Marco
VALLI

Explications de vote écrites - 8ème législature Marco VALLI

Les députés peuvent expliquer par écrit leur vote en plénière. Article 194 du règlement intérieur.

Règlement sur les exigences de fonds propres (A8-0242/2018 - Peter Simon) IT

16-04-2019

. – Il regolamento sui requisiti di capitale, che si propone di conseguire la riduzione dei rischi nel settore bancario, non tratta i rischi bancari allo stesso modo. La normativa sui requisiti di capitale rimane infatti fortemente sbilanciata contro il rischio di credito, considerato il male numero uno, in un sistema drogato da derivati, titoli tossici e investimenti speculativi che non aiutano l'economia reale. Eppure gli strumenti per affrontare e contenere i rischi di mercato e i rischi sistemici rimangono blandi e non sono stati rafforzati.
Va riconosciuto però che il regolamento introduce una serie di misure, da me fortemente sostenute, di cui trarrà beneficio il sistema bancario italiano. Tra queste, l'ampliamento dei prestiti alle PMI che possono beneficiare di uno sconto di capitale; l'alleggerimento dei requisiti di capitale per prestiti garantiti con parte della pensione/stipendio, nonché per finanziamenti in infrastrutture; la sterilizzazione automatica degli effetti negativi sui bilanci delle maxi cessioni di NPL; l'alleggerimento degli oneri burocratici per le piccole banche.
È stata inoltre riconosciuta la possibilità di introdurre in futuro un fattore di sostegno per le attività verdi e sociali.
Ritenendo quindi che nel complesso le nuove norme facciano ben poco per risolvere le vere cause di instabilità finanziaria ma riconoscendo al contempo i risultati positivi, ho preferito optare per un'astensione.

Capacité d'absorption des pertes et de recapitalisation des établissements de crédit et des entreprises d'investissement et modification de la directive 98/26/C (A8-0218/2018 - Gunnar Hökmark) IT

16-04-2019

. – Mi sono fortemente opposto a questa revisione della direttiva BRRD volta a introdurre nuovi requisiti minimi per le banche in materia di fondi propri e passività assoggettabili al bail in (MREL).
In base alla nuova normativa le banche europee saranno tenute a emettere nuovi titoli obbligazionari "bail inabili" per raggiungere entro pochi anni i target MREL stabiliti dall'autorità europea di risoluzione. Questi requisiti si applicheranno alle grandi banche d'affari così come alle banche medio piccole che non hanno facile accesso ai mercati obbligazionari e questo produrrà impatti asimmetrici sui diversi modelli di banca nei vari paesi.
I sistemi bancari basati sul modello di banca tradizionale di dimensione media o piccola come quello italiano registreranno infatti carenze e costi di raccolta più elevati, con potenziali effetti negativi sulla disponibilità di credito all'economia.
La direttiva introduce inoltre un nuovo potere di moratoria che consentirà all'autorità europea di risoluzione di congelare i conti correnti dei cittadini, inclusi i depositi protetti sotto i 100 000 euro, per massimo due giorni ancora prima che sia stata presa una decisione sulla risoluzione. Uno strumento ingiusto che rischia di far precipitare la situazione e rendere il bail in inevitabile.
Per questi motivi ho votato contro questa direttiva e il rispettivo regolamento.

Décharge 2017: Budget général de l'UE - Commission et agences exécutives (A8-0110/2019 - Inés Ayala Sender) IT

26-03-2019

. – La relazione di accompagnamento al discarico 2017 sulla Commissione europea, racchiude diverse tematiche, riguardanti perlopiù i risultati positivi raggiunti. Il problema è rappresentato dal fatto che esistono delle serie problematiche che sono state analizzate solo in parte o non in modo adeguato. In primo luogo, voglio mettere in risalto la questione delle differenze tra i tassi di errore forniti dalla Commissione europea e quelli calcolati dalla Corte dei conti; queste discrepanze sono gravi e possono essere il risultato di un problema ben più serio: la mancanza di controlli. In secondo luogo, il tasso di errore, soprattutto per i pagamenti, è ancora alto e ci vuole un sistema di controllo più efficace. Rimane poi la questione della procedura di nomina del Segretario generale della Commissione europea, uno scandalo non affrontato in modo abbastanza severo nella relazione; è stato però accolto un emendamento che richiede le dimissioni del Segretario generale e chiede di svolgere una nuova procedura di nomina che sia aperta, legale ed equa.
Per questi motivi ho votato astensione.

