'energia), pubblicata l'8 maggio 2023,
– viste la tabella di marcia della Banca per il clima del gruppo BEI 2021-2025, approvata dal consiglio di amministrazione della BEI l'11 novembre 2020, e la strategia climatica della BEI del 15 novembre 2020,
– visto il piano operativo 2023-2025 del Gruppo BEI, pubblicato il 2 febbraio 2023,
– vista la relazione della BEI sugli investimenti 2022/2023 dal titolo "Resilienza e rinnovamento in Europa", pubblicata il 28 febbraio 2023,
– vista la relazione di attività del Gruppo BEI 2022 dal titolo "Secure Europe" (Europa sicura), pubblicata il 2 febbraio 2023,
– vista la panoramica della BEI sull'azione per il clima e la sostenibilità ambientale 2023, pubblicata il 2 febbraio 2023,
– visto il Quadro della BEI per il clima, pubblicato il 14 novembre 2022,
– vista la relazione 2022 del Gruppo BEI sul governo societario, pubblicata l'8 settembre 2023,
– vista la pubblicazione della BEI del 29 novembre 2023 dal titolo "EIB Global Strategic Roadmap: EU Finance for a Sustainable Future" (tabella di marcia strategica di EIB Global: finanziamenti dell'UE per un futuro sostenibile),
– visto l'approccio di EIB Global a una transizione giusta e a una resilienza giusta, pubblicato il 27 novembre 2023,
– vista la relazione sull'informativa in materia di gestione dei rischi del Gruppo BEI per il 2022, pubblicata il 9 agosto 2023,
– vista l'indagine della BEI sul clima 2022-2023,
– visto il quadro di sostenibilità ambientale e sociale del Gruppo BEI dal titolo "The EIB Group Environmental and Social Policy" (la politica ambientale e sociale del Gruppo BEI), adottato il 2 febbraio 2022,
– vista la pubblicazione della BEI del 10 febbraio 2023 dal titolo "EIB Global – partnership, people, impact" (BEI Global – partenariato, persone, impatto),
– visto l'approccio della BEI ai diritti umani, pubblicato il 6 febbraio 2023,
– vista la relazione della BEI del 29 giugno 2023 dal titolo "EIB Group activities in EU cohesion regions 2022" (le attività del gruppo BEI nelle regioni di coesione dell'UE nel 2022),
– vista la strategia del Gruppo BEI per la parità di genere e l'emancipazione economica delle donne nonché il suo piano d'azione sulla parità di genere,
– visto il codice di condotta per il personale del Gruppo BEI, pubblicato il 3 febbraio 2023,
– visto il codice di condotta per il Comitato di verifica del Gruppo BEI, pubblicato il 30 novembre 2021,
– visto il codice di condotta per il comitato direttivo del Gruppo BEI, pubblicato il 14 ottobre 2021,
– vista la pubblicazione della BEI del 27 novembre 2023 dal titolo "EIB Group PATH Framework – Version 1.2 November 2023 – Supporting counterparties on their pathways to align with the Paris Agreement" (il quadro PATH del Gruppo BEI – Versione 1.2 novembre 2023 – Sostenere le controparti nei loro percorsi di allineamento all'accordo di Parigi",
– visto il pacchetto di solidarietà della BEI per l'Ucraina, approvato dal consiglio della BEI il 4 marzo 2022,
– vista la comunicazione della Commissione del 20 maggio 2020 dal titolo "Strategia dell'UE sulla biodiversità per il 2030 – Riportare la natura nella nostra vita" (COM(2020)0380),
– vista la comunicazione della Commissione, del 20 maggio 2020, dal titolo "Una strategia 'Dal produttore al consumatore' per un sistema alimentare equo, sano e rispettoso dell'ambiente" (COM(2020)0381),
– vista la comunicazione della Commissione, del 12 maggio 2021, dal titolo "Un percorso verso un pianeta più sano per tutti Piano d'azione dell'UE: 'Verso l'inquinamento zero per l'aria, l'acqua e il suolo" (COM(2021)0400).
