Fondo per una transizione giusta

Il Fondo per una transizione giusta è uno strumento finanziario nel quadro della politica di coesione che mira a fornire sostegno ai territori che devono far fronte a gravi sfide socio-economiche derivanti dalla transizione verso la neutralità climatica. Il Fondo agevolerà l'attuazione del Green Deal europeo, che mira a rendere l'UE climaticamente neutra entro il 2050.

Base giuridica

Articolo 175 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea.

Regolamento (UE) 2021/1056 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 giugno 2021, che istituisce il Fondo per una transizione giusta.

Contesto

Il Fondo per una transizione giusta è uno degli strumenti fondamentali dell'Unione europea per sostenere le regioni nella transizione verso la neutralità climatica entro il 2050.

Nel dicembre 2019 la Commissione europea ha adottato una comunicazione sul Green Deal europeo, che stabiliva una tabella di marcia per una nuova politica di crescita per l'UE. Nel quadro del Green Deal europeo e al fine di conseguire l'obiettivo di una neutralità climatica dell'UE in modo efficace ed equo, la Commissione europea ha proposto la creazione di un meccanismo per una transizione giusta, che include un Fondo per una transizione giusta. La Commissione ha dichiarato che il meccanismo dovrebbe concentrarsi sulle regioni e sui settori che sono maggiormente esposti alle ripercussioni della transizione a causa della loro dipendenza dai combustibili fossili, tra cui il carbone, la torba e lo scisto bituminoso, e dai processi industriali ad alta intensità di gas a effetto serra.

Il meccanismo consta di tre pilastri:

  • il Fondo per una transizione giusta;
  • un regime specifico nell'ambito del programma InvestEU;
  • uno strumento di prestito per il settore pubblico fornito dalla Banca europea per gli investimenti volto a mobilitare ulteriori investimenti a favore delle regioni interessate.

Il Fondo per una transizione giusta fornisce principalmente sovvenzioni. Il regime di transizione specifico nell'ambito di InvestEU attira gli investimenti privati. Le attività della Banca europea per gli investimenti dovrebbero mobilitare i finanziamenti pubblici.

Il sostegno fornito tramite il Fondo si concentra sulla diversificazione economica dei territori maggiormente colpiti dalla transizione climatica nonché sulla riqualificazione professionale e sull'inclusione attiva dei loro lavoratori e delle persone in cerca di lavoro. I criteri di ammissibilità agli investimenti nell'ambito degli altri due pilastri del meccanismo per una transizione giusta sono più ampi al fine di sostenere anche le attività connesse alla transizione energetica.

Obiettivi

Il Fondo per una transizione giusta è uno strumento fondamentale per sostenere i territori maggiormente colpiti dalla transizione verso la neutralità climatica e prevenire l'esacerbarsi delle disparità regionali. Il suo obiettivo principale è attenuare l'impatto della transizione finanziando la diversificazione e la modernizzazione dell'economia locale e attenuando le ripercussioni negative sull'occupazione. Al fine di conseguire i suoi obiettivi, il Fondo sostiene gli investimenti in settori quali la connettività digitale, le tecnologie per l'energia pulita, la riduzione delle emissioni, il recupero dei siti industriali, la riqualificazione dei lavoratori e l'assistenza tecnica.

Il Fondo per una transizione giusta è attuato secondo regole di gestione concorrente, il che comporta una stretta cooperazione con le autorità nazionali, regionali e locali. Per accedere al sostegno del Fondo, gli Stati membri devono presentare piani territoriali per una transizione giusta. Tali piani delineano le aree di intervento specifiche, sulla base dell'impatto economico e sociale della transizione. In particolare, tali piani devono tenere in considerazione le perdite occupazionali previste e la trasformazione dei processi produttivi degli impianti industriali a più alte intensità di gas a effetto serra.

Bilancio e regolamentazione finanziaria

Il Fondo per una transizione giusta offre sostegno a tutti gli Stati membri. I criteri di assegnazione si basano sulle emissioni industriali nelle regioni ad alta intensità di carbonio, sull'occupazione nell'industria e nell'estrazione di carbone e lignite, sulla produzione di torba e scisto bituminoso e sul livello di sviluppo economico. Gli Stati membri che non si sono ancora impegnati ad attuare l'obiettivo di conseguire la neutralità climatica entro il 2050 riceveranno soltanto il 50% della dotazione prevista. Il livello del cofinanziamento dei progetti è stabilito in funzione della categoria di regione in cui sono situati tali progetti. Per le regioni meno sviluppate è fissato a un massimo dell'85 %, 70% per le regioni in transizione e 50% per le regioni più sviluppate.

Il Fondo per una transizione giusta ha una dotazione complessiva di 17,5 miliardi di EUR per il periodo dal 2021al 2027. 7,5 miliardi di EUR sono finanziati nell'ambito del quadro finanziario pluriennale e altri 10 miliardi di EUR sono finanziati nell'ambito di NextGenerationEU.

Gli Stati membri possono integrare la loro dotazione del Fondo con le risorse assegnate nell'ambito del Fondo europeo di sviluppo regionale e del Fondo sociale europeo Plus.

Ruolo del Parlamento europeo

Durante i negoziati sulla proposta del Fondo per una transizione giusta, il Parlamento europeo era particolarmente preoccupato per l'impatto socioeconomico della transizione verso un'economia climaticamente neutra e ha proposto misure che aiuteranno a realizzare il processo senza aggravare le disparità tra le regioni e senza lasciare indietro nessuno.

Il Parlamento europeo ha proposto di ampliare la portata delle attività che possono essere finanziate a titolo del Fondo, al fine di includere quelle delle microimprese, delle università e degli istituti pubblici di ricerca, come pure l'innovazione digitale e le attività nel settore dell'istruzione e dell'inclusione sociale. Ciò consentirebbe alle regioni, alle persone, alle imprese e ad altre parti interessate di far fronte in modo efficace alle conseguenze sociali, occupazionali, economiche e ambientali della transizione verso un'economia climaticamente neutra. Inoltre, il Parlamento europeo ha proposto una serie di esclusioni per talune attività economiche, sottolineando l'importanza dell'aspetto sociale del fondo.

Nel 2020 il Parlamento europeo ha proposto di assegnare al Fondo per una transizione giusta una dotazione sostanzialmente più elevata. Ciò ha consentito di effettuare trasferimenti dal Fondo europeo di sviluppo regionale e del Fondo sociale europeo Plus su base volontaria. Il Parlamento europeo ha raccomandato inoltre l'aggiunta di un «meccanismo di ricompensa ecologica», che può assegnare finanziamenti supplementari agli Stati membri che riescono a ridurre le loro emissioni di gas a effetto serra a un ritmo più rapido del previsto.

Il testo definitivo del regolamento che istituisce il Fondo per una transizione giusta è stato formalmente adottato dal Parlamento il 18 maggio e dal Consiglio nella votazione del 7 giugno 2021. L'atto definitivo è stato firmato il 24 giugno ed è stato pubblicato nella Gazzetta ufficiale il 30 giugno 2021.

 

Frédéric Gouardères