Décharge 2017: Budget général de l'UE - Parlement européen (A8-0108/2019 - Claudia Schmidt) IT

26-03-2019

. – La relazione di accompagnamento al discarico 2017 sul Parlamento europeo, prende in considerazione vari aspetti dell'esecuzione del bilancio. In primo luogo si ricorda che non è stato dato seguito alle raccomandazioni presenti nella risoluzione sul discarico per l'esercizio 2016. Vengono poi analizzate diverse questioni relative alle politiche del personale, i costi della dispersione geografica del Parlamento e sulla trasparenza delle spese di indennità generali. La relazione non è completa però nell'affrontare tematiche a me care, come ad esempio la riduzione degli stipendi dei membri, il ricalcolo delle loro pensioni e la riduzione della spese relative all'affitto degli immobili e alle automobili di servizio.
Il bilancio del Parlamento europeo aumenta di anno in anno e, mentre le proposte per ridurre i costi vengono respinte, si continuano assurdamente a finanziare per svariati milioni di euro, i partiti e le fondazioni politiche europee.
Per questi motivi ho votato contro alla relazione.

Décharge 2017: Budget général de l'UE - Conseil européen et Conseil (A8-0096/2019 - Arndt Kohn) IT

26-03-2019

. – La relazione di accompagnamento al discarico 2017 sul Consiglio e Consiglio europeo, sottolinea anche quest'anno le criticità della situazione in cui si trova il Parlamento europeo, rispetto alla concessione o meno del discarico. Il Consiglio continua infatti, a non rispondere al questionario inviato dal Parlamento, per quanto riguarda l'esecuzione del suo bilancio. La mancanza di cooperazione è stata dimostrata anche dall'assenza del Segretario generale del Consiglio all'audizione organizzata nel novembre 2018, relativa alla procedura di discarico annuale. Nella relazione si insiste sul fatto che la spesa del Consiglio, deve essere controllata al pari di quella delle altre Istituzioni e si sottolinea che gli elementi fondamentali di tale controllo, sono stati ripetuti nelle risoluzioni di discarico degli scorsi anni, ma la situazione – pur essendo stato ora aperto un dialogo – non è cambiata. Il Parlamento europeo è l'unica istituzione direttamente eletta dai cittadini dell'Unione e il suo ruolo nella procedura di discarico è direttamente collegato al diritto dei cittadini, di essere informati sul modo in cui viene speso il denaro pubblico.
Per questi motivi ho votato a favore della relazione.

Programme de l’Union en matière de lutte contre la fraude (A8-0064/2019 - José Ignacio Salafranca Sánchez-Neyra) IT

12-02-2019

. – Ho votato a favore della relazione sulla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce il programma antifrode dell'UE poiché contiene molti punti condivisibili.
Il programma accorperà delle misure già esistenti, volte ad aiutare gli Stati e l'Unione a prevenire e combattere la frode, a sostenere la mutua assistenza amministrativa e la cooperazione in materia doganale e agricola. Queste misure sostengono la lotta alla frode, agendo da prospettive diverse: il programma Hercule III ha tra i suoi obiettivi quello di fornire assistenza tecnica e svolgere attività di training per le autorità investigative; questo programma verrà accorpato ad altre due misure esistenti, l'AFIS (il sistema informativo antifrode) che supporta le attività operative relative alla mutua assistenza amministrativa tra autorità doganali e l'IMS (sistema di gestione delle irregolarità), un sistema informatico che permette agli Stati membri di comunicare le irregolarità riscontrate e ne supporta la gestione e l'analisi. Nella relazione, infine, sono stati messi in risalto dei punti importanti, come ad esempio garantire una valutazione indipendente del programma e dare la possibilità di partecipare al programma anche a Paesi aventi un accordo di associazione con l'Unione.