– vista la comunicazione della Commissione, del 1° febbraio 2023, dal titolo "Un piano industriale del Green Deal per l'era a zero emissioni nette" (COM(2023)0062),
– visto il regolamento (UE) 2021/1056 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 giugno 2021, che istituisce il Fondo per una transizione giusta(1),
– visto il regolamento (UE) 2021/1229 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 14 luglio 2021, relativo allo strumento di prestito per il settore pubblico nell'ambito del meccanismo per una transizione giusta(2),
– visti gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite,
– visto l'accordo tripartito tra la Commissione, la Corte dei conti europea e la Banca europea per gli investimenti, entrato in vigore nel novembre 2021,
– viste la lettera del Mediatore europeo al presidente della BEI in data 22 luglio 2016 sulle questioni riguardanti i conflitti di interessi e la risposta del presidente della BEI del 31 gennaio 2017,
– viste le raccomandazioni del Mediatore europeo formulate il 20 novembre 2023 nel caso 2252/2022/OAM,
– viste le raccomandazioni del Mediatore europeo formulate il 21 aprile 2022 nel caso 1251/2020/PB,
– viste le raccomandazioni del Mediatore europeo formulate il 27 luglio 2022 nel caso 1016/2021/KR,
– visto l'articolo 54 del suo regolamento,
– vista la relazione della commissione per i bilanci (A9-0031/2024),
A. considerando che il Gruppo BEI è composto dalla Banca europea per gli investimenti (BEI) e dal Fondo europeo per gli investimenti (FEI) ed è la più grande istituzione finanziaria multilaterale al mondo e uno dei maggiori fornitori di finanziamenti per il clima, che opera sui mercati internazionali dei capitali offrendo condizioni competitive ai clienti e condizioni favorevoli a sostegno delle politiche e dei progetti dell'UE sia all'interno che all'esterno dell'Unione;
B. considerando che, a norma dell'articolo 309 TFUE, la BEI ha il compito di contribuire al conseguimento degli obiettivi dell'UE;
C. considerando che l'UE, per conseguire i suoi traguardi climatici, ha bisogno di investimenti per 1 000 miliardi di EUR all'anno; che la BEI può contribuire a colmare le carenze, attraendo capitali privati;
D. considerando che nel periodo 2021-2027 la garanzia di 26,2 miliardi di EUR di InvestEU, con la dotazione del Quadro finanziario pluriennale e di NextGenerationEU, dovrebbe mobilitare oltre 372 miliardi di EUR in ulteriori investimenti privati e pubblici in Europa, principalmente per infrastrutture sostenibili, ricerca, innovazione e digitalizzazione, piccole e medie imprese, nonché investimenti sociali e competenze;
Panoramica delle politiche e delle operazioni
1. ribadisce l'importante ruolo svolto dalla BEI in quanto banca pubblica dell'UE e unica istituzione finanziaria internazionale interamente di proprietà degli Stati membri, pienamente guidata dalle politiche dell'UE e soggetta alle sue norme giuridiche, con l'obiettivo di sostenere la ripresa sociale ed economica e di orientare gli investimenti necessari per conseguire gli obiettivi dell'Unione;
2. apprezza il fatto che la BEI sia sempre pronta ad adeguarsi e a reinventarsi in linea con l'evolversi delle esigenze dettate dalle politiche dell'UE, pur rispettando i propri obiettivi a lungo termine;
3. rinnova la richiesta di un aumento di capitale per consentire alla BEI di prestare un sostegno finanziario rimborsabile a più lungo termine e strumenti innovativi; rileva che ciò si rende necessario per una crescita equa, inclusiva e sostenibile a sostegno di investimenti chiave nell'economia reale che altrimenti non sarebbero effettuati e che sono potenzialmente in grado di massimizzare gli incrementi di innovazione in ambiti strategici chiave dell'UE, quali la digitalizzazione e la transizione verde; rimarca che tali investimenti dovrebbero contribuire ad attenuare i vincoli alla competitività, quali i prezzi elevati dell'energia, la carenza di competenze e investimenti insufficienti nell'innovazione e nelle nuove tecnologie, nonché contribuire all'attuazione del pilastro europeo dei diritti sociali e degli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite; si attende che la BEI garantisca che i suoi finanziamenti contribuiscano a ovviare ai fallimenti del mercato, evitino effetti di spiazzamento e abbiano incidenze misurabili, senza compromettere l'attrattiva complessiva della sua offerta finanziaria;
4. insiste sulla necessità che la BEI mantenga il proprio rating di credito AAA e conservi la piena fiducia dei mercati dei capitali nelle sue attività;
5. rileva che i finanziamenti della BEI svolgono un ruolo sempre più importante nel contesto delle pesanti conseguenze sociali ed economiche derivanti dalla crisi della COVID-19 e, a seguire, dall'invasione dell'Ucraina, in particolare l'inflazione, gli elevati tassi di interesse e le finanze pubbliche sotto pressione; prende atto inoltre del maggiore ruolo svolto dai finanziamenti della BEI nel contesto di prospettive economiche difficili e di un'accresciuta concorrenza globale, le quali incidono anche sui progetti in corso;
