Lo stage a Milano
Come svolgere uno stage presso il nostro Ufficio
- Tirocini e visite di studio al Parlamento europeo
- Leggi l'articolo sugli stage nel sito del Parlamento europeo
Le testimonianze degli ex stagiaires dell'Ufficio a Milano del Parlamento europeo
Una delle lezioni del master che ho frequentato all'Università Cattolica, ha visto ospite Maria Grazia Cavenaghi-Smith, direttrice dell'Ufficio a Milano del Parlamento Europeo. L'entusiasmo con cui ci ha parlato di Europa e delle attività svolte dall'ufficio è stato contagioso e così, quando mi hanno proposto di svolgere uno stage all'Ufficio comunicazione di Milano, non ho esitato ad accettare. Durante questi tre mesi, che purtroppo sono volati in fretta, ho imparato molto: dall'organizzazione di incontri e conferenze alla rassegna stampa, fino alla gestione del rapporto con il pubblico. Ho inoltre avuto modo di approfondire molte tematiche europee e di assistere in prima persona al confronto tra europarlamentari, cittadini e media. È un bagaglio che porterò sempre con me e che mi sarà senz'altro utile nelle mie esperienze lavorative future.
Devo dire che questo stage non è stato solo un momento di arricchimento professionale, ma anche personale, perché mi ha dato la possibilità di lavorare in un ambiente stimolante e di conoscere persone interessanti.
Valentina Rigoldi
Sono arrivata all'Ufficio di Milano del Parlamento Europeo con la Borsa Schuman per giornalisti. Il lato migliore di quest'esperienza: le persone che ho conosciuto e con le quali ho lavorato. Organizzare conferenze, gestire il rapporto con i cittadini e con i MEP, redigere la rassegna stampa, imparare ad aggiornare il sito e montare i video sono state attività interessanti e stimolanti. Comunicare, spiegare, diffondere le attività del Parlamento ai cittadini italiani non è compito semplice, ma l'Ufficio comunicazione di Milano del PE, oltre alle tante mansioni svolte, ha creato anche momenti di ritrovo, come Caffè Europa, dove eurodeputati si confrontano con cittadini e giornalisti - e sta costruendo e rafforzando il dialogo con le scuole del Nord est e del nord ovest, in modo tale da rendere possibile quest'impresa.
Francesca Guinand
Sono uno studente del Corso di laurea in Relazioni Internazionali a Firenze e alla fine del 2009 ero alla ricerca di uno stage che mi potesse calare finalmente in una realtà istituzionale che rispecchiasse anche il mio piano di studio.
Così ho deciso di compilare l'application form sul sito del Parlamento Europeo per richiedere uno stage nell'ambito della comunicazione o della tutela dei diritti umani, e a fine marzo ho ricevuto la conferma di essere stato assunto per un periodo di tre mesi presso l'Ufficio a Milano del Parlamento Europeo ed è stata un'emozione indescrivibile.
Ho scelto il Parlamento europeo per due motivi: dopo avere assistito a una sessione plenaria a Strasburgo offertami da questo stage, sono ancora più convinto che il Parlamento Europeo sia una delle istituzioni più democratiche del mondo; è molto emozionante vedere come cittadini di 27 Stati diversi e come culture differenti riescano a confrontarsi in maniera serena e rispettosa con l'obiettivo di raggiungere interessi e valori comuni. In secondo luogo credo fermamente nella famiglia Europa e nella necessità dello sviluppo di un vero e proprio organo politico forte che vada aldilà dei singoli Stati: insomma gli Stati Uniti d'Europa.
Nonostante sia durato solo 3 mesi, questa esperienza è stata molto utile sotto il profilo universitario, professionale e umano; lo consiglio veramente a tutti coloro che credono e che si sentono parte come me del progetto Europa.
Simone Parolo
Ho presentato la domanda di stage presso l'ufficio a Milano del Parlamento europeo dopo aver assistito alla Festa dell'Europa 2009, al Teatro Dal Verme. In quell'occasione, infatti, avevo respirato un'aria nuova di possibilità, che si coniugava perfettamente con le mie speranze lavorative.