Rapport annuel 2017 sur la protection des intérêts financiers de l'Union européenne - lutte contre la fraude (A8-0003/2019 - Marian-Jean Marinescu) IT

31-01-2019

. – La relazione sulla relazione annuale 2017 sulla tutela degli interessi finanziari dell'Unione europea - Lotta contro la frode - sottolinea molte tematiche importanti; in primo luogo viene sottolineata la gravità della situazione relativa alle frodi legate all'IVA, in particolare quelle compiute a livello transnazionale. Nella relazione vengono dedicati inoltre diversi punti alla lotta alla corruzione. Si chiede infatti alla Commissione di migliorare il monitoraggio dei dati per tutti gli Stati membri, così da avere un quadro generale a livello europeo che sia preciso e aiuti a creare una politica comune anticorruzione più coerente.
In ambito di appalti pubblici poi, si propone di migliorare e ampliare il livello di digitalizzazione delle procedure di appalto negli Stati membri, per garantire più trasparenza e arrivare a prevenire efficacemente le frodi in questo campo.
Le frodi transnazionali e il contrabbando di tabacco sono fenomeni ad oggi molto diffusi sul territorio dell'Unione. Nella relazione si chiede alla Commissione di agire al più presto in entrambi i campi, al fine di ridurre considerevolmente la perdita di entrate dovuta a queste frodi.
Ho votato a favore della relazione perché tratta tematiche a me care e perché è importante continuare a sottolineare che la lotta alla frode e la lotta alla corruzione, non siano messe in secondo piano, ma che siano delle priorità per l'Unione europea.

Rapport annuel sur la politique de concurrence (A8-0474/2018 - Michel Reimon) IT

31-01-2019

. – Condivido in gran parte l'analisi di questa relazione annuale sulla politica di concorrenza che esprime, tra l'altro, una chiara condanna alle pratiche elusive delle multinazionali e i vantaggi fiscali illegali concessi dal Lussemburgo al colosso francese Engie, denuncia la condotta anti-concorrenziale di Black Rock nel mercato dei fondi pensione privati, ed esprime preoccupazione per l'approvazione della fusione tra Bayer e Monsanto.
Tuttavia, ritengo che manchi nella relazione un'analisi di ulteriori importanti aspetti legati alla politica di concorrenza nel settore finanziario. Non sono considerate per esempio le distorsioni concorrenziali dovute alle dismissioni accelerate di crediti deteriorati - sollecitate dalla BCE - in mercati illiquidi e dominati da pochi compratori, in primis Black rock. Quanto si parla di aiuti di Stato alle banche, non c'è alcuna contezza rispetto alle distorsioni legate all'applicazione asimmetrica della normativa sugli aiuti di Stato nei diversi Paesi UE. Dal 2008 al 2014, quando gli aiuti erano permessi, alcuni Paesi sono intervenuti massicciamente per salvare le loro banche (solo la Germania ha totalizzato circa 238 miliardi di aiuti pubblici). Altri Paesi tuttavia - come l'Italia –hanno approfittato in minima parte del regime transitorio e una volta cambiate le regole, si sono ritrovati ad affrontare gli effetti della crisi con le mani legate. Per questi motivi mi sono astenuto sul testo finale.

Établissement du programme InvestEU (A8-0482/2018 - José Manuel Fernandes, Roberto Gualtieri) IT