6. ritiene che la BEI possa fare di più per migliorare gli equilibri settoriali e adattarsi alla diversità regionale dell'UE, in modo da accrescere l'attrattiva dei suoi fondi; invita la BEI a far fronte alle carenze sistemiche che impediscono ad alcune regioni o Stati membri di approfittare pienamente delle sue attività finanziarie, pur rispettando la natura delle operazioni di finanziamento della BEI che è basata sulla domanda; invita la Commissione a valutare se la distribuzione geografica dei finanziamenti nell'ambito di InvestEU sia equilibrata, soprattutto per quanto riguarda gli Stati membri più piccoli;
7. invita la BEI a sostenere progetti che contribuiscono all'attuazione del pilastro europeo dei diritti sociali e degli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite e che rafforzino l'inclusione sociale e la riduzione delle disuguaglianze in linea con le norme ambientali e sociali; invita la BEI a rafforzare il proprio ruolo nel valutare e nell'affrontare la questione delle carenze di investimenti nelle infrastrutture sociali e nei sistemi di welfare, ad esempio l'edilizia popolare economicamente accessibile ed efficiente dal punto di vista energetico, la sanità pubblica, i servizi di pubblica utilità, i trasporti pubblici, i trasporti sostenibili, la cultura e l'istruzione, garantendo nel contempo l'addizionalità e la complementarità con altri fondi pubblici e con i prestatori commerciali; invita la BEI ad accrescere la ponderazione dei benefici sociali nella valutazione dei progetti, al fine di fornire soluzioni accessibili a lungo termine, nel contesto di una crisi del costo della vita e delle sfide per le famiglie nell'Unione europea imputabili alle prospettive economiche generali; chiede alla BEI di assumere maggiori rischi per i progetti che forniscono servizi essenziali con vantaggi chiari e misurabili a lungo termine; invita la BEI a dare precedenza finanziaria ai progetti che riguardano soggetti vulnerabili o emarginati, in particolare i giovani, e ai progetti di iniziativa civica, ove possibile;
La banca dell'UE per il clima: interventi climatici e obiettivi di sostenibilità ambientale
8. prende atto delle risultanze della relazione della BEI sugli investimenti 2022/2023 dal titolo "Resilienza e rinnovamento in Europa", che analizza gli investimenti negli interventi climatici nell'intera UE e le carenze di investimento in vari settori; prende atto altresì del piano operativo 2023-2025 del Gruppo BEI, che conferma l'allineamento della BEI alle priorità politiche dell'UE e al suo impegno dar prova di maggiore ambizione sulla transizione digitale e verde; invita la Commissione a elaborare una metodologia di valutazione della carenza di finanziamenti verdi nell'UE e a esaminare il potenziale ruolo della BEI nell'ovviare a una tale carenza;
9. ricorda che la BEI è il maggiore emittente multivaluta mondiale di obbligazioni verdi; sottolinea che l'aumento della percentuale di obbligazioni denominate in euro rafforzerebbe ulteriormente il ruolo internazionale dell'euro;
10. ricorda la necessità che la transizione verde sia inclusiva ed equa e gli investimenti verdi siano sostenibili e si attende pertanto che la BEI sfrutti i suoi prestiti, strumenti finanziari, assistenza tecnica e servizi di consulenza per aiutare i cittadini e le imprese confrontati a sfide socioeconomiche imputabili ai loro sforzi tesi a conseguire la neutralità climatica entro e non oltre il 2050; invita la BEI a sostenere i progetti che permettono un accesso abbordabile all'energia da fonti rinnovabili, agli alloggi e ai servizi pubblici, alle iniziative di tipo partecipativo e ai piccoli progetti incentrati prioritariamente sulla lotta alla povertà energetica;
11. si compiace del fatto che la BEI abbia già raggiunto l'obiettivo prefissatosi di destinare almeno la metà delle sue risorse agli interventi per il clima e alla sostenibilità ambientale e che sia sulla buona strada per raggiungere l'obiettivo di sostenere investimenti verdi per 1 000 miliardi di euro entro il 2030; si attende che la revisione della tabella di marcia della Banca per il clima nel 2024 garantisca il pieno allineamento della BEI alla strategia degli 1,5°C e all'obiettivo della neutralità climatica entro e non oltre il 2050, garantendo nel contempo una transizione giusta per tutti; ritiene che il parametro di riferimento debba essere costituito dalle più ambiziose prassi bancarie pubbliche; rinnova l'invito a includervi una solida valutazione delle alternative a minore intensità di carbonio e delle emissioni "dell'ambito 3" per ciascun progetto;
12. plaude all'allineamento delle controparti all'accordo di Parigi (PATH) e si attende la sua piena attuazione per quanto riguarda sia la massimizzazione della riduzione delle emissioni sia il rafforzamento della resilienza ai cambiamenti climatici; prende atto della risposta della BEI alla situazione di emergenza energetica nell'UE adeguando il PATH; si attende che le esenzioni concesse nell'ambito del PATH a sostegno di REPowerEU siano eccezionali, temporanee e pienamente giustificate per poter accelerare la transizione verde e porre fine alla dipendenza dell'Europa dalle importazioni di combustibili fossili, anche dalla Russia; accoglie con favore in tale contesto l'accresciuto sostegno della BEI al piano REPowerEU, che raggiunge i 45 miliardi di EUR in prestiti e partecipazioni azionarie per i progetti nell'ambito dell'energia da fonti rinnovabili, dell'efficienza energetica, delle reti e dello stoccaggio, delle infrastrutture di ricarica dei veicoli elettrici e delle tecnologie pionieristiche negli anni a venire;