Calarmi nella realtà di un'istituzione europea dopo quattro anni in Francia per gli studi di legge è stata una scelta preziosa. Ho lavorato per l'ufficio comunicazione 9 mesi, cumulando l'esperienza del tirocinio non retribuito e dei 6 mesi di tirocinio retribuito. Questa duplice esperienza mi ha permesso di conoscere a fondo l'attività dell'ufficio e accrescere le competenze.
Nel corso di questi mesi, ho imparato molto sul funzionamento delle istituzioni, ho potuto assistere più volte alle sedute plenarie e comprendere come lavora l'organo più democratico dell'Unione europea, con enorme soddisfazione. L'esperienza mi ha inoltre permesso di rivolgermi direttamente ad altri studenti, e invitarli a sperimentare le diverse possibilità che l'unione propone a noi giovani, in ambito scolastico e lavorativo.
Il nostro mondo è libero, ricco di cultura e d'interscambi: l'interesse per le lingue, per i viaggi, per le specificità di ogni popolazione europea è una ricchezza che ognuno può acquisire e sviluppare. Le persone conosciute nell'ambito del tirocinio sono accomunate dalla curiosità e dal desiderio di approfondire le proprie conoscenze, oltre che dalla voglia di viaggiare; ognuno di loro ha regalato, col racconto del proprio vissuto, immagini bellissime di luoghi e mondi diversi. E' questo lo spirito dell'ufficio di Milano: apertura, possibilità, energia!
Sento che, comunque proseguirà la mia carriera in ambito giuridico, quanto imparato a livello professionale e umano in questi mesi sarà un bagaglio prezioso per la formazione della mia persona, e sono felice di aver vissuto questa esperienza.
Viola Nicodano
Dopo la laurea triennale in Economia e Scienze Sociali all'Università Bocconi di Milano ho deciso di fare domanda all'ufficio international internships della stessa università per lo stage all'Ufficio a Milano del Parlamento Europeo. In attesa di intraprendere gli studi specialistici ho voluto confrontarmi con un'esperienza lavorativa che più rispecchiasse i miei interessi nei confronti dell'ambito pubblico e internazionale, interessi alimentati anche dalla scelta di esami opzionali inerenti alle istituzioni internazionali durante il mio percorso accademico.
Durante il periodo di stage ho potuto approfondire le mie conoscenze riguardo le istituzioni europee ma anche analizzare i meccanismi organizzativi e decisionali all'interno di un ufficio di informazione dell'Unione europea. Un altro aspetto, non meno significativo, è stato il potermi avvicinare a tematiche pubbliche vicine alla vita quotidiana dei cittadini e quindi anche alla mia.
Consiglio vivamente questa esperienza di stage perché è un'occasione di crescita professionale ma anche personale come cittadino europeo, in un'atmosfera molto cordiale a livello umano e dinamica.
Luigi Sani
Trascorrere un periodo di stage presso l'Ufficio a Milano del PE mi ha permesso di trovare l'Europa a due passi da casa, aprendo una finestra su un mondo - quello delle Istituzioni europee - che avevo avuto modo di conoscere soltanto dai libri.
Lavorare per quattro mesi nell' Ufficio informazione dell'unica Istituzione comunitaria eletta direttamente dai cittadini si è rivelato estremamente interessante per chi come me aveva già avuto una piccola esperienza nel campo della comunicazione. Dopo aver lavorato in un'agenzia di stampa infatti, ho avuto la possibilità di "passare dall'altro lato'" e di vedere com'è organizzato e come funziona un Ufficio informazione che si occupa del delicato compito di avvicinare i media e i cittadini all'Europa.
Oltre a permettermi di approfondire la conoscenza delle Istituzioni, lo stage nell'Ufficio a Milano del PE mi ha dato un'idea più precisa di quello che significa lavorare in un ambiente istituzionale e mi ha permesso di sentirmi parte dell'organizzazione di eventi di ampio respiro, come la Festa dell'Europa o gli incontri di Caffè Europa con gli Eurodeputati.