16-01-2019

. – Ho votato a favore del programma InvestEU, che mira ad accorpare in un unico strumento tutti i programmi UE destinati agli investimenti, creando una forte sinergia e necessaria semplificazione, sulla base dell'esperienza maturata sotto l'EFSI . L'obiettivo è mobilitare oltre 650 miliardi di euro in investimenti aggiuntivi in tutta l'UE per il periodo 2021-2027, facendo leva su una garanzia di 40 miliardi, al fine di sostenere occupazione, investimenti e innovazione. Ritengo particolarmente positivo: la suddivisione del programma quattro macro-settori di intervento relativi a infrastrutture sostenibili, ricerca, innovazione e digitalizzazione, PMI, investimenti sociali; il coinvolgimento (seppur non pienamente riflesso nella struttura di governance come auspicavo) di altri partner esecutivi oltre la BEI, nell'attuazione del programma, come la nostra CDP e altre banche promozionali nazionali, in quanto questo permetterà la selezione di progetti mirati ad affrontare esigenze specifiche del territorio, anche su piccola scala; la maggiore attenzione alla sostenibilità degli investimenti e alle piccole imprese, nonché il fatto che agli Stati membri sia data la possibilità di convogliare su InvestEU parte delle risorse loro assegnate nel quadro dei fondi per la politica di coesione, al fine di mobilitare, chiaramente a beneficio del paese in questione, un volume maggiore di investimenti, facendo leva sulla garanzia del bilancio UE e il suo più alto rating .

Rapport annuel 2017 de la Banque centrale européenne (A8-0424/2018 - Gabriel Mato) IT

16-01-2019

. – Ho votato contro la risoluzione annuale sull'operato BCE. Per quanto il testo sia in alcuni punti condivisibile – come quando riconosce che le politiche monetarie messe in atto negli ultimi anni hanno generato squilibri finanziari nell'UE, incluso il rischio di bolle speculative; quando sottolinea l'urgenza di affrontare i gravi squilibri macroeconomici nell'Eurozona; quando chiede alla BCE di integrare i principi economici, sociali e di governance (ESG) nella definizione delle politiche monetarie e di rafforzare la trasparenza – la relazione complessivamente risulta sbilanciata e non sostenibile. Innanzitutto, manca un'analisi delle questioni fondamentali per la politica monetaria europea, quali la necessità di ampliare il mandato BCE per integrare altri obiettivi a quello della stabilità dei prezzi, come la piena occupazione, nonché di attribuirle il ruolo di prestatore di ultima istanza. Nel testo viene tra l'altro ribadito il dogma dell'irreversibilità dell'euro, di cui viene sottolineato un presunto crescente supporto popolare, mentre viene diretta un'accusa, del tutto fuori luogo, al governo italiano per aver determinato, secondo questa risoluzione, l'aumento dello spread. Per quanto riguarda le competenze BCE in ambito di vigilanza, non viene posto infine il necessario accento sul problema numero uno per la stabilità del sistema finanziario: l'esposizione dei sistemi bancari francese e tedesco al rischio derivati.

Union bancaire - rapport annuel 2018 (A8-0419/2018 - Nils Torvalds) IT

16-01-2019

. – Ho votato contro questa risoluzione sull'unione bancaria. Da una parte, si insiste con molta enfasi sulla necessità di ridurre ulteriormente i livelli di NPL, prendendo di mira i sistemi bancari del Sud Europa più esposti sul credito, senza tuttavia riconoscere che nessun progresso concreto è stato fatto per la riduzione dei rischi finanziari legati ai titoli illiquidi, inclusi i derivati, di cui sono piene le banche d'affari francesi e tedesche. Un mio emendamento che chiedeva l'appello all'SSM di includere la riduzione di tali strumenti tra le priorità di supervisione per il 2019, è stato rigettato. La risoluzione contiene inoltre un paio di riferimenti al problema del rischio sovrano che, seppur velatamente, pongono la pericolosa questione del passaggio a un diverso trattamento dei titoli di Stato dell'eurozona. Infine, quando si parla dell'esigenza di preservare la diversità del sistema bancario, nulla si dice sul fatto che le azioni della BCE stanno già andando nella direzione di spingere il sistema europeo verso un unico modello di banca, quello della grande banca d'investimento, a scapito dei modelli bancari tradizionali focalizzati sul finanziamento a imprese e famiglie. Anche il nostro emendamento che ribadiva la necessità di una separazione bancaria delle attività di investimento da quelle legate al credito, non è stato incluso nel testo.