13. ricorda che tutti i clienti istituzionali dei finanziamenti della BEI sono obbligati per contratto a creare e pubblicare una strategia credibile per l'allineamento all'accordo di Parigi ("piano di decarbonizzazione") che includerà gli obiettivi di riduzione delle emissioni quantitativi, continui e a medio termine nonché le opzioni a più lungo termine per conseguire la neutralità climatica entro e non oltre il 2050; si attende che la BEI valuti sistematicamente la credibilità di tali piani, applicando criteri di decarbonizzazione compatibili con l'obiettivo di 1,5°C prima di firmare qualsiasi nuovo impegno finanziario; rinnova l'invito alla BEI affinché cooperi soltanto con intermediari finanziari che dispongono di un piano di decarbonizzazione credibile, che comprenda obiettivi a breve termine compatibili con l'obiettivo di 1,5 °C da conseguire il prima possibile e al massimo entro il 2025; sottolinea che questi nuovi requisiti non devono andare a scapito dell'accesso ai finanziamenti per le PMI;
14. sottolinea il ruolo fondamentale svolto dalla BEI nel garantire una transizione giusta; invita la BEI ad abbassare l'entità minima dei prestiti per i singoli progetti o programmi di prestito che contribuiscono alla giusta transizione; incoraggia la BEI a intensificare la cooperazione con le istituzioni finanziarie nazionali e regionali per realizzare finanziamenti mirati; invita la BEI a contribuire al conseguimento degli obiettivi dell'UE in materia di parità tra donne e uomini in tale contesto; accoglie con favore il coinvolgimento della BEI nel meccanismo dell'UE per una transizione giusta, al fine di affrontare l'impatto socioeconomico della transizione verso un'economia a zero emissioni e di creare nuove opportunità di sviluppo sostenibile nelle regioni ammissibili;
15. invita la BEI ad adeguare le sue attività di riduzione dei rischi al fine di orientare i finanziamenti privati verso progetti che presentano un elevato livello di addizionalità e contribuiscono a una transizione giusta, senza compromettere la sostenibilità commerciale del suo portafoglio; invita la BEI a fare tesoro dell'attuazione di prodotti come i fondi per il clima e le infrastrutture, tra cui l'importanza della partecipazione azionaria tramite intermediari e la necessità di migliorare il rapporto rischio-rendimento degli investimenti nei progetti di infrastrutture verdi su scala più piccola;
16. accoglie con favore la crescita degli investimenti nell'idrogeno; insiste sul fatto che il ruolo dell'idrogeno è quello di contribuire alla transizione verso la neutralità climatica, riducendo le emissioni dei settori industriali difficili da abbattere; si attende che sia garantita l'addizionalità in modo da evitare di sviare le risorse dall'elettricità rinnovabile esistente, come previsto dal relativo atto delegato(3); esprime preoccupazione per le potenziali incidenze dei progetti relativi all'idrogeno sull'approvvigionamento idrico in talune regioni nonché sulla biodiversità; invita la BEI a potenziare la propria consulenza all'ecosistema e al mercato dell'idrogeno dell'UE;
17. sottolinea che la politica ambientale e sociale della BEI rafforza l'impegno a promuovere e attuare gli obiettivi della Convenzione sulla diversità biologica e del quadro globale per la biodiversità post-2020, in particolare il requisito che i progetti finanziati non arrechino danni sostanziali alla biodiversità e agli ecosistemi; si compiace del passaggio da "nessuna perdita netta" a "nessuna perdita" di biodiversità; si adopera per la piena applicazione della politica ambientale e sociale della BEI, in particolare per quanto riguarda i progetti in materia di energie da fonti rinnovabili; esorta la BEI ad allineare pienamente la sua politica ambientale e sociale al quadro globale per la biodiversità post-2020;
18. accoglie con favore i primi principi comuni per finanziamenti positivi per la natura pubblicati dalla BEI congiuntamente ad altre banche multilaterali di sviluppo in occasione della COP28; si attende che la BEI continui a impegnarsi più attivamente per gli investimenti positivi per la natura e benefici per la biodiversità e in settori che presentano i maggiori vantaggi collaterali in termini di biodiversità, quali la gestione delle acque, i servizi igienico-sanitari, la silvicoltura e gli oceani, con il massimo livello di integrità e garanzie, in particolare per quanto riguarda i diritti delle comunità locali, e integrando gli insegnamenti tratti dallo strumento di finanziamento del capitale naturale; si attende che la BEI incrementi i finanziamenti per le soluzioni che riducono l'inquinamento da plastica;