Si è trattato dunque di un'esperienza coinvolgente nonché utilissima dal punto di vista professionale: aver già maturato un'esperienza di lavoro in un'Istituzione europea mi ha sicuramente agevolato nel processo di selezione per EFSA, l'Autorità europea per la sicurezza alimentare, dove attualmente lavoro a tempo determinato.
Veronica Fusaro
A fine 2003, quasi per scherzo, ho inviato la mia candidatura per uno stage non retribuito al Parlamento europeo di Bruxelles, e sono stato selezionato dalla Direzione Generale Informazione. Un'avventura fantastica: un giovane studente di Scienze Internazionali e Diplomatiche gettato dai libri al mondo reale delle Istituzioni europee...un sogno che diventa realtà!
Dopo essermi laureato a Torino nel 2004 ho avuto la possibilità di svolgere uno stage retribuito presso l'Ufficio a Milano del Parlamento Europeo, cui è seguito un contratto di agente temporaneo di circa un anno e mezzo nel medesimo Ufficio. Una gran fortuna eh? Avete proprio ragione.... E' stata un'esperienza umana e professionale indimenticabile, che mi ha permesso di crescere dal punto di vista lavorativo e anche di capire l'importanza, troppo spesso non riconosciuta, del Parlamento europeo per noi cittadini. Ma soprattutto ho avuto conferma di quanto sia apprezzato dal "mondo del lavoro" svolgere uno stage di questo tipo, che pertanto consiglio vivamente a tutti. Pochi mesi dopo la mia esperienza a Milano, infatti, sono stato assunto presso la società Ferrero di Alba, dove mi occupo di Politiche Doganali. Un lavoro certamente "dolce", come del resto il ricordo, bellissimo, che ho dell'Uffico a Milano del Parlamento Europeo e di tutto il suo Staff.
Massimo Trabucco
Ho saputo della possibilità di candidarmi per lo stage durante un concorso di "business game" dell'Università Bocconi, in cui la mia squadra doveva risolvere il caso proposto dal PE. Quando la mia candidatura è stata accolta, ho iniziato il tirocinio con un entusiasmo che, nel corso dei tre mesi trascorsi all'Ufficio di Milano, è continuato ad aumentare insieme al numero di attività svolte e di esperienze vissute.
L'aspetto più significativo di questo periodo è stato per me la possibilità di conoscere dall'interno le istituzioni europee, il loro funzionamento, l'ambiente in cui si lavora e l'atmosfera che le caratterizza, conoscenze che non si possono acquisire da nessun libro o corso di studi.
L'interesse per l'UE è rimasto molto forte in me anche dopo lo stage, e l'ho coltivato con la scelta di iscrivermi ad un Master in "International Business and Politics" alla Copenhagen Business School e scegliendo le "Politiche Culturali Europee" come argomento per la mia tesi di laurea.
In definitiva consiglio a tutti coloro che credono nel progetto europeo e che non si ritengono soltanto cittadini del proprio Paese, ma anche del Continente e del mondo intero, di avvicinarsi con entusiasmo alle Istituzioni europee ed Internazionali in generale, in quanto vi troveranno una realtà affascinante e piena di stimoli positivi.
Dario Nicolella
Tuttora penso che se quel giorno di maggio 2003 non fossi per caso passato dal Parlamento Europeo a Milano per chiedere informazioni sui tirocini, la mia vita professionale sarebbe stata molto diversa da quella attuale, e sicuramente molto meno ricca di soddisfazioni. Ho iniziato a lavorare per il Parlamento Europeo a Milano nel 2003 dopo un'esperienza con le Nazioni Unite in Kenya. A Milano ho trovato un ambiente perfetto per accrescere le mie competenze ed assumere quelle responsabilità che poi mi sono servite durante le mie avventure professionali in Sudan e Peru'.