Système commun de taxe sur les services numériques applicable aux produits tirés de la fourniture de certains services numériques (A8-0428/2018 - Paul Tang) IT

13-12-2018

. – Ho votato a favore della proposta di direttiva che istituisce un'imposta transitoria per le multinazionali attive nell'economia digitale pari al 3% del fatturato. Si tratta di una soluzione temporanea da applicare in attesa di raggiungere un accordo su una riforma più ampia e organica delle regole di tassazione delle multinazionali dell'economia digitale.
In mancanza di tale riforma, ritengo infatti necessario, procedere con questa misura, se vogliamo impedire che i colossi del digitale come Google, Facebook, Netflix, Spotify, Apple, Uber, continuino indisturbati ad accumulare enormi profitti eludendo le tasse, senza generare alcuna ricchezza o dar alcun contributo ai paesi in cui fanno business.
La misura si applicherebbe solo alle multinazionali del digitale che superano contemporaneamente la soglia di 750 milioni di euro di fatturato mondiale e 40 milioni di euro di fatturato dentro l'UE. Non ci sarebbero quindi impatti negativi su PMI e start-up che rimarranno escluse da imposta.
L'adozione della proposta, tuttavia, benché il Parlamento abbia espresso un forte sostegno, è al momento bloccata in sede di Consiglio che, ancora una volta, piegandosi ai forti interessi in gioco, ha fatto marcia indietro e ha cominciato a lavorare su un compromesso al ribasso proposto da Francia e Germania, che lascerebbe fuori dall'applicazione della tassa la maggior parte delle multinazionali.

Imposition des sociétés ayant une présence numérique significative (A8-0426/2018 - Dariusz Rosati) IT

13-12-2018

. – Ho votato a favore della proposta di direttiva sulla presenza digitale significativa che ha l'obiettivo di garantire che le attività delle multinazionali digitali siano tassate in modo equo nel paese in cui svolgono la reale attività economica, al pari delle imprese tradizionali.
Oggi, una grande impresa digitale, può infatti, facilmente sfuggire a qualsiasi tassazione semplicemente perché le attuali regole fiscali si applicano sulla base della presenza fisica e non tengono quindi conto della rapida trasformazione dell'economia globale verso la digitalizzazione. Questa proposta consentirebbe invece di tassare i profitti realizzati dalle imprese nei paesi in cui operano e creano valore economico, anche in mancanza di una stabile organizzazione fisica, qualora queste soddisfino i criteri che identificano la cosiddetta "presenza digitale significativa". Si tratta di criteri relativi alla percentuale di fatturato derivante dalla fornitura di servizi digitali, il numero di utenti o di contratti commerciali per la fornitura di servizi digitali.
Nella posizione del Parlamento, questa proposta andrebbe poi ad integrare le proposte di direttiva volte a introdurre una base imponibile comune consolidata per la tassazione unitaria delle società, volta a tassare tutte le multinazionali sulla base di un nuovo sistema di norme comuni e di un meccanismo di ripartizione del gettito che rifletta dove è stata effettivamente svolta l'attività economica.

Mobilisation du Fonds de solidarité de l'Union européenne aux fins du paiement d'avances dans le cadre du budget général de l'Union pour 2019 (A8-0453/2018 - Lefteris Christoforou) IT

12-12-2018

. – La proposta di decisione è volta a stanziare 50 milioni di euro per garantire un rapido ed efficace versamento di anticipi dal Fondo di solidarietà dell'Unione in caso di eventuali catastrofi che accadranno nel 2019. In tal modo si potrà agire in maniera tempestiva per aiutare i paesi colpiti, erogando anticipi dal bilancio generale dell'Unione prima ancora che sia presa una decisione di concessione definitiva.
Per tali motivi ho votato a favore della proposta di decisione.

