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Ho sostenuto la proposta della Commissione di ratificare un quadro atto a garantire un approvvigionamento sicuro e sostenibile di materie prime critiche. La proposta mira a ridurre le dipendenze da paesi terzi, ottimizzare le procedure e rafforzare la catena del valore delle materie prime critiche. Il regolamento rappresenterà dunque un passo importante nella direzione di un'Unione europea che si impegna anche per una maggiore sovranità strategica. Si mira ad incoraggiare la sostituzione e l'innovazione nelle catene critiche del valore delle materie prime, ridurre il carico burocratico e amministrativo sulle imprese, semplificare le procedure di autorizzazione, il monitoraggio e la governance a livello dell'Unione e nazionale, creare incentivi per attirare le industrie future nell'UE, e promuovere partenariati strategici.

Ho espresso il mio parere a favore della modifica del meccanismo proposto per risolvere gli ostacoli giuridici e amministrativi in un contesto transfrontaliero.
La relazione espone una proposta completa per uno strumento per lo Sviluppo e la Crescita delle Regioni Frontaliere nell'UE (BRIDGEU), che sostituirebbe le procedure previste nel regolamento originale di Meccanismo Europeo di Cooperazione Transfrontaliera (ECBM) per l'eliminazione degli ostacoli a questo tipo di cooperazione. Di particolare rilevanza è il completamento di impegni e dichiarazioni con disposizioni e compiti dei comitati transfrontalieri, come organismi ad hoc da istituire tra gli Stati membri ai fini della cooperazione transfrontaliera.
La rimozione di complicate barriere transfrontaliere richiede uno stretto coordinamento tra gli Stati membri. L'ipotesi alla base del progetto di relazione è che questo compito potrebbe essere completato più facilmente e rapidamente se le autorità nazionali, regionali e comunali degli Stati membri coinvolti collaborassero allo sviluppo di soluzioni ad hoc.