19. si attende un maggiore impegno a integrare la natura nelle analisi e nelle operazioni di valutazione del rischio finanziario della perdita di biodiversità a livello di controparte; si attende inoltre che elementi positivi per la natura siano sistematicamente integrati nei progetti infrastrutturali su larga scala, in particolare per gli investimenti urbani; mette in guardia contro i progetti che, pur contribuendo agli obiettivi climatici, portano alla distruzione della biodiversità;
20. prende atto dei negoziati in corso per i "debt-for-nature swaps" (ossia misure di remissione del debito in cambio di interventi di salvaguardia ambientale); esprime preoccupazione per l'adeguatezza di tali swap, dal punto di vista dello sviluppo e della conservazione, e per i loro elevati costi di transazione, soprattutto dal momento che la validità di tali preoccupazioni è stata dimostrata da esempi precedenti; insiste sulla necessità di un elevato grado di trasparenza e titolarità nazionale;
21. si attende che la BEI continui ad applicare norme rigorose in materia di benessere degli animali come pure la pertinente legislazione applicabile, anche per le attività di allevamento e i mangimi nella piscicoltura, sulla base delle più elevate norme stabilite dall'UE e dalle istituzioni finanziarie multilaterali;
22. sottolinea che la sicurezza dell'approvvigionamento delle materie prime critiche è fondamentale per la transizione verde e digitale, per il settore della difesa e per la base industriale dell'UE in generale; ricorda il ruolo svolto dalla BEI nell'alleanza europea per le materie prime e l'obiettivo dell'Unione di conseguire un maggiore livello di autonomia per quanto riguarda l'approvvigionamento delle materie prime critiche; pone l'accento sull'importanza di un approccio alle materie prime critiche improntato all'economia circolare, basato sul riciclaggio e sul riutilizzo, al fine di ridurre la dipendenza dell'UE dai paesi terzi e rafforzare la sua autonomia strategica; invita pertanto la BEI a investire maggiormente nel settore delle materie prime critiche per rafforzare la resilienza delle materie prime, prestando particolare attenzione al riciclaggio delle materie prime secondarie, e a promuovere soluzioni di economia circolare per contribuire a diversificare l'approvvigionamento;
Sostegno all'innovazione, alle piccole e medie imprese, all'industria e alla digitalizzazione
23. ricorda che le PMI sono la spina dorsale dell'economia europea; rammenta che i 23 milioni di PMI dell'UE rappresentano il 99 % di tutte le imprese, garantiscono circa tre quarti di tutti i posti di lavoro e generano oltre il 50 % del valore aggiunto totale prodotto dalle imprese dell'UE; sottolinea che il sostegno alle PMI è un obiettivo chiave per il Gruppo BEI; evidenzia che la crisi energetica e le conseguenze della guerra della Russia in Ucraina, come pure l'aumento dei prezzi delle materie prime e l'incremento dei tassi di interesse, creano ulteriori sfide per le PMI;
24. ricorda che nel 2022 il Gruppo BEI ha erogato finanziamenti per un totale di 16,35 miliardi di EUR di investimenti a favore delle PMI e delle imprese a media capitalizzazione; osserva che, secondo la valutazione del Gruppo BEI, tra il 2010 e il 2020 le sottoscrizioni nette annue nell'ambito delle operazioni del gruppo BEI a sostegno del debito delle PMI hanno quasi toccato i 20 miliardi di EUR; invita il Gruppo BEI a riflettere su come agevolare ulteriormente il proprio sostegno alle PMI, soprattutto per i progetti di finanziamento di minore entità;
25. pone l'accento sul ruolo del FEI nel migliorare l'accesso ai finanziamenti per le piccole imprese, le imprese a media capitalizzazione e le start-up dell'UE, sostenendo in tal modo l'imprenditorialità, la crescita, l'innovazione, la ricerca e lo sviluppo, nonché l'occupazione nell'Unione; sottolinea che un approvvigionamento energetico stabile a prezzi competitivi è uno dei fondamenti di una politica industriale di successo, e in particolare di PMI di successo; invita il Gruppo BEI a fornire ulteriore capitale di crescita per consentire alle PMI di ampliare le loro operazioni; esorta il Gruppo BEI a incrementare il sostegno all'espansione delle start-up europee, anche assumendo maggiori rischi nell'erogazione di capitale di rischio, onde garantire che le start-up europee possano espandersi all'interno dell'UE piuttosto che al di fuori di essa;
26. sottolinea la necessità che il FEI si concentri particolarmente sui progetti volti a creare e mantenere posti di lavoro di qualità, inclusi quelli che mirano ad affrontare il crescente problema della disoccupazione giovanile, tra cui il cosiddetto modello duale di apprendistato, che si è dimostrato efficace e valido in alcuni Stati membri, al fine di creare posti di lavoro sicuri e di alta qualità;
27. riconosce che spesso le PMI devono far fronte a risorse amministrative limitate e a costi di finanziamento più elevati rispetto alle grandi imprese a causa di condizioni di prestito bancario meno favorevoli, e ritiene indispensabile offrire loro strumenti di finanziamento semplici e facilmente accessibili; incoraggia pertanto vivamente il Gruppo BEI a concepire i suoi programmi in modo da semplificare le procedure amministrative, fornendo nel contempo l'assistenza tecnica necessaria e finanziamenti adeguati per i servizi di consulenza, così da migliorare l'accessibilità per le PMI;