Protection des intérêts financiers de l'Union - Recouvrement d'espèces et d'actifs auprès de pays tiers en cas de fraude (A8-0298/2018 - Cătălin Sorin Ivan) IT

25-10-2018

. – In questa relazione vengono sottolineate delle tematiche importanti per raggiungere un'azione comune in ambito di protezione degli interessi finanziari dell'UE, nello specifico il recupero di beni e denaro da paesi terzi in caso di frode. Il tema trattato è più che mai attuale, l'UE vede ogni anno perse dal suo bilancio somme di denaro enormi a causa di reati come il riciclaggio, l'evasione e l'elusione fiscale.
La relazione contiene alcuni punti a me cari, come ad esempio la necessità di evitare lo spostamento di fondi tramite intermediari finanziari che operano in giurisdizioni non trasparenti e non cooperative. Inoltre, in caso di frode, bisogna garantire che il recupero o il congelamento dei beni sia effettuato in modo rapido, per far sì che questi non vadano completamente persi; nella relazione si invita quindi la Commissione a compiere maggiori sforzi per ottenere accordi di cooperazione con i paesi terzi beneficiari dei fondi europei.
L'UE deve rafforzare la fiducia dei cittadini nelle Istituzioni, provvedendo a garantire un corretto ed efficace utilizzo dei loro contributi. Per questi motivi ho votato a favore della relazione.

Décharge 2016: Budget général de l'UE - Conseil européen et Conseil (A8-0300/2018 - Marco Valli) IT

24-10-2018

. – La seconda relazione sulla procedura di discarico del Consiglio sottolinea le difficoltà riscontrate dal Parlamento europeo nel chiedere delucidazioni al Consiglio sulla natura delle sue spese.
Le problematiche in gioco sono varie: innanzitutto la trasparenza riguardo i costi degli edifici, questione che da lungo tempo resta in sospeso. In secondo luogo, ma non per importanza, la mancanza di risposte da parte del Consiglio alle domande, ormai reiterate ogni anno, relative alle sue spese e alla sua gestione amministrativa. Tutto ciò fa in modo che per il Parlamento europeo sia ancora una volta impossibile esprimersi a favore di una concessione del discarico. La spesa del Consiglio deve essere, infatti, controllata e rendicontata al pari di quella delle altre Istituzioni; il Parlamento europeo, unica Istituzione eletta dai cittadini, ha l'importante ruolo di assicurare che ciò si realizzi. Bisogna dunque giungere rapidamente a un accordo per uscire dal vicolo cieco in cui ci troviamo e garantire che le risorse dei contribuenti siano utilizzate nel modo più trasparente possibile. Per questi motivi ho votato a favore della relazione.

Règles financières applicables au budget général de l'Union (A8-0211/2017 - Ingeborg Gräßle, Richard Ashworth) IT

05-07-2018

. – La Commissione ha proposto una revisione delle norme finanziarie generali corredata delle modifiche corrispondenti alle regole finanziarie settoriali contenute in 15 atti legislativi concernenti i programmi pluriennali.
La proposta contiene sia degli elementi positivi, sia dei punti negativi; tra quelli positivi si trova innanzitutto una semplificazione delle procedure di accesso ai fondi dell'Unione, in secondo luogo la gestione indiretta dei fondi da parte della Commissione verrà implementata attraverso organizzazioni e banche pubbliche degli Stati membri tramite contratti diretti; sono presenti inoltre diverse misure volte a contrastare frodi, elusione fiscale e riciclaggio di denaro.
Esistono tuttavia delle problematiche importanti, come il più ampio utilizzo del pagamento in base ai risultati anziché del rimborso dei costi, ciò implica che gli obiettivi da raggiungere debbano essere ben definiti a priori e questo potrebbe causare che le eventuali complicazioni amministrative non siano effettivamente risolte, ma solo spostate in una fase differente del procedimento. L'introduzione del pagamento di somme forfettarie, poi, potrebbe facilitare abusi se non si mantengono standard di controllo elevati. Sono infine preoccupato per il maggiore utilizzo di strumenti finanziari. Per questi motivi ho votato astensione.