Lavoravo principalmente al coordinamento di un progetto di sensibilizzazione sulle attività legislative e il funzionamento del Parlamento Europeo e degli altri organi UE destinato agli studenti dalle scuole superiori di Milano e provincia. Questa esperienza di coordinamento progettuale si è rivelata fondamentale poi durante i miei due anni successivi come External Relations and Advocacy Officer presso il Fondo delle Nazioni Unite per le Popolazioni (UNFPA) in Sudan dove, tra le altre responsabilità di relazioni esterne, ho coordinato alcune campagne nazionali di sensibilizzazione sanitaria. Successivamente, come Esperto Associato (JPO) finanziato dal Governo Italiano in Perù, mi sono occupato essenzialmente di progetti di prevenzione e risposta ad emergenze causate da disastri naturali.
Credo veramente che l'esperienza al Parlamento Europeo sia stato un "turning point"della mia carriera professionale. Anche se adesso il mio ambito è differente e più indirizzato verso "la Cooperazione Internazionale" delle Nazioni Unite, le attività svolte durante la mia esperienza milanese hanno gettato le basi che mi sono servite per i successivi impegni assunti. L'Ufficio di Milano credo sia l'ideale per un persona giovane e dinamica con molto voglia di fare: non solo un ambiente genuino ed altamente professionale, ma anche una Direttrice con molte idee e grande voglia di coinvolgere i suoi colleghi, sempre pronta ad ascoltare e sviluppare idee innovative.
Entrare nel mondo del lavoro non è facile per nessuno, ma riuscire ad avere l'opportunità di lavorare al Parlamento Europeo a Milano è indubbiamente un punto a favore.
Filippo Iarrera
Ho iniziato la mia esperienza presso l'Ufficio a Milano del Parlamento europeo nel marzo 2007, mentre il mio percorso universitario (laurea specialistica in Comunicazione istituzionale e d'impresa) volgeva quasi al termine.
Vincere uno stage presso una delle istituzioni europee è stato per me da sempre un sogno. Mi sono avvicinata molto all'Europa, inizialmente grazie al progetto Erasmus, in seguito ho dedicato la mia tesi di laurea triennale all'analisi della figura del lobbista, inteso anche come comunicatore istituzionale in ambito europeo, ed ho partecipato infine al progetto Leonardo da Vinci II. Tutte queste esperienze sono risultate utilissime come base per lo svolgimento del tirocinio al Pe.
Quest'ultimo però ha rappresentato il vero punto di svolta per la mia formazione personale, professionale e linguistica: mi ha offerto la possibilità di conoscere le dinamiche sociali e relazionali della realtà comunitaria, ha agevolato una mia piena integrazione nel contesto milanese, e, soprattutto, ha fornito le competenze per poter affrontare il mio attuale ruolo di assistente del Presidente della Profit Group S.p.A., società holding milanese nel settore televisivo e di new media.
Claudia Zaccaro
Quando ho iniziato il mio stage all'Ufficio a Milano del PE ero al terzo anno del corso di laurea in Economia delle Amministrazioni pubbliche e delle Istituzioni internazionali in procinto di laurearmi. Ho deciso di proporre la mia candidatura non solo per il mio interesse verso le Istituzioni europee, ma anche perché ritenevo che fosse in linea con il mio percorso di studi.
Il tirocinio è stato anche utile per la stesura della mia tesi finale, infatti l'argomento era la politica commerciale dell'UE, tra l'altro il programma televisivo su tematiche europee organizzato dall'Ufficio a Milano del PE "Vado bene per l'Europa?" mi ha dato l'input decisivo per la scelta dell'argomento. Ho scelto di proseguire i miei studi con la laurea specialistica sempre in amministrazioni pubbliche e istituzioni internazionali.
Grazie allo stage non sono cresciuta solo professionalmente, ma anche personalmente avendo imparato a relazionarmi con persone e situazioni a cui non ero abituata.
Cristina Alagia
Nel 2006, dopo la laurea triennale in Scienze internazionali e istituzioni europee, volevo effettuare un'esperienza lavorativa presso un'istituzione comunitaria. Il Parlamento europeo mi ha sempre affascinata perché ha un impatto notevole sulla vita quotidiana di ogni cittadino, compresa la mia, così mi sono recata presso l'ufficio a Milano del Parlamento europeo dove mi è stato illustrato come richiedere un tirocinio proprio presso questa istituzione.