28. ribadisce l'invito al Gruppo BEI a integrare i suoi sforzi per creare soluzioni basate sui dati, prestando particolare attenzione alla competitività delle PMI, e a concentrare i propri investimenti in tale ambito sull'obiettivo di colmare i divari digitali sia all'interno dell'UE che tra l'UE e altre regioni del mondo tecnologicamente più avanzate; invita il Gruppo BEI a incrementare gli investimenti nella digitalizzazione, nello sviluppo di tecnologie all'avanguardia, come l'IA, nonché nel miglioramento delle competenze e nella riqualificazione dei lavoratori, che sono essenziali per una solida base industriale;
Ucraina
29. plaude all'iniziativa "UE per l'Ucraina", lanciata dalla BEI nel marzo 2023 per finanziare la ricostruzione e la ripresa in Ucraina e concepita in quanto regime temporaneo che consentirà alla BEI di proseguire il suo impegno nel paese in attesa del previsto sostegno a medio termine dell'UE; rammenta in tale contesto l'importanza del bilancio dell'UE in quanto garante delle attività della BEI riguardanti l'erogazione di prestiti al di fuori dell'Unione al fine di sostenere l'attuazione dei programmi dell'UE; chiede un aumento delle garanzie concesse alla BEI nell'ambito del bilancio dell'UE al fine di consentirle di continuare a condurre operazioni vitali nel settore pubblico e privato in Ucraina e di espandere le proprie attività nel Sud del mondo; si compiace del fatto che tutte le azioni della BEI in Ucraina siano improntate alle priorità per la ricostruzione e la ripresa sociale, economica e ambientale, in linea con il principio "ricostruire meglio", e saranno pienamente allineate con il futuro piano per l'Ucraina; plaude alla componente di assistenza tecnica volta a garantire una preparazione e un'attuazione ottimali dei progetti, nonché misure di sviluppo delle capacità; si attende che l'imminente terza valutazione rapida dei danni e delle esigenze, condotta dalla Banca mondiale in coordinamento con la Commissione, la BEI e il governo ucraino, individuerà un aumento significativo delle esigenze; si compiace degli sforzi della BEI volti a prevenire, scoraggiare e investigare le frodi e la corruzione in relazione ai suoi progetti in Ucraina;
30. sottolinea che la guerra di aggressione della Russia ha avuto ripercussioni anche su alcune regioni dell'UE e ha avuto conseguenze economiche significative, soprattutto nei paesi alle frontiere orientali dell'UE e nei paesi del vicinato, oltre ad aver causato una grave crisi umanitaria; evidenzia che i cambiamenti nelle catene di approvvigionamento e nelle relazioni commerciali ed economiche dovuti alla guerra dovrebbero essere presi in considerazione nella futura pianificazione degli investimenti; chiede che la BEI tenga conto della situazione geopolitica e degli investimenti necessari nei paesi in prima linea, tra l'altro in termini di infrastrutture e gestione delle frontiere;
31. ricorda che la guerra di aggressione della Russia nei confronti dell'Ucraina rappresenta un punto di rottura, in quanto ha modificato radicalmente il contesto di sicurezza europeo e richiede un aumento della prontezza di difesa e, pertanto, investimenti sufficienti; sottolinea la necessità di utilizzare nel modo più efficace tutti gli strumenti a disposizione della BEI; invita la BEI a rafforzare il sostegno all'iniziativa strategica per la sicurezza europea e all'industria europea della difesa, comprese le PMI, in particolare per contribuire a un sostegno costante per l'Ucraina; invita la BEI a modificare il suo elenco riguardante l'ammissibilità ai finanziamenti affinché le munizioni e le attrezzature militari che vanno al di là dell'applicazione a duplice uso non siano più escluse dai finanziamenti della BEI;
EIB Global
32. si attende che le attività di EIB Global continuino a essere allineate agli interessi strategici e agli obiettivi di politica estera dell'UE; accoglie con favore il coinvolgimento della BEI nell'iniziativa Global Gateway, che sosterrà principalmente gli investimenti nelle infrastrutture e nelle PMI, contribuendo così al conseguimento dell'obiettivo dell'UE di rafforzare la propria autonomia strategica; si attende che EIB Global garantisca che gli investimenti siano chiaramente aggiuntivi, creino impatti positivi a lungo termine e avvantaggino le comunità beneficiarie, preservando il patrimonio naturale e culturale, rafforzando la resilienza ai cambiamenti climatici, creando posti di lavoro locali, innalzando il tenore di vita e riducendo la povertà; ritiene che i portatori di interessi dei paesi beneficiari, come le autorità pubbliche, la società civile e le parti sociali, debbano essere coinvolti nelle decisioni e nell'attuazione dei progetti dell'iniziativa Global Gateway; ricorda inoltre che il successo di EIB Global richiede un livello adeguato di personale sul campo, compresi i lavoratori locali;