Cadre financier pluriannuel 2021-2027 et ressources propres (B8-0239/2018, B8-0240/2018, B8-0241/2018) IT

30-05-2018

. – La risoluzione sul Quadro finanziario pluriennale e risorse proprie, contiene diverse questioni critiche. Sostengo la richiesta di non diminuire i livelli di finanziamento delle politiche agricole e di coesione. Si devono infatti sostenere attivamente i piccoli agricoltori e le regioni che devono colmare il gap di sviluppo.
Deploro invece la proposta di creare un meccanismo europeo di stabilizzazione degli investimenti finanziato tramite i redditi di signoraggio, redditi che dovrebbero invece rimanere a sola disposizione delle banche nazionali e quindi degli Stati membri, i quali cedendoli perderebbero capacità di bilancio.
Nel campo delle nuove risorse proprie poi, non posso condividere la proposta di riversare nel bilancio dell'Unione una parte dei proventi dell'Emission Trading System (ETS) dato che va a scapito delle entrate degli Stati che, schiacciati dalle regole di bilancio, sarebbero costretti ad effettuare dei tagli per coprire l'esborso.
Infine gli Stati membri non devono in alcun modo essere ricattati per ricevere i fondi da loro stessi versati in cambio dell'implementazione di riforme impopolari e spesso volte alla svalutazione salariale. Il meccanismo della macrocondizionalità e del supporto alle riforme strutturali, per come è stato impostato, risulta essere un sistema ingiusto che non risolve gli squilibri interni dell'Eurozona. Per questi motivi ho votato contro la risoluzione.

Finance durable (A8-0164/2018 - Molly Scott Cato) IT

29-05-2018

. – Ho votato a favore di questa relazione sulla finanza sostenibile che sottolinea l'importanza di creare un nuovo quadro normativo per incanalare i capitali verso investimenti a lungo termine e innovativi che contribuiscano allo sviluppo sostenibile e possano garantire una rapida transizione ecologica e la decarbonizzazione dell'economia.
La maggior parte del denaro in circolazione è generata dal settore bancario privato attraverso l'erogazione di prestiti e ciò attribuisce al settore bancario un enorme potere decisionale in merito alla distribuzione del denaro nell'economia, un potere che persegue in larga misura obiettivi orientati alla massimizzazione dei profitti e basati su logiche di mercato a breve termine, a scapito di obiettivi sociali e ambientali.
Per questo è necessario intervenire con una ambiziosa azione pubblica volta ad accelerare gli investimenti "verdi" e a contrastare una allocazione di capitali che si è rivelata inefficiente e profondamente iniqua. A tal fine, la relazione invia a Commissione e Consiglio raccomandazioni puntuali, come la proposta di stabilire un quadro di giusti incentivi, solidi indicatori di sostenibilità e solidi criteri di valutazione di impatto per orientare gli investitori. La finanza può essere uno strumento straordinario se indirizzata verso la creazione di valore per la società e l'ambiente e il perseguimento di obiettivi a lungo termine nell'interesse generale di tutti i cittadini.

Rapport annuel 2016 sur la protection des intérêts financiers de l'Union européenne - Lutte contre la fraude (A8-0135/2018 - Gilles Pargneaux) IT

03-05-2018

. – Il riciclaggio di denaro, le frodi, l'elusione e l'evasione fiscale, sono tutti problemi che causano perdite di centinaia di miliardi per l'Unione. Nel 2016, seppur in diminuzione rispetto agli anni precedenti, sono state riscontrate ancora alte percentuali di frodi ai danni del bilancio europeo e di irregolarità. Bisogna di conseguenza, agire tempestivamente per risolvere la situazione.
Ho votato quindi a favore della relazione annuale 2016, sulla tutela degli interessi finanziari dell'Unione europea, poiché nel testo vengono messe in risalto tematiche care a tutti i cittadini europei. Innanzitutto sono presenti importanti novità riguardo l'implementazione dell'EPPO, l'Ufficio del pubblico ministero europeo, che andrà a rafforzare il lavoro dell'OLAF nella lotta contro le attività fraudolente e la criminalità organizzata.
Inoltre viene espresso un grande interesse verso la protezione degli informatori e dei giornalisti investigativi, sottolineando la loro importanza sia per la prevenzione sia per l'individuazione di casi di frode e irregolarità riguardanti le spese di bilancio dell'Unione.