Questa esperienza è stata molto formativa perché mi ha permesso di osservare il "dietro le quinte" di un ufficio di informazione che si rivolge soprattutto ai cittadini; inoltre ho potuto mettere in pratica ciò che avevo appreso dai libri riguardo a : Unione europea, istituzioni e programmi comunitari.
Dopo aver terminato lo stage ho ripreso a frequentare i corsi della laurea magistrale in Comunicazione politica e sociale e l'esperienza svolta mi ha aiutata a valorizzare gli aspetti teorici e pratici degli insegnamenti seguiti, ma soprattutto è stata una bellissima esperienza umana oltre che professionale
Irene Brosch
L'idea di svolgere un tirocinio presso l'Ufficio d'informazione del Parlamento europeo a Milano è nata in seguito alla decisione di elaborare una tesi di laurea sulla politica di informazione e di comunicazione dell'Unione europea, all'interno del mio percorso di studi in Lingue straniere per la comunicazione internazionale (Università di Bergamo).
Nei tre mesi trascorsi all'Ufficio di Milano ho raccolto gran parte del materiale che mi è servito per la tesi (grazie alla preziosa collaborazione di tutti) e ho imparato a mantenere i contatti con la stampa, i media (ad esempio attraverso la redazione e traduzione di comunicati stampa), gli eurodeputati e a contribuire all'organizzazione di forum dei cittadini e incontri con studenti.
Per acquisire un po' di esperienza ora sto lavorando presso un'agenzia di marketing e comunicazione, ma sono entrata anche a far parte della commissione comunale del paese in cui abito "I giovani e l'Europa".
Valentina Brugnetti
Dopo la laurea in Filosofia, un master in Transatlantic Studies e un corso di giornalismo ambientale sono approdata quasi per caso all'ufficio a Milano del Parlamento europeo per uno stage di 6 mesi, avendo ricevuto la segnalazione dell'apertura dei bandi tramite la newsletter di Eurocultura. Un'esperienza sicuramente positiva che mi ha permesso di acquisire sicurezza, responsabilità, nuove competenze nonché una più approfondita conoscenza sulle dinamiche e le politiche dell'Unione Europea. Le difficoltà di certo non sono mancate anche perché fin da subito sono stata inserita nell'attività lavorativa dell'ufficio seguendo un progetto dalla nascita alla conclusione.
Attualmente lavoro sempre nel settore della comunicazione-informazione, ma per l'ufficio stampa delle associazioni di volontariato del territorio della provincia di Rimini. I temi trattati sono diversi anche se l'esperienza effettuata presso l'Ufficio del Pe ha sicuramente reso più "visibile" il mio curriculum agli occhi del nuovo datore di lavoro durante la selezione.
Silvia Forasassi
L'esperienza di stage all'Ufficio di Milano del Parlamento europeo si è ben inserita, sin da subito, nel mio curriculum accademico. In quel periodo, infatti, ero all'ultimo anno della laurea triennale in Management delle amministrazioni pubbliche nazionali e internazionali presso l'Università Bocconi. Sono venuto in contatto con i funzionari dell'Ufficio durante un Business Case organizzato da JEME Bocconi presso l'Università.
Ho avuto modo di lavorare ai rapporti con la Stampa, all'organizzazione di un evento europeo nell'ambito della Milano City Marathon, alla partecipazione ad un programma televisivo settimanale su Odeon TV e all'attività di reporting, sia interna all'ufficio che volta al pubblico, sui vari temi che riguardano le istituzioni europee. Lavorare all'Ufficio del PE mi ha consentito di vedere dall'interno il funzionamento di un'Istituzione europea e mi ha aiutato, in questo senso, nella successiva stesura della tesi di laurea dedicata ad "Accountability e performance nella burocrazia europea".
Già da prima dello stage lavoravo come giornalista per una casa editrice bresciana. Dopo lo stage, anche grazie alle competenze acquisite, ho cominciato a collaborare con l'associazione culturale L'Impronta per l'organizzazione della Rassegna della Microeditoria Italiana.