33. osserva che, dall'istituzione del nuovo ramo di attività dedicato allo sviluppo, EIB Global ha fatto un uso record della finestra di investimento dedicata prevista dallo strumento di vicinato, cooperazione allo sviluppo e cooperazione internazionale – Europa globale, fornendo oltre 10 miliardi di EUR nel 2022, in particolare a sostegno dell'Ucraina e di Global Gateway; prende atto della tabella di marcia strategica di EIB Global e dell'aspettativa che essa agevolerà almeno un terzo dei 300 miliardi di EUR di investimenti previsti entro la fine del 2027; accoglie con favore l'obiettivo per il 2025 di destinare oltre il 50 % dei prestiti annuali a investimenti per l'azione per il clima e la sostenibilità ambientale; si attende che i finanziamenti contribuiscano a una transizione inclusiva e giusta a livello globale; si attende inoltre che EIB Global contribuisca in modo significativo all'obiettivo dell'UE di destinare l'85 % di tutte le nuove azioni esterne al sostegno della parità di genere entro il 2025; accoglie con favore i progressi compiuti verso la creazione del fondo Global Gateway nell'ambito della garanzia del Fondo europeo per lo sviluppo sostenibile Plus, che dovrebbe finanziare investimenti del settore privato ad alto impatto e fornire finanziamenti azionari e di debito per progetti ad alto impatto nei settori delle infrastrutture, dell'energia pulita e dello sviluppo umano in tutto il mondo; esprime preoccupazione per la mancanza di consultazioni inclusive e significative con i portatori di interessi su cui incidono le sue operazioni; chiede un maggiore sostegno per i progetti con scarsa bancabilità e rendimenti pubblici elevati e invita ad abbassare l'ammontare minimo dei prestiti per i singoli progetti, in particolare nei paesi meno sviluppati;
34. rinnova l'invito a EIB Global a limitare le operazioni di finanziamento misto ai settori in cui possono apportare un valore aggiunto all'economia locale, evitando nel contempo di escludere il capitale privato, e a garantire che i finanziamenti misti non siano utilizzati per servizi pubblici essenziali, in particolare sanità, istruzione e protezione sociale; ricorda che gli obiettivi della politica di sviluppo dell'UE, e in particolare l'obiettivo di migliorare l'accesso universale e a prezzi accessibili all'assistenza sanitaria, dovrebbero guidare gli investimenti della BEI nel settore, al fine di garantire migliori risultati sanitari per tutti, in particolare per le donne;
35. esprime preoccupazione per il rapido aumento dei livelli di debito e per gli oneri finanziari più elevati nelle economie emergenti e in via di sviluppo, e rileva che secondo le stime il 60 % dei paesi a basso reddito si trovano già in una situazione di sovraindebitamento o sono ad alto rischio di sovraindebitamento(4); sottolinea l'importante ruolo della BEI e di altre istituzioni multilaterali nel fornire finanziamenti a condizioni agevolate per alleviare gli oneri del debito insostenibili;
36. è del parere che EIB Global debba rendere conto del rispetto dei principi stabiliti nella dichiarazione di Parigi sull'efficacia degli aiuti e nel programma d'azione di Accra (titolarità, allineamento, armonizzazione, gestione orientata ai risultati e responsabilità reciproca); è particolarmente preoccupato, in tale contesto, per un conflitto di interessi tra le agenzie di credito all'esportazione e il finanziamento allo sviluppo di EIB Global e per l'impatto sull'addizionalità dello sviluppo degli investimenti interessati di EIB Global;
37. prende atto della nota informativa della BEI che riassume il suo approccio in materia di diritti umani; ricorda alla BEI l'importanza di integrare i diritti umani nelle sue procedure di dovuta diligenza, di condurre valutazioni d'impatto sui diritti umani, di consolidare il suo impegno generale in materia di diritti umani e di operare nel pieno rispetto dell'articolo 2 TFUE; rinnova la richiesta di norme chiare e vincolanti che integrino la nota informativa sull'approccio di EIB Global in materia di diritti umani, in particolare per quanto riguarda la valutazione e il disimpegno; esprime particolare preoccupazione per il fatto che, dal 2015, la BEI non ha imposto ai promotori di progetti di effettuare valutazioni d'impatto indipendenti sui diritti umani; invita pertanto la BEI a prevedere una strategia per i diritti umani, nonché valutazioni dei diritti umani e valutazioni dei suoi programmi, che considerino tra l'altro la situazione reale sul campo nei paesi beneficiari, al fine di garantire che le comunità locali siano consultate e che il diritto al consenso libero, previo e informato sia rispettato in modo sistematico; invita inoltre la BEI a elaborare politiche specifiche sui difensori dei diritti umani nonché protocolli per rispondere ai rischi di rappresaglie; sottolinea che dovrebbero essere adottate misure specifiche per includere nelle consultazioni le popolazioni indigene, le donne, le persone con disabilità e altri gruppi vulnerabili;
38. ribadisce l'invito alla BEI a garantire che tutte le sue operazioni vadano a vantaggio di donne e ragazze e promuovano l'emancipazione economica e l'occupazione femminile; ritiene che la BEI potrebbe aumentare ulteriormente il microcredito alle imprese guidate da donne, che subiscono ancora discriminazioni nell'accesso ai finanziamenti;
39. chiede alla BEI di collaborare con altre istituzioni bilaterali e multilaterali nell'ottica di elaborare e applicare metodologie comuni per l'analisi dell'impatto sullo sviluppo, al fine di garantire impatti positivi e valore aggiunto a lungo termine;
Trasparenza e governance
40. ricorda che i finanziamenti della BEI sono costituiti da denaro pubblico e il loro uso dovrebbe sempre essere oggetto di rendicontazione e controllo pubblici; riconosce che nel 2023 l'indice di trasparenza degli investimenti diretti esteri ha attribuito alla BEI la valutazione "sufficiente" ("fair"); invita la BEI a pubblicare in modo proattivo e tempestivo informazioni più dettagliate sui progetti, compresi la logica e il contesto dei progetti, spiegando in che modo essi sono allineati agli obiettivi strategici dell'UE e li promuovono, e si attende che la BEI limiti la non divulgazione alle eccezioni applicabili di cui al regolamento (CE) n. 1049/2001(5) e al regolamento (CE) n. 1367/2006(6); esorta la BEI ad attuare le raccomandazioni formulate dal Mediatore europeo il 20 novembre 2023 in relazione al caso 2252/2022/OAM e il 21 aprile 2022 in relazione al caso 1251/2020/PB, al fine di permettere una valutazione significativa degli aspetti ambientali e sociali dei progetti che sta valutando di finanziare;
41. chiede una maggiore rendicontabilità della BEI nei confronti delle istituzioni dell'UE, in particolare nei confronti del Parlamento, in quanto la trasparenza è una delle pietre angolari della democrazia; chiede pertanto alla BEI di incrementare la rendicontazione al Parlamento in merito alle sue decisioni, ai progressi compiuti e all'impatto delle sue attività di prestito, in particolare attraverso dialoghi strutturati regolari tra il Parlamento e la BEI; ribadisce la sua richiesta relativa alla conclusione di un accordo interistituzionale tra il Parlamento e la BEI per migliorare l'accesso ai documenti e ai dati della BEI e rafforzare la responsabilità democratica, ivi compresa la possibilità di presentare alla BEI interrogazioni con richiesta di risposta scritta, come già previsto per la Banca centrale europea;
42. ribadisce l'invito alla BEI a rafforzare la sua politica di lotta alla frode fiscale, all'evasione fiscale e all'elusione fiscale, anche astenendosi dal finanziare beneficiari o intermediari finanziari che abbiano comprovati precedenti negativi; invita inoltre la BEI ad attuare misure di prevenzione e a realizzare valutazioni fiscali periodiche nei confronti delle giurisdizioni fiscali non cooperative, nonché in relazione alla frode fiscale, all'evasione fiscale e all'elusione fiscale illegale e aggressiva;
43. incoraggia i vicepresidenti della BEI a non essere coinvolti in proposte di progetti provenienti dai loro paesi di origine; invita la BEI ad attuare pienamente tutte le raccomandazioni formulate dal Mediatore il 27 luglio 2022 in relazione al caso 1016/2021/KR e il 31 ottobre 2023 in relazione al caso 611/2022/KR per quanto riguarda le attività degli ex membri del suo comitato direttivo; invita i membri del comitato direttivo della BEI a pubblicare i loro incontri programmati con i portatori di interessi esterni e ribadisce la richiesta di pubblicare sistematicamente il contenuto delle riunioni degli organi direttivi della BEI al fine di migliorare ulteriormente la trasparenza;
44. rileva che la BEI ha compiuto progressi nel raggiungimento di un maggiore equilibrio di genere nella forza lavoro, sebbene le donne rimangano sottorappresentate nelle posizioni di responsabilità e nei principali settori di attività; si rammarica che la BEI non abbia raggiunto gli obiettivi di genere fissati per le donne a vari livelli nella sua strategia per la diversità e l'inclusione 2018-2021; invita pertanto la BEI a intensificare gli sforzi per aumentare la diversità di genere, onde conseguire la parità di genere e un migliore equilibrio di genere in tutte le funzioni e in particolare nelle posizioni dirigenziali e di alto livello, mantenendo nel contempo l'equilibrio geografico; invita la BEI a rafforzare ulteriormente la promozione di tutte le forme di diversità e inclusione in seno alla sua organizzazione e a stabilire obiettivi ambiziosi;
o o o
45. incarica la sua Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione e alla Banca europea per gli investimenti.
Regolamento delegato (UE) 2023/1184 della Commissione, del 10 febbraio 2023, che integra la direttiva (UE) 2018/2001 del Parlamento europeo e del Consiglio definendo una metodologia dell'Unione che stabilisce norme dettagliate per la produzione di carburanti rinnovabili liquidi e gassosi di origine non biologica per il trasporto. GU L 157 del 20.6.2023, pag. 11.
Regolamento (CE) n. 1049/2001 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 30 maggio 2001, relativo all'accesso del pubblico ai documenti del Parlamento europeo, del Consiglio e della Commissione. GU L 145 del 31.5.2001, pag. 43.
Regolamento (CE) n. 1367/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 6 settembre 2006, sull'applicazione alle istituzioni e agli organi comunitari delle disposizioni della convenzione di Aarhus sull'accesso alle informazioni, la partecipazione del pubblico ai processi decisionali e l'accesso alla giustizia in materia ambientale. GU L 264 del 25.9.2006, pag. 13.